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#la vera vita in Dio
nitroglycerin-a · 26 days
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Dio vigliacc scusate lo dico non c’è una singola gif pornazza che vedo qua che non mi faccia venire lo sbocco madonna se potessi non vedere mai più un porno in vita mia in nessun modo lo farei, volte in cui ho provato a fare qualcosa guardandoli sono state talmente tristi e insoddisfacenti che quasi mi vergogno, x me x favore solo intimità vera con persone vere sennò la mia fessa è sigillata
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elperegrinodedios · 2 months
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Senza ispirazione non ci sarebbe poesia, senza te l'amore. Tu sei l'amore compagna mia, amica mia, sposa mia, madre mia e madre del mondo. Tu sei la fonte dell'amore, la sorgente della vita, tu sei la custode ed il sigillo, tu sei la chiave ed il segreto, l'eredità e la vera garanzia di lunga vita. Hai scolpito nel tuo cuore il patto, hai nell'anima la tacita fiducia di Dio, mantieni dunque, i crismi della naturale origine della femminilità, della tua gentilezza e sensibilità della tua materna umiltà. Hai la responsabilità, di preservare e proteggere la natura dell'amore vero che comprende il tutto e, che può essere sincero e riservato, sensuale e fisico spirituale ma anche ardente e paradisiaco. L'amore non ha regole, ma amare significa voler il bene dell'altro. L'amore non ce l'ha la misura. Il padre dell'amore è il rispetto. La madre è libertà.
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Te quiero mujer, te amo mi compañera de vida y de camino. Te quiero mi hermosa y dulce amiga. Tu vives en mi corazòn, te llevo en mi alma dia a dia, tu eres la dueña de mi mente, el encanto de mi mundo, la pasiòn, la maravilla de mis sueños.
lan ✍️❤️
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angelo-randagio · 4 months
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Angelo Randagio / Stray Angel
Transcriptions under the cut
[Italiano]
Ti vedo lì, sospeso tra il sogno e la realtà
come un angelo che non trova più la via di casa
ti sei perso o non vuoi più ritornarci?
Vorrei prendermi cura di te
ma non so nemmeno farlo con me stesso
e se dovessi continuare la mia autodistruzione
potrei perdonarmi per il mio poco senno
ma non per averti trascinato nel mio tormento
Non piangere per me
perché Dio non perdona i peccatori
E come tutti gli angeli caduti dalla Sua grazia
ti abituerai a una vita fatta di difetti
e imparerai il dono della vergogna
Perché l'eterna dannazione non esiste
o almeno non nei più classici dei modi
sei tu il salvatore di te stesso
e se scegli di vivere nella paura
non arriverai mai alla vera saggezza.
[English]
I see you there, suspended between dream and reality
like an angel that can't find its way home.
Are you lost? Or do you not want to come back?
I'd like to take care of you,
but I can't even do that to myself
and if I continued my self-destruction
I could forgive myself for my little sense
but not for dragging you in my torment
Don't cry for me
'cause God doesn't forgive sinners
And like all the angels that fell from His grace
you'll get used to a life full of short comings
and you'll learn the gift of shame
'cause eternal damnation doesn't exist
or at least not in the most classical sense
You are your own savior
and if you choose to live in fear
you'll never get to true wisdom.
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cywo-61 · 6 months
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Che Dio protegga i viandanti, i sognatori e i folli. Perché hanno il dono di vedere oltre le apparenze, vedono la vita vera e conoscono l'essenza dell'amore.
cywo
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Leggendo le Lettere di Pavese, mi sono imbattuta in questa, che è l'unica lettera che scrisse nell'ottobre del '41. È indirizzata a una signora che gli ha rivelato di essere innamorata di lui. Guardate come la maltratta, in un modo che a me sembra decisamente sopra le righe. Mi ha ricordato come mi trattarono due uomini a cui avevo fatto la stessa confessione (loro mi suggerirono anche di uccidermi, per risolvere definitivamente la questione).
In questo periodo, Pavese era impegnato a corteggiare la giovanissima Fernanda Pivano, vergine che si era mascolinizzata e stava forse virando all'omosessualità, che lui probabilmente fantasticava di plasmare e riportare alla "retta via"; essendo però, nello stesso tempo, consapevole della limitazione della propria pretesa, in quanto la sua fidanzata precedente aveva messo in giro la voce che lui non sapesse soddisfare una donna (egli stesso, a un amico, confessa la propria incoercibile tendenza a "partire troppo veloce"), querela che egli riconosce per vera. Ma vediamo come striglia la malcapitata corteggiatrice; anzi, come la bastona.
