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#edizioni del verri
garadinervi · 1 year
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Lamberto Pignotti: 'Poesia visiva', (invitation card), Palazzo Te, Mantova, October 16 – November 14, 1976 [Fondazione Bonotto, Molvena (VI)]
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marcogiovenale · 19 days
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oggi, 11 aprile, a milano: giovanni anceschi su tomás maldonado
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fashionbooksmilano · 23 days
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Emilio Tadini
Il circo magico
A cura di Stefano Cortina
Testi di Flaminio Gualdoni - Foto opere Andrea Angelucci -Crediti fotografici Maria Mulas, Ugo Mulas, Vito Redaelli
Cortina Arte Edizioni, Milano 2008, 96 pagine, 22,5x22cm, paperback
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra Associazione Culturale Renzo Cortina - Milano 25 novembre-25 dicembre 2008 - Mostra in collaborazione con Spazio Tadini
La mostra presenta un nucleo di opere risalenti agi anni “giovanili” di Tadini, un periodo di ricerca che si data tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60. Gli anni in cui Tadini si orienta verso una ricerca ispirata a un surrealismo e a un simbolismo di tipo narrativo e letterario, matrice che peraltro caratterizzerà anche i “cicli” successivi dell’artista. Sono storie e personaggi di fantasia, scene e scenari ispirati da un’osservazione pungente della realtà, poi tradotta e interpretata con sapida ironia, attraverso composizioni che preludono alla spazialità tipica del suo alfabeto pittorico. Un “ circo magico “ popolato di fantasmagoriche figure , un ludico caleidoscopio su realtà possibili se non probabili .
Emilio Tadini (Milano, 1927-2002), pittore e scrittore fonda con Umberto Eco il Gruppo 63 e svolge l’attività di critico d’arte negli anni ’50 e ’60, soprattutto sulla rivista “Verri”. Scrive diverse opere, tra cui: Le armi, L’amore, La lunga notte a la tendenza narrativa si rivela anche nelle opere pittoriche, spesso riunite in cicli a soggetto, come la celebre serie di opere dedicate alla vita di Voltaire. Esordisce nel 1961 alla Galleria del Cavallino a Venezia. Molte le personali da allora, a Milano, Padova, Brescia, Venezia e all’estero in Francia, Belgio, Austria, Inghilterra. Nel 2001 Milano gli ha dedicato una importante mostra personale a Palazzo Reale.
07/04/24
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invisible-show · 7 months
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Invisible°Show presenta Radio Hito
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Canti per lingue sconfinate
- Signore, deve tornare a valle. Lei cerca davanti a sé  ciò che ha lasciato alle spalle.
(Giorgio Caproni, Conclusione quasi al limite della salita)
domenica 8 ottobre 2023
ore 17:30
Invisible°Show presenta:
Radio Hito (Bruxelles)
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Antonella Bukovaz (Topolò)
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Posti limitati: per sapere il luogo esatto e prenotarsi scrivi a [email protected]
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RADIO HITO
Radio Hito è la voce musicale dell'artista e scrittrice Y-My Zen Nguyen, nata nel 1985 a Les Ulis, in Francia, da famiglia italo-vietnamita. È docente di educazione artistica alla Haute école des Arts du Rhin di Strasburgo e co-curatrice della rivista di poesia La tête et les cornes insieme a Benoît Berthelier, Maël Guesdon e Marie de Quatrebarbes. Ha studiato incisione, tipografia e pianoforte classico in Francia, Svizzera, Inghilterra e Paesi Bassi. La sua musica, nata “dall'intuizione e dalla necessità di fare di tutto un ritornello”, coglie testi e ispirazioni da versi di poeti nelle loro traduzioni italiane – in particolare, del messicano Octavio Paz e dell'argentina Alejandra Pizarnik. Ha inciso le sue canzoni perlopiù su audiocassetta, in tiratura limitata: Ascoltami (2019), Non Solo Sole (Midi Fish, 2020) e Voce Lillà (Kraak, 2021). Vive e canta tra Bruxelles, Parigi e Strasburgo.
