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#due novembre
popolodipekino · 7 months
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l'è el dì d'i mort, alegher!(*)
stamani con lo straganzissimo collega rocchettaro nell'animo e saturnino nell'indole, disquisendo su leopardi si finì per convenire che di questi tempi foschi sarà bene prepararsi all'evenienza che si possan - detti tempi - via via farsi anche più bigi. gli dico: - ecco perché mi devo procurare una fialetta di cianuro. mi risponde, serio serio: - io ho in casa del bicromato di potassio. replico con mal simulata naturalezza: - ...ah! e funziona? confessa: - non so di preciso quali, però dei danni li fa sicuro, anche abbastanza gra- tronco di netto: - eh no! un mestiere se va fatto va fatto bene: mica voglio rimanerci offesa, io! voglio dormire del tutto, e domani mattina domani mattina domani mattina non svegliarmi neanche dal Giornale intimo di una fanciulla instabile, anonimo sec. xx
(*) in dialetto milanese: "è il giorno dei morti, allegri!"
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guidosaraceni · 7 months
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Due novembre
Il due novembre ricordiamo tutti quelli che, almeno una volta nella vita, hanno perso la fede o la speranza, hanno commesso gravi errori, hanno fatto promesse troppo grandi per essere mantenute. È la festa di chi è andato via senza avere il tempo di pentirsi, di chiedere scusa e chiarire. Oggi ricordiamo chi, almeno una volta, nella vita, ha giocato d’azzardo, si è trascinato nel fango, ha…
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gregor-samsung · 7 months
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“ Per il due di novembre Don Matteo aveva avuto una giornata di gran lavoro; aveva detto sulle pietre tombali della chiesa una sessantina di «Libere» a un carlino l'una. Aveva messi insieme sei ducati: aveva incominciato prima dell'alba e alle nove di sera ancora cantava. Fino alle cinque gli altri otto preti gli avevano tenuto testa ma poi si erano dovuti arrendere all'eccezionale potenza dei polmoni di Don Matteo. Mentre cantava Don Matteo osservava i segni della loro stanchezza; sentiva le voci ormai diventate un roco bisbiglio: via via che uscivano dalla lizza li guardava con ipocrita compassione, poi riprendeva il suo canto con intonazione trionfale. In quanto al grano dell'elemosina i preti avevano, al solito, fatte le parti a modo loro: questo per l'arcidiacono, questo per i canonici, questo per il segretario del capitolo, questo per l'economo. A Don Matteo erano toccati dieci rotoli di fave, e venti moccoli: i piú piccoli e i piú sottili naturalmente. Ma i sei duca li aveva; quelli non glieli toglieva nessuno, sangue di Giuda. Denaro onestamente guadagnato: a conti fatti aveva tolti almeno tre secoli di purgatorio alle povere anime dei defunti. Per uno solo riteneva il suo lavoro inutile: i parenti avevano dato tre «Libere» per l'anima di Don Pasquale di Pietrantonio che, usuraio e ladro emerito, doveva essere diventato un tizzone nel piú profondo dell'inferno. – Bene non gliene ha fatto, ma male neanche, – commentava Don Matteo. “
Francesco Jovine, Signora Ava, Einaudi, 1958; pp. 68-69.
[1ª edizione originale: 1942]
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omarfor-orchestra · 2 years
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Comunque quel master è una figata e prendono solo under 35 prediligendo davvero i più giovani
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unpoorno · 2 months
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Liya Silver,
(Kirghizistan , 25 febbraio 1999) è un'attrice pornografica e modella erotica russa.
Liya Silver, nome d'arte di Kristina Scherbinina (in russo: Кристина Щербинина), è nata in Kirghizistan , dove viveva con la madre.
Dopo il diploma di scuola superiore, si trasferisce con il padre a San Pietroburgo ( Russia ). Prima di iniziare una carriera nell'industria del porno, ha lavorato come modella erotica.