Cara ***,
in questi tempi, con quest'ira di Dio di cose che succedono, occuparsi delle cose di cui si occupa Lei mi sembra imperdonabile. Dopo quanto Lei mi ha scritto, non vedo che cosa possa fare per Lei. Fin da quando mi ha dato quella bella notizia, che è innamorata di me, Le ho fatto capire e risposto che la smettesse. Io non sono Suo amico - come non sono amico di nessuna donna. Non posso quindi darLe nessun consiglio, se non quello di mettere testa a partito e pensare ai Suoi figli e a Suo marito che ha piú grattacapi che capelli. Che Lei mi dica quello che mi dice, mi convince una volta di piú che
le donne vanno trattate a bastonate, e questo è il consiglio che d'or innanzi darò a tutti.
Deve capire che non c'è cosa piú irritante che sentirsi parlare d'amore quando si ha tutt'altro per il capo. Nel Suo caso, poi, ci sono delle circostanze che gridano vendetta. È chiaro? Non mi scriva piú, né venga a cercarmi, perché non mi troverebbe. Pensi piuttosto a vivere la vita che Le tocca, come io vivo la mia, e si guardi bene dal dire quello che Lei chiama "tutto" a ***. Farebbe star male lui, starebbe male Lei, e non cambierebbe niente. Abbiamo il cervello e la volontà appunto per farci passare le fisime di testa e pensare a cose piú serie che non quelle fantasie che Lei nutre. Le Sue lettere le ho strappate e Le consiglio di fare lo stesso con questa
Pavese
Poiché dai letterati, anche sull'orlo di una crisi di nervi, s'impara sempre qualcosa, ho imparato come dovrò trattare gli uomini che mi daranno anche solo un po' di fastidio: a bastonate.
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i-am-a-polpetta · 1 year
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stasera ho accompagnato ragazza Cute™ in aereoporto a Bologna perché aveva il volo per tornare a casa. siamo state insieme da venerdì pomeriggio a domenica sera e non c'è stato un solo momento in cui io non mi sia sentita felice ed eternamente grata a qualunque dio esista per averla nella mia vita. mi sento una persona fortunata, come se avessi vinto alla lotteria con un biglietto trovato per terra. durante il viaggio di andata mi ha detto una cosa che mi ha fatto emozionare tantissimo: "tu sei una finestra che da luce in questa stanza buia che era prima la mia vita".
mi stavo letteralmente mettendo a piangere. l'idea che io possa essere una luce per qualcuno mi fa davvero piangere all'inverosimile. cioè non mi capacito di come io possa essere questo. di come la mia persona con tutte le difficoltà che ha, possa rappresentare questo per qualcuno. sono davvero felice. questa ragazza mi rende felice, mi rende una persona migliore, mi aiuta ad emergere dal mio percorso psichiatrico che spesso mi affonda. mi sostiene, mi vuole bene, mi ama tanto e in modo assolutamente sincero.
vorrei solo che questi attimi insieme non finiscano mai e in questo momento vorrei abbracciarla forte e dirle che la vera luce, delle due, è lei.
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gregor-samsung · 3 months
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Berlusconi è così egocentrico che se va a un matrimonio vorrebbe essere la sposa, a un funerale il morto!
Checché se ne dica Berlusconi, come tutti i ricchi, non pu�� essere generoso. Se fosse generoso non sarebbe ricco.
I manifesti della campagna elettorale di Berlusconi sono il più grande successo degli imbalsamatori dai tempi di Tutankamen.
Berlusconi è un cattolico un po’ sui generis. Per esempio le sue idee religiose si limitano alla convinzione che Dio abbia creato l’uomo e viceversa.
Silvio Berlusconi: “Ogni ingiustizia mi offende quando non mi procuri direttamente alcun profitto”.
Berlusconi, in vacanza a Bermuda, ha rischiato un gravissimo incidente: stava facendo una passeggiata quando, per un pelo, non è stato travolto da un motoscafo.
I manifesti di Berlusconi che tappezzano le città italiane lo fanno sembrare di vent’anni più bugiardo.
Casini: “Ho una proposta: se vinciamo facciamo il Governo degli Onesti.” Berlusconi: “Bravo, e il pluralismo?”
Che cosa distingue Pietro Nenni, Bettino Craxi e Silvio Berlusconi? Nenni non sapeva dire bugie, Craxi non sapeva dire verità e Berlusconi non sa dire la differenza.
Oggi ho preso il coraggio a due mani ho telefonato a Berlusconi e gli ho detto: “Guardi che se vince le elezioni il mio posto di lavoro non si tocca!” E lui mi ha risposto: “E chi lo tocca? Anzi mi fa schifo solo a guardarlo!”
