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#duomo nuovo
madeleineengland · 2 years
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Brescia, Duomo nuovo, details (Italy)
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useless-rambling · 6 months
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al di là di tutto, felice che simone abbia finalmente inzuppato pucciato intinto ammollato il biscotto in una location più comoda e calda di un cantiere zozzo nel gelo di marzo
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missviolet1847 · 2 months
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Il mondo cambiato dai ragazzi | il manifesto
25 aprile 2024
Il mondo cambiato dai ragazzi
Il corteo a Milano - Ansa
DENTRO IL CORTEO. No, non farò la cronaca della manifestazione, di cui peraltro non so neppure chi siano stati gli oratori ufficiali, perché a piazza del Duomo, pur essendo stata presente per sei […]
Pubblicato 14 ore fa
Edizione del 26 aprile 2024
Luciana Castellina, MILANO
No, non farò la cronaca della manifestazione, di cui peraltro non so neppure chi siano stati gli oratori ufficiali, perché a piazza del Duomo, pur essendo stata presente per sei ore nel corteo, non ci sono neppure arrivata, tanta era la folla che aveva riempito mezza città. Della redazione del giornale a Milano ce ne erano tantissimi, tutti dietro lo striscione del manifesto, fieri di aver dato alla consueta celebrazione milanese del 25 aprile, come fu 30 anni fa, uno slancio particolare. Scrivere spetta a loro.
Certo raccontare mi sarebbe piaciuto, perché a un evento così non capita sempre di partecipare. È stata infatti una manifestazione non solo enorme, ma partecipata nella sua stragrande maggioranza da una generazione nuovissima, mai vista prima: dai 15 anni (tanti studenti medi) ai 25, proprio giovanissimi.
È davvero un fatto politico nuovo: in particolare sulla guerra, ma non solo, i ventenni tornano ad affacciarsi sulla scena. Credo sia perché avvertono che siamo ad un mutamento epocale del mondo e sono spinti a mobilitarsi. A modo loro, naturalmente. Sono allegri, lungo il percorso a migliaia hanno ballato al ritmo della formidabile musica installata sull’enorme carro dell’Arci e offerta dal suo famoso circolo La Magnolia.
Chi sono? Per chi votano? O meglio, vanno a votare? Non lo so, i più non erano nemmeno aggregati attorno a bandiere che esibiscono l’appartenenza, sciolti. A guardarli mi viene ancora più da ridere di quanta ormai me ne viene il lunedì sera quando La7 comunica i dati del settimanale sondaggio: Fratelli d’Italia +0,07, PD -0,02, 5S o Calenda cifre di analoga rilevanza. E poi nella settimana successiva tutti i politologi impegnati a spiegare i profondi mutamenti della società italiana a partire da quegli zeri, senza nessuno che ci informi davvero su cosa pensa il 60% di giovani che pure nella politica si impegna.
Scrivo, comunque, perché a questa giovane forza politica emergente, vorrei raccomandare due cose:
1) state attenti oltre che al fascismo ufficiale, anche all’antifascismo sbandierato da chi se ne serve come copertura per proprie assai simili magagne. Non faccio nomi, ma consiglio di fare attenzione.
2) credo sia utile ricordare sempre che la guerra partigiana italiana è stata assai diversa da quella di molti altri paesi occupati dai nazisti.
La più parte di loro, a cominciare dalla Francia e dalle monarchie nordiche, hanno combattuto con le spalle coperte dalla legittimità dei governi che erano stati sconfitti e in nome dei quali la Resistenza del paese combatteva. In Italia i nostri ragazzi sono andati in montagna senza sapere cosa davvero fosse la democrazia e l’antifascismo, e senza nessuno che coprisse loro le spalle. Un azzardo incalcolabile. Ecco, oggi ce ne vuole altrettanto per fare quanto è indispensabile: cambiare il mondo. È difficile, lo so. Ma stasera sono così ottimista che penso ce la potranno fare.
