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#detective inutil
n7raul · 3 months
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newsintheshell · 6 months
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✨ NETFLIX GEEKED WEEK 2023: TUTTI I VIDEO E ANNUNCI LATO LIVE ACTION
Diamo un primo sguardo alla serie di Yu Yu Hakusho, Avatar - La Leggenda di Aang, alla seconda stagione di Sweet Home e allo spinoff di The Sandman!
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Ed eccoci alla sezione live action della Geeked Week 2023! Lo showcase lungo un'intera settimana, dedicato a tutto quello che è Netflix si chiude oggi.
Come vi ho preannunciato nell'apertura del post dedicato all'animazione, sono mancate novità sulla terza stagione di Alice in Borderland, niente sul reboot di Death Note e il vuoto anche sul film di Gundam. Qualcosa di potenzialmente interessante però è stato mostrato.
🔶🔸YU YU HAKUSHO
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Quando la serie animata arrivò in Italia, c'era chi seguiva One Piece e chi guardava Yu Yu Hakusho; inutile dire che i veri chad fossero questi ultimi.
Forse è anche per questo che, se fosse possibile, o ancor più dubbi su questo di adattamento che su quello dell'opera di Oda. L'effetto nostalgia amplifica ogni margine di errore, che con Netflix hanno ormai livelli memetici di cui la piattaforma farà molta fatica a cancellare (anche se da quello che ho sentito la serie di One Piece non è quella enorme montagna di immondizia che tutti si aspettavano 🤔).
Da questo primo trailer, la serie diretta da Sho Tsukikawa (Let Me Eat Your Pancreas, My Little Monster) sembra quantomeno competente nella presentazione e lato coreografico. La domanda è se sarà la classica weebata uncanny che dopo pochi minuti ti mette a disagio o se sarà una piacevole tamarrata da patatine e birra, da guardare con gli amici ripensando ai vecchi tempi. Lo scopriremo il 14 dicembre .
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🔶🔸SWEET HOME
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Dopo il successo virale di Squid Game, Netflix è andata all in sui drama coreani e fra i titoli finiti in catalogo c'è anche la serie horror apocalittica basata sull'omonimo webtoon di Kim Kan-bi e Hwang Young-chan.
Il teaser trailer qui sotto, fissa il debutto della seconda stagione per il 1 dicembre.
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🔶🔸AVATAR - LA LEGGENDA DI AANG
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Altra, pericolosissima, operazione nostalgia, che va a ripescare un'ulteriore serie a me molto cara! Scacciando via i brutti ricordi di quel obbrobrio rigurgitato da Shyamalan, che andai a vedere al cinema ai tempi, questa nuova rivisitazione live action della premiata serie animata di Nickelodeon sembra partire con il piede giusto. Ho quasi paura a dirlo: il trailer promette bene... ?
Non dico altro, non voglio gufare. La prima stagione sarà composta da 8 episodi e uscirà il 22 febbraio 2024.
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🔶🔸THE UMBRELLA ACADEMY
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Toccata e fuga per la popolare serie di Steve Blackman, ispirata al fumetto firmato Gerard Way e Gabriel Bá.
Giusto quattro chiacchiere con il cast e la conferma che la quarta e ultima stagione arriverà nel 2024.
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🔶🔸DEAD BOY DETECTIVES
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Dopo la buona ricezione della serie tratta dal magnifico The Sandman di Neil Gaiman (l'adattamento non è male, ma il fumetto è su un livello completamente diverso) si doveva capitalizzare in qualche modo, in attesa della seconda stagione, no? Come? Con uno spinoff, ma è ovvio! *la DC applaude sullo sfondo*
I protagonisti sono due fantasmi che, con l'aiuto di una sensitiva, risolvono vari casi di natura soprannaturale. Come premessa ci può stare, ma la serie si terrà in piedi da sola? L'appartenenza alla stesso universo degli Eterni avrà un senso o sarà solo un pretesto di marketing? Vedremo. La data di uscita è ancora da definire.
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Chiudiamo con una simpatica sessione di papere, direttamente dal set di One Piece.
La serie è stata ufficialmente rinnovata per una seconda stagione, ma al momento non ci sono altre novità.
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì! 
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[FONTE]
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dilebe06 · 1 year
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Small And Mighty e Ikebukuro West Gate Park + Special
Small and Mighty
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Torna, dopo un bel po' di tempo, una serie taiwanese tra i drama visti. Purtroppo le serie di questa nazionalità sono un parto da vedere, per via della scarsità di sottotitoli in italiano. Ergo, ci si deve accontentare: certe volte trovi perle - Someday per dirne uno - altre volte ciofeche assurde, tipo Back to 1989.
Small and Mighty ( SaM per semplicità ) sta esattamente nel mezzo. Non è una perla ma nemmeno una ciofeca. Ha buoni punti ma ci sono state anche cose che non mi sono piaciute.
Partendo da quest'ultime:
Ora, la serie è un genere Law episodico. Ossia, ci sono svariati casi autoconclusivi che durano due puntate con di sottofondo una storia orizzontale che di solito, dopo averci dato indizi per tutta la serie, trova il suo apice nelle puntate finali.
Onestamente posso reggere 2,3 al massimo 6 casi. Ma al settimo la mia mente comincia ad annoiarsi. Soprattutto se te li vedi tutti di fila come ho fatto io e se non sono poi così intriganti. Ricordo ad esempio i casi di Detective Chinatown: il primo soprattutto mi aveva tenuto incollata allo schermo e anche gli altri bene o male erano carini. Mi intrattenevano. Anche in Medical Examiner Dottor Qin i casi avevano quella punta di roba interessante tra gente ammazzata, fatta a pezzi e fritta a misteri di come la gente moriva male.
In SaM i casi sono casi di legge. Quindi eredità, frodi assicurative, denunce per maltrattamenti e così via. Ma sono casi...normali. Non c'è nulla di "intrigante e misterioso" che mi possa tenere incollata per svariati episodi. Soprattutto se appunto te le vedi uno di fila all'altro. Dopo un po' non reggevo più. Tanto che gli episodi dal 16 al 20 li ho saltati preferendo concentrare la mia attenzione sul finale e sulla trama orizzontale.
La trama orizzontale poi è quasi assente per gran parte della serie prendendo sempre troppo poco spazio, a parer mio, rispetto ai singoli casi. Questo è il motivo principale e la mia lamentela: la sua strutturazione.
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Poi per carità, potrei dispiacermi per la mancanza di una storia d'amore tra i due protagonisti: Liu Lang e Xiao Yan infatti hanno una grande chimica, sono divertenti assieme e se ci si lavorava un po' sopra una love story sarebbe uscita bene. Insomma, io non l'avrei vista male. Anzi...
Perché poi SaM ha molti punto di forza:
1) Liu Lang
Il lead di questa storia è un bel personaggio. Caratterizzato benissimo e con un percorso di crescita lineare e coerente. Tirchio, playboy, terribilmente venale, arrogantello ma spettacolare avvocato, Liu Lang compie un viaggio per riscoprire le cose davvero importanti partendo dalle persone accanto a lui. E devo dire che la serie ha fatto un ottimo lavoro su questo frangente, così come Chen Bo Lin.
Attore visto in Crocodile and Plover Bird mostra qui tutta la sua vena comica e la sua grande capacità di prendersi la scena. Era inutile: qualsiasi personaggi della storia scompariva una volta che Chen Bo Lin entrava in campo. Una grandissima performance.
2) La comicità
La serie è piena di momenti divertenti e prettamente comici. Liu Lang è spesso la vena comica principale: per come è caratterizzato e quello che gli capita - piccolo angelo - le scene dove si ride sono tantissime. Ma la mia preferita è quella finale, dove il cugino di Liu Lang sputtana in tribunale il suo ex Capo con un enorme dito alzato. Il suo avvocato, senza cambiare espressione, gli abbassa il dito con fare sconsolato. Sono morta in quella scena. XD Ma a tutti i personaggi bene o male, gli viene dato il momento per far ridere.
Gran parte dei momenti comici è dettata anche dalla relazione tra Liu Lang e Lin Xiao Yan, la protagonista femminile della storia. I due lead assieme sono stati una fonte inesauribile di comicità: lui la prende in giro e lei lo sfotte a sua volta. Mi hanno fatto fare grasse risate!
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3) Lin Xiao Yan
Mentre mi è piaciuto il suo rapporto con Liu Lang e la sua risposta sempre pronta nei loro battibecchi alla lunga mi ha annoiato la sua spassionante ricerca della giustizia e verità. Testarda come un mulo e ricercatrice della "cosa giusta da fare" Lin Xiao Yan certe volte mi ha fatto alzare gli occhi al cielo per la ripetitività di questi discorsi.
Tuttavia la sua storyline è interessante soprattutto con l'incontro e la relazione con Liu Lang: sono due avvocati molto diversi sia come carattere sia come modo di pensare e vivere ed è stato carino ed eticamente divertente vederli interagire. Mi è inoltre piaciuta la parte finale della sua storia, quando si domanda cosa significa essere davvero un avvocato.
4) Liu Lang Lang
L'adorabile "figlio" di Liu Lang arriva come un fulmine a ciel sereno a devastare la vita da scapolo impenitente del lead. Questo bambino è adorabile ed è tenerissimo vedere come il protagonista gli si affezioni ogni giorno un po' di più. E' anche grazie - e a causa - di questo bambino che Liu Lang sarà costretto a cambiare e rivalutare la sua vita ed il suo lavoro. Peccato che gli venga dato poco spazio nella serie. Quando ho iniziato il drama pensavo che la pare genitore/figlio fosse quella preponderante ma poi ho tristemente scoperto che non era così. T_T Comunque mi sono goduta ogni momento di questo bambino.
5) La varietà dei casi e umanità
Se è vero che i casi che i nostri lead affrontavano risultavano "normali" è anche vero che erano realistici. Gli uomini e le donne che assumevano gli avvocati presentavano problematiche o psicologie reali e certe volte drammatiche. Non mi vergogno di dire che qualche volta mi si sono inumiditi gli occhi per alcune storie raccontate o tematiche affrontate.
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6) Gli altri personaggi
Pur non rimanendo nella mia mente per sempre anche gli altri personaggi sono a mio parere ben caratterizzati e soprattutto le dinamiche tra loro sono maledettamente spassosi a volte. La mia preferita è stata Chen Hui Yun, capo dei due lead ed avvocato molto competente ma che sa essere anche alla mano, spiritosa e divertente.
7) L'etica
Uno dei temi centrali della serie è l'etica degli avvocati: un avvocato deve fare il bene del proprio cliente a prescindere dalla verità o deve portare alla luce la verità anche a costo di far perdere il proprio cliente? Liu Lang e Xiao Yan rappresentano perfettamente questi due pensieri opposti. Il primo persegue - almeno inizialmente - unicamente il bene del cliente infischiandosene della verità anche se sa che fa male alle persone mentre la lead trova più importante tenere sempre in primo piano la verità.
A prescindere da chi abbia torto o ragione questo discorso è sicuramente uno dei più interessanti della serie e Small and Mighty sviscera molto bene questa tematica tramite i suoi personaggi.
Concludendo: Sicuramente non uno dei migliori drama taiwanesi che io abbia visto ma una serie a cui comunque vale la pena dare un'occhiata. ( se piace il genere )
Voto: 7.6
Ikebukuro West Gate Park + SP
Tradotto: la gente mi si accolla
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Siccome di risate non me ne ero fatta abbastanza, Ikebukuro West Gate Park ( IWGP per semplicità ) è venuto in mio soccorso per darmi il colpo di grazia.
Ammetto che avevo in lista questa serie da tipo 10 anni...ma non avevo mai trovato la voglia di vederlo, fino ad oggi. E devo dire che dovevo vedermela prima! Mi è piaciuto tantissimo!
IMGP narra le vicende di Makoto, ragazzo stazionato nel quartiere di Ikebukuro e che passa le sue giornate all 'insegna del cazzeggio più totale: lavora pochissimo - nel negozio di sua madre - e studia ancor meno. La sua vita si riassume nel vagabondare per il quartiere, fare amicizia con gente assurda e ... risolvere i cazzi degli altri. Perché sì, la gente si accolla a Makoto per chiedergli di risolvere i suoi problemi: che siano figli rapiti, omicidi o sparizioni di gente.
Tra Yakuza e gang, droghe, serial killer, traumi "tigri e cavalli" e chi ha visto il drama sa 😂 Makoto naviga nel quartiere come ne fosse il capo. Conosce tutti e tutti conoscono lui.
Questa serie - esattamente come quella sopra - è episodica con una trama orizzontale ma a differenza di Small and Mighty i personaggi tornano in quasi tutti gli episodi dando un idea di coralità che ho apprezzato tantissimo. Siccome scrivere un commento della serie può essere difficile, per semplicità ecco i 5 motivi per cui vedere IWGP:
1) il cast
Questa serie è piena di attori visti e stravisti in altri drama. Non solo. Essendo degli anni 2000 capita di vedere un giovanissimo Yamapi fare i suoi primi passi nel mondo della recitazione. E che dire di Nagase? Già in My Boss my Hero lo avevo adorato. Qui interpreta Makoto, ed è bravissimo nel passare da un personaggio fioriero di gag ad uno in preda a momenti più intensi e seri. Ma ci sono anche Ken Watanabe, Yasuke Kubozuka e Takahashi Issei. Per dire... mica due attori da quattro soldi!
Immancabile poi la comparsata di Oguri... ma la serie è piena di attori di ottimo livello ripeto. Nonché dell'intero cast principale di Kisarazu Cat's Eye! 😳😍 Quando li ho visti mi è preso un colpo! Dopo aver finito di ridere
2) i momenti comici
Momenti comici è una parola grossa. Surreali e bizzarri credo che siano i termini che ci si avvicinano di più. IWGP è un continuo di gag e risate grazie ai suoi personaggi sopra le righe e alle situazioni paradossali che spesso si vengono a creare. La tipica comicità giapponese insomma!
Non scorderò mai Makoto che mangia la carbonara al ristorante: Gli presentano un piatto con quella che sopra sembra panna a cui lui aggiunge un litro di salsa di soia e finisce di condire con due tonnellate di maionese. Na' roba da sbocco! O Jessie, la fidanzata di King e che lui senza parrucca non riconosce. 😂
E potrei andare avanti per ore...
3) King
Pezzo forte di Ikebukuro è King, capo dei G-boys e completo fuori di testa. Condizione imprescindibile per fare parte della sua gang è quella di... vestirsi di giallo. Con il risultato che quando la gang si riunisce, pare di assistere ad una riunione di Pulcini Pio.
