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#interminabili
ragazzoarcano · 9 months
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“Ti sei mai chiesta di che “materia” è fatta la vita? io sì sempre… E come sempre mi rispondo…di attimi… attimi…interminabili infiniti attimi!”
— Susan Randall
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Notti lunghe ed interminabili.... Si accetta compagnia (decente e non molesta).
-Eseildomanifosseieri.
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cerentari · 1 year
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Parti diseguali
Velo nero da sposa a coprire l’immonda carestia del nulla dove soltanto alcuni insetti copulano con voluttà infinita da frati neri che si attestano ai margini di una inconsistente Linea Gotica tracciata a squadra e compasso in parti diseguali senza un solo filo d’acqua. *
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stregamorganablog · 4 months
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“Lei era solo l’amante da amare senza amore.”
Questo è ciò che pensò lui i giorni precedenti
al loro incontro.
Una delle tante, una da rivedere se gli fosse piaciuta, ma doveva essere semplicemente un'amante.
Niente amore, nessun coinvolgimento,
il cuore sarebbe dovuto stare fuori
da quelle lenzuola.
E fu questo che pensò ancora
mentre si preparava all'appuntamento,
mentre l'avvertiva al telefono che stava arrivando, mentre scendeva le scale e mentre guidava
la macchina che di lì a poco l'avrebbe portato da lei.
Niente cuore, solo pelle!
Non erano estranei, si conoscevano da un pò. Sapevano l'uno dell'altro, conoscevano le loro rispettive fantasie che per tante volte avevano accompagnato le loro interminabili telefonate.
Non si erano mai assaggiati però, lo avevano solo immaginato quello che sarebbe stato .
Adesso tra le sue mani, tra le sue labbra
non vi era più la fantasia, c'era la sua pelle profumata, c'erano le sue labbra
e le sue mani che lo cercavano insaziabili
e lo compiacevano, lo viziavano e lo saziavano.
Giaceva sdraiata accanto a lui adesso,
vestita solo di un candido lezuolo.
Lui la guardava, l'annusava, sapeva di tutte quelle cose che aveva sempre desiderato.
E lei era lì, per lui e con lui.
Di lì a poco si sarebbero salutati ed immersi nuovamente nelle rispettive vite,
ma in silenzio, stretti tra le braccia l'uno dell'altro, si erano confessati di non aver fatto sesso
ma di essersi amati.
L'avrebbe sicuramente rivista.
Lei, l'amante che in silenzio senza chiedere niente,
più di chiunque altra, gli aveva dato l'amore.
Isabella Santacroce
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io-pentesilea · 4 months
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Comunque dai. Diciamo le cose così come stanno veramente.
Non è il Natale la rottura di palle.
Ma il contorno.
Perché se foste liberi di fare quello che vi pare - niente parenti, pranzi e cenoni interminabili, la corsa ai regali - e starvene sul divano a guardare vecchi film.
Ad ascoltare musica con un bicchiere di rosso o un buon whisky.
Magari con la persona giusta - quella persona, quella che non rompe il cazzo ma vi fa sentire al centro dell'universo - tutta sta rottura de cojoni su quanto non ve piace il Natale ce la risparmiereste!
O no?
Barbara
- Buona fine a tutti e miglior principio. Sperando che l'anno nuovo vi porti tutto ciò che desiderate. O perlomeno che non infierisca...
Auguri!
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ambrenoir · 3 months
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“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere rispetto a quanto ho vissuto finora.
Mi sento come quel bimbo cui regalano un pacchetto di dolci: i primi li mangia con piacere, ma quando si accorge che gliene rimangono pochi, comincia a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla. Non ho più tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto. Non ho più tempo, da perdere per sciocchezze. Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “Ego” gonfiati. Non ho più tempo per i manipolatori, gli arrivisti, gli approfittatori. Mi disturbano gli invidiosi. Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali.
Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta. Adesso voglio vivere tra esseri umani sensibili. Gente che sappia amare e burlarsi dei suoi errori. Gente che non si vanti dei suoi lussi e delle sue ricchezze. Gente che non sfugga alle sue responsabilità. Gente che difenda la dignità umana. Voglio circondarmi di gente che desideri vivere con onestà e rettitudine. Perché solo l’essenziale fa sì che la vita valga la pena viverla.
Ho fretta per vivere con l’intensità che solo la maturità ci può dare. Il mio obiettivo, è andar via in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.”
Mário de Andrade (1893-1945), Minha alma está em brisa, 1940
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la-novellista · 5 days
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"La amò per ore, con gesti che non aveva mai fatto, lasciandosi insegnare una lentezza che non conosceva."
