Tantissimi non capiscono quello che leggono e nelle scuole si promuovono cani e porci. Si aggiunge che molto presto una valanga di gente non saprà più scrivere in corsivo.
Però tutti sanno cliccare sul tasto "follow" e seguire esempi di civiltà come la Ferragni che fa beneficenza.
"Scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole; scrivere in stampatello vuol dire invece sezionarlo in lettere, spezzettarlo, negare il tempo e il respiro della frase. E la scrittura in corsivo così come lega le lettere lega il pensiero"
Dai miracoli a basso costo alla strategia della paura
La politica è un grande mercato. Vince chi più strilla e meglio vende.
Il cliente medio in fondo la qualità non la vuole, preferendo per lo più l'illusione di soluzioni facili a problemi complessi, un po' come in quelle pubblicità ridicole di prodotti a basso costo che promettono miracoli.
Più o meno nella vita, ognuno a suo modo, ci siamo cascati tutti. Poi c'è chi persevera, certo che la prossima sarà una grande occasione; e in questo ricalca il percorso del ludopatico dei gratta e vinci, destinato a rovinarsi nella convinzione che il biglietto successivo gli cambierà la vita.
Ma il venditore è mercante astuto e se l'illusione non fa più presa ecco che subentra la strategia alternativa, quella che fa leva sulla paura.
Il voto, che è la moneta di scambio, diventa il mezzo per allontanare le più gravi sciagure. Che siano reali o inventate non importa, basta che siano percepite come calamità imminente. Il voto diventa "utile", non a risolvere ma ad evitare guai peggiori. Nasce così il "meno peggio", che altro non è che una variante del peggio. Più tollerabile, ma comunque inutile.
Leggo articoli sugli strafalcioni agli esami di maturita 2022, che ci stanno per carità a volte la tensione gioca brutti scherzi, tra cui l'affermazione che Mussolini era leader del Partito Comunista. A questo punto lancio un appello: più Alessandro Barbero e meno cœrsivæ! Daje!
Semplicemente Buongiorno a Tutti!
Oggi puntata dedicata al potere dell'Acqua sulla nostra mente!
Buon Ascolto!
Simone Barnaba
https://www.spreaker.com/show/simone-barnaba
Ecco i link delle playlist associate a questo podcast:
Classifica Sanremo 2024 Spotify
https://open.spotify.com/playlist/6AcV7Cbfs8gjznpzdXaJqV?si=2df2472ee101407b
Buongiorno PopRock
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Buongiorno PopCubano
https://open.spotify.com/playlist/73uei6vI8eTXi1GBX3x3om?si=daf8ea2c53134bd8
Quelle che potevano essere pure considerate linee rette unidimensionali erano simili in effetti a righe di scrittura corsiva tracciate su una pagina bianca da una penna che sposta parole e pezzi di frase da una riga all'altra con inserimenti e rimandi nella fretta di finire un'esposizione condotta attraverso approssimazioni successive e sempre insoddisfacenti, e così ci inseguivamo, io e il Tenente Fenimore, nascondendoci dietro gli occhielli delle "l", specie le "l" della parola "parallele", per sparare e proteggerci dalle pallottole e fingerci morti e attendere che passi Fenimore per fargli lo sgambetto e trascinarlo per i piedi facendogli sbattere il mento contro il fondo delle "v" e delle "u" e delle "m" e delle "n" che scritte in corsivo tutte uguali diventano un sobbalzante susseguirsi di buche sul selciato per esempio nell'espressione "universo unidimensionale" lasciandolo steso in un punto tutto calpestato dalle cancellature e di lì rialzarmi lordo d'inchiostro raggrumato e correre verso Ursula H'x la quale vorrebbe far la furba infilandosi dentro i fiocchi della "effe" che si affinano finché diventano filiformi, ma io la prendo per i capelli e la piego contro una "d" o una "t" così come le scrivo io adesso nella fretta, inclinate che ci si può sdraiare sopra, poi ci scaviamo una nicchia giù nel "g", nel "g" di "giù", una tana sotterranea che si può a piacere adattare alle nostre dimensioni o rendere più raccolta e quasi invisibile oppure disporre più in senso orizzontale per starci bene coricati. Mentre naturalmente le stesse righe possono benissimo essere srotolate nel loro filo nero e tese in linee rette continue parallele che non significano altro che se stesse nel loro continuo scorrere senza incontrarsi mai così come non ci incontriamo mai nella nostra continua caduta io, Ursula H'x, il Tenente Fenimore, tutti gli altri.
da I. Calvino, La forma dello spazio, in Tutte le cosmicomiche