#campana tibetana

[unapinetaamare718]

Angoli di ricarica

un caricabatteria naturale,

come stare vicino ad un sole

quando il sole non c'è

[apropositodime]

Selvatica come la terra.

Si suono uno strumento 😁🤪

La mia inseparabile campana tibetana.

Ventisei settembre duemilaediciotto in tenda al Trebbia, esperienza unica, in tanti sensi. (c'erano anche i miei figli ovviamente)

[anticlluis]

ANTIGUO DORJE o VAJRA TIBETANO DE BRONCE

Dorje o Vajra es una palabra Tibetana “Piedra Noble”, se refiere a un objeto metálico que sostiene con su mano derecha el Lama durante las celebraciones religiosas Budistas Vajrayana.

Dorje es una representación artística y arquitectónica de la dinámica espiritual, su origen se cree que está en una especie de tridente que Buda se lo arrebató a Indra y trasformó al cerrar las puntas en lo que conocemos ahora como Dorje o Vajra, convirtiéndolo en el símbolo del poder supremo e indestructible.

El Dorje se utiliza durante la meditación como equilibrador de los masculino y lo femenino.

Llevar un Dorje o Vajra permite conectar al usuario con su fuerza y poder internos para crear paz y armonía.

Vajra como se le denomina en Sánscrito significa: como un diamante, representa la dureza, la durabilidad eterna, Vajra es indestructible, representa el poder espiritual que puede destruir pero no puede ser destruido.

Vajra se asocia al Buda Azul o Akshobya, el inquebrantable.

El Vajra proviene a su vez del Hinduísmo, es el arma de Indra (o Shakra) el Rey de los Dioses, Dios del cielo, la lluvia y el trueno, capaz de destruir la ignorancia, se usa para la meditación, Indra sostiene el Vajra que produce la energía más poderosa similar al trueno, semejante al martillo de Thor, Vajra que también significa trueno es capaz de aniquilar a sus enemigos o demonios.

Por lo tanto Vajra o Dorje prefigura la energía pura e indestructible pero destructiva del diamante y del trueno.

En las ceremonias Budistas Tibetanas el Dorje es inseparable de la campana se utiliza para “atizar” la campana que se sujeta con la mano izquierda, en el Budismo Tántrico el Dorje representa lo masculino y la campana lo femenino o también podría decirse que el Dorje simboliza el conector y la campana el diamante.

Elementos que Componen el Dorje y Simbología

La Esfera Central

El Dorje se compone de una esfera central, la perfección y la realidad, el vacío en Budismo Mahayana, en Shunyata el todo y la nada. La esfera del Dorje simboliza la semilla o el huevo.

Los Lotos del Dorje

La esfera central del Dorje se convierte en los lotos de los extremos, algunos Dorjes tienen lotos de cuatro o ocho pétalos, el loto por lo tanto simboliza el nacimiento, el crecimiento, el desarrollo, al estar en dos extremos nos indican el surgimiento de la existencia dual.

Los Rayos del Dorje

De los Lotos surgen 5 o 9 rayos contanto 1 en el eje central que atraviesa el Dorje, los otros 4 o 8 rayos se abren a los 4 puntos cardinales para volver a cerrarse en el rayo del eje central, la parte del rayo pegada al Loto es la cabeza de alguna extraña criatura o Makara “El Lagarto”, una especie de dragón del agua y la tierra.

Los cinco rayos representan los cinco Budas y las cinco Sabidurías.

1ª Sabiduría: La Verdad. El Buda Blanco

2ª Sabiduría: La Mente Iluminada

3ª Sabiduría: La Igualdad y la Compasión

4ª Sabiduría: De distinguir lo bueno de lo malo

5ª Sabiduría: Trabaja el bien ayudando a todos los seres vivos. El Buda Verde

A saber Los cinco elementos: la tierra, el agua, el fuego, el aire y el espacio.

La existencia condicionada: la forma, los sentimientos, las percepciones, los impulsos, la conciencia, versus….

Los cinco venenos de la mente: la ignorancia, la distracción, la avidez, el ser engreído, la aversión.