Nel maggio 2018, all'età di 19 anni, ha debuttato come attrice pornografica. Come attrice ha lavorato per studi europei e americani come Babes, Tushy , Vixen , DDF Network, 3 ​Reality Kings , VR Bangers, 4 ​Blacked , 21Sextury , Video Marc Dorcel o Private.
Nel 2018 ha registrato la sua prima scena di sesso anale per Tushy in First Anal 7 , insieme a Emily Willis , Izzy Lush e Paige Owens.
Nel settembre 2019, Liya Silver ha vinto due statuette agli XBIZ Europe 6 Awards nelle categorie Best New Star e Best Glamcore Sex Scene, insieme a Jia Lissa e Alberto Blanco, per Club VXN Vacation .
Nel 2020 ha ottenuto il riconoscimento essendo stata nominata per gli AVN 8 Awards in quattro categorie: nella neonata Artista emergente straniero dell'anno , nonché in varie produzioni europee come Miglior scena di sesso anale in una produzione straniera di Joy Ride , ​ per la migliore scena di sesso ragazzo/ragazza in una produzione straniera per Liya 4 You e per la migliore scena di sesso di gruppo lesbico in una produzione straniera per Girl Crush .
Nel Dicembre 2022 ha conquistato la copertina di FHM nel Novembre 2022 quella di Play Boy Sweden e nel Gennaio 2023 quella di Play Boy New Zeland.
Ha girato più di 190 film come attrice
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Francalanci alla Galerija Jovan Popovic centro Culturale di Opovo
Dal 22 Novembre al 22 Dicembre 2022 Presso la Galleria Popovic del centro Culturale di Opovo in Serbia si terrà una mostra personale del Francalanci.
Vi saranno esposte oltre trenta opere stampate con tecnica cromogenica, opere in bronzo, acquerelli e due rari modelli di studio in legno ed elementi di design.
A oд 22. новембра до 22. децембра 2022. године, зна се где смо! У Галерији Поповић, Културни центар Опово, на изложби мог пријатеља Масима - Етрурца, који се заувек заљубио у нашу Винчу!!!
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thenyxwriter · 2 years
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l-incantatrice · 2 months
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Nell’ultimo anno ho mandato affanculo qualche persona. Prima di tutto due dietologi da cui ero andata per perdere qualche chilo. Purtroppo tre anni fa ho dovuto iniziare a prendere un farmaco che è anche anabolizzante,così nel giro di 15 giorni ho messo cinque chili pur seguendo una dieta ipocalorica e bilanciata. Questi due medici non solo non sono riusciti a farmi perdere peso,ma con le loro diete sbagliate hanno peggiorato le mie patologie. Ora sto andando da una nutrizionista giovane,seria e onesta e finalmente,anche se molto lentamente,comincio a perdere peso e le mie condizioni di salute sono migliorate. Poi,lo scorso novembre,ho mandato affanculo la mia parrucchiera,da cui andavo da circa 17 anni e con cui avevo un rapporto amichevole. Nell’ultimo anno era molto scorbutica perché voleva che facessi il colore e il taglio che piacevano a lei e non approvava le mie scelte.Alla fine mi sono fatta convincere a tagliare i capelli come diceva lei,ma me li ha tagliati troppo corti e stavo malissimo. Ho fatto mesi a disagio quando uscivo di casa. Ora vado da un altro parrucchiere che ha tinte ottime,é molto bravo e tratta le clienti come regine.