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ANTONELLA BUKOVAZ
Originaria di Topolò-Topolove, borgo sul confine italo- sloveno, Antonella Bukovaz è poetessa, autrice teatrale e performer. Dal 1995 ha partecipato a diverse rassegne di arte contemporanea in Italia e in Slovenia, e dal 2005 si dedica alle interazioni tra parola, suono e immagine. Presente nell'antologia Einaudi Nuovi poeti italiani, 6 (con Storia di una donna che guarda al dissolversi di un paesaggio, premio Antonio Delfini 2009), le sue poesie – apparse su riviste web e cartacee (il Verri, Alfabeta, In pensiero…) - sono state tradotte in sloveno, tedesco, inglese, francese e arabo. Ha pubblicato Tatuaggi (Lietocolle, 2006); al Limite (Le Lettere, 2011; con dvd), in collaborazione con il video maker Paolo Comuzzi e con il musicista Antonio Della Marina; i librini koordinate (pulcinoelefante, 2015) e Guarda (pulcinoelefante, 2015);  3X3 parole per il teatro_3X3 besede za teater (ZTT-EST, 2016), raccolta dei testi scritti per il teatro sonoro di Hanna Preuss (per la quale è stata autrice e attrice nelle opere S.E.N.C.E, Sonokalipsa e Pavana za Antigono, con rappresentazioni a Lubiana, Trieste, Kyoto e Cagliari); casadolcecasa_domljubidom (Miraggi, 2021; menzione speciale al premio Rilke), e Compagnevole animale (B#S edizioni, 2022). È inoltre autrice di Tra_in between_Mèd, premio Kristal 2017 al Festival di Letteratura di Vilenica. Collabora con l'elettrorumorista Eva Sassi Croce, con cui ha realizzato le performance casadolcecasa, Lessico elettronico,Utopia del rumore (tributo all'Arte dei rumori di Luigi Russolo),e Femminilizzazione del mondo. Sempre con E.S.Croce ha realizzato una video-lettura da Osip Mandel'stam (Viaggio in Armenia) e con il musicista e artista sonoro Claudio P. Parrino un'audio installazione da un poema di Evgenij A. Evtušenko (La stazione di Zima). Tra i molti altri musicisti e artisti del suonocon cui ha lavorato – tra i quali Marco Mossutto, Teho Teardo, Antonella Macchion - collabora stabilmente con il trombettista Sandro Carta, insieme a cui trova continue dimensioni sonore a testi propri e di altri autori. Ha contribuito alla realizzazione di Stazione di Topolò-Postaja Topolove, per la quale ha curato soprattutto la sezione letteraria Voci dalla sala d’aspetto, ed è stata presidente dell’associazione che ha organizzato tutte le 29 edizioni del festival.  Da sempre, insegna in lingua slovena nella scuola bilingue di San Pietro al Natisone-Špeter.
youtube
http://www.ozkyesound.altervista.org/UTOPIADELRUMORECDR.html
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tarditardi · 1 year
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Fifa World Cup Qatar 2022, Italians do it better: Mirko Negri e Nello Simioli dirigono il Qetaifan Beach Festival
Nonostante la nostra Nazionale non si sia qualificata per i Mondiali in Qatar, gli italianissimi Mirko Negri e Nello Simioli sono stati chiamati "last second" a Doha, per seguire la direzione del Qetaifan Beach Festival e del super esclusivo luxury lifestyle beach club costruito al suo interno.