King è matto come in cavallo. Sembra un tossico fuori di cervello ma in realtà ama la sua gang e vuole bene al protagonista. La sua amicizia con Makoto è una delle cose più belle della serie.❤️
Durante la storia, King e la sua gang saranno fondamentali per la risoluzione dei casi e ho adorato come tutti partecipassero alla storia aiutando il meglio possibile. Pur essendo degli idioti la maggior parte del tempo.
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4) Il tema dell'amicizia
Come detto sopra Makoto conosce tutti e tutti conoscono lui. Il rispetto e l'amicizia che lega i personaggi di questa serie sono potenti, come nella relazione tra Makoto ad esempio ed il membro della yakuza Saito.
I personaggi si guardano le spalle a vicenda, si aiutano e sostengono forti di quel legame di fratellanza che vivere ad Ikekuburo ti porta.
5) Le cose serie
La cosa stupenda - e che io amo - delle serie giapponesi è la loro sublime capacità di mischiare in modo perfetto comicità e serietà. E non è facile: cadere nel cringe è un attimo!
IWGP racchiude perfettamente questo concetto, portando alla luce - senza analizzarli - i temi della malattia mentale, del cambiamento di sesso o dello stupro. O ancora nello special la tematica del " cambiamento" : come vedere gli altri che cambiano e crescono mentre tu ti senti ancora allo stesso punto da anni.
Potrei parlare per ore di Ikebukuro West Gate Park ma per oggi la chiudo qui, consigliando assolutamente questa serie!
Concludendo: IKWP è una serie da vedere. Ha un buon ritmo, personaggi divertenti come l'inferno e momenti comici a non finire. Nonostante ciò è una serie con momenti profondi e buoni dialoghi. Vedetela!
VOTO: 8
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benzedrina · 2 years
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Se chiudo gli occhi sono stanco, se li apro mi bruciano. È la conseguenza di 8 ore davanti al pc a scrivere l'introduzione della tesi. Prendi una review recente, citata, solida, la leggi, ti annoti i punti importanti, li copi, citi un po' lei e un po' le stesse citazioni della review, poi entri nel dettaglio per ogni punto dell'introduzione, leggi velocemente gli abstract e poi i risultati, aumenti il corpo dei punti e citi questi nuovi paper, arrivi a 40 citazioni che coprono un po' di topic salienti, RNA editing, editing detection, ADAR, molecular function, disease, le solite cose che all'ultimo anno di dottorato hai imparato. La mandi al prof e domani la smonta, questa citazione è vecchia, qui cambia il discorso, questa frase non serve, luigi devi rimpolpare tutto. Insomma gira tutto su quanto sei insoddisfatto, più sei lontano e più sforzo devi fare per tornare in riga. I metodi e la discussione si scrivono con martello e incudine, tutto deve combaciare e il filo della lama deve essere sottile e tagliente, non devi promettere l'immortalità ma neanche dire che il tuo lavoro non vale niente, devi trovare quella nicchia e difenderla strenuamente, che il tuo mattone è importante alla stabilità della struttura e se ne metti uno in più, diventa tutto più solido e bello e funzionale. È un mondo che a spiegarlo mi viene difficile, se non lo vivi non lo sai, è più metafisico dell'amore, è più concettuale dei concetti stessi che abbiamo studiato e che osserviamo giorno per giorno. È ricerca, sempre e continua.
Oggi al giappo si parlava di ansie e attacchi di panico, di pesi sul petto e variazioni di umore, di scadenze e strade che non hanno una fine, nel mentre addentavamo l'ennesimo roll. Di mio non soffro l'ansia o le scadenze, semplicemente perché non ci penso più di tanto e comunque tutto dopo un po' si sistema, infatti a stare con le persone che sentono il peso delle scadenze si crea questo cortocircuito in cui mi prendo un botto di parole perché sono superficiale. Non posso dargli torto. Dopo l'ennesimo roll cercavo di capire il perché di sta cosa, cercavano anche loro di farlo, un po' è perché mi lascio scivolare addosso molte cose, un po' perché ho visto il fondo (o almeno il mio fondo, ognuno ne ha uno, ognuno ha il proprio peso sulle spalle e il proprio pozzo) molte volte, un po' perché faccio molte cose da solo. Poi il pensiero è andato al calcetto. Quando penso a stati di ansia o stati di panico penso al classico gioco di squadra che ho fatto da bambino e che continuo a fare e mi si dà dello stupido o di uno che sminuisce tutto, che poi immagino intervenire in un discorso su ansie e paranoie con la frase "penso che giocare a calcio mi abbia aiutato e mi aiuta tuttora" in gruppi di amici che odiano e ripudiano il calcio, il tifo, il gioco, e se proprio dovessi fare una critica sociale un po' semplicistica al mondo scientifico che per forza di cose frequento, è proprio quella di rifiutare il valore propedeutico del gioco. Se parlo di D&D mi additano come sfigato o lo reputano inutile giocare a un gioco dove si usano dadi e immaginazione, se parlo di calcetto mi dicono che è assurdo il giro di soldi che fanno 22 persone che inseguono un pallone, se parlo di xbox mi dicono che non hanno tempo (vabbè dicono che non hanno tempo manco per leggere un libro) e che non sono più bambini. Quindi infilare il calcio in un discorso di ansie è un po' come sbandierare di essere no vax a un congresso in cui il topic principale sono i vaccini, stiamo lì vicino. Però oggi, complice la salsa di soia, il discorso è andato avanti, e le sensazioni di giocare una partita di calcetto ho provato a spiegarle. Che sia amatoriale o che sia di un torneo o che sia professionistico le gambe ti tremano, l'ansia (e mi fa strano usare la parola ansia) di sbagliare passaggio, stop, controllo, la fretta di non poter pensare ma agire subito perché qualcuno dell'altra squadra ti sta pressando, la fiducia nel passare il pallone davanti la porta al tuo compagno, l' egoismo di calciare mentre altri sono liberi e smarcati, la rabbia, la frustrazione, il dolore, il valore della sconfitta, la sovverchiante sensazione di essere meno forte di quello che ti sta puntando, l'orgoglio di tenere testa a uno che fisicamente è il doppio di te, l'emozione di un gol, di far vincere la propria squadra, di difendere, di salvare un gol sulla linea di porta, e ne potrei parlare all'infinito perché nel campo la razionalità perde senso d' esistere. E prova tu a dire a una persona che soffre d'ansia per il futuro, per la ricerca che non porta risultati, che soffri d'ansia perché t'hanno passato il pallone davanti la tua area di rigore, hai perso tempo nello stop, ti pressano in 2 e quelli della tua squadra sono tutti marcati, e le cose che puoi fare sono molteplici ma non hai i mezzi tecnici per fare un cross preciso a seguire la scia di quello che ti fa il movimento, oppure di scartare quei due e salire palla al piede, o il coraggio di passarla dietro al portiere, e la cosa che fai è buttarla nel nulla, così almeno non ti prendi il contropiede. Ti guardano male e ti dicono che non puoi paragonare un gioco a un qualcosa come il loro. È vero. È questione di prospettiva. È questione di che punto utilizzi per vedere il tuo pozzo.
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tma-traduzioni · 2 years
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MAG148 - Caso #0110304 - Sorveglianza estesa
[Episodio precedente]
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ELIAS
Buon pomeriggio, Detective.
[Basira lo attacca immediatamente.]
Ow!
BASIRA
Inutile pezzo di merda manipolatore!
ELIAS
- Detective, questo è piuttosto inutile -
[Suono arrabbiato]
[Ulteriore violenza]
BASIRA
Scusa, quello era inutile?
ELIAS
Ow!
BASIRA
Perché questo è stato il modo in cui sei stato di maggior aiuto fino ad ora!
A meno che tu non abbia un’altra crisi per me.
ELIAS
[Riprendendo fiato] No, no, no - va bene... Mi dispiace?
BASIRA
Oh, sì? Per cosa?
ELIAS
…tutto quanto?
BASIRA
Ci hai mandato al fottutissimo Polo Nord senza un maledetto motivo!
ELIAS
Un, um, errore di calcolo -
BASIRA
No, no, ne ho abbastanza dei tuoi giochetti -
ELIAS
È - Basira -
BASIRA
E quando di preciso avevi previsto di dirci che si sta nutrendo di innocenti?!
ELIAS
- Ho - Ho sempre ritenuto che le abitudini alimentari di un uomo siano affar suo -
BASIRA
Mm-hm.
ELIAS
- ma… posso capire perché forse avrei dovuto accennarlo.
BASIRA
O che eravamo pedinati da un’inquietante donna ragno? Non dirmi che non lo sapevi.
ELIAS
Uh, sì, beh, ad essere onesto io - vi consiglieri di lasciarla in pace quella.
BASIRA
Oh, sì?
ELIAS
Guarda, guarda - io è da moto che faccio questo, e se c’è una cosa che ho imparato sulla Ragnatela, è che gioca il suo gioco. Puoi solo sperare che non interferisca con quello che è il tuo piano. Perché il Ragno di solito vince.
Presupponendo che tu abbia un piano.
Hai un piano, Detective?
BASIRA
Perché lo fai? Che è?
ELIAS
Faccio cosa?
BASIRA
Mi chiami sempre ‘Detective’. Dovrebbe voler dire qualcosa?
ELIAS
Sinceramente, mi piace solo come suona.
BASIRA
[Rumore esasperato]
Allora: perché hai acconsentito a vedermi?
ELIAS
Mi mancavi.
BASIRA
Già. È per questo che hai rifiutato ogni mia visita da quando siamo tornati.
ELIAS
Pensavo che sarebbe potuta… essere un’idea lasciarti un po’ di spazio.
BASIRA
Oh? E come ti è andata?
ELIAS
Um, non nel migliore dei modi?
BASIRA
E adesso cosa? Un altro giro a vuoto?  Più autocompiacimento sul ‘destino’ di Jon? Perché ora come ora, sto avendo seri problemi a capire perché non dovrei semplicemente dire loro di buttar via quel tuo piccolo accordo speciale, e vedere come te la cavi qui senza il trattamento speciale.
ELIAS
Voglio dire, hai moltissimi motivi per farlo, certo, ma non sono sicuro che abbiano motivo di darti ascolto.
BASIRA
Li farò ascoltare.
ELIAS
Davvero? Non sei più nella polizia. Gli hai fatto dei favori, ma anche loro ne hanno fatti a te. E credo scoprirai che le informazioni che gli ho dato io sono state di gran lunga più utili. Vuoi mandare un ultimatum? Prego. Non sono certo che di preciso andrà come speri.
E, um, niente più violenza, Detective. O potrei aver bisogno di chiamare le guardie.
BASIRA
Dunque questo è quanto, allora.
ELIAS
A quanto vedo, non sei interessata a qualsiasi cosa possa dirti, e forse sei venuta qui per sfogati un po’ - quindi, sì, questo probabilmente è tutto.
BASIRA
Sono sorpresa che tu non l’abbia previsto.
ELIAS
Beh, quello è sempre stato il mio problema. Sempre ottimista.
BASIRA
Sai, quando non avrai più informazioni utili e avranno finito con te -
ELIAS
Mi ammazzerai. Sì. Mi dispiace dirlo, Detective, ma stai diventando prevedibile.
BASIRA
[Suono esasperato]
ELIAS
Arrivederci, Detective. Mi mancheranno le nostre chiacchierate.
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[CLICK]
ARCHIVISTA
Allora?
BASIRA
Solo autocompiacimento inutile. Come avevo detto che avrebbe fatto.
ARCHIVISTA
Avresti dovuto far venire anche me.
BASIRA
No. Tra l’altro, non mi avrebbe vista se lo avessi fatto.
ARCHIVISTA
Non riesco a credere che tu l’abbia visto per tutto questo tempo.
BASIRA
Oh, sì. È quello l’enorme segreto che ha minato la fiducia tra noi.
ARCHIVISTA
[huff] …Ne ha parlato…? Della mia, uh…
BASIRA
Oh, la tua nuova dieta? Niente di utile. Non ne sembrava troppo sconvolto.
ARCHIVISTA
Già.
BASIRA
Cosa.
ARCHIVISTA
Non so - cioè, non sappiamo ancora che cosa sia veramente Elias? Pensavo forse che se fosse stato più simile a me di quanto non ci fossimo resi conto…
BASIRA
Avrebbe avuto dei consigli?
ARCHIVISTA
È stupido, lo so…
BASIRA
Già. Jon. Ne abbiamo parlato. La chiave è non forzare le persone a servirti i loro traumi. Sai - non farlo e basta?
ARCHIVISTA
Non è così facile.
BASIRA
No. Lo è. Altrimenti ti abbatto.
ARCHIVISTA
Cioè, è a malapena -
BASIRA
Daisy ci sta riuscendo.
ARCHIVISTA
Daisy è... già. Ci sta riuscendo.
Ha detto qualcosa su Annabelle?
BASIRA
Non proprio. Sembra non essere troppo preoccupato, però. Dice di ignorarla e basta.
ARCHIVISTA
Già, buona fortuna per quello.
BASIRA
Sei riuscito a trovarla?
ARCHIVISTA
Non è che ci abbia provato davvero. Fare quel tipo di cosa volontariamente mi fa venire fame.
BASIRA
Oh, beh allora: trova una dichiarazione che sia di tuo gusto, e leggila.
ARCHIVISTA
Sì, sì, lo so, grazie.
...Basira?
BASIRA
Sì?
ARCHIVISTA
Volevo chiederti: la cassetta, quella della uh… mia vittima. Hai detto che te l’aveva data Martin.
BASIRA
Sì.
ARCHIVISTA
Come stava? Come sembrava - stava - uh -
BASIRA
[Interrompendo; con tono un po’ meno aspro] Non lo so. Non l’ho visto. L’ha solo lasciata sulla mia scrivania con un biglietto.
ARCHIVISTA
Oh. Giusto.
BASIRA
Già.
ARCHIVISTA
Posso chiedere che cosa diceva?
BASIRA
Um, sì. Diceva, uh. "Parlagli"
ARCHIVISTA
[Col respiro strozzato/ suono singhiozzante]
Vado a prendere qualcosa da mangiare.
[CLICK]
[CLICK]
ARCHIVISTA
Dichiarazione di Sunil Maraj riguardo il suo lavoro come addetto alla sicurezza e la scomparsa del suo collega, Samson Stiller. Dichiarazione originale rilasciata il 3 aprile 2011. Registrazione audio di Jonathan Simms, l’Archivista.
Inizio della dichiarazione.