Quindi,visto che mandare affanculo quelle persone,mi ha migliorato notevolmente la vita,sto già pensando a chi può essere il prossimo da mandare affanculo 🤣🤣
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soldan56 · 7 months
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Il 12 novembre 1969 Seymour Hersh un giornalista indipendente, svela la storia di My Lai. fu un massacro di civili inermi che avvenne durante la guerra del Vietnam, quando i soldati statunitensi della Compagnia C della 23ª Divisione di Fanteria dell'esercito statunitense agli ordini del tenente William Calley, uccisero 504 civili inermi e disarmati, principalmente anziani, donne, bambini e neonati. Il massacro avvenne il 16 marzo 1968 a Mỹ Lai, una delle quattro frazioni raggruppate nei pressi del villaggio di Sơn Mỹ, sito nella provincia di Quang Ngai e a circa 840 chilometri a nord di Saigon. I soldati si abbandonarono anche alla tortura e allo stupro degli abitanti. Il massacro fu fermato dall'equipaggio di un elicottero statunitense in ricognizione, che atterrò frapponendosi tra i soldati americani e i superstiti vietnamiti. Il pilota e warrant officer Hugh Thompson Jr., affrontò i capi delle truppe americane e disse che avrebbe aperto il fuoco su di loro se non si fossero fermati. Mentre due membri dell'equipaggio dell'elicottero - Lawrence Colburn e Glenn Andreotta - puntavano le loro armi pesanti contro i soldati che avevano preso parte alle atrocità, Thompson diresse l'evacuazione del villaggio. @PiovascoRondo
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mucillo · 5 days
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Leonard Cohen - So Long, Marianne (Live in London)
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🎶Sporgiti alla finestra, piccola mia
mi piacerebbe leggere la tua mano.
Ho sempre pensato di essere uno spirito libero
prima di lasciarmi condurre a casa da te.
E allora a presto Marianne, è ora di cominciare a ridere e piangere
e piangere e ridere di tutto ancora una volta🎶
...................................
So long, Marianne trae spunto dalla relazione avuta con Marianne Ihlen (1935 - 2016) che Cohen conobbe nell'isola greca di Idra nel 1960. Suo marito, lo scrittore Axel Jensen, l'aveva appena lasciata, abbandonandola sull'isola insieme al suo bimbo di sei mesi. Cohen, molto attratto dalla sua bellezza, la accompagnò in macchina fino a Oslo per finalizzare le pratiche del divorzio da Jensen. Poi la inviterà a stabilirsi con lui a Montreal, insieme al figlio. I due vissero quindi per diversi anni insieme.
Alla morte di Marianne, avvenuta il 28 Luglio 2016, Cohen scriverà il seguente elogio funebre:
Beh, Marianne, siamo giunti a questo momento nel quale siamo così vecchi che i nostri corpi decadono e penso che ti seguirò presto. Sappi che ti sono così vicino che se solo proverai ad allungare la tua mano, riuscirai a incontrare la mia. E sai che ti ho sempre amata per la tua bellezza e per la tua saggezza, ma non ho bisogno di aggiungere altro perché sai tutto questo. Ma ora voglio solo augurarti un buon viaggio. A presto, vecchia amica. Con un amore infinito, ci vediamo alla fine della strada.
Cohen morirà pochi mesi dopo, il 7 Novembre 2016.
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cutulisci · 10 months
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“I nazisti sbatterono fuori le pecore da una stalla e fecero entrare noi. Mamma mi nascose in una nicchia dietro la porta. ‘Non ti muovere per niente al mondo’, mi disse. Le scaricarono un mitra addosso. Era ferita alla testa ma trovò la forza per scagliare uno zoccolo verso un soldato che stava per scoprirmi. Morì. Morirono tutti. Poi aprirono i lanciafiamme sulla paglia e sui cadaveri e ci diedero fuoco.
Mi tirarono fuori da lì bruciato e vivo per caso.
All’ospedale dissero che non c’era più niente da fare, avevo ustioni di terzo grado e i polmoni scoperti. Allora zia Lola mi portò in un convento di suore di Marina di Pietrasanta e ci rimasi più di un anno. Mi mettevano al sole per curarmi le piaghe e facevano di tutto per tenermi le mosche lontane. Un giorno del 1945 bussarono alla porta. Era il mio babbo, un alpino finito prigioniero in Russia, di cui non sapevamo più niente. In mezzo a tanto dolore, fu bellissimo.
