Tumgik
#indebolito
sauolasa · 1 year
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La prima visita pubblica di Putin. Scholz: La rivolta lo ha indebolito
Vladimir Putin è volato in Daghestan per la sua prima uscita pubblica dopo la crisi del fine settimana. L'obiettivo è mostrare che tutto è sotto controllo, ma secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz la crisi lo ha indebolito
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falcemartello · 1 year
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“Se prendi un rospo, lo metti in
una pentola con l'acqua e lo porti
sul fuoco, osserverai una cosa interessante:
il rospo si adatta alla temperatura
dell'acqua, rimane dentro e continua
ad adattarsi all'aumento di temperatura..
Però quando l'acqua arriva al punto
di bollire il rospo vorrebbe saltare
fuori dalla pentola ma non riesce
perché è troppo indebolito e stanco
a causa degli sforzi che ha fatto
per adattarsi alla temperatura..
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso
il rospo è stata l'acqua bollente...
ciò che ha ucciso il rospo invece
è stata la sua incapacità di decidere
quando saltare fuori.
Perciò smettila di adattarti
a situazioni sbagliate e tante altre
faccende che ti "scaldano".
Se continui ad adattarti corri il rischio
di morire dentro.
Salta fuori finché sei in tempo.”
Noam Chomsky
(Rana, Duomo di Milano)
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abr · 1 year
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Dieci anni di monarchia assoluta. (...) Poi a gennaio 2015, King George aveva lasciato il trono perché proprio non ce la faceva più. (...) Altrimenti, potete starne certi, sarebbe rimasto ancora là (...) a comandare le operazioni, a fare e disfare governi, a organizzare ribaltoni (...). E anche dopo, fuori dalla reggia (...) per un bel po' si è fatto sentire: (a)ltro che pensionato. (...) quella di Giorgio Napolitano non è stata una presidenza leggera, neutra, notarile, ma sempre al limite e talvolta debordante. Come banale non è stata la sua intera vita pubblica. (...) Giorgio Napolitano era nato a Napoli (...). Figlio di un avvocato (...), studi classici, (...). Elegante, sobrio, parlava un inglese perfetto: nel Pci per le sue posizioni lo chiamavano l'amerikano. Oppure re Umberto (...). (A)ll'università si era iscritto al Gruppo Universitari Fascisti (...), nel 194(5) entrò nel Pci. Deputato dal 1953, (...), diventò presto uno degli esponenti di maggior peso dell'ala riformista, i cosiddetti miglioristi (...). (A)lla morte di Enrico Berlinguer (...) gli fu preferito (come segretario del Partito) il più (...) ortodosso Alessandro Natta. (...) Nel 1992 venne eletto presidente della Camera. (...) Nel 1996 Romano Prodi lo scelse come ministro degli Interni (...). Dopo la caduta del governo del Professore, (...) Ciampi lo nominò senatore a vita. Il dieci maggio 2006, (...) superando Massimo D'Alema, venne eletto undicesimo presidente della Repubblica italiana. (...) Due anni dopo Silvio Berlusconi rivinse le elezioni e per Napolitano si aprì un difficile periodo di coabitazione. Seguendo le orme di Ciampi, re Giorgio cercava di limitare il Cav con la moral suasion e successi alterni. (...) (Ne)l 2011 Berlusconi, indebolito da alcune defenzioni nella maggioranza, malvisto da Francia e Germania e (messo) sotto pressione con lo spread (...), fu fortemente convinto a passare la mano a Mario Monti, che nel frattempo King George aveva prontamente nominato senatore a vita. Regista dell'operazione, voluta da Bruxelles (Parigi e Berlino) e ritenuta un golpe (...), Napolitano. Monti e i suoi tecnici governarono un annetto (...). Nel 2013 nuove elezioni con la vittoria dimezzata del Pd (e il trionfo del m5s) (...). Il sistema si bloccò. (...) Senza governo, senza un accordo, senza un nome per la presidenza: (l')ingorgo istituzionale (...). Il 20 aprile 2013 nacque il Giorgio II. Tre giorni più tardi, dopo un discorso di fuoco di Napolitano alle Camere, Enrico Letta si insediò a Palazzo Chigi a capo di un esecutivo di unità nazionale (...). Letta tirò avanti per un po', finché il Quirinale non lo sostituì con l'astro nascente Matteo Renzi. Per Napolitano un paio d'anni (di benevolo controllo remoto), fino alle dimissioni nel 2015. Una lunga monarchia condizionata dalla crisi economica e dal vuoto di potere della politica che il Re della Repubblica ha riempito, segnata pure da ruvidi scontri tra Colle e magistratura, fatta di tanti rimproveri ai giudici «protagonisti», culminata con l'intercettazione «casuale» di un colloquio tra il presidente e Nicola Mancino e il conflitto di attribuzione con la procura di Palermo.(...)