( senza se e senza ma... con gli studenti che hanno manifestato)
# manifestazione 25 aprile 2024 Milano
#Giovani studenti
# Luciana Castellina
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precisazioni · 3 months
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l'inps mi ha inviato la lettera di conferma per la naspi; ovviamente lo sapevo già, ma è stato un sollievo leggere di nuovo che percepirò la disoccupazione per ben due anni. per adesso sto seguendo un corso di formazione per indesign, l'idea è di progettare qualcosa tra una zine e una rivista indipendente; oltre a questo: ho iniziato a mandare qualche lettera presentativa a radio e locali per racimolare date, ho scritto a una webzine per scrivere articoli di musica; piuttosto, sono fermo lato produzione e composizione: la ragione è sempre la stessa, l'ansia, ma sto provando a non angosciarmi e a relegare la cosa al periodo di transizione. dal punto di vista intellettivo, sono state settimane un po' fiacche: rispetto alla mia solita routine fatta di video divulgativi, saggi e film non sto facendo molto; solo ieri ho ripreso con i podcast di cultura, ma non è insolito che mi senta svogliato. lei al momento sta lavorando e dopo diverso tempo mi ritrovo a passare le giornate da solo, non ci sono più abituato; soprattutto, mi rendo conto di non avere molti amici da sentire o vedere frequentemente e, al di là del raffreddore di questi ultimi giorni, ho perso ogni voglia di uscire di casa da solo: il tragitto era sempre lo stesso, da casa mia al duomo a piedi per poi tornare a casa, come se non fossi capace di fare altro
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chez-mimich · 6 months
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NEANCHE UN PRETE PER CHIACCHIERAR…
Al contrario di Celentano io un prete per chiacchierare ce l’ho, ma soprattutto ho un prete da ascoltare. Ho pensato che come dono di Natale e come augurio per il nuovo anno, invece delle solite stupidaggini e dei soliti discorsi di circostanza, fosse interessante presentarvelo. Molti di Voi forse lo conosceranno già, alcuni lo conosceranno solo di nome, ma conoscere una persona solo di nome equivale a non conoscerla affatto. Perché voglio farvelo conoscere? Certamente perché sono un credente (anche se imperfetto), ma soprattutto perché continuo ad esserlo grazie a lui (non imperfetto, ma credente). Lo conosco da moltissimi anni e lo ascolto tutte le domeniche nella sua omelia dal “pulpito” del Duomo di Novara, dove celebra la Messa ogni domenica alle dodici (salvo imprevisti, s’intende). Si tratta di Don Carlo Scaciga: è lui la mia sicura guida spirituale. Don Carlo, oltre che un carissimo amico, è un fine intellettuale, anzi, a mio modo di vedere, una delle figure intellettuali e spirituali di maggior spessore di questa città. Lo so, può sembrare strano che in un social o in un blog si parli di un prete, e so anche che Don Carlo non ha alcun bisogno di un “endorsment” da parte di chicchessia, ma essendomi dato come scopo ultimo del mio scrivere, qui e altrove, quello di rendere partecipe il mio prossimo di ciò che valga la pena essere conosciuto, almeno secondo il mio modestissimo punto di vista, non potevo tacere a lungo su di lui. Don Carlo è un formidabile interprete della realtà, è il giusto tramite tra la verità rivelata dalla Bibbia e dai Vangeli e la realtà fattuale di ogni giorno. Ricordo bene le parole di mio nonno Giovanni che, lui socialista fino al midollo, credente laico e sui generis e magari anche un po’ anticlericale, qualche volta mi diceva di qualche sacerdote: “parla che non sembra neanche un prete!” Ecco, Don Carlo sarebbe piaciuto molto a mio nonno Giovanni, solo che il punto non è affatto quello di “non sembrare un prete”, Don Carlo lo è convintamente, il punto è che parla come dovrebbe parlare un prete. La sua omiletica porta con sé, oltre ad una profondissima conoscenza teologica, il seme che permette alla Parola di fecondare la nostra realtà quotidiana. La sua non è mai una “predica” è sempre una “riflessione”, ed una riflessione senza ipocrisie, senza preconcetti, senza elusione del dubbio. Don Carlo mi aiuta a comprendere ciò che mi circonda, i comportamenti dei miei simili e, conseguentemente, quali dovrebbero essere i miei. È spesso critico con i comportamenti della Chiesa della quale lui fa parte e della quale facciamo parte anche noi credenti, ma della quale tutti sono invitati a far parte. La Scrittura spesso non parla la stessa nostra lingua, spesso è allusiva, metaforica, profetica : ci vuole quindi qualcuno che sappia rendere vivo e tangibile ciò che le Sacre Scritture hanno predetto. La soglia del Duomo con Don Carlo, come dovrebbe accadere in ogni chiesa e con ogni celebrante, non è più il confine tra buoni e cattivi, tra giusto e sbagliato, quel confine che non esiste se non nei nostri pregiudizi. La chiesa diventa uno spazio dove interrogarci collettivamente e reciprocamente, scoprendoci a volte dei giusti, a volte degli indifferenti, spesso delle anime (o degli spiriti) smarriti. Don Carlo mi aiuta a capire chi sono, dove sbaglio, dove persevero nell’errore, ma mi suggerisce come essere diverso. Non lo fa con le tuonanti parole di un prelato, pur rispettandone formalmente tutti i crismi, lo fa magari conversando di arte, facendo cenno alla letteratura o alla musica, prendendo spunto dai giornali, alludendo ai sordidi comportamenti di certa politica. Insomma non parla come un prete, come brontolava mio nonno Giovanni. E allora, vi lascio questo invito, magari un po’ desueto per un social, per un blog o per un giornale on line: venite a “sentire” una Messa al Duomo di Novara, magari dopo averla “sentita” vi verrà voglia di parteciparvi. Ci sono sempre preti con cui vale la pena chiacchierare, ma anche solo starli ad ascoltare. Buon Natale.