ARCHIVISTA (Dichiarazione)
Dunque ho perso il lavoro la scorsa settimana. Cioè, me ne sono andato, loro non mi hanno licenziato o altro. Ma sapete come a volte ti licenzi perché vuoi, e altre volte ti licenzi perché devi? Beh, questa era la seconda, anche se non farò finta di non essere stato felice di lasciarmi alle spalle quel posto.
È perché continuavo a chiedere di Samson, sapete? E su quello che avevo visto. E loro davvero, non volevano che alzassi un polverone per quello. Perché se fosse sparito un giorno, non si fosse presentato a lavoro, sarebbe stato okay - voglio dire, non okay per la sua famiglia ovviamente, o i poliziotti che avrebbero dovuto trovarlo, ma okay per l’azienda. Se fosse sparito a lavoro, però - se quello credo sia successo si anche solo avvicinasse a quanto è successo davvero - allora sono notizie davvero brutte per loro, e gli apre la possibilità di ogni genere di causa e responsabilità.
Voglio dire, va bene, posso trovare altri lavori, e non è come se voglio continuare a lavorare lì per davvero dopo tutto quello che è successo, ma vorrei solo che qualcuno prendesse tutto sul serio. È un casino, e sto faticando davvero molto a togliermelo dalla testa.
Dunque, lavoro per la sicurezza, okay? Prima era così, un’azienda o un negozio metteva assieme la sua piccola squadra della sicurezza, si occupavano di tutta la vigilanza nel negozio e delle telecamere a circuito chiuso. Adesso, però, è tutto centralizzato. Si tende ad avere un edificio o un centro commerciale che appalta tutto il lavoro di sorveglianza a una singola agenzia, che poi coprirà tutti gli uffici o negozi. È più facile, da un punto di vista centralizzato, e più economico, se è quello che piace ai proprietari.
Ma questo vuol dire che tende a esserci molta meno stabilità in come viene tutto organizzato, a livello di personale, per lo meno. Se avete fortuna, vi verrà assegnata una posizione e ci rimarrete per anni, imparerete a conoscere il luogo, i sistemi, i vostri colleghi. Se avete sfortuna, o se ci sono problemi col contratto, potreste facilmente ritrovarti a spostarvi in due o tre posti diversi in altrettanti mesi.
Questo fu più o meno il caso con me e Samson. Eravamo quelli di troppo sotto più punti di vista. Originariamente eravamo stati assunti per un grande edificio di uffici di una corporazione vicino a Liverpool Street, ma ci furono dei problemi e hanno dovuto chiudere tutto per mesi. Samson diceva che avevano trovato dell’amianto, io avevo sentito che era un problema con il leasing, ma non era importante davvero. Il punto è, ci avevano assunto per un incarico che non esisteva più.
Mi aspettavo che si sarebbero sbarazzati di noi e basta, ma per dargli credito, cercarono di fare la cosa giusta. Fecero del loro meglio per aggiungerci alle altre squadre di sicurezza; voglio dire, negli ultimi due anni ci siamo occupati di un paio di data center, un hub di marketing digitale - qualsiasi cosa sia - tre diversi edifici di uffici vicino a Kings Cross… il problema era che, ogni volta, quasi non appena arrivavamo, c’erano sempre dei cambi di personale, o contratti che scadevano, o qualche altra grana, e generalmente, in quanto gli ultimi due arrivati, eravamo sempre i primi a essere riassegnati. Iniziava a sembrare come se un po’ fossimo maledetti, sapete?
Samson la prendeva peggio che di me. Voglio dire, io sono giovane, mia madre ha un appartamento a Hackney, e ad essere onesto, passo la maggior parte delle serate fuori con gli amici o a casa a giocare a black ops, quindi spostarmi in giro non era poi un problema per me. Sam aveva un figlio di tre anni, però, e viveva giù a Morden, quindi essere sballottato da un posto all’altro tutto il tempo gli stava davvero dando fastidio. Aveva provato a parlarmene un paio di volte, ma onestamente non eravamo poi così vicini. O meglio, eravamo vicini perché avevamo sempre lavorato insieme, ma non avevamo moltissimo in comune. Voglio dire avevo provato a parlargli di calcio per un po’, ma credo avesse capito che stavo parlando a vanvera. In ogni caso, il punto è, quando siamo stati riassegnati a un centro commerciale a Stratford, non era di buon umore.
Ora, non sono sicuro di poter legalmente dire a voialtri il nome del centro commerciale in cui stavo lavorando, ma diciamo solo che non era il Westfield. Era vecchio, era decisamente in piedi da decenni, e il sistema di sicurezza lo dimostrava. Cioè, uno dei negozi aveva ancora gli allarmi originali dalla fine degli anni 70, e moltissimi avevano ancora videocamere che registravano in VHS, per l’amor di Dio.
L’ufficio della sicurezza era un casino. L’agenzia per cui lavoravo - di nuovo, non so se posso legalmente farne il nome, ma potete verificare, sapete - hanno un pacchetto dove sostituiscono tutte le vostre apparecchiature con la roba che usiamo noi. Non è a poco, ma ne vale la pena, anche solo per il fatto che sappiamo tutti di preciso come usare quelle cose.
Chiunque stesse gestendo il centro commerciale aveva di sicuro non optato per quel contratto in particolare. Voglio dire, le squadre prima di noi avevano fatto un prode sforzo nel centralizzare e integrare tutti i feed e i sistemi in un’unica sala di controllo, ma… diavolo, quel posto era un casino. Schermi al plasma accanto a vecchi monitor a tubo catodico in cui alcune videocamere dovevano trasmettere, vicino a ripiani di banchi di canali, e qualche raro vero e proprio computer, che tentava del suo meglio per forzare tutto in qualcosa che risultava essere quasi utilizzabile.
Lo trovavo davvero opprimente, quel posto non mi piaceva per niente. Ma Sam sembrò trovarcisi abbastanza bene quasi da subito. A quanto pare ai suoi tempi era stato un ingegnere, e qualcosa in tutti quei vecchi sistemi di sorveglianza, tutti annodati, tutti aggrovigliati gli uni attorno agli altri come un qualche strano nido di telecamere… sembrava piacergli davvero. La prima settimana lì passò quasi tutto il tempo a giocare con i sistemi e i cavi… lasciandomi a fare quasi tutto il lavoro da solo. Beh, voglio dire… c’erano gli altri ragazzi che lavoravano lì, certo, ma anche quelli che erano lì da un po’ iniziarono a capire come stavano le cose e dopo qualche giorno lasciarono a Samson un po’ di spazio.
Sembrava davvero aver riordinato un po’ il posto. Cioè, almeno una parte, solo lui capiva davvero, ma presto iniziò ad avere senso - cosa stavamo guardando e quando - e riuscì a eliminare un po’ di ritardo, quindi eravamo anche riusciti a prendere un paio di taccheggiatori.
C’era solo un pezzo dell’apparecchiatura che sembrava dargli dei problemi. Era questa vecchio registratore multicamera Tecton della fine degli anni ’80, che gestiva i filmati per uno dei vari discount di scarpe sul viale principale.
Non sembrava poi così complicato se lo guardavi e basta, ma provare ad usarlo era a dir poco un incubo. Nessuno dei bottoni sembrava fare di preciso quello che volevi facesse, e c’era ogni genere di sequenze in cui pigiare un bottone, tenerlo premuto, pigiarlo tre volte, tutte - facevano cose davvero diverse.
Sam passò quasi un mese intero a litigarci, prima di cedere e chiedere a Dave - il vecchio tizio con la barba che in un certo senso davamo tutti per scontato essere stato lì per più tempo - se avessero ancora qualcuno dei vecchi manuali d’istruzioni.
Ricordo l’odore di polvere di quando Dave aprì lo schedario nella stanza sul retro, prima di indicare nella direzione del cassetto e alzare le spalle. Voglio dire, io l’avrei lasciato perdere e basta, ovviamente, ma credo che Samson avesse preso tutta la faccenda di sapere come funziona il sistema come - una questione d’onore? Qualcosa che avrebbe potuto recuperare dalla situazione. Solo un modo per riprendere un po’ di controllo sulla sua vita, sapete?
Quindi trovò il manuale. Più un volantino, a dire il vero. Non saranno state più di dieci pagine in A5 in totale, ingiallito e sciupato dall’acqua. Consumato, però. Qualcuno ci aveva addirittura lasciato il proprio nome davanti, come se avesse avuto paura che la gente avrebbe rubato un lurido manuale delle istruzioni.
Comunque, Sam semplicemente non riusciva a metterlo giù. Voglio dire, erano tipo le 10 di mattina quando alla fine lo abbiamo trovato, e quando sono andato alle 14:00 a controllare se avesse già fatto la sua pausa pranzo, era ancora seduto lì, a fissarlo e basta. Voglio dire, io non sono un lettore veloce, o niente di simile, ma è troppo, giusto?
E io sono tipo - okay, questo è il punto in cui crederete di sicuro che vi sto prendendo in giro, ma onestamente non è così, sono serissimo. Perché ho visto alcune delle pagine da oltre la sua spalla, e su una di quelle, c’era una mia foto.
Tipo una foto in bianco e nero del mio viso. Non l’ho guardata bene, ma di sicuro non era una che ricordo aver scattato. Non che questo avrebbe reso meno strano il fatto che fosse stampata in un vecchio manuale delle CCVT risalente a quando ero ancora in fasce. E non me lo sto inventando, giuro.
Poi Samson si è voltato, e mi ha guardato, e non so, mi sono davvero spaventato. I suoi occhi erano tutti - incasinati. Tipo, strani. E vitrei. Era davvero, davvero spaventoso, e mi sono solo girato e sono uscito di lì. Quello non è stato tutto, però. Se lo fosse stato allora, okay, forse avrei lasciato perdere come uno strano sogno, dove io ero semplicemente stanco o qualcosa del genere, ma no. Da quel punto, Samson è semplicemente diventato sempre più inquietante.
Per prima cosa, è sempre a lavoro. Voglio dire, non siamo sempre nello stesso turno, quindi mi ci è voluto un po’ per notarlo, ma quando glielo chiedo, dice solo che i nostri orari devono essersi sincronizzati in modo strano. Ma ogni volta che arrivavo, era lì, a fissare gli schermi, a controllare il viavai di persone, le sue pupille dilatate come se stesse studiando tutto. E ogni volta che rimanevo tardi, ed era il mio turno chiudere, diceva sempre che era felice di occuparsene lui, diceva che io potevo andare via qualche minuto prima.
Quindi, non l’ho mai visto andarsene. Ho provato a rimanere una volta, dissi che dovevo farlo io di persona, ma lui si è fatto zitto, come… davvero zitto, e mi ha fissato.
Il gruppo di schermi era dietro di lui, e io sto cercando di trovare qualcosa da dire, per farlo parlare… e uno per uno, iniziarono semplicemente a spengersi, diventando neri.
E mi è venuta questa sensazione, in fondo allo stomaco, che se l’ultimo schermo si fosse spento, allora mi sarebbe successo qualcosa di veramente brutto. Era uno di quei vecchi set CRT, grande e voluminoso, e le immagini non apparivano mai così nitide, ma per un istante è sembrato come se ci fossi io. Fissavo me stesso mentre gli schermi diventavano lentamente neri, facendosi sempre più e più vicini. Il volto sullo schermo sembrava totalmente terrorizzato, come stavo iniziando a sentirmi io stesso.
Quindi ho provato a sorridere e basta, gli ho detto di non preoccuparsene, e sono uscito più velocemente possibile. Le gambe mi stavano tremando così tanto che uscendo sono quasi caduto.
Poi c’erano le telecamere vere e proprie. Voglio dire, se lavori in un centro commerciale, ovviamente ci compri delle cose. Ero solito prenderci il pranzo, per esempio, e ovviamente prendevo alcune delle cose base di cui avevo bisogno. A volte, se mi sentivo davvero a pezzi ed era il giorno di paga, mi sarei potuto comprare una maglia nuova, o un gioco, o qualcosa.
E ovviamente, perché lavoro nella sicurezza, so dove sono tutte le telecamere. Quali aree coprono, anche come si muovono. Molte sono completamente immobili, fisse su un unico punto. Ma gradualmente, ho iniziato a notare qualcosa mentre facevo compre. Come un formicolio, una sensazione che mi striscia sul collo. Come se fossi osservato.
Quindi inizio a guardare le telecamere con la coda dell’occhio quando sono nei negozi, e sapete cosa, ho ragione. Mi stanno seguendo. Ogni volta che le guardo - non importa in quale direzione dovessero puntare - sono sempre mirate su di me.
Continuo a fissarle, muovendomi in giro, e quelle semplicemente si spostano per tenere le loro lenti puntate su di me. Ma non sono mobili, non hanno un motore o una base rotante si… muovono e basta. Puntate proprio su di me.
Una volta, quando nessun altro nel negozio stava guardando, ho tirato una bomboletta di deodorante a una di quelle. L’ho centrata in pieno. Samson ha indossato degli occhiali da sole per i due giorni seguenti, e quando l’ho visto di striscio senza, c’era una crepa proprio al centro del suo occhio.
Ho provato a parlarne agli altri. Sono abbastanza sicuro che anche loro stessero notando stranezze simili. Erano tutti tesi e nervosi in quegli ultimi mesi. Ma ero noto come l’amico di Sam. Eravamo arrivati insieme e tutti avevano più o meno dato per scontato che fossimo vicini. Quando ho iniziato a fare domande, su quanto stesse succedendo, si sono tutti chiusi a riccio come se stessi cercando di farli finire nei guai. Avevo i nervi a fior di pelle.
Non ero a lavoro la settimana in cui è sparito. Mi ero dato malato con una qualche stronzata su un problema allo stomaco. Avevo solo bisogno di una pausa, un po’ di tempo per rimettere a posto la testa. Era quasi lavoro, sapete? Un po’ di distanza, un po’ di spazio per rilassarmi. Stavo iniziando a sentirmi meglio.
Poi ho ricevuto la chiamata da Dave. Era fuori di sé.
Non sono riuscito a capire metà di quanto stava dicendo con la linea disturbata, ma continuava a ripetere il nome di Samson. Chiedendomi se “lo sapessi,” se lui “me lo avesse detto.”
Non avevo idea di che cosa stesse parlando, ma continuava a urlarmi. Continuava a dire che io dovevo saperlo, che lui mi doveva aver detto cosa stava succedendo. Continuava a dire, “che cosa facciamo con i suoi occhi?”
Voglio dire, non sapevo cosa diavolo dire, sono solo rimasto a sentire Dave in silenzio quando ha iniziato a singhiozzare al telefono.