 Mirko Negri e Nello Simioli sicuramente non hanno bisogno di presentazioni quando si parla di gestioni di progetti di alto profilo. Innumerevoli sono le direzioni di conclamato successo di cui si sono occupati, negli ultimi 20 anni. Volendo citarne solo alcune, ricordiamo lo strepitoso successo di Phi Beach a Baja Sardinia, Nikki Beach in Costa Smeralda, durante la Mostra del Cinema e a Miami nel corso della Winter Music Conference, Sottovento e Billionaire a Porto Cervo, gli eventi collaterali organizzati a Venezia, sia durante il Film Festival che per Il Carnevale in Piazza San Marco, il GAMF (Golfo Aranci Music Festival) con oltre 60mila spettatori scatenati sulle note dei dj più famosi del mondo e poi Fino Beach, Yacht Club Porto Rotondo, oltre 20 edizioni del Festival di Sanremo dove hanno gestito le lounge più esclusive, le direzioni di resort 5 Stelle...
In questa occasione, ad appena un mese dalla chiusura del Cone Club in Costa Smeralda, "pettinatissimo" Beach Club, realizzato nel contesto del 7Pines Sardinia, il nuovo resort 5s aperto quest'anno in Costa Smeralda, l'affiatatissimo duo è stato chiamato in Qatar per supervisionare il Qetaifan Beach Festival, in occasione dei Mondiali di Calcio Fifa 2022. 
Per parlare di questa nuova avventura abbiamo raggiunto telefonicamente Mirko e Nello a Doha, per farci raccontare la genesi di questo progetto...
 "Siamo stati contattati solo ad inizio ottobre, ma noi amiamo metterci in gioco continuamente, e più sono difficili le sfide, più le accettiamo con coraggio ed entusiasmo. Detto ciò, è stato facile dire sì ad una occasione così importante. Quindi ci siamo messi al lavoro e in sole 2 settimane, abbiamo creato una squadra composta da 70 professionisti, per la maggior parte italiani, organizzando voli, trasferimenti, permessi di lavoro, hospitality e ogni altro aspetto organizzativo e burocratico, affinché il nostro team potesse arrivare a Doha secondo le date predeterminate".
Come sta andando questa avventura? 
"Per le tempistiche strettissime è stata un'impresa non facile, ma grazie al nostro network ed alla credibilità conquistata in tanti anni di gestioni e direzioni di successo, abbiamo raccolto immediatamente grande partecipazione ed entusiasmo da parte di tutti i professionisti coinvolti. Del nostro team fanno parte esperti imprenditori del segmento Events & Entertainment/F&B/Luxury Lifestyle Hospitality come Luca Pizzi, Gio' Verri, Salvatore Staiano, Mirco Lattaruolo, Maurizio Santoni, Daniele Gazzano e tanti altri professionisti che da anni lavorano con grande successo in tutto il mondo".
Ci date qualche altro dettaglio sulla vostra nuova iniziativa? 
"Siamo veramente orgogliosi di aver creato questa meravigliosa 'mean machine' che in così poco tempo ha saputo prendere in mano il controllo del progetto, dettando tempi, regole e strategie.  L'area dove si trova il Qetaifan Beach Festival ha un'estensione enorme ma tutto è curato nei minimi particolari ed è figlio di un progetto real estate a più ampio respiro, frutto di una joint venture tra Marriot, UMusic, UVentures, Zeg Design e Madaeen Al Doha Group. L'arena puo' contenere fino a 30.000 persone, il Beach Club può ospitare sino a 2500 selezionatissimi ospiti. Sino al 18 dicembre, giorno di chiusura dei mondiali, avremo ospiti numerosi artisti provenienti da tutte le parti del globo e anche dj sessions di French Montana, Ryan Castro, Oxlade,Alex Sensation, CeeLo Green, lo stesso Simioli e tanti altri... È stata una vera e propria "opera magna" che solo grazie alla nostra passione ed esperienza siamo riusciti a realizzare. Ne siamo sinceramente orgogliosi e come dicono gli americani il bello è che... the best is yet to come.
https://qetaifanbeachfest.com
MIRKO NEGRI RELAZIONI STRATEGICHE
NELLO SIMIOLI COGITO COMMUNICATION
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gdbot · 5 years
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«il verri», n. 10, edizioni del verri, Milano, 1978   https://ift.tt/2FaXDIw
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theradicantattitude · 4 years
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«il verri», n.2, Poesia, edizioni del verri, Milano, 1976.
