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#cioccolato gianduia
zenzeroincucina · 1 year
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Muffin pere e gianduia
Adoro i muffin perché sono facilissimi da preparare e soprattutto veloci, anche la cottura. Sono versatili, si possono congelare e poi sono buonissimi. Questi che vi propongo sono super cioccolatosi e poi l’abbinamento con le pere è sempre vincente. Ingredienti per 6 muffin grandi 200 g di farina 00 50 g di cacao in polvere 1 cucchiaino di lievito per dolci 1/2 cucchiaino di cannella…
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dolce-tenebra-toscana · 5 months
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BUONGIORNO/BUONA SERA.
Ho una richiesta ma questa è serie (non come tu sai quale HAAHAHAH)
Chi tra la squadra preferisce il cioccolato al latte, cioccolato fondente, cioccolato bianco, cioccolato extrafondente etc?
Amoooo, nel mentre che faccio pulizia nell'askbox ti rispondo 💜💜👀👀
( tvb and to all you lovelies i now accept anonymous asks )
La Squadra's fave chocolate type 🍫🍫
Risotto ✂️: extra dark chocolate, and as our beloved capo would say " Amaro come la vita " ( as bitter as life )
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Prosciutto 🍖 : cioccolato di modica; as a proud sicilian he can't but be fond of the traditional chocolate they make in Modica! A decadent delicacy...just like him~
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Formaggio 🧀: milk chocolate; this man has the taste buds of a child when it comes to sweets, so give him some ovetti kinder and he is happy lol 🤣
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Illuso 🔎: cioccolato gianduia; not really into chocolate but if it's balanced with the toasty aroma of hazelnuts. His palate is as picky as him, and will bully you for your own preferences ( sto str*nzo )
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Melone 🍈: chilli chocolate; more than the taste he likes the sensation it leaves on it's tongue ( lil weirdo) and of course he uses this type of chocolate to seduce his next target, watch out ladies cause purple boy here likes it spicy~
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Ghiaccio 🧊: doesn't like chocolate; sorry but our favourite vicentino is very picky and selective so chocolate doesn't even have a spot in his top 20 foods 😅 he will give it to you if he happen to have some, just cause then you'll have to return the favor
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Pesci 🐟: white chocolate; pesci could literally eat sugar straight out of the jar and still say is too bitter 😅 but because of this he is the only one that enjoy the marvelous, delicious, amazing white chocolate like the literate fella he is 😌
( whoever says the contrary, LIARS )
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sciatu · 11 months
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Il Tabellone dei gelati è della mitica gelateria De Luca di Briga Marina
All’interno del bar del sig. Placido regnava il solito caos siciliano dove le regole del buon vivere erano non infrante, ma sicilianamente scavalcate, nel senso che erano accantonate, messe da parte, in quanto fare i furbi e lasciare agli altri leggi e regolamenti, fa parte del codice genetico siciliano . Così essere arrivati prima degli altri non aveva valore se gli altri vi si mettevano davanti richiamando rumorosamente l’attenzione del barista o se chiamavano un barista per nome in quanto suoi cugini, fratelli, compari amici o conoscenti. Per cui, nella bolgia che ne seguiva il sig Placido, proprietario della famosa gelateria, si comportava come un giudice della cassazione ricordandosi chi c’era prima o dopo