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#primo amore
60sgroove · 3 months
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Ornella Muti in Primo Amore (1978) dir. Dino Risi
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vintage-tigre · 11 months
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Ornella Muti, 1978 - Primo Amore
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hypnoticvamp · 1 year
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Ornella Muti as Renata, Primo Amore (1978)
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gatabella · 11 months
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Ornella Muti, Primo Amore, 1978
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ilmareconicoccodrilli · 8 months
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la-seconda · 1 year
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“Cara Sofia,
Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
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gregor-samsung · 5 months
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«Il mio ragazzo tedesco, quello che avrei dovuto sposare e invece rifiutai perché ero una sciocca: passavamo sempre la domenica insieme. Prendevamo l'autobus fin quassù, dove siamo sedute adesso, o forse un po' più su. Prati verdi, ruscelli, alberi. Ci sedevamo sul bordo di un ponticello e guardavamo l'acqua scorrere, oppure cercavamo un prato senza mucche e mangiavamo le cose che ci eravamo portati. Che cosa mangiavamo? Io prendevo della carne da casa, perché allora la mamma non era ancora morta e potevo fare quello che volevo, e la infilavo tra due fette di pane. Ma le cose che portava lui mi piacevano di più, perché i suoi genitori erano pasticceri. Lo sai che a quei tempi quasi tutti i pasticceri erano tedeschi? Be', i suoi genitori sapevano appena leggere e scrivere, ma lui era davvero intelligente, uno studioso. Fece carriera, alla fine, sono stata davvero stupida a rifiutarlo, avrei potuto avere una casa tutta mia, col giardino. Invece non l'ho sposato, no. Non so perché. Naturalmente, mio padre non avrebbe approvato il matrimonio con uno straniero, ma d'altra parte non ha approvato nemmeno il matrimonio con un inglese, non diceva mai sì a una nostra scelta, quindi non avrebbe fatto nessuna differenza. No, non voglio pensarci, adesso, ho già passato abbastanza tempo a pensarci quand'ero giovane, Che stupida, mi dicevo, quando ho cominciato a capire com'erano fatti gli uomini. Vedi, allora non lo sapevo. Hans era così gentile, un vero signore, mi trattava come una regina. Mi prendeva in braccio per superare gli steccati, con gesti così delicati e gentili, poi stendevamo una piccola tovaglia bianca sul prato e tiravamo fuori quegli stupendi panini bianchi e i dolci della pasticceria. Io dicevo sempre, No, io devo mangiare la mia roba e tu la tua, ma poi finivamo col dare la mia agli uccelli.»
Doris Lessing, Il diario di Jane Somers, (traduzione dall'inglese di Marisa Caramella), Feltrinelli, 1986¹ [ Libro elettronico ].
[ Edizione originale: The Diary of a Good Neighbour, Alfred A. Knopf Publisher, 1983 ]
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voglio-venire-da-te · 9 months
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I primi amori non te li levi facilmente dalla testa. E dal cuore.
I primi amori te li trascini dietro tutto il tempo. Quando guardi un tramonto, un film, le onde del mare, o senti un profumo.
Dei primi amori non te ne liberi facilmente. Sono quelli incastrati tra una vecchia lacrima e un nuovo sorriso. Sono quelli che "non è andata, ma ne è valsa la pena."
Sono quelli non sempre vissuti, ma dentro di noi...li abbiamo vissuti, eccome. E sono ancora lì. Da qualche parte, un po' nascosti, ma sempre presenti, per non farci mai dimenticare cosa davvero sia per noi l'amore.
Perché possiamo girarci intorno tante volte, ma il primo amore è l'amore a cui abbiamo creduto sul serio.
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melody708 · 4 months
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È proprio vero che il primo amore non si scorda mai, ma in certi casi, non sempre è una cosa buona.
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dispersanelsilenzio · 4 months
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8 anni
Ho appena riletto un post di 8 anni fa, in cui ricordavo ogni primo momento che avevo vissuto con lui. Incredibile quante ne siano successe dopo, nonostante dopo di lui abbia avuto le due relazioni più importanti della mia vita, e comunque io mi ricordi esattamente ogni cazzo di momento. Vivido nella mia mente. Posso ricordare il primo momento che mi ha toccato la mano, la prima volta che gli ho passato una mano tra i capelli, la prima volta che mi ha preso in braccio, il primo sguardo, il posto e i nostri vestiti di ognuna di queste situazioni. Dopo 8 anni, esperienze, due relazioni importanti e una che ancora va avanti, io di quella relazione ancora ricordo tutto quanto come se avessi delle foto nella mia mente. E ancora mi commuovo. Penso che quello, fosse Amore. E ho chiamato amore ciò che non lo era, alcune volte. Ma non so perché, con lui… non ho mai smesso di crederlo in 8 anni. E ancora oggi ho impresso ogni ricordo.
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tinxanax · 1 year
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Primo amore
Non parlavi tu a parole,
Ma con due occhi traditori,
Che i balconi sono del cuore,
Quando parlano d’amore.