Ritratto accurato di un AVVERSARIO ben più lucido e pericoloso di tutto il resto della masnada idealista autoinculante, cui rivolgere RIP e onesto omaggio - ha combattuto efficacemente; di M.Scafi su https://www.ilgiornale.it/news/politica/record-e-giravolte-politico-che-ha-segnato-nostra-repubblica-2214770.html
L'iscritto al Guf che diventa comunista, da Kruschev all'Amerika dei Dems., l'Internazionalista che diventa Gauleiter di Franza e Cermania, la difesa del proletariato che si fa golpe di Palazzo : medieval machiavellico (è un complimento), ma quale vita ricca di contraddizioni, fu sempre perfettamente lucido e fedele alla linea nella sua vita.
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crazy-so-na-sega · 1 year
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l'inutile scuola delle "persone"
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Né rossi, né neri… Una volta almeno c’erano i liberi pensieri. Oggi, invece, abbiamo un sottoprodotto de-ideologizzato di scuola, dove gli studenti devono vivere come in un centro di rieducazione, scontando non si sa quale “peccato originale” legato al sesso, individualizzati e separati da quella comunità-branco tanto odiata dal mainstream ed osteggiata dalla politica istituzionale.
Valditara vuole mettere al centro la “persona”. Nella storia mai termine fu più generico per qualificare un individuo: si è passati dall’oplite greco al cittadino romano, per arrivare dopo secoli alla “persona”. Un termine neutro che non qualifica alcun progetto dietro le apparenze: nessuna personalità giuridica, sociale, nazionale. La persona altro non è che un oggetto costruito a tavolino, rieducato alle varie culture del pensiero dominante antifascista, fuori dalla storia.
La Scuola Fascista è una scuola al “servizio dello Stato” nel senso in cui Stato non è un apparato burocratico elefantiaco ma espressione di una volontà e di un progetto comunitario. All’individuo astratto, non-cittadino – come fa un individuo così formato a percepire le sue responsabilità rispetto alla Res Publica? – e indebolito dalla “scuola costituzionale” e “rieducativa” che vorrebbe Valditara, il Fascismo oppone una visione di uomo/donna non solo come espressione economica, ma totale: popolare, sociale, associazionistica, comunitaria, solidale, nazionale, eroica.
Il pensiero debole di questi soggetti è il peggior antifascismo, perché costruisce nella Scuola una diga tra le nuove generazioni e la costruzione di una Patria italiana ed europea forte, coesa, non dipendente da nessuna “Carta” che non sia prima da essi scritta. È la scuola della subordinazione alla sconfitta, dell’abdicazione alla volontà, dell’abbandono di ogni progetto di grande politica. È la scuola globalizzata e precarizzante.
Ecco: avremmo preferito un commissario sovietico a Viale Trastevere piuttosto che questo deboluccio funzionario della fine della storia.
-Sergio Filacchioni (Kulturaeuropa)
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vabbastanzamale-blog · 4 months
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Brucia all'inferno
questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
mentre le altre persone trovano cose da fare
nel tempo che hanno
posti dove andare
insieme
cose da dirsi.
Io sto bruciando all'inferno
da qualche parte nel nord del Messico.
Qui i fiori non crescono.
Non sono come gli altri
gli altri sono come
gli altri.