malgrado i tanti millantatori di permanenze risalenti anche ad un ora prima. Il sig. Placido, serio e preciso indicava un cliente e con il volto freddo e professionale da croupier di casinò chiedeva “Cosa le faccio?” E qui partiva l’elenco di gusti che il sig Placido, rapido e preciso, disponeva ad arte su un cono. D’improvviso qualcuno si fece largo nella calca di golosi. Era un ragazzo alto e robusto che teneva in braccio una bambina che lo stringeva piangendo “No cori i papà non cianciri … scusati, …. la bambina … scusate … non cianciri u papà, chi ora ti cattu u gilatino …” Al suo passaggio la gente prima protestava poi, vedendo la bambina che piangeva si spostava presa a compassione dai lacrimoni che scendevano dai suoi occhi. L’uomo con la bambina in mano arrivò al bancone e il sig. Placido, vedendo il dramma in atto si avvicino chiedendo “Che ha questa bambina? Lo vuole un gelatino? Che gusto vuoi picciridda?” “dicci u papà che gusti vuoi? Senti, senti il signor Placido che gusti ci sono, glielo dica signor Placido” “C’è bacio, gianduia, stracciatella, nocciola, zuppa inglese, caffè, Babà, crema d’arancia, mandorla tostata, pistacchio, setteveli al pistacchio, Rocher, nero fondente, sette veli, fondente all’arancio, amarena, torrone, snickers, parfait di mandorle, caramello salato, nutella, Taormina, fiordilatte, cioccolato bianco, cocco, cedro, fragola, ananas, pesca, bergamotto, melone e gelso. Quale vuoi?” “Quale vuoi u papà, dicillu al signor Placido” La bambina lo guardò spaesata e poi puntò gli occhi annacquati sul sig. Placido. Ebbe un singulto del pianto “Diccillu o signor Placido chi gilatinu voi” Fece il vecchietto sulla destra del padre “prendi il cioccolato che è buonissimo” Suggerì il vecchietto sulla sinistra. Nella gelateria scese un silenzio denso e pieno d’attesa mentre tutti osservavano la bambina come se dovesse dare una terna vincente. Lei guardò il signor Placido e lentamente si strinse al padre e bisbigliò nell’orecchio “Va bene u papà signor Placido pi cortesia, ci pò mettiri un po' di panna su un cono”. Un sospiro di sollievo si allargò nella sala e tutti commentarono felici la scelta della bambina. Con la solita rapidità ed efficienza il signor placido riempi un cono di panna disegnando un riccio sulla punta e lo passo alla bambina. “se lo paghi” Fece il padre allungando cinque euro “lasciassi stare, un pensiero mio alla bambina” Fece il signor Placido rimettendo il coperchio sul pozzetto della panna e guardando la folla davanti a se chiese con la solita professionalità “chi servo?” Si udì un boato di voci e la bolgia nella gelateria incominciò nuovamente.
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mynameis-gloria · 1 year
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Giornata super intensa, con anche troppi imprevisti per la mia povera mente. Ma avendo deciso di prendere le cose in maniera diversa e soprattutto cambiare approccio e modalità, (non veder solo il bicchiere mezzo vuoto per intenderci!) Posso dire che tutto sommato sia stato pure piacevole questo sfortunato venerdì e per questo terrò conto solo delle cose buone e positive, come il gelato mangiato stasera al pistacchio e gianduia con scaglie di cioccolato fondente, al tempo passato insieme a mia sorella e le parole scambiate, al top rosso arancio che mi son autoregalata e ai mille libri visti e successivamente aggiunti alla mia lista infinita, alla luce del sole alle sette di sera che filtrava illuminando le strade ed i palazzi storici, rendendo tutto più dolce, all'avergli scritto, commettendo forse un errore, una simil buonanotte ed al mio corpo ora che sta bello rilassato sotto le coperte, stiracchiandosi ed allungandosi prima di crollare.
