#dolce tormento

[tuseiunicoalmondo]

Costantemente tormentata.

[unabashedqueenfury]

Reign 2013-2017

Toby Finn Regbo as Francis Valois

[artemisx78]

Immaginarti accanto a me..

E non sentire questo posto qui accanto..

Così triste e vuoto...

Avere come compagno un bicchiere di vino..

E scherzosamente...ti scrivo...

Dicendoti che fai "mi raggiungi"?

Cercando di tentarti...

So quando ami accarezzare lentamente le mie gambe...

So quando ami il quel gioco di stuzzicare la mia voglia di giocare..

So che ami farmi arrabbiare perché come sempre c e' qualcosa che vuoi discutere...ma lo fai solo per vedermi arrabbiata..e subito dopo.. inaspettatamente mi chiudi labbra...con un tuo dolce sorriso...e poi le labbra... quasi a volermi baciare...ed io rimango senza fiato... perché il tuo profumo...ed il tuo corpo mi riempie di brividi..mi sfiori appena..ma riesci a mandarmi in subbuglio...ed io per vendicarmi ti mordo il labbro inferiore.. dolcemente..tenendolo tra le mie... mhm sembra quasi che il tempo si sia fermato.. perché questo gioco si fa' pericoloso.

Non oso mai ad avvicinarmi a te.. perché siamo amici..ma tra di noi c e' quella carica che solo due persone che conoscono la vera essenza racchiusa nei nostri occhi sa cos'è.. dolcezza.. sentimento... passione..ma nessuno dei due lo ammetterà mai...

Ci conosciamo da lungo tempo eppure...i nostri corpi non si sono mai sfiorarti...

Ma a me basta quella semplice carezza per sapere che ci apparteniamo..

Arriverà il momento..il luogo ed il tempo...ma ora tu sai,che sia te, che io ho solo bisogno di presenza ed infinita dolcezza..per ora...

Ma poi pretendo ogni attimo e cosa da TE... tutto sta diventando un tormento...lo fai apposta a tentarmi..a sfidarmi..ed io amo immensamente le sfide e non amo perdere...

Si perché tu sei la MIA ANIMA..

LA MIA PASSIONE...

IL MIO CUORE..

che vive nel mio petto...

Dolcezza e Passione 🌹

@artemisx78

[be-appy-71]

> Abbracciami, spogliami, toccami. Le tue mani su di me sono brividi per la mia pelle, sei il mio dolce tormento che alimenta i miei sensi.😘🌹

[io-sono-la-tua-favola]

Sono il tuo desiderio... il tuo peccato...

Il tuo dolce segreto ...

La tua dolce passione..

Sono la tua isola di pace...

Oppure…sarò ...il tormento dei tuoi sensi..

📖🌹

[suavisonus]

Un tentativo fallito

Søren rimpianse Regine per tutta la vita, la osservava da lontano per cercare di capire se Regine provava ancora qualcosa per lui. Arrivò persino a scrivere al marito di lei una lettera chiedendo di poter parlare a Regine. Si ritiene che Johan, timoroso, la bruciò e non ne parlò con la donna. Di seguito la Lettera del 1849 a Regine, da Kierkegaard spedita, ma alla quale non ricevette mai risposta.

Allo stimatissimo signor X: la lettera acclusa è mia per la Vs. compagna di vita. Decidete Voi se consegnargliela o meno. Io non cerco, in modo alcuno, di potarVela via: intendo solo narrarle ciò che fummo, perché lei si senta libera di ricordare il bene, e il male, di quello che fu la nostra storia. Ho l’onore di professarmi Vostro devotissimo S.A.K

