Phoebe Bridgers - Punisher
È tutta la vita che mi fingo morta
E ho questa sensazione ogni volta che mi sento bene che sarà l’ultima volta
(da: I See You)
1. DVD Menu
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(strumentale)
2. Garden Song
Canzone del giardino
Un giorno vivrò nella tua casa in collina
E quando non si avranno più notizie del tuo vicino skinhead
Io allora pianterò un giardino in cortile
Stanno incollando le rose su un pianale
Dovresti vedere, ti parlo di migliaia e migliaia
Io ci sono cresciuta qui, poi ha preso fuoco tutto quanto
Tranne le tacche sullo stipite della porta
Non so quand’è che sei diventato più alto
Vedo il nostro riflesso nell’acqua da un ponte alla Huntington
Ho scavalcato la recinzione a diciassette anni
Lì ho capito che cosa volevo
E da grande staccherò lo sguardo dal telefono e vedrò la mia vita
E sarà proprio come il mio sogno ricorrente
Che sono al cinema, non mi ricordo a vedere cosa
Lo schermo si trasforma in un’onda anomala
Poi diventa la camera di uno studentato, come un labirinto di siepi
E quando ti trovo, tu mi tocchi la gamba e io insisto
Ma mi sveglio prima che lo facciamo
Non so come, ma sono diventata più alta
Ci sarà qualcosa nell’acqua
Sta crescendo di tutto nel nostro giardino
Non c’è bisogno che tu sappia che è stregato
La dottoressa mi ha messo una mano sul fegato
Ha detto che il mio risentimento si sta rimpicciolendo
No, non mi spaventa un po’ di duro lavoro
Ottengo tutto quello che voglio
Ho tutto quello che volevo
3. Kyoto
Kyoto
Giornata libera a Kyoto, mi stavo annoiando al tempio
Sono andata a vedere cosa vendevano da 7-Eleven
La band ha preso il treno veloce, sono andati alla sala giochi
Io volevo andarci ma alla fine non ci sono andata
Mi hai chiamato da un telefono a gettoni
Hanno ancora i telefoni a gettoni
Ti è costato un dollaro al minuto
Per dirmi che ti stai disintossicando e che mi hai scritto una lettera
Ma che non devo leggerla per forza
Va a finire che ti ammazzo se non ci riesci prima tu
Sogno tra i cieli di Tokyo
Volevo vedere il mondo
Poi sono volata dall’altra parte dell’oceano e ho cambiato idea
Il tramonto ultimamente è uno scherzo della natura nel weekend
Per cui spesso prendo la macchina e vado in periferia
Parcheggio da Goodwill e mi metto a guardare le scie chimiche col mio fratellino
Ha detto che l’hai chiamato per il suo compleanno
Hai sbagliato di tipo dieci giorni, ma quantomeno ci hai provato
Mi ricordo quando hai fatto aggiustare il camion e ci hai lasciato guidare
A 25 sembrava di volare
Non ti perdono, ma non prendermi in parola, ti prego
Nato sotto i cieli dello scorpione
Volevo vedere il mondo coi tuoi occhi
Poi è successo davvero e allora ho cambiato idea
Mi sa che era una bugia
Sono una bugiarda che dice bugie
Perché sono una bugiarda
4. Punisher
Punitore*
Quando lo speed comincia a fare effetto
Vado al negozio senza comprare niente
E passo proprio di fianco alla casa dove vivevi con Biancaneve
Chissà se lei ha mai pensato che le tegole con le fiabe sul tetto fossero davvero troppo
Ma dalla finestra non è male la vista se la tua cosa preferita è Dianetics o lo stucco
I supermercati stanno aperti tutta notte
L’unico vero motivo per cui mi sono trasferita nell’East Side
Mi piace un bel posto dove nascondermi alla luce del sole
E se ti dicessi che mi sembra di conoscerti
Ma non ci siamo mai incontrati?