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teredo-navalis · 2 years
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Spesa di oggi: una monster, tre redbull tarocche, una galak e una stecca di cioccolato gianduia
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realnews20 · 4 days
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La crema al burro al cioccolato è una preparazione di base largamente impiegata in pasticceria per decorare torte in stile americano, cupcake e dolcetti di ogni tipo. Si tratta della variante ultra golosa della classica buttercream di origine anglosassone, preparata senza uova con soli 3 ingredienti: burro, zucchero a velo e cioccolato fondente di ottima qualità. Per portarla in tavola, ti basterà lavorare con le fruste elettriche il burro morbido con lo zucchero a velo, unire poi al composto soffice e spumoso il cioccolato fuso tiepido, precedentemente sciolto a bagnomaria, e proseguire quindi a montare il tutto con le fruste per qualche minuto ancora, o fino a ottenere una crema ariosa, ma consistente. Una volta pronta, puoi scegliere se distribuirla nelle coppette individuali e gustarla poi come peccaminoso dessert al cucchiaio insieme a lingue di gatto o altro biscottino secco sbriciolato, oppure se utilizzarla per farcire ciambelloni, donuts, brownies e chiffon cake. Per una resa più aromatica puoi unire un pizzico di cannella, i semi di una bacca di vaniglia o la scorza grattugiata di un'arancia oppure, se desideri conferire alla ricetta una nota alcolica, puoi aggiungere un goccino di rum o di brandy. Le dosi indicate saranno sufficienti per guarnire una torta da 26 cm di diametro oppure 8 cupcake. Per un gusto più intenso puoi utilizzare un cioccolato fondente al 100% mentre, per uno più leggero e delicato, puoi optare per una tavoletta al latte o al gianduia. Scopri come preparare la crema al burro al cioccolato seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche la crema al mascarpone al cioccolato e la crema chantilly al cioccolato. Come preparare la crema al burro al cioccolato Step 1 Step 1 Trita grossolanamente il cioccolato fondente e lascialo sciogliere dolcemente a bagnomaria 1; quindi spegni la fiamma e fai intiepidire. Trita grossolanamente il cioccolato fondente e lascialo sciogliere dolcemente a bagnomaria 1; quindi spegni la fiamma e fai intiepidire. Step 2 Step 2 Nel frattempo, raccogli in una ciotola il burro morbido con lo zucchero a velo 2. Nel frattempo, raccogli in una ciotola il burro morbido con lo zucchero a velo 2. Step 3 Step 3 Lavora il tutto con un paio di fruste elettriche 3. Lavora il tutto con un paio di fruste elettriche 3. Step 4 Step 4 Prosegui a montare fino a ottenere un composto gonfio e spumoso 4. Prosegui a montare fino a ottenere un composto gonfio e spumoso 4.
Step 5 Step 5 Unisci il cioccolato fondente fuso 5. Unisci il cioccolato fondente fuso 5. Step 6 Step 6 Lavora ancora con le fruste 6. Lavora ancora con le fruste 6. Step 7 Step 7 Al termine dovrai ottenere una crema leggera ma consistente 7. Al termine dovrai ottenere una crema leggera ma consistente 7. Step 8 Step 8 Trasferisci la crema al burro al cioccolato in un sac à poche 8 e utilizzala, a piacimento, per decorare dolci di ogni tipo oppure, in alternativa, distribuiscila nelle coppette individuali e gustala come goloso dessert al cucchiaio. Trasferisci la crema al burro al cioccolato in un sac à poche 8 e utilizzala, a piacimento, per decorare dolci di ogni tipo oppure, in alternativa, distribuiscila nelle coppette individuali e gustala come goloso dessert al cucchiaio. Conservazione Affinché resti soffice e spumosa, la crema al burro al cioccolato andrebbe consumata subito dopo la sua preparazione. Se dovesse avanzare, puoi conservarla in frigo, coperta con pellicola trasparente a contatto, per 1-2 giorni massimo: al momento dell'utilizzo, ti suggeriamo di lasciarla a temperatura ambiente per qualche minuto e di lavorarla poi con le fruste elettriche per farla tornare gonfia e ariosa. (function() searchParams.get('utm_medium') != null ()); [ad_2] Sorgente ↣ :
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scontomio · 3 months
