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Martedì 27 maggio a Padova l’evento “La transizione energetica leva per l’economia circolare” conclude il Festival dello Sviluppo Sostenibile. Focus su riciclo, innovazione e filiere green. Scopri di più su Alessandria today.
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Il Vajont: Una Lezione di Storia e Memoria
La tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre 1963 nel nord Italia, è un ricordo struggente dell’interazione tra ingegneria umana e forze naturali. Il Museo della Memoria Vittime del Vajont, insieme a diversi siti significativi come la Diga del Vajont, l’area della frana, e il fiume Cellina, ha una grande importanza storica ed educativa. Di seguito, una breve descrizione di ciascuno dei luoghi…

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APRE A IMOLA IL PRIMO IMPIANTO IN EUROPA PER RICICLARE LA FIBRA DI CARBONIO

A Imola (BO) è stato inaugurato il primo impianto in Europa in grado di riciclare la fibra di carbonio.
Questa struttura utilizza tecnologie per recuperare la fibra di carbonio, trasformando materiali inquinanti preziosi, fino ad ora considerati non riciclabili e non smaltibili. L’obiettivo del progetto è ridurre l’utilizzo di materie prime e limitare gli sprechi, integrando il materiale recuperato in nuovi processi produttivi. Il programma pionieristico FIB3R del Gruppo Hera coinvolge diverse aziende del territorio e rappresenta un modello virtuoso di economia circolare e un’eccellenza italiana realizzata dopo tre anni di sperimentazione scientifica in collaborazione con il dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna.
La fibra di carbonio è un materiale composto da filamenti sottilissimi di carbonio, estremamente leggero e resistente, con elevate prestazioni meccaniche. Utilizzata in numerosi settori come quello automobilistico, aerospaziale e nautico, quello sportivo, per biciclette, racchette da tennis, caschi e attrezzature che richiedono leggerezza e robustezza ma anche molto nell’edilizia e ingegneria civile, per il rinforzo di strutture come ponti o edifici, fino all’energia rinnovabile, per la produzione di pale eoliche, strutture dei pannelli solari e veicoli elettrici. Questo materiale è estremamente complesso da riciclare a causa delle resine polimeriche con cui è combinato che richiedono processi costosi e tecnologie avanzate per il trattamento, oltre alla degradazione delle proprietà del materiale e la difficile gestione dei rifiuti derivati da esso. Grazie al processo di rigenerazione che avviene all’interno di FIB3R, la fibra può essere riutilizzata in un ciclo potenzialmente infinito, abbattendo del 74% l’impatto ambientale.
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Fonte: Gruppo Hera; immagine di Pollinations
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𝐈𝐥 𝐌𝐮𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐎𝐫𝐛𝐞𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨: 𝐏𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐚𝐠𝐮𝐧𝐚 Sembra uscito da un sogno surrealista, ma è tutto vero: il Mulino di Orbetello galleggia nella laguna toscana come un’icona sospesa tra storia e meraviglia. Costruito dai Senesi nel XV secolo, sfruttava il vento per macinare grano, un capolavoro di ingegneria ambientale ante litteram. Gli spagnoli, nel XVII secolo, lo restaurarono, rendendolo ciò che vediamo oggi: una struttura cilindrica, una cupola che sfiora il cielo, un’architettura che sembra respirare con il paesaggio. Oggi è un simbolo, un vecchio guerriero che sfida il tempo, muto ma eloquente. Al tramonto diventa magia pura: riflessi dorati, silenzio, poesia. E mentre le sue pale mancano all’appello, la sua anima resta intatta. Ristrutturarlo è un dovere: non lasciamo morire questa meraviglia. Hai mai sentito il vento lì? Racconta ancora tutto. ——— #riccardofranchini_orbetello #riccardofranchini_maremma #riccardofranchini_toscana #riccardofranchini_viaggi #riccardofranchini_itinerari
www.facebook.com/share/r/15Rd4DTTMh/ Click☝️ 𝐈𝐥 𝐌𝐮𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐎𝐫𝐛𝐞𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨: 𝐏𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐚𝐠𝐮𝐧𝐚 Sembra uscito da un sogno surrealista, ma è tutto vero: il Mulino di Orbetello galleggia nella laguna toscana come un’icona sospesa tra storia e meraviglia. Costruito dai Senesi nel XV secolo, sfruttava il vento per macinare grano, un capolavoro di ingegneria ambientale ante litteram. Gli spagnoli,…
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Tecnoter Group sviluppa soluzioni industriali evolute dal cuore dell’Italia al mondo. Dal 1985, l’azienda combina ingegneria avanzata e sostenibilità ambientale nella progettazione di moduli idraulici, basi di lavaggio ruote, generatori di ozono e sistemi di abbattimento polveri. Ogni prodotto è pensato per rispondere alle esigenze di cantieri, impianti industriali e ambienti ad alta intensità operativa.