Si assomigliano tutti:
si riuniscano
si ritrovano
si accalcano
sonoallegri e soddisfatti e io sto
bruciando all'inferno.
Il mio cuore ha mille anni.
Non sono come
gli altri.
Morirei nei loro prati da picnic
soffocato dalle loro bandiere
indebolito dalle loro canzoni
non amato dai loro soldati
trafitto dal loro umorismo
assassinato dalle loro preoccupazioni.
Non sono come gli altri.
Io sto bruciando all'inferno.
L'inferno di
me stesso.
- Charles Bukowski
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anchesetuttinoino · 13 hours
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"CIRCOLI PIÙ POTENTI" DIETRO ZELENSKY HANNO BLOCCATO LA PACE, AFFERMA SCHRÖDER
[L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder] ha commentato in dettaglio i colloqui al vertice russo-ucraino e ha fornito per la prima volta spunti di riflessione. Gli ucraini avevano rifiutato la Svizzera come sede, anche Dubai era stata respinta, motivo per cui alla fine è stata scelta la Turchia. La moglie di Schroeder, un'interprete della Corea del Sud, ha conservato il verbale.
Contrariamente ad alcune affermazioni dei media, la pace era a portata di mano, ha detto Schröder. Il compromesso che inizialmente aveva ottenuto la maggioranza era quello di mantenere i territori orientali in Ucraina. Per la Crimea c'era una "soluzione sudtirolese", che avrebbe significato un'enclave russa. L'adesione dell'Ucraina alla NATO sarebbe stata respinta nel pacchetto per il momento.
Ma il governo di Volodymyr Zelensky non è stato in grado di decidere liberamente, ha detto Schroeder, senza entrare in profondità qui. "Circoli più potenti" dietro Zelensky hanno bloccato la pace. A quanto pare, si credeva che una continuazione dei combattimenti avrebbe indebolito strategicamente la Russia. I media e i generali statunitensi erano convinti di poter sconfiggere Putin e rimuoverlo dall'incarico.
L'ex cancelliere considera ancora pericolosa la guerra tra Russia e Ucraina, avvertendo che l'Occidente sottovaluta che potrebbe intensificarsi. Schröder ha criticato l'invasione di Putin come un "grave errore". L'Ucraina – anche se fosse diventata un paese della NATO – non avrebbe rappresentato una grave minaccia per la Russia. Ma l'Occidente trascura gli interessi di sicurezza storicamente fondati sulla Russia . "Noi tedeschi in particolare dovremmo comportarci in modo cauto e costruttivo sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale e dei crimini commessi in nome della Germania", ha detto Schroeder.
Lui stesso si sorprende a pensare di associare le speranze alla pace con un politico che non è il suo preferito, ovvero Donald Trump. Ma si fida di lui per porre fine alla guerra come promesso prima di entrare in carica: Trump non è "indifferente" all'Europa.
Fonte: Die Welt
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scogito · 7 months
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Cinque motivi per cui studiare e comprendere il funzionamento (corretto) dei 7 principali Chakra è fondamentale: 1. I Chakra rappresentano il processo della vera evoluzione. Come ogni sistema che realmente progredisce essi vanno dal basso verso l'alto, non stanno su un piano orizzontale.
2. Ogni Chakra spiega e indica nel giusto ordine i bisogni, le virtù e il modo in cui l'essere umano funziona, nonchè la maniera e la corretta sequenza con cui lavorare su di sè.
3. I Chakra rendono chiaro il concetto di connessione e di interconnessione. Ogni campo energetico è collegato al precedente e al successivo, dunque ciascun elemento è inserito in una continua relazione (anche quando non sono armonici).
4. Ogni Chakra è collegato a funzioni organiche, conoscendo tale collegamento e in presenza di un malessere fisico, si può intervenire e riportare equilibrio sulla sfera energetica (che precede la materia), o quantomeno capire cosa sta comunicando il corpo.
5. Curare i Chakra significa liberare il loro potenziale e trovare la propria centratura, allineandosi alle qualità autentiche che rendono umano un essere umano e, soprattutto, sviluppare il proprio cammino in sintonia col proprio Scopo.
