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#babele contemporanea
lamilanomagazine · 8 months
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Il quadro "veronese" la Meditazione di Hayez esposto al Gam protagonista nella trasmissione la Torre di Babele di Augias su la7
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Il quadro "veronese" la Meditazione di Hayez esposto al Gam protagonista nella trasmissione la Torre di Babele di Augias su la7 La Meditazione di Francesco Hayez, 1851, fra le opere icona della collezione della Galleria d'Arte Moderna Achille Forti, Musei civici di Verona, è stata ieri fra i quadri protagonisti nella trasmissione La Torre di Babele di Corrado Augias su LA7, in dialogo con lo scrittore Antonio Scurati. Nato come messaggio sovversivo di libertà in una Milano controllata dagli austriaci, il dipinto è stato citato durante la trasmissione come uno dei simbolo della Patria, rappresentativo dei valori risorgimentali. L'opera è attualmente in prestito, visibile all'interno del percorso espositivo della mostra 'Hayez. L'officina del pittore romantico' alla GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino fino al 1° aprile 2024. Dipinto, storia e significato. Hayez, l'artista "capo della scuola di Pittura Storica che il pensiero Nazionale reclamava in Italia", - come spiega la Curatoratrice Responsabile delle Collezioni d'Arte Moderna e Contemporanea GAM di Verona Patrizia Nuzzo - dipinge una fanciulla dalla veste bianca che lascia scoperto un seno; il suo sguardo intenso, fiero, è diretto verso lo spettatore, ha in mano una croce, simbolo di martirio, sui cui bracci sono incise, di rosso sangue, le date delle cinque tragiche giornate di Milano; rossa è anche la scritta sul dorso del libro che riporta, a grandi lettere, il titolo profetico 'Storia d'Italia'. Una storia non ancora compiuta, ma quella bellezza ideale sa ricongiungersi simbolicamente agli ideali del Risorgimento. Quel seno scoperto, esposto, senza esitazioni, in primo piano, rappresenta la resilienza delle giovani generazioni che, nutrite di grandi ideali, sapranno restituire dignità e libertà all'uomo. La Patria è una donna, madre di un popolo, portatrice di un messaggio più profondo e universale. Non più 'l'arte per l'arte' ultimo baluardo dell'individualismo - come afferma Giuseppe Mazzini' -, ma un'arte che serva la causa risorgimentale, che incarna il sentire di un'epoca ed è in grado di garantire un indirizzo culturale accompagnando il processo di unificazione nazionale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gregor-samsung · 2 years
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“ Pavel lascia i manoscritti di Babel' sul pavimento accanto al tavolino. Si volta per uscire. «Aspetti» dice perentorio Rodos, sollevando una mano su cui luccica una grossa fede nuziale. Il graffiare lento e intenzionale della penna riempie la stanza. La luce che entra dalla finestra batte sulla testa dell'ufficiale, cosicché Pavel ne vede il cranio pallido attraverso i capelli neri, unti, dove il pettine ha scavato una serie di piccoli solchi. Dall'appendiabiti nell'angolo penzolano una pistola nella sua fondina, la Tokarev TT d'ordinanza, e il berretto blu dell'uniforme di Rodos. Dopo un minuto buono, la mano si abbassa. «Lei sarebbe...?» «Pavel Dubrov.» «Dubrov. Come mai non l'ho mai vista in giro?» «Lavoro ai piani bassi. Negli archivi speciali della Quarta Sezione.» «E cosa fa?» Rimetto in ordine dopo che siete passati voi, pensa Pavel. «Sono l'archivista.» «Giusto. Il nostro bibliotecario. Allora.» Rodos si raddrizza sulla sedia. «Archivista. Che cosa c'è nella scatola?» «I manoscritti di Isaak Babel'» La debolezza è salita fin nella gola di Pavel. Guarda fuori dalla finestra. La luce del sole avanza nel cortile, le saracinesche di ferro nero della prigione si abbassano. Rodos, alzatosi dalla sedia, dà un colpetto con la punta dello stivale, lucidissimo, alla scatola di cartone portata da Pavel. «Il nostro bravo scribacchino. Basta una sua lettera e siamo rovinati.» «Pensavo» dice Pavel «che l'indagine fosse conclusa.» «Lo sarà presto.» Rodos torna alla scrivania. «Ecco.» Prende un foglio da una cartelletta aperta, lo porge a Pavel. Una copia carbone, battuta a macchina. La lettera di Babel' a Berija. " Cittadino commissario del popolo, nel corso dell'istruttoria ho raccontato i miei crimini senza risparmiarmi, mosso soltanto dal desiderio di purificazione e di espiazione. Voglio rendere conto di un altro aspetto della mia esistenza, del mio lavoro letterario, che ho proseguito in solitudine, tormentosamente, a strappi, ma che non ho mai abbandonato. Io le chiedo, cittadino commissario del popolo, di permettermi di riordinare i manoscritti che mi sono stati sottratti. " «Cosa pensa che abbia in mente?» chiede Rodos. La stessa cosa che ho in mente io, pensa Pavel, restituendo la lettera. Babel' sta cercando di salvarsi nell'unico modo ormai possibile: mettendo in salvo i suoi racconti. Pavel ha le punte delle dita annerite per aver toccato la copia carbone. «Non lo so.» «Una cosa è certa» dice Rodos. «Il nostro maledetto scribacchino è completamente rincretinito e crede che il suo trucco funzionerà. Può scrivere tutte le lettere che vuole, alla fine non servirà a niente.» Agita la lettera di Babel' in direzione della pistola sull'appendiabiti. «Ha mai visto un foglio di carta fermare una di quelle?» Anche da dove si trova Pavel riesce a sentire l'odore di olio che emana dai capelli dell'ufficiale. «No» risponde. «Nemmeno io. “
Travis Holland, Storia di un archivista, traduzione di Elisa Banfi, Guanda (collana Narratori della Fenice), 2008; pp. 182-184.
[ Edizione originale: The Archivist's Tale, The Dial Press, New York City, USA, 2007 ]
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artide · 3 years
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Per arrivare a Calaluna puoi usare il sentiero. Due ore di cammino in mezzo alla macchia mediterranea profumo di elicriso, oppure metterci mezz'ora a fragu e benzina, e far parte del nuovo centro commerciale che è diventata, con musica a tutto volume all'arrivo e un molo che neanche Ellis Island.
Ho scelto la prima opzione e bivaccando li, ho potuto assaporarmi l'alba, il mare calmo ed uno snorkelling mozzafiato con la spiaggia ed il mare in religioso silenzio.
Alle nove del mattino comincia il delirio di barche e gommoni che agitano continuamente il mare, sporcandone il fondale e facendo scappare i pesci. Un turismo da instagram di turisti spesso incivili che con la fretta del tutto non si godono nulla e non conoscono il mare calmo tanto è mosso dalle barche, e quel paradiso immobile da copertina non possono nemmeno immaginarlo: il paradosso. Una babele di lingue, ammassati come carne al macello entrano a far parte di un parco a tema che sono le cale dell'Ogliastra. Arrivano anche quattro barche in contemporanea e poi gommoni privati e Yacht attraccati al largo. Questa è la Rimini Sardegna piegata alle logiche del capitale senza rispetto della terra.
Ieri ho incontrato un mascheraio Mammuthones di Mamoiada che ha parlato delle rondini del cielo e della sua osservazione. Basta rallentare, ha detto, basterebbe frenare questa giostra e la natura si riprenderebbe il suo spazio. Lui tiena in vita un rito che serviva a propriziare il raccolto a cavallo di primavera, si chiedeva alla terra frutti e solo il necessario per vivere in cambio il suono dei campanacci, vestiti mascherati per scacciare via gli spiriti maligni l'uomo si sacrificava diventando altro, prendendo il contatto e la sintonia con le forze della natura. Si offriva qualcosa alla terra, se stessi, ora sappiamo solo prendere e prendere e un giorno senza sconti ne pagheremo il conto.
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piergiorgiocattani · 6 years
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Una Pasqua con troppe diversità
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Questa sera si celebra la Veglia pasquale, la più importante liturgia dell’anno per tutte le Chiese cristiane. Si ricorda infatti l’avvenimento centrale della fede, ossia la risurrezione di Gesù Cristo dalla morte. La religione cristiana si basa su questo annuncio.
Nei secoli questa fede non è mai venuta meno. Peccato che le Chiese non si siano messe d’accordo nel celebrare la Pasqua nello stesso giorno: a volte la solennità cade nella stessa data per tutti i cristiani, ma quasi sempre no. Per esempio quest’anno la Pasqua ortodossa ricorre una settimana dopo quella cattolica. Si dirà che questo fatto è la conseguenza della diversità dei calendari utilizzati, giuliano o gregoriano; ciò non toglie che questa differenza desta scandalo.