Samasara y Nirvana ——> La iluminación y la oscuridad ——> El ying y el yang

Los cuatro puntos cardinales son una dinámica que se repite en nuestra existencia la tierra, las cuatro estaciones, los cuatro éteres, los cuatro rostros de Buda, ……

ORIGINAL DE LHASA

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[il-viaggiatore-senza-meta]

PAESE CHE VAI, STORIE CHE TROVI ...

Come una piccola sosta in un paesino di montagna diventa un'occasione inaspettata per scoprire storie, persone e culture.

Il Tibet è una meta molto impegnativa e difficile, anche per il viaggiatore di oggi, e sembra incredibile pensare che nel '700 dalle Marche partivano gruppi di frati e di religiosi che, con i mezzi di allora, affrontavano viaggi pericolosi e massacranti attraverso oceani, foreste e catene montuose, senza mappe, senza nessuna conoscenza delle lingue locali, viaggi che duravano mesi per raggiungere quelle sperdute vallate così cariche di spiritualità e di tradizioni antichissime, con l'intento di convertire le anime di quelle selvagge terre al Cristianesimo. Operazione che per fortuna non è andata a buon fine.

Un fraticello di nome Orazio parti anche da questo piccolo paesino della Val Marecchia, Pennabilli, e raggiunto il Tibet si stanziò, assieme ad altri Cappuccini marchigiani, dal 1703 al 1745 riuscendo a farsi ben volere dalle popolazioni locali. Fra Orazio da Pennabilli fu accolto nel monastero di Sera (Tiber), dove potè imparare la lingua e le tradizioni locali, riusci anche ad entrare in anicizia con Kelsang Gyatso, il settimo Dalai Lama, tanto da riuscire a farsi concedere il permesso di acquistare un terreno dove edificare una missione cattolica e dove poter praticare liberamente questa religione aliena. Padre Orazio studiò a fondo la cultura di questo paese, e a lui si deve il primo dizionario Tibetano in lingua occidentale composto da 33.000 vocaboli. Ma l'opera di proselitismo del frate, che nel frattempo si era procurato anche caratteri tibetani per stampare bibbie, cominciò ad insospettire i tibetani, sempre timorosi della loro indipendenza e delle loro tradizioni. Con il tempo il frati intuirono che la missione non poteva avere successo, quindi decisero di tornare in patria. Di li a qualche anno vennero a sapere che la loro missione era stata completamente smantellata, e tutto il lavoro di una vita reso vano, un duro colpo per il morale del fraticello di Pennabilli.

Di tutta questa storia rimane oggi solamente una campana, la campana originale della chiesetta che si trovava nella missione cattolica nei primi del '700 conservata in un magazzino del Jolhang, uno dei principali templi buddhisti a Lhasa. E rimane, ancora dopo quasi tre secoli, il ricordo di quell'avventura e di quell'amicizia tra popoli lontani, che è stato rievocato e rinsaldato recentemente con la costruzione, in questo piccolo paesino che ha dato i natali a Fra Orazio, di un piccolo monumento che unisce due simboli iconici di queste due religioni così distanti tra loro: una campana che è la riproduzione di quella origianle conservata a Lhasa affiancata da tre mulini di preghiera tibetani (manokorlo) con inciso sopra il mantra buddhista Om mani padme hum, ovvero 'Salve o Gioiello nel fiore di loto'. Secondo la tradizione tibetana, il gesto di girare la ruota della preghiera assume il significato di un'invocazione rivolta verso il cielo per attirare l'attenzione delle sfere più elevate, similmente al nostro suono della campana.

Oggi conosciamo anche il volto di Padre Orazio Olivieri della Penna grazie alla riscoperta di un suo ritratto rinvenuto da alcune monache nel 2022 nel monastero delle Agostiniane di Pennabilli, dove era rimasto dimenticato per oltre un secolo nel buio di un cassetto.