Mia Regine, il cuore, è come una casa subacquea ove vi sono molte stanze: giù nel fondo, poi, vi sono camere piccole, ma accoglienti, dove si può stare tranquillamente seduti, mentre fuori il mare tempestoso; in alcune di esse possiamo udire in lontananza il rumore del mondo (non angosciosamente assordante, ma sempre più fievole e quieto… sai perché? Perché gli abitanti di queste stanze sono coloro che s’amano). Ma da lungo tempo oramai, cara amica, non abiti più queste segrete magioni: io e te siamo separati, lontani nello spazio infinito del tempo, nella piccola circoscrizione dello spazio: non è poi così immensa Copenaghen! Ti scrivo ora, perché finalmente voglio che ti sia chiaro perché la nostra storia è finita. Da quando ti conobbi, ho sempre cercato di vivere artisticamente: volli farmi simile a te, cercando di ritrovare una sensibilità prontissima a cogliere ogni cosa fosse interessante nella tua vita: avevi il dono, cara amica, di saper presentare come arte (non la chiamerò poesia, perché tu con le parole non eri brava come con i suoni e con le immagini: eri erotica in ogni tuo gesto, come solo una ragazza della tua età può essere) qualsiasi cosa tu vivessi: era questo che mi aveva fatto innamorare di te, era questo che mi allontanava terribilmente da te. La tua arte, amica mia era il ‘di più’ che solo tu potevi donarmi, perché tutta la tua esistenza (bisogna dirlo!) era impostata sul godimento artistico: e un po’ di quel piacere eri riuscita a passarlo a me… il punto è che io non potevo vivere così in eterno, perché io non sono così, e pur di piacere a te, violentavo me stesso. Dolce tortura, ma pur sempre tortura! Da quando ti ho conosciuta, ho cercato per settimane, ovunque, la tua figura: sapevo che, attorno a te, girava un uomo di grande valore, e io di lui avevo paura perché egli ti era vicino, come uno spettro in una città morta: cosa avesse lui più di me, l’arguzia, l’aspetto… io non l’ho mai capito. Eppure, piccola Regine, ho avuto la fortuna di conquistarti, perché l’amore che io potevo offrirti (e lo sai) era perfetto e totale; il suo, era solo desiderio (anche tu lo desideravi? Immagino di sì, perché è difficile convivere col desiderio!) mentre la mia, era devozione. Forse tu non eri pronta a cotanto sentimento? La storia parlerà per noi. Regine… non ti chiamo ‘mia’ perché non lo sei mai stata (e io ho pagato duramente la felicità che l’idea di possederti mi dava un tempo)… e tuttavia, come posso non dire ‘mia’, dato che tu fosti per me ‘mia’ seduttrice, ‘mia’ assassina, origine della ‘mia’ sventura, ‘mia’ tomba… già. Ti chiamo ‘mia’, e parlando di me, mi chiamo ‘tuo’; tuo tormento vorrei essere, ricordarti con la mia oscura presenza, quello che fummo assieme come in un eterno incubo di morte… ma perché perseguitarti, quando – se mai in vita fui felice, fu quando tu m’ingannavi? Ma davvero poi il tuo corpo poteva così manifestamente mentire? E la tua mente, il luccichio dei tuoi occhi, erano davvero falsi come io ora credo? Regine mia, non c’è proprio nessuna speranza, davvero nessuna? Il tuo amore non si ridesterà mai più? Io lo so che, nonostante tutto e tutti, tu mi hai amato, benché non sappia dire donde mi venga questa certezza. Sono pronto ad aspettare a lungo; aspetterò, aspetterò fino a che non sarai sazia degli altri uomini, e quando il tuo amore per me risorgerà dalla tomba: allora, e solo allora, riuscirò ad amarti come sempre, e ti renderò grazie come un tempo, Regine, quando, poggiato al tuo seno, ascoltavo il dolce e regolare moto del tuo respiro, e ti ringraziavo per esser con me. Non potrai essere così crudele e spietata verso di me in eterno, mia Regine: giungerà il giorno del tuo perdono o del tuo ravvedimento… non ricordo neppure chi dei due distrusse la nostra storia. No Regine, chi abbia lasciato chi ora non conta.