A pochi mesi dalle elezioni l’opinione pubblica è riuscita finalmente a capire la differenza che c’è tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi: Bossi è un povero pazzo, Berlusconi invece è ricco.
Mi sono svegliato nel 2010 e ho avuto paura perché Berlusconi aveva comprato tutto. Perfino la Costituzione aveva fatto riscrivere. Da Mike Bongiorno. Il primo articolo diceva: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro? Avete vento secondi per rispondere. Via al cronometro”.
Già da scolaretto Berlusconi dava prova delle sue straordinarie qualità vendendo i “pensierini” ai compagni meno dotati. Cominciava insomma a manifestarsi in lui quella particolare attenzione verso i più somari che sarà in seguito origine del suo successo televisivo e politico.
Una volta Bossi mi ha accusato di peronismo. Sì, ha detto proprio: “Berlusconi è un peronista!”, ma non mi sono offeso perché credo che si riferisse alla birra Peroni che è l’unico peronismo che conosce bene.
Se Berlusconi vincerà le elezioni tutti gli italiani si convinceranno che le sorti del Paese sono in mano a un serial premier.
Il ritorno di Berlusconi al governo mi ricorda il recital di un cantante d’opera penoso in un teatro di Palermo. Eppure il pubblico alla fine si è alzato in piedi e ha urlato: “Bis! Bis!” E lui ha cantato di nuovo. Peggio di prima. Ma il pubblico era di nuovo in piedi a gridare: “Cantala di nuovo!” E il cantante: “Siete un pubblico meraviglioso, mi piacerebbe cantare ancora per voi, ma non posso cantare la stessa aria tre volte…” Allora un vecchietto in loggione si è alzato e ha urlato: “E no! Adesso tu la canti finché non la impari!”
Silvio Berlusconi è una persona per lo più umile, nonostante abbia avuto tutta la vita al fianco il fratello Paolo che farebbe venire il complesso di superiorità perfino a Amadeus.
Silvio Berlusconi è un uomo davvero molto fortunato. Così proverbialmente fortunato che qualche tempo fa la Repubblica di San Marino decise di emettere dei francobolli rappresentanti il suo sedere stilizzato. Ma ha dovuto subito ritirarli perché Emilio Fede li leccava dal lato sbagliato.
Silvio Berlusconi non solo non conosce Tabucchi, ma è anche convinto che Gogol sia un centravanti balbuziente.
Sappiamo che è difficile da credere, ma la vita di Berlusconi è basata su una storia vera.
Berlusconi fin da piccolo aveva detto: “O divento presidente del Consiglio o niente.” Be’ ce l’ha fatta: è riuscito a diventare tutt’e due.
Berlusconi paga tre miliardi di tasse al giorno? E’ più forte di lui, non riesce a essere modesto neanche quando fa il 740.
Berlusconi è uno che prima di darsi alla politica non faceva mistero delle sue passioni. Che, come diceva lui stesso, erano soprattutto due: la figa e Parigi. La figa perché è la figa. Parigi perché… Insomma con tutta la figa che c’è a Parigi!
Sono sicuro, ci vorranno magari vent’anni, ma alla fine Berlusconi diventerà un musical.
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Selezione di battute tratte da: Anche le formiche nel loro piccolo fanno politica. (E s’incazzano). 107 cattivi pensieri sulle ELEZIONI 2001, a cura di Gino&Michele per il Comitato Rutelli.
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donaruz · 1 year
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Ti ho pensato proprio ieri, quando ho scritto il mio post sull'Acca Laurentia e il possibile collegamento con la nostra Sacra Accabadora.
Ho pensato a quanti inorridiscono a sentirne parlare, come se fosse un'assassina legalizzata da una comunità di incivili, come spesso, ancora ci definiscono.
Pensavo a quanta Bellezza nelle tue parole, per raccontarla, e a quanto le parole hanno potere.
Parole che non si vogliono sentire.
Perché certe verità sono scomode, e la donna deve restare sempre un passo indietro.
Hai deciso di andare via e ritornare alle stelle, da cui sei arrivata, proprio nella notte di San Lorenzo.
Forse la tua 'Accabadora interiore, ti stava chiamando.
Perché ogni vera Donna Sarda, lo è.
Colei che capisce i Misteri della Vita e della Morte, perché è "bogadora" e "accabadora".
"Come sopra, sotto"
L'equilibrio è stato ristabilito
A me, mancherai. Tanto.
Grazie per tutta l'abbondanza e la dignità.