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💣 Caffarel Gianduia 1865 Uovo Cioccolato con Nocciole Italiane IGP 🤑 a soli 19,19€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/caffarel-gianduia-1865-uovo-cioccolato-con-nocciole-italiane-igp/?feed_id=224365&_unique_id=6603fe2b840ff&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Caffarel%20Gianduia%201865%20Uovo%20Cioccolato%20con%20Nocciole%20Italiane%20IGP L'Uovo Cioccolato Gianduia Classico Caffarel: un'eccellenza artigianale con nocciole Piemonte IGP e cacao di alta qualità. Regala un'esperienza golosa e raffinata. #coupon #caffarel #cioccolatini #offerteamazon #scontomio
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notiziariofinanziario · 4 months
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L’Oscar del cioccolato artigianale và ai fratelli Gardini
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I fratelli Gardini si sono nuovamente aggiudicati, in due categorie, il prestigioso premio "Tavoletta d’oro". I maestri forlivesi della cioccolata d’autore salgono dunque sul podio per il dodicesimo anno consecutivo: la prima ‘Tavoletta d’oro’ risale infatti al 2012, anno in cui i giudici premiarono la collezione di tavolette al sale dolce di Cervia (uno dei best-seller del marchio). Da allora, l’azienda forlivese ha ricevuto almeno una menzione all’anno, oltre a svariati riconoscimenti internazionali.  Nell’edizione 2024 due creazioni si sono assicurate il massimo riconoscimento: nella categoria ‘Cioccolati con ripieni’ è stata premiata, per il secondo anno consecutivo, la tavoletta al gin ‘Primo di Romagna’. Composta da una copertura di cioccolato misto fondente e da un ripieno di ganache al gin ‘Primo’ della Premiata officina Lugaresi - bevanda alcolica a base di ginepro e sale dolce di Romagna, ideata dal cesenate Federico Lugaresi – la tavoletta è parte della selezione dedicata al legame tra cioccolato e territorio. La categoria ‘Latte ad alta percentuale di cacao’ ha visto trionfare, invece, la tavoletta di cioccolato al latte con cacao 42%. Premiato per la sua consistenza vellutata e il gusto armonioso e persistente, garantito dall’alta percentuale di massa di cacao, il prodotto contiene una miscela di pregiate origini di fave di cacao. Ma l’elenco dei riconoscimenti non si esaurisce certo qui: numerose creazioni dell’azienda sono state insignite dell’altrettanto ambita etichetta ‘Cioccolati d’eccellenza’ in varie categorie: in quella dei cioccolati ripieni, la tavoletta ‘Insolito’ con gianduia salata; nella categoria ‘Cioccolati grezzi’ la tavoletta ‘Rustico’ con zucchero mascovado; le praline alla zuppa inglese nella categoria ‘Praline’; il cremino ‘Trilogy’, con pistacchio, noci e amarene (un altro classico della maison forlivese), nella categoria ‘Cremini’; la tavoletta al caffè e cardamomo e quella all’anice stellato, finocchio e vaniglia del Madagascar, nella categoria dedicata agli ‘Aromatizzati’. Infine, l’e-commerce alimentare ‘Spaghetti & mandolino’, portale di riferimento per l’acquisto di eccellenze dell’enogastronomia italiana, ha riconosciuto ai packaging Gardini una menzione per la grande efficacia comunicativa. La ‘Tavoletta d’oro’ è promossa dall’associazione Compagnia del cioccolato, che vanta più di mille associati e incorona ogni anno i cioccolati migliori tra quelli in vendita in Italia, dopo una rigorosa selezione. Le commissioni, composte da degustatori professionali, giornalisti ed esperti del settore, hanno un ‘ingrato‘ compito: assaggiare prodotti appartenenti a 15 categorie, selezionare i cioccolati di eccellenza in ogni categoria e, per ciascuna, decretare un unico vincitore. Read the full article
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alonewolfr · 4 months
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Se comandasse Arlecchino il cielo sai come lo vuole? A toppe di cento colori cucite con un raggio di sole.
Se Gianduia diventasse ministro dello Stato, farebbe le case di zucchero con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella la legge sarebbe questa: a chi ha brutti pensieri sia data una nuova testa...
|| Gianni Rodari
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Il Gianduiotto di Torino diventerà IGP?