Sei stata crudele con me, al pari di come io lo fu con te, è vero. In realtà, tu non lo sai, io ho taciuto il mio dolore e le poche cattiverie dette su di te non hanno che la consistenza dell’aria: solo Dio sa cosa ho sofferto (e voglia il Signore che nemmeno ora io te le racconti)! Mia Regine io ti devo molto… e ora che non sei più mia, ti offro una seconda volta ciò che posso e oso e conviene che ti offra: me stesso Sì, ti dono questo cuore che già in passato fu tuo, e lo faccio per iscritto, per non stupirti e non sconvolgerti. Forse la mia personalità ha fatto su di te un’impressione troppo forte, in passato: ciò non deve accadere una seconda volta, e se tu dovessi accettare la mia mano tesa, dovrebbe essere per vero amore, non per impressione. Mia Regine, prima di dirmi di no!, ti prego, rifletti seriamente (per amore di Dio nei cieli) se puoi, o meno, parlarne con me con serenità, e in tal caso se preferisci farlo per lettera o direttamente a voce. Se invece tu, dopo accurata riflessione, decidessi comunque di non darmi più alcuna risposta, se la tua risposta al mio amore fosse ‘no’, ricorda almeno – per amor del cielo – che per te, e solo per te, ho fatto, e rifarei mill’altre volte, questo passo.

In ogni caso resto, quale sono stato dall’inizio fino a questo momento, sinceramente il tuo devotissimo S.A.K.

[ariannavaira]

Il calore di quelle labbra sul mio corpo producevano un dolce e lento tormento, a cui non sapevo resistere. 💋💕

Arianna Vaira

[southernlonewolf]

Liquido e insistente

si fa il pensiero di te

Ricordo le tue mani

e solitaria ripercorro

il dolce tormento

che bagna la bocca

di gemiti soffocati

imperla la pelle

di brina di sudore

e tra le cosce trionfa

in nettare e bianco mare.

Luana Valeri

[novanovocaine]

Imperfect (also on A03)

Summary: By chance you meet one of your favorite erotica authors who goes by the pen name Pantalone. When you give him an honest opinion of his work and make a sexual remark by mistake, you've instantly piqued his interest.

(I’ve never posted a fanfic to tumblr so im hoping this goes well!! I wanna aim for at least 20 hearts/likes and I’ll post part 2! Please do not repost on other sites, heavily reference, plagiarize, or translate my works at all. Thank you!!)

You didn't often attend these conventions, not really any conventions, but this one was certainly…out of your league, to say the least. Had your friend not dragged you here you wouldn't have ever imagined yourself standing within the large convention hall surrounded by all sorts of adult vendors.

The adult industry was vast to say the least, but you didn't care to be so open and casual about your interests, especially the amount of smut you read to fuel your fantasies. They were fantasies, that's all, and you didn't see anyone being able to bring them to life any time soon, so erotica would have to do the job. That was your logic to justify your interest in it. 

You soon grow bored of the atmosphere, it's loud, obnoxious, and your friends are irritating you so, you dismiss yourself and travel to another section of the convention. To your surprise and delight, it's filled with erotica authors. Immediately, you recognize a popular one, a Schneznian author who goes under the pen name of Pantalone.

 You thought it was a bit strange of a name, but nonetheless, he also happened to write some of your favorite novels. There was something about his writing style that was absolutely flawless, so realistic, and descriptive. It all flows so smoothly, like rich chocolate, and you were always left wanting more, opting to start the entire novel over from the beginning. It wasn't just erotica at this point, it was a world of art, and it was clear Pantalone took great pride in his work. Very admirable indeed. 

Naturally, his booth is crowded by fans, begging to have their copies of his work signed. Now you wish you'd known he would be present, if you had, you wouldn't have even hesitated to bring a copy of your favorite, Il Dolce Tormento, for him to sign.

Maybe…you could.