“Non la smette,” ha detto. “Non riusciamo a sbarazzarci della sua faccia.”
Ho attaccato. E Dave se n’era andato quando sono tornato. Lo erano in diversi, avevano tutti mollato all’improvviso. Volevo chiedere a loro, scoprire che cosa fosse successo, ma a dire il vero non eravamo amici, e non conoscevo nessuno dei loro recapiti.
Non ho più neanche rivisto Samson. Però, ho trovato la vecchia maglietta che indossava a lavoro nello stanzino. Era ridotta a brandelli, avvolta attorno a quel vecchio manuale d’istruzioni. L’ho rimesso nello schedario, e ho tirato via la maglia.
Ho provato a rimanere, a fare il mio lavoro, ma stavo facendo troppe domande secondo quelli dei piani alti, credo. Volevo sapere perché Samson non aveva timbrato il cartellino d’uscita prima di sparire. Perché, non importa chi provasse a resettare il sistema, faceva sempre login con il suo nome.
Perché, ogni volta che guardavo gli schermi da solo, lo vedevo sempre su quel vecchio monitor a tubo catodico. Che mi fissava. Che in silenzio m’invitava ad unirsi a lui.
ARCHIVISTA
Fine della dichiarazione.
[Espira] Hm. Meglio.
Leggere una dichiarazione del Perenne Osservatore conta come una specie di auto-cannibalismo, mi chiedo? O una specie di rigurgito di paura come negli uccelli? Ri-consumare terrore di seconda mano.
Qualunque sia l’analogia, mi sembra sempre più difficile ignorare il calo di rendimento - quanto meno soddisfacente sia una dichiarazione. Il mio desiderio di indagare, di cercare conferme, di… [Risatina frustrata] digerire in modo corretto - l’esperienza, continua a diminuire.
Onestamente non m’interessa se il signor Maraj sia stato inseguito e consumato dal suo vecchio amico guardone, o se si sia dimenticato tutta la faccenda, vivendo in beata ignoranza.
Semplicemente la mente si fa già domande sulla prossima dichiarazione, nella speranza che non sarà così stantia.
Fine della registrazione.
[CLICK]
[Traduzione di: Victoria]
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zemaniacom · 4 months
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Ashampoo WinOptimizer 2024 - Desi sistemul de operare de la Microsoft – Windows devine din ce in ce mai avansat, necesitatea unei intretineti eficiente și de încredere este mai mare ca orîcand. Dacă nu curațați si defragmentați computerul regulat, cantitati mari de “gunoi” digital se acumulează și va incetinește sistemul. De asemenea, mesajele de eroare pot deveni din ce în ce mai frecvente. Cu mulți ani de experienta, Ashampoo WinOptimizer face intreținerea Windows-ului mult mai rapidă și mult mai simplă. Ashampoo este unul dintre cele mai importante companii la nivel mondial în domeniul de dezvoltare software. Nume produs: Ashampoo WinOptimizer 2024 Pagina oficiala: https://www.ashampoo.com Pagina promotionala: Ashampoo WinOptimizer 2023 Giveaway Descarca: ashampoo_winoptimizer_2024_40221 Valabilitate licenta: Permanenta Sistem de operare: Windows [wpsm_ads1] Descărcați versiunea completă Ashampoo WinOptimizer 2024 prin linkul de descărcare de mai sus. Instalați și deschideți acest software. Introduceți numele de utilizator / parola pentru a vă conecta la contul Ashampoo, Ashampoo WinOptimizer 2024 va fi activat automat. Browser de internet: elimină istoricul browserului, cookie-urile și alte urme ale activității pe internet. Module de curățare incredibil de rapide cu noi algoritmi de căutare: curățați eficient sistemul de fișiere inutile. Modulele de curățare acceptă profiluri de browser: setări de curățare pentru diferite browsere. Lucru îmbunătățit cu browserele în modulul Internet Cleaner: curățarea optimizată a urmelor de Internet și a cache-urilor browserului. Personalizați-vă setările de confidențialitate: instrumente pentru a controla ce date sunt partajate cu Microsoft și alte servicii. Windows Registry Defragmenter: Optimizați registry pentru a îmbunătăți performanța sistemului. Running Process Management: Monitorizați și gestionați procesele active pentru a îmbunătăți performanța sistemului. Optimizarea sistemului de pornire: accelerați timpul de pornire Windows prin gestionarea programelor de pornire. Ștergerea în siguranță a fișierelor: ștergeți în siguranță fișierele, făcându-le irecuperabile. Afișează informații detaliate despre sistem: furnizează informații detaliate despre hardware și software. Memory Eater Detection: identificați și gestionați programele care consumă cantități mari de resurse de sistem. Analiza performanței sistemului: Instrumente pentru evaluarea și îmbunătățirea performanței generale a computerului.
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autodaemonium · 1 year
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ðɪtdɑɪdðpərpidɪoətəð
Pronounced: thitdahidthpuhrpidiouhtuhth.
Pantheon of: salability, immorality, cheerfulness, unthoughtfulness, communication system, inutility, incomprehensibility, virtu, home.
Entities
Fməʌeəgnnələərrɑʒiiɑ
Pronounced: fmuhueuhgnnuhluhuhrrahziiah Immorality: corruption. Unthoughtfulness: impulsiveness. Inutility: impracticability. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: intercommunication system. Incomprehensibility: noise. Prophecies: culdoscopy.
Gldʒnɒɪvtosɛwuikɛprpu
Pronounced: gljnouivtosaywuikayprpu Immorality: wrongness. Unthoughtfulness: recklessness. Inutility: futility. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: radio. Incomprehensibility: unintelligibility. Legends: tribute, aeronautical engineering, jogging, dissent, fair ball. Prophecies: control experiment, sidestep, takeover attempt, napoleon, industrialization.
Ntɪsʒmnnɒomrbʌəɛhdss
Pronounced: ntiszmnnouomrbuuhayhdss Immorality: anomie. Unthoughtfulness: recklessness. Inutility: impracticality. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: public address system. Incomprehensibility: noise. Legends: systematism. Prophecies: homestretch, sinking, force out, eclipse, urinalysis. Relations: ɪrntrwʃpθnʌrɪəwəʃəʒu (arc cotangent), ɑgʌzsdæʃoʒəitdrtɛitm (implication), ɪnərətðuəəbihɛʊəftɪl (lapin).
Tpkəðiʌdrɛɪdsəlʃetʃz
Pronounced: tpkuhthiudrayidsuhlshetshz Immorality: anomie. Unthoughtfulness: impulsiveness. Inutility: worthlessness. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: ground control. Incomprehensibility: inscrutability. Legends: karaoke, voice, quantitative analysis.
Ðədətɑrʊbrʊtʃsdɑvɪklɑ
Pronounced: thuhduhtahroobrootshsdahviklah Immorality: evil. Unthoughtfulness: impulsiveness. Inutility: impracticality. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: telephone system. Incomprehensibility: opacity. Legends: crooning, high jump. Relations: fməʌeəgnnələərrɑʒiiɑ (scammony), gldʒnɒɪvtosɛwuikɛprpu (stout), ɪnərətðuəəbihɛʊəftɪl (affinity).
Ɑgʌzsdæʃoʒəitdrtɛitm
Pronounced: ahguzsdashozuhitdrtayitm Immorality: corruptibility. Unthoughtfulness: impulsiveness. Inutility: worthlessness. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: telecommunication system. Incomprehensibility: opacity. Legends: roller, stalk, assignment. Prophecies: barrage jamming, medicine. Relations: ɪnərətðuəəbihɛʊəftɪl (property right), gldʒnɒɪvtosɛwuikɛprpu (iodoprotein), ntɪsʒmnnɒomrbʌəɛhdss (accounts payable), ðədətɑrʊbrʊtʃsdɑvɪklɑ (appanage).
Ɪnərətðuəəbihɛʊəftɪl
Pronounced: inuhruhtthuuhuhbihayoouhftil Immorality: wrongness. Unthoughtfulness: impulsiveness. Inutility: impracticality. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: radio link. Incomprehensibility: noise. Legends: consecration. Prophecies: sweepstakes, candlepins, feminist movement, detection. Relations: ɑgʌzsdæʃoʒəitdrtɛitm (wish-wash), ntɪsʒmnnɒomrbʌəɛhdss (hemoglobin), gldʒnɒɪvtosɛwuikɛprpu (enteric-coated aspirin), fməʌeəgnnələərrɑʒiiɑ (camomile tea).
Ɪrntrwʃpθnʌrɪəwəʃəʒu
Pronounced: irntrwshpthnuriuhwuhshuhzu Immorality: corruptibility. Unthoughtfulness: impulsiveness. Inutility: worthlessness. Cheerfulness: good-temperedness. Communication System: ground control. Incomprehensibility: unintelligibility. Legends: headmastership, power play, reintroduction, line of duty, footwork. Prophecies: absenteeism, commination.
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enkeynetwork · 2 years
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lemmythelemuel · 2 years
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Resumen del Stitchwraith Stinger #11
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Jake estaba en su noveno cumpleaños, con su tarta favorita con sus amigos, este soplo las vela y vio las caras alegre de los niños que pronto estarian llenas de helado y tarta... No, esto no esta bien, no es ni siquiera un recuerdo, esto nunca paso... Jake debia despertar, por muy feliz que pareciera ese escenario, El detective y el padre de Renelle corrian peligro. *** Larson consiguio salir del campo y acabo en la ciudad, pero no sabia ni donde ni cuando estaba, y menos como salir de ahi, hasta que se dio cuenta de una cosa ¡La Piscina de bolas! En sus visiones siempre se sumergia alli antes de llegar a otro escenario. Como si su cuerpo funcionara solo, Larson llego a la pizzeria quien ahora era Freddy Fazbear Pizza, tras apartar a los niños y ante las miradas de los padres Larson se sumergio en ella, de repente estaba en una ciudad, conocia esa ciudad de los periodicos, y especialmente el vertedero que habia alli, sabia que ella estaba ahi. Su cuerpo se movio solo y sin pensarlo abrio el maletero de un coche, alli estaba Eleanor, con sus garras y sus dietes afilados, yendo directa a por la garganta de Larson, ella era fuerte, pero tambien ligera, asi que pudo lanzarla de una patada, el detective se fijo en un compactador de basura y se le ocurrio una idea, este insulto a Eleanor. "Tengo algo para que mastiques, estupida muñeca inutil" Eleanor solto un grito de guerra y se abalanzo contra Larson, pero este la agarro y la lanzo al compactador el cual la hizo pedazos. *** Larson desperto en la sala de estar, Eleanor tenia los ojos ennegrecidos mientras el disfraz de Renelle desaparecia, mientras Talbert preocupado le preguntaba a su "hija" que le ocurria. Eleanor abrio la boca y unos tentaculos negros salieron de ella y se abalanzaron sobre Larson, era sangre. Larson aparecio en la ciudad otra vez, pero sabia donde ir, la piscina de bolas, debia sumergirse y destruir a Eleanor otra vez, ahora la pizzeria estaba oscura, con grafitis y arcades y sillas rotas, Larson se sumergio en la piscina y aparecio en una habitacion con ropa de invierno y adornos de navidad, tambien habia una silla, un pisapapeles de vidrio, un candelabro y un baul. Larson abrio el Baul y alli estaba Eleanor quien se abalanzo sobre el, esta intento estrangularle pero Larson le dio con el pisapapeles, despues empezo a golpearla con el candelabro hasta que su piel gris se hizo papilla mostrando su craneo metalico. *** Larson desperto otra vez y vio como Eleanor se movia erraticamente, tambien vio como el Stitchwraith volvia a moverse, pero de repente, acabo en la calle otra vez, asi que repitio el proceso, ahora la pizzeria era un local de pancakes llamado Papa Bear's Pancake House. Una vez cruzo la piscina de bolas aparecio en un cuarto de un niño, de color azul, posters de freddy y coches de carrera, eso le recordo a cuando le decia a Ryan que no habian monstruos debajo de su cama, pero se equivocaba, Eleanor estaba alli, tras buscarla abrio el armario y alli aparecio. Eleanor agarro a Larson y golpeo su cabeza contra la pared repetidasmente, Larson agarro un bate de aluminio y golpeo su cabeza la cual ahora estaba balanceandose en su cuello sujetado por unos cables, Larson le dio un golpe final decapitandola y despertando de nuevo. Ahora el Stitchwraith se estaba acercando a Eleanor usando todas las fuerzas que tenia para ello, sin embargo, Larson volvio a viajar otra vez *** Larson llego a la Pizzeria, ahora en ruinas, pero la piscina seguia alli, una vez se sumergio aparecio en un almacen abandonado, con sacos de dormir y un enorme tragaluz. Del agujero en el techo aparecio Eleanor, esta le mordio en la cara, haciendole sangrar, pero Larson consiguio estrangularla. *** Jake hacia todo lo posible para acercarse a Eleanor mientras esquivaba los tentaculos de sangre negra, Eleanor trato de estrangularle, pero este agarro sus muñecas inmovilizandola, toda la rabia de Jake le dio un impulso de energia y entonces uso los ojos de plata, haciendo que sus ojos brillaran absorbiendo a Eleanor para que al igual que Andrew fue una vez, formara parte de el. Ahora solo Jake podia sentir la rabia ardiente de Eleanor, Andrew tenia furia tambien, pero el habia sido herido, no era malo, en cambio Eleanor era mala hasta la medula, era un monstruo, usando su poder de leer recuerdos Jake atrapo a Eleanor en un momento de rabia y angustia, silenciandola para siempre. Una vez volvio a ver a Eleanor esta parecia una momia, estaba mas que muerta, solo era un cascaron, asi que descanso poniendo su mente en blanco. *** Dos semanas despues, Larson, todavia magullado miraba a su hijo Ryan en un partido de beisbol, el niño se alegro de ver a su padre alli y consiguio agarrar la pelota. Mientras, Jake se dirigia a la Pizzeria, de alguna forma, al tener a Eleanor dentro suyo sabia que ese era el sitio donde debia descansar, Jake pudo sentirlo, ese lugar era como un cementerio para las almas victimas de un mal inimaginable, Jake tenia una tarea que hacer. Jake ya habia hecho todo lo que tenia que hacer en este mundo, encontro a Renelle, la verdadera Renelle y la reunio con Talbert, tambien encontro a la chica drogadicta que Eleanor habia suplantado, Eleanor la habia encerrado en un Baul en el almacen abandonado, Jake se aseguro de que fuera al hospital. Jake se sumergio al pozo y uso la ultima bondad que le quedaba, finalmente dejo de sentir el mundo fisico, este era el final, pero tambien el comienzo de un nuevo viaje. *** Millie estaba sola en un bosque oscuro, no recordaba que pasaba, solo que se habia ido de casa con su abuelo y sus molestos familiares en navidad, y de alguna forma, ahora queria estar con ellos, estaba perdida y asustada. De repente un niño de ojos verdes aparecio, su nombre era Jake, este agarro a Millie y la guio, en un instante Jake desaparecio y Millie estaba en el porche de la casa de su abuelo, este la recibio y le abrazo, Millie sonrio como nunca habia hecho, de alguna manera, era mas feliz que nunca. *** En el abandonado restaurante no pasaba nada, solo silencio, pero de repente cambio, una de las pelotas en la piscina se torno cristalina, mostrando la imagen de una niña vestida de negro pasando las navidades con su familia, feliz. En un instante todas las pelotas se tornaron cristalinas, mostrando mas recuerdos felices, todas brillando como si de estrellas se trataran. *** Larson fue a visitar a Talbert una vez mas para que le explicara que era el residuo, Talbert respondio que no sabria explicarlo bien, era Metal embrujado, tal como el agua conduce la electricidad, el Residuo es la mezcla de lo tangible e intangible, las memorias con el presente. El Residuo hace que las personas y cosas que se hayan ido vuelvan a ser casi reales. Talbert le mostro el colgante de corazon a Larson, cuando Renelle era pequeña habia estado muy enferma, asi que fabrico ese colgante con Residuo, para que de alguna manera, no perdiera a si hija para siempre, sin embargo, fue un error, fue eso mismo lo que hizo que la perdiera. Talbert le regalo a Larson el colgante, no queria volver a verlo y dijo que esto abriria un nuevo capitulo de su vida, uno con su hija. Larson se marcho y escucho un leve sonido agudo, provenia del colgante, era como una cancion pero apenas inaudible, Larson alzo el colgante el cual brillaba gracias al sol, era deslumbrante...