BONUS. Capire quale Chakra è bloccato, iperfunzionante o indebolito, ti mette in ascolto interiore e in modo onesto puoi anche capire in che livello di coscienza ti trovi.
[Suggerisco un ottimo libricino, scevro dalla solite cavolate esistenzialistiche: Liberarsi attraverso i Chakra, di Mara Yi Iddau]
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T.me
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bru111271 · 1 year
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“Se prendi un rospo, lo metti in
una pentola con l'acqua e lo porti
sul fuoco, osserverai una cosa interessante:
il rospo si adatta alla temperatura
dell'acqua, rimane dentro e continua
ad adattarsi all'aumento di temperatura..
Però quando l'acqua arriva al punto
di bollire il rospo vorrebbe saltare
fuori dalla pentola ma non riesce
perché è troppo indebolito e stanco
a causa degli sforzi che ha fatto
per adattarsi alla temperatura..
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso
il rospo è stata l'acqua bollente...
ciò che ha ucciso il rospo invece
è stata la sua incapacità di decidere
quando saltare fuori.
Perciò smettila di adattarti
a situazioni sbagliate e tante altre
faccende che ti "scaldano".
Se continui ad adattarti corri il rischio
di morire dentro.
Salta fuori finché sei in tempo.”
Noam Chomsky
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arcobalengo · 1 year
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La Nato in guerra. Da Draghi a Meloni si corre a compiacere il bellicista Biden.
Di Alessandro Orsini.
L’Italia deve prepararsi a inviare i soldati in Ucraina. Ma è un processo complicato che richiede sei condizioni. In primo luogo, è necessario uno scenario complessivo, o condizione strutturale, che prenderebbe corpo ove la controffensiva ucraina defunga. Zelensky si troverebbe tragicamente indebolito e la Russia potrebbe puntare a Odessa o altrove. Il trambusto nel Pd è legato a questo scenario che conduce a Bonaccini, la seconda condizione per l’ingresso dell’Italia in guerra. Quando richiesto dalla Casa Bianca, Bonaccini dovrà spingere il Pd a votare per l’invio dei soldati. Una prova? È iniziata in Germania e durerà fino al 23 giugno la più grande esercitazione aerea della storia della Nato, la “Air Defender 23”. L’obiettivo dell’esercitazione è la guerra con la Russia. In sintesi, mentre la Nato si organizza per sparare sui russi, Bonaccini fa il suo lavoro per conto di Stoltenberg nel Pd. La terza condizione per l’invio dei soldati italiani è la fornitura ininterrotta di armi avviata da Draghi in base alla strategia dell’ingresso in guerra un passo alla volta. La quarta è l’uso del Pnrr per le munizioni che pone le condizioni necessarie per la trasformazione dell’economia italiana in economia di guerra. La quinta condizione è il giornalismo compiacente. Ai giornalisti è proibito rivolgere a Meloni e Bonaccini l’unica domanda che avrebbe senso fare: “Se richiesto da Biden, lei direbbe sì all’invio dei soldati italiani?”. I giornalisti mainstream fanno le domande importanti a cose fatte per evitare che i cittadini diventino consapevoli dei pericoli. La sesta condizione è la disponibilità di un finto tecnico che sostituisca Meloni nel caso in cui la richiesta dei soldati italiani determini una crisi di governo. Il che conduce al discorso da candidato premier che Draghi ha pronunciato a Boston. In quel discorso di propaganda bellica, Draghi, il tecnico più politico del mondo, ha ripetuto le parole di John Kirby e Biden. La Nato e l’Unione europea – ha spiegato Draghi – devono battersi per la sconfitta della Russia sul campo, senza peraltro spiegare come sconfiggere una super-potenza nucleare. Draghi si è detto contrario a un’attenuazione del conflitto, persino al cessate il fuoco e a ogni soluzione diplomatica. Il discorso di Draghi svolge due funzioni nel processo di costruzione dell’invio dei soldati italiani. La prima è garantire alla Casa Bianca che, se Meloni traballasse, il banchiere sarebbe pronto a prendere il suo posto. Così facendo, Draghi incentiva Giorgia a radicalizzarsi per dare a Biden più certezze, un fenomeno che prende il nome di “outbidding”. Draghi si estremizza e Meloni rilancia. La seconda funzione del discorso di Draghi è spaventare Salvini affinché sappia che, caduta Meloni, perderebbe la sua posizione preminente nel governo. È noto, per bocca di Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, che Salvini è iper-critico verso la linea iper-estremista di Draghi. La morte di Berlusconi, colomba contro i falchi, favorisce la corsa verso la distruzione dell’Ucraina.