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autolesionistra · 1 year
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Di turismo e misticismo
Premessa
Quando il secondogenito aveva due anni e mezzo siamo entrati in una chiesupola montana di 35 m² (ad esser larghi). Era la prima volta che entrava in una chiesa; mentre ci guardavamo intorno abbiamo sentito canticchiare “tanti auguli attè, tanti auguli attè” e ci siamo voltati giusto in tempo per vederlo soffiare sulle candele votive spegnendone una mezza dozzina davanti agli occhi inorriditi di una vecchina devota. Già dalla prima volta, portarlo in chiesa regala sempre qualche perla inaspettata.
Prima parte
Un inedito quanto gradito interesse del piccolo per gli affreschi del (meraviglioso) palazzo Farnese di Caprarola è culminato con l’arrivo alla stanza degli angeli, nella quale siamo stati sommersi di domande tecnico-teologiche su gerarchie e poteri angelici a cui eravamo tutto sommato impreparati. Dopo un momento di silenzio che ci aveva illusi di averla sfangata, se n’è uscito con “ma sono più forti, gli angeli, i jedi o i pokemon d’acqua?”. La royal rumble culturale che non ti aspetti. Il dibattito ha tenuto banco per tutta la visita ai giardini esterni del palazzo (che sono grandini) senza arrivare ad una vera conclusione, spodestato solo alla vista di una fontana piena di lenticchie d’acqua che ha fortunatamente spostato il focus su “sembra prato, ma è acqua!”.
Seconda parte
Nel duomo di Orvieto la (meravigliosa) cappella di San Brizio ha inevitabilmente riacceso un certo interesse per angeli e dintorni. È stato particolarmente complicato spiegare il concetto di giudizio universale “ma perché gli angeli suonano la tromba?” “per annunciare la fine del mondo” “vuoi dire la fine dell’inferno, sono angeli” “no no, quella del mondo” “perché fanno finire il mondo? ma allora sono cattivi!” e così via.
Di nuovo, un attimo di quiete è stato mal interpretato come conclusione del dibattito teologico, e mentre girellavamo nei sotterranei della cattedrale è arrivato a bruciapelo un “Ma dio esiste?” una signora che stava passando a distanza d’orecchio si ferma, ci guarda e fa “Domanda impegnativa! Quasi resto per sentire la risposta.”
La mia consorte non si scompone e inizia a rispondere che alcune persone ci credono, altre no, proseguendo con un excursus sulla pacifica convivenza di credenze molto più positivista di quello che sarei stato in grado di trasmettere io. Il fatto che l’esistenza di un essere divino possa essere oggetto di dibattito scuote dal torpore il pragmatico primogenito (fanciullo di poche parole prevalentemente a causa della logorrea del fratello) che in maniera molto  tranchant-razionalista commenta “ma scusa, se una cosa esiste in qualche modo si vede e uno lo sa che esiste” inconsciamente citandomi uno dei momenti migliori di Tim Minchin e guadagnando la stima imperitura dal su’ babbo.
Non ricordo più come ma dopo qualche tempo il discorso si sposta sui reperti storici del museo del duomo e (inevitabilmente) cade sui pokemon e il piccolo decide di precisare che “i pokemon sono gli antenati dei dinosauri”. Commetto il grossolano errore di mettere in dubbio la veridicità storica di questa affermazione. Il piccolo s’incazza, ma di brutto. “Voi avete detto che se uno crede in dio va bene anche se voi non ci credete e io non devo credere che i pokemon siano gli antenati dei dinosauri! Ma se io ci voglio credere?” Attimi di smarrimento. Il ragionamento non fa una grinza. Valuto brevemente se tirare fuori la teiera di Russel. Desisto. I dinosauri da programma ministeriale si fanno in terza elementare, abbiamo ancora un annetto e mezzo prima di fare figure di merda con le maestre. “Ok, se questo è quello che vuoi credere, va bene”
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unwinthehart · 1 year
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Places to visit (cultural & historic sites, food, etc.) in Napoli as a tourist?