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blogitalianissimo · 3 years
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Attenzione: il seguente post contiene spoiler dell’episodio 4 di Fate - The Winx Saga
Il Riassunto di oggi è sponsorizzato dalle Ciabatte Sky
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Perché Sky è un personaggio senza spessore psicologico, ma come calza bene ai piedi. Le ciabatte Sky sono disponibili in vari colori, scegli la tonalità di inutile Sky più adatta a te!
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Faragonda, il padre di Terra e il maestro Splinter si sono accorti che qualcuno ha attraversato il passaggio segreto dietro la libreria, e lei fa presente che il suo assistente è sparito da giorni e che nella sua stanza ha trovato dell’amalgama di ortica, ma questa è una sostanza arcaica prodotta solo dalle fate, e l’assistente non era una fata, perciò arrivano alla conclusione che “Callum” sia stato aiutato da una fata.  Il padre di Terra, che fa un baffo a detective Conan, con una pozione crea una specie di “rivelatore d’impronte digitali/magia”, e letteralmente compare la sagoma dell’assistente di Faragonda seduto nello stesso punto dove è stato ucciso dalla Trix nello scorso episodio, e quindi riescono a capire che è morto per colpa di una magia. Perché non siamo in CSI e non c’interessa indagare sulla morte delle comparse, perciò hanno risolto tutto con una pozione e una ricostruzione in CGI del corpo della vittima. 
La Trix stalkera Bloom su instagram, Riven la sfotte, lei gli risponde che è colpa sua che ha sparso in giro la voce di Bloom “changeling” e adesso la ragazza ha l’attenzione di tutti, Riven commenta “siamo in uno di quei film dove una tipa è ossessionata dalla protagonista, si tinge i capelli, le distrugge la vita e poi ne indossa la pelle” “gnegne non essere disgustoso e la mia pelle è più bella della sua”, e poi fanno robe. 
Bloom cammina per la scuola e tutti la guardano e ridacchiano, perché potevi mai farti sfuggire l’occasione di rendere Bloom la pecora nera della scuola e far empatizzare gli spettatori con lei? Ma poi per quale motivo? Discriminata perché è stata scambiata alla nascita? Ma che problemi hanno in questa scuola?
Aisha è stata costretta da Bloom a prendere il posto dell’assistente di Faragonda, tutto per aiutarla ad indagare. La ragazza è infastidita, non lo voleva fare, ma agli sceneggiatori non frega niente, ormai Aisha vive solo in funzione ai desideri di Bloom. Bloom per ringraziare la sua buona amica la chiama pure lecchina.
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Arriva Musa “Bloom finge ancora di fregarsene della gente che sparla di lei?” Bloom risponde “Tu fingi ancora di non uscire con Sam?” In quel preciso momento entra Terra “Chi finge cosa? A parte Stella che finge di non essere oscurata dalla madre” e ride. Friendly reminder: Stella sarà pure Regina George, ma le altre Winx sono peggio di lei.
La Trix, Riven e Quota poc parlano dei changeling, che sono pericolosi blablabla (ma per quale motivo?), poi Quota poc vede Terra e corre da lei. Riven ha sparso la voce della vera identità di Bloom, ma visto che a dirglielo è stata Stella la colpa ricade su di lei (perché tutti la devono odiare ancora di più, chiaro). 
Cambio scena, Sky e Stella parlano della regina, Stella dice che la madre la organizzato l’assemblea sui demogorgoni come scusa per controllarla. Stella è a disagio, il suo ragazzo per consolarla dice “lo hai detto alle tue amiche? A Bloom farebbe bene distrarsi”, SKY TI PREGO MUORI, COSA C’ENTRA BLOOM SE A STARE MALE È STELLA. Poi arriva la madre di Stella che non somiglia manco per sbaglio a quella del cartone, ma ok. 
Terra, Babbo e Crush di Musa sono tutti e 3 nella serra, arriva Quota poc che vuole parlare con Terra, babbo e crush di Musa osservano e Terra interviene “anche se comprendo che storicamente parlando lo scopo del patriarcato sia quello di salvare le donne da situazioni di pericolo, ci penso io”, ecco l’ennesima frase girl power INAPPROPRIATA, NETFLIX COSì SVILISCI LE BATTAGLIE DEL FEMMINISMO. Poi Terra dice a Quota poc di essere una brava persona, e che è sicura che anche lui lo sia, ma non le interessa più scoprirlo, e poi gli sbatte la porta in faccia. Poi il padre di Terra si allontana per andare all’assemblea, e lei sbircia tra i documenti/carte che stava esaminando il padre (e che casualmente ha lasciato lì nella serra a portata di tutti). 
No ok scena completamente INSPIEGABILE che proverò a riassumere ma boh: arriva la madre di Stella nell’ufficio di Faragonda, Aisha le dice se avesse bisogno può rivolgersi a lei blablabla, la madre di Stella, Faragonda, Splinter e il padre di Terra vanno nella stanza affianco. Aisha fa cadere dei documenti, non si capisce se sia una roba premeditata o un incidente, invece di raccogliere i documenti chiude l’anta (scorrevole) di un armadietto di metallo, sotto la fessura di questo armadietto c’è un anello e Aisha è visibilmente confusa, in realtà questo anello è tipo una microspia magica e Aisha, avvicinando l’oggetto all’orecchio, riesce a sentire la conversazione nell’altra stanza (parlano dell’assistente morto di Faragonda), e spaventata rimette l’anello sotto l’armadietto. ??????? Da dove è uscito fuori ‘sto anello?????? CHI CE LO HA MESSO??????  Aisha racconta quello che ha sentito a Bloom “Callum è morto ma Faragonda dice che è partito”. Poi Bloom chiede ad Aisha “sei sicura che Faragonda non abbia distrutto i vecchi archivi di Alfea?” e Aisha esclude la possibilità, perché Faragonda ama la carta e non le ha nemmeno permesso di digitalizzare dei documenti (Ah lo puoi fare Aisha? No perché, a parte gli smartphone, non ho visto nulla di vagamente tecnologico in questa scuola essendo palesemente la brutta copia di Hogwarts). Poi Bloom, approfittando dell’assemblea, decide di svignarsela e andare nell’ala est a cercare documenti, perché tutto nell’ala est si trova, foto di persone che hai visto solo nei tuoi ricordi, documenti top secret di Alfea, il sacro Graal, la rosa incantata della Bestia e Giacobbo con la sua troupe televisiva che gira una puntata di Freedom - Oltre il confine.
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Per nessunissima ragione al mondo arriva Sky che chiede a Bloom “che cosa ci fai quaggiù”. E TU COSA CI FAI NELL’ALA EST DI ALFEA SKY?
Anche Riven e la Trix se ne sbattono dell’assemblea e vanno anche loro nell’ala est, così da disturbare le riprese di Freedom - Oltre il confine (li scusi mr. Giacobbo).
Assemblea, la regina parla dei demogorgoni, Terra spinge sul fatto che Stella dovrebbe avere dei sensi d’inferiorità nei confronti della madre visto che è perfettissima mentre Stella è cattiva™ (Terra sei più cattiva™ tu MA OK), Sam e Musa si mandano i messaggini, Terra ghigna e chiede a Musa cosa sta sentendo Stella, ma per sbaglio capta le “emozioni” di Faragonda e capisce che qualcosa non va. 
Bloom dice di essere nata nel 2004
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lei e Sky cercano foto di “fate ragazze madri”, e poi fa il piantino con Sky perché a scuola parlano male di lei blablabla. Sky trova una foto del padre, e scoprono che “Rosalind” era il comandante della squadra del padre. Sky fa il piantino sul padre che era un guerriero fico e deve comportarsi come lui blablabla. Bloom e Sky si osservano intensamente, ma arrivano la Trix e Riven ad interrompere il momento romantico™.
La madre di Stella rivela che stanno dando la caccia ad almeno 5 demogorgoni o più, e tutti si allarmano. 
Riven chiede “siete stati davvero a rovistare tra questa spazzatura merdosa?” la Trix risponde “chi pensa che la storia sia spazzatura È spazzatura” poi aggiunge “non essere spazzatura, forse erano qui per i preliminari” e Riven “sono certo che non scopino, questo renderebbe Sky vagamente interessante” Bloom “ha ragione non erano preliminari, ma eravamo soli ed era meglio” La Trix “Oh una storia d’amore, una cosa decisamente peggiore” Io che sto perdendo tempo a guardare e recensire questa roba:
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No scherzo, non fatelo bambin*, non bevete i detersivi/acidi che si muore
La Trix dice a Bloom di essere lì per aiutarla, ma Bloom non vuole il suo aiuto per colpa della storia instagram che ha pubblicato la Trix e ha umiliato la sua amica Terra. La Trix risponde “se vuoi prendertela con qualcuno fallo con il bastardo che ha detto in giro che sei una changeling” tutti guardano male Riven, e Sky lo affronta, Riven risponde “se Santo Sky è pronto con la predica io vado” RIVEN FAI PENA MA CASPITA SE HAI RAGIONE.  Riven se ne va, ma Sky lo segue e gli rinfaccia il fatto che da quando “si sbatte” la Trix è peggiorato, R: “a lei piaccio così come sono” S: “e quindi io chi sarei?” (Sky sembri geloso, non è che ti piace Riven in realtà?) R: “quello che pensa di essere migliore di me. E poi sentiamo cosa sono queste critiche? Sei tu che hai la ragazza e ci prova con le matricole” VAI RIVEN, DIGLIELO A ‘STA CIABATTA D’UOMO CHE È ‘NA MERDA. S: “le cose non stanno così” R: “Oh davvero? Perché è quello che pensano tutti, inclusa Stella, e forse è per questo che ho saputo da lei che Bloom è un changeling” e Riven se ne va mentre Ciabatta lo fissa, so già che userà la scusa per sfogare la sua frustrazione su Stella.
La Trix e Bloom forzano il lucchetto di una porta, entrano in una stanza che è una “sala operativa”, e la Trix si mette a giocare con delle mappe in 3D.
Stella fa esperimenti con la sua magia davanti a Faragonda, userà questi arcobaleni di luce al prossimo gaypride di Solaria. 
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Ma la Regina Luna vota Giorgia Meloni e non è felice che Stella sappia creare arcobaleni gay
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“Riabilitare la magia richiede tempo” risponde Faragonda, e la regina “Non l’ho mandata qui per perdere tempo, ma perché avevi promesso di aiutarla dopo l’incidente con Ricky”, Faragonda: “Che si è verificato perché in precedenza puntava solo ai risultati, quando sarà pronta passeremo a magie più potenti, ci vorrà del tempo”. La madre continua ad intimidire Stella, a dirle “non parlare mentre parlo io”, sottolinea che Stella è l’erede di Solaria e che dovrebbe avere un potere nettamente superiore. Poi la regina causa un’allucinazione alla figlia (a quanto pare chi ha il potere della luce può fare anche questo), Stella è spaventata da quel che accade, infine la madre si rivolge a lei dicendole “l’apparenza è tutto Stella” poi guarda Faragonda “e tu dovresti saperlo bene Farah”, Faragonda risponde “entrambe abbiamo fatto il necessario per preservare la reputazione di Solaria”. 
Perché Netflix è così, Stella non può avere gioie, no Brandon, no amiche, no carattere solare e allegro, no GENITORI DECENTI.
Stella va via in pieno mental breakdown, Aisha le chiede se sta bene e lei risponde con occhi lucidi “ovviamente”, ed esce dall’ufficio. Aisha riprende a spiare la conversazione con l’anello microspia di prima (MI DEVI DIRE DA DOVE ESCE FUORI AISHA, QUELL’ANELLO È SBUCATO DAL NULLA DAI) e sente Faragonda dire “vedo che usi ancora la paura come stimolo” e la regina risponde “ti comando grazie ad essa”.
Terra dice alle ragazze che il padre sta mentendo e finge che va tutto bene ecc ecc. Le winx sanno che il padre di Terra ha creato una pozione per rilevare la magia, poi arrivano alla conclusione che è stata una fata ad uccidere l’assistente di Faragonda. Arriva Sky e chiede di Bloom (ma guarda un po’), poi Terra riassume quel che sta succedendo “tizio è morto, i docenti pensano che sia stata una fata, hanno convocato l’assemblea per trovarla ma non ci sono riusciti perché chiaramente non era lì, quindi non crediamo e non ci fidiamo di nessuno” <--- palesemente uno spiegone di netflix messo accazzo di cane perché a parte tizio morto/colpa di una fata IL RESTO NON ERA CHIARO.  Sky reagisce con un “Merda, Beatrix”. Ok ovviamente la Trix è sospettabile, ma Sky: che mi dici di Bloom? Pure lei è una fata che non è stata all’assemblea. E ti dirò di più DeFonseca che non sei altro, magari anche altre fate hanno saltato l’assemblea, PER DINCI PROVATE AD INDAGARE POCO POCO PRIMA DI ARRIVARE ALLA SOLUZIONE, NON È COSì CHE FUNZIONA, NON È CREDIBILE. MA SCEMA IO CHE CERCO CREDIBILITà IN QUESTA ROBA. 