E qua tutti quanti sanno che tu sei la strada per arrivare al mio cuore
Sento tante di quelle storie su di te che vai nei vari bar
La maggior parte delle volte da solo, e alcune con un aspetto orribile
Ma mai scortese con i fan sfegatati e i punitori
Caspita, vorrei proprio poter dire la stessa cosa
Giuro che non sono arrabbiata, è già così la mia faccia
Un’assassina copiona coi capelli bruciati
O sono sbadata o voglio farmi beccare per chi non sono
E se ti dicessi che mi sembra di conoscerti
Ma non ci siamo mai incontrati?
È meglio così
Non posso aprire la bocca e dimenticarmi come si parla
Perché se anche potessi, non saprei da dove iniziare
Non saprei quando fermarmi
* Secondo Phoebe, un “punisher” è un fan eccessivamente caloroso che non sa quando è il momento di smettere di parlare. Ad esempio, che si intrattiene a parlare con l’artista per mezz’ora alla fine del concerto, quando l’artista è già con un piede sul bus e vorrebbe solo andare a dormire ma deve cercare di restare gentile e mostrarsi entusiasta perché sa quanto è importante per il fan la conversazione che sta avendo.
5. Halloween
Halloween
Odio vivere vicino all’ospedale
Ci sono le sirene che vanno tutta notte
Una volta per scherzare dicevo che “se ti svegliano, spero che quantomeno qualcuno stia morendo”
Non ne posso più delle domande che continuo a farti, che ti fanno vivere nel passato
Ma posso contare sul fatto che mi dici la verità se stai bevendo e indossi una maschera
Tesoro, è Halloween
E possiamo diventare qualsiasi cosa
Dai, sù, per favore
Possiamo diventare qualsiasi cosa
Sempre sorpresa da quello che faccio per amore
Certe cose non me le aspetto mai
Hanno ammazzato un fan dalle parti dello stadio
Era lì solo per dare un’occhiata, l’hanno ucciso di botte
Tesoro, è Halloween
E possiamo diventare qualsiasi cosa
Dai, sù, per favore
Possiamo diventare qualsiasi cosa
Tesoro, è Halloween
C’è un’ultima volta per ogni cosa
Dai, sù, per favore
Possiamo diventare qualsiasi cosa
Tutto quello che vuoi
Diventerò tutto quello che vuoi
Tutto quello che vuoi
Diventerò tutto quello che vuoi
Tutto quello che vuoi
Diventerò tutto quello che vuoi
Diventerò tutto quello che vuoi
Tutto quello che vuoi
Tutto quello che vuoi
6. Chinese Satellite
Satellite cinese
Continuo a correre in cerchio facendo finta di essere me stessa
Perché mai uno dovrebbe farlo di proposito quando potrebbe fare qualcos’altro?
Copro gli uccellini del mattino con le stesse tre canzoni a ripetizione
Vorrei averla scritta io, e invece no, per cui imparo le parole
E mi metto a canticchiarle finché la sensazione non passa per sempre
Ho fatto un tour per vedere le stelle, ma stanotte non sono uscite
Per cui il desiderio l’ho espresso forte su un satellite cinese
Io voglio credere
Invece guardo il cielo e non sento niente
Lo sai che non mi piace stare da sola
Vorrei tanto sbagliarmi
Tu urlavi contro gli evangelici
Quelli ti urlavano contro a loro volta a quanto ricordo
Quando hai detto che non sarò mai il tuo vegetale
Perché penso che quando ce ne andiamo, è per sempre
Ma lo sai che mi piazzerei a un angolo della strada
A vergognarmi con in mano un cartellone
Se volesse dire poterti vedere quando morirò
A volte quando non riesco a dormire
Tempo qualche minuto e comincio a sentire cose
Potrei giurare di averti percepito attraverso il muro, ma è impossibile
Io voglio credere che se vado fuori vedo un raggio traente
Che viene a portarmi da dove sono arrivata
Voglio andare a casa
7. Moon Song
La canzone della luna
Hai chiesto se potevi accompagnarmi a casa
Ma ti ho dovuto tenere in piedi io
E mi hai spinta dentro
E ora coi piedi non arrivo a toccare il tuo fondo
Non potevi proprio, non potevi proprio