La bendò perchè ne potesse godere ogni suo senso. Assaggiò la sua pelle che sapeva di ambra lasciando che nella sua bocca si sciogliesse l'essenza. Accarezzò quella pelle preziosa come seta e come mai in quel momento sconosciuta alle sue mani, lui che tante volte invece l'aveva amata. Eccitato, ne ascoltava i gemiti, canto di un amore mai svelato. Fu allora che le si accostò ai fianchi e la tirò a sè fino a sentirla sua, fino ad essere completamente suo. Lui padrone del suo corpo, lei schiava delle sue interminabili voglie.
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Brevi brevissimi momenti di felicità ed interminabili momenti di sofferenza.
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lastrega71 · 8 months
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Sciocco lo so ma....
Ti sto aspettando e non "sto più nella pelle", interminabili minuti di attesa....
⛓️🐺❤️⛓️
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io-sono-la-tua-favola · 4 months
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“Lei era solo l’amante da amare senza amore.”
Questo è ciò che pensò lui i giorni precedenti
al loro incontro.
Una delle tante, una da rivedere se gli fosse piaciuta, ma doveva essere semplicemente un'amante.
Niente amore, nessun coinvolgimento,
il cuore sarebbe dovuto stare fuori
da quelle lenzuola.
E fu questo che pensò ancora
mentre si preparava all'appuntamento,
mentre l'avvertiva al telefono che stava arrivando, mentre scendeva le scale e mentre guidava
la macchina che di lì a poco l'avrebbe portato da lei.
Niente cuore, solo pelle!
Non erano estranei, si conoscevano da un pò. Sapevano l'uno dell'altro, conoscevano le loro rispettive fantasie che per tante volte avevano accompagnato le loro interminabili telefonate.
Non si erano mai assaggiati però, lo avevano solo immaginato quello che sarebbe stato .
Adesso tra le sue mani, tra le sue labbra
non vi era più la fantasia, c'era la sua pelle profumata, c'erano le sue labbra
e le sue mani che lo cercavano insaziabili
e lo compiacevano, lo viziavano e lo saziavano.
Giaceva sdraiata accanto a lui adesso,
vestita solo di un candido lezuolo.
Lui la guardava, l'annusava, sapeva di tutte quelle cose che aveva sempre desiderato.
E lei era lì, per lui e con lui.
Di lì a poco si sarebbero salutati ed immersi nuovamente nelle rispettive vite,
ma in silenzio, stretti tra le braccia l'uno dell'altro, si erano confessati di non aver fatto sesso
ma di essersi amati.
L'avrebbe sicuramente rivista.
Lei, l'amante che in silenzio senza chiedere niente,
più di chiunque altra, gli aveva dato l'amore.
📖🌹
Isabella Santacroce
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be-appy-71 · 4 months
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“Lei era solo l’amante da amare senza amore.”
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Questo è ciò che pensò lui i giorni precedenti
al loro incontro.
Una delle tante, una da rivedere se gli fosse piaciuta, ma doveva essere semplicemente un'amante.
Niente amore, nessun coinvolgimento,
il cuore sarebbe dovuto stare fuori
da quelle lenzuola.
E fu questo che pensò ancora
mentre si preparava all'appuntamento,
mentre l'avvertiva al telefono che stava arrivando, mentre scendeva le scale e mentre guidava
la macchina che di lì a poco l'avrebbe portato da lei.
Niente cuore, solo pelle!
Non erano estranei, si conoscevano da un pò. Sapevano l'uno dell'altro, conoscevano le loro rispettive fantasie che per tante volte avevano accompagnato le loro interminabili telefonate.
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Non si erano mai assaggiati però, lo avevano solo immaginato quello che sarebbe stato .
Adesso tra le sue mani, tra le sue labbra
non vi era più la fantasia, c'era la sua pelle profumata, c'erano le sue labbra
e le sue mani che lo cercavano insaziabili
e lo compiacevano, lo viziavano e lo saziavano.
Giaceva sdraiata accanto a lui adesso,
vestita solo di un candido lezuolo.
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Lui la guardava, l'annusava, sapeva di tutte quelle cose che aveva sempre desiderato.
E lei era lì, per lui e con lui.
Di lì a poco si sarebbero salutati ed immersi nuovamente nelle rispettive vite,
ma in silenzio, stretti tra le braccia l'uno dell'altro, si erano confessati di non aver fatto sesso
ma di essersi amati.
L'avrebbe sicuramente rivista.
Lei, l'amante che in silenzio senza chiedere niente,
più di chiunque altra, gli aveva dato l'amore. ♠️🔥
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Isabella Santacroce
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clo-rofilla · 2 months
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Amo la nostra casa sul lago, che abbiamo ampliato, progettato, ristrutturato come un lungo capolavoro di sudore e sogni, e amo queste montagne che abbracciano il Lario e ci si specchiano dentro, e adesso anche il cane, un altro tassello del puzzle che mi sedimenta qui, ma -
A volte Parigi mi manca come un pugno in pancia che ti mozza il respiro.