Bloom cerca informazioni su Rosalind, cosa stava facendo nel 2004? La Trix risponde “stava guidando il battaglione contro i demogorgoni”, e Bloom aggiunge che deve scoprire cosa stesse facendo il dicembre (precisamente il 12) del 2004. La Trix pare sapere qualcosa ed esclama “ha perfettamente senso”. Bloom riceve messaggi dalla chat di gruppo... delle Winx. Cioè cosa. Perché si chiamano “Winx”? E da quando? Nel cartone mi ricordo il momento scemo in cui dicevano “uh sì formiamo un gruppo, siamo le Winx”, ma qui non è mai successo. Senza Stella nel gruppo magari, perché lei sta sul cazzo a tutti.
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Ovviamente Bloom non legge i messaggi che sicuramente volevano avvertirla di stare attenta alla Trix, e ti pareva. Per qualche motivo la Trix sa che i messaggi parlano di lei, perciò senza farsi vedere usa la sua magia per spegnere il telefono di Bloom.  Bloom scopre che Rosalind a dicembre si trovava ad “Asterdel” (non ho capito perché cambiare nome a Domino ma vbb, non faccio domande), e arriva alla conclusione che magari i suoi genitori non erano studenti ma venivano da “Asterdel”. La Trix rivela a Bloom che sa dove si trova Asterdel e le chiede se vuole andarci visto che si trova a poche ore da lì. Bloom non ci vuole andare perché “non ti conosco gnegne” e ok comprensibile, ma allora MI SPIEGHI PERCHé RIVELARE QUALSIASI COSA A QUESTA TIZIA SE T’INSOSPETTISCE? Vbb alla fine accetta e segue la Trix.
Sky va da Riven “LEI DOV’È?” R: “Chi?” S: “L’instabile ninfomane che fa di te quel che vuole” SKY MA QUALE SAREBBE IL PROBLEMA? FAI FORSE PARTE DELLA HORNY POLICE? O SEI GELOSO? DAI DILLO CHE NON TI FREGA NIENTE DI BLOOM E IN REALTà FAI SOGNI BAGNATI SU RIVEN, LO PREFERIREI CREDIMI. Riven risponde che non lo sa, e Sky continua con “sto cercando Bloom e la Trix è stata l’ultima persona a vederla”. Plottwistone dalla sua camera esce fuori Stella “Sul serio? Ti ho mandato tipo 20 messaggi e tu vai fuori a cercare Bloom?” E STELLA HA RAGIONE, POTETE FARLA PASSARE PER CATTIVA QUANTO VOLETE, MA SKY LA TRATTA MALISSIMO. LEI SARà PURE UNA FIDANZATA TOSSICA, MA LUI A CONFRONTO È UN INTERO SITO DI STOCCAGGIO RIFIUTI PERICOLOSI. Ovviamente Sky rigira la frittata perché “gnegne è scomparsa grazie a te, perché tutti sanno che è un changeling, sei come tua madre” e poi “io ho chiuso con te Stella, ho davvero chiuso”.
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La Trix ruba un’auto e Bloom le chiede “come fai a sapere come si ruba un’auto?” CHE DOMANDA È PER DINCI. E PERCHé TI FIDI DI UNA CHE HA RUBATO UN SUV?
Le Winx dicono tutto a Faragonda, e Terra sbrocca contro suo padre, poi arriva il maestro Splinter “una guardia reale è stata messa KO e il suo suv è scomparso” MA COSA, MA LE GUARDIE REALI CE L’HANNO UNA VAGA UTILITà?
La Trix e Bloom arrivano ad Asterdel che dovrebbe essere una città, ma non c’è niente lì. Bloom cammina e inciampa in un teschio, la Trix invoca la magia e dice “non sei l’unica fata potente di Alfea” e lancia un attacco che sembra essere rivolto a Bloom, in realtà distrugge una barriera che mostra le rovine della città. La Trix spiega a Bloom che l’unità militare di Alfea ha distrutto la città perché i bruciati si erano insediati lì, poi aggiunge che ha indebolito il velo magico che la Regina Luna ha creato per nascondere le rovine, “Pensaci bene, la nostra sovrana ha cercato di cancellare un crimine di guerra”. Infine la Trix rivela di essere nata lì e la sua famiglia è morta lì due giorni prima del compleanno umano di Bloom. Poi arrivano alla conclusione che i genitori di Bloom siano morti lì, e che le uniche sopravvissute di Asterdel sono loro 2.  La Trix continua dicendo che è sicura di quel che dice perché ha visto tutto, e mentre scappava con qualcuno che l’ha portata via da lì ha visto i 3 prof (farah, splinter e padre di terra) di Alfea che giravano per la città come “eroi”, inoltre ricorda bene quel momento perché Rosalind ha impresso anche nella sua mente quel ricordo, proprio come è successo a Bloom.  La Trix incolpa i 3 prof dicendo che hanno insabbiato tutto, e Rosalind le ha salvate per rimorsi di coscienza. 
Tornando ad Alfea Bloom chiede alla Trix se pure lei è un changeling, ma lei risponde di no, che Rosalind l’ha affidata ad un caro amico mentre nascondeva Bloom nel mondo umano. Bloom si chiede perché Faragonda l’abbia portata ad Alfea se ha ucciso i suoi genitori, la Trix risponde che probabilmente non ha capito chi è e che farebbe meglio a non dirglielo. Bloom non si fida, però la Trix le rivela che Rosalind è viva ed è stata imprigionata da Faragonda, e che è venuta ad Alfea per liberarla. “Plottwistone” i 3 prof attaccano il suv, catturano la Trix e portano Bloom ad Alfea. 
Le Winx rivelano a Bloom che la Trix ha ucciso l’assistente di Faragonda, ma Bloom non si fida delle loro parole (perché le hanno sentite dai prof), E TI PAREVA BLOOM, MA DAI IL BENEFICIO DEL DUBBIO ALLE TUE AMICHE E AI PROFESSORI. Arriva la ciabatta a piagnucolare “mi dispiace di averti lasciata con lei” e Bloom “non mi ha rapita sto bene lo giuro”, “S-s-sono felice di vederti” OH MA FALLA FINITA DEFONSECA.
Terra, Aisha e Musa si allontanano per fatti loro, Terra è nervosa perché il padre le ha mentito e “non mi menti se mi vuoi bene”, Musa ascoltando quelle parole si sente in colpa e dice a Terra di vedersi con suo fratello, Terra è felice di averlo saputo, e fa presente a Musa che Sam è uguale a suo padre e che quindi è destinato a diventare calvo, poco dopo si accorgono che non c’è più Stella nel loro appartamento, ha portato via i bagagli.
Stella è in macchina con la madre, stanno tornando a Solaria, lei dice “potevi fami salutare le tue amiche” e la madre aggiunge “non sono tue amiche Stella”, E HA RAGIONE, MI DISPIACE MA HA RAGIONE. 
La Trix è in prigione, nel frattempo Sky sbrocca contro il maestro Splinter “dovevi dirmi che Bloom era minacciata da un’assassina gnegnegne” Splinter dice “ti devi fidare di me, non puoi sempre sapere tutto, a volte devi solo prendere ordini, perciò te li ribadisco: ti guadagnerai la fiducia di bloom, le chiederai cos’è successo con beatrix e mi riferirai tutto” SI NETFLIX ADESSO CI FAI CREDERE CHE SKY STAVA VICINO A BLOOM SOLO PERCHé GLIEL’HA DETTO IL MENTORE, MA CERTAMENTE. 
Bloom va da Faragonda e chiede cosa sono i bracciali che hanno usato per catturare la Trix, Faragonda dice che sono limitatori runici e impediscono alle fate di usare la magia, e Bloom “È UNA BARBARIA”, NO BLOOM, LA BARBARIA È QUELLA CHE HANNO FATTO A STELLA IN QUESTO MEDIOCRE LIVE ACTION CHE FA SEMBRARE RIVERDALE UN CAPOLAVORO GIRATO DA KUBRICK IN PERSONA, e continua “le hanno strappato la pelle” NON È VERO, LE HANNO MESSO DEI BRACCIALETTI, NON HO VISTO EPIDERMIDE SVOLAZZANTE. Faragonda chiede a Bloom di cosa hanno parlato lei e la Trix, Bloom risponde “Vestiti, bei ragazzi, chi guida più veloce, è stata una gita direttrice, tutto qui” BLOOM TI POSSO LANCIARE QUELLA CIABATTA DI SKY IN FRONTE? Faragonda suggerisce a Bloom di scegliersi le amicizie con più attenzione.
L’episodio finisce con Faragonda che chiama la mamma di Bloom dicendole che “sta faticando ad adattarsi alla scuola, e che se dovesse dire qualcosa di fuori dall’ordinario la prego di non esitare a chiamarmi, sono un’esperta nel gestire queste situazioni”, il tutto con la musica creepy in sottofondo, Netflix bel tentativo ma si vede lontano un miglio che Faragonda non è tra i veri malvagi.
Personaggio migliore di quest’episodio Sandro Giacobbo e il suo servizio sull’ala est di Alfea.
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abatelunare · 3 years
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Le ferite di Steven
Penso che Ferite mortali sia uno dei migliori film di Steven Seagal. Lui è ancora abbastanza in forma, sebbene in misura minore rispetto ai film precedenti. La storia è una baggianata, eh. Un poliziotto insubordinato e dai modi più che spicci viene trasferito in un distretto considerato la fogna della città. Lì scopre un giro di droga gestito da colleghi senza scrupoli. Inutile dire che riesce a smantellare il tutto, grazie anche a un tizio multi miliardario. La vicenda è ben confezionata. Nonostante duri poco più di un'ora e mezza, ha un ritmo piuttosto buono. E le sequenze d'azione - combattimenti compresi - sono decisamente spettacolari. Numerosi gli interpreti famosi: DMX, Tom Arnold, Eva Mandes, Anthony Anderson (apparso anche in Romeo deve morire, con Jet Li, e altre numerose pellicole; è anche uno dei due detective  della serie principale di Law & Order), Jill Hennessey (protagonista della serie televisiva Crossing Jordan), Bill Duke (ha lavorato con Schwartzenegger in Predator e Commando, per fare due titoli), Bruce Mc Gill (fra le sue pellicole ricorderei Timecop e L'ultimo boy scout; in tv lo si è visto nelle serie tv Rizzoli & Isle e MacGuyver), Isaiah Washington (qui non mi viene in mente alcun titolo, ma so che è apparso in diversi film). Per lo meno io ricordo questi. Se vi piace il genere, è il vostro film.
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jeviensdevoir · 3 years
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Detective Dee 2, Tsui Hark, 2013
Quelques combats virevoltants, un monstre assez affreux mais sinon beaucoup de blabla inutile.
A few fun fights in the air, a horrible big monster but except this, long moments of talking.
★✰✰✰✰
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dilebe06 · 2 years
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Detective Chinatown
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L'avevo detto:-" il prossimo drama che mi voglio vedere deve essere una serie leggera e spensierata e deve essere su Viki."
E poi: Detective Chinatown che è un thriller/mystery e che sta su Youtube e iQIYI. Mi vergogno quasi di me stessa.
Ma sono contenta di aver visto questa serie.
Detective Chinatown è una serie di genere Azione/Thriller e Mystery da 12 episodi, divisa in tre parti: i primi 4 episodi formano una storia, gli altri 4 sono un flashback sul protagonista e gli ultimi portano in scena un caso completamente nuovo con addirittura un altro cast. O_O Perché sì.
Questa strutturazione sebbene sia una novità rispetto alla solita struttura dei drama ha anche dei difetti. Diciamo che le tre storie che si delineano, rappresentano anche il mio indice di gradimento: ho adorato la prima, ero meno entusiasta della seconda e la terza mi ha lasciato piuttosto fredda.
A causa di questa architettura mi vedo quindi costretta a parlare prima delle tre storie singolarmente - con spoiler - e poi del valore generale della serie.
1° STORIA
Of all my past created evil karma, all by beginningless greed , anger and delusion. [Avatamsaka Sutra]
La prima storia di apre con il caso di una ragazza che alla polizia racconta che, mentre stava aspettando il treno sul binario di notte si è sentita spingere da dietro cadendo sui binari. Ogni tentativo di urlare o alzarsi è stato inutile: sentiva come se ci fosse una mano che la teneva giù. Fortunatamente un passante l'ha salvata ma la cosa strana è che visionando le telecamere...dietro di lei non c'era nessuno! La ragazza terrorizzata ed il lacrime dice che prima di cadere ha sentito il suono del "sutra" nelle orecchie. E che sembrava sentirlo solo lei. Poiché i Ghostbuster non esistono, viene chiamato il Detective Lin Mo perché risolva questo caso che sembra quasi paranormale.
Lin Mo è il protagonista di questa storia, un uomo di poche parole, freddo e poco socievole. Geniale chimico e super intelligente, molto eccentrico, ha il "super potere" di avere un naso particolarmente sviluppato: a lui basta annusare qualcosa per determinarne la provenienza. E' un pò come Sherlock Holmes. Solo con l'olfatto di un cane.
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Lin Mo capisce subito che c'è qualcosa che non va e collega questo caso con un fatto accaduto qualche giorno prima: una ricca e bellissima donna che nel cuore della notte si era gettata dal tetto di un palazzo dopo aver fatto una danza buddista. Cosa hanno in comune queste due cose? Che anche questa donna sentiva il suono del sutra.
Ma quindi...siamo nel paranormale? Chiamiamo davvero i Ghostbuster?
Ho amato questi episodi! Quel velo di mistero/inquietudine/horror che davvero ti fa domandare se quello su cui hanno a che fare sia "umano" o " sovrannaturale". Le inquadrature, il montaggio, i dialoghi... tutto l'insieme converge nel tratteggiare una storia piena di misteri e colpi di scena tenendoti incollata allo schermo per tutta la serie. Le indagini di Lin Mo sono poi intelligenti, sveglie e interessanti: noi come l'investigatore scopriamo la storia passo passo, unendoci a Lin Mo nel tentativo di sbrogliare la matassa ed io adoro queste elecubrazioni mentali!