There were plenty of other erotica novels he'd written that you'd been wanting to get your hands on as discreetly as possible, not wanting to get picked on for being such a fan, and now was the perfect moment to not only add to your collection but to have it signed too! 

With your mind made up, you march over to the booth and patiently wait your turn until the crowd clears just enough that you can quickly browse the broad selection and eventually pick one that sounds pretty good. 

Up close, he was just, as if not more breathtaking than he is in pictures. He wore his thin, silvery glasses and a pleasant smile as he spoke to a fan. He seemed to genuinely enjoy the company as he laughs and pushes some of his long, raven black hair to one side as he responds. Everything about his seemed so…perfect. It was a little intimidating to be so close to a man who appeared to be the pinnacle of perfection, looks wise that was. 

Finally, finally, your turn came around and by then you were shaking in your shoes at the thought of meeting him, speaking to him face to face. It felt like you were approaching a supermodel. 

"H-hi there," you greet nervously.

When Pantalone smiles it seems like his whole face follows. You'd never looked upon such handsome features, his jawline was appealingly soft but still noticeable and up close you can even see dark circles beneath his eyes that were an enchanting grey. 

"Hello to you too, miss, is that for me to sign?" He asks, pointing to the book you held tightly to your chest. Damn, right to the point…what were you thinking?

"Oh yes please! I'd really appreciate that, it's an honor to have your signature on one of my favorites. I-" you catch yourself rambling and stop before you become bothersome. How embarrassing, he probably heard this nonsense day in and day out. 

Pantalone chuckles softly, covering his mouth with his fist and motioning for you to hand the book over. 

You flush and do so with shaky hands. He takes it and raises an eyebrow. "I'm surprised you picked this one," he muses as he takes the pen from behind his ear and signs the cover. You wish this would have lasted longer, but his comment also intrigues you.

"What about it?" You ask as he flips through the pages. 

He shrugs and his cheesy smile returns. "Because it was my first novel, it wasn't popular and as a result didn't sell well, so I thought it was no longer made as it was forgotten. Poorly written and all. Looks like I was wrong."

You shake your head. "I don't think so. I actually became invested after I read this one not too long after you published it. I liked your writing style more so than the plot, so I decided to lurk and see if you improved in the areas where you lacked," you answer honestly. 

Pantalone finds himself nodding, a bit stunned at hearing such a thing from a fan. No fan, most of which were die hard, ever analyzed his pieces, erotica was just…erotica. You either loved it to jerk off to or steer away from it. No one, minus his editors actually paid attention to his flow and how he pieced the story together. 

"I see, I must say that I'm touched," he remarks stiffly.

"You should let me touch you," you joke, but you instantly cover your mouth and stare up at him at horror. "I'M SO SOR-"

"Is that a promise?" He joists back, finishing the comeback off with a cheeky wink and a smirk. He leans over the table, just close enough so that you two were now face to face, the closeness makes your body burn. You feel him slip something into the back of your pants and he whispers into your ear. "Make good on that, topolina," he purrs. 

You step back, baffled, and nod dumbly before robotically walking away until you're out of the convention hall and into the hotel lobby where you dart to the elevator. You're itching to get to your room and see what he snuck into your pants, you hardly care if anyone else saw that stunt. You can't even call it sexual harassment, you liked his closeness too much to even consider labeling it as that. His aura alone had your breath hitching and your pussy throbbing. 

You nearly break the door down to your hotel room and fumble with your pants after you throw the book onto the desk to look at the slip of paper. It was a business card? You turn it to the back only to be delighted by the sight of his personal cell with a caption of, 'chiami, mia dolcezza ♡'. 

Oh fuck. 

You bite your lips and read over the card multiple times. You actually wooed him with that offbeat follow up…what were the chances? 

You wait until you know the convention is over and after excusing yourself from your friends suspicions, you lock yourself in your room and call Pantalone.

He picks up instantly. "Who's speaking?" 

"The weirdo," you reply bashfully, squirming on your bed. 