Buon ritorno, Michela💖🌟
"Parlare è un potere e dare potere alle donne è sempre stata una cosa problematica nei monoteismi. «L’unico femminismo che ci piace è quello silenzioso della Madonna, – scriveva nell’editoriale prenatalizio del 2020 il giornalista di un quotidiano sovranista improvvisatosi teologo, per poi proseguire – è una madre giovane, semplice, dolce, il cui pianto non diventa mai piagnisteo e che ci insegna l’importanza della riflessione interiore». Il silenzio è una virtú, ma solo se sono le donne a praticarlo. Agli uomini nessuno chiede di tacere le loro riflessioni interiori, anzi sono cosí sollecitati a condividerle che è lecito sospettare che prima di parlare parecchi di loro non abbiano riflettuto a sufficienza. Invece al sesso femminile è consigliato di fermarsi alla fase del pensiero afono, proprio come la Maria di Nazareth che, secondo una certa ermeneutica strumentale tradizionalista, ci venne raccontata come creatura talmente annichilita dalle conseguenze dell’unica volta che ha aperto bocca da non voler aggiungere piú una parola per tutta la vita, dalla mangiatoia di Betlemme alla croce del Golgota".
Tratto da "Stai zitta" di Michela Murgia
Sei nata tu forse da sola, Maria? Sei uscita con le tue forze dal ventre di tua madre? O non sei nata con l'aiuto di qualcuno, come tutti i vivi?
- Io ho sempre... - Maria accennò a replicare, ma Bonaria la fermò con un gesto imperioso della mano.
- Zitta, non sai cosa dici. Ti sei tagliata da sola il cordone? Non ti hanno forse lavata e allattata? Non sei nata e cresciuta due volte per grazia di altri, o sei così brava che hai fatto tutto da sola?
Richiamata alla sua dipendenza con quello che le parve un colpo basso assestato con cattiveria, Maria rinunciò a replicare, mentre la voce di Bonaria si abbassava fino a diventare una litania priva di qualunque enfasi.
- Altri hanno deciso per te allora, e altri decideranno quando servirà di farlo. Non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada, Maria, e tu dovresti saperlo più di tutti.
L'anziana sarta parlava con la sincerità con cui si fanno le confidenze agli sconosciuti sul treno, sapendo che non si dovrà sopportare mai più il peso dei loro occhi.
- Non mi si è mai aperto il ventre, - proseguì, - e Dio sa se lo avrei voluto, ma ho imparato da sola che ai figli bisogna dare lo schiaffo e la carezza, e il seno, e il vino della festa, e tutto quello che serve, quando gli serve. Anche io avevo la mia parte da fare, e l'ho fatta.
- E quale parte era?
- L'ultima. Io sono stata l'ultima madre che alcuni hanno visto.
Tratto da "Accabadora" di Michela Murgia
Maldalchimia.blogspot.com
Tiziana Fenu ©®
Figlie della Madre
*Un grande libro che non si dimentica *
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solosepensi · 9 months
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“Sai che cosa è il Bachert, Zofia?”
Zofia non rispose e la voce di Reine si fece ancora più bassa. “Ascoltami bene, è la storia più bella del mondo: il Bachert è la persona che Dio ha destinato a te, è l’altra metà di te stessa, il tuo vero amore. Tutta la tua vita avrà lo scopo di trovarla e, soprattutto, di riconoscerla.”
(…)
“Ma quella del Bachert è una storia vera?”
(..)
Dio sorrise e le prese la mano.
“Una bella idea, vero? Che colui che trova la sua metà diventi più completo dell’umanità intera. Non è l’uomo che è unico in se stesso - se l’avessi voluto così ne avrei creato uno solo - è nel momento in cui comincia ad amare che lo diviene. Forse la creazione umana è imperfetta, ma non c’è nulla di più perfetto nell’universo di due esseri che si amano.”
Mark Levy - Sette giorni per l’eternità.
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kon-igi · 1 year
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NON SONO UNA BRAVA PERSONA MA CI PROVO
L’altro giorno un’amica mi ha mandato su whatsapp lo screenshot di un post di tumblr, in cui il protagonista scriveva che aveva dovuto lasciare l’università prima di laurearsi perché doveva cominciare a lavorare per restituire i soldi ai suoi genitori.
La cosa, per chi non lo avesse conosciuto nella vita reale e ignorasse la sua vera storia, aveva anche un suo senso e scatenava una certa qual partecipazione emotiva nei confronti della sfortunata persona che aveva dovuto rinunciare ai suoi sogni.
Ma per me è stato come se Salvini avesse ricevuto una plastica facciale e si fosse messo a frignare sulle sue sfortune di uomo sensibile perseguitato da tutti, perché - vedete - io credevo che esistesse un confine di decenza oltre il quale non si poteva dipingere il personaggio in modo così difforme dalla persona. E invece.