Schlein, che proviene dal movimento pacifista, è al centro di questa contesa geopolitica e deve dimostrare di essere una leader. Meloni ha già superato la prova. Quella di Schlein è resa ardua dalla presenza dietro le quinte di Gentiloni, super-falco della Commissione europea, al punto che si parla di lui come presidente del Pd al posto di Bonaccini per rafforzare la componente guerrafondaia contro quella pacifista. Gentiloni non ha smentito la notizia. Vorrebbe diventare presidente della Repubblica. Per accreditarsi, deve dimostrare di essere pronto a calpestare gli interessi nazionali dell’Italia per curare quelli di Biden.
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ypsilonzeta1 · 29 days
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“La cosa migliore da fare quando si è tristi”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, “è imparare qualcosa. È l'unica cosa che non fallisce mai. Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito, puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene, puoi perdere il tuo solo amore, puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni, o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili. C'è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare. Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove. Questa è l'unica cosa di cui la mente non si stancherà mai, non si alienerà mai, non ne sarà mai torturata, né spaventata o intimidita, né sognerà mai di pentirsene. Imparare è l'unica cosa per te. Guarda quante cose ci sono da imparare.”
[T. H. White]
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canesenzafissadimora · 3 months
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Non so esattamente cosa sia successo.
O forse lo so, lo so troppo bene.
Il fatto è che prima reggeva. Ecco.
Si fermava a volte, per un attimo, ammaccato, un po' stordito, incredulo di fronte al non amore, al male ricevuto, all'indifferenza.
Avvertiva la botta, forse pure il cambiamento ma era ancora giovane e, tutto sommato, si sentiva molto forte, sicuro di sé. Aveva quella sciocca convinzione di riuscire a superare tutto, di affrontare qualsiasi cosa.
Soprattutto la convinzione ferrea di restare intero.
Poi però i colpi sono diventati sempre più forti o forse era lui che si era indebolito a forza di riceverne. Ogni tanto gli veniva il dubbio di essere diventato fragile ma scacciava via il pensiero, non voleva ammettere la debolezza.
Ma poi si è dovuto arrendere.
Troppo male, troppe bugie, smisurate bugie. Troppe delusioni, troppa cattiveria, troppi buchi. Forse è stato quello il punto cruciale. Quei vuoti che non si riempivano, quegli spazi sempre più larghi che non potevano essere colmati. Quelle ferite che, pur rabberciate così come si poteva, facevano ancora male.
Male e paura.
E così è diventato com'è adesso. Irriconoscibile. Basta poco adesso a creare una crepa, basta poco a far sì che nuovi pezzi diventino ancora più piccoli. Basta una parola sbagliata, un ricordo mescolato in un sogno, uno sguardo distratto, un messaggio che non arriva.
Lui, per difendersi, si è convinto di essere diventato freddo, di pietra. Ghiaccio.
È quello che va dicendo in giro perché nessuno si avvicini. Troppo è il timore che l'ultimo colpo possa essere quello definitivo.
Innalza muri enormi. costruisce stanze buie, senza finestre, senza porte, nel patetico tentativo di sopravvivere. Di non fare entrare nessuno.
Ma la verità è che la sua essenza non muta.
Sogna. Batte. Scalpita.
Ma soprattutto brilla. Appena si distrae un attimo, quella luce, che vorrebbe nascondere, invade tutto.