"Ahh yes, my weirdo indeed," he hums. "That was charming."

"Charming?" You wheeze.

You hear him hum in agreement. "Very much so. Regardless, I just wanted you to have my personal. You intrigue me."

"You sound awfully confident about your decision to grant me such a privilege," you say. 

"Why not?"

You scoff. "Well, we're still strangers," you start.

[lastrega71]

È quando conto le ore

che mi separano da Te che...

i minuti scorrono lentamente.

Una dolce agonia,

un umido tormento.

La luna che silente attende...

...attende di udire l'ululato del suo Lupo.

Ed è solo ad allora che calerà dal suo cielo per posarsi tra i Suoi amorevoli e famelici artigli.

Ancora poco e... sarà domani.

⛓️🐺❤️⛓️

[canesenzafissadimora]

Pretendi un amore nuovo, mai esistito prima, mai immaginato, che non assomigli a niente e a nessuno.

Un amore che possegga l’eleganza

del rispetto, l’esuberanza del corteggiamento e il coraggio della passione che spezza

le vene.

Un amore che sappia chi sei quando nessuno ti vede.

Un amore che non paghi gli errori

del passato, che per farsi riconoscere ti lasci sulle labbra le parole che non sapevi

di conoscere, che non ti lasci sola mai,

ma mai ti tolga il desiderio di rimanere stretta alla tua dolce solitudine.

Un amore che sia tutto fuorché un’abitudine. Un amore che non sia risarcibile a parole

ma che pretenda i fatti.

Un amore che abbia il coraggio di sfidarti raccontandoti di te quello che non sai.

O che non vuoi sapere.

Un amore intimo come il sangue che ti scorre nelle vene.

Pretendi un amore che ti soffi via i pensieri come il vento.

Un amore che sappia essere per te bellezza, sogno, verità e tormento.

Andrew Faber

[nineteeneighty4]

Il mare a mezzogiorno: un -dolce-tormento.

[moiroloi]

when will listening to si dolce è'l tormento not knock the air from my lungs, it’s been ten years

[spettriedemoni]

La dolcezza

Pensavo che dopotutto l’attesa è un dolce tormento. Però a volte il tempo scorre davvero troppo lentamente.

[ama-la-mente]

Se non hai tempo per me,

se i tuoi pensieri non possono,

se hai fatto le tue scelte

e per me non c'è posto,

se il posto che offri è solo ritaglio di tempo.

fatto di pensieri distratti col rumore del niente...

Se ogni gesto è incompiuto, insapore,

né dolce né amaro, con l'odore dell'indifferenza...

Se averti è accontentarsi di briciole, di attese,

di angoscia e tormento,

piena di dubbi senza risposta...

Se l'unica certezza è il vuoto che è in me,

se troppo ci ho scommesso e poco o nulla mi dai,

e se del tempo non hai.

Me ne vado,

piego i ricordi.

Prendo a calci il niente, straccio il dolore,

raggiungo il domani guardando il passato con una lacrima che scende.

Non trovo una ragione che mi trattenga.

Silvana Stremiz

#strega per amore, Facebook

[mancino]

Se non hai tempo per me,

se i tuoi pensieri non possono,

se hai fatto le tue scelte

e per me non c'è posto,

se il posto che offri è solo ritaglio di tempo

fatto di pensieri distratti col rumore del niente.

Se ogni gesto è incompiuto, insapore,

né dolce né amaro, con l'odore dell'indifferenza...

Se averti è accontentarsi di briciole, di attese,

di angoscia e tormento,

piena di dubbi senza risposta.

Se l'unica certezza è il vuoto che è in me,

se troppo ci ho scommesso e poco o nulla mi dai,

e se del tempo non hai

me ne vado,

piego i ricordi

prendo a calci il niente, straccio il dolore,

raggiungo il domani guardando il passato

con una lacrima che scende

non trovo una ragione che mi trattenga.