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💼 Titolo del lavoro: INGEGNERE CIVILE/AMBIENTALE 🏢 Azienda: Adecco 📍 Luogo: Brescia Offerta di Lavoro: Ingegnere Civile/Ambientale presso Adecco - Brescia Adecco cerca un Ingegnere Civile/Ambientale motivato e dinamico da inserire nel proprio team a Brescia. Se sei laureato in Ingegneria Civile o Ambientale e hai esperienza in progettazione, gestione di opere infrastrutturali e analisi ambientali, questa è l'opportunità che fa per te! Cerchiamo candidati con forte orientamento al problem solving, capacità di lavoro in team e buona conoscenza dei software di progettazione. Unisciti a noi per contribuire a progetti innovativi e sostenibili. Scopri di più e invia la tua candidatura oggi stesso! 🚀 Candidati Ora a:hover { transform: scale(1.05); box-shadow: 0px 6px 12px rgba(0, 0, 0, 0.3); }
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Riduzione delle emissioni di CO₂ nel trasporto su gomma: uno studio di Syngenta evidenzia una diminuzione fino al 50%
Un nuovo studio condotto dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano per conto di Syngenta, una delle aziende leader nell’agribusiness a livello globale, ha identificato soluzioni concrete e misurabili per ridurre l’impatto ambientale nel settore del trasporto su gomma. Il progetto ha rivelato che ottimizzando la saturazione dei veicoli nelle operazioni logistiche…
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Università Popolare degli Studi di Milano
Traduzione italiana con aggiornamenti di Università Popolare degli Studi di Milano da en.wikipedia.org
L'Università Popolare degli Studi di Milano è una fabbrica di diplomi privata non accreditata, ovvero diplomificio o laureificio, che usa il termine università nel suo nome, sita a Milano.
Ambiguità del nome L'Università Popolare degli Studi di Milano non va confusa con l'Università degli Studi di Milano, che è una delle più importanti università italiane accreditate, né con l'Università Popolare di Milano (senza "degli Studi"), una storica scuola popolare fondata a Milano nel 1901, che non è più attiva — la sedicente "università" dice di essere collegata a questa antica istituzione, pur non avendo niente in comune con essa. In entrambi i casi, il nome differisce per una sola parola. Inoltre, l'organizzazione usa a volte la denominazione "Università Popolare di Milano", identica alla seconda.
L' "università" sostiene anche di essere proprietaria dell'"Accademia di belle arti di Milano", da non confondere con la storica e accreditata Accademia di belle arti di Brera a Milano. L'indirizzo della presunta accademia è sconosciuto.
In sostanza, trattasi del tipico esempio di tarocco universitario all'italiana.
Lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano o dell'Università Telematica Popolare degli Studi di Milano L'Università Popolare degli Studi di Milano è stata creata nel 2006 da Marco Grappeggia, alias Marco Edgardo Grappeggia, un ex mobiliere che, avendo abbandonato la vecchia attività commerciale fallita, aveva bisogno di raggranellare qualche soldo. Ha quindi pensato di passare dalla vendita di mobili alla vendita di "lauree". L'organizzazione non ha campus né dipendenti, e rilascia lauree triennali, magistrali, e perfino dottorati di ricerca sulla base di esperienze di vita e professionali. Non essendo accreditata dal Ministero italiano dell'università e della ricerca (MUR ex MIUR, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca), non è presente nella lista ufficiale delle università italiane.
Le lauree rilasciate sono medicina ortomolecolare e naturopatia, scienze olistiche, scienze politiche, sociologia, psicologia, criminologia e scienze dell'investigazione, beni culturali, giurisprudenza e diritto internazionale, scienze motorie e sportive, scienze della comunicazione, giornalismo, economia, marketing e finanza, ingegneria ambientale e ingegneria civile, ingegneria gestionale, moda e lusso, e altre su richiesta. La più allarmante è indubbiamente la "facoltà" di ingegneria civile, edile e ambientale. Pensate a cosa significa farsi progettare un palazzo, una ferrovia, un acquedotto o un'autostrada da un finto laureato in ingegneria civile.
Inoltre, l'Università Popolare degli Studi di Milano dice che l'ex presidente della Commissione Europea ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Romano Prodi ha conseguito una laurea dall'Università Popolare degli Studi di Milano, rappresentata da Marco Grappeggia, nella Città del Vaticano. La data della presunta cerimonia di laurea presso la Santa Sede è sconosciuta. Tuttavia, Prodi non cita l'Università Popolare degli Studi di Milano nella sua biografia ufficiale, e il video è sfocato, il che rende difficile stabilire se la persona sia davvero Prodi, oppure un imitatore. Inoltre, il sito ufficiale del Vaticano vatican.va non nomina minimamente l'Università Popolare degli Studi di Milano, cosa molto strana per un'ipotetica università che sostiene addirittura di organizzare cerimonie per il conferimento di lauree honoris causa all'interno del Vaticano stesso.