E si va avanti. E si ricomincia.
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Laura Messina
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filorunsultra · 3 months
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Oregon e altre cose
è un sacco di tempo che non scrivo qualcosa sul blog. Ho pubblicato delle foto che mi piacevano un botto ma non ho scritto niente, questo perché di base sono stato via tanto e sto scrivendo parecchio per lavoro quindi ho poco tempo per pensare. Comunque ci sono delle cose che mi preoccupano e mi fanno ragionare su chi sono e chi voglio essere e così via. La prima cosa è il viaggio in Oregon di settembre. In tutta onestà non ho la minima idea se riuscirò ad andarci, ho pensato a un paio di alternative ma la verità è che nessuna mi convince davvero. Mi sono accorto che negli ultimi due anni andare in America è stato, tra le altre cose, anche il termometro di ciò che sto facendo nella vita, equazione semplice: finché riesco ad andare in America allora sto facendo qualcosa di interessante. Oltre a questo, continuo ad avere una voglia assurda di tornare di là, penso che l'America possa essere tante cose, ma direi che per me è soprattutto uno stato fisico e mentale. L'America è un mood e non mi interessa davvero andare in un posto piuttosto che in un altro e forse nemmeno fare una gara più di un'altra, nel senso: sì, ma il punto è soprattutto l'America, il resto è in più. Un'altra cosa che non mi piace granché di me di questo periodo è che ho invidiato davvero molto chi ci è stato ultimamente e l'invidia è una cosa di cui non bisogna andare fieri, ma forse deriva dalla mia frustrazione di non poterci andare con la stessa semplicità e spensieratezza con cui ci vanno tutti. Per me andare in America è soprattutto la fine di un processo lungo mesi in cui mando email, faccio incontri di lavoro e perdo ore a scrivere e a disfare presentazioni. Penso però che sia anche per questo che poi, quando ci sono, me la godo così tanto. A livello razionale non penso ci sia davvero nulla da invidiare a nessuno, sono molto fortunato ad esserci stato due volte e ad aver prodotto due lavori, però sotto sotto ogni volta ci soffro un po'. Mi vergogno un po' a scriverlo ma è la verità ed è una cazzata vergognarsi della verità, più che altro vale la pena provare a cambiarla. In generale comunque ho un po' messo la testa sotto la sabbia e mi sono interessato di altri argomenti ultimamente, anche dal punto di vista lavorativo, e quindi ho scoperto tante storie vicine che mi hanno appassionato e che hanno un po' indebolito l'equazione lavoro=andare in America. Adesso sto scrivendo tanto di Italia e mi è quasi tornata la voglia di riprovare a iscrivermi alla Lavaredo l'anno prossimo, sempre che non venga preso altrove. Ah, già, l'altrove. Ho pensato che ci sono due tipi di gare: le gare che vuoi fare, e le gare che devi fare. Penso davvero che ci siano delle gare che non possono mancare nel curriculum di un ultrarunner e Western States è una di queste. Purtroppo è diventata sempre di più una gara che devo fare e ha smesso di essere sempre di più una gara che in fondo, sotto sotto, voglio fare. Tutta la merda che ci sta costruendo attorno Hoka-UTMB sta rovinando l'evento. Non so se sia soltanto la comunicazione e magari là è rimasto lo stesso, ma la comunicazione è una cosa dannatamente importante e WS sembra davvero cambiata. Continuerò a sognarla portandomi dietro questa specie di amaro in bocca che non mi piace. Questa gente sta intaccando e modificando i sogni delle persone e lo trovo deplorevole. Non ho ancora capito cosa mi attrae di Pine To Palm devo essere sincero, resta il fatto che è una delle uniche cose che mi attraggono, spero davvero di andare là a correre. Forse solo di vedere una partita all'Oracle Stadium a SF.
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susieporta · 3 months
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RITROVA IL TUO POTERE
Ti hanno massacrato, indebolito, condizionato, costretto a fare le cose più assurde.
Ti hanno sfruttato, ti hanno disintegrato gli zebedei e fatto patire le sofferenze più profonde.