Nella Chiesa cattolica è tradizione non recitare durante la Messa il Gloria lungo tutto il periodo della Quaresima. Il venerdì santo si legavano anche le campane. Esse risuonavano soltanto insieme con il rinnovato canto del Gloria che avviene proprio durante la Veglia pasquale, dopo l’annuncio della risurrezione. Cosa succede oggi? Che gli orari sono diversi, spesso divergono da parrocchia a parrocchia. Quest’anno il Papa incomincerà la Messa alle 20.30, il vescovo Lauro in Duomo alle 21.00 e nella mia parrocchia a Trento si partirà alle 21.30. Così le campane suoneranno in orari diversi, suoneranno a rate. Un simbolo forte della Babele contemporanea.
Eppure le indicazioni liturgiche della Diocesi parlano chiaro: “La Veglia deve essere celebrata nella notte. Non si deve incominciare prima dell’inizio della notte e deve essere terminata prima dell’alba”. Dipende da che cosa vuol dire “notte”. Negli ultimi 30 anni l’orologio è stato gradatamente spostato in avanti, a causa del progressivo slittamento dei palinsesti televisivi: ricordo che, un tempo, su Rai 1, dopo il telegiornale delle 20, i programmi della “prima serata” partivano mezz’ora dopo. In seguito sono arrivati i quiz e gli show capaci di incollare i telespettatori al video fino alle 21.30. Gli ascolti volano, così come gli introiti dalla pubblicità.
Quella fascia oraria è sacra. I conduttori televisivi piazzati là diventano personaggi popolarissimi, gli “amici” degli italiani. Bastino vedere il sincero cordoglio e la commozione di gente semplice per la morte di Fabrizio Frizzi. Diciamolo subito: la sua figura si staglia positivamente in un ambiente abbastanza degradato come quello dello spettacolo. Frizzi era sicuramente garbato e mai volgare, partecipava a numerose iniziative di solidarietà, era persona sobria e generosa. Ma da qui a farne un santo deceduto proprio all’inizio della Settimana santa ce ne vuole. I funerali, celebrati ovviamente in diretta su Rai 1, corredati da musiche celestiali e da toccanti testimonianze, simili per certi versi a quelle risuonate alle esequie di Pavarotti (anche lui “santo subito”), sono stati un rito religioso/civile che descrive perfettamente l’attuale situazione. Viene da domandarsi chi veniva celebrato, se Dio, Frizzi o la televisione. Propendo per pensare alla terza ipotesi.
Altri riti si stanno sostituendo a quelli antichi. Così la Veglia pasquale – che si tiene non nella notte ma in prima serata – rischia di perdere qualsiasi significato, come l’annuncio in essa contenuto. Ormai anche nelle chiese risuona la Babele del linguaggio tipica del mondo contemporaneo. All’afasia generalizzata si giustappone un profluvio di parole atte semplicemente a suscitare emozione. La Pasqua cristiana dovrebbe riferirsi a un concetto come quello di “salvezza”. Ma questo termine rimanda istintivamente alle squadre che riescono a rimanere in serie A. Non esiste di converso una “colpa” per cui ottenere una salvezza. La morte, evento sempre più incomprensibile in una società basata sulla crescita e sullo sviluppo infinito e indefinito, garantisce automaticamente l’accesso a una vaga aura paradisiaca. Come un tempo gesta belliche o qualità artistiche facevano diventare eroi i mortali, così adesso la notorietà televisiva, la fama raggiunta nei modi più disparati, sono la chiave per la gloria.
Resta nell’immaginario collettivo la suggestione del passaggio dalla vita alla morte e dalla morte alla vita, resta la sempre possibile vittoria sul negativo. Forse dovremmo accontentarci di questo.
Editoriale apparso sul "Trentino" il 31 marzo 2018
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niconote · 5 years
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"VOCI POSSIBILI" Laboratorio sulla vocalità contemporanea a cura di Monica Benvenuti & NicoNote Firenze, 20 > 22 settembre 2019 Nell’ambito del Tempo Reale Festival 2019, Y
VOCI POSSIBILI  è un percorso di studio e di ricerca rivolto a cantanti, performer, compositori a cura di Monica Benvenuti & NicoNote alias Nicoletta Magalotti
➡ Per accedere al corso non sono richiesti pre-requisiti, non c’è selezione tuttavia è gradita una breve presentazione. Verranno accettate  tutte le iscrizioni fino al numero massimo di partecipanti.
VOCI POSSIBILI | Laboratorio sulla vocalità contemporanea II
Nell’ambito del Tempo Reale Festival, Y e di Suoni e musica di ricerca – Formazione 2019
20 > 22 settembre 2019, Villa Strozzi VOCI POSSIBILI | Laboratorio sulla vocalità contemporanea II Un percorso di studio e di ricerca rivolto a cantanti, performer, compositori a cura di NicoNote e Monica Benvenuti Nell’ambito del Tempo Reale Festival, Y e di Suoni e musica di ricerca – Formazione 2019
Ecco un nuovo appuntamento di VOCI POSSIBILI, il percorso di studio sulla vocalità contemporanea iniziato a gennaio di quest’anno, ideato e curato da NicoNote e Monica Benvenuti in collaborazione con Tempo Reale. Rivolto ad allievi di provenienze culturali differenti, si propone di indagare la vocalità contemporanea servendosi di un approccio trasversale. La traiettoria d’indagine di questo corso di studi, vuole essere inclusiva della formazione sia accademica, sia empirica. Il percorso formativo è articolato in appuntamenti di workshop seminariali: il prossimo è previsto per il 20/21/22 settembre 2019, e un terzo appuntamento sarà programmato l’inverno prossimo. Ogni appuntamento di VOCI POSSIBILI è un momento di approfondimento e di studio nuovo ed indipendente, e non è necessario aver frequentato i workshop precedenti. VOCI POSSIBILI vuole essere un momento di studio e di riflessione, di indagine e approfondimento sulla vocalità contemporanea in maniera aperta, sensibile a contributi molteplici, focalizzati su temi che vengono individuati e proposti di volta in volta. Come in un arazzo ogni Voce è un filo che racconta una storia, porta in sé mondi e ne evoca altri. Andremo ad indagare queste vocalità molteplici, nel solco di quelle che si definiscono “extended vocal techniques”.
In questo secondo appuntamento si tornerà a lavorare su brani di John Cage, Kurt Weill, Luciano Berio, Sylvano Bussotti, e su altri che verranno indicati in progress. Si indagheranno partiture che richiamano molte voci, da mondi e fonetiche differenti e richiedono approcci vocali e territori espressivi diversi. Le insegnanti lavoreranno empiricamente nello spazio attraversando fisicamente frammenti di improvvisazione. Dall’analisi della partitura il vocalista giungerà a intercettare innanzitutto una propria aderenza quasi drammaturgica alla partitura, fino alle voci necessarie alla esecuzione. Una ricerca che soggiace allo strumento vocale.
Gli incontri si svolgeranno presso lo Studio B di Tempo Reale, via Pisana 77, Firenze. 20 settembre pomeriggio: ore 14-19 21 settembre mattina: ore 11-13 pomeriggio: ore 14-19 22 settembre mattina: ore 11-14
Costo: 140€
Per iscriversi è necessario inviare entro il 10 SETTEMBRE il modulo di iscrizione opportunamente compilato all’indirizzo: [email protected] accedere al Corso non c’è selezione. Tuttavia è gradito un breve cv. I posti sono limitati a un numero massimo di 20 partecipanti e a un numero minimo di 7. Il workshop non prevede la partecipazione di uditori. L’iscrizione si intende confermata solo se perfezionata dalla compilazione del modulo di partecipazione e dal pagamento anticipato della quota di iscrizione. Ove non si raggiungesse il numero minimo di partecipanti il Corso non avrà luogo e la quota di iscrizione verrà rimborsata integralmente.
+ info : www.temporeale.it
[programma] [modulo iscrizione]
– Note biografiche:
NicoNote e Monica Benvenuti sono due vocaliste, colleghe nel campo dello spettacolo vivente.
Entrambe si occupano di ricerca del suono e della voce da molti anni con percorsi artistici originali e peculiari. Si sono incontrate dieci anni fa al Teatro dell’Elfo a Milano ospiti del festival “Cantami, o Diva”, originale rassegna sulla vocalità contemporanea.