Se mamma avesse una tomba tutta sua io e papà accanto al nome avremmo messo questa foto. Invece quando riesumarono i resti dalla grande fossa comune dove i tedeschi avevano ammassato le vittime di Sant’Anna di Stazzema, trovarla in quel macello di ossa bruciate fu impossibile. Ci provai anche io, che allora avevo solo 10 anni, ma fu inutile.
A Sant’Anna dal 1945 ci torno due volte all’anno, il 2 novembre e il 12 agosto. Non smisi nemmeno quando nacquero i miei figli. Me li caricavo sulle spalle e con mia moglie prendevo la mulattiera che quel giorno del 1943 percorsi con la mamma. Oggi ci porto i ragazzi delle scuole.”
- La storia raccontata al Corriere di Mario Marsili, uno dei pochi superstiti ancora in vita di una delle peggiori stragi della Seconda guerra mondiale, quella di Sant’Anna di Stazzema, avvenuta il #12agosto 1944.
560 civili uccisi, di cui solo 393 identificati.
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e-ste-tica · 7 months
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Un mese. Manca un mese esatto. Sarà il 14 dicembre e oggi 14 novembre ero in ospedale per fare la prima delle tre visite necessarie prima di partire. "Perché sei qui?" "Mastectomia" "Il destro o il sinistro?" "Entrambi" "Ah" mi ha risposto la tecnica di laboratorio con espressione dispiaciuta. Volevo quasi rassicurarla e dirle che non sto male, che non c'è motivo di avere la faccia contrita, che ho il privilegio di sceglierla questa operazione, che non è una malattia a giustificarla ma un incredibile amore per me stesso, un'insolita e nuova fiducia nei confronti di quello che provo a cui per una volta voglio dare credito. Resto in silenzio mentre mi dice come girarmi, ero entrato tranquillo e sono uscito un po' ammaccato, quel dispiacere altrui m'è rimasto addosso. Per questo forse per un sacco di tempo è stato più facile essere un altro, un'altra.
Un mese esatto e nonostante stia programmando ogni cosa mi sembra di non sapere cosa succederà. Ho preso i voli, la stanza, ho firmato i documenti, sto facendo le analisi, ho pensato anche alle serie tv da guardare durante i giorni a letto, ma resta il fatto che non so come sarà. Penso che il risveglio sarà bello ma anche traumatico, che per quanto io lo voglia sarà comunque una botta vedere una parte del corpo sparire da un momento all'altro sapendo che non tornerà più. Io e le mie tette ci siamo divertiti molto in passato, è stata una bella relazione ma - come tante altre volte - quando una relazione ti toglie più che darti, è arrivata l'ora di chiudere e vivere più leggeri. Non vedo l'ora di vedermi fra due mesi, quando la parte più difficile sarà passata. E poi non vedo l'ora di mettere la prima canotta, la prima maglia attillata, la prima camicia, la prima volta al mare, ed essere di nuovo un ragazzino che fa tante cose per la prima volta.
Quando sono stanco l'ansia spunta fuori, ma come dice il mio amico J. le decisioni si prendono quando stai bene non quando stai male. E io quando sto bene mi vedo ragazzino scatenato, un giovinastro, e come dice Truppi questo ragazzino lo seguirò fino in fondo perché è il mio amore, anche se spesso pare che non sappia stare al mondo. Invece sono grande, faccio scelte importanti. Chissà come sarà scoprirmi di nuovo.
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donaruz · 15 days
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24 MAGGIO 1961 nasceva ILARIA ALPI
"Era una giovane donna, forte e determinata, battagliera e femminista convinta".
"Soffriva di vertigini e temeva il vuoto, ma si era scelta un lavoro in cui l'elicottero è uno dei cosiddetti ferri del mestiere, aveva una autentica fobia del vuoto, una vera e proprio chefobia ma volava con tranquillità almeno apparente".
"Era una giornalista coraggiosa con la mente in Europa ed il cuore in Africa"
P.s. Così l'ha descritta sua madre.
Si diplomò al Liceo Tito Lucrezio Caro di Roma.