Ma c'è una buona notizia in tutto questo....
Un segreto, che può aiutarti a cambiare tutto...:
La sofferenza è un Maestro, c'insegna a dire BASTA!
Quando cominci a dire: BASTA, NO, QUESTO NON LO VOGLIO O NON LO FACCIO, qualcosa in te comincia a svegliarsi.
Quello è il tuo potere personale, il tuo "Drago" interiore.
Nello Yoga lo chiamano Kundalini.
La sofferenza, sebbene dolorosa, porta con sé un insegnamento potente. È un richiamo a ritrovare il tuo potere, a riconoscere i limiti che non devi più oltrepassare, le situazioni che non devi più accettare.
Quando inizi a dire NO, stai tracciando il confine tra ciò che sei disposto a tollerare e ciò che non lo sei.
Questo confine è sacro: è il primo passo verso la riscoperta di te stesso.
Dentro di te risiede un potere antico, una forza vitale che giace dormiente alla base della tua spina dorsale. Quando inizi a riconoscere e a rispettare i tuoi limiti, questo Drago comincia a risvegliarsi.
Non è un processo semplice. Risvegliare e gestire il tuo Drago richiede pratica, dedizione e soprattutto cuore.
Non puoi affrontarlo solo con la mente, devi sentirlo profondamente, accoglierlo con il cuore aperto e pronto a crescere.
Il Drago interiore, una volta risvegliato, è una fonte inesauribile di potere e chiarezza. Ma per risvegliarlo, devi coltivarlo.
Come?
Con la pratica costante e con l'amore per te stesso.
Ogni volta che dici NO a ciò che ti danneggia, ogni volta che affermi il tuo diritto a essere felice e libero, stai nutrendo il tuo Drago.
Una volta risvegliato, illumina ogni angolo della tua esistenza. e sarà impossibile da spegnere.
In presenza di un Drago risvegliato, anche le ombre più oscure si ritirano.
Questo potere ti rende invincibile, non perché ti protegge da ogni difficoltà, ma perché ti dona la forza di affrontarle e superarle.
Ritrovare il tuo potere è un viaggio, una pratica continua.
Non sarà facile, ma ogni passo che fai verso il risveglio del tuo Drago interiore ti avvicina a una versione di te stesso più forte, più luminosa e più autentica. Coltiva il tuo potere con il cuore, e ricorda: in presenza di un Drago risvegliato, le ombre non possono esistere.
Buona pratica, e che il tuo Drago interiore illumini sempre il tuo cammino.
Luigi Silvestri
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abr · 10 months
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La triste vicenda di #IndiGregory passa alla storia per l'ostinazione di impedire ad una famiglia di portare la bambina in un ospedale che si era offerto di prendersene cura. Ci sono volute ore ed ore di agonia.
via https://twitter.com/agambella/status/1723957296768967153
La vita in sé è ostinata e tignosa, molla con tanta fatica e dopo tempo; molla più facilmente il cervellino indebolito, una volta irretito e reso "moderno".
La triste vicenda segna la riaffermazione che i bambini non sono dei genitori SONO DELLO STATO. Come del resto il chiulo di chi giubila per questo, come i cani giornalai che parlano di "genitori egoisti" (sic).
Sotto questo profilo nulla di nuovo sotto il sole: la famigerata "degerazione occidentale" puzza solo di dejà vu statalista nazi - soviet eugenetico ipocrita, btw l'output desiderato dai tamarri di ritorno detrattori e dai loro sodali woke.
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curiositasmundi · 3 months
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[...]
Diciotto mesi fa, nel centenario della Marcia su Roma, la destra di origine fascista è andata al governo in Italia. Il piano era lineare, riguardava l’Europa e l’Italia. Dopo diciotto mesi, e cioè con le elezioni europee e con importanti amministrative nel nostro paese, il piano era rimasto lo stesso: battere le forze della tradizione costituzionale per avere la capacità di guidare il cambiamento della direzione dell’Europa. Il piano in sintesi era: fuori i socialisti dal governo dell’Ue. Dopo diciotto mesi possiamo domandarci: il piano si è avverato?