Monica Benvenuti cantante fiorentina, laureata in lettere e filosofia, nei primi anni della sua carriera si è dedicata prevalentemente al repertorio barocco e classico; in seguito ha sviluppato un interesse specifico per la musica del Novecento e contemporanea, che l’ha portata a esplorare le potenzialità della voce umana in rapporto ai diversi linguaggi, dalla recitazione al canto lirico, attraverso molteplici livelli espressivi.Ha tenuto concerti in Germania, Francia, Spagna, Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Svezia, Giappone (Tokio, Suntory Hall), Brasile, Stati Uniti, spesso interpretando musiche a lei dedicate. Nel 2004 e’ invitata da Sylvano Bussotti come protagonista de La Passion selon Sade presso il Teatro de la Zarzuela di Madrid, con la direzione di Arturo Tamayo. Sempre di Bussotti interpreta ancora: nel 2007 l’ opera Silvano-Sylvano, presso l’Accademia di S. Cecilia, in un ruolo scritto per Lei, nel 2008 la prima esecuzione assoluta delle musiche per Rara Film, nel 2013 Furioso di Amneris, Ulrica, Eboli, Azucena e delle streghe, per voce e orchestra, nella Stagione dei Pomeriggi Musicali di Milano, replicato a Lugano nel 2016. Ha cantato all’Opera di Roma nel balletto con la regia di Beppe Menegatti, Georg Trakl e la sorella Grete, rivelazione e declino, come cantante e attrice, a fianco di Roberto Herlitzka. Nel 2007 è protagonista della prima assoluta di Beards del drammaturgo belga Stefan Oertli, eseguita, tra l’altro, al Theatre de la Place di Liegi e al Bozar di Bruxelles.Dopo varie esperienze di teatro musicale, debutta come attrice nel monologo “Non io” di Samuel Beckett, con la regia di Giancarlo Cauteruccio (premio dei critici italiani 2006). Negli ultimi anni ha interpretato Acustica, Pas de Cinq e Der Turm zu Babel di Mauricio Kagel, Como una ola de fuerza y luz di Luigi Nono, diverse edizioni del Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg, nonché moltissime opere vocali di John Cage e Le Marteau sans maître di Pierre Boulez. Ha inciso per Arts, Materiali Sonori, Nuova Era, Sam Classical, ARC Edition, Ema Records, Sheva Collection.(www.monicabenvenuti.com)
NicoNote progetto artistico e alias creato nel 1996 da Nicoletta Magalotti, italiana-austriaca con base nella felliniana Rimini, cantante, performer, compositrice. Artista trasversale, non definibile nella sua unicità produce una cifra personalissima nelle sonorità e nei formati. La sua formazione passa attraverso maestri come Yoshi Oida, Akademia Ruchu, Roy Hart Theatre, Gabriella Bartolomei. Agisce in territori molteplici legati alla musica, al teatro, alle installazioni, al clubbing. Ha all’attivo tour musicali e teatrali in Italia e in tutta Europa, Canada, Argentina, Brasile. A metà degli anni 80 è stata la voce della band Violet Eves, protagonista della new wave italiana con l’etichetta indipendente IRA records di Firenze, insieme a Litfiba, Diaframma, Moda, Underground Life. Negli anni 90 insieme al dj David Love Calò cura un privèe/installazione (all’interno della roboante disco Cocoricò) il Morphine, luogo di radicali sperimentazioni musicali e performative.Nel suo peculiare percorso trasversale è stata diretta più volte da registi quali Romeo Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio, Francesco Micheli, Patricia Allio, Maurizio Fiume, Fabrizio Arcuri e altri, ha collaborato con musicisti di estrazione molto diverse da Patrizio Fariselli degli Area a Mauro Pagani, dai producer house Mas Collective a Teresa De Sio, da Dj Rocca a Piero Pelù e Andrea Chimenti a Ghigo Renzulli, da Roberto Bartoli (Tommaso Lama, Steve Grossman) a Stefano Pilia da Bart Sailer (Wang Inc) a Luca Bergia (Marlene Kuntz) e Davide Arneodo (Perdurabo, Marlene Kuntz), da Enrico Gabrielli a Elisabeth Harnik (Joëlle Léandre) e altri. Una discreta discografia attraversa il suo percorso dal 1985 ad oggi, con varie sigle Violet Eves, Nicoletta Magalotti, AND, Dippy Site, Slick Station e svariati Featurings. A firma NicoNote gli album Alphabe Dream (Cinedelic 2013) poi Emotional Cabaret (Doc Live 2017), l’album “segreto” interamente dedicato a riletture dei Violet Eves, dal titolo Deja V. (Mat Factory 2018). Recentemente ha debuttato a WeReading Festival Itinerante con una lettura sonora dedicata ad Amelia Rosselli. In uscita CHAOS VARIATION V a firma NicoNote & Obsolete Capitalism Sound System (Rizosfera/ RoughTrade 2019) un progetto tra elettronica e filosofia con dediche ad Artaud, Bussotti, Deleuze-Guattari.(www.niconote.net
+INFO:
https://temporeale.it/formazione/voci-possibili-laboratorio-sulla-vocalita-contemporanea-ii/?fbclid=IwAR1F8ySWGI7KICxqMlsjQLneEmzX55nFJvmgsmEbq9DliSNj_j9cjGjvsns
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paeseseratoscana · 5 years
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Mercantia 2019 al via domani a Certaldo
Mercantia 2019 al via domani a Certaldo
Tutto pronto a Certaldo per il debutto di La Santa Allegria edizione numero 32 di Mercantia, che si terrà da mercoledì 10 a domenica 14 luglio. Il maxi festival del quarto teatro presenta ben 13 sezioni: international, marching band, street band, one man show, family theater, teatro di strada, arti di strada, babele, special project, giardini segreti, sentieri nascosti, arte contemporanea,…
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✨ A #Piacenza la #Cultura non si ferma nonostante le doverosissime regole con le quali dobbiamo ormai convivere proprio per garantire la libertà di tutti. Così, tra visite guidate gratuite per la Città, inediti tour nei Teatri cittadini, arte contemporanea a XNL ed in Piazza Cavalli con #MimmoPaladino, è stata inaugurata ieri l’eloquente mostra personale di Giorgio Milani "La scrittura come enigma”. L’ex chiesa di Sant’Agostino, giunta a nuova vita con Enrica De Micheli, diventa così “locus amoenus” dove non piante ed alberi, fonti e ruscelli, ombre e canti di uccelli bensì particolarissime opere d’arte contemporanea in dialogo con imponenti colonnati tardorinascimentali creano quel luogo idilliaco dove si potrà uscire - fino al 6 gennaio di un atteso nuovo anno - dal tempo (tempi duri!) e riconciliarsi alla forza delle lettere, dell’alfabeto, della parola che si fa segno tangibile fino poi a sublimare nelle “Sindoni”, a rappresentare un’incomunicabilità da superare, sempre. Tra i tanti scorci che attirano l’attenzione e colpiscono (120 le opere esposte) un monito, sempre attuale, campeggia a completamento di un’Opera meravigliosa già esposta a Berlino nella mostra Dalla Babele ai roghi: “Eh ciò non era che un preludio appena. Dove arde il libro infin si abbraccia l’uomo” 👏🏻👏🏻👏🏻 Da vedere per restare senza fiato... e con interrogativi mai risolti! #PiacenzaCultura #PiacenzaTurismo @volumnia.space @enrica_demicheli @giorgiomilani1946 @davidegroppi (presso VOLUMNIA) https://www.instagram.com/p/CGwW2L0nQF5/?igshid=6dxo5ybo1mdc
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gianssnow · 5 years
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Adieu au langage
Abbiamo perso il linguaggio. Viviamo in una gigantesca torre di Babele. Non ci capiamo più l’un con l’altro. L’origine di questa incomunicabilità contemporanea è da far risalire, suppongo, all’esplosione delle tecnologie digitali, e di conseguenza di una conoscenza accessibile alle masse. Non perché, come erroneamente si dice, le piazze di Internet abbiano sostituito le piazze reali, e pertanto si sia persa la comunicazione de visu con il proprio interlocutore: questo è semmai un sottoprodotto secondario, un epifenomeno accessorio di un problema di più ampio respiro. Piuttosto, le tecnologie hanno consentito a tutti (o a molti) di costruirsi una conoscenza personale, e un linguaggio personale, e un’idea personale. Il web non ha sostituito le piazze, ma le scuole. Oggi, la vera scuola è costituita da Internet. Qui ci si ciba di politica, di sport, di economia. Qui si arricchisce il proprio bagaglio di nomenclature specifiche, spesso e volentieri anglicismi antipatici quanto incomprensibili. Un uomo che si forma da solo diventa il Dio di se stesso. Un umanesimo contemporaneo, molesto e deformato, tutto rivolto al sé, nel quale viene a mancare la tensione dell’Uomo nel suo ensemble verso l’alto: l’uomo oggi è autocentrato, non cerca la salvezza del suo prossimo e non desidera concorrere con il proprio simile all’adempimento di un disegno più grande. 
