Aforismi sul Natale di C.W. Brown
Aforismi e pensieri sul Natale di Carl William Brown
Aforismi sul Natale di C.W. Brown, massime, pensieri, idee, battute, riflessioni e provocazioni sul Natale di Carl William Brown a cura di Aforismicelebri.com
Anno del Signore 2023, questo è il primo Natale senza mia mamma che è venuta a mancare lo scorso ottobre, e posso assicurarvi che sono affranto, desolato, angosciato, triste, malinconico, ansioso, arrabbiato, timoroso e senza molta voglia né di festeggiare, né di vivere.
Carl William Brown
Una mela per la vita, un'arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l'Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento).
Carl William Brown
Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta.
Carl William Brown
Stupid rich nations sell arms to helpless poor nations; then at Christmas they collect toys to send to the children of families ruined by the various conflicts of the planet.
Carl William Brown
Un aneddotto religioso. Premessa. Cristo abbi pietà di loro, perché non sanno quello che fanno! Una mattina uggiosa di un giorno ordinario dell'anno scolastico 2015-2016, non molto tempo prima del Santo Natale, una spolpata insegnante di filosofia chiese al nostro picaro, che all'epoca insegnava inglese in una scuola superiore della sfigata città di Brescia, di che religione fosse!
Apriti o cielo, il nostro eroe non era abituato a simili domande del caxxo, quindi riflettè per alcuni nanosecondi e poi sputò la sua risposta: "Beh, sai, per uno che ha letto tutto Freud, Fromm, Nietzsche, Marx, Russell, Einstein, Shakespeare e si potrebbe continuare, non è un quesito di facile risoluzione, comunque potrei affermare con una certa sicurezza, di ritenermi molto vicino al Buddhismo, non foss'altro perché durante le mie decadi produttive sono sempre andato a Buddhane!"
Inutile dire, che il nostro simpatico malandrino si era fatto un'altra nemica e d'ora in poi si sarebbe risparmiato l'ennesima fatica di un inutile saluto.
Carl William Brown
A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti!
Carl William Brown
At Christmas we should be good, not stupider!
Carl William Brown
Da sempre la festa è sacra e liberatoria; grazie alla religione talvolta l'uomo può riposare, infatti se non si credesse in qualcuno forse dovremmo lavorare tutti i giorni. Io osservo con gioia tutte le feste, in questo senso sono profondamente religioso.
Carl William Brown
Nietzsche diceva che senza crudeltà non c’è festa, e voi lo sapete bene che i potenti amano le feste!
Carl William Brown
In occasione del programma Telefood pensato dalla Fao per raccogliere fondi contro la fame nel mondo, alcuni ricchi testimonials, gente abituata a ville, pranzi reali, aerei personali, yacht e feste principesche ha invitato il gentile e misero pubblico di telespettatori a donare fondi per la nobile causa, adducendo che loro a causa di questa tragica realtà non dormono più neanche di notte. Sia lodata la stupidità. In genere queste raccolte fondi vanno molto di moda anche verso Natale, dove tutti sono più buoni ed i terremotati del bel paese sono al freddo e al gelo. Amen
Carl William Brown
Pensierini di C.W. Brown sul Natale
Certamente non sono un esperto di questioni internazionali, tuttavia sono un profondo pacifista convinto, dunque per il prossimo Santissimo Natale, vi somministro questa soave riflessione. L'Europa e la NATO dovrebbero darsi una mossa, addestrare qualche milione di mercenari, di tutti i colori, e inviarli bene armati a ristabilire la democrazia in russia. Si entra dal confine con l'Ukraina e poi si spara a vista, tutti quelli che si incontrano devono morire e poi si procede fino a mosca. A Mosca, a Mosca, come dicevano le tre sorelle di Checov. Ormai è così, se vuoi la pace, devi prepararti a fare la guerra, altro che sanzioni dei miei coglio..
Carl William Brown
Certo che l'Italia è proprio un paese di fessi: i politici continuano a fottere i cittadini e questi che fanno, vanno a fare i volontari alle feste dei vari partiti, e poi si appassionano anche e parlano di varie questioni come se il futuro della nazione dipendesse anche dalle loro idee. Roba da matti. E la tv, che fa, li riprende, li intervista, gente che guadagna fior di quattrini per dir stronzate e per divulgare quelle che sparano i militanti ancora più coglioni di loro.