Ficcare la lingua nella gola di qualcuno che ti amasse di più
Resterò ad attendere la prossima volta che mi vuoi
Come un cane con un uccellino davanti alla porta di casa
Ci fa schifo Tears in Heaven
Però è triste che sia morto suo figlio
E abbiamo litigato su John Lennon
E mi sono messa a piangere e poi sono andata a letto arrabbiata
Ora sto sognando
E tu stai cantando al mio compleanno
E non ti ho mai visto con un sorriso così grande
È a tema marinaresco
E c’è qualcosa che dovrei dire
Ma per quanto mi sforzi, non mi ricordo cosa
E se potessi portarti la luna, ti porterei la luna
Sei malato, e sei sposato
E magari stai morendo
Ma mi tieni come l’acqua fra le mani
Quando hai visto l’uccellino morto ti sei messo a piangere
Ma lo sai che l’assassino non capisce
8. Savior Complex
Complesso del salvatore
Infedeltà emotiva
Eccessivamente sincera
Fumiamo in macchina coi finestrini alzati
Lacrime di coccodrillo
Tieni aperto il rubinetto finché non è tutto pulito
Ti addormenti sul pavimento
Io ti trascino a riva
Sudi sotto le coperte
Annegherai nel sonno senz’altro
Ti svegli e accendi un gran fuoco in un monolocale
Ma sono troppo stanca per pisciar fuori insulti
Tutti i brutti sogni che nascondi
Fammi vedere i tuoi, io ti faccio vedere i miei
Chiamami quando atterri
Io mi faccio un altro giro in macchina
Una mano sul volante, una nella tua bocca
Fammi eccitare e non mi accettare
Tesoro, sei un vampiro
Cerchi il sangue e io l’ho promesso
Sono una pessima bugiarda col complesso del salvatore
Tutti gli scheletri che nascondi
Fammi vedere i tuoi, io ti faccio vedere i miei
Tutti i brutti sogni che nascondi
Fammi vedere i tuoi
9. I See You
Ti vedo
Mi stendo sul prato
Sono stanca di cercare di entrare in casa
Penso ad alta voce
È tutta la vita che mi fingo morta
E ho questa sensazione ogni volta che mi sento bene che sarà l’ultima volta
Ma sento qualcosa quando ti vedo ora
Sento qualcosa quando ti vedo
Se sei un’opera d’arte, io mi ci sono messa troppo vicino
Vedo le singole pennellate
Quanto odio tua mamma
Quanto odio quando apre la bocca
Per me è pazzesco quante cose puoi dire quando non sai di cosa stai parlando
Ma sento qualcosa quando ti vedo ora
Sento qualcosa quando ti vedo
Una volta con me ti illuminavi
Adesso non posso nemmeno chiamarti a suonare la batteria
Perché io non so cosa voglio finché non faccio la cazzata
Ma sento qualcosa quando ti vedo ora
Sento qualcosa
Entrerò di nuovo dalla finestra
Ma al momento è bello non stare in piedi
E allora la lascio spalancata
Faccio irrompere la luce distopica del mattino
10. Graceland Too
Graceland Too
Non più un pericolo per sé stessa o per gli altri
Ha preso una decisione e si è allacciata le scarpe
Ha dato una voce dal corridoio, ma non ha risposto nessuno
Per cui è uscita senza accampare una scusa
Può fare qualsiasi cosa che vuole
Può fare tutto quello che vuole fare
Può andare a casa, ma non lo farà
Per cui sceglie una direzione, ci sono 90 gradi a Memphis
Alza il volume della musica per non far intromettere i pensieri
Finisce prevedibilmente per pensare a Elvis
E si chiede se lui credesse che le canzoni potessero avverarsi
Se succede davvero, io allora me la cerco
Non sa cosa vuole o cosa ha intenzione di fare
Ribelle senza averne la minima idea
Abbiamo usato la serotonina che ci rimaneva per morderci le guance e fissare la luna
Dice che sa quello che ha superato per arrivare a questo momento
Mi sono mangiata un pacchetto di cracker per terra e ho capito che
Farei qualsiasi cosa vuoi che faccia
Farei qualsiasi cosa per te
Farei qualsiasi cosa
Farò qualsiasi cosa
Tutto quello che vuoi che faccia lo farò
Tutto quello che vuole
Tutto quello che vuole