La conoscenza approfondita sottende al più la rincorsa a un ideale. Ad esempio, una persona che legge tanti argomenti (circostanziati e competenti, ed è questo il guaio) attorno alla necessità dell’uscita dell’Italia dall’Eurozona, diventerà un antieuropeista convinto, a maggior ragione avendo la lama affilata della conoscenza nel suo fodero. Viceversa, chi intraprenderà una ricerca sugli studi di genere, diventerà un accanito sostenitore di tali tematiche e, lingua tagliente, metterà a tacere tutti quanti osino mettere in discussione i suoi ideali. Il punto fondamentale è che si rincorre un ideale non tanto per uno slancio di generosità anacronistico verso il prossimo, quanto per affermare il sé, ricercando all’esterno, nella conoscenza e nell’ideale, il riempimento di un vuoto interiore. Mi viene in mente il personaggio di Marcello Mastroianni ne La dolce vita: un sibarita, un viveur privo di vincoli etici, il paradigma dell’egoismo. Ma soprattutto, privo di ideali. Il che lo rendeva al contempo l’egoista assoluto, ma anche l’altruista assoluto. Come sempre gli estremi si toccano, in una circolarità perfetta. Egli non pretendeva affatto schiacciare il prossimo, che invece diventava occasione per un piacere condiviso. L’umanità unita sotto il linguaggio comune del piacere. Un mondo purtroppo irrealizzabile, o nel migliore dei casi andato perduto.
Ideali, e non idee. L’idea non ha colore. Chi desidera pervenire all’idea, padroneggia tesi e antitesi, e non prende posizione, osserva sornione dall’alto l’infrangersi delle maree del mondo. Il vero sapiente è in tutto uguale al vero insipiente. La totale conoscenza non potrebbe essere uno strumento per scaramucce verbali di piccolo cabotaggio e di grande antipatia su Internet: lo capite bene anche voi, deve essere per forza destinata ad altri scopi. L’uomo che avesse la piena conoscenza di ogni cosa si farebbe luce e guida per coloro che ancora annaspano, attorno a lui, nel buio di un ideale fallace e transeunte. La piena conoscenza è altruista, la conoscenza parziale è egoista.
Nell’Andrej Rublev di Tarkovskij, Teofane con pessimismo lamenta l’ignoranza del popolo, la quale aveva portato all’orrendo crimine della crocifissione di Gesù. Egli insegnava il bene - la conoscenza totale di cui sopra, la sola che valga la pena acquisire - e il popolo, ignorante, incosciente, lo ha tradito. Andrej Rublev risponde che non già il popolo, ma i farisei, ovvero un’elite, per censo e per intelletto, avevano sfruttato l’ignoranza del popolo e l’avevano volta a proprio vantaggio. Il popolo era innocente: non aveva peccato. Oggi, a differenza di quel che si può intuire, tale rapporto di subalternità elite-popolo non esiste più, poiché si è persa la non conoscenza. Orbene, dove sono finite quelle belle comunità agricole di inizio Novecento fieramente ignoranti (cfr. Albero degli zoccoli) che condividevano, in dialetto, tutto quanto, pane, acqua, il poco denaro, piccoli e grandi turbamenti, e naturalmente spiritualità? Sono oramai irritrovabili, in questo benessere indistinto dove l’ignoranza è scomparsa e si è affermato un dannato e frammentario sapere. L’elettore dei 5stelle, per fare un esempio terra-terra, non è affatto ignorante: è fin troppo istruito e cosciente. E potete star sicuri che sul web vi elencherà a menadito tutti i motivi per cui l’Italia deve tornare alla lira, e saranno tutti perfettamente plausibili e inattaccabili. L’incomunicabilità nasce anche dall’eccesso di precisione, dalla convinzione - il più delle volte assurdamente giustificata - che ha ciascuno di aver ragione. 
Ma torniamo a bomba. La conoscenza parziale significa superbia. Perdita della purezza. Rifiuto della semplicità. Siamo bombardati di articoli&articolesse, di elzeviri, di messaggi sui cosiddetti siti social, nei quali l’unica stella polare pare essere l’incomprensibilità. Chi fa un uso abnorme di anglicismi, di gergalità ermetiche, di terminologie inutilmente roboanti, vuole dominare il prossimo, e non certo fraternamente abbracciarlo. Questa degenerazione del linguaggio non è il solito fenomeno di impoverimento di cui si fa un gran parlare: non è la riduzione del vocabolario à la 1984 di Orwell. C’è anche quello, ma non è il fenomeno predominante. Tutt’altro, ciò che denuncio qua io è proprio il fenomeno opposto: gente che scrive fin troppo bene, ma solo per asservire il proprio ego smisurato. Una degenerazione, questa, che incidentalmente ha portato alla quasi sparizione dei dialetti.  C’è un’artefazione alla base della maggior parte degli scritti contemporanei: mancano di genuinità, sembrano costruiti in vitro appositamente per ottundere nella loro avvincente morsa i sensi e nient’altro. Di arrivare al cuore, non se ne parla.
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lamilanomagazine · 2 years
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Al via la rassegna teatrale Interpretare l’Antico
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Al via la rassegna teatrale Interpretare l’Antico   Prenderà il via giovedì 1° settembre la seconda edizione della rassegna teatrale Interpretare l’Antico, diretta da Gigi Spedale per la Rete Latitudini, incastonata nel progetto Comunicare l’Antico, condivisa e organizzata con il Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano e con il Festival NaxosLegge, diretto da Fulvia Toscano; con la collaborazione del DAMS dell’Università di Messina e dell’ERSU Messina. Gli spettacoli e gli eventi speciali, ispirati ai Miti, che si terranno nello splendido scenario del Teatro della Nike del Parco Archeologico di Naxos Taormina, sono i seguenti: - Giovedì 1° settembre alle 21.30 “Oἶδα - un rito musicale per il Teatro”, drammaturgia di Beercock, da “Le Baccanti” di Euripide. Regia Giuseppe Provinzano, con Sergio Beercock, Naomi Adeniji Folasade, Julia Jedlikowska, Jean-Mathieu Marie, Alfred Sobo Blay (produzione Progetto Amunì–Babel). - Sabato 10 settembre alle 21:30 “Persèfone” da Ghiannis Ritzos, Omero, Cicerone, Diodoro Siculo, Ovidio, Claudiano con Elisa Di Dio, voce e movimenti Cristina Di Mattia, regia Filippa Ilardo (Produzione Compagnia dell’Arpa). - Venerdì 16 settembre alle 21:30 “Edipo Re (make)” di Sofocle - drammaturgia e regia Cinzia Maccagnano, con Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale (Produzione Bottega del Pane). Particolarmente ricco il programma degli eventi speciali: - Il 4 settembre alle 19:00, per celebrare i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il Festival NaxosLegge organizza la presentazione del libro Pasolini e i poeti antichi (ed. Mimesis) di Andrea Cerica. Con l’autore interverrà Fulvia Toscano. Alle ore 21:00 è in programma la proiezione del film Edipo Re di Pasolini. - Il 5 settembre alle ore 21.00, Cantiere Orestea, restituzione pubblica del workshop, aperto alla cittadinanza, organizzato dal Festival NaxosLegge e curato da Cinzia Maccagnano, con gli studenti del Liceo Caminiti-Trimarchi di Giardini Naxos che si esibiranno in letture di brani dell’Orestea di Eschilo tradotta da Pasolini. - Infine, il 10 settembre alle ore 17:30 gli allievi del DAMS di Messina, terranno una restituzione pubblica del Progetto drammaturgico sulla Presenza e sulla Possessione dal titolo La Misura dell’Abisso, per il laboratorio teatrale omonimo, organizzato e curato dal Prof. Dario Tomasello e realizzato grazie al Fondo PSMSAD, in collaborazione con UniversiTeatrali dell’Università di Messina. Il Direttore artistico della rassegna, Gigi Spedale, citando il regista Giuseppe Provinzano, presenta così Oἶδα: “Inauguriamo Interpretare l’Antico con un rito musicale che si fa teatro (e nostos), lavorando sullo stato di coscienza e sulla performatività della trance interpretativa. Una particolare forma liminale di teatro che lavora sulla poetica del momento e del simbolico: i/le Baccanti vivono il racconto come una reminiscenza, un ricordo, narrazione ironica delle vicende sociali, spirituali e politiche della tragedia classica, demistificate dagli interessi capitalisti, prese di mira in nome del rispetto del corpo e delle diversità culturali e di genere. I suoni dei corpi e delle voci, attraverso l’uso di microfoni che diventano e apparecchiature elettroniche allestite come altari, in una creata dalle aste, che diventa una cavea contemporanea. Performance partecipativa, che potrà essere attraversata dal pubblico, come in un rito sociale nel quale lasciarsi coinvolgere”. Spettacoli teatrali: posto unico € 8,00 (sono previste riduzioni e convenzioni) Eventi speciali: ingresso libero Prevendita: VAI AL SITO Info e Convenzioni: - +393483813841 - +393936025554 - +393402939860 - Pagina Facebook Latitudini (VAI ALLA PAGINA) - Pagina Facebook di NaxosLegge (VAI ALLA PAGINA) - Pagina Facebook di Parco Archeologico Naxos Taormina (VAI ALLA PAGINA)... Read the full article