Riuscirà il Gianduiotto di Torino a diventare un prodotto IGP? La strada è lunga e non priva di ostacoli. Al momento uno dei principali veti è stato abbattuto e la macchina della burocrazia può riprendere il suo percorso. Oggi vi parliamo di una delle prelibatezze del nostro Paese, il Gianduiotto, che da quasi 160 anni mette d'accordo tutti i palati. Napoleone e Michele Prochet Quando nel 1806 Napoleone impose il blocco continentale, il suo scopo non era solo render pan per focaccia alla Gran Bretagna, sua acerrima nemica, ma anche colpire la sua economia. L'imperatore di Francia sembrò non considerare, però, il dettaglio che a risentire di tale blocco sarebbero stati anche i Paesi al di qua della Manica. In Italia, all'epoca, la passione per il cioccolato era già diventata irrefrenabile e le quantità di cacao, che arrivavano in Europa proprio grazie alle navi bloccate, iniziavano a diminuire sempre di più e a costare sempre più care. Fu così che il maître chocolatier Michele Prochet ebbe l'idea di creare un impasto con cacao, zucchero e nocciole. La tonda gentile è una variante di nocciola tipica del Piemonte; gli oli presenti nel frutto consentono la creazione di una crema una volta tritato. La crema di nocciola unita a cacao e zucchero ha dato vita alla pasta gianduia, un'eccellenza del Piemonte. Da qui il passo per la nascita del gianduiotto, il primo cioccolatino confezionato singolarmente, fu davvero breve. All'epoca venivano tagliati a mano mentre oggi, per ottenere l'originale forma a barchetta rovesciata, si utilizzano due tecniche: l'estrusione e il colaggio. L'estrusione prevede che l'impasto coli su piastre e l'utilizzo di macchine progettate ad hoc che permettono di produrre un cioccolatino dalla giusta consistenza. Il colaggio, invece, che si serve di appositi stampi, vuole un impasto più duro. Il primo gianduiotto fu prodotto, nel 1865, con la ricetta di Prochet, dall'industria dolciaria Caffarel, nello stabilimento torinese di Borgo San Donato. Fu presentato in occasione del Carnevale associato a Gianduia. La famosa maschera locale andò in giro per la città a distribuire i fantastici gianduiotti. Il Gianduiotto di Torino: un simbolo della città da tutelare e valorizzare Le cronache ci raccontano che l'alleanza tra Prochet e la Caffarel portò il celebre maître chocolatier a essere via via dimenticato mentre l'industria dolciaria, che ha regolarmente depositato il marchio “Gianduia 1865. L’autentico gianduiotto di Torino”, è tuttora l'unica autorizzata a riproporre la maschera di Gianduia sugli incarti. La storia ci dice anche che nel 1997, la Caffarel è stata acquisita dalla casa dolciaria Lindt & Sprüngli che oggi produce gli iconici cioccolatini torinesi su scala industriale. Nel 2017 nasce a Torino il Comitato del Giandujotto di Torino Igp. L'obiettivo è quello di ottenere l'Indicazione geografica protetta riconosciuta dall'Unione europea per i prodotti d'eccellenza la cui produzione è legata al territorio sia per le materie utilizzate sia per il luogo di lavorazione. L'iter è presto iniziato: viene fatta regolare richiesta alla Regione Piemonte che accetta e la presenta a sua volta al ministero dell'Agricoltura. Il sì del ministero avvia le consultazioni tra tutti gli attori in gioco: associazioni di categoria e produttori. Tra questi c'è anche la Caffarel, o meglio la Lindt, che ha opposto non poche remore sull'eventuale riconoscimento. Caffarel vs Comitato: pace fatta? L'azienda, inventrice del cioccolatino, temeva, infatti, che il marchio "Gianduiotto di Torino IGP" avrebbe oscurato quello di cui si fregiano da quasi 160 anni: "Gianduia 1865. L’autentico gianduiotto di Torino". In più, aveva proposto di modificare la ricetta introducendo il latte in polvere (largamente