Come se non bastasse, Marco Grappeggia si inventa pure che la prima presidente della sedicente Università Popolare degli Studi di Milano è stata l'avvocato Tina Lagostena Bassi. Quest'ultima, se sapesse di essere tirata in ballo a sproposito in una truffa così grottesca, si rivolterebbe nella tomba.
Le "lauree" dell'Università Popolare degli Studi di Milano venivano anche vendute da SDL Centrostudi (SDL sta per "Serafino Di Loreto"), una società di multilevel-marketing che organizzava e vendeva azioni legali di massa — generalmente contro le banche, che venivano accusate di usura — motivo per il quale i fondatori sono attualmente processati per frode aggravata.
Nel 2021 l'Università Popolare degli Studi di Milano ha comunicato di accettare anche pagamenti anonimi tramite criptovalute (bitcoin ecc.), specialmente per rette, rate, costi vari o prezzi maggiori di 5000 euro.
Controversie legali dell'Università Popolare degli Studi di Milano
Secondo il "disclaimer" del sito e dei documenti allegati, l'Università Popolare degli Studi di Milano sostiene di non essere un'università italiana di Milano, bensì di essere un' "università internazionale" soggetta a un imprecisato "diritto internazionale" e non alla legge italiana; potrebbe quindi rilasciare lauree in Italia, a suo dire valide in Italia, senza essere accreditata né riconosciuta in Italia. Il "disclaimer" racconta che le lauree sono valide perché l'Università Popolare degli Studi di Milano è affiliata alla University of United Popular Nations (UUPN), una società a responsabilità limitata (Srl) creata a distanza da Grappeggia e la moglie in Ouagadougou, Burkina Faso (Africa sub-sahariana), nel 2012, e asseritamente operante anche in Costa d'Avorio. L'UUPN aveva due siti, www.uupn-edu.net e www.uupn.org, che però sono entrambi chiusi e sembrano essere stati sostituiti da www.uupn-edubf.org (in francese) e www.unidep-edu.org (in italiano). Il "disclaimer" racconta anche che la presunta università/società africana può rilasciare lauree nell'Unione Europea in virtù della Convenzione di Lisbona, anche se né il Burkina Faso né la Costa d'Avorio fanno parte del gruppo di paesi che hanno ratificato la Convenzione di Lisbona.
Nel 2011, l'ex senatore lucano Guido Viceconte, all'epoca in Forza Italia, ha affermato che le lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano dovevano essere riconosciute in Italia (e in Europa); ha quindi firmato un foglio — all'insaputa del Ministro dell'Istruzione in carica — in cui "prende atto" che l'Università Popolare degli Studi di Milano rilascerebbe lauree valide in Italia grazie alle sue presunte origini africane. Di conseguenza, da quel momento l'Università Popolare degli Studi di Milano ha iniziato a cercare visibilità dopo aver operato nell'ombra per alcuni anni. Non è mai stato chiarito cosa c'entri un politico della Basilicata con le vere o presunte università africane, e soprattutto come mai l'unico atto che ha firmato durante il suo incarico temporaneo di sottosegretario — è stato mandato via qualche settimana dopo — riguardi proprio la misteriosa Università Popolare degli Studi di Milano. In ogni caso, ormai il danno è compiuto, e l'ex senatore può godersi il vitalizio. Vale la pena ricordare che l'istituzione di un'università italiana o il riconoscimento di un'università preesistente (italiana o straniera) può avvenire solo con un decreto del Ministro o con una legge. Tuttavia, l'Università Popolare degli Studi di Milano non ha avuto nessun decreto e nessuna legge.
Pertanto, dal 2012, l'Università Popolare degli Studi di Milano ha ricevuto varie diffide dal MIUR ed è stata condannata con sentenza definitiva, ma la maggior parte dei suoi siti ancora pubblicizzano servizi e lauree, che vengono vendute prevalentemente online.
Nel 2016, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha sanzionato l'Università Popolare degli Studi di Milano per pubblicità ingannevole su Internet. Il MIUR l'ha nuovamente diffidata nel 2014 e nel 2016; per ripicca, l'Università Popolare degli Studi di Milano ha fatto causa al Ministero dell'istruzione (MIUR/MUR) e al CIMEA sostenendo che fossero dei "diffamatori". Nel gennaio 2020, il MIUR, insieme al Consiglio Nazionale degli Agrotecnici presso il Ministero della Giustizia, ha ufficialmente dichiarato che le lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano non hanno valore in Italia (nota MIUR del 13 gennaio 2020, prot. n. 646) e l'organizzazione non è autorizzata a rilasciare lauree in Italia.