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gregor-samsung · 4 years
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“ «Hai mai letto qualche racconto di Isaak Babel'?» chiede Pavel. «Sì, certo.» Semën tace per un momento. «Una volta l'ho sentito leggere i suoi lavori, sai, forse undici anni fa, a un ricevimento letterario. Era uscita una mia recensione su una rivista che aveva pubblicato anche un racconto di Babel'. Quando ancora la sua stella era in ascesa. E la mia pure. All'università, certo. Dunque una stella molto, molto meno luminosa.» Da un altro tavolo proviene uno scoppio di risa. Il cameriere porta il tè e torna ad appoggiarsi allo stipite della porta. «Che cosa ne pensavi?» chiede Pavel. «Dell'uomo o dei suoi racconti?» «Dei racconti.» «Penso che siano preziosissimi. Prendi un racconto come Risveglio o La mia prima oca. Prendi Di Grasso. Quasi perfetti in ogni riga, non hanno niente da invidiare alle cose migliori che ho letto. Vale a dire che a mio parere alcuni meritano di essere annoverati tra i grandi racconti della letteratura.» «E Babel'? Com'era?» «Divertente. Molto divertente, a dire il vero. Sono rimasto sorpreso perché invece me l'ero immaginato serio. Serio e piuttosto triste come i suoi racconti, anche se un po' dell'umorismo che quella sera ho notato in lui di tanto in tanto traspare nelle sue opere. È un vero peccato che non pubblicasse di più» continua, «l'ho sempre pensato. Ma immagino avesse le sue buone ragioni.» Abbassa la voce. «Che sciocchezze passano per letteratura, al giorno d'oggi» osserva con amarezza. «Il realismo socialista: tutto socialismo e niente realtà. Fiabe per adulti che dovrebbero saperla abbastanza lunga da non cascarci. A volte mi domando come ci considereranno le generazioni future. Una manica di fannulloni idioti che sfilano in parata gridando quanto sono felici.» «E chi ti dice che ci prenderanno in considerazione?» ribatte Pavel dopo una pausa. «Forse non meritiamo nemmeno di essere ricordati.» «Sciocchezze. Io, se permetti, insisto per essere ricordato. Altrimenti che motivo avrei di essere tanto importuno?» «Allora magari ricorderanno solo te.» «Bene.» Semën sorride. «È già un inizio.» “
Travis Holland, Storia di un archivista, Guanda (traduzione di Elisa Banfi; collana Narratori della Fenice), 2008; pp. 164-65.
[ Edizione originale: The Archivist's Tale, The Dial Press, New York City, USA, 2007 ]
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newsintheshell · 5 years
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J-POP Manga, le uscite del 2 ottobre
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Di seguito trovate tutte le nuove uscite manga targate J-POP, disponibili da oggi in libreria, fumetteria e store online. 
ARMED GIRL’S MACHIAVELLISM #8 di Yūya Kurokami, Karuna Kanzaki
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Un misterioso legame sembra unire Nomura e Nonomura ma, contro ogni previsione, il loro rincontro ha tutto l’aspetto di quello tra due vecchi amici! La quiete che sembra regnare nella scuola innervosisce però Chidori Kirisaki, che infine esplode! A Nono e Choka viene affidato il compito di sistemare la faccenda, ma Chidori, esperta di kalaripayattu, ha un asso nella manica: la urumi, una spada-frusta d’acciaio di fronte alla quale le due ragazze si ritrovano sempre più in difficoltà! Riusciranno a ribaltare la situazione?
9 volumi - In corso - € 5,90 5,01 - Acquista su Amazon
CYBORG 009: CONCLUSION - GOD’S WAR #4 di Shotaro Ishinomori, Joe Onodera, Sugar Sato, Masato Hayase 
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Cyborg 009 è il lavoro di una vita del maestro Shotaro Ishinomori, che non riuscirà però a completarlo. A ereditarne la volontà sono stati gli assistenti e lo scrittore Joe Onodera, colui che ha ricevuto le esplosive idee per la realizzazione dei capitoli conclusivi direttamente dal maestro. Ha così inizio l’ultima grandiosa battaglia dei guerrieri cyborg!
5 volumi - Completo - € 6,90 5,86 - Acquista su Amazon  
MAGICAL GIRL SPEC-OPS ASUKA #4 di Makoto Fukami e Seigo Tokiya
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Asuka arriva a Okinawa insieme alle sue compagne di classe. Nel frattempo, Izuka con la squadra M, nonché Mia e Tamara, raggiungono la guarnigione di Naha per vigilare sulla conferenza commerciale interdimensionale. Tuttavia, l’obiettivo di Giess e Chisato, diventata una Magical Girl, è proprio attaccare in vista dell’evento! Asuka, Kurumi, Mia e Tamara delle Magical Five stanno per unire nuovamente le forze per fronteggiare la Brigata Babele, ma... Una feroce battaglia è alle porte!
10 volumi - In corso - € 6,50 5,52 - Acquista su Amazon
MONSTER GIRL #10 di Kazuki Funatsu
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Tsurugi, la ragazza di Kyoto, attua la fusione reishi con due yokai in contemporanea e Yatsuki e la sua squadra si trovano in difficoltà! Per avere la meglio sulle facoltà del satori, uno degli yokai serventi di Tsurugi, il ragazzo tenta la sua prima fusione reishi con Kirue! Ma la loro sfida porterà a sviluppi inaspettati...
14 volumi - Completo - € 6,00 5,10 - Acquista su Amazon
PERSONA 5 #1 di Hisato Murasaki, Atlus
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Il manga tratto dal celebre videogioco “Persona 5”! Il primo giorno di Akira Kurusu nel Liceo Shujin è piuttosto rocambolesco. Con un compagno di scuola si perde in uno spazio misterioso denominato Palace, dove viene catturato dal professor Kamoshida, autoproclamatosi sovrano del luogo. Akira risveglia lo spirito di ribellione “Persona” e, con l’aiuto di Morgana, un misterioso gatto, i due riescono a scappare dalla strana dimensione per un soffio... Ma le malefatte di Kamoshida rischiano di produrre una tragedia nella scuola!
5 volumi - In corso - € 5,90 5,02 - Acquista su Amazon 
RADIANT #10 di Tony Valente
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DISPONIBILE ANCHE CON LA VARIANT COVER DI MIRKA ANDOLFO! Il fenomenale euromanga di Tony Valente, autore che vanta tra i suoi ammiratori anche colleghi del calibro di Hiro Mashima (Fairy Tail) e Yusuke Murata (One-Punch Man), prosegue con un nuovo attesissimo volume inedito! La battaglia di Caislean Merlin è a un punto di svolta dopo gli scioccanti avvenimenti dell'ultimo numero. Seth e Myr possono cambiare il corso della guerra, ma gli Inquisitori hanno ancora un asso nella manica... L'arco narrativo dei Cavalieri-Stregoni giunge al termine e ne inizia uno nuovo!
11 volumi - In corso - € 7,90 6,71 - Acquista su Amazon
NOTA:  Come avere la variant cover e le sovraccoperte di Radiant?
Il volume 10 con variant cover di Mirka Andolfo è acquistabile nelle fumetterie che hanno aderito all'iniziativa e in alcuni store online, oltre che a Lucca dove sarà con noi Tony Valente. NON sarà sul sito J-POP e nemmeno su Amazon!
Le sovraccoperte J-POP per i numeri precedenti, invece, saranno nelle fumetterie che ne hanno fatto richiesta (invitatele a farlo, se la vostra non le ha!), in fiera e sul sito J-POP (SPECIFICATELO durante l'ordine), richiedetele gratuitamente quando acquistate il nuovo volume di Radiant!