E quelle volte lì, quando fa più male, non mi manca affatto per la vita patinata, i ristoranti, il fois gras o le vetrine sugli Champs Élysées. Mi mancano i tetti azzurri, le scale a chiocciola interminabili, i vecchi palazzi dalle corti fatiscenti e gli studió col parquet che scricchiola, tutto storto. Le strade bagnate dallo scolo dell'acqua sporca al mattino presto, il freddo di febbraio che ti sferza il viso. Mi mancano i metró strapieni delll'ora di punta, trasportare la spesa su a casa e girare le chiavi nella toppa, varie rampe di scale dopo, accaldata e col fiatone nella mia pelliccia nera. I bistrò affollati; i camerieri col grembiule che fumano une petite clope fuori da quei bistrò. Il parco di Buttes Chaumont gremito di mamme che chiacchierano e bambini col pallone, di ragazzi e ragazze con baguette e vino, sdraiati come lucertole al sole quando arriva la bella stagione. Le pantegane di notte sul bordo della Senna. Le coppie di notte sui ponti sulla Senna. La canicule insopportabile di agosto. Il profumo della boulangerie all"angolo sotto casa - sotto tutte quelle case che ho chiamato chez moi, e ognuna di esse. I signori col completo e le scarpe stringate a punta che sfrecciano a lavoro in vélo. L'attrazione libertina per le donne di questa città, struccate, spregiudicate, rumorose, autentiche, di loro stesse e di nessun altro. Le scalinate del sacro cuore al tramonto quando il cielo di marzo si tinge di rosa e di azzurro prima dell'imbrunire. Quel senso pulsante di libertà.
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canesenzafissadimora · 2 months
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Guardo una foto di quando avevo sedici anni e ne guardo una d’oggi. Dio, come sono cambiato! Poi mi chiedo: ma quand’è che è successo? Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere rispetto a quanto ho vissuto finora. Mi sento come quel bimbo cui regalano un pacchetto di dolci: i primi li mangia con piacere, ma quando si accorge che gliene rimangono pochi, comincia a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili, in cui si discutono statuti, procedimenti e regolamenti interni, sapendo che alla fine non si concluderà nulla. Non ho più tempo per sopportare persone assurde che, oltre che per l’età anagrafica, non sono cresciute per nessun altro aspetto. Non voglio partecipare a riunioni in cui sfilano solo “Ego” gonfiati. Non ho più tempo per i manipolatori, gli arrivisti, gli approfittatori. Ho poco tempo per discutere di beni materiali o posizioni sociali. Amo l’essenziale, perché la mia anima ora ha fretta.
Adesso voglio vivere tra esseri umani sensibili. Gente che sappia amare e burlarsi dei suoi errori. Gente che non si vanti dei suoi lussi e delle sue ricchezze. Gente che non sfugga alle sue responsabilità. Voglio circondarmi di gente che desideri vivere con onestà e rettitudine. Perché solo l’essenziale fa sì che la vita valga la pena viverla. Ho fretta per vivere con l’intensità che solo la maturità ci può dare. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.
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Luciano de Crescenzo
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sofysta · 6 months
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Guernica
" Un dipinto è la somma delle sue distruzioni" P.Picasso
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Questo dipinto in olio su tela (larga 783 centimetri e alta 351 è una delle opere più famose al mondo, dipinte dal pittore spagnolo) non è solo arte fine a sé stessa.
Guernica è una denuncia contro la violenza cieca del bombardamento e di tutte le guerre, che colpiscono allo stesso modo donne, uomini, bambini e animali, distruggendo ogni forma di vita.
Il fiore è simbolo di speranza in mezzo alla tragedia che si consuma. Pablo Picasso, Guernica, 1937. Particolare con il fiore e la spada spezzata. La lampada elettrica, la cui presenza è del tutto incongrua in uno spazio aperto, ha la forma di un occhio: l'occhio di Dio che dall'alto giudica la miseria dell'umanità.
Lo scenario trasmette, dolore, ansia e disperazione, è rappresentato fantasticamente dal pianeta dell'Urlo in cui vive il drago, trasposizione del cavallo, che rappresenta l'incombenza della paura. Nella storia il protagonista deve superare tale emozione tramutandola in forza, mediante il coraggio.
GUEERNICA (pronunciato "ghernìca") è la capitale religiosa e storica dei paesi baschi spagnoli ed era il luogo di incontro dell'Assemblea di Biscaglia, che si riuniva sotto una quercia, la Gernikako Arbola, che fu un simbolo delle tradizionali libertà del popolo basco.