Carl William Brown
Un'idea originale per Natale, un bel giubbetto esplosivo. Io li venderei liberamente nei negozi di regali e di articoli sportivi, e negli stores dei cinesi; quelli più potenti invece solo nelle armerie, e lì per acquistarli dovresti avere il porto d'armi!
Carl William Brown
Pensiero natalizio farcito con un aforisma biblico. Polvere eravate, e polvere ritornerete. Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris. Per adesso accontentatevi della merda, e del panettone!
Carl William Brown
L'aspetto concettuale più importante di qualsiasi religione sono le feste.
Carl William Brown
Oggi ritornando a casa ho visto il piazzale di una vecchia cascina ristrutturata adibita a moschea pieno zeppo. E' ora di finirla di fare feste e di pregare, in Italia serve gente che lavora, viceversa come fanno i nostri amministratori a non fare un cazzo e fare la bella vita.
Carl William Brown
Brescia, latte infetto per produrre formaggi: trenta indagati. Poi parlano di prodotti biologici e a chilometro zero! E si organizzano anche parecchie feste, sagre ed eventi musicali soprattutto in occassione del Natale!
Carl William Brown
Alcune realtà pseudo indipendenti della scena culturale alternativa italiana non amano la pubblicità, forse perché la ritengono sporca. Invece i denari che raccolgono alle loro feste dove scorrono alcool e droga a fiumi, e i finanziamenti che ricevono dai vari amministratori di turno, risultano essere a loro avviso chiaramente più puliti.
Carl William Brown
Per quelli che non amano particolarmente il Natale o che in questa occasione di festa fanno delle riflessioni piuttosto ciniche, ricordatevi questo bel pensiero di Charles Bukowski che recita appunto: "Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi, e a quelli che hanno una famiglia del cazzo che hanno una famiglia del cazzo!". Quindi poi finite le celebrazioni regolatevi bene di conseguenza, in merito e a proposito!
Carl William Brown
Si avvicina il Natale e per chi ha uno stipendio, magari pure cospicuo, anche la famosa tredicesima, che lo raddoppia. Per chi invece non ha un cazzo, vale lo stesso principio, anzi visto che il clima è quello di una fetente solidarietà, il tutto viene anche triplicato, (3 x 0 = 0). Nel frattempo nascono nuovi partiti che inneggiano all'uguaglianza e alla libertà, ed io da povero intellettuale, parco, mite, modesto e pacifista, non posso fare altro che sperare che si riaprano i forni crematori! Altro che giornate della memoria, voglio vederli dal vivo, con il fumo che esce dal camino, altro che ricordarli!
Carl William Brown
Caro diario. A Berlino, il 19 dicembre del 2016, vicino alla chiesa Gedächtniskirche, nei pressi dello Zoo, un Tir nero con a bordo un autista polacco, morto ammazzato, un carico di acciaio e un non meglio identificato presunto terrorista, ora alla macchia, poco dopo le 20, si schianta sulla folla del mercatino di bancarelle di Natale allestito per l'occasione, causando poco più di una decina di morti e una cinquantina di feriti, a dimostrazione del fatto che nell'Europa civile, razionale e cristiana, è pienamente garantito il pluralismo democratico ed ognuno può santificare le festività nel modo che crede più opportuno per la propria fede religiosa e perché no, anche politica, economica e sociale!
P.S. Morale della favola? Guardarsi sempre attorno in modo estremamente guardingo, il pericolo infatti può sbucare dal nulla da un momento all'altro, così, all'improvviso e in questi casi bisogna essere preparati ad evitarlo! Be always good and if you can't be good, be extremely careful, my dear friends; that is to say, risk management mood and permanent learning always on!
Nella sua poesia "A Natale", Ungaretti se ne stava in disparte al caldo, stanco e dimenticato, a guardare le capriole di fumo che salivano dal focolare. Pensate un po' che liriche avrebbe potuto creare se fosse vissuto ai nostri giorni, e avesse intelligentemente sfruttato Facebook per poter guardare tutte le innumerevoli puttanate di questo mondo!