Hi, Anon 💙 First of all I hope the City treats you right and you have a good time here. I don't know how many days you'll have at your disposal, but if you can spare one (since it's huge and it's not Naples exactly), obviously consider visiting Pompeii. Cultural sites: Cappella di Sansevero, home of Cristo Velato and the National Museum for sure. Around the City there are a bunch of Churches all free and all worth seeing (Duomo, Chiesa del Gesù Nuovo, Chiesa di Santa Patrizia, Chiesa di Santa Chiara*, Basilica Reale in Piazza del Plebiscito, right in front of the Royal Residence). If you're into catacombs, there's Cimitero delle Fontanelle that's worth a visit. All the Castles (Maschio Angioino, Castel dell'Ovo) and the Royal Residence are also open and pretty cheap. If you want a real immersion into the "culture", go to Spaccanapoli and San Gregorio Armeno (the infamous road with all the nativity statues/scenes shops). As for food: pizza obviously. Pizza here is good pretty much everywhere, but if you want to do best one in Naples go to Michele (the pizzeria in "Eat, Pray, Love") (if that one is too crowded as it happens, tourists also favour Sorbillo, there are a few ones around the City). You'll have to taste "pizza al portafoglio" or "pizza fritta" (fried calzone). And consider getting a coffee and a pastry (maybe sfogliatella) at Leopoldo or ice-cream at Mennella (best ice-cream ever). Napoli is huge and the entire historic centre is UNESCO heritage, so there's a lot to see. *this one has a "chiostro" that's beautiful, but you need a ticket. The church itself is always open to visit instead.
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Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti
MATERIA E SPIRITO
Alterigia! Come di fronte ad un grande occhio, lo spettatore si sente osservato dal rosone, enorme, polifemico, impassibile. È questo il sentimento che suscita la visione del Duomo di Modena, risalente al 1099. L’alterigia di un’architettura possente, sufficiente a sé stessa, immane e fredda, intronata per regnare sulla città e per segnare di sé, perennemente, lo spazio che non occupa ma possiede. Uno spazio che si afferma secondo lo stesso principio anche all’interno della cattedrale, spazio nel quale si rimane sovrastati. Nella piena consapevolezza ed espressività, limpidezza e linearità dei volumi e delle linee orizzontali e verticali che lo compongono. Questa è la materialità della pietra che si apre alla spiritualità del nuovo significato di "civitas", considerato “vincolo sociale” già da Isidoro di Siviglia nel VII secolo, che ben si attaglia all’avvento della civiltà comunale italiana dell’XI secolo.
Cattedrale di Modena
- Dal 1997 dichiarata dall'UNESCO, assieme alla Piazza Grande, patrimonio mondiale dell'umanità. - Stile "romanico": architetto Lanfranco e opere scultoree di Wiligelmo; successivi interventi nel XIII sec. di Anselmo da Campione e suoi discendenti (tra l'altro a quest'epoca risale l'aggiunta del caratteristico rosone). - 1099, anno di fondazione - 1106 traslazione delle spoglie di San Geminiano, vissuto nel IV secolo d.C., già vescovo ed evangelizzatore delle terre modenesi - 1184, consacrazione della cattedrale.
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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witaly2023 · 8 months
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Walking through Naples visiting the Duomo which houses the blood of San Gennaro which turns into liquid 3 times a year, through the Spacca Napoli which splits the city in 2, and the Castel Nuovo built duing the early Medieval period and frequently renovated throughout the Renaissance.
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popolodipekino · 5 months
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che quantità di Dio!