La colomba è normalmente simbolo di pace ma in questo caso, essendo priva di un'ala, vuole indicare che la pace è infranta. Il fiore è simbolo di speranza in mezzo alla tragedia che si consuma.
Quest'opera va letta da destra verso sinistra poiché il lato destro era vicino all'entrata del luogo per cui era stata progettata.
Inizialmente Picasso per il Guernica voleva usare i colori ma lo farà in bianco e nero perché l'assenza di colore simboleggia l'assenza di vita.
Il cavallo sulla sinistra richiama la pace svanita poiché straziata e sembra cadere a terra: il toro invece indica la brutalità della violenza portata dalle guerre (e dalla corrida), mentre il cavallo è il simbolo della Spagna, che nell'opera appare trafitto da una lancia (come la Spagna).
Partendo da sinistra compaiono: una donna col figlio morto tra le braccia, l'imponente testa di un toro, un guerriero caduto a terra mentre brandisce una spada spezzata, un cavallo che nitrisce di sofferenza, una lampada accesa, tre donne sulla destra; una di esse alza le braccia al cielo in segno di disperazione.
Ideato e creato in soli 33 giorni dopo il bombardamento del paese basco di Guernica nell'aprile del 1937 ed esposto all'Expo di Parigi nello stesso anno, il celebre dipinto a olio di Picasso oggi è esposto stabilmente al Museo Reina Sofia di Madrid.
Il 26 aprile 1937 gli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Franco contro il governo repubblicano di Spagna, radono al suolo con un bombardamento la cittadina basca di Guernica. Il bombardamento a tappeto dura tre interminabili ore ed i morti furono 1.654, i feriti quasi novecento.
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surfer-osa · 1 year
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Prima o poi succede a tutt*, chi più chi meno.
Sullo smartphone ho ancora due messaggi di ieri a cui non sono stata capace di dare risposta e ci voglio provare ora.
Io non so come sto.
Sono felice e sono triste.
Mi sento come Tonya Harding (è una citazione per anzianə, chiedo scusa alle persone giovani) che si impegnava di brutto ma i sorrisi e i buoni propositi diventavano smorfie sgualcite. A volte insanguinate.
È morta la mamma di Dario, pochi giorni dopo che mi hanno dimessa dall'ospedale. È stato un calvario di anni e gli ultimi giorni sembravano interminabili.
Sono andata alla sala del commiato con le scarpe da ginnastica, il pigiama e il cappotto rosso. Mi sono un po' vergognata. Le ho chiesto scusa per non essere stata una punk quanto lei che se ne sbatteva di quello che pensavano le persone (o almeno così dava a vedere).
Tra le poche cose che ho consigliato a Dario c'é stata la valutazione se rimanere o meno accanto alla bara al momento della chiusura. Il frangente in cui l'avvitatore inchioda le viti non te lo levi più dalle orecchie e dagli occhi.
La mia migliore amica d'infanzia ha scoperto un carcinoma al seno. Sono letteralmente scoppiata dalla rabbia.
Mio zio paterno sta morendo sedato dalla morfina. Mio padre ci sta lasciando a poco a poco, lentissimamente, con piccole dimenticanze che nel tempo sono diventate una fragilità sempre più ingombrante. È tornato un po' bambino, a volte è facile stargli vicino mentre altre volte ti rende impossibile la vita (del resto è quello che ha sempre fatto). Cuore grande lui ma anche poche parole e mani pesanti che per ogni schiaffo ti facevano finire con la faccia nel piatto.
Io sarei anche felice ma le circostanze mi fanno sentire impotente. Di tanto in tanto mi nascondo, non rispondo più. Ho imparato dai miei gatti che ad una certa mi chiamano dal letto e aspettano me per intrufolarsi sotto alle coperte. Uno per fianco. Ci nascondiamo in bella vista.
Ho bisogno di tregua ma è un confine veramente labile. Mi tuffo nei libri, mi camuffo nelle storie di carta perché a volte mi assomigliano e a volte sono totalmente sconosciute.
Non so se ti ho risposto @der-papero ma in qualche modo ci ho provato ❤️
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clacclo · 4 months
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I post e i commenti che scrivo e cancello prima di pubblicarli sono sempre più di quelli che realmente vedono la luce, perché prima di premere Invio mi faccio sempre la stessa domanda: che sto aggiungendo al discorso? È utile quello che ho scritto? Ho davvero voglia di aprire una polemica su un argomento così inutile?
Forse se, prima della pubblicazione, le app ci aprissero una finestra con queste domande, il volume delle pubblicazioni inutili e i flames interminabili diminuirebbero drasticamente!
@clacclo
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