Occhi neri, di velluto,
Che scavano nel fondo:
Io rimasi stordito,
Non sembravi tu di questo mondo.
E quelle labbra ancora acerbe,
Che mi fecero provare
Quando mi desti il primo bacio!
Labbra e occhi incantatori…
Non si possono mai scordare,
Non si scorda il primo amore
Mi piaceva sta poesia, la trovo carina, anche se l’originale (in calabrese) è più bellina
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taffetastrology · 2 years
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The signs as Dino Risi film costumes
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continuoasbagliare · 2 years
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Andrai avanti come hai sempre fatto, ma cambierai, ancora e ancora.. Diventerai fredda, comincerai ad allontanare persone con la paura di affezionarti, perché non vuoi più star male per nessuno, comincerai a creare muri interni che nessuno riuscirà più ad abbattere, nessuno ti conoscerà più per quella che sei, perché quando vieni delusa, abbandonata, tradita, la tua testa applica un meccanismo di difesa che sì, ti proteggerà, ma ti eclisserà dal mondo, facendoti vivere in una dimensione non accessibile a nessun altro oltre te.
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tqngled · 4 months
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E comunque, nonostante i mille mila film romantici che vedo io penso di essere la persona meno romantica del mondo.
Per natura faccio parte di una famiglia assai fredda.
Noi non baciamo mai le persone quando ci salutiamo, noi non ci sentiamo quasi mai al telefono (se non per emergenze) e ancora peggio, ci vediamo ancora meno.
Odiamo quando la gente mentre parla ci tocca e gli abbracci improvvisi ci imbarazzano parecchio.
Dimostriamo amore per iscritto, se necessario ma anche no.
Sono l'opposto della famiglia di mia madre, che loro se non si vedono o se non si sentono tutte le settimane stanno male.
Loro si vogliono sempre riuscire a vedere per mangiare insieme, noi ce ne sbattiamo l'anima, se non c'è la sacra cena dell'Immacolata (festa per noi inutile, ma ci serve scambiarci i regali con le nostre rispettive famiglie), ci si vedrebbe direttamente post Capodanno.
E voi direte "è questa la parte di famiglia che ti fa sempre male?" Sbagliato! Perché è l'altra famiglia che mi infastidisce, troppo appiccicosi e riuniti, io non sono così, sono cresciuta con la famiglia dalla parte di mio padre.
Abbiamo tutti le stesse manie e vizi strani, nel cibo e non, mentre gli altri, sono più alla buona.
Odiamo "dare spettacolo con smancerie in pubblico" (mia cugina si sente a disagio con il suo ragazzo quando è in coda alla cassa e lui tenta di prenderle la mano.)
Li sento così così diversi e lontani da me, gli altri.
Siamo freddi per natura.
Si tende sempre a pensare che una persona nata in Italia sia super caliente, ma non è esattamente così.
E fidatevi che non c'entra l'essere del Nord o del Sud.
*PensieriSparsi*
@tqngled (Lun 18.12.23 h 17:41)
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Settimane fa è successa una cosa.
Ho rivisto lui, quello che a oggi considero il mio primo amore. La prima persona che ho amato in modo sincero, puro, incondizionato. Non siamo mai stati insieme, ma l'ho comunque amato, per parecchi anni.
Non lo vedevo da due anni circa.
Nei giorni precedenti l'ho pensato tantissimo, mi chiedevo in continuazione come stesse, lo volevo abbracciare.
L'ho rivisto, per casualità, pochi giorni dopo.
E, come nove lunghi anni prima (quando l'ho incontrato per la prima volta in vita mia), mi sono sentita tremare le gambe.
Abbiamo parlato del più e del meno: di come va, e di tutto il resto.
Io ho una mia vita, lui la sua. Ci si vede e ci si sente sporadicamente, di rado, ma gli voglio comunque un gran bene come a pochi.
E in tutto questo, dopo nove anni quando lo vedo mi tremano le gambe... ancora.
Anche se ora siamo in ambienti diversi, circondati da persone diverse, e il mio modo di vederlo è diverso, occupa lo stesso angolino di cuore da sempre.
🩵🩵
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ilmareconicoccodrilli · 8 months
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Delle volte il destino e le stelle illuminano la stessa strada.
Non so cosa è successo tra di noi, ma quella notte di metà estate io avrei voluto baciarti.
I discorsi erano intensi e tu brillavi diversamente ai miei occhi.
Ti volevo baciare non come un moroso o un amore qualsiasi. Io ti avrei voluto baciare per tutte le volte che non l’abbiamo fatto, ma che avremmo dovuto. Per tutte le volte che ci siamo guardati di nascosto e forse avremmo voluto non avere nessun altro intorno. Per tutte le volte che io ho provato a farti capire che ero lì per te e tu invece eri lì per altre.
Ma l’altra sera forse c’eravamo solo noi, non so se c’era bisogno solo di una coccola, di un abbraccio o di un gesto di affetto.
Ma tu eri lì vicino a me ed io speravo che il nostro momento durasse in eterno.
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