Carl William Brown
Indice argomenti trattati
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È stata una settimana difficile.
Come avevo accennato, i giapponesi me lo hanno messo nel culo e dallo scorso Venerdì ho cominciato un training sui network, che durerà fino a Giovedi prossimo. Più che training, lo definirei "self-training", dato che l'insegnante è teoricamente a disposizione per eventuali domande, ma non insegna niente, per cui se non sai dove e come si inseriscono i cavi LAN, se non sai quali sono i comandi per creare una vlan ecc, arrivederci e buonanotte. Fortunatamente per me, in questo training c'era un mio coinquilino indiano e una cinese già avviata su queste cose con cui avevo già trascorso i due giorni in sede (anche se non abbiamo fatto un cazzo e non è che avessimo parlato tanto, però comunque ci salutavamo e questo è già tanto in questo paese, posso assicurare), per cui da qualche domanda su qualche dubbio random, siamo passati da essere quattro team da 2 persone a un solo team con tutti dentro e questo ha aiutato tutti a capire, a imparare e a riuscire a fare ciò che ci avevano assegnato di fare in relativamente poco tempo.
La mia routine in questi giorni comincia alle 6:00 del mattino. Prendo il treno pieno zeppo di salaryman e ragazzini che vanno a scuola lontanissimo da casa, sperando con tutto il cuore che qualcuno scenda a fanculo per prendere il suo posto a sedere così dormicchio un altro poco, perchè altrimenti sto 1h e passa in piedi e finisco per chiudere gli occhi così dalla stanchezza. Tutto ciò per arrivare in sede intorno alle 8:30 perché in questo paese se cominci alle 09:00 e arrivi puntuale allo stesso orario, sei in ritardo, dato che alle 09:00 devi solo timbrare ed essere già pronto a lavorare immediatamente. La giornata lavorativa finisce alle 18:00 sempre se non hai nessun meeting per eventuali colloqui (che hanno la priorità sui training) fissati alle 17:30 e che possono prolungarsi anche oltre l'orario stabilito. Prendi il treno, con la stessa speranza di riuscire a trovare un posto per dormicchiare e arrivi alla stazione di casa alle 19:00 circa. Poi vado in palestra per finire alle 21:00/21:30. Mentre torno a casa si fanno le 22:00 e passa e fortunatamente ho avuto l'accortezza di prepararmi tutti i pasti nel weekend così ho solo da scaldarli al microonde per mangiare la cena. Tra cena e chiacchiere generali si fanno quasi sempre le 23:00 o mezzanotte. Il giorno dopo di nuovo sveglia alle sei del mattino con solo 6h di sonno addosso, quando io per funzionare ho bisogno di almeno 8h. Tutto questo, se protratto per tutta la settimana, può far capire quanto poco ho dormito in questi giorni e quanto stanca io possa sentirmi (una notte ho dormito solo 5h).
Eppure questa è la normalità giapponese. Ultimamente mi fa molto ridere vedere su IG post italiani sul burnout, sulla settimana lavorativa corta, sulla tossicità del posto di lavoro e vedere i commenti di tutti che, giustamente, si lamentano. Ma vi dovete considerare privilegiati e fortunati per questo. Perché almeno in Italia esiste un dibattito su questi temi e certe cose hanno cominciato ad essere messe in discussione.
Qui no. Qui non si vede nemmeno l'ombra di un dibattito e di una messa in discussione. È così, funziona così, basta, non ci puoi fare niente. Non ci puoi fare niente se non hai una vita oltre il lavoro, se puoi dormire solo 5/6h a notte ed essere talmente stanco da dormire ogni minuto possibile in treno e se sei in bornout senza manco saperlo. Lo fanno tutti e lo fai anche tu: tutti già pronti alle 7 per aspettare il treno, tutti a dormire sia seduti che in piedi, tutti con la faccia da zombie per raggiungere il posto di lavoro lontano anche 40km da casa. E i treni sono piedi zeppi come l'uovo al mattino - per far capire quanto dire "tutti" significhi letteralmente "tutti" (oltre per far capire che culo possa essere trovare un posto a sedere).