utilizzato nel settore) e riducendo la percentuale di nocciole dal 30% al 28%. Proposta, neanche a dirlo, rigettata. Dopo mesi di diatribe, che erano arrivate fino in Europa, il Comitato e la Lindt sono giunti a un accordo. La Lindt potrà continuare a produrre i suoi gianduiotti utilizzando lo storico marchio e la ricetta personale. Di contro gli artigiani utilizzeranno la ricetta originale e, quando il marchio IGP sarà riconosciuto, potranno inserirlo. Cosa, quest'ultima, che invece sarà negata alla Lindt. L'accordo, che ha bisogno di ulteriori limature, se non altro, ha sbloccato l'iter per la richiesta del riconoscimento che ora andrà al ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare e poi alla Commissione Europea. Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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I grandi marchi: Coppa del Nonno
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Un gelato dall’inconfondibile forma di tazzina da caffè, che simboleggia il sapore dell’estate, tra vacanze al mare e gite fuori porta… La Coppa del Nonno, storico prodotto della Motta Gelati, venne ideato nella primavera del 1955 e, se un tempo si poteva acquistare solo nei bar e negli stabilimenti balneari, con il passare degli anni e con l’evoluzione della distribuzione alimentare, è diventata disponibile quasi in ogni stagione. Grazia alla forma a tazzina di caffè la Coppa ha ideato un meccanismo associativo nella mente del consumatore fin dalla sua prima apparizione,  rimasto inalterato nel tempo attraversando tre generazioni di consumatori. E questo inossidabile fascino vintage, che vede oltre un miliardo di coppe vendute in 62 anni e che se fossero accostate coprirebbero la distanza di 72.000 km, che ne ha fatto la fortuna negli anni del boom economico. Sul finire degli anni Cinquanta il regista Roberto Rossellini gustava la sua coppa a Cinecittà, tra una ripresa e l’altra, come disse una volta Christian De Sica “Avevo otto anni. Mio padre mi portò sul set del film Il generale Della Rovere. Il teatro 5 era pieno di neve finta, papà e Vittorio Caprioli si rotolavano, feriti a morte, ma non morivano mai. Rossellini diceva: “Fate un po’ de meno. Dai, mo’ basta… e morite!” e intanto mangiava la Coppa del Nonno”. Circa 60 anni dopo il rapper come Fedez in un brano dice che “Io sono sempre fresh, anche con la Coppa del Nonno”. Da una decina d’anni alla Coppa del Nonno storica si è aggiunta la gamma dei Nipotini, che si rivolge ai consumatori più giovani che strizzano l’occhio al mondo glam degli energizzanti, senza discostarsi troppo dal gusto, più tranquillizzante e familiare, della tazzulella ‘e café di danieliana memoria. Ma per far assaporare tutta la bontà della Coppa anche a quei consumatori che non amano il gelato in coppetta, negli anni la ricetta tradizionale è stata declinata in altri formati. Come il cono, caratterizzato dallo stesso gusto della coppetta ed arricchito da una cialda croccante e dai chicchi di cioccolato al caffè, a cui sono seguiti i Mini Coni, più piccoli ma dello stesso delizioso gusto. Senza dimenticare i Chicchi, dei bon bon di cremoso gelato al caffè con una croccante copertura al cacao dell’Ecuador e il barattolino di gelato, per un’esperienza ancora più unica grazie ai pezzetti di cioccolato al latte. Anche il mondo delle Coppe si è arricchito con nuove varianti come  quella al Cappuccino e, dal 2022,  il Macchiato al Caramello e Macchiato alla Gianduia, per chi ama un’esperienza di gusto nuova ma non vuole rinunciare al fascino vintage della Coppa del Nonno. Read the full article
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drinksgeek · 1 year
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9 Utterly Luxurious Chocolate Liqueur Brands
