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#gianni basso
teenagedirtstache · 6 months
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lospeakerscorner · 2 years
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44esima Festa della mozzarella
44esima Festa della mozzarella
Annunciata per questa edizione l’istituzione della nomina di Ambasciatore nel mondo della Mozzarella di bufala, eccellenza della Campania CANCELLO E ARNONE  (CE) – Sulla direttiva d’arrivo i preparativi per l’edizione 2022 – prevista i prossimi sabato 6 e domenica 7 agosto – della più longeva e popolare Festa dedicata alla mozzarella di bufala, che da 44 anni ​si tiene nella cittadina del basso…
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giallo4ver · 1 year
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Paola possente divinità Egonu @Ultimo che stava quittando senza salutare e senza fiori: "Non te ne andare"
Ultimo che la guarda tra terrore e reverenza perché è più basso di Gianni Morandi e sa benissimo che Paola può rendere ultima la sua ora su quel palco con una manata alla Cannavacciuolo: "Sì" *torna indietro*
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colonna-durruti · 11 months
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CHI È VERAMENTE FLAVIO BRIATORE?
L’Espresso se lo chiese in questo articolo del 2010 a firma Mauro Munafò. Briatore ha sempre negato tale ricostruzione, mentre gli autori del libro “Il signor Billionaire" hanno sempre confermato. Ognuno legga bene l’articolo, non poco inquietante, e faccia (civilmente) le sue valutazioni.
“Le vittorie in Formula 1, il matrimonio con la Gregoraci e i flirt con le top model, lo yatch da sogno e il Billionaire, la discoteca dei ricchi in Sardegna. Quando si parla di Flavio Briatore, sono queste le parole d'ordine della cronaca nazionale, gossippara e non. Eppure nel passato del manager di Cuneo ci sono zone d'ombra che stonano con la vita super-pubblica che conduce adesso.
Sono gli anni '70 e '80, passati tra Cuneo e Milano, in cui un giovane assicuratore inizia a costruire quello che poi sarà Mr Billionaire. E nella sua cerchia non mancano i personaggi discutibili, il gioco d'azzardo, le truffe, la latitanza all'estero e le morti sospette. Una scalata al successo partita dal basso e dalla provincia che non si legge però nella biografia ufficiale di Briatore, che a quegli anni dedica qualche riga generica e poco convincente.
A scavare nella vita del manager ci hanno pensato Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma, tre giovani giornalisti autori di "Il signor Billionaire; ascesa, segreti, misteri e coincidenze", appena pubblicato da Aliberti Editore. I tre sono partiti da una serie di articoli di Gianni Barbacetto del '99 per approfondire i misteri del passato di Briatore. Un lavoro fatto alla vecchia maniera, cercando tutti i vecchi soci, i vecchi amici, le fidanzate e i conoscenti del rampante Flavio. E trovandosi spesso davanti un muro di omertà e di consigli a lasciar perdere questa storia, di non chiedere oltre perché ci sono verità "che fanno morti e feriti".
La storia di Briatore sembra il sogno americano, coniugato però alla realtà italiana. Figlio di maestri elementari, si diploma geometra, fa l'assicuratore e apre un ristorante (il Tribula) che chiuderà dopo poco per debiti. Ma la svolta arriva nei primi anni '70, quando lavora con Attilio Dutto, un costruttore locale che rileva la Paramatti Vernici. Nel frattempo Briatore si occupa per alcuni casinò (gestiti dalla malavita) di portare clienti ai tavoli, intascandosi una parte delle loro perdite. Al giro lo introduce Ilario Legnaro che con il boss catanese Gaetano Corallo (vicino al clan Santapaola) si occupa proprio di questo. Tra i clienti portati ai casinò da Briatore c'è proprio Dutto che perderà parecchie decine di milioni nelle sale di Nizza e della Costa Azzurra.
Nel 1979 Attilio Dutto salta in aria con la sua auto: un delitto che non ha mai trovato un responsabile. Dalle testimonianze raccolte nel libro si configura però la mano della mafia. Pare inoltre che lo stesso Dutto volesse "rovinare" Briatore per le truffe che gli aveva giocato. Di sicuro con Dutto scompare anche un capitale stimato in almeno 30 miliardi di lire, che non si sa dove vanno a finire.