Tutto quello che vuole (Tutto quello che vuoi)
Tutto quello che vuole (Tutto quello che vuoi)
Farò qualsiasi cosa (Tutto quello che vuoi)
Farò qualsiasi cosa (Tutto quello che vuoi)
Tutto quello che vuole (Tutto quello che vuoi)
Tutto quello che vuole (Tutto quello che vuoi)
11. I Know the End
Conosco la fine
Da qualche parte in Germania, ma non saprei indicare dove
Mamma se odio questa zona del Texas
Chiudo gli occhi, mi metto a fantasticare
Tre tocchi e sono a casa
Quando torno resto lì a fare niente
Poi mi alzo e mi risiedo
Idealizzo una vita tranquilla
Nessun posto è bello come camera mia
Ma hai dovuto partire
Lo so, lo so, lo so
Come un’onda che si è abbattuta e si è sciolta sulla riva
Non ci sono più in giro neanche gli scoppiati qui
E tu hai dovuto partire
Lo so, lo so, lo so
Fuori al parco guardiamo il tramonto
Parlando su un’altalena arrugginita
Dopo un po’ hai smesso di parlare e io sono diventata cattiva
Ti spingo sempre via da me
Ma tu ritorni con la forza di gravità
E quando ti chiamo, tu torni a casa, con un uccellino tra i denti
E io devo partire
Lo so, lo so, lo so
Quando partiranno le sirene tu andrai a nasconderti sotto il pavimento
Ma io non ho intenzione di finire spazzata via con la mia città da un tornado
Voglio dargli la caccia
Lo so, lo so, lo so
Devo partire ora
Lo so, lo so, lo so
Su una macchina verso il sole
Mi faccio ricoprire dagli ultravioletti
Ero andata a cercare un mito della creazione
Mi sono ritrovata con le labbra screpolate
Finestrini abbassati, canto a squarciagola non so quale canzone rap country da “prima l’America”
Un mattatoio, un centro commerciale
Slot machines, paura di Dio
Finestrini abbassati, riscaldamento acceso
Un gran lampo di luce sospeso a fil di terra
Sulla costa sono tutti convinti che sia un drone del governo o una navicella aliena
Quale che sia, non siamo da soli
Mi troverò un posto nuovo da cui venire
Una casa stregata con una bella recinzione staccionata
Per fluttuare in aria e ghostare i miei amici
No, non ho paura di scomparire
Il cartellone diceva “La fine è vicina”
Mi sono girata, non c’era niente
Già, mi sa che la fine è arrivata
La fine è arrivata
La fine è arrivata
La fine è arrivata
La fine è…
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Frank Iero on the Accident That Almost Claimed His Life
In un'esclusiva australiana, l'ex chitarrista dei My Chemical Romance ci parla di ciò che è accaduto a Sydney lo scorso ottobre.
“Mi sto trasferendo mentre sto per andare in tour,”, dice Frank Iero rispondendo al telefono. “E' da pazzi.” Qualsiasi tipo di caos impallidirebbe a confronto con la scena che Iero ha vissuto il 13 ottobre dell'anno scorso, durante il tour in Australia con la sua band i Patience.
Iero, il suo manager e bandmates stavano scaricando il loro van fuori dagli uffici di Twitter a Sydney in preparazione ad una performance e una live chat, quando sono stati colpiti da un bus.
La porta del bagagliaio del loro van ha fatto da barriera, evitando che due di loro venissero schiacciati, mentre l'enorme zaino di Iero l'ha protetto da un destino simile.
Ora, il chitarrista che si sta preparando per tornare in tour – quando leggerete questo articolo avrà già completato il tour europeo con i Taking Back Sunday; seguito poi da un festival americano estivo come band di supporto dei Deftones – parla dell'incidente e delle sue conseguenze, e della sua paura di tornare in viaggio. Più stanco e riservato rispetto all'uomo che chiacchierò felicemente negli uffici di Rolling Stone poche ore prima dell'incidente, è chiaro che gli ultimi mesi hanno avuto pesanti ripercussioni.
Con parole tue, cos'è accaduto quando sei arrivato agli uffici di Twitter il 13?