Grazie anche all'ottima conoscenza delle lingue (arabo, francese e inglese) ottenne le prime collaborazioni giornalistiche dal Cairo per conto di Paese Sera e de l'Unità.
Successivamente vinse una borsa di studio per essere assunta alla Rai.
Ilaria Alpi giunse per la prima volta in Somalia nel dicembre 1992 per seguire, come inviata del TG3, la missione di pace Restore Hope, coordinata e promossa dalle Nazioni Unite per porre fine alla guerra civile scoppiata nel 1991, dopo la caduta di Siad Barre. Alla missione prese parte anche l'Italia, superando in tal modo le riserve dell'inviato speciale per la Somalia, Robert B. Oakley, legate agli ambigui rapporti che il governo italiano aveva intrattenuto con Barre nel corso degli anni ottanta.
Le inchieste della giornalista si sarebbero poi soffermate su un possibile traffico di armi e di rifiuti tossici che avrebbero visto, tra l'altro, la complicità dei servizi segreti italiani e di alte istituzioni italiane: Alpi avrebbe infatti scoperto un traffico internazionale di rifiuti tossici prodotti nei Paesi industrializzati e dislocati in alcuni paesi africani in cambio di tangenti e di armi scambiate coi gruppi politici locali. Nel novembre precedente l'assassinio della giornalista era stato ucciso, sempre in Somalia e in circostanze misteriose, il sottufficiale del SISMI Vincenzo Li Causi, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano.
Alpi e Hrovatin furono uccisi in prossimità dell'ambasciata italiana a Mogadiscio, a pochi metri dall'hotel Hamana, nel quartiere Shibis; in particolare, in corrispondenza dell'incrocio tra via Alto Giuba e corso Somalia (nota anche come strada Jamhuriyada, corso Repubblica).
La giornalista e il suo operatore erano di ritorno da Bosaso, città del nord della Somalia: qui Ilaria Alpi aveva avuto modo di intervistare il cosiddetto sultano di Bosaso, Abdullahi Moussa Bogor, che riferì di stretti rapporti intrattenuti da alcuni funzionari italiani con il governo di Siad Barre, verso la fine degli anni ottanta. La giornalista salì poi a bordo di alcuni pescherecci, ormeggiati presso la banchina del porto di Bosaso, sospettati di essere al centro di traffici illeciti di rifiuti e di armi: si trattava di navi che inizialmente facevano capo ad una società di diritto pubblico somalo e che, dopo la caduta di Barre, erano illegittimamente divenute di proprietà personale di un imprenditore italo-somalo. Tornati a Mogadiscio, Alpi e Hrovatin non trovarono il loro autista personale, mentre si presentò Ali Abdi, che li accompagnò all'hotel Sahafi, vicino all'aeroporto, e poi all'hotel Hamana, nelle vicinanze del quale avvenne il duplice delitto. A bordo del mezzo si trovava altresì Nur Aden, con funzioni di scorta armata.
Sulla scena del crimine arrivarono subito dopo gli unici altri due giornalisti italiani presenti a Mogadiscio, Giovanni Porzio e Gabriella Simoni. Una troupe americana (un freelance che lavorava per un network americano) arrivò mentre i colleghi italiani spostavano i corpi dall'auto in cui erano stati uccisi a quella di un imprenditore italiano con cui successivamente vennero portati al Porto vecchio. Una troupe della Svizzera italiana si trovava invece all'Hotel Sahafi (dall'altra parte della linea verde) e filmò su richiesta di Gabriella Simoni - perché ci fosse un documento video - le stanze di Miran e Ilaria e gli oggetti che vennero raccolti.[6]
Ilaria Alpi venne sepolta nel Cimitero Flaminio di Roma.
La madre, Luciana Riccardi Alpi, (1933 - 12 giugno 2018) ha intrapreso, fin dal primo processo, una battaglia per cercare la verità e far cadere ogni sorta di depistaggio sull’omicidio della figlia.