Con la fine degli anni '70 e la morte di Dutto, Briatore si trasferisce nella nascente 'Milano da bere', dove conosce la sua prima moglie (fino a oggi tenuta quasi nascosta) e frequenta la gente che conta del capoluogo meneghino, non ultimo Bettino Craxi. Organizza feste e si mette in affari con il conte Achille Caproni, della cui moglie è nel frattempo amante. Con l'amico Emilio Fede, secondo gli autori del libro, organizzerebbe truffe ai tavoli verdi, finché la polizia non lo scopre e lui deve fuggire a St.Thomas, nelle isole Vergini, con moglie al seguito.
Latitante e costretto a rimanere fuori dall'Italia fino all'amnistia del 1990, Briatore si consola nella sua vita da sogno alle isole Vergini e apre e gestisce una rete di negozi per Benetton, un locale notturno e una gelateria. Da lì ci saranno la Formula 1, i mondiali con Schumacher e...mister Billionaire. Il "self made man" di Verzuolo in provincia di Cuneo ormai ce l'ha fatta: è diventato qualcuno, è famoso nel mondo, ricco e invidiato.
"E' il personaggio simbolo di un'intera classe dirigente", spiega Andrea Sceresini, uno degli autori. "La sua immagine pubblica non risente affatto del suo passato. Molte di queste storie sono state scritte anche dai giornali negli anni '70 e '80 e basta una ricerca in archivio per tirarle fuori. I media però si limitano a riportare quello che dice lui e la sua versione della storia".
Una versione che da copione prevede poche righe di biografia ufficiale e qualche risposta evasiva a chi gli chiede conto del passato. Una storia tutta italiana”.
(da "L'Espresso" dell''8 novembre 2010: https://bit.ly/2EE1y0t)
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projazznet · 18 days
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Dusko Goykovich – European Dream
Dusko Goykovich – trumpet, flugelhorn Gianni Basso – tenor saxophone Peter Miheloch – piano Luiggi Trussardi – bass Masahiko Osaka – drums
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Evaristo Felice Dall'Abaco (1675-1742) - Concerto grosso for two violins, two ripieno violins, viola, bassoon and basso continuo in D major
I. Allegro - 0:05 II. Aria cantabile - 4:02 III. Ciaccona (Allegro e spiccato) - 5:13 IV. Rondeau (Allegro) - 7:57 V. Allegro - 9:01
Davide Monti, Margherita Zane (violin I & II) Yayoi Masuda, Giuseppe Cabrio, Lorenzo Gugole (violini di ripieno) Krishna Nagaraja (viola) Marco Dal Bianco (violoncello) Gianni Sabbioni (double bass) Matteo Scavazza (bassoon) Maria Christina Cleary (harp) Carmen Leoni (harpsichord & positive organ)
Il Tempio Armonico - Orchestra Barocca di Verona / Alberto Rasi (conductor)
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alessandro55 · 9 months
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Altai
testi Marcella Vanzo
fotografie Martino Lunghi, Pietro Carrieri, Bruni Helbking, Gianni Basso/Veda MG
Altai, Milano 2016, 127 magine, 25x31,5cm
euro 35,00
email if you want to buy : [email protected]
Altai nasce dalla passione e dalla ricerca di Raffaele ed Elisa Carrieri. Nel 1997 inaugurano la prima galleria a Milano e mostrano agli occhi increduli dei milanesi, tra cui Ettore Sottsass, Maddalena De Padova e Vico Magistretti, i primi tappeti sahariani mai visti in Europa, seguiti da feltri centro asiatici e kilim curdi.
L’occhio esperto dei Carrieri riconosce con grande anticipo pezzi unici e primordiali, umili e raffinatissimi: capolavori calpestati e tramandati per millenni, gli ultimi. Trame uniche, a terra o sospese, che definiscono gli spazi e conquistano architetti, designer, collezionisti d’arte.
Altai oggi ospita venti collezioni uniche al mondo. Tessili essenziali, astratti e intrisi di umanità, di storia e di cultura. Stuoie che separano cielo e terra. Arazzi, kilim e tappeti che narrano incontri antichi di secoli, sole e feste solenni. E sono tutti qui. Solo qui. Altai è punto di riferimento per l’arte tessile primitiva.
Frutto di un esame attento e intransigente, le collezioni Altai sono le uniche e le ultime collezioni al mondo di tappeti primitivi di origine nomadica, un’eredità umana di enorme importanza custodita, protetta e diffusa dalla passione di Raffaele ed Elisa.