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
[FONTE]
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retegenova · 6 years
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Al TEATRO DELLA TOSSE
CONTINUA RESISTERE E CREARE
Si balla con BALERHAUS (29 e 30 novembre) e debutta il primo studio di MADRE di Michela Lucenti/Balletto Civile (30 novembre e 1 dicembre)
  29 novembre ore 10.30 JOERG HASSMAN/SPECIFICITY & CHANGE [workshop] ore 21.30 Sanpapié e Teatro della Contraddizione/BALERHAUS sala Agorà
30 novembre ore16.00 Bernardini e Monti DANZARE OLTRE sala Dino Campana ore 20.00 IMPRONTE Balletto Civile foyer sala Aldo Trionfo ore 20.30 Balletto Civile/MADRE sala Aldo Trionfo PRIMO STUDIO ore 21.30 Sanpapié e Teatro della Contraddizione/BALERHAUS sala Agorà
      Sanpapié e Teatro della Contraddizione (180 minuti) BALERHAUS ammiraglio registico Marco Maria Linzi
comandanti di pista Lara Guidetti e Marco De Meo
capitano d’orchestra Ale “Kape” Sicardi
musicanti di poppa I Morbidissimi
sirena da Balera Nicoletta Bernardi
equipaggio Saverio Bari, Micaela Brignone, Sabrina Faroldi, Marcello Gori, Stefano Slocovich
nostromo organizzativo Fabio Ferretti
una produzione Sanpapié e Teatro della Contraddizione
  VIDEO – BALERHAUS
https://www.youtube.com/watch?v=_ew8NtBxNz4
https://www.youtube.com/watch?v=Per0nG9CM9c
    Una vera e propria Balera, una serata danzante con orchestra dal vivo, con esperti che trasmettono i primi rudimenti di ogni ballo, per poi lasciare la pista a tutti, perché ognuno possa scatenarsi senza pudore.
Balerhaus è anche uno spazio di ricerca della danza, del teatro, della poesia e della musica contemporanea. È il ritorno al ballo di coppia, al ballo con lo sconosciuto, al ballo di gruppo, ma anche all’incrocio selvaggio tra le generazioni e i loro linguaggi. In Balerhaus s’impara a ballare, si assiste a un corto teatrale o a un assolo di danza, si beve un bicchiere di vino, si gioca a carte, si ascolta della buona musica dei tempi andati, si sentono versi di Cesare Zavattini sopra a acidi beat techno, ma soprattutto in Balerhaus si balla.
  Balerhaus è anche uno spazio di ricerca della danza, del teatro, della poesia e della musica contemporanea. È il ritorno al ballo di coppia, al ballo con lo sconosciuto, al ballo di gruppo, ma anche all’incrocio selvaggio tra le generazioni e i loro linguaggi.
In Balerhaus si respira l’aria di ieri ma si guarda con gli occhi di oggi, si percorre il confine tra il mondo perduto della balera – i musicisti, le lucine colorate, l’abbigliamento consono – e la contemporaneità; si assiste alla nascita di un evento ibrido, unico e irripetibile, che alterna un giro di rumba a un assolo di danza, un rudimento di valzer a una performance poetica.
In Balerhaus s’impara a ballare, si assiste a un corto teatrale o a un assolo di danza, si beve un bicchiere di vino, si gioca a carte, si ascolta della buona musica dei tempi andati, si sentono versi di Cesare Zavattini sopra a acidi beat techno, ma soprattutto in Balerhaus si balla.
La musica, la danza e il teatro si contaminano, reinterpretando quel mondo ormai lontano nel suo carattere naïf, puerile, che da qualche parte, in una forma buffa e poetica, è in grado di parlare anche al nostro presente.
  Balletto Civile MADRE Primo studio. Sconvolgere il sistema che ci ha generato. ideazione, coreografia e regia Michela Lucenti creato e danzato con Balletto Civile produzione Balletto Civile e Fondazione Luzzati- Teatro della Tosse
Balletto Civile indaga da sempre l’aspetto fantasmatico del personaggio creando una danza per azioni attraverso una ricerca per una drammaturgia fisica e una tensione verso un teatro totale che si destreggia tra un discorso danzato e uno parlato cercando una terza via: la visione. Il prossimo anno di lavoro della Compagnia sarà dedicato ai testi di Heiner Müller. Per il drammaturgo tedesco la discesa nel corpo è anche discesa nell’anima, nell’inconscio della specie. L’impronta del suo teatro è fisica ed è l’impronta dell’inconscio di tutta la cultura occidentale, del suo corpo collettivo. Questo primo studio è ambientato in un paesaggio, babele di immaginari che si stagliano sotto un cielo 16:9, unico elemento scenico presente. Una sorta di grembo materno, con una colonna sonora cinematografica, con zoomate e campi lunghi, dove il suono diventa immagine e l’immagine e il movimento dei performer danno origine ai suoni.
    BIGLIETTI
  C’ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA, CAPPUCCETTO ROSSO adulti euro 8 bambini euro 6. FACE TO FACE ingresso libero. IMPRONTE euro 2; gratis con il biglietto di un altro spettacolo nella stessa giornata di programmazione. HALKA euro 18; ridotto euro 10 per gli appartenenti alla comunità magrebina e tesserati Suq Festival; euro 8 ragazzi fino a 14 anni; speciale famiglie (un adulto e un bambino) euro 20. OMBELICHI TENUI; FRAMES; TRIEB; TOTAL ECLIPSE, PASTA E LAVA euro 12. TIRESIAS; BALERAHAUS; MADRE; euro 15. CONTIAMO O NO euro 5. GALA SHOW (FESTIVAL DI DANZA ORIENTALE) euro 15 online; euro 20 al botteghino
La sera della prima di ogni spettacolo biglietto ridotto euro 10 per giovani fino a 28 anni. Venerdì 23, sabato 24 e venerdì 30 novembre biglietto giornaliero euro 22; sabato 1 dicembre biglietto giornaliero euro 13 (escluso Gala Show)
            Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
      Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
Stefano Brizzante
Impianti Elettrici
Informatica Servizi
Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
BALERHAUS e MADRE 29 e 30 novembre Al TEATRO DELLA TOSSE CONTINUA RESISTERE E CREARE Si balla con BALERHAUS (29 e 30 novembre) e debutta il primo studio di MADRE di Michela Lucenti/Balletto Civile (30 novembre e 1 dicembre)
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tmnotizie · 7 years
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MACERATA – Sabato 9 settembre, nell’ambito del progetto Anomalie, ideato e realizzato dall’associazione culturale McZee in collaborazione con il Comune di Macerata e l’Asur Marche, a partire dalle ore 10, nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti si terràuna giornata di studi sull’arte irregolare e sulla storia dell’ex ospedale psichiatrico di Macerata, un evento, in due sessioni, realizzato con il contributo di Fondazione Carima.
Attraverso il contributo di studiosi provenienti da varie discipline si ripercorrerà la storia del manicomio Santa Croce di Macerata attraverso una breve introduzione ai documenti conservati nel fondo dell’ex ospedale psichiatrico, parzialmente depositati presso l’Archivio di Stato e, discutendo delle pratiche terapeutiche attuate nel ‘900 all’interno dei manicomi, si ripercorreranno le vicende del Santa Croce dalla sua fondazione fino alla chiusura.
Verranno illustrate le storie di alcuni uomini che al Santa Croce furono internati, raccontando le vicende di Antonio Tolomei, scultore ricoverato a fine ‘800 che durante l’internamento aveva realizzato il suo capolavoro ligneo “il tavolo girante e parlante” oggi andato perduto, di Giovanni Antonelli poeta e scrittore che scrisse un’autobiografia da poco ripubblicata da un editore sensibile e attento. Per la prima volta si parlerà di due fotografi maceratesi ritrovati, dei quali sono emerse alcune fotografie inedite per poi discutere del futuro del manicomio Santa Croce che, vista l’inagibilità, potrebbe rischiare l’abbandono.
Nel pomeriggio, dalle ore 14.30, si discuterà dei concetti di art brut, outsider art o arte irregolare per capire che cosa descrivono queste tante denominazioni e quali sono gli artisti storici e quelli odierni che rientrano sotto tali categorie. Si parlerà dell’interesse di una casa editrice maceratese, la Quodlibet, nei confronti dell’arte irregolare e verrà presentato, infine, il progetto nazionale Costruttori di Babele anche attraverso la visione di fotografie e brevi documentari, con un occhio di riguardo al nostro territorio.
Tra gli interventi previsti quelli di Isabella Cervellini su “Il fondo dell’ex manicomio Santa Croce presso l’Archivio di Stato di Macerata”, di Romano Ruffini che parlerà sull’argomento “Le “officine” delle anomalie dell’intelletto nel territorio maceratese” mentre Giulia Pettinari interverrà su “Antonio Tolomei “intagliatore valentissimo”. Il progetto Anomalie comprende anche le due mostre, inaugurate lo scorso 2 settembre nell’area dell’ex ospedale psichiatrico, On_the_Spot//Anomalie.
