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#laboratorio di teatro
nanirossi · 6 months
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Nanirossi Show a Fosdinovo!
Con immenso piacere oggi faremo spettacolo a Fosdinovo in occasione di “NININ” con il nostro cavallo di battaglia Nanirossi Show !Ecco il programma dell’8 dicembre 2023 “Ninin. Il mondo è delle/dei bambine/i con un grande spettacolo di acrobazie e poesia dei Nanirossi. Prenotate per il laboratorio “L’albero dei diritti e della Pace”, lo spettacolo e il pranzo sociale: è gradita la prenotazione…
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fashionbooksmilano · 5 months
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Fortuny nella Belle Epoque
Testi di Cristina Nuzzi, Guillermo De Osma, Sivia Fuso, Sandro Mescola, Paolo Peri, Alessandro Pestalozza, Italo Zannier, Sergio Polano, Simone Viani
Electa, Milano 1984, 220 pagine, 22x24cm, ISBN 978-8843510795
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra Firenze Palazzo Strozzi Settembre Dicembre 1984
Mariano Fortuny,artista eclettico e poliedrico, disegnatore di moda e creatore di straordinari tessuti, ideatore di una riforma teatrale che rivoluzionò l’illuminotecnica, uomo della Belle Epoque che divise la sua vita tra Parigi e Venezia, dove abitò lo straordinario Palazzo – oggi sede del museo a lui dedicato – dal 1899 alla morte, trasformandolo in dimora, ma anche in laboratorio per le sue creazioni.
Sommario del libro
- Alcuni aspetti del gusto e della cultura in Europa durante la Belle Epoque - L'artista nella torre d'avorio - Fortuny artista wagneriano - Mariano Fortuny e il teatro - La trama della sua vita - Fortuny e Caramba - Fortuny e la fotografia - Fortuny e l'arte applicata necessità dell'ornamento - Il "superfluo necessario" - Oggettistica - Schede dei tessuti e degli abiti - Schede Biografiche - Bibliografia
17/01/24
#Fortuny
#BelleEpoque #fashion exibition catalogue
#Palazzo Strozzi Firenze 1984
#Mariano Fortuny
#fashion books
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likarotarublogger · 8 months
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Miss Badante 2023 ha 48 anni e viene dal Brasile: “La vita va affrontata con il sorriso”
Si chiama Elisangela Dos Santos Santano, ha 48 anni, è originaria del Brasile (città Salvador), vive e lavora nel campo dell’assistenza presso le famiglie in Italia. E’ lei la nuova Miss Badante International 2023, eletta domenica, 22 ottobre, durante la finale che si è svolta a Roma. Il titolo “Miss Badante Web 2023” è stato conquistato da Olesea Ciubotaru, 39 anni, della Moldavia, in Italia da 6 anni, che lavora a Torino
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Nella competizione sono state assegnate altre due fascie “Miss Badante International”: al secondo posto si è classificata Natalya Zhovnir, 46 anni, originaria di Leopoli (Ucraina), dove ha lavorato come medico presso un laboratorio analisi. Ana Drăgan, dalla Romania, ha vinto il terzo posto.
Il concorso, arrivato all’ottava edizione, si è svolto a due passi da Via Veneto, nell’atmosfera incantata del ristorante “Le mille e una notte” ed è organizzato, come ogni anno, da Elena Rodica Rotaru, ideatrice e patron della competizione. E’ una competizione rivolta alle donne di tutte le nazionalità che vivono in Italia e svolgono qui il loro prezioso lavoro di aiuto alle famiglie, come colf, assistenti familiari, baby sitter.
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“Miss Badante Web 2023” è stato conquistato da Olesea Ciubotaru, 39 anni, della Moldavia.
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Ana Dragan, Stânica Vinatoru, Elena Chirila, Aneta Anehei,Elena Rodica Rotaru, Natalya Zhovnir, Natalia Khvalyboha, Elisangela Dos Santos Santano
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Elena Rodica Rotaru e concorrente Elena Chirila della Romania 🇷🇴
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Concorrente della Romania Aneta Anehei
Le finaliste hanno affrontato tre prove: una presentazione in abito tradizionale del proprio paese e il racconto delle loro storie, una prova di talento ed infine la sfilata in abito elegante.