Il primo sentimento è stata l’incredulità (’Sta sicuramente facendo autoironia!’), poi lo stupore (’No, dai... non è possibile!’), poi la rabbia (’Ma davvero si permette di offendere così chi ha vissuto sul serio queste tragedie?!’) e infine la stanchezza (’Davvero non potevo essergli d’aiuto più di così...’).
Ma questo post non vuole parlare di lui (ha scelto il suo percorso di uomo ‘adulto’ e vaya con dios... mi auguro solo per la sua preziosa privacy che tenga il suo egocentrico livore vendicativo a freno) ma di come a volte io faccia fatica a fare pace con quelli che nei momenti di grande stanchezza percepisco come fallimenti.
Per trovare la pace con me stesso mi sono lasciato contagiare dalla sindrome del salvatore e va bene così... in fondo se posso aiutare qualcuno, alla fine il mondo farà un po’ meno schifo.
Sapete chi è un’Incudine-Scudo? No, vabbe’... roba da nerd che capiranno in quattro e quindi evitate di impelagarvi in ricerche che vi confonderanno di più.
A volte immagino cosa si provi a pensare solo a se stessi e alla propria famiglia: io contro il mondo là fuori, con la mia compagna e le mie figlie sotto la mia ala... ma poi ricordo che non è mai stato così, che sono stato educato all’ascolto e alla comprensione, che la mia famiglia non ha mai lasciato nessuno indietro e che i periodi più duri sono stati quando credevo di dover lottare contro qualcosa per poter strappare la mia felicità da qualcun’altro.
Non so... può darsi che senta il peso di questi anni di pandemia, di guerra, di catastrofi ambientali, di risiko nostrani, di gente percossa, umiliata, ghettizzata e lasciata indietro.
L’altro giorno ho visto qua su tumblr questa striscia di Peanuts
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E boh... magari sarebbe bello se voleste condividere con me il colore e la forma di quel Pensiero Felice che una volta vi ha reso così pieni di gioia da non riuscire a trattenere le lacrime.
Ve lo ricordate?
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elperegrinodedios · 7 months
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È passato molto tempo ormai da quando anche io ho iniziato l'opera di abbattimento di tutto ciò che ci rende INquieti e sofferenti, tristi, svogliati e a volte con poca voglia da parte delle persone di vivere felici riconoscendo che la vita è il dono più prezioso che ci è stato fatto da Dio. Impegno difficile ma edificante, aiutare gli altri a guarire e togliere dalle loro menti le convinzioni che certe cose non si possono cambiare e, che le loro idee possono essere corrette e, che l'INguaribile puo' diventare guaribile e, l'INcerto può essere certo.
E non da oggi! INdiscreto, INvadente, INdelicato INsensibile, INsolente INguaribile INeguagliabile INdicibile, INvisibile, INcredulo...ecco si questo è ciò che più cerco di combattere e di distruggere testimoniando la parola di Dio. Io ero uno di loro, ma lo rinnegai e da INcredulo diventai credente. Fu cosi che la mia vita cambiò e diventò vivibile, di qualità superiore e mi aiutò a crescere e usare la gentilezza, la discrezione, il rispetto e l'amore. Il vero Amore, quello con la A maiuscola, quello che fa dell'eccezione la unica vera regola, quello INdistruttibile, quello INimitabile e INvidiabile.
lan ✍️
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t-annhauser · 3 months
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Il primo Nietzsche: La Nascita della Tragedia
(dove si mostra un Nietzsche ancora mondano e si spiega l'apollineo e il dionisiaco)
Quando il giovane Nietzsche pubblica la sua prima opera, La nascita della Tragedia, non è ancora il Nietzsche solitario e ombroso che si e rinchiuso nella caverna a rimuginare sulle sue dirompenti dottrine (la ridiscesa fra gli uomini dell'illuminato filosofo viene descritta molto allegoricamente nello Zarathustra), ma è il giovane e promettente professore che è stato onorato dell'amicizia del grande vip Richard Wagner e di sua moglie Cosima, nata a Como come Francesca Gaetana Cosima Listz dalla relazione adulterina del compositore Franz Listz con la contessa e scrittrice francese Marie d'Agoul. Il taccuino di Nietzsche annota una lunga serie di impegni mondani, contesse e donne di lettere se lo contendono a suon di inviti nei salotti buoni dell'alta società.
Ma Nietzsche già allora è portatore di idee dirompenti (almeno relativamente al ristretto mondo accademico e dei salottini intellettuali), tanto che l'amico Wagner (allora ancora amico) si sente in dovere di metterlo in guardia: "Ella ha colpito nel giusto! [...] Ma mi preoccupo per lei, e mi auguro con tutto il cuore che Ella non abbia a rompersi il collo."