Installazioni d’arte contemporanea site – specific e RISCOPERTI. Storia e storie del manicomio Santa Croce che rimarranno aperte al pubblico fino al prossimo 17 settembre. Info: Associazione Culturale McZee [email protected] | tel. +39 340 0569345 (Michele) e +39 333 4419181 (Giulia).
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vecchiato · 7 years
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  Giri di parole, pensieri, situazioni che si accavallano, silenzi per far fluire le idee, rumori per accompagnarle, tutto diventa quasi palpabile all’interno di un museo, urlano i colori e i soggetti rappresentati, gridano e schiamazzano le forme, pullulano le idee concretizzate nel tempo, non c’é bisogno di ulteriore caos, ecco perché il silenzio si fa urlo interiore di fronte alle opere d’arte. É il silenzio che circonda i pensieri e le persone, l’arte ha bisogno di rispetto e di calma, ha bisogno di sedimentare e di essere studiata, capita, non si tratta solo di istinto primario, non si parla e non si abbisogna di ulteriore commento. L’attesa diventa il migliore dei modi per gustare il percorso compiuto da secoli di storia, cos’é allora l’arte contemporanea? É un insieme di linguaggi, una babele di parole che si diffondono e creano altri idiomi, cerchi nell’acqua che si propagano, segni che si confondono? Che cos’é? Cos’é questa perenne curiosità di sapere che si mescola poi al vivere quotidiano fatto di fissazioni e procedimenti variegati che finiscono per essere parte di un quotidiano vissuto? Cosa produce quell’appagata felicità di cui si sente il perenne bisogno? Me lo chiedo mentre mastico una caramella alla menta che rinfresca la bocca e mi fa pensare, nuovamente, a quanto bisogno ci sia di conoscere, di scoprire e di avere delle idee e dei confronti. Cos’é l’arte contemporanea? Cos’é che produce, nel sottoscritto, la felicità quotidiana? L’arte? Ne é una conseguenza… cosa mi dà la gioia di ogni giorno? Tante cose, ad esempio ora sentire la caramella alla menta in bocca e percepire l’aria fredda che mi pizzica dentro il naso e la gola, fino alle lacrime; puntare per gioco la sveglia con un numero che finisca per otto; staccare la pellicola del vasetto dello yogurt tutta intera; trovare parcheggio; saltare dentro le pozzanghere quando nessuno mi vede; annusare i libri nuovi; rompere le noci lasciando intatto il guscio spaccato esattamente a metà; il primo boccone del tuo piatto preferito; ascoltare a ripetizione la canzone che ti dà felicità; perdersi davanti ad un'opera d'arte. Consumando lentamente la mia caramella alla menta passeggio all'interno del museo passando di sala in sala respirando date, movimenti artistici, pulsioni di un tempo che non c'è più ed è testimoniato solamente dal passaggio lasciato dagli artisti con le loro perenni opere. Una scultura accarezzata da chissà quante mani, un quadro sul quale innumerevoli occhi hanno posato lo sguardo, fa così rumore il silenzio del tempo! Che cos'è allora l'arte contemporanea? Forse è proprio un risultato di secoli fatto di sperimentazioni, ricerche e studi compiuti, di evoluzioni continue, di momenti in cui la creatività dell'uomo si è espressa attraverso immagini lasciando un segno indelebile nell'immaginario collettivo. La caramella in bocca piano piano si consuma e il suo sapore fresco invade il palato e stuzzica il naso, un piccolo piacere che solletica e accompagna il mio viaggio in mezzo alla folla di arte prodotta nel tempo ed esposta nelle sale del museo: dall'arte primitiva, all'arte greca e romana, alle formulazioni ieratiche e iconiche medievali, allo splendore rinascimentale, passando poi per il gusto barocco, al naturalismo settecentesco, alle sperimentazioni visive impressioniste, alle avanguardie storiche, tra le visioni realiste e astratte del novecento, all'arte pop, ai video, alle performance, tra ritorni e citazioni, copie, innovazioni e azzardi, scandali e immagini nascoste l'arte continua a stupire e a non dare mai la parola fine. Il sapore fresco della menta in bocca svanisce e rimane la memoria del gusto, si completa anche la mia visita al museo dove, curiosamente, ho osservato l'arte del passato che fu contemporanea a suo tempo e che ha stupito e dato nuova linfa al futuro che è arrivato successivamente. Quella nota di freschezza che si percepisce nel mondo contemporaneo invade l'aria come una caramella alla menta, accende il gusto, provoca piacere e un leggero ripensamento quasi fastidioso che sale su per il naso, lascia poi sempre la curiosità di riprovare la stessa caramella o di provarne altre di altri gusti, alcuni possono piacere, altri in misura minore, di altri non potremo farne a meno. Il percorso si ricomincia, sempre, si impara dal proprio passato, ma ciò che non cambia è la voglia di respirare nuovamente quella sensazione di piacere e curiosità. L'arte? Con questi presupposti non morirà mai e, utopisticamente, fino a che ci sarà voglia di creare, di esprimere pensieri e sensazioni e di imparare, l'arte difficilmente finirà, anche quando il sapore passa, subito poi ritorna la voglia di riprovarlo o di cambiarlo. L'ingenua capacità di cominciare nuovamente e di proseguire è forse il responso da sviluppare, tante domande come sono innumerevoli le risposte. Che cos'è l'arte contemporanea? Già, cos'è? È proiettarsi nel futuro? È riprendere in mano il proprio passato? È sperimentare e studiare, ricercare? L'arte sicuramente è continuare e mai smettere, ma sempre ricominciare. L'arte è ricominciare ogni volta e ricominciare è vivere. FINE
http://vecchiatoart.blogspot.com/2017/09/5-che-cose-larte-contemporanea.html
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retegenova · 6 years
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22 novembre – 2 dicembre 2018
Teatro della Tosse, Genova
  Resistere e creare 2018
Se dico danza a cosa pensi?
IV edizione
  A cura di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Balletto Civile
Con il contributo di MIBACT, Regione Liguria, Comune di Genova, Compagnia di San Paolo
  VIDEO
  HALKA
https://www.youtube.com/watch?time_continue=5&v=UD7oL60LhlQ
https://www.youtube.com/watch?v=LS2yQ-I6F4Q
  BALERHAUS
https://www.youtube.com/watch?v=_ew8NtBxNz4
https://www.youtube.com/watch?v=Per0nG9CM9c
  JORG HASSMAN – workshop
https://www.youtube.com/watch?v=XaEWRGmpg04
      Dal 22 novembre al 2 dicembre 2018, al Teatro della Tosse di Genova va in scena la IV edizione di Resistere e Creare, la rassegna di danza firmata da Michela Lucenti e Marina Petrillo, che hanno costruito un cartellone rivolto all’analisi del “presente” partendo dalla multidisciplinarietà, dalla ricerca espressiva e dal tentativo di dialogo con la comunità non solo teatrale.
Per due settimana a Genova si potrà assistere a spettacoli o prendere parte a laboratori che mettono insieme danza, teatrodanza, acrobatica, balli di coppia, balli della tradizione mediorientale, contact improvisation, numerose dimensioni espressive non sempre ascrivibili ad una precisa categoria.
Il tentativo è quello di ricreare una comunità attraverso la valorizzazione delle differenze, utilizzando il linguaggio della danza.
  Protagonisti della rassegna 2018 sono: Balletto Civile e Michela Lucenti, Groupe Acrobatique de Tanger, Michalis Theophanous, Fattoria Vittadini, Compagnia blu cinQue, Filippo Porro e Simone Zambelli, My Homeless Lover, Emanuela Serra e Chiara Taviani, Joerg Hassmann,    Sanpapié e Teatro della Contraddizione, Nicoletta Bernardini, Claudia  Monti, Veronique Liaudat, Arbalete, Nour Al Sharq Festival, Gregorio Giannotta e Paola Rando.
  L’edizione di quest’anno parte da una domanda, “Se dico danza a cosa pensi”?, usata anche per una call to action lanciata nelle scorse settimane sui social, che invitava gli spettatori a rispondere con  foto, video, disegni, link e audio.
Il materiale ricevuto sarà utilizzato per allestire una Mostra Collettiva, che verrà inaugurata il 23 novembre, sul tema della percezione di un mezzo espressivo dalle molte sfaccettature, un’arte tanto immediata e amata per alcuni quanto inafferrabile per altri.