Nel 2019, l'Università Popolare degli Studi di Milano ha intentato un'altra causa contro il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR/MUR) e contro l'università telematica legalmente riconosciuta Niccolò Cusano di Roma che non aveva accettato una "laurea" dell'Università Popolare degli Studi di Milano, sostenendo che le lauree dell'Università Popolare degli Studi di Milano dovessero essere riconosciute sulla base del fatto che il Ministero aveva ignorato una email PEC e quindi dovesse valere il silenzio assenso. Nel 2021, il tribunale ha però dichiarato che l'Università Popolare degli Studi di Milano non è riconosciuta come università per la legge italiana e che le lauree non hanno valore legale in Italia, condannando quindi l'Università Popolare degli Studi di Milano al risarcimento delle spese legali nei confronti del MIUR (vedi sentenza). Inoltre, la sentenza rende noto che le autorità del Burkina Faso non conoscono nessuna università accreditata denominata "UUPN — University of United Popular Nations", a cui l'Università Popolare degli Studi di Milano dice di essere affiliata in Burkina Faso.
Infine, gli anni 2021 e 2022 rappresentano un vero e proprio massacro per l'Università Popolare degli Studi di Milano, che perde tutti i contenziosi di fronte ai TAR e al Consiglio di Stato. Poiché le sentenze sono molte e non abbiamo spazio per elencarle o commentarle, suggeriamo di consultare direttamente l'archivio di giustizia-amministrativa.it. Ad ogni modo, nessun giudice sembra più abboccare alla storiella dell'università autorizzata in Burkina Faso e Costa d'Avorio che potrebbe redistribuire lauree in Italia ecc. In effetti, nel 2022 il Consiglio di Stato ha condannato un "laureato" dell'Università Popolare degli Studi di Milano per avere utilizzato la cosiddetta laurea al fine di iscriversi a un ordine professionale italiano (cfr. sentenza TAR e sentenza Consiglio di Stato).
Indirizzi e siti web dell'Università Popolare degli Studi di Milano L'Università Popolare degli Studi di Milano ha cambiato molto spesso indirizzo e/o sito web. Tra i vari indirizzi troviamo Viale Tunisia 43 20124 Milano, Via Luigi Settembrini 33 20124 Milano, Corso Buenos Aires 65 20124 Milano, Via Terraggio 1 20123 Milano che in realtà era il vecchio indirizzo dell'altra vera Università Popolare di Milano, Via G. Murat 17 20159 Milano, Via Luciano Manara 5 20122 Milano, Via Quinto Aurelio Simmaco 7 00122 Ostia (Roma). Altre presunte sedi annunciate sono Torino, Cuneo e Loreto, ma gli indirizzi sono sconosciuti. In sostanza, poiché queste sedi non esistono, Grappeggia ha pensato di rinominare la sua Università Popolare degli Studi di Milano in Università Telematica Popolare degli Studi di Milano (o Università Popolare Telematica degli Studi di Milano), dicendo quindi che non c'è bisogno di nessuna sede perché tanto l'università sarebbe solo "telematica".
Nella miriade di siti web legati alle presunte sedi dell'Università Popolare degli Studi di Milano, spesso usati per scrivere opinioni e recensioni positive e completamente inventate, troviamo www.unimilano.org (attualmente chiuso), www.unipmi.org (attualmente chiuso), www.unimilano.net, www.universita-popolare.it (attualmente chiuso), www.unipopmi.it, www.iscrizioneuniversitaria.eu, www.universitapopolaremilano.online, www.laureainternazionale.eu, www.universitatelematica.info, www.universitapopolari.cloud, www.sdlcorporateuniversity.it (attualmente chiuso), www.unipmi.it (attualmente chiuso), www.unidep-edu.org (attualmente chiuso), www.unised.it (rivende le lauree in criminologia dell'Università Popolare degli Studi di Milano), www.isf.college (attualmente chiuso), centrostudisocrates.info (attualmente chiuso), www.upss.it (attualmente chiuso). Da anni, l'elenco di siti è in costante evoluzione.
L'Università Popolare degli Studi di Milano sostiene anche di avere una sede in Madagascar, anche se l'indirizzo è tuttora sconosciuto. Dice che la sede del Madagascar è stata creata il 17 ottobre 2017 con il patrocinio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; tuttavia, il comunicato ufficiale del Presidente rilasciato a seguito dell'incontro con il Presidente del Madagascar non parla di alcun accordo di questo genere.
L'Università Popolare degli Studi di Milano sostiene pure, sotto il falso nome di Università Popolare di Milano, di gestire una scuola di giornalismo a New York, anche se non è chiaro dove sarebbe collocata di preciso.