Poco sotto lo sperone roccioso su cui si trova il monumento, è stato costruito un piccolo giardino con un Chorten al centro, ovvero uno Stupa, quelle che da noi potrebbero essere le piccole cappellette votive che contengono le madonnine. Solitamente queste piccole costruzioni vengono poste in luoghi considerati infausti, come passi di montagna, incroci o guadi di torrenti, in modo da scongiurare il pericolo. Spesso contengono reliquie e hanno lo scopo di accogliere offerte e preghiere. La loro forma rappresenta schematicamente le forze dell'universo, i suoi elementi, ed il percorso dello spirito verso l'illuminazione. In oriente se ne trovano di magnifici. Tutt'attorno poi è un gran sventolare di colorate bandierine di preghera, ormai sbiadite e logorate dal vento e dal sole, chissà se qualcuna di queste è riuscita ad assolvere al suo intento.

Recentemente in due occasioni il Dalai Lama è stato in questo luogo per rinsaldare l'amicizia tra Italia e Tibet, grazie a progetti portati avanti da gruppi come l'Associazione Italia Tibet e l'Associazione Orazio della Penna.

Questo luogo mi ha subito donato una bella sensazione di pace e di tranquillità, e mi ha riempito di curiosità, mai mi sarei aspettato di trovare in Romagna un angolo di Himalaya. Tutto il paese è ben curato e ricco di spunti per riflettere e meditare. Qui ha vissuto negli anni '80 anche il poeta Tonino Guerra, che ha lasciato molte tracce della sua arte, c'è un piccolo giardino custodito e protetto da alcune antichissime mura, con sette strane sculture in pietra: "Il santuario dei pensieri. Sette pietre misteriose, sette specchi opachi per la mente, sette confessori muti che aspettano di ascoltare le tue parole belle o le tue parole brutte" (Tonino Guerra).

Ci sono poi tutta una serie di piccoli musei, come il "più sguarnito e poetico museo del mondo" che ospita un'opera sola", L'Angelo coi baffi del pittore Luigi Poiaghi: l'opera rappresenta un angelo capace di far niente che invece di volare in paradiso, scendeva nel Marecchia e perdeva tempo dando da mangiare a degli uccelli impagliati nella casa di un cacciatore, ma un bel giorno questi si animarono e presero il volo. Si trova poi il curioso museo del calcolo, il museo del mondo di Tonino Guerra ed i musei del Montefeltro e del Parco Naturalistico Sasso Simone e Simoncello. Le tortuose stradine del paese, ben curate, sono abbellite con meridiane storiche e ceramiche artistiche, nonche' frasi poetiche ed alcune fotografie molto suggestive che ricordano l'eccezionale nevicata del 2012, insomma una sorta di museo diffuso, un bel luogo per ristorare l'anima, lo spirito e la curiosità.

Due mondi così distanti tra loro, sia fisicamente che culturalmente, le montagne dell'Appennino Romagnolo e la catena Himalayana, uniti da un umile frate finito per secoli nel dimenticatoio, ed un poeta che elegge a sua dimora questo piccolo borgo riempendolo di magia, insomma è' una bella storia, che merita di essere raccontata.

"vincerà la bellezza" -Tonino Guerra-

Per approfondire :

Chorten >>>

Associazione Italia Tibet >>>

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Cartas Del Tarot Barato, tarot carta del amor

Cartas Del Tarot Barato, tarot carta del amor

Soy psicólogo esotérico, pranólogo, numerólogo, runólogo. Mi tarea es sentir su prana, sus vibraciones y ayudarlo a elegir la solución óptima para la pregunta dada. En mi trabajo, utilizo técnicas budistas de silencio, campanas meditativas tibetanas, runas, monedas chinas I-Tzu. Llamanos para leerte el tarot: ➡ ESPAÑA: +34 911 438 430 ➡ MEXICO: +52 55 84 21 13 51 ➡ USA: +1 21 37 84 79 82 ➡…

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Los preparativos de Navidad antes del 20 de diciembre