E la mentalità del "è così, basta, non ci puoi fare niente" deriva da un concetto culturale e religioso semplicissimo. Tutto il mondo euro-americano non fa che elogiare il buddismo, specie quello zen. Perché mette al centro l'armonia, la calma dell'anima, l'accettazione stoica del momento presente per poter raggiungere la pace interiore. Ebbene, questa mentalità che sembra essere così affascinante, porta il popolo asiatico ad accogliere passivamente pure la merda di vita che fanno. Non si mette in dubbio più niente, devo solo seguire il flusso, subire passivamente quello che mi succede perché è normale così e perché "non ci posso fare niente".
In giapponese esiste l'espressione 仕方がない (letto: shōganai/shikata ga nai) proprio per dire:"non c'è altro modo" e quindi "non ci puoi fare niente", lo devi fare e basta. E lo dicono praticamente sempre, per tutto: durante il training nessuno ti spiega niente e devi fare tutto da solo? E vabbè, shōganai. La tua vita fa schifo perché è solo lavoro e treno? Shōganai. Il capo ti dà task impossibili che ti fanno rimanere in ufficio fino alle 21? Shōganai. Tante compagnie stanno togliendo lo smartworking perché si sono finalmente accorti che l'emergenza covid è finita? Shōganai.
Ma SHŌGANAI UN CAZZO. Vi dovreste incazzare, dovreste urlare dicendo: no, questa cosa non ha letteralmente senso quindi BASTA, non sono d'accordo, io non la faccio, vaffanculo. E invece loro no. Questi accettano passivamente tutto quello che accade nella loro vita ed è per questo motivo che sono una società arretrata di morti ambulanti che vedono la morte fisica come l'unica via di fuga. Perché non sanno vedere oltre. Perché nessuno glielo ha insegnato.
Quanti padri sto vedendo in questi giorni di mattina alle 7 nel treno e la sera alle 22 per strada e penso: questi quando li vedono la moglie e i figli se tornano alle 22 a casa (che in Giappone è come dire le 24 per gli italiani) dopo le cene aziendali dove spesso si ubriacano pure male? Che senso ha? E i ragazzini persino delle elementari e medie che alle 7 già stanno in strada o sui treni per raggiungere la scuola, i genitori che cazzo hanno nel cervello per preoccuparsi più che i figli vadano nella scuola rinomata piuttosto che pensare alla loro salute mentale?
Ma qua la salute mentale è un altro dibattito che semplicemente non esiste. Si fa così, si è sempre fatto così e non ci si fanno domande perché la loro testa è fatta in modo da non riuscire a vedere una via alternativa. E se da una parte ti verrebbe da dire "Madonna però poverini", dall'altra il suggerimento che mi viene da europea è pure "aò scetati perché se stai come na merda la colpa è pure tua che non fai letteralmente un cazzo per cambiare la situazione".
Per cui al merdoso shōganai giapponese, io ribatto con l'intelligenza italiana del "chi è causa del suo mal, pianga se stesso".
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Ci sono così tante cose effimere in questa vita. A volte nemmeno ricordo più le canzoni che ascoltavo allo sfinimento fino a qualche mese fa.
PERÒ I DIRITTI DELL3 SEX WORKERS NON SONO EFFIMERI, SONO NECESSARI E FONDAMENTALI. COME DICI, È STUPRO A PAGAMENTO? PERÒ INTANTO PIANGI LE VIOLENZE CHE SUBISCONO, O SBAGLIO? CONDIVIDI DELLE PORCHERIE INCREDIBILI CHE HANNO SUBITO SENZA NEMMENO SENTIRE COSA HANNO DA DIRE LORO IN PRIMA PERSONA PERCHÉ TU SAI MEGLIO DI LORO COS'È MEGLIO PER LORO, GIUSTO? E QUINDI GIUSTAMENTE VIETI LORO IL DIRITTO DI POTER DENUNCIARE PER IL PERBENISMO DI MERDA CHE NON TI FA CAPIRE NULLA, SBAGLIO?
E magari sotto la doccia tessi le lodi di quanto quanto sei brav3 a fare una propaganda proibizionista.
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