  Dopo l’anteprima andata in scena il 18 e il 19 novembre di C’era una vola una bambina, Cappuccetto Rosso di Sara Due Torri, il cartellone 2018 parte ufficialmente il 22 novembre alle ore 19.30 con l’inaugurazione della mostra FACE TO FACE di Alessandro Pallecchi – Arena allestita nel foyer del Teatro per tutta la durata della rassegna.
  Venerdì 23 novembre alle ore 19.00 inaugura la mostra #sedicodanzaacosapensi e dalle 19.30 in scena il primo studio di Ombelichi Tenui di e con Filippo Porro e Simone Zambelli, una ballata per due corpi nell’aldilà. I due artisti entrambi classe ’92 si sono conosciuti danzando insieme per Balletto Civile e questa è la loro prima creazione coreografica.
A seguire tornano le Impronte ovvero le improvvisazioni accidentali di relazione fisica tra i danzatori di Balletto civile, le compagnie ospiti e il pubblico, che come nella scorsa edizione ci accompagneranno per tutta la durata della rassegna.
Alle 20.30 si potrà vedere dal Marocco la danza popolare e la tradizione acrobatica di Halka, del Groupe Acrobatique de Tanger (23 e 24 novembre) in scena 14 artisti , tutti consanguinei che da sette generazioni portano avanti l’arte acrobatica marocchina. Uno spettacolo che mischia circo contemporaneo e danza tradizionale. Per questo spettacolo sono previste agevolazioni per i membri della comunità magrebina.
Chiude la prima giornata Frames/azioni nel silenzio, proposta tra cinema muto e teatrodanza della Compagnia blucinQue con la regia e coreografia di Caterina Mochi Sismondi.
  Il giorno successivo (24 novembre) oltre alla replica di Halka va in scena Trieb_ L’Indagine di  Chiara Ameglio/ Fattoria Vittadini in prima nazionale, spettacolo che parte dalla domanda “Cosa ci fa paura?” e mette in scena il confronto tra una donna e un mostro. Fattoria Vittadini atelier di danzatori di scuola Paolo Grassi ha festeggiato in questa stagione i 10 anni di vita torna in cartellone dopo lo scorso anno con questa nuova creazione.
  Altro spettacolo in prima nazionale il 25 novembre Pasta e Lava, della Compagnia My homeless Lover, di e con Eddie Oroyan danzatore di Wim Vandekeybus & Jessica Eirado Enes, un lavoro che indaga sul tema della ciclicità di come l’uomo nei secoli crea e poi distrugge in un alternarsi di ordine e confusione.
  Martedì 27 novembre in scena Tiresias, del greco Michalis Theophanous, creazione tra danza e performing art nella sua seconda tappa italiana. Il terzo ospite internazionale della rassegna è un solo dell’artista greco che indaga la complessa figura di Tiresia.
  Resistere e Creare continua il 28 novembre con Total Eclipse di Chiara Taviani, uno spettacolo che parla di abbandono attraverso il confronto tra le due donne protagoniste e che prevede il coinvolgimento di otto donne selezionate per l’occasione. Il giorno dopo in scena Balerhaus del Teatro della Contraddizione e Compagnia Sanpapié, in cui verrà ricostruita una “balera” contemporanea con orchestra dal vivo. Protagonisti assoluti i balli di coppia (29 novembre e 30 novembre).
  Il 30 novembre il primo studio di Madre, di Michela Lucenti/Balletto Civile che si muoverà tra parole e movimento per un teatro totale il 30 novembre e il 1 dicembre.
Questo primo studio è ambientato in un paesaggio, babele di immaginari che si stagliano sotto un cielo 16:9, unico elemento scenico presente. Una sorta di grembo materno, con una colonna sonora cinematografica, con zoomate e campi lunghi, dove il suono diventa immagine e l’immagine e il movimento dei performer danno origine ai suoni.
  E ancora : il 1 dicembre :Gala Show Nour al Sharq Festival – Festival di danza Mediorientale in scena sabato 1 dicembre 2018 ore 22.00 in sala Agorà, i laboratori per professionisti e non con Joerg Hassmann (dal 29 novembre al 2 dicembre) e quelli con Nicoletta Bernardini, Veronique Liaudat, Claudia Monti (il 30 novembre e il 2 dicembre).
    CARTELLONE
  22 novembre ore 19.30 inaugurazione Alessandro Pallecchi – Arena /FACE TO FACE foyer sala Aldo Trionfo per tutta la rassegna Resistere e Creare
  23 novembre ore 19.00 inaugurazione #sedicodanzaacosapensi MOSTRA ore 19.30 Porro e Zambelli/ OMBELICHI TENUI foyer sala Aldo Trionfo PRIMO STUDIO ore 20.00 IMPRONTE TRIEB foyer sala Aldo Trionfo ore 20.30 Groupe Acrobatique de Tanger/HALKA sala Aldo Trionfo (seconda tappa italiana) ore 21.30 compagnia blucinQue/FRAMES, azioni nel silenzio sala Dino Campana
24 novembre ore 18.30 LAB&DRAW Luzzati Lab  [workshop] ore 19.30 IMPRONTE My Homeless Lover foyer sala Aldo Trionfo ore 20.30 Groupe Acrobatique de Tanger /HALKA sala Aldo Trionfo (seconda tappa italiana) ore 21.30 Fattoria Vittadini/TRIEB_ l’indagine sala Agorà DEBUTTO NAZIONALE
  25 novembre ore 18.30 IMPRONTE  sala Agorà ore 19.00 My Homeless Lover /PASTA E LAVA sala Agorà DEBUTTO NAZIONALE
27 novembre ore 20.00 IMPRONTE TOTAL ECLIPSE sala Agorà ore 20.30 Michalis Theophanous/TIRESIAS The double life of the mantis sala Agorà    (seconda tappa italiana) 28 novembre ore 20.00 IMPRONTE Balletto Civile foyer sala Aldo Trionfo ore 20.30 Serra e Taviani/ TOTAL ECLIPSE sala Dino Campana
29 novembre ore 10.30 JOERG HASSMAN/SPECIFICITY & CHANGE [workshop] ore 21.30 Sanpapié e Teatro della Contraddizione/BALERHAUS sala Agorà
  30 novembre ore16.00 Bernardini e Monti DANZARE OLTRE sala Dino Campana ore 20.00 IMPRONTE Balletto Civile foyer sala Aldo Trionfo ore 20.30 Balletto Civile/MADRE sala Aldo Trionfo PRIMO STUDIO ore 21.30 Sanpapié e Teatro della Contraddizione/BALERHAUS sala Agorà
  1 dicembre ore 19.00 JOERG HASSMANN/ SPECIFICITY & CHANGE LECTURE e JAM Luzzati Lab ore 19.30 IMPRONTE Balletto Civile foyer sala Aldo Trionfo ore 19.30 Bernardini e Monti/CONTIAMO O NO? sala Dino Campana ore 20.30 Balletto Civile/MADRE sala Aldo Trionfo PRIMO STUDIO ore 22.00 GALA’ SHOW (FESTIVAL DI DANZA ORIENTALE) sala Agorà
2 dicembre ore 10.30 JOERG HASSMANN/SPECIFICITY & CHANGE [workshop] ore 16.00 Arbalete/MASTERCLASS DI DANZA CONTEMPORANEA PER UNDER 20
      BIGLIETTI
  C’ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA, CAPPUCCETTO ROSSO adulti euro 8 bambini euro 6. FACE TO FACE ingresso libero. IMPRONTE euro 2; gratis con il biglietto di un altro spettacolo nella stessa giornata di programmazione. HALKA euro 18; ridotto euro 10 per gli appartenenti alla comunità magrebina e tesserati Suq Festival; euro 8 ragazzi fino a 14 anni; speciale famiglie (un adulto e un bambino) euro 20. OMBELICHI TENUI; FRAMES; TRIEB; TOTAL ECLIPSE, PASTA E LAVA euro 12. TIRESIAS; BALERAHAUS; MADRE; euro 15. CONTIAMO O NO euro 5. GALA SHOW (FESTIVAL DI DANZA ORIENTALE) euro 15 online; euro 20 al botteghino
La sera della prima di ogni spettacolo biglietto ridotto euro 10 per giovani fino a 28 anni. Venerdì 23, sabato 24 e venerdì 30 novembre biglietto giornaliero euro 22; sabato 1 dicembre biglietto giornaliero euro 13 (escluso Gala Show)
  Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
www.teatrodellatosse.it
      REC-18-cartella-stampa-3-rev-m.doc
Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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RESISTERE E CREARE – IV EDIZIONE dal 22 novembre al 2 dicembre 22 novembre – 2 dicembre 2018 Teatro della Tosse, Genova   Resistere e creare 2018 Se dico danza a cosa pensi?
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