Ne La nascita della Tragedia Nietzsche mette in bella copia un'idea che aveva precedentemente introdotto in una serie di corsi universitari, l'idea che la tragedia attica e la cultura greca siano percorse dal dualismo di due spiriti, l'apollineo e il dionisiaco. Il dionisiaco non è ancora qui l'unico predominante ma è l'elemento che fa da contrapposizione necessaria all'altrettanto necessario spirito apollineo.
Apollineo è lo spirito della razionalità, del limite, della giustizia, che ordina l'impulso caotico inscrivendolo nella bella forma; Dionisiaco è invece lo spirito primordiale della natura, impetuoso e crudele, non mediato e quindi genuino, non contraffatto.
La tesi è che la tragedia attica di Eschilo (Prometeo) e Sofocle (Edipo) esprime il momento magico in cui l'uomo greco guarda dentro tutto il dionisiaco dramma della vita e lo accetta virilmente senza pessimismo, anzi elevandolo a forma artistica eccellente attraverso la pulsione ordinatrice dell'apollineo: "Questo impulso titanico a divenire per così dire l'Atlante di tutti i singoli e a portarli sul largo dorso sempre più in alto, sempre più lontano, è l'elemento comune fra il prometeico e il dionisiaco. Il Prometeo di Eschilo è sotto questo aspetto una maschera dionisiaca, mentre nella profonda tendenza alla giustizia già accennata Eschilo rivela a chi comprende la sua ascendenza paterna da Apollo, dio dell'individuazione e dei limiti della giustizia. E così la duplice essenza del Prometeo eschileo, la sua natura insieme dionisiaca e apollinea, potrebbe essere espressa in forma astratta così: "Tutto ciò che esiste è giusto e ingiusto, e in entrambi i casi ugualmente giustificato"." (La Nascita della Tragedia, 9)
Ma ahimè, questa sublime forma d'arte, vera e propria parentesi celeste, viene meno con il prevalere del socratismo, con il quale si fa largo l'idea che il tumulto della vita possa essere risolto facendo ricorso alla sola apollinea ragione, capace di spiegarne e governarne moralmente ogni suo aspetto. Qui si avverte dunque un decadimento, sostiene Nietzsche, una negazione della vita nei suoi aspetti più genuini (negazione del dionisiaco) che si esprime dapprima nella tragedia di Euripide, scassinatore della bella tragedia attica, e poi, come è risaputo, nella religione cristiana.
E questa, in buona sostanza, è la base di tutto il pensiero di Nietzsche.
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tiaspettoaltrove · 5 months
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Bisogna prendere una posizione, e urlare a gran voce: Palestina libera!
Sono stato sempre dalla parte degli ultimi. Solo a parole, nei momenti più difficili, o anche nei fatti, coraggiosamente. Non ho mai seguito (o ancora peggio inseguito) la massa, non ho mai corroborato la tesi della mediocrità, non mi sono mai arreso all’evidenza dell’ignoranza più totale e generale. Non ho mai provato a fumare una sigaretta, nonostante a scuola lo facessero tutti. Non ho l’abitudine di fare viaggi e aperitivi a caso, tanto per scattare foto da pubblicare su Instagram. Non spendo centinaia di Euro per vestiti firmati che non differiscono da quelli molto più economici (se non, appunto, per una stupida firma). Da ragazzino mi sono beccato prese in giro, battute e a volte anche offese, per anni. Ma senza mai dirlo a nessuno. Senza gridare al bullismo, senza fare la vittima. Semplicemente sopravvivendo. E ancora: due anni fa mi sono fatto quattro mesi a casa, sospeso dal lavoro senza stipendio, per la sola “colpa” di non essermi fatto iniettare un qualcosa che non volevo farmi iniettare. Per non essermi fatto infilare nulla nel naso. Per aver rifiutato di andare in giro con una “certificazione” in cui non credevo. Potrei continuare ancora, ma altri esempi non aggiungerebbero altro a questo testo. Intendo solo dire che so, almeno in parte, cosa significa stare ai margini della società, o addirittura al di fuori. E, come ero solidale nel triennio 2020-2022 a chi la pensava come me, lo ero anche ad esempio con i russi, insultati qualche mese fa per il sol fatto di essere russi. Non parlo dei governanti, ma di semplici cittadini. Quanta follia, nell’essere umano. È proprio la massa, informe, che mi fa schifo. Quella che giudica, che parla per slogan, che non riflette, che non è empatica. Da decenni c’è un popolo martoriato da chi comanda il mondo, eppure sembra tutto normale. Accettabile, socialmente normalizzato. Migliaia e migliaia e migliaia di persone che muoiono, o vivono in condizioni al di sotto della dignità umana. A fare da sottofondo a tutto questo, uno stonato silenzio. Anzi, peggio: la confusione di chi blatera menzogne per annientare ogni ragionamento. La Palestina soffre. E soffre da tanto, troppo tempo. Soffrono i palestinesi, vittime di un potere feroce che controlla anche i mezzi d’informazione. Il famoso “quarto potere” dell’omonimo (bellissimo) film. Questo stesso testo è insufficiente. Non basta ad esprimere la rabbia per un vero e proprio genocidio che dura da tanti, troppi anni. Solo Dio potrà fare giustizia, in un mondo che giusto non sarà mai. Solo Lui riuscirà, nel Suo tempo, a sistemare definitivamente le cose. Per chi ha la disgrazia di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, il mio pensiero scritto da un tablet, sotto un tetto e con tutte le comodità, mentre sono sdraiato su un divano, risulta quasi stucchevole. Ma è giusto che se ne parli, che si condanni la violenza vera. Che è quella di chi va in tv a parlare di memoria, supportando però chi fa della violenza più becera la sua ragione di vita.