Come farà l'arcivescovo? Sorrideva lo zelante don Valentino, segretario di sua eccellenza, udendo la gente parlare così. L'arcivescovo ha Dio, la sera di Natale. Inginocchiato solo soletto nel mezzo della cattedrale gelida e deserta a prima vista potrebbe quasi far pena, e invece se si sapesse! Solo soletto non è, e non ha neanche freddo, né si sente abbandonato. Nella sera di Natale Dio dilaga nel tempio, per l'arcivescovo, le navate ne rigurgitano letteralmente, al punto che le porte stentano a chiudersi; e, pur mancando le stufe, fa così caldo che le vecchie bisce bianche si risvegliano nei sepolcri degli storici abati e salgono dagli sfiatatoi dei sotterranei sporgendo gentilmente la testa dalle balaustre dei confessionali. Così, quella sera, il Duomo; traboccante di Dio. E, benché sapesse che non gli competeva, don Valentino si tratteneva fin troppo volentieri a disporre l'inginocchiatoio del presule. Altro che alberi, tacchini e vino spumante. Questa, una serata di Natale. Senonché in mezzo a questi pensieri, udì battere a una porta. "Chi bussa alle porte del Duomo" si chiese don Valentino "la sera di Natale? Non hanno ancora pregato abbastanza? che smania li ha presi?". Pur dicendosi così andò ad aprire e con una folata di vento entrò un poverello in cenci. "Che quantità di Dio!" esclamò sorridendo costui guardandosi intorno. "Che bellezza! Lo si sente perfino di fuori. Monsignore, non me ne potrebbe lasciare un pochino? Pensi, è la sera di Natale." da D. Buzzati, Lunga ricerca nella notte di Natale (Il Nuovo Corriere della Sera, 25 dicembre 1946), in Il panettone non bastò
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aki1975 · 4 months
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Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
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morelin · 1 year
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Salemi
Il viaggio alla scoperta dei luoghi meno noti e frequentati della Sicilia è quasi giunto al termine. Visitiamo un altro borgo, Salemi (Trapani), che fa parte de “I Borghi più belli d’Italia”. Anche qui il terremoto del 1968 ha causato numerosi danni costringendo la popolazione a spostarsi più a valle dando vita al “Paese Nuovo” ed abbandonando per anni il vecchio centro storico. Il punto più alto è dominato dal Castello Normanno-Svevo e dalla vicina Piazza Alicia dove si trovano i resti del Duomo di San Nicola di Bari (Ex Chiesa Madre). 
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Rilevante è anche la Chiesa dei Gesuiti dalla bella facciata in stile barocco che conserva il crocifisso dell’antica matrice ed un magnifico organo ligneo del 1700. 
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L’annesso convento è sede del Polo Museale comprendente il Museo del Risorgimento ed il Museo Civico che, oltre a custodire varie opere d’arte salvate dalle chiese andate distrutte, comprende anche una sezione archeologica.
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Un’altra sezione è costituita dal Museo della Mafia che attraverso un percorso espositivo emozionale e provocatorio racconta questo fenomeno criminale.
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Nel borgo le tradizioni sono ancora molto sentite: infatti, in una delle chiesette abbiamo potuto ammirare l’importante tradizione dei pani votivi, piccole opere d’arte intagliate che vengono utilizzate per creare cappelle decorative o per addobbare gli altari.
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deathshallbenomore · 1 year
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beh si può forse dire che la scelta del duomo di milano è stata d’impatto. di nuovo
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thegreenvoyage · 1 year
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Naples vs Positano - (2023) Comparison Guide
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Are you trying to decide between a trip to Naples and Positano for your next getaway? The decision can be tricky, as both cities offer unique experiences, and it can take time to know where to start. Our 2023 Naples vs Positano Comparison Guide is here to help as we take a closer look at the two cities, their attractions, and what each has to offer. From the stunning views of the Amalfi Coast to the incredible food, culture, and history of Naples, this guide will give you all the information you need to choose the perfect destination for your next holiday. Table of ContentsNaples vs Positano - Quick Overview Naples Positano Culture and History Climate and Geography Attractions and Entertainment Cost of Living Activities Beaches Things to Do in Naples: Top Attractions of Naples 1. Castel Nuovo 2. Piazza Plebiscito 3. Royal Palace 4. Museo Archeologico 5. Teatro di San Carlo 6. Museo Regionale della Meditereanee 7. Museo di Capodimonte 8. Palazzo Reale 9. Duomo di Napoli 10. Chiesa di Santa Maria del Carmine 11. Mercato Municipio 12. Museo Nazionale di Capodimonte Things to Do in Positano Visit the Miramare Castle Visit the Church of Santa Maria del Carmelo Visit the Forte dei Marmi Explore the Forte Sant’Andrea Food: Naples vs Positano Naples vs Positano: Entertainment and Nightlife Weather: Naples vs Positano Transport: Naples vs Positano Naples vs Positano: Which is the Better City? Cost of living Health care facilities Natural beauty Weather Conclusion Naples vs Positano - Quick Overview - Naples is a large city in southern Italy, while Positano is a small town on the Amalfi Coast. - Naples is known for its historical sites, such as the ancient Roman ruins of Pompeii and Herculaneum, as well as its vibrant culture and vibrant street life. - Positano is known for its picturesque scenery and colorful buildings cascading down a hillside to the sea. Beaches, luxury accommodations, and stylish boutiques make it a popular tourist