Lin Mo poi è stupendo: oltre ad avere l'olfatto dei cani, si muove tutto rigido e scattante. Non aspetta gli altri, mangia per tre, arriva a conclusioni quando gli altri stanno ancora a farsi domande. Ed ha quell'atteggiamento eccentrico e mezzo matto che te lo fanno adorare sempre di più.
Stupenda la scenografia, tutto il comparto visivo e tecnico. Sanno creare la suspance e non esitano ad usare ogni mezzo - anche e soprattutto visivo - per tenerti con il fiato sospeso.
Meno bene invece per la protagonista femminile. L'agente Sa sha, che oltre ad avere una evidentissima cotta non corrisposta per Lin Mo, non riesce a mettere in mostra le sue capacità, risultando più un assistente del detective piuttosto che un agente di polizia che indaga in collaborazione con il lead.
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Comunque sia, se potessi dare un voto solo a questa storia... a questi 4 episodi... si prenderebbe un 8 e mezzo a mani basse.
Stupendo.
SPOILER 1° STORIA:
Più che spoiler è un osservazione. Anzi due. Lin Mo oltre all'olfatto da cane ha la capacità di vedere i morti. Che se da una parte inquieta un bel pò dall'altra mi fa domandare il perché. Qual è l'utilità di ciò ai fini della storia? I morti poi manco danno indizi utili: stanno lì e commentano insieme a Lin Mo il modo in cui hanno lasciato questa valle di lacrime. L'utilità è squisitamente di fare esposizione e dare un partner di conversazione al detective per spiegare a noi comuni mortali le dinamiche della morte della vittima di turno. Ma logicamente e scientificamente parlando, questo non ha senso.
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Come non mi torna il perché la ragazzina che gira appresso a Lin Mo parli con i gatti. E i gatti le rispondano.
Lasceremo ai posteri l'ardua sentenza.
2° STORIA
Stat Rosa Prinstina Nomine, Nomine nuda Tenemus. [The Name Of the Rose - Umberto Eco]
La seconda storia invece è un flashback e narra "come" Lin Mo sia diventato un Detective. Senza fare spoiler - perché non è ancora il luogo adatto - ci viene mostrata la storia che ci sta dietro partendo proprio dal peculiare lavoro di Lin Mo.
Personaggio chiave è Ivy, giovane e bellissima vedova che intreccerà le sue vicende con quelle del non ancora detective Lin Mo in una storia carina e con grandi colpi di scena ma per me meno avvincente della precedente.
Non ha aiutato il fatto che a me sta Ivy ed il ruolo romantico che le hanno affibbiato non sia piaciuto, trovandolo troppo un clichè: la vedovella bella e gnocca, ricca di frasi sagge e malinconiche, con una storia strappalacrime alle spalle e che guarda caso, tocca il cuore del nostro protagonista. Noioso.
Viceversa Sa Sha che nella prima storia non aveva troppo risalto, diventa qui essenziale e si prende finalmente il suo spazio. Non troppo...ma almeno non fa da bella statuina.
Come sempre stupendo il comparto visivo con scelte di messa in scena davvero intriganti e geniali. Si perde molto dell'inquietudine della storia precedente per far spazio all'approfondimento del caso e del protagonista - e Ivy - ma tutto sommato è una storia carina.
Punto di merito per il finale che porta quel colpone di scena di cui la storia aveva un gran bisogno.
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Ok, SPOILER STORIA N.2
Due cose:
La prima è il lavoro del lead prima di diventare amico delle guardie. In pratica nella prima storia ci viene buttata in mezzo al discorso una frase, che se batti le palpebre te la sei già persa da quanto è detta random e rapidamente per poi passare ad altro:
" [...] perché il tuo lavoro precedente consisteva nel trasformare gli omicidi in suicidi......" - una cosa così.
Ed infatti viene fuori che il nostro eroe faceva lo Spazzino. Detta volgarmente, ripuliva le scene del crimine per far passare brutali assassini come dei suicidi. Onestamente non ha mai trovato in altri drama un lavoro così strano.
La seconda cosa è Ivy. Ora, tralasciando il clichè della donna stupenda che fa girare la testa a tutti gli uomini ecc ecc, ho passato 4 episodi a storcere il naso ad ogni sua inquadratura: troppo perfetta, troppo malinconica e triste. E quanto era cliché il fatto che la povera stellina fosse stata obbligata a sposare gli uomini ricchi contro la sua volontà e che si volesse unire al lead per vendicarsi?
Come ho alzato gli occhi al cielo alla loro storia d'amore. A parte che Lin Mo appena la vede si innamora seduta stante. Fa un pò il ritroso ma poi... Talmente rincoglionito che non si accorge di tutti gli indizi sul fatto che la donzella non sia così casta e pura come sembrerebbe. E tutte le loro scene sdolcinate e piene d'aammmore sono state per me super skippabili. Insomma, a me sta storia d'amore non è piaciuta.
Ma ho adorato il finale - soprattutto perché Lin Mo ci fa la figura dello scemo - dove Ivy si rivela la strega bugiarda e falsa che si prefigurava già dall'inizio. Tutti a dire al protagonista che la donzella non la raccontava giusta ma lui era innnnnaaaammmooorraaatoooooo e si è fatto ben fregare:
adesso l'unico appiglio che ha sulla morte di sua madre avvenuto tempo addietro, è su un volo diretto chissà dove. Più ricca e soddisfatta di prima. Bravo Lin Mo!
3° STORIA
All warfare is based on deception. When able to attack , we must seem unable; when using our forces, we must seem inactive. [ The Art of War - Sun Tze]
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Qui è dove la serie mi ha perso.
In questa ultima storia cambiano i protagonisti e tutto l'amore che stavo dando a Lin Mo si scoglie come neve al sole visto che il suo continuo non ha un briciolo dell'interesse del suo predecessore.
Siamo in compagnia dei 5 ragazzi più ricchi dell'Asia che vogliono partecipare a tutti i costi ad una sfida ad un gioco online. Tale sfida vede le squadre più forti di un gioco tipo Call Of Duty, raggiungere un isola sperduta in acque internazionali per decidere chi sarà la squadra più forte.
C'è solo un problema: i Nostri sono delle schiappe a questo gioco. E siccome sono dei perdenti, si comprano direttamente l'invito. ricchi bastardi
Preso il posto della squadra che dovrebbe partecipare, i 5 raggiungono l'isola sperduta e nell'arena predisposta con pubblico e molti pc, le squadre si presentano agguerrite per il titolo.
Su una di loro però aleggia una leggenda: il loro miglior giocatore - il cecchino della squadra - dopo una pesante sconfitta 5 anni prima, è scomparso dai radar. Nessuno sa dove sia, cosa stia facendo... ma i suoi vecchi ex compagni non si sono arresi e continuano a giocare anche senza di lui.
Inizia la partita e la squadra dei Nostri perde subito lasciando il lead/investigatore come unico giocatore ancora in vita. le abilità non le puoi comprare
Ma ecco che qualcosa non va: le luci dell'arena di spengono e sullo schermo appare una figura mascherata. Con voce metallica egli comunica alle persone presenti che tutte le uscite sono bloccate, che sotto i sedili sono presenti delle bombe e che moriranno tutti se non trovano " Il Peccatore".
Panico.
Ancora increduli e sconvolti le squadra ricominciano a giocare per scoprire che alcuni di loro che muoiono nel gioco, muoiono anche nella realtà. Cosa fare allora?
Non resta che giocare.
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Per quanto io adori le serie ambientate nei videogiochi - DIE NOW SEMPRE NEI NOSTRI CUORI ASSIEME A MEMORIES OF THE ALHAMBRA - ho fatto fatica ad appassionarmi sia al gioco che alla storia. Non amo gli sparatutto ed i giochi di guerra, motivo per il quale ho visto il gioco con poco entusiasmo.
Inoltre non aiutava il fatto che a differenza delle prime storie dove il protagonista era Lin Mo e solo lui - con comparsate sparse di Sa Sha - qui il gruppo è composto da 5 persone. Ed infatti la serie non riesce a dare a tutti lo stesso spazio, relegandoli ad assistenti che non portano NULLA alla storia.
Mi è invece piaciuto il clima di terrore e ansia generato dall'essere chiusi sopra una bomba. Si percepiva davvero l' angoscia. Seppur il fatto di aver messo un lead così spensierato abbia spesso " rovinato" i momenti di tensione.
Il lead infatti credo sia ciò che mi ha convinto di meno. La sua caratterizzazione da figo del quartiere che ci crede una cifra non mi ha divertito. Mi ha solo fatto cadere le braccia. Anche se il suo metodo d'indagine ricordava un pò quello di Lin Mo. ma sai quanti cereali devi mangiare ancora per arrivare al suo livello???!!!
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La terza storia l'ho infatti trovata più infantile e leggera rispetto alle due storyline precedenti. E mi è quindi piaciuta meno. Anche perché si capisce presto dove sta andando a parare.
Ho trovato invece gradevole la risoluzione finale per quanto sia stata così complicata e assurda che mi ha lasciato senza parole ( in termini negativi) . Mi sono anche un pò commossa. O_O
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SPOILER STORIA N.3
Io capisco tutto, davvero. Ma come dovrei sentirmi quando mi dici che è stato TUTTO orchestrato dal lead? che la sfida, il luogo, il tizio mascherato, le morti - finte - , le bombe ecc ecc era stato tutto studiato a tavolino dal protagonista con la complicità delle altre squadre?
Con l'obbiettivo di trovare info sul Checchino, il lead tira su tutta una finta baracconata per far cadere in trappola i vecchi compagni di squadra del ragazzo scomparso. E mi ha lasciato " scioccobasita" questa rivelazione. Perché potevo pensare ad almeno 10 dozzine di modi - meno costosi - per investigare sulla questione.
Almeno Lin Mo interrogava, andava nei luoghi degli omicidi, studiava le personalità. Questo lead invece gioca la carta del terrorismo psicologico costringendo l'assassino a venire fuori per la paura. Ripeto, non è male. E' diverso dal solito almeno. Ma non credo che mi piaccia particolarmente come soluzione. Per quanto sia stato effettivamente un colpo di scena! XD
L'unico momento in cui mi sono sentita emotivamente investita è nella parte dove i Nostri vanno a trovare la mamma dello scomparso per dargli aggiornamenti del figlio: troppo gentili per comunicargli la morte, gli raccontano che il figlio sta bene, che è in Africa a divertirsi e che non si deve preoccupare per lui. La signora capisce però la verità ed è stato davvero straziante il pianto di questa madre. T_T
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Considerazioni generali: Da aggiungere a quanto detto all'inizio del commento. Ho apprezzato la divisione in tre parti per via della novità ma allo stesso tempo non mi è piaciuto tantissimo lo stacco così netto da una serie all'altra. Davvero buono il personaggio di Lin Mo mentre boccio il protagonista della terza storia di cui non ricordo nemmeno il nome. Ottimo il comparto visivo e audio - c'è una canzone bellissima nella seconda storia - nonché la scelta di creare recap delle indagini non solo parlandone ma visivamente. Questo ha tanto aiutato. Un drama che sono ben contenta di aver visto ma che difficilmente rivedrò.
Voto: 7.8
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maybeweexisttobleed · 4 years
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Una passeggiata al JFK. La luna crescente ormai stava raggiungendo la piena forma, il cielo era limpido e le persone si stavano godendo le prime serate autunnali. Le solite chiacchiere, una passeggiata con la scorta a pochi metri da loro. Era strano trovarsi a parlare con Dylan Grayson. Il suo nome saltava fuori in un dossier, sapeva che era tenuto sotto scorta per ragioni di sicurezza e la Human Brotherhood aveva messo un bersaglio proprio su quel dottore gentile quanto riservato. L'aveva visto in un altre tre occasioni, una in più una in meno. Parlavano spesso del lavoro, ma non oltrepassavano mai l'etica professionale e quella sera, ogni discorso venne messo da parte quando lui la prese per il braccio. Lui le disse che le era sembrato di aver visto Sam Reed.
Com'era possibile?
Erano nel cuore della City, a due passi dalla fontana del Plaza. Forse, si disse lei, aveva solo visto qualcuno che le somigliava. Alle volte la mente gioca dei brutti scherzi, ma sapeva anche che ogni sospetto andava verificato. La camminata s'interruppe e lei fece cenno alla scorta di alzare la guardia e fare una verifica.
Sam Reed. Sam.
Non l'aveva mai vista dal vivo ma erano sufficienti i suoi reati e la sua fama, le foto segnaletiche e la sfilza di rapporti PPD sul suo conto. Peccato che Grayson la intercettò per primo, si staccò da lei e corse verso quella donna lontana e voltata di spalle. Alexandra gli urlò di fermarsi, la scorta stessa corse verso di lui e Grayson ignorò le parole di lei e seminò tutti. Però non era l'unico problema, c'era anche Nora Stephens, ferma immobile a guardarli. A quel punto dovette decidere in fretta e lasciò, l'ingrato compito di rincorrere Dylan, alla sua scorta di poliziotti.
Robin Hood. Sbirretta. Quante prese in giro. Sapevano come sarebbe andata a finire.
Uno sparo, una freccia scoccata. Nora sparò contro la detective, la ferì di nuovo alla spalla destra. Alexandra rispose al fuoco ma fu del tutto inutile, la freccia venne schivata con velocità che di certo non era di un comune essere umano. La fece parlare, era così che le avevano insegnato a fare in Accademia. All'anticrimine, sotto Voight, qualcuno avrebbe già sparato in un punto vitale... Un tiro istintivo, un tiro dovuto ad agente ferito. Lei però non era come il suo Sergente NYPD, era il lato puro della squadra. Quella esclusa dai casini, un fiore da non sporcare o calpestare. Ora invece c'era solo un proiettile nella spalla, il dolore di dover resistere e reggere un arco. Bruciava e sanguinava.
Esattamente come venti giorni fa.
I rinforzi stavano per arrivare, ma si sentiroo uno, due spari. Era Sam Reed che affrontava Dylan Grayson ma non lo uccise e nemmeno lo ferì gravemente.
La scorta corse verso Dylan, Reed e Stephens, invece, scapparono. Arrivarono i rinforzi e loro erano già fuggite lontano da quella piazza dov'era rimasto solo qualche stupido curioso.
L'ambulanza, l'arrivo al Philadelphia General Hospital. La sua bella giacca tagliata, i vestiti scostati e il foro d'ingresso del proiettile ancora lì. Le avevano spappolato un pezzo di osso "sarà un lavoro di microchirurgia" glielo dissero dopo la RX e prima che l'anestesia facesse effetto.
Poi, di nuovo, il buio.