17/09/23
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diceriadelluntore · 2 years
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Storia Di Musica #227 - Osanna, Palepoli, 1973
In uno degli anni più belli della musica progressive, il 1973, da Napoli arriva un disco davvero straordinario, che con gli anni è stato considerato album simbolo della scena musicale europea. Nella geografia del prog, gli Osanna sono la voce di Napoli, in una sorta di “contrapposizione” tra quella di Milano della Premiata Forneria Marconi, alla Genova dei New Trolls, alla Roma del Banco Del Mutuo Soccorso o del Rovescio Della Medaglia. Alla fine del 1970 i componenti della prima formazione del gruppo Città Frontale, già Volti Di Pietra, Lino Vairetti (voce), Danilo Rustici (chitarra solista), Massimo Guarino (batteria) e Lello Brandi (basso) incontrano il talentuoso flautista e sassofonista Elio D'Anna, proveniente dagli Showmen di James Senese. Il gruppo deve rimpiazzare Gianni Leone in procinto di entrare nel Balletto di Bronzo, l’altra grande band napoletana del prog: nascono così gli Osanna. L’inizio è folgorante, con la storica partecipazione al Festival Di Caracalla (vinto insieme alla PFM e a Mia Martini) e una performance notevole al Festival Di Avanguardia E Nuove Proposte di Viareggio, che valgono al gruppo un contratto con la FONIT. Incidono quindi nel 1971 L’Uomo: il disco già segna un percorso, in quegli anni estremamente innovativo. Gli Osanna si distaccano dalla matrice anglosassone, soprattutto per quanto riguarda le chitarre, e propongono una musica prog venata di mediterraneo, dove persino le ritmiche  hanno echi di tarantelle e musica popolare. A ciò si aggiunge presto la scelta di presentare le canzoni presentandosi sul palco con maschere, scenografie e movimenti presi dalla commedia dell’arte, con un grande impatto scenico che finirà per influenzare persino dei giganti: i Genesis fecero uno dei loro tour seguitissimi in Italia con gli Osanna in apertura dei concerti, tra il 1971 e il 1972, e Peter Gabriel prese spunto dalla loro estetica per le sue esibizioni post Selling England By The Pound. Il disco è un portento e mentre sono al lavoro per il successivo sono contattati da Luis Bacalov, nel 1972, che li coinvolge nella colonna sonora del film Milano Calibro 9 di Ferdinando Di Leo. Bacalov è reduce dal successo del Concerto Grosso con i New Trolls e vorrebbe ripetere l’esperimento di prog sinfonico con la band napoletana. Il risultato è raccolto nell’album Preludio, Tema, Variazione, Canzona (1972) con esiti contraddittori, anche con discreto successo di pubblico ma il gruppo non è troppo convinto del risultato e non propone nell’edizione di quell’anno del Festivalbar la canzone più nota di quel lavoro, Canzona. La band si concentra quindi sul successivo lavoro, che viene alla luce nel 1973. È un concept album, in pieno stile progressive, che racconta una città ideale, che rifugge dall'uomo "nuovo" descritto da Pier Paolo Pasolini: non a caso il titolo, Palepoli, è un sofisticato gioco di parole in omaggio a Napoli, Neapolis, ma con una prospettiva diversa, che si richiama ad un passato mitico dei tempi d’oro, Palepolis. Il disco è composto da soli tre brani, due lunghissime suite e un piccolo intermezzo. Oro Caldo apre l'album con le voci di un mercato, una taranta, rumori di cose che si spostano, di passi della gente per esplodere immediatamente in una ballata piena di contrappunti di fiati, ampie aperture che sanno di King Crimson per poi svilupparsi in un crescendo mozzafiato di hard blues, tra cavalcate strumentali, flauti, batterie fiammeggianti, un autentico capolavoro. Stanza Città si collega al movimento precedente aggiungendovi un break classicheggiante ed è un piccolo rifiatare che porta ad Animale Senza Respiro: stupenda, si sviluppa in dose massicce di free-jazz, momenti più hard rock, perfino una parte acustica che dopo un dolente momento di languidi suoni elettronici, con l’incedere di un basso sinistro, cambia in dissonante jazz-rock. Il brano è costruito con uno sviluppo melodico classico in ogni variazione ritmica: fuga, mutazione, riappropriazione. Nessuno in Italia, e pochi in Europa, garantivano una solidità strumentale così elevata, in un disco che come nessuno altro, almeno nella nostra