Yorker International University Il presidente dell'organizzazione, Marco Grappeggia, è anche fondatore e presidente della Yorker International University, che dice di trovarsi in vari luoghi: South Dakota, New York City, Florida e Argentina, ma in realtà sta a Milano e usa lo stesso indirizzo dell'Università Popolare degli Studi di Milano e perfino lo stesso indirizzo email [email protected] prima che, con molti anni di ritardo, Grappeggia iniziasse a cancellarlo dal suo arcipelago siti, soltanto dopo che fu reso noto qui. L'Ufficio per le autorizzazioni alle lauree dell'Oregon e il Dipartimento dell'istruzione dello stato di New York hanno reso noto che la Yorker International University non è stata mai accreditata. Tuttavia, la Yorker International University rilasciava lauree in Italia anche attraverso l'Università Paulo Freire, una piccola università privata situata in Nicaragua, già al centro di altri scandali. Qui trovate anche la foto: è una sorta di garage che sarebbe stata accreditata dal Nicaragua nel 2002. Poiché questa università privata del Nicaragua non aveva (e non ha neppure adesso) l'autorizzazione a rilasciare lauree in Italia, quelle lauree non sono valide, indipendentemente dal fatto che fossero lauree fasulle o meno in Nicaragua.
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Nel progetto europeo ECSTATIC, l’Università di Padova trasforma le fibre ottiche in sensori per monitorare terremoti, tsunami e infrastrutture in tempo reale. Scopri di più su Alessandria today.
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IL REGNO UNITO CHE PERDE LA SCOMMESSA SULL' EOLICO È UN AVVERTIMENTO PER TUTTO IL MONDO
Di Vijay Jayaraj 3 febbraio 2025
Vijay Jayaraj è un associato scientifico e di ricerca presso la CO2 Coalition, Arlington, Virginia. Ha conseguito un master in scienze ambientali presso l'Università dell'East Anglia e un diploma post-laurea in gestione dell'energia presso la Robert Gordon University, entrambi nel Regno Unito, e una laurea in ingegneria presso la Anna University, in India.
In una gelida mattina di gennaio, il frutto dell'eccessiva dipendenza del Regno Unito dall'energia eolica è stato raccolto quando il suo contributo alla rete nazionale è crollato a un misero zero. La produzione solare, nel frattempo, è stata pari a un misero 1% della produzione di energia.
Non si è trattato solo di un caso fortuito, ma piuttosto di una chiara illustrazione dei pericoli che comporta la costruzione di un sistema energetico basato su fonti intrinsecamente inaffidabili come l'eolico e il solare. La scommessa del governo britannico sull'energia eolica per raggiungere obiettivi netti zero aggressivi e irraggiungibili sta portando a una crisi energetica di proporzioni senza precedenti.
La volatilità dell'energia eolica
L'attrattiva dell'energia eolica è sempre stata la promessa di un'energia pulita e inesauribile dal punto di vista ambientale. Ma l'esperienza del mondo reale dimostra che questa tecnologia è dannosa per gli ecosistemi e inaffidabile. Anche se la Terra avrà sempre vento, sapere quando e quanto è possibile è impossibile come la sciocca ricerca di controllare il clima.
Come dimostra il grafico della produzione mensile di GridWatch, l'energia eolica oscilla selvaggiamente da quasi il 100% della produzione a un collasso completo nel giro di giorni o addirittura ore. Quest'inverno, quando un sistema di alta pressione molto freddo si è posato sul Regno Unito, le turbine eoliche si sono spente proprio quando la domanda di riscaldamento e di elettricità è aumentata.
Il fallimento di gennaio ha costretto il Regno Unito a fare grande affidamento sulle centrali a gas e sulle importazioni di elettricità dal continente. In questi periodi, l'alto costo dell'energia importata fa lievitare le bollette energetiche, già tra le più alte d'Europa.
Le famiglie britanniche, in media, pagano quasi il doppio delle tariffe elettriche delle loro controparti francesi, per lo più a energia nucleare. Questa disparità è in gran parte dovuta alle politiche britanniche che sovvenzionano le energie rinnovabili e penalizzano la produzione più affidabile basata sui combustibili fossili.
Pagare per fermare il vento
Come se non bastasse, le politiche energetiche del Regno Unito includono un meccanismo perverso: un compenso agli operatori delle turbine eoliche per spegnere le macchine durante i periodi di forte vento. Il 24 gennaio, la tempesta Eowyn ha colpito l'Irlanda e la Scozia con raffiche che superavano le 100 miglia orarie. Questi venti forti richiedono che alcune turbine siano ferme per evitare un sovraccarico della rete e danni meccanici.