destination for various reasons. - Naples is a bustling urban center with a population of over 1 million people, while Positano is a small, picturesque town with a population of around 3,000 people. - Naples has a wider range of dining and nightlife options, and Positano is more peaceful and idyllic but has fewer activities and amenities. - The cost of living in Naples is more affordable than that of Positano, a resort town that features luxury shopping and resorts. - Naples is well connected by public transportation, and Positano is only accessible by road and can be difficult to reach during peak season. Naples Neapolis, a coastal city located on the Bay of Naples, is one of the most populated cities in southern Italy. There are more than a few reasons why Merano is considered one of the best cities in the world, such as its vibrant culture and history. An interesting history has been written about the city. Over the centuries, it has been occupied by many invaders and rulers, starting with the Greeks in the 8th century BC. Formerly the capital of the Kingdom of Naples, then the Kingdom of the Two Sicilies, it was an important bridge connecting the two islands. It was a major center of the arts and culture during the Renaissance. In today's Naples, around one million people live in a bustling city. It is one of the busiest ports in Europe and is renowned for its vibrant fish market. Many historic sites, monuments, and churches are located in this city, which also boasts a rich cultural heritage. There are many delicious restaurants in the city, most notably pizza. It is said that Naples still has the best pizza in the world since it is the birthplace of the Margherita pizza! Pasta Alla Genovese and spaghetti alla puttanesca are two of the unique dishes to be found in Naples. The climate in Naples is mild, and the city has plenty of sunshine throughout the year. It’s a great place to visit during the summer months, as the beaches are beautiful and the temperature is warm. Naples is a great place to explore, with so much to see and do. Among the attractions are museums, galleries, churches, and other places of interest. Naples is an ideal destination for romantic getaways and exploring the culture and history of Italy. Positano Positano is the perfect place for a luxury escape, a picturesque town perched high on a cliff overlooking the Tyrrhenian Sea. Its narrow, winding streets and stunning architecture make it easy to see why the town has been a favorite of the rich and famous for centuries. Today, Positano is a popular tourist destination, with luxury hotels, restaurants, and shops catering to visitors who want to enjoy the area's exclusive lifestyle. Beautiful scenery and a scenic location make this town the perfect place to relax and enjoy the Mediterranean atmosphere. Culture and History As one of the most important cities in Italy, Naples has a long and rich history dating back to the Roman Empire. The city's many museums, churches, and monuments showcase its vibrant culture. Naples's must-see cultural sites include the Pompeii archaeological site, the Royal Palace of Naples, and the Cathedral of Naples. However, Positano, located along the Amalfi Coast, is a small settlement. A hillside of colorful houses cascades down a hillside to the sea, giving it a picturesque setting. Positano has a more laid-back atmosphere compared to Naples and is known for its art, fashion, and music scene. The town has a small but charming historic center with many shops and restaurants. Climate and Geography Naples, located on the southern coast of Italy, is typically hot and humid in the summer, with milder temperatures and less humidity in the winter. Positano, on the other hand, is located on the north coast of Italy and has a much more temperate climate with colder temperatures in the winter and hotter temperatures in the summer. Naples also has a much higher population density, which can make it more crowded and noisy. Conversely, Positano has a much lower population density, which can make it more peaceful and relaxing. In addition to their different climates, Naples or Positano also have different cultural backgrounds. Naples is heavily influenced by Roman culture, while Positano is more closely aligned with Greek culture. This cultural difference can be seen in the two cities' architecture, food, and lifestyle. Attractions and Entertainment When it comes to attractions and entertainment, Naples and Positano have a lot in common. Both cities offer a wealth of historical sites, stunning coastlines, and nightlife galore. Nevertheless, when deciding which town is a better fit for you, there are a number of key differences to consider. For one, Naples is a much more bustling city. It has more traditional attractions, such as the Royal Palace and the Catacombs of Naples, and more contemporary attractions, such as the Planetarium and the Museum of Fine Arts. Conversely, Positano, on the other hand, offers a more tranquil and scenic environment. It is perfect for those who want to take in the sights and sounds of the local community. Both cities are home to top-notch restaurants, and it is easy to find something to suit everyone's taste. Naples is also home to some of the best nightlife in Italy, while Positano is known for its secluded coves and crystal-clear water. Both towns have something unique to offer, so it is up to the tourist to decide which one is right for them. Cost of Living There are a few things to consider when comparing Positano vs Naples in terms of the cost of living. In Naples, rental prices are higher, and the cost of groceries is higher. However, the cost of utilities is lower in Naples. In Positano, rental prices are lower, and the cost of groceries is higher. However, the cost of utilities is lower in Positano. Additionally, the cost of living in Positano is more