Para hacer una limpieza a fondo de Navidad, te recomiendo  que la hagas desde principios de diciembre limpiando una habitación al día cuando tengas un momento. El polvo, las telarañas son como imanes de energía negativa que hay que eliminar antes de esta limpieza del 20 de diciembre. No pongas arbol de navidad que no es cristiano sino de las costumbres Romanas de las saturnales que se ponia manzanas rojas en los pinos para sus Dioses y nosotros los Cristianos hemos seguido esta tonteria del arbol. El 20 de diciembre vamos a hacer una gran limpieza con incienso de copal pasándolo por vuestra casa (sobre todo por los rincones) y haciendo ruido con una campana tibetana, o un diapasón o campana. Le sugiero que cambie sus muebles, incluso mueva los objetos para mover la energía. Artículos rotos, desechados o reemplazados por otra cosa. Con una rama de laurel también puedes pasarla en los rincones de cada habitación. Esto sirve para eliminar las energías estancadas. No olvides conseguir muérdago para poner encima de la puerta y al año siguiente en diciembre quemarlo. y que le ofrezcan otra ramita de muérdago para continuar con la buena suerte segun la tradicion. Yo de todos los años que he hecho esto no he visto beneficios. Navidad, Prosperidad December 02, 2022 at 11:22PMhttp://ritual-del-dinero.blogspot.com/2018/12/los-preparativos-de-navidad-antes-del.html

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Tarot Amor Euroresidentes Que Siente Por Mi

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[travelale15]

Visitare Pennabilli per trovare un angolo di Tibet nel cuore della Romagna

Visitare Pennabilli per trovare un angolo di Tibet nel cuore della Romagna

Per una come me sempre alla continua ricerca di nuovi posti dove trovare un profondo senso di spiritualità fu una vera e fantastica sorpresa scoprire che in un piccolo comune del riminese esisteva uno stretto legame con il Tibet.

Il comune di Pennabilli conta poco più di 2700 anime e se ne sta placidamente adagiato suL crinale di una collina nella alta Val Marecchia un territorio composto da…

[3nding]

“Io adoro i negozi dei cinesi.

Non mi importa se vi sembrerà un post razzista, che annienta l'economia italiana e si trasformerà in un dibattito sulle materie prime utilizzate, non è nulla di tutto ciò.

Mi ci diverto troppo.

Il paradiso del ciarpame, il regno paradisiaco dell'inutilità epica, l'Eden della cacata mostruosa, lo sconfinato impero della Cazzata Ipergalattica.

Tu entri e vieni inondato da una zaffata di polietilene e resine termoindurenti, le narici ti si riempiono di fenolformaldeide, ti arriva al cervello e compri TUTTO.

Loro hanno TUTTO.

Hanno tutto e non ti chiedono un CAZZO.

Tu entri e ti trovi davanti a un labirinto di 784 corsie con dentro l'Universo e puoi guardare toccare testare premere palpare tutto.

Loro zitti.

Se hai bisogno chiedi tu.

- Avete i fermaporta a forma di bignè?

- Lí.

- I righelli 17cm con i bruchi?

- Lí.

- I lucchetti per la bicicletta a forma di coniglio bengalese?

- Lí.

- I tappi per le orecchie con il cerchietto per capelli coordinato?

- Lí.

- La cuccia per il cane a forma di anaconda?

- Lí.

- I portagioie di legno con le stelle alpine grandi tipo 12cm?

- Lí.

- Più grandi?

- Lí.

- Senza stelle alpine?

- Lí.

Capite hanno tutto.

Tutto.

Ogni tanto entro e li metto alla prova, tipo sfida multietnica alla Giochi senza frontiere, ma hanno sempre e comunque tutto.

Una volta ho chiesto il guinzaglio per il cane invisibile, quello con il fil di ferro che sta su da solo.

- Vado a vedele in magazzino, ti plendo anche il cane invisibile?

Hanno tutto!

E poi la musica...

Queste sonorità tipiche della loro cultura, con le arpe e quei lamenti da ultimo samurai con le dita chiuse nella porta.

Un po' alla Mulan in sindrome premestruale.

Ho provato a trovare una canzone con il cellulare una volta, mi è uscito il titolo talmente lungo che Shazam mi ha girato una mail.

