Succede,-disse Maddalena in un fiato.
-Cosa?
- Pensare a cose che non si possono dire. Cose sbagliate. Cose cattive. Non significa che sia cattiva anche tu.
Beatrice Salvioni, La malnata
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Non ho più poi molto, a cui fare riferimento. Né da dire. In qualche modo mi ritrovo continuamente a sentirmi sminuita, non capita, allontanata, presa con superficialità.
In qualche modo non riesco più a sentirmi calma o gioiosa. O anche solo fiduciosa, di una persona, un giorno, una promessa. Sento mille spade attorno e non riesco a vedere i volti di chi le brandisce.
Mi sento stanca, ma la rabbia è tornata e sta vincendo. Mi fa alzare, spostare, allontanare prima di perdere il controllo. Non è ancora esplosa, la sto gestendo, controllando, limitando.
Capitano episodi depressivi, qualche momento di dissociazione, attimi in cui non vorrei esistere e metto a rischio la mia esile vita.
Qualche gesto da persona ossessiva-compulsiva, qualche altro da DCA, una possibile borderline, senza nessuna scritta sulla propria cartella clinica, né farmaci prescritti.
E una bambina viziata, egoista, stupida davanti a me, allo specchio. Che cerca attenzioni ma è troppo sveglia per abbandonarsi ad esse. Che già in giovane età ha iniziato ad allontanarsi, a mentire, a smettere di stare bene. Una bambina che forse dovrei proteggere, o così mi suggeriscono gli studi di psicologia, ma che vorrei solo abbandonare.
Non mi sono mai piaciuti i bambini, e lei mi è sempre piaciuta meno degli altri.
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Ho tante cose nella testa. Fin troppe. Sotto pressione, prima o poi scoppierò. Non so nemmeno come esprimerle. So solo che sono una brutta persona. Non riconosco quello che gli altri fanno per me, non gli do il giusto peso, il giusto valore. Sarei dovuta restare da sola, forse non sono fatta per le relazioni. O forse…forse sono solo una cattiva persona che finge di essere buona.
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L'HA DETTO VERAMENTE
Non voglio somigliare a quei blogger che mettono il succo della storia dopo sei pagine per trattenerti a lungo sul loro sito. Riporto subito l'assurda frase che mi ha lasciato di stucco. È una dichiarazione attribuita a Salvini dopo l'attentato a Trump: «Spero che questo serva a qualcuno che semina parole di odio contro le destre, i fascisti, i razzisti».
Ho visto che tanta gente ne parlava sui social network.
Ma all'inizio ho dubitato.
Sì, cara persona immaginaria con una vasta e inspiegabile conoscenza dei miei post, hai perfettamente ragione: lo scetticismo mi è capitato in altre occasioni e ne ho anche discusso, ma questa volta ho dubitato con veemenza inaudita, credimi. Però non voglio farti preoccupare: non nutro speranze sul fatto che Salvini abbia qualcosa di umano. Ho avuto dubbi per l'incredibile stupidità della frase pronunciata dal ministro, che rappresenta una confessione in piena regola, un'autodenuncia senza filtri, senza espressioni edulcorate, senza alcun tentativo di dissimulazione.
Sì, ho sopravvalutato Salvini. Ho pensato a fake news ben confezionate.
E allora ho cercato conferme sul web. Ho trovato notizie di agenzia: Ansa, Adnkronos. E c'erano quelle esatte parole che poi ho ritrovato in tanti articoli. Sul Manifesto, tanto per cominciare. Ma già immagino l'obiezione di tanta gente: sono comunisti, ce l'hanno con Salvini, farebbero qualsiasi cosa per metterlo in cattiva luce. E allora le mie ricerche non si sono fermate.
Ho trovato un riferimento a quelle parole in una vignetta di Makkox. Ma anche qui immagino le proteste: è la sinistra radical chic di Propaganda Live, non è affidabile.
Le stesse considerazioni dubbiose possono essere rivolte a Fanpage, in teoria.
Ma ne parla anche il Sole24Ore. E qui la sinistra e il comunismo mi sembrano distanti anni luce. Il Sole24Ore riporta stralci di un piccolo monologo di Salvini. Ci sono le affermazioni incriminate.
Poi ho trovato filmati diffusi su Twitter.
Pensate che io mi sia fidato dei filmati? Certo che no. I video che circolavano sul web sembravano riferiti al TG1, il principale megafono governativo dopo Bruno Vespa. E allora mi sono detto: «Mi resta una sola cosa da fare». Ho pensato a una mossa estrema, pericolosa, temeraria, autolesionista: guardare il TG1 su RaiPlay.
Le date dei tweet mi hanno subito indirizzato sulla strada giusta: l'edizione del mattino. Meno male. Guardare più di un telegiornale di destra è troppo per il mio fragile equilibrio psicofisico. Ho trovato la fonte con un solo tentativo. 14 luglio 2024: edizione delle ore 7.00.
Potete verificare anche voi. Non si tratta di un deepfake, anche perché Salvini non ha smentito. Non ha mica detto: «Al Tg1 c'era un impostore».
Non è l'opera di sintetizzatore vocale basato su un'intelligenza artificiale.
Salvini, raggiunto al telefono, ha detto realmente quelle cose, con seriosa gravità, con placida sicurezza, con atteggiamento da saggio della montagna. Senza rendersi conto di nulla. Senza intravedere l'inquietante corollario delle sue parole.
Bisogna accettarlo. È il paese in cui viviamo. È Salvini. È la realtà.
[L'Ideota]
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non sono una cattiva persona, vero?
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Tranquilla e serena perché so di essere una ragazza con dei valori, con un cuore buono e puro, eternamente romantica che ti dà anche l'anima,tutto il male che mi è stato fatto non mi ha reso una persona cattiva e mai accadrà.
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Io nell'altra vita penso di essere stata una persona veramente cattiva perché se no alcune cose non me lo spiego.
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La manipolazione è quando ti fanno sentire una cattiva persona in modo da non sentirsi in colpa per le loro mancanze di rispetto nei tuoi confronti.
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