expensive than Naples for clothing and entertainment. Each city's characteristics should be considered when determining the cost of living. Overall, Naples is more expensive, but there are some areas where Positano is more affordable. You can find a better deal in Positano if you are looking for an affordable option. Activities Naples has a lot to offer in terms of activities, from visiting historical sites to shopping and nightlife. Some of the most important ancient Roman and Greek artifacts can be found in the National Archaeological Museum of the city, which is home to numerous museums and galleries. The city has a vibrant nightlife scene, bars, clubs, and music venues. Beaches Swimming, sunbathing, and water sports are popular in Positano, which has beautiful beaches. Visitors can also take a boat tour of the Amalfi Coast, which offers stunning coastline views and nearby islands. The town is also home to art and fashion boutiques, spas, and wellness centers. There are two very popular beaches in southern Italy: Naples and Positano. They both have their unique charm and are worth a visit if you're in the area. So, which one should you choose? Naples is a bustling city with a lot to see and do. The beach is just one part of what makes this city great. If you're looking for a beach vacation with lots of activities and nightlife, then Naples is the place for you. A relaxed atmosphere prevails in Positano, however. There is no better beach in the world than this one. It is breathtaking. Positano's Mediterranean sun and relaxing atmosphere make it a perfect place to enjoy a few days of relaxation. Would you like to go to a particular beach? The type of vacation you want depends on your needs. Naples is the place to be if you want to experience a lively city with a great beach. It's the perfect beach vacation destination if you want a more relaxed vacation. Things to Do in Naples: Top Attractions of Naples You can’t ignore that Naples is Italy's second biggest city. It is also the capital of Campania and is situated on the southern tip of Italy. People who have visited Naples usually want to visit this city's famous places and have a great time. Here are the top things to do in Naples that you must try before returning to your hometown. 1. Castel Nuovo Castel Nuovo is the oldest castle in Naples. It was built by the French architect Filippo Gagliano in 1486 and has become one of the top attractions of Naples. 2. Piazza Plebiscito It is the largest public square in Naples, and you can enjoy a relaxing walk in the beautiful square. 3. Royal Palace It is the official residence of the Queen of Italy. The Royal Palace is a large palace that was built in the 1600s. 4. Museo Archeologico This museum is located in the city's heart and is a major attraction. It has a collection of Greek and Roman antiquities. 5. Teatro di San Carlo This is one of the most famous theatres in Europe, and it is one of the top attractions of Naples. 6. Museo Regionale della Meditereanee This museum is one of the city's most important symbols and the country's second most important art museum. 7. Museo di Capodimonte It is a royal museum that is dedicated to the kings of Naples. 8. Palazzo Reale This large palace was built in the 17th century and symbolized the city. 9. Duomo di Napoli The cathedral is the largest church in the city, and it is the cathedral of the city. 10. Chiesa di Santa Maria del Carmine This church is the oldest one in Naples, and it is also one of the top attractions of Naples. 11. Mercato Municipio As one of the most popular things to do in Naples, it is a food market that is located near the Duomo di Napoli. 12. Museo Nazionale di Capodimonte A collection of paintings can be seen in this museum that occupies a former palace that is now a museum. Things to Do in Positano Positano is one of the most beautiful towns in Italy. This is the home of beautiful beaches and magnificent cliffs. It has been named the most romantic city in the world. Positano attracts thousands of tourists yearly, so it is no surprise that it attracts many people. Here are the best things to do in Positano: Visit the Miramare Castle The southern town is known for its castle, the city's main attraction. It was built in 1560, and it has an old fortification. From the castle, you can enjoy some amazing sea views. The castle is divided into several parts, including the main gate and the chapel. Visit the Church of Santa Maria del Carmelo A church of this kind can be found in the northern part of Positano, the oldest church in the town. The church was built on a rock and was first built in the Middle Ages. Visit the Forte dei Marmi It is one of the biggest castles in the town, and it is also known as “the Fortress of Miramare.” It is a fortress surrounded by water and has beautiful sea views. The castle is divided into several parts: the main gate, the prison, the drawbridge, the chapel, and the towers. Explore the Forte Sant’Andrea An eastern part of the town contains this fortress. This is the smallest castle in Positano, built in the 16th century. With a small park surrounding it, it offers beautiful sea views. Food: Naples vs Positano Naples and Positano are two different cities in Italy, each with unique culinary traditions. Naples, located in southern Italy, is known for its Neapolitan pizza, which is made with a soft, doughy crust and various toppings. Other traditional dishes from Naples include spaghetti alle vongole (spaghetti with clams), frittata di spaghetti (spaghetti omelet), and sfogliatelle (a type of pastry filled with sweet ricotta). A popular dish in Positano is spaghetti alle vongole (spaghetti with clams). Another popular dish is Pesce Alla Positano (Positano-style fish). Positano is also known for its lemon groves, and many dishes in Positano feature fresh lemons as an ingredient. Naples is known for