Per essere onesti con noi stessi, dobbiamo anche chiederci su quali pilastri si è appoggiato il governo di destra per sconfiggere le forze della sinistra, del progresso e della Costituzione.
In primo luogo ha cercato un legame con le varie destre italiane, e le ha legate con la criptovaluta delle riforme false, che non sono riforme possibili neanche per loro, ma sono solo spezzoni di annunci che servivano a pagare le classi dirigenti della destra, per tenerle unite.
Ma Meloni ha anche puntato su cooptazioni opportunistiche dalle tradizionali classi dirigenti. Il cui opportunismo viene classificato sempre con benevolenza: non un trasformismo, ma una maturazione evolutiva. Alcuni fenomeni sono inspiegabili: abbandoni di commissioni, o annunci di allontanamenti, poi ritorni, abbandoni di fondazioni. Movimenti che hanno sempre tenuto coperte le ragioni oscure di questo nomadismo delle nomenklature.
Ma nelle europee è avvenuto qualcosa di importante: in Europa i socialisti non sono stati espulsi dalla maggioranza. Anzi, la maggioranza è stata confermata. E anche in Italia è avvenuto qualcosa di importante: una parte di nuovi elettori – gioventù, élite democratiche – si è mossa nell’area progressista, tornando nel campo della lotta politica, che aveva abbandonato.
Il riflesso si è avuto nell’improvviso precipitare di La Russa e camerati a sostenere che va abolito il secondo turno delle amministrative. Il fatto ridicolo è che il presidente del Senato ha chiesto la modifica dopo il ballottaggio, quando ha visto che l’esito non giovava più alla destra, e anzi aveva dato un movimento univoco: la destra perde voti, la sinistra li guadagna. Quindici giorni fa la destra era certa della vittoria, aveva già assegnato le città: di cinque capoluoghi, uno certo, Bari, uno incerto, Firenze, e tre sicuri a destra. E invece il risultato è stato cinque a sinistra.
Questa sconfitta avrà conseguenze: nella ricerca di obiettivi per accelerare la fine del governo di destra. Soprattutto ha indebolito la destra italiana in Europa. Oggi non si parla più di una guida italiana della destra europea, ora Meloni deve trovare un sostegno nel presidente ungherese Viktor Orbán per trovare un governo disponibile a darle qualche appoggio, e comunque per tentare di non essere esclusa.
Si apre dunque un fronte nuovo. Il fronte progressista si deve mettere in moto. Primo, per sconfessare la campagna illusionistica di riforme impossibili, cioè di questa falsa moneta con la quale si paga un’alleanza di quattro destre, tutte concorrenti, tutte pronte a giocare la partita autonomamente se la sinistra sarà in condizioni di presentare un piano di grande riordino del sistema politico italiano.
[...]
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lunamagicablu · 1 year
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“La cosa migliore da fare quando si è tristi”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, “è imparare qualcosa”. “È l’unica cosa che non fallisce mai. Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito, puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene, puoi perdere il tuo solo amore, puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni, o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili. C’è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare. Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove. Questa è l’unica cosa di cui la mente non si stancherà mai, non si alienerà mai, non ne sarà mai torturata, né spaventata o intimidita, né sognerà mai di pentirsene. Imparare è l’unica cosa per te. Guarda quante cose ci sono da imparare”. T.H. White art by DrValdas ************************* "The best thing to do when you're sad," replied Merlin, beginning to huff and puff, "is to learn something." “It's the only thing that never fails. You may be aged, with your body shaking and weakened, you may spend sleepless nights listening to the disease gripping your veins, you may lose your only love, you may see the world around you ravaged by malicious lunatics, or know that your honor is trampled in the gutters of the vilest minds. There is only one thing you can do about this: learn. Learn why the world moves, and what moves it. This is the one thing the mind will never tire of, never alienate, never be tortured by, nor frightened or intimidated by, nor will it ever dream of regretting. Learning is the only thing for you. See how many things there are to learn”. T.H. White art by DrValdas 
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