Mi rilassano questi negozi, è inutile.

Poi chi ci lavora non capisco mai che età abbia.

- Scusa se ti disturbo mentre stai riassortendo lo scaffale delle solette alla mela verde e carrube ma è urgente. Avete i cavatappi a forma di rana pescatrice?

- Chiamo mia nonna.

E arriva la nonna che sembra sua figlia, che sembra lui con i capelli lunghi, che sembra la figlia travestita da nonna ma che sembra sempre lui.

E se ti giri per vederli entrambi lui non c'è già più.

Sparito.

Risucchiato dal reparto bomboniere in amianto.

Quindi continui a chiedere alla nonna.

- Mi serve proprio il cavatappi a forma di rana pescatrice, ma è un po' caro...

- Calo?

- Si se cala lo prendo, ma che carina grazie! E prendo anche questi guanti in neoprene e tritolo che son belli tamugni, speriamo non mi parta il cane di corsa che se mi si sfrega il guinzaglio prendiam fuoco.

Mi piace da matti andare dai cinesi!

Mi diverto proprio, è inutile.

Esco strafatto indossando i miei guanti nuovi con la mia sportina di rane pescatrici, mollette da bucato fosforescenti, svuotatasche a forma di campana tibetana e soddisfatto mi accendo una paglia.

Schioccando le dita.” (Autore da cercare)

[ossimoro7]

Buon pranzo

Io adoro i negozi dei cinesi.

Non mi importa se vi sembrerà un post razzista, che annienta l'economia italiana e si trasformerà in un dibattito sulle materie prime utilizzate, non è nulla di tutto ciò.

Mi ci diverto troppo.

Il paradiso del ciarpame, il regno paradisiaco dell'inutilità epica, l'Eden della cacata mostruosa, lo sconfinato impero della Cazzata Ipergalattica.

Tu entri e vieni inondato da una zaffata di polietilene e resine termoindurenti, le narici ti si riempiono di fenolformaldeide, ti arriva al cervello e compri TUTTO.

Loro hanno TUTTO.

Hanno tutto e non ti chiedono un CAZZO.

Tu entri e ti trovi davanti a un labirinto di 784 corsie con dentro l'Universo e puoi guardare toccare testare premere palpare tutto.

Loro zitti.

Se hai bisogno chiedi tu.

- Avete i fermaporta a forma di bignè?

- Lí.

- I righelli 17cm con i bruchi?

- Lí.

- I lucchetti per la bicicletta a forma di coniglio bengalese?

- Lí.

- I tappi per le orecchie con il cerchietto per capelli coordinato?

- Lí.

- La cuccia per il cane a forma di anaconda?

- Lí.

- I portagioie di legno con le stelle alpine grandi tipo 12cm?

- Lí.

- Più grandi?

- Lí.

- Senza stelle alpine?

- Lí.

Capite hanno tutto.

Tutto.

Ogni tanto entro e li metto alla prova, tipo sfida multietnica alla Giochi senza frontiere, ma hanno sempre e comunque tutto.

Una volta ho chiesto il guinzaglio per il cane invisibile, quello con il fil di ferro che sta su da solo.

- Vado a vedele in magazzino, ti plendo anche il cane invisibile?

Hanno tutto!

E poi la musica...

Queste sonorità tipiche della loro cultura, con le arpe e quei lamenti da ultimo samurai con le dita chiuse nella porta.

Un po' alla Mulan in sindrome premestruale.

Ho provato a trovare una canzone con il cellulare una volta, mi è uscito il titolo talmente lungo che Shazam mi ha girato una mail.

Mi rilassano questi negozi, è inutile.

Poi chi ci lavora non capisco mai che età abbia.

- Scusa se ti disturbo mentre stai riassortendo lo scaffale delle solette alla mela verde e carrube ma è urgente. Avete i cavatappi a forma di rana pescatrice?

- Chiamo mia nonna.

E arriva la nonna che sembra sua figlia, che sembra lui con i capelli lunghi, che sembra la figlia travestita da nonna ma che sembra sempre lui.