Il racconto di vita di ogni concorrente è stato emozionante. La vincitrice, Elisangela Dos Santos Santano: “La mia vita è una saga. Sono rimasta vedova in Brasile, quando una mia amica della Germania mi ha chiamato per prendermi cura di un ragazzo che aveva la sclerosi multipla. Poi sono arrivata in Italia, dove sono rimasta a vivere. Ormai sono anni che faccio la badante. Ogni lavoro è dignitoso, la vita va affrontata con il sorriso, bisogna essere positivi”.
La giornata di festa è stata completata da momenti artistici speciali, come le esibizioni di Marcia Sedoc (l’esplosiva interprete storica di Cacao Meravigliao), del cantante romeno Vasile David e di Antonio Delle Donne, che, oltre a presentare la gara, ha emozionato il pubblico con la sua voce è Dj Lilian Ioniță e Marilena Bãcanu.
“Per me sono tutte vincitrici, perché vengono qui per lanciare un messaggio di umanità, per dare visibilità al loro lavoro ma anche all’essere donna. Ecco, questa è la forza delle donne! Sono contenta che il concorso sia diventato davvero internazionale. Abbiamo avuto concorrenti iscritte da 9 paesi. Una gioia per me vedere che la fascia è andata ad una concorrente del Sud America, e che tra le vincitrici ci sia anche una signora del mio paese, la Romania”, ha dichiarato Elena Rodica Rotaru, organizzatrice ed ideatrice dell’evento.
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Membri della Giuria.
Livia Malcangio, Direttrice Relazioni Internazionali - Segretariato World Summit Premi Nobel per la Pace, presidente della giuria, ha raccontato così la competizione: “Una giornata fantastica, abbiamo avuto delle concorrenti meravigliose, provenienti da vari paesi. Ci sono stati momenti di commozione, ma anche di divertimento, con la lettura di poesie, teatro, ballo. Il lavoro che loro svolgono è fondamentale, in un paese come il nostro, dove l’età media della popolazione è molto alta”.
I criteri di valutazione sono stati la presenza scenica, l’originalità, la creatività e l’ingegno. La giuria è stata composta, oltre a Livia Malcangio, da: Marcia Sedoc (cantante, attivista per i diritti delle donne), Michelangelo Letizia (giornalista PaeseRoma), Dott. Roberto Rosati (Medico, Dentalcare), Massimo Meschino (patron del concorso "Una Ragazza, un Ragazzo, un Bambino per lo Spettacolo"- e promotore dell’inclusione sociale), Zoriana Belei (Miss Badante Web 2021), Roberto Mercuri (co - fondatore FashionLuxury.info).
Ionela Mihaela Dumitru, consulente fiscale che svolge da anni campagne di informazioni sui diritti delle badanti, in qualità di presidente della giuria Web, ha annunciato così la vincitrice: “Olesea Ciubotaru, della Repubblica Moldavia, ha vinto, con 19 punti, la gara online. Voglio sottolineare che hanno partecipato signore da sette nazioni: Ucraina, Romania, Albania, Rep. Moldavia, Georgia e Perù. Il nostro compito non è stato per niente facile. Ringrazio tutte le partecipanti, e soprattutto alla signora Elena Rodica Rotaru che ha dato atto di questa opportunità di valorizzare questo lavoro difficile, della badante”. Dalla giuria web hanno fatto parte anche Marianna Soronevych, giornalista ucraina (Gazeta Ukrainska) e Rodica Ciobotaru, assistente familiare e collaboratrice di testate romene.
Ecco i premi assegnati: 3° Premio - Una cena presso il Ristorante “Le mille e una notte” offerto dal Ristorante, 2° Premio - Un soggiorno per un fine settimana nel borgo medievale della Sabina a San Polo di Tarano, offerto dall’organizzatrice Elena Rodica Rotaru e lo sponsor Salvatore Braca (presso Holiday House by Elena Rodica Rotaru), 1° Premio WEB e 1° Premio in presenza - Un soggiorno per un fine settimana sulla splendida Isola di Ventotene, offerto da Pandataria Film e Elena Rodica Rotaru. Nell’ambito del concorso sono state assegnate anche delle fasce di accesso alla finale regionale Lazio del Concorso Nazionale "Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo" nella categoria OVER consegnate a: Elisangela Dos Santos Santana, Ana Dragan, Natalya Zhovnir. Inoltre è stata consegnata la fascia di accesso diretto alla finale nazionale del suddetto concorso, che si svolgerà dal 1 al 3 dicembre p.v. a Fiuggi (FR), a ZORIANA BELEI che rappresenterà la regione Emilia Romagna per la categoria LADY.