penisola, si spingeva così tanto sul lato strumentale nella ricerca di intrecci stilistici (il passaggio verso i 12 minuti in Oro Caldo è paradigmatico in questo senso). A tutto questo si accompagnava una copertina stupenda e un secondo piano estetico del lavoro: infatti il disco fu accompagnato da una rappresentazione teatrale scritta in collaborazione con il drammaturgo e regista teatrale Tony Newiller, sull'evoluzione della cultura popolare napoletana nel tempo, spettacolo che poi supporterà la tournèe di presentazione dell'LP con Tonino Taiuti quale protagonista, durante il quale Palepoli fu portato in giro come spettacolo musical-teatrale insieme a ballerini e mimi, in un tour che li vide al fianco di Genesis (nuovamente) e che toccò letteralmente tutta Italia, con decine di date in posti che all’epoca non avevamo mai avuto un concerto rock (date in Basilicata, Calabria e Sicilia per dire). Palepoli rimane uno dei capolavori del prog europeo, per consistenza musicale, dell’idea di fondo, per l’ardita scelta di mischiare l’antico al moderno, in questo senso con un intento di proclama-appello alla pulizia morale ed urbana (ancora inascoltato). La band dopo il dispendioso tour, sia in termini psicofisici che economici, ha un periodo di pausa, dove i componenti fanno cose diverse (alcuni di loro curano la produzione di Melos dei Cervello, che era la band di Corrado Rustici, fratello di Danilo, in seguito braccio destro di Zucchero, la formazione di una session band chiamata Uno, la ripresa del marchio Città Frontale e altre cose) ma l’aria è cambiata e solo per obblighi contrattuali pubblicano nel 1974 Landscape Of Life, che non vale i precedenti. Si sciolgono  nel 1978 dopo la pubblicazione di un disco funk-jazz, Suddance. Ritorneranno, come molti nomi del prog, negli anni 2000, con la riscoperta del movimento e di quelle bellezze, riproponendo anche cose interessanti (Taka Boom nel 2001 e un live registrato al Teatro Mediterraneo di Napoli) e far scoprire ai più curiosi qualcosa di davvero magico, come Palepoli, uno dei dischi più belli della storia del rock italiano.
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pier-tuveri01 · 1 year
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"Legate insieme due uccelli essi non saranno più capaci di volare anche se adesso hanno quattro ali."
Rumi (Poeta)
Mentre andavo a lavoro stamattina pensavo a questa frase, che sabato ha risuonato dentro di me, e improvvisamente la foto di Gianni è stata come un evento sincronico rispetto al pensiero che confermava la mia scelta di cambiamento sempre in dinamica evoluzione. Rispetto alla consapevolezza di quella scelta so, non penso, che il panorama Migliore non sia quello in basso ma quello in alto, che per me significa Libertà, Autonomia e Indipendenza di pensiero per uscire dalla mediocrità, un'opportunità per prendere il controllo della mia vita che da tempo prevede un'idea da difendere, un progetto da portare avanti e da sostenere per andare oltre il conformismo. Penso alla molteplicità delle persone intimorite da un futuro su cui non hanno il controllo, milioni di persone "legate" insieme e nessuno più capace di sognare, milioni di persone e nessuno più capace di volare. Quante persone che aspettano un anno migliore senza pensare di essere un Te Migliore, quanto Valore va perduto tenendo questo atteggiamento.........
Scatto di Gianni Scanu
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marcel-lo-zingaro · 2 years
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Nell'agosto 1971 Gianni Agnelli si trovava in vacanza quando il pretore di Torino, Raffaele Guariniello, su denuncia dell'ex carabiniere Caterino Ceresa, dipendente fiat dal 1953 e recentemente licenziato, durante la perquisizione nell'ufficio servizi generali FIAT, trovò 354.000 schede di operai - delle quali 151.000 del periodo 67/71 -.
Non erano normali schede di specializzazioni o altro, ma vere e proprie schedature personali e familiari, comprese le preferenze sessuali, praticamente l'operaio perfetto per la fiat doveva essere apolitico o comunque non di sinistra frequentatore della parrocchia, poteva essere iscritto al Msi o a partiti monarchici o di centro.
L'inventore di questa schedatura è stato il massone ed ex presidente fiat Vittorio Valletta.