Io, mio cognato Evan [Nestor, chitarra], il nostro manager Paul e il nostro batterista Matt [Olsson] uscimmo dal van e andammo ad aprire il portellone, e iniziammo a scaricare l'attrezzatura. Presi la mia pedal board, l'appoggiai sul marciapiede accanto a me, e mi voltai per dire loro che stavo per togliere alcune cose dalla valigetta, e nel momento in cui aprii la bocca per parlare, sentii come se fossi stato placcato. Al momento non sapevo cosa fosse. Venni colpito sotto il braccio e caddi e in qualche modo rimasi incastrato sotto quello che successivamente scoprì essere un bus di linea.
Tutto ciò che vedevo era questo paraurti blu e bianco, e vetro che cadeva, e mio cognato e Paul che erano schiacciati tra il paraurti del bus e quello del nostro van.
Il bus colpendoci si scontrò con il retro e continuò ad andare avanti e mi trascinò per tipo tre metri. E poi, quando iniziai a realizzare che cosa stesse succedendo, pensai, “Deve sapere che ci ha colpiti, perchè non si ferma?” Quando realizzai che non l'avrebbe fatto mi sono detto, ok, la ruota arriverà ad un certo punto. E quando iniziai a pensare che la ruota mi avrebbe colpito per primo è quando tutto si fermò. Mentre si fermava potevo sentire Paul e mio cognato quindi sapevo che erano vivi. Urlarono al nostro agente di spostare il van avanti così da poter essere liberati. E quando lo erano, mio cognato cadde sulla strada e Paul nel retro del van, e io riuscii a spostarmi e strisciare fuori dal bus. Immediatamente i poliziotti iniziarono ad aiutarci in strada, ci portarono all'ospedale St Vincent e siamo rimasti lì per circa due settimane e mezzo.
Quanto erano gravi le vostre ferite?
Paul e Evan sono stati operati più volte, le loro gambe avevano ampie lacerazioni. Quelle di Paul fino all'osso. Mio cognato ha ora danni ai nervi in una delle gambe, e ora stiamo sperando che quest'ultima operazione possa correggerlo, ma non c'è sicurezza. Hanno dovuto mettere un innesto di nervo nella sua gamba sinistra. Io ho avuto tendinite alla spalla e avevo alcuni legamenti tirati e strappati nel piede, quindi ho iniziato una cura di steroidi nella spalla. Ernie del disco, ne ho una gonfia nel collo. Stiamo facendo fisioterapia tre volte a settimana e cercato di rafforzarci così da poter tornare in tour. Sono un po' di cose poco divertenti, praticamente.
Ti trovavi negli uffici di Rolling Stone solamente poche ore prima che questo accadesse, e avevi il più grande zaino che avessi mai visto. Mi ricordo che gli altri ti prendevano in giro per quello, ma è vero che alla fine ti ha salvato la vita?
E' stato lo zaino che mi ha salvato. Giuro. Ce l'ho ancora, lo porto ovunque perchè sono terrorizzato senza. Ma ha ancora macchie di sangue dall'incidente. In qualche modo è diventato una specie di guscio di tartaruga che scivolava lungo la strada. Ha tipo 85 cinghie, e una di quelle si è agganciata a quel paraurti e mi ha salvato la vita. Non ci sono dubbi.
Sono passati quattro mesi ora, siete stati capaci di metabolizzare che effetto ha avuto questa cosa su di voi?
E' una bella domanda, non lo so. Ci penso ogni giorno. Non c'è giorno in cui non riviva quella cosa un po'. Alcuni giorni sono meglio di altri. E' strano vivere una cosa del genere. L'unico modo in cui la posso davvero descrivere è, sono in casa mia, giusto? Si può immaginare che ci sia un ingresso e un paio di muri e forse delle scale, e lo sai perchè sei stato già in una casa prima, sai com'è. Ma non sei mai stato in casa mia, non sai che odore abbia, non sai che aria ci sia lì dentro, non sai come sia la moquette sotto i tuoi piedi, non hai vissuto quella realtà. Ma pensi che puoi in qualche modo capire. E penso che sia la stessa cosa di quando viviamo la morte attraverso altre persone, persone attorno a noi; sappiamo che alla fine moriremo tutti. E' la verità e ne siamo consapevoli. Ma quando la vedi, e sapere che alla fine dovrò incontrarla di nuovo, incontrare ancora questa fragilità, è terrificante. E' una nuova presa di coscienza a cui sono arrivato, un'esperianza che non molte persone hanno avuto. Ed è una delle cose che è ancora difficile da metabolizzare.