“I consumatori devono affrontare un triplo colpo in termini di costi di vincolo nei periodi di vento forte”, afferma Lee Moroney del Renewable Energy Forum del Regno Unito. “Non solo pagano per l'elettricità che i parchi eolici avevano previsto di produrre ma che sono stati istruiti a non produrre a causa della congestione della rete, ma devono anche pagare un bonus ai parchi eolici per aver ridotto la produzione. E devono anche pagare i costi per aumentare la produzione convenzionale (come le centrali a gas) per compensare il deficit”.
La diminuzione della produzione interna di gas e la dipendenza dalle importazioni fanno sì che le fluttuazioni dei prezzi del gas all'ingrosso colpiscano duramente i consumatori. Nel 2024, le bollette energetiche sono aumentate dell'80% rispetto ai livelli del 2019, una tendenza che non mostra segni di diminuzione. Questi costi sono aggravati dai prelievi imposti dal governo per finanziare i progetti di energia “rinnovabile” e i programmi di compensazione delle emissioni di carbonio.
Il marchio dell'energia eolica come soluzione ecologica è una pubblicità ingannevole:
-La produzione di turbine richiede grandi quantità di combustibili fossili, dall'estrazione e lavorazione di minerali di terre rare alla produzione di acciaio e cemento per le loro strutture massicce.
-La quantità di terreno necessaria a una turbina per produrre quantità comparabili di energia è molte volte superiore a quella del nucleare e dei combustibili fossili.
-L'estrazione delle terre rare, essenziali per i magneti delle turbine, è associata a un grave degrado ambientale e a violazioni dei diritti umani nelle regioni di estrazione.
-Le turbine eoliche uccidono la fauna selvatica, in particolare uccelli e pipistrelli, e si sospetta che contribuiscano alla morte delle balene in mare aperto.
-Le pale delle turbine eoliche diventano rifiuti non riciclabili che spesso finiscono in discarica.
I cittadini del Regno Unito hanno evitato per un soffio gravi blackout elettrici. Ma gli eventi recenti evidenziano i pericoli di dare priorità all'ideologia rispetto alla praticità e servono da monito a coloro che permetterebbero al dogma del clima di guidare le politiche energetiche. Questo commento è stato pubblicato per la prima volta su American Thinkeron il 28 gennaio 2025.
[N.d.r. I danni ambientali causati dalle turbine eoliche. Purtroppo, le tecnologie solari ed eoliche richiedono enormi aree di terreno per fornire quantità relativamente piccole di energia, distruggendo gli habitat naturali.
La costruzione di un singolo parco eolico da 100 MW - per non parlare di migliaia - richiede circa 30.000 tonnellate di minerale di ferro e 50.000 tonnellate di cemento, oltre a 900 tonnellate di plastica non riciclabile per le enormi pale del rotore. Per l'hardware solare, il tonnellaggio di cemento, acciaio e vetro è del 150% superiore a quello dell'eolico, a parità di resa energetica.
Gli studi hanno dimostrato l'enorme danno ambientale causato dalle turbine eoliche. Distruggono le foreste e riducono la crescita delle piante.
Uno studio condotto in Cina per 22 anni ha dimostrato che le turbine eoliche comportano una riduzione significativa della produzione di biomassa. Lo studio ha rilevato che le turbine eoliche nel raggio di 7 chilometri riducono la vegetazione, l'energia assorbita dalle piante attraverso la fotosintesi, la massa fogliare e la capacità di immagazzinare CO2.
Un ampio studio condotto in sei località del mondo è giunto a una conclusione simile per quanto riguarda la riduzione del fogliame nelle aree forestali. La costruzione di strade è il fattore più importante nel degrado delle foreste. La costruzione e il funzionamento portano a una notevole riduzione della copertura vegetale e di conseguenza all'erosione del suolo, che ha effetti negativi a lungo termine sulla copertura forestale. Lo studio giunge a un'intensità media di disturbo forestale causato dai parchi eolici pari a 4,3 ettari per megawatt installato.
Particolarmente grave è anche la contaminazione dei suoli nel raggio di 1000 metri da ogni turbina eolica. Anche il più piccolo danno al rotore rilascia microparticelle e ne vengono rilasciate sempre di più. La struttura esterna delle pale del rotore è realizzata in plastica rinforzata con fibre di vetro (GRP) o di carbonio (CFRP). L'irruvidimento continua a rilasciare queste microparticelle tossiche, contaminando il terreno intorno alla turbina eolica. In una perizia presentata dall'avvocato Thomas Mock al Parlamento della Bassa Sassonia lo scorso anno, si ipotizza una contaminazione in un raggio di 1000 metri.