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salvo-love · 4 months
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Per la Pace e la Giustizia nel mondo intero, per tutti i defunti, per tutti i sofferenti e indigenti del mondo, per tutti coloro che chiedono preghiere, per tutti gli ammalati, per i giovani, per Putin affinché abbracci la vera Fede in Dio e con questa metta fine alla guerra di aggressione. Per la mia famiglia, per la guarigione di tutti gli ammalati, per la diffusione della Fede Cristiana messa in difficoltà da certi buonismi e buonisti, perché la gente capisca che alcune ideologie buoniste e falso filantrope che vogliono cancellare i simboli e le tradizioni Cristiane per fare posto a culture, tradizioni e religioni che non ci appartengono, in nome di una falsa integrazione mascherata da sottomissione a dette culture. Per tutti i miei cari vivi e defunti. Per tutte le persone che mi chiedono preghiere. Per tutte le persone che hanno avuto un lutto. Per le mie intenzioni. Per tutti i giovani. Per la pace nel mondo. Per le anime del purgatorio. Per tutte le Suore vive e defunte. Per tutti i Seminaristi. Per tutti i Sacerdoti vivi e defunti e i loro familiari. Per tutto ciò di cui hanno bisogno i poveri palestinesi e i poveri ucraini e tutti i popoli in guerra. Ti affido, Dio Padre onnipotente ed eterno, le mie preghiere. Ti prego ascoltami e benedici le mie tre figlie, il mio piccolo Paolo che è salito alla casa del Padre a gennaio 1994 a soli tre mesi e mezzo di vita e senza essere stato battezzato e mia moglie Maria . Dona loro salute, guarigione, serenità, gioia e lunga vita con me.
Amen amen amen.
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Amore è pietà, è voglia di salvare qualcuno. Essere non solo rilevante, ma fondamentale nella sua vita. Farla diventare, da notte, giorno.
È porsi al di sopra delle sue più grandi paure: la malattia, la morte, il dolore insensato. È additargli il cielo e farsi cielo.
Come disse Leopardi, amore è "alta pietà". Professori sorridevano sul fatto che lui alle donne chiedesse pietà e di questa si contentasse.
Se avessero capito, avrebbero avuto un brivido o sarebbero caduti a terra come morti.
Non tutti tollerano la luminosità della luce di Dio. Altri la respirano e giocano con gli atomi e l'energia nel suo paradiso come i bambini immemori fanno castelli di sabbia.
La pietà di Gesù per l'uomo, il suo scandaloso amore che non tutti comprendono, è lo stesso amore che pervade il tutto come una legge chimico-fisica.
L'amore chimico, l'amore fisico: quale vergogna? Atomi e molecole si organizzano, pianeti gravitano. Non sei tu dissimile da loro, tu che vuoi restituita la tua vita da altri, che puoi vivere solo in loro unione.
Pavese che si dispera di non riuscire ad essere autonomo e accontentarsi della solitudine e della meschina rivalità, è più né meno una particella nel vuoto che tenta di organizzarsi in una forma di vita.
Io che nutro i piccioni e faccio per loro la differenza, che ho quest'impudenza di voler essere la vita per qualcuno, sono come tutto il resto. I bisogni, i disagi, i dolori sono fatti per far emergere la pietà dell'amore e dell'unione, sono l'anti-decomposizione dell'esistente.
Il bello in tutto ciò è che la fuga nella morte - la morte vera, la dimenticanza - non è contemplata. L'essere è e non può non essere. E non ha che un'unica soluzione, un unico stato di riposo, come ogni piccolo atomo, molecola, formica e uomo che contiene.