Per effettuare le schedature ci si affidava sia ai servizi segreti, sia ai vigili urbani di piccoli comuni, come pure delle parrocchie.
Il capo dei servizi di spionaggio fiat era l'ex colonnello dell'aeronautica Mario Cellerino, pilota personale di Agnelli assunto nel 1965 unitamente a 20 ex carabinieri.
Cellerino col consenso del SID scambiava reciprocamente le informazioni, in sintesi i dirigenti fiat avevano libero accesso agli schedari di polizia, carabinieri, SIOS, SID e Enrico Settermaier capo del SID di Torino, mandava regolarmente rapporto alla fiat dalla quale percepiva uno stipendio, come lui anche il capo ufficio ricerche economiche del sifar, il colonnello Renzo Rocca, il quale era a dipendenza diretta fiat e inviava regolarmente tutta una serie di rapporti segreti e poteva effettuare schedature a basso costo utilizzando personale di stato. Rocca poi morì "suicida" il 27 giugno del 1968.
Un altro collaboratore esterno era il questore di Torino Marcello Guida, ex carceriere di Sandro Pertini a Ventotene e implicato nel caso Pinelli, inoltre Filippo de Nardis ( che poi venne nominato capo ispettore al Quirinale durante la presidenza di Giovanni Leone).
Infine anche l'ufficio di collocamento di Torino accettava il nullaosta fiat per le assunzioni.
Le schedature inoltre erano proseguite anche dopo l'approvazione dello statuto dei lavoratori.
Rientrato a Torino in tutta fretta Agnelli si affrettò a telefonare al presidente Saragat e al procuratore generale Colli quest'ultimo assunse a se il fascicolo e dopo averlo tenuto un mese nel cassetto lo inviò alla corte di cassazione a Roma, la quale per motivi di ordine pubblico trasferì il processo da Torino a Napoli, dove venne insabbiato dopo aver dichiarato segreto di stato i rapporti tra fiat e nato per quanto concerne alcune forniture di veicoli militari.
Si arrivò comunque a sentenza nel 1978, con 36 condanne per corruzione e violazione del segreto d'ufficio, pene comunque estinte dalla prescrizione.
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SABATO POMERIGGIO
Interprete: Claudio Baglioni
Etichetta: RCA Italiana
Catalogo: TPL1 1161
Data di pubblicazione: Luglio 1975
Matrici: EKAY 28592/EKAY 28593
Supporto:vinile 33 giri
Tipo audio: Stereo
Dimensioni: 30 cm.
Facciate: 2
Note: Copertina di Antonio Dojmi da un'idea di Paola Massari - Busta interna con una fotografia e un testo poetico dell'artista / Registrato da Franco Finetti / Distribuito da RCA Italiana - Roma
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BRANI
Lato A
ASPETTARE...
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
CARILLON
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
ALZATI GIUSEPPE
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
POSTER
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Mario Scotti (basso)
TUTTO QUA!
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
DOREMIFASOL
Autori: Claudio Baglioni
Lato B
LAMPADA OSRAM
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
2 1 X
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Franco Finetti (cuica) , Gianni Oddi (flauto)
SISTO V
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
IL LAGO DI MISURINA
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Coro A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) (cori) , Lamberto Pietropoli (direzione coro)
...ED ASPETTARE
Interpreti: Schola Cantorum Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio
SABATO POMERIGGIO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Musicisti: Mario Scotti (basso)
PRODUTTORE
Antonio Coggio
ARRANGIATORE
Luis Enriquez Bacalov
EDIZIONI MUSICALI
RCA Musica
MUSICISTI
Luis Enriquez Bacalov sintetizzatore Fender
Luis Enriquez Bacalov piano elettrico
Luis Enriquez Bacalov campanelli
Luis Enriquez Bacalov telefono
Luis Enriquez Bacalov piano
Luis Enriquez Bacalov cembalo
Luis Enriquez Bacalov spinetta
Luis Enriquez Bacalov macchine da scrivere
Luis Enriquez Bacalov organo Hammond
Luis Enriquez Bacalov celesta
Luis Enriquez Bacalov piano stonato
Luis Enriquez Bacalov insoliti strumenti
Claudio Baglioni chitarra
Massimo Buzzi percussioni
Massimo Buzzi batteria
Enrico Ciacci chitarra folk
Enrico Ciacci chitarra classica
Enrico Ciacci chitarra 12 corde
Luciano Ciccaglioni chitarra elettrica
Luciano Ciccaglioni mandola
Luciano Ciccaglioni chitarra classica
Luciano Ciccaglioni chitarra 12 corde
Luciano Ciccaglioni chitarra folk
Luciano Ciccaglioni mandolino
Ciro Cicco batteria
Ciro Cicco tamburello
Ciro Cicco bongo
Ciro Cicco grancassa
Ciro Cicco tumbas
Antonio Coggio organo
 I Cantori Moderni di Alessandroni coro
Piero Ricci basso elettrico
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alessandro54-plus · 1 month
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Milan, ma che fai? Musica techno a tutto volume per coprire festa Inter: che basso livello
articolo Gianni Pampinella : https://www.fcinter1908.it/ultimora/scudetto-inter-milan-musica-alta-festa/ La scelta del Milan al termine del derby per cercare di coprire la festa scudetto dell’Inter Musica techno a volume così alto da far tremare tutto San Siro. È stata questa la scelta del Milan al termine del derby per cercare di coprire la festa scudetto dell’Inter in campo e sugli…
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tagomago-ita · 4 months
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GIUSEPPE 'D’ALONZO & THE BOOGIE BOMBS
presenta
MATTINIERI DEL TEMPO
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco. Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da queil'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew.
Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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thanxgodisholyday · 4 months
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GIUSEPPE 'D’ALONZO & THE BOOGIE BOMBS
presenta
MATTINIERI DEL TEMPO
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco. Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da queil'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew.
Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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wildbunch-ita · 4 months
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GIUSEPPE D'ALONZO & THE BOOGIE BOMBS
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MATTINIERI DEL TEMPO
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco. Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da queil'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew.
Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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robachetira · 4 months
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GIUSEPPE D'ALONZO & THE BOOGIE BOMBS
presenta
MATTINIERI DEL TEMPO
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Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D'Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco. Non è proprio una novità per lui, in passato aveva già prodotto brani che strizzano l'occhio alla disco come “Non imitare mai” e “Tipico” ma questo è decisamente più ballabile, da queil'idea del video con le bravissime ragazze del Boogie Bombs Crew.
Il testo invece tratta un tema molto attuale, la cosiddetta guerra dei poveri, quella a cui stiamo assistendo sempre di più in questi anni. La classe media è schiacciata verso il basso, ormai quasi sparita, l'inflazione ha fatto perdere molto potere di acquisto, quindi tutti, in un modo o nell'altro, cerchiamo di guadagnare di più. Ed ecco uscir fuori quelli che l'autore chiama i "mattinieri del tempo", quelli che vogliono arrivare sempre primi senza averne i titoli, gli arrampicatori sociali, i lecchini, chiamateli come volete, ma nei tempi di “magra” sono più attivi che mai, "si dispongono a corte come fanti che indossano sai". Fate attenzione quindi , sappiateli riconoscere e trattare nel modo opportuno perchè li troverete sempre nei corridoi della vita pronti a saltare la fila. Il testo non risparmia nemmeno chi forse è responsabile di tutto questo, e si chiede anche perché siamo arrivati a tanto, da paese ricco, prospero e brulicante di persone capaci che eravamo..."forse il tempo non è più così, piegato, spezzato, umiliato da chi non risponde mai, dei propri guai"... una classe dirigente inappropriata, sia politica che amministrativa pubblica o privata che sia, decenni di guai senza un colpevole di cui non abbiamo fatto tesoro, ci dimentichiamo o ancor peggio ci abituiamo, siamo assuefatti alla corruzione e al malgoverno e quindi: di chi è veramente la colpa? Dei Mattinieri del tempo che arrivano nei posti di potere o di tutti noi che glielo permettiamo?
Tutto questo ballando e schitarrando a più non posso, è così che forse vanno dette le cose, con ironia, allegria ed un pizzico di pazzia!
Giuseppe D'Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby's, band con cui ha pubblicato i singoli “L'uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”.Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018) , Tornerà nel 2019 il suo primo album in Italiano, Strane Forme di Complicita' (2020) la conferma del suo nuovo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decuisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall'etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un'anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi sul brano “Fantasmi di Carta”. A seguire esce anche “Gravita'” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall'uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito
Il 2024 e' iniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi...” un featuring con ElisaSandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma.Presenza sui social media:https://www.instagram.com/gidalonzo/https://www.youtube.com/@Giuseppedalonzohttps://soundcloud.com/giuseppedalonzo
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