Mozart Chocolate Cream Liqueur
De Kuyper Creme De Cacao Brown Liqueur
Godiva Dark Chocolate Liqueur
Baileys Chocolat Luxe
Giffard Creme De Cacoa White Liqueur
Hotel Chocolat Velvetised Chocolate Cream
Bouvery CV Chocolate Liqueur
FAIR. Cacao Liqueur
Bottega Gianduia Fondente Crema di Cioccolato
Ingrid's Top Pick: Baileys Chocolat Luxe
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luluincucina · 5 years
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#Ricetta ? 3 uova fatte spumose con 150 g di zucchero 80 g di frumina o fecola 180 g di farina 00 1 bustina di lievito 2 vasetti da 125 g di #yogurt cocco 3 cucchiai di #cocco rape ' (farina di cocco) 1 bel pizzico di sale 80 g di burro sciolto Una grattugiata di scorza limone Un vasetto di crema #cioccolato #Gianduia #pernigotti Dopo aver montato bene le uova con zucchero almeno 10 minuti aggiungere tutti gli ingredienti piano piano . Cuocere a 170...180 gradi per 45 minuti circa . Una volta fredda aprirla e spalmare la #cremagianduia. Con un pennellino dare un velo di confettura alla cupola e cospargere con cocco. Ciao #Lulù #luluincucinablog https://www.instagram.com/p/BwCedYko7v6/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=rhbfo3e7o761
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giorginodj · 2 years
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Reposted from @cuoredifrolla IL MIO DOLCE NATALIZIO … … 3 piani di FROLLA AGRUMATA e un puzzle frolloso (con premio!) 🎄 HAI MAI ASSAGGIATO LA FROLLA AGRUMATA? 😘😋 🎄 Ora provo a raccontarti my dolce natalizio! Il primo ingrediente è la frolla agrumata con il tris di profumi: arancia, mandarino e limone. Questa frolla agrumata come per magia si trasforma in 3 frollosi dischi superbamente esaltati dalla marmellata di visciole (anche il colore rosso natalizio è dalla sua parte!) e la crema di gianduia. 🎄 Il secondo ingrediente? Un puzzle frolloso: 7 pezzi (l’albero di Natale, 3 pupazzi di neve, 2 omini di zenzero, 2 palline di Natale, l’albero di Natale di ribes) di piccole frolle da incastrare tra di loro per risalire all’immagine original ossia il “villaggio natalizio frolloso di cuore di frolla”. Il gioco del “frolloso puzzle” è fatto! 🎄 Adesso “scomponi e ricomponi il tuo “frolloso puzzle”: metti il dolce su un’alzatina, adorna il diametro con questi “simboli natalizi ops questi piccoli pezzi di frolla” e con tutti i sorrisi del mondo (quelli non devono mancare mai!) e portalo a tavola. Conquisterai tutti, ma proprio tutti! Dulcis in fundo, riponi ogni simbolo nel suo “frolloso sito” e inizia a porzionarlo. Ora, che il gioco del “frolloso assaggio”abbia inizio! Il premio? L’albero frolloso di Natale adornato da un fruttato e delizioso ribes! 🎄 Pic by me 📸 😘 🎄 #crostata#frolla#pastafrolla#crostatanatalizia#crostatadinatale#dolcenatalizio#dolcedinatale#natale#natale2021#happychristmas#ribes l#fruttirossi#fruttirossi🍇🍓🍒#fruttidibosco#fruttidibosco🍇🍒🍓#marmellata#visciole#marmellatadivisciole#gianduia#cioccolato#burro#farina#zuccheroavelo#limonebio#frollaagrumi#mandarino#arancio#alberodinatale#biscottidifrolla https://www.instagram.com/p/CX8owvJAoRg/?utm_medium=tumblr
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chocolaarbedo · 3 years
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Truffes al caffé, succo della passione, lampone, fondente, gianduia…..#truffes #caffé #succodellapassione #fondente #fondentealcioccolato #gianduia #cioccolato #arbedo #ticinonline #ticinoturismo https://www.instagram.com/p/CT6YNx9qsq4/?utm_medium=tumblr
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realnews20 · 4 days