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paoloferrario · 5 years
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TOMASO KEMENY, con VINCENZO GUARRACINO, ha presentato il libro BOOMERANG, edizioni del Verri. Al caffè Bistrot di Piazza Vittoria, Como, 30 marzo 2019. Con una videoscheda di Roberto Caracci
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garadinervi · 1 year
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Quaderni del Verri n. 1: Lamberto Pignotti, Edizioni del Verri, Mantova, 1976 [Fondazione Bonotto, Molvena (VI)]
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marcogiovenale · 21 days
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13 aprile, ferrobedò, milano: pomilio+berisso (edizioni del verri)
Sabato 13 aprile, ore 17.30, da ferrobedò, Via Moscova, 40, Milano, cit. cancello 5110, interno 110, presentazione dei volumi “Documenti sulla neoavanguardia” di Marco Berisso e “Il rovescio di un minuto” di Tommaso Pomilio
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faprile · 6 years
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Michele Zaffarano presenta "Power Pose"
Michele Zaffarano presenta “Power Pose”
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Sabato 10 marzo ore 17.30 alla Libreria popolare Via Tadino 18, Milano Presentazione di «POWER POSE» di Michele ZAFFARANO Edizioni del verri, 2017 Con l’autore intervengono Paolo GIOVANNETTI Gian Luca PICCONI Modera Barbara ANCESCHI
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nuovaletteratura · 6 years
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Michele Zaffarano presenta "Power Pose"
Michele Zaffarano presenta “Power Pose”
Sabato 10 marzo ore 17.30 alla Libreria popolare Via Tadino 18, Milano
Presentazione di «POWER POSE» di Michele ZAFFARANO Edizioni del verri, 2017
Con l’autore intervengono Paolo GIOVANNETTI Gian Luca PICCONI
Modera Barbara ANCESCHI
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redazionecultura · 7 years
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sede: Satura Art Gallery (Genova); a cura di: Adriano Accattino.
“La scrittura costituisce il ‘luogo della convergenza’ dei diversi tipi di espressione e comunicazione estetica. E aggiungiamo che la scrittura ci sembra anche in grado di mediare la necessaria interazione tra i vari segni che intervengono nella creazione dell’opera”. Così Vincenzo Accame chiarisce le ragioni del suo impegno nell’ambito della poesia visuale e del gruppo della “Nuova scrittura”, di cui nel 1975 firma il manifesto con Carrega, D’Ottavi, Vincenzo Ferrari, Liliana Landi, Mignani, Anna e Martino Oberto. Dopo aver esordito nel 1961 sulle pagine del Verri, la rivista principe di quella che diverrà la neoavanguardia italiana, diretta da Luciano Anceschi, con pagine in cui, sulla scia della lezione di Mallarmé si sforzava di “rompere la linearità della poesia verbale, agendo soprattutto sugli spazi”, entra in relazione con gli Oberto, fondatori della rivista Ana eccetera e con Ugo Carrega che con Tool, quaderni di scrittura simbiotica attorno alla metà degli anni ’60, proponeva una visione estesa della poesia, capace di integrare oltre agli aspetti verbali (fonetico e proposizionale), l’elemento grafico (lettering, segni e forme). Il suo lavoro – condotto in parallelo con l’attività di studioso e traduttore delle avanguardie storiche e recenti, dal Surrealismo al Lettrismo – costituisce una sintesi originale e inesauribilmente inventiva di questa poesia totale. “Ho sempre molto ammirato l’opera di Vincenzo Accame” – ha osservato Enrico Baj, compagno di scorribande nei territori patafisici di Alfred Jarry –”In quel suo scrivere, quasi per blocchi o campiture distinte, compatte o poi esplose e sparpagliate, complicate, arzigogolate e mantrugiate, in un fluire fittissimo e rapido, oppure