its pizza, and Positano is known for its seafood dishes with lemon as an ingredient. Naples vs Positano: Entertainment and Nightlife When it comes to nightlife, Naples is the queen. The city has a wealth of bars, clubs, and pubs, and there's always something happening. But if you're looking for an adventure and want to enjoy some of the best views in Italy, then Positano is the perfect place to be. The stunningly beautiful town has miles of coastline and plenty of bars and restaurants overlooking the ocean. If you're looking for a night out that will leave you feeling exhilarated and invigorated, you can't go wrong with a night in Naples or Positano. Weather: Naples vs Positano When it comes to weather, Naples and Positano are two very different cities. Naples is known for its hot summers and generally mild winters, while Positano experiences more moderate weather, with summer temperatures reaching the upper 30s and winter temperatures in the teens. However, despite their different weather patterns, both cities have something to offer visitors regarding climate. SIRENIA and SAVONA BEACH are some of Naples' top beaches, while Positano has miles of sandy beaches that stretch for miles. In addition to the amazing beaches, Naples also features a variety of attractions, including the Palace of Caserta and the National Museum of Naples. If you're looking for a city with a more temperate climate, Positano is the perfect place for you. The town of Positano is not only known for its beautiful beaches but it is also known for its great restaurants and shops, making it a great place to spend a day or two. Finally, both cities offer a wealth of history and culture, so there's something for everyone to enjoy. Transport: Naples vs Positano When it comes to transportation, Naples and Positano have a few things in common. They're both located on the Amalfi Coast, which means they have access to some of the best beaches in the world. They're both popular tourist destinations, so plenty of transportation options are available. You have come to the right place if you want to go on a scenic drive in Naples. The city is surrounded by water, and many beautiful beaches and villas can be seen. Among tourist destinations, Positano is more popular. You can spend a day shopping or eating here, and there are a lot of restaurants there as well. When it comes to more convenient transport options, Naples is the place to be. Many buses and trains travel through the city, and it's easy to find a route that suits your needs. Conversely, Positano is less populated, so you might have to wait longer for a bus or train. A scenic drive in Naples will be a better choice if you are looking for a scenic drive. A bus or train to get you where you need to go is difficult to find in Positano if you want to be in a more populated area. Naples vs Positano: Which is the Better City? If you are living in Italy, you must have heard about the two most popular cities in the country, Naples, and Positano. If you have visited either of the cities, you will agree that each has its charm. So, to know which city is the best to live in, you need to compare the two. Here are some reasons why you should choose either of the cities. Cost of living Positano is cheaper than Naples, and both cities are popular among tourists. If you are a tourist, you will be happy to know that you can visit any of the cities quickly. Health care facilities Both cities are famous for their healthcare facilities, so it will be easy to treat if you have any medical issues. Natural beauty Both cities are located on the Amalfi coast and have a beautiful view of the surrounding mountains. A rich history, culture, and arts also surround both cities. Weather Positano has mild weather and a Mediterranean climate. On the other hand, the weather in Naples is hot and humid. So, if you like to spend your time outside, you can enjoy the weather in both cities. Conclusion Naples and Positano are both unique and beautiful destinations in Italy with a lot to offer. Neapolitan pizza and a vibrant nightlife are among the highlights of Naples' rich history and culture. Positano is a charming town on the Amalfi Coast, known for its picturesque setting, seafood, and art scene. If you're looking for a more laid-back and relaxing vacation, Positano might be the better choice. However, if you're looking for a cultural experience that's more exciting, Naples is the best choice. Read the full article
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storiearcheostorie · 2 years
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RESTAURI / Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, in condottieri alla "riconquista" di Firenze
#RESTAURI / Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, in condottieri alla "riconquista" di #Firenze Terminati i restauri dei due ritratti conservati in Duomo, opera di Paolo Uccello e Andrea del Castagno: ora sono di nuovo visibili al pubblico
Andrea del Castagno, monumento equestre a Niccolò da Tolentino, affresco, 1455, 833 x 512 cm, navata sinistra della Cattedrale di Firenze. COURTESY: Opera di Santa Maria del Fiore, foto Antonio Quattrone (particolare) È terminato il restauro dei due magnifici affreschi di Paolo Uccello e Andrea del Castagno nel Duomo di Firenze che rappresentano i leggendari condottieri Giovanni Acuto e Niccolò…
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condividiamolavita · 2 years
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ieri ovviamente c'era anche FT, che ho mal cagato perché ormai è un capitolo chiuso per me (a quanto pare anche per lui)
e va bene così, perché ora come ora non gli salterei addosso (nuovo parametro per capire se qualcuno ti piace o no)
ci siamo salutati con un abbraccio (da amici), ci stava per superare l'imbarazzo
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