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La crema al burro al cioccolato è una preparazione di base largamente impiegata in pasticceria per decorare torte in stile americano, cupcake e dolcetti di ogni tipo. Si tratta della variante ultra golosa della classica buttercream di origine anglosassone, preparata senza uova con soli 3 ingredienti: burro, zucchero a velo e cioccolato fondente di ottima qualità. Per portarla in tavola, ti basterà lavorare con le fruste elettriche il burro morbido con lo zucchero a velo, unire poi al composto soffice e spumoso il cioccolato fuso tiepido, precedentemente sciolto a bagnomaria, e proseguire quindi a montare il tutto con le fruste per qualche minuto ancora, o fino a ottenere una crema ariosa, ma consistente. Una volta pronta, puoi scegliere se distribuirla nelle coppette individuali e gustarla poi come peccaminoso dessert al cucchiaio insieme a lingue di gatto o altro biscottino secco sbriciolato, oppure se utilizzarla per farcire ciambelloni, donuts, brownies e chiffon cake. Per una resa più aromatica puoi unire un pizzico di cannella, i semi di una bacca di vaniglia o la scorza grattugiata di un'arancia oppure, se desideri conferire alla ricetta una nota alcolica, puoi aggiungere un goccino di rum o di brandy. Le dosi indicate saranno sufficienti per guarnire una torta da 26 cm di diametro oppure 8 cupcake. Per un gusto più intenso puoi utilizzare un cioccolato fondente al 100% mentre, per uno più leggero e delicato, puoi optare per una tavoletta al latte o al gianduia. Scopri come preparare la crema al burro al cioccolato seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche la crema al mascarpone al cioccolato e la crema chantilly al cioccolato. Come preparare la crema al burro al cioccolato Step 1 Step 1 Trita grossolanamente il cioccolato fondente e lascialo sciogliere dolcemente a bagnomaria 1; quindi spegni la fiamma e fai intiepidire. Trita grossolanamente il cioccolato fondente e lascialo sciogliere dolcemente a bagnomaria 1; quindi spegni la fiamma e fai intiepidire. Step 2 Step 2 Nel frattempo, raccogli in una ciotola il burro morbido con lo zucchero a velo 2. Nel frattempo, raccogli in una ciotola il burro morbido con lo zucchero a velo 2. Step 3 Step 3 Lavora il tutto con un paio di fruste elettriche 3. Lavora il tutto con un paio di fruste elettriche 3. Step 4 Step 4 Prosegui a montare fino a ottenere un composto gonfio e spumoso 4. Prosegui a montare fino a ottenere un composto gonfio e spumoso 4.
Step 5 Step 5 Unisci il cioccolato fondente fuso 5. Unisci il cioccolato fondente fuso 5. Step 6 Step 6 Lavora ancora con le fruste 6. Lavora ancora con le fruste 6. Step 7 Step 7 Al termine dovrai ottenere una crema leggera ma consistente 7. Al termine dovrai ottenere una crema leggera ma consistente 7. Step 8 Step 8 Trasferisci la crema al burro al cioccolato in un sac à poche 8 e utilizzala, a piacimento, per decorare dolci di ogni tipo oppure, in alternativa, distribuiscila nelle coppette individuali e gustala come goloso dessert al cucchiaio. Trasferisci la crema al burro al cioccolato in un sac à poche 8 e utilizzala, a piacimento, per decorare dolci di ogni tipo oppure, in alternativa, distribuiscila nelle coppette individuali e gustala come goloso dessert al cucchiaio. Conservazione Affinché resti soffice e spumosa, la crema al burro al cioccolato andrebbe consumata subito dopo la sua preparazione. Se dovesse avanzare, puoi conservarla in frigo, coperta con pellicola trasparente a contatto, per 1-2 giorni massimo: al momento dell'utilizzo, ti suggeriamo di lasciarla a temperatura ambiente per qualche minuto e di lavorarla poi con le fruste elettriche per farla tornare gonfia e ariosa. (function() var searchParams = new URLSearchParams(location.search); if ( searchParams.get('utm_source') != null ()); [ad_2] Sorgente ↣ :
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