E se ti giri per vederli entrambi lui non c'è già più.

Sparito.

Risucchiato dal reparto bomboniere in amianto.

Quindi continui a chiedere alla nonna.

- Mi serve proprio il cavatappi a forma di rana pescatrice, ma è un po' caro...

- Calo?

- Si se cala lo prendo, ma che carina grazie! E prendo anche questi guanti in neoprene e tritolo che son belli tamugni, speriamo non mi parta il cane di corsa che se mi si sfrega il guinzaglio prendiam fuoco.

Mi piace da matti andare dai cinesi!

Mi diverto proprio, è inutile.

Esco strafatta indossando i miei guanti nuovi con la mia sportina di rane pescatrici, mollette da bucato fosforescenti, svuotatasche a forma di campana tibetana e soddisfatta mi accendo una paglia.

Schioccando le dita.

Fb.

Ossimoro

[r-esilienza]

È da un mese esatto che sto lavorando su di me, le mie energie, i miei pensieri, la mia realtà interna.

Oggi mi sento triste, forse. Sento come se la testa mi volesse esplodere, il corpo stanco, che vacilla, privo di forze, come se oltre questo ammasso di ossa, nervi, carne, dovessi portare altro, di indefinito, di estremamente pesante, quasi da rendere irregolari i respiri ed i battiti.

Mi siedo fuori a fumare, guardo il cielo, il sole cerca di farsi spazio fra le nuvole e tiro un sospiro di sollievo perché in fondo so che a suo modo anche uno spiraglio di luce in mezzo a questo cielo grigio è come una guida, un segno, affinché io possa rendermi conto che non sempre é tutto così drammatico.

Non ho molta voglia di parlare, di esprimermi, di stare fuori e vivere le cose, immersa nella quotidianità della vita. Ho momenti di sconforto, dove vorrei solo chiudermi in camera, abbassare le persiane, e rimanere al buio, suonare la mia campana tibetana, chiudere gli occhi e farmi cullare e curare da quel suono così forte e delicato, come se fosse una mano che mi accarezza il cuore, un soffio di amore e dolcezza che mi ripulisce da ogni male e da ogni preoccupazione, ansia, tristezza.

So che più vibrerò a questa frequenza più continuerò ad avere uno stato vitale molto basso e attrarrò a me sentimenti ed emozioni di questo genere, ma non voglio neanche sforzarmi e impormi di stare meglio e di soffocare quello che sento. Ogni tanto è giusto anche farsi attraversare dalla tristezza, piangere un poco, stare da soli e fare i conti con le cose che in qualche modo ci fanno sentire così, poi tocca accettare tutto questo e non appena si è pronti ricominciare, darsi la possibilità di poter cambiare e trasformare tutto quello che di triste e statico ci ha resi così, forse un poco impassibili, forse un poco intoccabili.

A volte però penso che tu sia come un vampiro energetico che mi prosciuga da ogni energia buona che cerco di trasformare; mi sento in colpa in certi momenti anche solo a pensarlo, però tra i due sei tu che ogni giorno ti svegli già arrabbiato col mondo, infastidito, insoddisfatto. Io ci provo a guardarmi intorno ed essere grata alla vita, nonostante tutto, perché se poi vado a scavare bene ed osservo le cose con gli occhi del cuore sono obiettivamente fortunata. È vero ci sono tante cose che desidero, tante situazioni per cui combatto ormai da un anno e che sembrano rimanere sempre statiche, però non riesco più a svegliarmi con l'amaro in bocca e guardarmi intorno sperando di trovare il colpevole. Che cosa cambierebbe? Se voglio desidero davvero che qualcosa cambi nella mia vita sono io che devo assumermi le mie responsabilità e fare di tutto affinché accada; non posso sprecare intere giornate, mesi, a cadere nella lamentela e nello sconforto, perché questo vorrebbe dire non esser in grado di prendersi le proprie responsabilità e combattere per la propria felicità, ma diventare vittima, e compiacersi quasi di esserlo, sperando di essere così compatiti e capiti dagli altri, sperando inoltre di poter avere e ricevere una soluzione da parte loro e dire ok, allora non dipende da me. Certo che dipende da me, dipende sempre e comunque da me.