Noi siamo quelli che credono ancora a queste emozioni
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Francalanci alla Galerija Jovan Popovic centro Culturale di Opovo
Dal 22 Novembre al 22 Dicembre 2022 Presso la Galleria Popovic del centro Culturale di Opovo in Serbia si terrà una mostra personale del Francalanci.
Vi saranno esposte oltre trenta opere stampate con tecnica cromogenica, opere in bronzo, acquerelli e due rari modelli di studio in legno ed elementi di design.
www.massimofrancalanci.it
A oд 22. новембра до 22. децембра 2022. године, зна се где смо! У Галерији Поповић, Културни центар Опово, на изложби мог пријатеља Масима - Етрурца, који се заувек заљубио у нашу Винчу!!!
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autolesionistra · 6 months
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Varie ed eventuali
Alla fresca età di [colpo di tosse] anni ho comprato il mio primo paio di anfibi. Neanche dieci giorni dopo mi son messo ad ascoltare i Rancid. La riflessologia plantare punk è una branca che andrebbe approfondita.
In questo periodo storico se il tuo peso forma coincide con le ultime due cifre del tuo anno di nascita o sei di mezza età o vai alle elementari
Ho una pila di libri arretrati che non sfiora il soffitto solo perché metà sono in formato digitale, e ho stimato che circa ogni quindici pagine lette mi viene in mente un altro libro che vorrei leggere. Ormai ho accettato serenamente di vivere annegato nei backlog, che siano di lettura, di lavatrici, di lavoro d'ufficio o di bestemmie arretrate
Arrivo dopo la puzza ma questo sbarbo oltre ad essere particolarmente talentuoso ha dato una rappresentazione di un certo tipo di disagio mentale incredibile: https://www.youtube.com/watch?v=s_nc1IVoMxc
Io e l'attualità non ci parliamo più da un pochino. Nell'ultimo tentativo di accensione di un tg a cinni presenti il piccolo ha visto un paio di palazzi ucraini distrutti e ha avuto paranoie belliche serali per una quindicina di giorni. L'altro giorno ho fatto un tentativo sintonizzandomi alle setteetrenta sul gr di popolare network trasmesso da radio città fujiko. Appena ha iniziato a sfumare Black Market dei Weather Report mi hanno iniziato a parlare in contemporanea in tre. Ho spento.
Negli ultimi due mesi il quantitativo di genitori di amici malati o deceduti è fuori scala, ma pure quello di amici che hanno scoperto sfighe di salute di vario tipo. Non sono pronto a tutto questo.
In una sfilza di attacchi di mal di testa che mi ha fatto inimicare a suon di porconi tutte le Principali Religioni Monoteistiche™, guardando il file dove da un paio d'anni ho iniziato ad appuntarmi questi eventi (i mal di testa, non le bestemmie) ho realizzato che novembre è sempre stato particolarmente infame come mese. Come se non avessi già abbastanza motivi per aborrire i mesi freddi.
Mi sono incammellato a guardare un quantitativo imbarazzante di versioni di White Rabbit. Amanda Palmer ne ha fatta una abbastanza strepitosa ma forse vincono questi tizi (non sai di avere bisogno di bluegrass lisergico finché non ti ci imbatti): https://www.youtube.com/watch?v=LeHlvXvG6vA (sul finale lo stregatto decolla)
Sono da sempre stato abbastanza utopista/idealista anche contro ogni evidenza (che credo sia una sorta di prerequisito per essere di sinistra) ma devo dire che il sol dell'avvenire non lo vedo più, manco come ombra diafana dietro al nebbione. Poi qualcuno dirà frasi ad effetto tipo la notte è sempre più buia prima dell'alba ma quelle son cose tipo pestare una cacca porta fortuna, l'ha inventata uno che ne aveva appena pestata una per non menare qualcuno. Se la situazione è una merda non è che puoi dirle che è bruttina, poi si fa delle illusioni (semi-cit).