al contrario statico, di stimoli grafici, il significante linguistico si maschera di un senso di misura e di leggiadria, le quali traggono in inganno lo spettatore”. La mostra allestita negli spazi di Satura, con opere provenienti dalla collezione del Museo della Carale Accattino di Ivrea, offre un significativo panorama del lavoro realizzato da Accame fra gli anni ’70 e ’90. Vi si incontrano scritture illeggibili, sottolineature, esplosioni grafiche, “sgeometrie” dove le parole, trascritte in caratteri minuti, si convertono in tracce lineari, in mormorii prossimi al silenzio, ma nutriti di una singolare forza vettoriale. Una scrittura poetica sommessa ma resistente, al cui riguardo l’Autore può concedersi il lapidario commento, che riporta nel titolo di una delle opere in rassegna, del verso conclusivo dell’Ars poetica di Verlaine: “E tutto il resto è letteratura”. (Testo critico a cura di Sandro Ricaldone)
Vincenzo Accame (Loano 1932 – Milano 1999) si è occupato di ricerche poetico-visuali, sia come operatore sia come cronistaHa pubblicato pagine di poesia e testi critici su numerose riviste (Il Verri, Malebolge, Marcatrè, Tre rosso, Uomini e idee, Tool, Le Arti, Approches, Phantomas, Tam tam ecc.) ed è stato presente a tutte le più importanti rassegne di poesie visuali; numerose le mostre personali e di gruppo (Gruppo Tool, Nuova Scrittura). Si è dedicato assiduamente anche alla poesia francese, curando edizioni di Eluard (Ultime poesie d’amore, Lerici, Milano 1965e Accademia Sansoni, Milano 1970), Jarry (Poesie, Guanda, Parma 1968; I minuti di sabbia memoriale, Munt Press, Milano 1975; Visite d’amore, Guanda, Milano 1977) e Arp (Poesie, Guanda, Milano 1976). Ad Alfred Jarry ha pure dedicato una monografia (Jarry, La Nuova Italia, Firenze 1974). Tra i volumetti di ricerca poetica citiamo: Ricercari (Tool, Milano 1972) Prove di linearità (EA, Milano 1970), Differenze (Tool, Milano 1972), La pratica del segno (Visual Art Center, Napoli 1975) e Récit (La Nuovo Foglio, Pollenza 1976). (dal risvolto di copertina del fondamentale volume Il segno poetico. Riferimenti per una storia della ricerca poetico-visuale e interdisciplinare, Munt Press, Samedan – Milano, 1977). Vincenzo Accame ha raccolto una sorta di “summa” del suo pensiero in un volume dal titolo Anestetica (Spirali, Milano 1998) che ne evidenzia soprattutto la componente anarchica.
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Vincenzo Accame. La pratica del segno sede: Satura Art Gallery (Genova); a cura di: Adriano Accattino. "La scrittura costituisce il ‘luogo della convergenza' dei diversi tipi di espressione e comunicazione estetica.
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marcogiovenale · 22 days
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11 aprile, milano: giovanni anceschi su tomás maldonado
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marcogiovenale · 3 months
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'il verri' n. 83, ottobre 2023: "transocean (un)limited" _ autori statunitensi e italiani
cliccare per ingrandire sul sito del verri: https://www.ilverri.it/index.php/la-rivista-del-verri/edizione-dal-1996/transocean-un-limited-detail _
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marcogiovenale · 11 months
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"fragment science" / "tecnici del bianco", di paul vangelisti e william xerra, il 19 a bologna
Lunedì 19 giugno alle ore 18:30, alla Libreria Modo infoshop, Via Mascarella, 24b, Bologna, Presentazione di Fragment Science/ Tecnici del bianco, un libro di Paul Vangelisti e William Xerra (il verri edizioni)- Insieme agli autori Paul Vangelisti e William Xerra e al traduttore Andrea Borsari intervengono Stefano Colangelo e Alberto Masala   _  
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