#dhiker

[susanhorak]

subhanallah alhamdulillah la ilaha illallah allahu akbar | adhkar repeated Whoever says, ‘Subhan Allah wa bihamdihi,’ one hundred times a day, will be forgiven all his sins even if they were as much as the for more islamic videos subscribe us https://www.youtube.com/c/DhikrCf1 #islam #allah #quran #adkar #ِdua #muslime #ramadan #salat #roqya_char3iya #the_Quran #sihr

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🤲🏼Keep Dhikr constantly in our hearts with SubhanAllah Walhamdulillah Wala ilaha IllAllah wallahu Akbar in square Kufic Style text. Place them in a row, stagger them, place in a frame or even paint a canvas a create your very own masterpiece. Translates to - Glory to Allah (God), Praise be to Allah, There is no God but Allah, and There is no power, no strength but with Allah. ❤️ #dhiker #ziker #dhikr #dhikër #allah #allahuakbar #allahisthegreatest #subhanallah #subhanallah❤️ #alhumdulillah #alhumdulillah❤ #allahﷻ #shahada #praise #god #allahisthegreatest #vinyldecal #islamicart #islamiccalligraphy #squrekufic #kufiart #kuficalligraphy #kuficalligraphy #kufic #arabicart #arabic (at Round Rock, Texas) https://www.instagram.com/p/CJzKDgwAn8t/?igshid=5g3rwnyzqoet

[her-written-thoughts]

happy things;

-when the sky is pink

-wearing your favorite outfit

-seeing your fav person smile

-pretty flowers

-getting into a clean bed

-praying on time

-getting dessert in a restaurant

-when your room is clean and organized

-listening to your favorite Qur'ān recitation

-love letters

-a new episode of your favorite show

-reading books

-doing dhiker

-good hair days

-texting your bestfriend

-getting new makeup

-making a new friend

-feeling beautiful

-getting gifts

-realizing you’re happy

-starry nights

-butterfly’s in your stomach

-feeling inspired

-getting cute messages

[julaibib]

Assalamu aleikum, except istigfar, 7x( asking Allah for Jannah and asking to keep us far from hell fire), and saying 3 time surah ikhlas and of course dhiker of morning & evening, what else can I say during the days of Ramadan...

وعليكم السلام

you can say subhan allah wa bihamdihi  100 , and reading quran or tafsir , give sadqa ,

[thesupportersofahlussunnah]

It has been reported from the Prophet (صلى الله عليه وسلم) that there's a devil called "Khinzib" he whispers to the person while praying, to push him away from worship. And another devil who whispers for the one making wudu'. So we must ignore them and mention Allah. Make your daily dhiker, Tahseen and ignore this devil. Try to spend all Salah in khushu^

[8dq0029]

Soul Relaxing zikar Laa ilaaha illallah || Best ever Dhiker || 🎧

[allmadamevrath-blog]