Le microparticelle che si staccano dalle pale del rotore sono sostanze prodotte sinteticamente e non presenti in natura. Sono caratterizzate dal fatto di essere contemporaneamente idrorepellenti (idrofobiche), oleorepellenti (lipofobiche) e antisporco. Grazie alla loro elevata stabilità, i composti chimici del carbonio/GFRP/CFRP non vengono praticamente distrutti dai normali processi di degradazione nell'ambiente. Di conseguenza, non possono essere rimossi dalle acque reflue mediante i processi di degradazione comunemente utilizzati negli impianti di trattamento delle acque reflue, che si basano essenzialmente sull'uso di microrganismi.
In altre parole, rimangono permanentemente nel suolo o nelle acque sotterranee se non vengono assorbiti dalle piante e finiscono quindi nel cibo di uomini e animali.
Carbonio/GFRP/CFRP sono tossici per l'uomo e gli animali e sono sospettati di essere tossici per la riproduzione e cancerogeni ad alte dosi (compreso il bisfenolo-A) e sono equiparati all'amianto (UBA 2020).
A ciò si aggiunge l'emissione di infrasuoni a basse frequenze, al di sotto della soglia uditiva, che provocano danni considerevoli alla salute di uomini e animali, anche a grandi distanze, fino a 20 chilometri.
I parchi solari ed eolici causano il riscaldamento globale
L'affermazione non scientifica delle “energie rinnovabili” mira a creare l'impressione che l'energia venga estratta a malapena dall'atmosfera e si rinnovi grazie a un deus ex machina. Ciò renderebbe questo tipo di generazione elettrica “neutrale dal punto di vista climatico”, un'affermazione tanto popolare quanto falsa.
TKP ha ripetutamente riportato studi provenienti dal Texas, dal Burgenland o calcoli di modelli per l'Africa che dimostrano che i parchi eolici causano il riscaldamento globale.
Un altro studio ha dimostrato una correlazione tra la costruzione di parchi eolici vicino alle isole britanniche nel Mare del Nord e un aumento della temperatura e della presenza di polvere sahariana. di Peter F. Mayer 2 gennaio 2025, ELETTRICITÀ DA SOLARE ED EOLICO: INAFFIDABILE, COSTOSA, DANNOSA PER L' AMBIENTE E CLIMALTERANTE - estratto Riferimenti: https://tkp.at/2025/01/02/strom-aus-solar-und-wind-unzuverlaessig-teuer-umweltschaedlich-und-klima-erwaermend/?fbclid=IwY2xjawIUMOVleHRuA2FlbQIxMAABHQ5isK7I-LkrSciAr9uk9c5pFWgvQPO1Eq3ONcATl6Ews3bwmW2OYGNasw_aem_6j7fZYXyN0Q8bI6Pg_Q66g ].
Fonte: https://wattsupwiththat.com/2025/02/03/uk-losing-wind-gamble-a-warning-for-world/
#truffa energetica#truffa climatica#truffa rinnovabili#europa di merda#greta#Gretismo sottovuoto spinto
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I 4 consigli di Gustavo Commodari che ogni ingegnere dovrebbe seguire
Gustavo Commodari, esperto di energie rinnovabili e tecnologie sostenibili, offre quattro suggerimenti cruciali che ogni ingegnere dovrebbe seguire per eccellere nella propria carriera e contribuire in modo significativo ai propri campi.
1. Dare priorità all’apprendimento permanente
L'ingegneria è una disciplina in continua evoluzione con nuove tecnologie, metodologie e migliori pratiche che emergono regolarmente. Gustavo Commodari sottolinea l'importanza della formazione permanente per gli ingegneri. Ciò significa rimanere aggiornati con gli ultimi progressi partecipando a workshop, seguendo corsi e ottenendo certificazioni. Impegnandosi nella formazione continua, gli ingegneri possono mantenere le proprie competenze affinate e rimanere competitivi nel mercato del lavoro. Inoltre, rimanere informati sulle tendenze del settore consente agli ingegneri di incorporare soluzioni innovative nei loro progetti.
2. Sviluppare solide capacità di risoluzione dei problemi
Fondamentalmente, l’ingegneria riguarda la risoluzione di problemi complessi. Gustavo consiglia agli ingegneri di concentrarsi sullo sviluppo delle proprie capacità analitiche e di pensiero critico. Ciò implica affrontare metodicamente i problemi, suddividerli in componenti gestibili ed esplorare molteplici soluzioni. Gli ingegneri dovrebbero impegnarsi in progetti pratici e applicazioni nel mondo reale per affinare queste competenze. Affinando le proprie capacità di problem solving, gli ingegneri possono affrontare le sfide in modo più efficace e promuovere l'innovazione nei loro campi.