Nei minuti successivi all'incidente, siete riusciti a contattare le vostre famiglie, o l'hanno scoperto da altre fonti?
Riuscii a contattare mia moglie nella zona dell'incidente, perchè sapevamo tutti quanto era grave. Hanno portato un dottore in elicottero perchè nessuno pensava che qualcuno sarebbe potuto sopravvivere. E sapevo quanto fosse grave, e sapevo cosa stava accadendo, ed eravamo molto preoccupati. Ho visto le ferite di Paul subito dopo, e non sapevo se la gamba ce l'avrebbe fatta, ma grazie a Dio i poliziotti gli hanno subito messo un laccio emostatico.
Ma era importante contattare mia moglie e la sua famiglia, e la moglie di Paul. Quindi chiamai mia moglie appena dopo arrivarono i paramedici, e le ho dovuto dire che era stato un grande incidente e che doveva contattare alcune persone e far loro sapere che eravamo vivi ma stavamo andando in ospedale.
Hai cancellato il resto delle date del 2016, e ho letto che per un po' di tempo dopo l'incidente hai pensato al fatto di smettere di andare in tour completamente. Quando hai deciso di andare avanti?
E' strano. Non ero sicuro di essere pronto, e andare in tour mi spaventa a morte. Ma la migliore cosa per me è, quando trovo qualcosa che mi spaventa davvero mi ci butto. Completamente. Quindi, quando è arrivato il momento di iniziare con i Taking Back Sunday e sono arrivate altre offerte, ho risposto sì a tutto.
Non volevo semplicemente abbandonare tutto, anche se c'era una parte di me che diceva, basta. Ho finito qui.
Quanto era forte quel bisogno?
Il punto è questo. So di essere una persona diversa rispetto a prima, in molti modi diversi. Non penso che sarò di nuovo lo stesso. E non so se è una cosa positiva o negativa, è solo diverso. Non sapevo solo cosa fare. Mi ha fatto pensare quanto questa cosa sia parte di me, lo è sempre stata – suonare e creare mi ha decisamente formato in modi diversi. E sentire come se ti venisse portato via è una sensazione orribile. Quindi penso che forse una me ha deciso, mi voglio fermare secondo le mie condizioni, quindi almeno è una decisione che ho preso io. Ma ho combattuto con quel pensiero a lungo. Lo faccio di nuovo? Lascerò la mia famiglia di nuovo? Mettermi in situazioni in cui tutto può accadere e trovarmi a milioni di miglia, quanto ne ho bisogno? E poi iniziai a sentire che dovevo provare. Devo essere sicuro se voglio farlo o meno o se voglio stare a casa e fare altro. E l'unico modo per saperlo è se facendolo mi spaventa a morte.
Avete dovuto trovare un nuovo chitarrista mentre Evan si riprendeva?
I dottori gli hanno dato il via libera proprio due giorni fa. Non mi è mai passato per la testa di suonare con qualcun'altro, quindi ho pensato di fare magari una band di tre. Suonare e non vederlo accanto a me sarebbe stato straziante. Ora che so che sarà con me mi fa sentire meglio.
Dato che il vostro nuovo album Parachutes è stato rilasciato settimane dopo l'incidente, il tempismo non poteva essere peggiore...
Sono stati i mesi più tristi per me. E' probabilmente la cosa che ho creato di cui vado più fiero, e non avergli dato una possibilità, è stato orribile. E sentivo come se lo dovessi a me stesso e all'album. E' ironico il fatto che sia accaduta una cosa del genere durante la pubblicazione di un album come Parachutes, dove le canzoni riguardano ciò che accade per te piuttosto che a te e prendere quei problemi e usarli come carburante. E forse questo è l'ultimo paracadute. Tutto accade per una ragione.
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Dal numero #785 (Aprile 2017) di Rolling Stone Australia, disponibile giovedì, 2 marzo.
Rolling Stone Australia, 24 febbraio 2017
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