Dizionario dell'esoterismo. Storia, simbologia, allegoria. Lingua sacra

Dizionario dell'esoterismo. Storia, simbologia, allegoria

Lingua sacra

Esiste una lingua universale che gli esoteristi hanno preso in considerazione sotto un duplice aspetto: riferendola all'umanità dei primordi, depositaria di una rivelazione originale da cui deriverebbero le diverse lingue e tradizioni, oppure considerandola una  struttura metafisica dell'universo, capace di rendere operativo l'uso di formule che rispettano, attraverso l'ordine dei loro elementi, le relazioni cosmiche e teofaniche stesse. Così il Vatan, oome testimonia la Bibbia quando afferma: <<Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole>>, così l'India vedica e preariana, in cui la potenza sacra edl prestigioso OM trae origine dalla cosmogonia sonora e dalla metafisica dello shabda. Una corrispondenza segreta tra le parole e cose sancite dal legislatore, come nel Cratilo di Platone, fa si che le diverse pratiche religiose, i mantra, il dhiker islamico, le formule degli esicasti, la stessa preghiera, che articolano l'uomo, Dio e l'universo. Adamo è colui chhe dà i nomi e regna sulla creazione mediante il linguaggio. l'ipotesi di un'unica lingua originaria, come quella di un mondo significante, viene repliccata nei paradigmi del verbo creatore, della sillaba originale, dell'alfabeto archetipico cristico e upanishadico del libro ermetico della natura vivente. L'essere dell'esoterismo è quindi un essere da decifrarsi, da leggersi, da sondare; si tratti del cuore o dello sspirito, della natura o delle profondità di Dio. Su questo punto capitale si incontrano India, Egitto, Israele e islam. Brahma conosce 'Colui il quale', nascosto nei taciti nessi del Veda con la Svetasvatara Upanishad, mentre il Libro dei Morti Egiziano ricorda: <<All'alba dei tempi, tu hai modellato la lingua delle gerarchie divine>>. Il rapporto del senso con il testo sacro  è uguale a quello del sacro con il mondo: è esoterico. Esistono dei livelli d'interpretazione della profezia islamica, proprio come esistono dei livelli dell'essere. La cabala offre in questo senso dello Zohar un esempio tipico di un'impresa in cui il senso è un mondo, perché con le sue lettere sacre e le Safirot essa lo codifica e lo decodifica. <<La Scrittura dice allora all'uomo: vedi come nelle stesse parole sono indispensabili e non si può aggiungere o togliere loro niente, altrettanto per il senso mistico tutte le parole scritte sono indispensabili e non si può aggiungere o togliere loro neppure una sola lettera.>> La genesi pone l'essere del mondo e lo vela. L'esoterismo cabalistico si sforza umilmente di sollevare un angolo del velo per accedere alla vita stessa del verbo creatore. Come verrà detto con la massimo continuità della tradizione: <<Tutto ciò che è nascosto deve essere portato allo scoperto deve essere portato allo scoperto, tutto ciò che è segreto deve essere conosciuto>>. La questione, sul piano dell'esoterismo comparato, non è l'accesso diretto alla lingua prototipica, ma lo studio della relazione che unisce negli ieroi logoi l'esoterismo al testo, il Sacro alla lingua usata in ciascuna tradizione. E' porre il problema della possibilità di una filologia del Sacro, ancor prima del progetto della costituzione di un'ermeneutica. Si tratta di comprendere come il Sacro muta la lingua, e come questa possa articolarsi a intenzionalità la cui origine sfugge al solo gesto creatore dell'autore. Si definisce un'analisi di un nuovo stile, attraverso la conseiiderazione del senso simbolico delle risonanze e delle analogie rivelate dal testo tra concetti, fenomeni e semantemi, sintagmi e strutture profonde. Il primo compito consiste quindi nel recepire le tracce di questa dialettica interna del testo e del Sacro, in base alle particolarità linguistiche proprie di ciascuna tradizione esoterica. Max Muller aveva situato la metafora all'origine del linguaggio e della mitilogia, permette in particolare una duplice lettura dei Veda. Il carattere sacro di questi testi si giustifica attraverso uno spostamento costante dallo psicologico al rituale. Il Rig Veda accenna a più riprese alla possibilità di sollevare un angolo del velo: <<Le porte dello spirito possono essere aperte>>. L'inno 10.71, dice Louis Renoir, riassume le idee dei Rishi sul linguaggio: <<La parola sacra è un'invenzione degli anichi saggi... solo l'eletto è chiamato a vedere>>. L'iniziazione passa dunque da un apprendimento attraverso la lettura. L. Renoir parla del 'senso nascosto', della 'lingua segreta' dei Veda. Srhi Aurobindo nei suoi saggi sui Veda elabora l'ipotesi del <<sistema del doppio valore>>, uno <<stesso linguaggio>> dei Veda si presenta a render conto simultaneamente delle potenze <<interiori ed esteriori della natura universale>>. Il sistema del doppio valore assicura così il senso psicologico della metafora rituale, e il compito è apero per tutta una simbolica delle metafore dei Veda, attraverso cui il Sacro produce il suo linguaggio specifico da