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calimesblog · 4 years
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Nelle grinfie dell’orso
Fandom: Psychic Detective Yakumo Characters: Yakumo Saito, Kazutoshi Gotou Rating: T Summary: Un giovane Yakumo viene portato alla stazione di polizia in cui lavora un altrettanto "giovane" Goto. Il ragazzino è malconcio e parecchio restio ad aprirsi con il poliziotto che, tuttavia, gli impone di fermarsi fino alla fine del proprio turno per poter accompagnarlo di persona a casa. AO3
La stazione di polizia non era certo il suo posto preferito, non che lo fosse il tempio e nemmeno la scuola - ovvio. Se avesse avuto libertà di scelta sarebbe partito per l’Antartide: in fondo la compagnia dei pinguini doveva essere di certo più piacevole di… «Oh, chi non muore si rivede!» sghignazzò una voce roca. «Cosa hai combinato questa volta, Yakumo?» «Niente.» rispose il ragazzo evasivo con una scrollata di spalle. «E stai seduto dritto su quella sedia o cadi, stupido moccioso!» «Signor Goto, la smette di darmi ordini? Mi hanno portato a forza qui, io stavo tornando al tempio.» Yakumo iniziò a dondolarsi con la sedia. «Tutta colpa del suo collega che mi ha riconosciuto…» si lamentò. «Mi stai forse provocando?!» digrignò i denti il poliziotto, rompendo la sigaretta che teneva. Imprecando, buttò il mozzicone nel posacenere. «Posso andarmene adesso?» «No! Prima spiegami che diavolo è successo e poi forse ti lascerò andare.» Yakumo sospirò, si sistemò in modo composto sulla sedia e restio alzò il viso tenuto fino a quel momento fuori dalla visuale del poliziotto. Goto rilasciò un sibilo: l’occhio sinistro presentava una brutta macchia violacea, mentre sul labbro inferiore c’era del sangue ormai rappreso. Comprese subito perché la signora e il collega, che lo avevano portato lì, volevano chiamare un’ambulanza al più presto: l’iride rossa era ben visibile nonostante il gonfiore nascente della palpebra; perciò i due avevano supposto una qualche emorragia. «Accidenti! Chi è stato?» sbottò avvicinandosi per osservare meglio. «Hai messo del ghiaccio sopra?» Yakumo scosse la testa. «Te lo vado a prendere. Tu non muoverti, chiaro?!» se ne andò senza aspettare risposta. Yakumo si strinse nelle spalle, ripensando a ciò che era successo poco prima. Non era stata la prima volta, né sarebbe stata l’ultima, di questo ne era certo. La gente, semplicemente, non capiva. Perciò, non aveva senso che prima la signora che l’aveva portato lì e poi il signor Goto si preoccupassero così tanto delle sue condizioni. Per non pensare poi a come l’avrebbe presa lo zio! In ogni caso, sarebbe stato meglio tornare al tempio che stare lì: non gli piacevano le stazioni di polizia… «Toh! Chiudi l’occhio e metticelo sopra.» ritornò Goto con del ghiaccio sintetico e una pezzuola. «Ahio!» si lasciò sfuggire Yakumo per il dolore, quando sentì freddo sull’occhio pesto. «Che dice tuo zio Isshin?» Il ragazzo ignorò la domanda del poliziotto, interessato più a tastarsi il labbro per verificare se la ferita stesse ancora sanguinando e quanto effettivamente si fosse gonfiato. Il verdetto fu che le aveva prese, ma di questo ne era già consapevole. Forse aveva anche qualche livido… Sulla coscia destra di sicuro, dove l’avevano colpito con un calcio per farlo cadere rovinosamente a terra, e perciò anche sul sedere. Ma non era importante che il signor Goto lo sapesse, no? Smise di concentrarsi sulle ferite di guerra quando si sentì strattonare per il colletto della maglietta. Premette involontariamente col ghiaccio sull’occhio contuso. «Accidenti, signor Goto!!» sibilò protestando per la violenza con cui l’aveva afferrato. Ammutolì quando fissò i suoi occhi fiammeggianti di ira e di preoccupazione malcelata. «Non provare mai più a ignorarmi, Yakumo Saito.» Yakumo sapeva che quando il signor Goto usava il suo nome completo di cognome c’era poco da scherzare. Lo zio Isshin forse aveva ragione a dire che era piuttosto maturo per i suoi undici anni, ma il signor Goto lo trattava sempre come un moccioso – anche in quel momento. Agli occhi del poliziotto non era più il bambino che aveva salvato appena in tempo dalla follia della madre, ma uno dei tanti complessati ragazzi fermati per uso di droga che capitavano lì di tanto in tanto. Si sentiva come uno di loro: se fosse riuscito a giocarsela bene, avrebbe evitato lo strizzacervelli. «Ti ho chiesto cosa pensa tuo zio Isshin di tutto questo.» scandì il signor Goto a pochi centimetri dal suo volto, liberandolo. Yakumo ricadde sulla sedia più contuso e dolorante di quanto lo fosse stato pochi minuti prima. Potevano anche punzecchiarsi a vicenda con battutine anche piuttosto acide e scorbutiche, ma mai quando si trattava di argomenti seri e delicati. «Ti hanno picchiato di nuovo.» continuò il poliziotto in tono serio con le braccia incrociate al petto. Yakumo non si premurò neanche questa volta di rispondergli: era più che evidente. «Non è niente. A parte l’occhio nero, il labbro sta già guarendo.» disse calmo dopo qualche minuto di silenzio. Goto bofonchiò un’imprecazione sulla sua stupidità. «Cosa devo fare con te?!» si esasperò poi. «Niente. Si preoccupi piuttosto di sua moglie che lo ha abbandonato, signor Goto.» sviò Yakumo, sapendo che lui avrebbe colto la provocazione. «E tu come lo sai, piccolo impiccione che non sei altro?!» abboccò infatti Goto. «Le notizie arrivano e gli uccellini cantano.» sogghignò il ragazzo. «Adesso posso tornare al tempio?» «Adesso ti porto nel mio ufficio, ti metti a fare i compiti e aspetti che finisca il turno. Poi ti riaccompagno al tempio.» rispose alzando appena il pollice della mano in direzione dell’ufficio. Yakumo sospirò con irritazione. «Non sono più un bambino! E lei non è mio padre!» protestò con veemenza. S’incupì, abbassando la mano con cui teneva ancora il ghiaccio sintetico. «Non è neanche mio zio! Ma insomma, che avete tutti quanti??» scoppiò. Goto rimase ad osservarlo in silenzio, tranquillo, nonostante Yakumo si fosse alzato barcollando per un giramento di testa che non aveva previsto. Lasciò che gli si avvicinasse, che afferrasse il tessuto della maglietta della divisa, che lo stringesse con violenza nei pugni chiusi e sudati, che lo guardasse con disprezzo – No, con disperazione. Furioso come un animale in gabbia, ferito troppo profondamente, appesantito dal fardello di un “dono” non voluto. Quant’altra sofferenza, dolore, oscurità, avrebbero visto quell’occhio rosso? «La signora e il poliziotto che hanno voluto portarmi qui a forza, lei, mio zio!!» stava ancora urlando. «Io volevo soltanto essere lasciato in pace! Non è colpa mia se nello scantinato della scuola c’è l’anima di un bambino morto!! Che mi picchino pure, non mi interessa!! Loro non capiscono e neanche mio zio capisce!» Yakumo s’interruppe, sgranò gli occhi sgomento e indietreggiò, lasciando andare la maglietta del poliziotto. «Io sto bene. Sto bene!» tremò. «E… è inutile che vi preoccupiate per me!! Siete tutti degli stupidi!!» afferrò lo zaino ai piedi della sedia e con il ghiaccio ancora in mano corse a chiudersi nell’ufficio del poliziotto. Goto lo seguì con lo sguardo fino a quando non vide altro che la porta rovinata dall’usura e dallo sporco del proprio ufficio, – ufficio era comunque un eufemismo, perché uno sgabuzzino delle scope sarebbe risultato sicuramente più spazioso al suo confronto. Abbassò gli occhi sul pavimento incrostato qua e là di macchie di caffè, nicotina e altra sporcizia. Be’, l’indomani sarebbe stato giorno di pulizie, ma non era quello il punto. Si accarezzò il mento pungente di un accenno di barba con aria pensierosa. Cosa poteva fare lui se non quello che stava già facendo? Yakumo era ancora un bambino, troppo giovane e ottuso, nonché scostante e scontroso. Un ragazzo difficile l’avrebbero definito i colleghi – ed anche lui , ma prima di essere un poliziotto era un essere umano e in quanto tale si rifiutava di lasciarlo andare, di abbandonarlo. Certo, non poteva sostituirsi ai suoi genitori né a suo zio, che rispettava molto come persona. Sapeva che nelle mani di uno come Isshin, Yakumo sarebbe stato al sicuro. Certo, entro le mura del tempio, ma fuori? Fuori era esposto alla curiosità, al disprezzo e alla cattiveria della gente. Il mondo era troppo pieno di sé, le persone troppo egoiste ed egocentriche per curarsi di ciò che dicevano, che facevano, e delle conseguenze che avrebbero potuto provocare in un animo giovane ed ingenuo come poteva essere quello di un ragazzino di appena undici anni. Perché se Yakumo cominciava a capire quanto il mondo fosse crudele, ciò non giustificava il fatto che cadesse vittima di certe situazioni. Come quella appena accaduta: preso a suon di pugni solo per aver detto di aver visto un fantasma. La paura era davvero una brutta bestia. E poi, già a quell’età Yakumo mostrava un secco cinismo e un rifiuto totale di affetto – ne aveva appena data dimostrazione. Non andava per niente bene. Proprio per niente. «Maledizione!» imprecò a denti stretti, sbattendo il pugno sul legno della scrivania. Ci teneva a quel ragazzino. E sapeva che non avrebbe dovuto avere più contatti con lui – chi avrebbe voluto avere quel tipo di legame? Avere accanto la persona che ti ricordava la cosa più atroce che mai sarebbe dovuta succedere ad un bambino... Anche lui sarebbe fuggito disgustato. E invece, eccoli lì, a pochi metri di distanza e con una semplice porta di compensato a separarli. Non era riuscito a lasciarlo in pace, non dopo aver incrociato nuovamente il suo sguardo bicolore e averci visto la disperazione e una muta richiesta di aiuto. Con un sospiro stanco Goto si ricompose, passandosi una mano tra i corti capelli scompigliati. Andò al distributore dell’acqua per dissetare la gola secca e prese in considerazione l’idea di accendersi un’altra sigaretta. Almeno, si rincuorò, non è scappato via. Dalla tasca dei pantaloni tirò fuori il pacchetto di sigarette e ne prese una tra le labbra. «Dannazione!» si lamentò non trovando l’accendino. L’aveva dimenticato nell’ufficio.
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Due colpi secchi. «Ehi, Yakumo! Esci fuori che ti riaccompagno a casa!» gridò Goto per farsi sentire oltre l’ostacolo della porta. Il rumore che avrebbe dovuto sentire attraverso il compensato non arrivò alle sue attente orecchie. Forse era scappato dalla finestra? Naaah… O sì? Senza pensarci un secondo in più si affrettò ad aprire. «Yakumo!!» Subito i suoi occhi lo individuarono sdraiato in modo scomposto sull’unica comodità consentitagli in quella piccola stazione di polizia. La poltrona di un orrendo color marrone – a sentire sua moglie – non era stata sicuramente progettata per dormirci sopra, ma Yakumo doveva averla trovata davvero comoda, oppure era stato così distrutto da quella giornata, che ci si era addormentato così profondamente da non averlo sentito urlare. «Ma tu guarda…» mormorò con un mezzo sorriso. Yakumo era rannicchiato su se stesso: la testa su un bracciolo e le gambe a penzoloni sull’altro. La pezzuola e il ghiaccio sintetico, ormai sciolto e inutilizzabile, erano caduti a terra dove avevano lasciato una piccola pozza d’acqua. Sulla scrivania stavano tutti i rapporti e le carte che avrebbe sistemato l’indomani, perciò suppose che il ragazzo non avesse neanche aperto libro per tutte quelle ore. Gli si avvicinò. «Ehi, stupido moccioso. Svegliati, su!» lo scosse da una spalla. Yakumo mugugnò infastidito, socchiudendo appena gli occhi. Quando andò a sfregarli con una mano chiusa a pugno, si dimenticò di andarci piano con quello pesto e sussultò per il dolore e per la sorpresa di trovarlo più gonfio di quanto si fosse aspettato. Sbadigliò. «Avanti, torniamo a casa. Tutti e due.» Goto gli diede una piccola pacca sulla spalla. «Non è casa mia. È il tempio di mio zio.» puntualizzò Yakumo stiracchiandosi. «È casa tua, invece, testone. E farai bene a tenertela cara.» replicò Goto, aiutandolo ad alzarsi. Yakumo allontanò la sua grande e callosa mano, troppo orgoglioso per ammettere di aver bisogno di quella piccola gentilezza. Goto abbozzò un mezzo sorriso, alzandosi per mettere a posto il ghiaccio sintetico nel freezer e la pezzuola sulla scrivania. «Cosa fa adesso? È passato alla compassione?» chiese Yakumo in modo brusco, ricordandosi di cosa fosse successo qualche ora prima. «Ah, quanto fai il difficile, ragazzino!» Per ripicca Goto gli si avvicinò nuovamente e lo afferrò con entrambe le mani dalla vita sollevandolo di peso. Yakumo lanciò un urlo preso alla sprovvista e si affrettò a tenersi dalle forti braccia del poliziotto. Tenendolo sospeso sopra di sé e guardandolo dal basso verso l’alto, Goto sghignazzò. «Sei ancora uno scricciolo!» rise per la leggerezza del suo peso. «Mangi abbastanza?» «Eh?!» si indignò Yakumo, scalciando per obbligarlo a farlo scendere. «Mi metta giù! Signor Goto!!» Goto se lo caricò in spalla come un sacco di patate, prese la giacca della divisa e lo zaino di Yakumo e uscì dall’ufficio, chiudendo la porta a chiave. «Prima di andare al tempio, passiamo a mangiare qualcosa. Ho già avvertito tuo zio, mentre tu ronfavi nel mio ufficio.» rise. «Che ne dici di un bel cheeseburger? Con tante patatine e un bel gelato!» si entusiasmò ignorando palesemente le proteste e i pugni di Yakumo. «Un giorno la denuncerò per maltrattamenti!!» lo minacciò. Goto lo ignorò nuovamente, continuando a camminare con un ghigno divertito. Eh sì, voleva davvero bene a quel moccioso.
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pink-like-roses · 4 years
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The Definitive Guide a maison pas cher
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