Dipende da come decido che voglio approcciarmi alla vita, se desidero stare ferma a guardarla scorrere o se decido di prenderne parte; dipende da come decido che voglio stare al mondo, con quale tipo di sentimento voglio approcciarmi a lei, se invece di puntare ogni giorno il dito, abbasso le mani e alzo la testa e continuo a camminare, dritta per la mia strada, per cercare di realizzare e portare a termine ogni progetto. Io non sono forse più quel tipo di persona, mentre tu si, e non so quanto questo possa farmi bene, perché forse quell'energia pesante e negativa che sento a tratti ho come l'impressione che sia la tua.

[mitietoni]

Sto pensando di lasciare tutto per seguire un corso di campana tibetana, con il mio cane e l'amaca.

Mi

[wiccareencarnada]

Cómo limpiar tus Cristales. Muchos lectores me han preguntado la mejor manera de limpiar los cristales utilizados en trabajos esotéricos, energéticos espirituales. Como en todo, hay diversas maneras y será la experiencia la que indique cual es la apropiada para tu caso. He aquí algunas técnicas comunas para la limpieza de cristales. 1)    Agua. Coloca tus cristales bajo un chorro de agua y déjalos que se sequen al aire libre. Sin embargo, este método no es recomendable para piedras como el lápiz lazuli, turquesa, las gemas metálicas y las demasiado débiles como la selenita. 2)    Cavernas de ametista. Si tienes un gran pedazo de ametista natural que forme una pequeña gruta, puedes poner tus piedras en la apertura para que se limpien a nivel energético y déjalas ahí por 24 horas. 3)    Tierra. Entierra los cristales por unas 24 horas en la maceta de una planta de lavanda, salvia, romero o rosa. Entierra (no muy profundamente) los cristales no pulidos. Los tallados los puede colocar sobre la tierra y darle la vuelta de vez en cuando. Quita el exceso de tierra con un paño suave o sumérgelos en agua si en necesario. 4)    Aroma. Puedes quemar hojas de salvia y pino, o pétalos de rosas y/o lavanda. Pasa el cristal tres veces por el humo y luego colócalo cerca del humo. También puedes usar incienso como mirra o cualquiera de cualidades purificadores. 5)    Sal. Hay quienes opinan que se puede frotar sal en las piedras sin problemas y hay quienes dicen que eso las daña. Una alternativa es enterrar las piedras en sal o colocarlas en agua salada, por unas 12 horas y luego quitar el exceso con una brocha o paño suave. 6)    Sonido. Coloca las piedras en un tazón y sobre esta toca un  pequeño gong o campanas tibetanas nueve veces. Cuando haya pasado el eco del último sonido, repite el proceso dos veces más. 7)    Soy y luna. Coloca los cristales de colores vibrantes, transparentes y tallados al sol desde el amanecer hasta el mediodía. Los cristales de colores  pálidos o azulados, apariencia nublada responden mejor a la luz de la luna. . . #wiccareencarnada #virginiaescobar #cristalomancia #cristales #rituales #piedrasmagicas #crislesmagicos https://www.instagram.com/p/B4lPnXeHV_x/?igshid=zcymeuvv57mq

[yogabimbi-blog]

Vuoi divertirti con noi?

Vuoi fare una mandala?

Ti piacerebbe conoscere le mosse di yoga?

Ci rilassiamo insieme con una bella meditazione?

Hai sentito il suono della campana tibetana?

Vuoi conoscere BROWNIE, ONDA L’ANACONDA e MONO?

Ci sono altri bambini che hanno conosciuto lo yoga per bambini anche i suoi esercizi!

La posizione del GUERRIERO, IL PONTE, L’ALBERO, IL CANE, IL COBRA e tanti altri.

—//—

Se hai risposto di SI a qualcuna di queste domande,

Vuole dire che sei disposto o disposta a fare lo Yoga con Noi!

Ottimo! mi fa molto piacere!