decifrare. Mostrare, in primo luogo, attraverso lo studio della lingua di questi inni, che essi racchiudono <<un nucleo di concetti psicologici sufficienti a giustificare la supposizione di un senso superiore, di tanto o poco, al senso barbaro e primitivo dei Veda>>, trovare infine, a partire dai Sukta, <<l'interpretazione di ogni simbolo e di ogni immagine, la funzione psicologica esatta di ogni Dio>>. L'interpretazione resta fedele alla stessa genesi del testo come testo sacro a partire dalla polisemia delle radici sanscrite. Raye significa ricchezza nella doppia accezione di 'prospettiva materiale' e di 'felicità interiiore'; yagira, termine rituale che allude il sacrificio, può anche significare il sacrificio di sé; infine ghrita designa la 'liberazione di burro chiarificato', ma rappresenta altrattanto bene 'l'offerta interiore'. La vacca go significa la luce; e nei Veda il termine è spesso congiunto all'aurora e al sole. Acva, il cavallo, significa la forza, quindi il prana, energia del cosmo. E' dunque chiaro che <<i due frutti principali del sacrificio vedico, l'abbondanza di vacche e di cavalli, simboleggiavano l'illuminazione mentale e l'abbondanza dell'energia vitale>>. L'opera è ricca di un insegnamento esoterico, che si dissimula e si elabora sotto la metafora dinamica del testo e delle radici. La scrittura geroglifica ammette un'analoga frattura tra il senso primario di un testo religioso e il suo significato profondo. Il primo livello corrisponde al carattere orale dei geroglifici, al fonetismo; il secondo considera il glifo come simbolo vivente . Il Sacro si articola dunque alla parola con l'intermediario di un simbolismo esoterico che lo ierofane padroneggia al punto che più che di un testo sacro resta impenetrabile senza l'uso di questa griglia esegetica. Lo stesso Champillon nel suo Préces de systéme hiéroglyphique distingueva i diversi livelli di linguaggio: <<Gli Egizi scrivevano i nomi dei loro déi in tre modi diversi: fonetico, figurativo e simbolico>>. A ogni glifo corrisponde una proprietà fonetica e un significato esoterico. L'insieme dei glifi produce non solo il carattere fonetico di un termine, ma anche, la dimensione occulta del termine stesso, il cui senso, comunemente, ammesso si raddoppia mediante la combinazione esoterica del simbolismo delle lettere che lo compongono. L'alfabeto geroglifico rappresenta per lo ierofante l'insieme delle forze della natura, e la scrittura, come la parola, l'insieme degli atti magici, e ciò in virtù della stretta corrispondenza della lettera e dell'idea. E' foorse la cabala che sviluppa nel modo più sistematico l'idea di una grammatica esoterica come fondamento dell'ermeneutica dei testi sacri. L'esoterismo della lingua ebraica vi si trova confermato mediante un alfabeto avente valori cosmici e numerici. Ciò fornisce la base per un aproccio simbolico di uno stesso testo e permette la diversificazione di tale interpretazione ottenuta con un costante accostamento di parole e radici aventi colori numerici comparabili: è questa la gematria. Altri metodi, come il notarikon che usa le lettere iniziali, mediane e finali di una parabola per comporne una nuova, o la temura, cha applica congiuntamente la gematria e il notarikon alla permutazione e alla combinazione delle lettere, costituiscono l'essenziale dei procedimenti, che permettono di svelare il Pentateuco. Lo Zohar: <<il senso letterale della scrittura è l'involucro; dannato sia colui che prende tale involucro per la stessa Scrittura. Nei tempi futuri tutti potrannoo vedere l'Anima della Scrittura. Dannati i colpevoli che pretendono che la Scrittura sia una semplice narrazione>>. I testi sanscriti dei Veda attraverso la metafora, i geroglifici con i loro due livelli di espressione, l'alfabeto sacro e i testi sacri della Chiesa fondata su una numerazione cosmica e teofanica, possono mostrare come il sacro pervada e determini tutti questi testi, nella diversità dei contesti linguistici e culturali. L'interesse di una simile esegesi sta nel fondare l'idea della tradizione esoterica diversamente che sulla difficoltosa ricerca di vane priorità di influenze storiche e religiose. La coerenza dell'idea di tradizione viene più dall'interiorità dedi testi sacri, in grado di consentire un loro confronto e certi isomorfismi, che da negazioni indignate, in nome di una presunta idea di una tradizione storica, delle loro differenze simboliche su cui poggia l'identità culturale delle religioni. La lingua universale, resta in primo luogo la struttura isomorfa degli antropologi delle religioni.

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Los beneficios del Dhiker (la mención de Al-lah) (parte 4 de 4)

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Making dhiker with friends is probably one of the most fulfilling moments I've experienced ma sha'Allah. I'm so thankful for friends who help one another grow in the Religion. It's difficult to be upset about anything when you make dhiker.

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