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crazy-so-na-sega · 10 months
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che cos'era una chiesa cristiana?
si usavano già allora queste parole? Probabilmente si. Nelle lettere Paolo parla delle sue "chiese" - che per essere meno clericali potremmo chiamare semplicemente "gruppi". E "cristiana"? Anche. La parola è nata ad Antiochia, in Siria, dove Paolo ha cominciato la sua predicazione una decina d'anni dopo la morte di Gesù. Sotto la guida di Paolo si sono moltiplicate le conversioni e si sono cominciati a chiamare christianoí i seguaci di quel Christós che parecchi, a partire dalle autorità romane, consideravano un capo ribelle ancora in vita. Questa leggenda metropolitana ha cominciato a diffondersi e nel 41 è arrivata a Roma dove per tutta risposta l'imperatore Claudio ha emanato un decreto contro gli ebrei, accusati di provocare disordini in nome del loro leader Christós.
Roma, Antiochia e Alessandria erano le capitali del mondo, ma anche in una zona periferica dell'Impero come la Macedonia, dove viveva Luca, poche decine di persone in qualche città si consideravano la Chiesa di Cristo. Queste poche decine di persone non erano poveri pescatori incolti come nella Galilea delle origini, di cui non sapevano nulla, e nemmeno uomini di potere, ma piuttosto bottegai, artigiani, schiavi. Luca mette l'accento su alcune reclute di classe più elevata, soprattutto romane, ma Luca è un po' snob, portato al name-dropping, il tipo capace di precisare che Gesù non era soltanto figlio di Dio ma discendeva anche, da parte di madre, da un'ottima famiglia.
Alcuni erano ebrei ellenizzati, la maggior parte greci giudaizzanti, ma dopo il loro incontro con Paolo tutti, ebrei e greci, pensavano di aver aderito a una delle correnti più pure e autentiche della religione d'Israele, non a una fazione di dissidenti. Continuavano ad andare in Sinagoga, se non venivano accolti con eccessiva ostilità. L'ostilità si manifestava, ovviamente, laddove c'erano una vera sinagoga, una vera colonia ebraica e veri ebrei circoncisi. Non era il caso di Filippi, mentre era il caso di Tessalonica, dove Paolo è andato subito dopo. Quando il nuovo arrivato ha attratto a sé una parte dei loro fedeli, gli ebrei non l'hanno presa bene. Lo hanno denunciato alle autorità romane come fomentatore di disordini e lo hanno costretto a fuggire; la scena si è ripetuta a Berea, la città vicina. Che cosa potevano fare allora i convertiti di Paolo? O andare come prima in sinagoga, e vedersi in privato, senza richiamare l'attenzione, per mettere in pratica le istruzioni lasciate dal nuovo guru. O aprire un'altra sinagoga.
Ma davvero? Era così semplice? Facciamo un po' di fatica a crederlo. Pensiamo subito a scismi, eresie. Il fatto è che siamo abituati a vedere in ogni religione un fenomeno più o meno totalizzante, ma nell'antichità non era affatto così. Su questo punto, come su molti altri che riguardano la civiltà greco-romana, mi rifaccio a Paul Veyne, scrittore magnifico oltre che grande storico. Ora, dice Paul Veyne, nel mondo greco-romano i luoghi di culto erano piccole imprese private; il tempio di Isis di una città non aveva più rapporti con il tempio di Isis di un'altra città di quanti non ne abbiano, per esempio, due panifici. Uno straniero poteva dedicare un tempio a una divinità del proprio paese esattamente come oggi potrebbe aprire un ristorante etnico. Era il pubblico a deciderne il futuro, andandoci o no. Se arrivava un concorrente, al massimo poteva soffiare dei clienti al tempio - rimprovero che veniva mosso spesso a Paolo.
Già gli ebrei prendevano questi argomenti meno alla leggera dei pagani, ma sono stati i cristiani a creare un'organizzazione religiosa centralizzata, con la sua gerarchia, il suo Credo valido per tutti e i provvedimenti contro chi non si allineava. Nel periodo di cui parliamo questa invenzione era ancora ai suoi primi vagiti. Quello che cerco di descrivere somiglia, più che a una guerra di religione - gli antichi non sapevano nemmeno che cosa fosse -, a un fenomeno che si osserva spesso nelle scuole di yoga e di arti marziali, e di sicuro anche in altre realtà, ma io parlo di quella che conosco. Un allievo di livello avanzato decide di passare all'insegnamento e si porta dietro una parte dei condiscepoli. Il maestro ci rimane male, e lo fa più o meno vedere. Per amor di concordia alcuni allievi alternano i corsi dell'uno e dell'altro, e dicono che si trovano bene, che i due corsi si integrano. Dopo un po', la maggior parte fa una scelta.
-Emmanuel Carrère -Il Regno
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