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fridagentileschi · 5 months
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Malva Marina Reyes Hagenaar, la figlia abbandonata di Neruda
Il poeta cileno, Pablo Neruda,ha avuto un'unica figlia dalla prima moglie, María Antonia Hagenaar Vogelzang di origine ebraica che lui aveva ribattezzato ''Maruca''. La bambina nata a Madrid, al principio era stata accolta con gioia dal poeta..fino a quando non seppe che la bimba era affetta da idrocefalia, allora non ci pensera' due volte ad abbandonare mamma e figlia-
Tornera' in Cile a scrivere le sue poesie e a vivere nuove storie d'amore. La moglie che gli neghera' il divorzio provera' a chiedergli aiuto per la figlia che non puo' ne' parlare ne' camminare ma non ricevera' piu' nulla.
La moglie con l'aiuto di un amico andra' a vivere nella capitale olandese essendo lei di origine olandese.
Le difficoltà si susseguono. Maruca vive in pensioni , il denaro si esaurisce e sua figlia, con il cervello sempre più pieno di liquido, richiede molta più attenzione. Attraverso organizzazioni religiose come Christian Science, Maruca riesce a trovare una famiglia di olandesi residenti a Gouda. Hendrik Julsing e Gerdina Sierks che si accordano per prendersi cura della bambina mentre sua madre cerca lavoro a L'Aia, a meno di un'ora di auto. È trattata come una di famiglia fino alla sua morte, ad otto anni, il 2 marzo 1943. Assumono persino una babysitter, Nelly Leijis, per dedicarsi esclusivamente alla bimba.
Maruca, nel frattempo, non rifiuta nessun lavoro. Si offre di pulire i pavimenti, prendersi cura dei malati, qualunque cosa serva per aiutare la figlia indifesa.
Non ha piu' i genitori e sua figlia cammina verso una fine drammatica. Attraverso la mediazione trova finalmente lavoro, anche se non ben pagato, presso l'ambasciata spagnola a L'Aia. È sotto il comando di José María Semprún, padre dello scrittore Jorge Semprún, poi espulso nel 1964 dal Partito Comunista di Spagna (PCE), che Pablo Neruda ammirava così tanto. Ciò che questa donna deve ancora soffrire non lo immagina.
Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, María Antonia fu arrestata dai nazisti - non per essere ebrea, ma per avere un passaporto cileno - e internata nello stesso campo di concentramento dove si trovava Anna Frank. Da Westerbork, progettato per ospitare 107.000 prigionieri, di cui circa 60.000 morti, per lo più ebrei e zingari ai crematori e alle camere a gas di Auschwitz e Treblinka, in Polonia. Maruca vi trascorre un mese tra filo spinato, soldati delle SS e cani addestrati a uccidere. Ma questa volta la fortuna non le avrebbe voltato le spalle. Quando il campo fu rilasciato (15 aprile 1945) dalle truppe canadesi, trovarono vivi solo 876 prigionieri. E tra questi, la moglie abbandonata di Neruda. Nove giorni prima dell'apertura delle porte dell'inferno, Anna Frank, la sua vicina di campo, morì lì.
Non è rimasto nulla di Maria Antonia Hagenaar. Non una lapide che indica la fine del suo percorso . Tre anni dopo il suo rilascio, si reca in Cile per cessare il doloroso capitolo nerudiano. Nel novembre del 1948 firmò il divorzio e un accordo finanziario. Gli ci voleva ancora per tornare in Olanda. Dicono che sia diventata dipendente dall'oppio. Fino a che un cancro la uccise, nel 1965, a L'Aia,ha chiesto di essere seppellita non lontano dalla tomba dove sono i resti della sua amata Malva Marina, che non smise di visitare fino alla fine dei suoi giorni.
L'esistenza di queste due creature e' stata ignorata fino ad ora e sfido a trovarne traccia nella patria di Neruda, il poeta che canto' l'amore come pochi...ma come tanti non seppe amare mai.
Incredibile come nella storia dei comunisti non si trovi un solo essere degno di essere chiamato umano!
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