3. Abbracciare la collaborazione interdisciplinare
I progetti di ingegneria moderna spesso richiedono la collaborazione tra varie discipline. Gustavo sottolinea l'importanza di lavorare con professionisti di diversa estrazione, come scienziati, designer ed esperti aziendali. La collaborazione interdisciplinare favorisce la creatività e porta a soluzioni più complete ed efficaci. Gli ingegneri dovrebbero sviluppare forti capacità di comunicazione e lavoro di squadra per collaborare in modo efficace e contribuire a team di progetto diversi. Questo approccio non solo migliora i risultati del progetto, ma amplia anche le prospettive e le conoscenze degli ingegneri.
4. Concentrarsi sulla sostenibilità
Con la crescente enfasi sulla conservazione ambientale, le pratiche di ingegneria sostenibile sono diventate essenziali. Gustavo Commodari esorta gli ingegneri a dare priorità alla sostenibilità nel loro lavoro. Ciò comporta la progettazione di soluzioni che riducano al minimo l’impatto ambientale, utilizzando materiali eco-compatibili e promuovendo l’efficienza energetica. Gli ingegneri che integrano la sostenibilità nei loro progetti non solo aiutano a proteggere il pianeta, ma soddisfano anche la crescente domanda di soluzioni ecologiche nel settore. Le pratiche sostenibili non sono solo benefiche per l’ambiente, ma offrono anche vantaggi economici a lungo termine.
Conclusione
In conclusione, i consigli di Gustavo Commodari sull'apprendimento permanente, la solida risoluzione dei problemi, la collaborazione interdisciplinare e la sostenibilità forniscono una guida completa per gli ingegneri. Seguendo questi suggerimenti, gli ingegneri possono eccellere nella loro carriera, promuovere l’innovazione e avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
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Perché la Cina è stata una destinazione di studio in crescita per gli studenti africani Opportunità di studio in Cina: un trend in crescita per gli studenti africani Winnifred Kansiime, laureata in scienze della salute ambientale, ha avuto l’opportunità di seguire un programma di master triennale in ingegneria ambientale presso l’Università di Xiangtan, con borse di studio coperte dal governo cinese. Il numero di studenti africani in Cina è in costante aumento, passando dal 2% nel 2006 al 17% nel 2018. Secondo il Ministero dell’Istruzione cinese, nel 2018 c’erano 81.562 studenti africani in Cina, di cui circa il 20% frequentava un dottorato di ricerca. Il governo cinese si è impegnato a offrire 50.000 borse di
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Una maxisfera italiana ha salvato la torre di Taipei
Il grattacielo dei record, il Taipei 101, si è salvato dal terremoto grazie a una maxisfera posta tra l’87esimo e il 92esimo piano dell’edificio, frutto del lavoro di un’impresa di Selvazzano (Padova), la Fip Mec, e che è stata collaudata da Renato Vitaliani, ex docente di ingegneria civile edile e ambientale dell’Università di Padova, ora in pensione. E’ una sorta di maxi pendolo, racconta…
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Educazione ambientale e sostenibilità, intervista a Mr Greenopoli Giovanni De Feo
Greenopoli è un progetto di educazione ambientale nato nel 2006 da un’idea di Giovanni De Feo – alias Mr Greenopoli – docente universitario presso l’Università degli Studi di Salerno, dove insegna Ecologia Industriale a ingegneri chimici, gestionali e meccanici al Dipartimento di Ingegneria Industriale. Sul suo profilo Facebook si autodefinisce “Professore universitario per caso, divulgatore ed…

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Lavoro per Ingegneri, operai, meccanici presso cantieri Webuild

Si assumono operatori di cantiere, ingegneri, meccanici, responsabili. Webuild (ex Salini-Impregilo), multinazionale italiana specializzata nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse, cerca personale da inserire nei prossimi giorni/mesi presso cantieri sul territorio nazionale.

I profili ricercati sono: amministrativo di commessa (Taormina), operatori di cantiere (Catania, Novi Ligure, Nord e Sud Italia), operatori meccanici (Catania), meccanici tradizionali (Novi Ligure), geologo (Bressanone), ingegnere (Avellino), ingegnere qualità (Taormina), planner (Messina e Verona), responsabile al sistema gestione ambientale (Bressanone) e responsabile controllo qualità (Trento). Requisiti in base al ruolo: diploma o laurea in economia, ingegneria civile, ingegneria edile, geologia o scienze geologiche; esperienza (anche minima) nella mansione specifica; buona/ottima conoscenza della lingua inglese; disponibilità full-time. Tra le condizioni offerte: percorso formativo gratuito per gli operai, contratto a tempo determinato o indeterminato, retribuzione in linea con la professionalità, vitto e alloggio per i fuori sede nel cantiere di destinazione. La selezione è gestita dall'agenzia per il lavoro Adecco. Per maggiori dettagli e invio candidature clicca qui. Read the full article
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