Sponsor: Pandataria Film, Dentalcare, Pasticceria Cardone 1846 Bagnara Calabra, Elena Rodica Rotaru Fashion, Hairstyle by Bacanu Marilena, Ristorante “Le Mille e una notte”, C4 Premiazione di Roberto Costantini (Guidonia)
Partner Media: Paese Roma Quotidiano, Fashionluxury.info, LikaRotaruFashion
Ufficio Stampa: Media XTE/ Miruna Cajvaneanu
Dj e foto di Lilian Ioniță.
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Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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'900 - di Gianpiero Menniti
IL SIPARIO APERTO
Il torpore di uno sguardo arido s'insinua in colui che si limita a riconoscere e classificare. Non vede. Vedere è, al contrario, un sentimento che scava nell'animo e porta in luce emozioni, passioni, meraviglia, moti interiori profondi. Il Novecento è stata l'epoca dello "straniamento", l'epoca della visione che annulla ogni placido riconoscimento. Poiché nulla risulta banale in questo che si può definire un secolo tragico, crogiolo di violenza e di esaltazione, culla di un'antropologia radicale, sconfinato laboratorio di una scienza asservita alla tecnica, impulsivo e frenetico fino alla follia. Secolo di diritti e di libertà, di lotte e di soprusi, di sopraffazione e di ribellione, di annientamento e di rinascita. Tra sprazzi di luce radiosa e lunghe notti di oscurità minacciosa. È ormai tempo di bilanci, ma occorre munirsi di una coraggiosa consapevolezza. Affrontare il dolore di una lacerante malinconia. Lasciare che questa possa impadronirsi di noi come di spettatori ansiosi di abbandonare un insostenibile teatro dell'assurdo.
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agrpress-blog · 8 months
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I bambini e le loro paure quotidiane. Come affrontarle senza timori e con il sorriso? A Zoomarine Halloween formato famiglia con “Smaschera la tua paura - il ritorno” con la partecipazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma e dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.  Mostri, fantasmi, zombie. Non sono certo solo queste le paure quotidiane dei bambini. Alcune sono tipiche dell’età evolutiva, altre dipendono dalla storia individuale di ogni soggetto e per questo, a volte, potenzialmente possono essere infinite. Nel “mese da brivido” per eccellenza, che ormai da tempo è associato all’arrivo della Notte di Halloween, il parco Zoomarine rilancia la seconda edizione di una campagna educativa che lo scorso anno ha avuto un grande successo: «Smaschera la tua paura - il ritorno», con la partecipazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma e dell’Ordine degli Psicologi del Lazio. Lo scopo è proprio quello di fornire alle famiglie una serie di consigli per aiutare i genitori ad affrontare i timori quotidiani dei propri figli, come il buio, gli insetti, la visita dal dottore e la puntura, il dentista, i mostri, i rumori assordanti, la separazione dei genitori e tante altre, grazie all’intervento di alcuni professionisti pronti a dispensare suggerimenti pratici ed utili a vincere i disagi. Il parco alle porte di Roma, diretto da Alex Mata, si prepara così a lanciare i suoi appuntamenti di (non) paura per fare in modo che i bambini possano divertirsi e giocare con i personaggi fantastici presenti nel parco e le cinque aree tematizzate in cui è diviso, senza dover avere terrore di vivere i vari week end di una festa formato famiglia. Dal regno di Harry (con tanto di bacchetta magica donata nella cena a tema di martedì 31 ottobre con tanti cosplayer) agli spettacoli di magia, con travolgenti laboratori speciali per apprendere i segreti nascosti dietro le performance dei bravissimi maghi del Club Magico Italiano sezione Roma. Uno show nello show nel quale bambini e ragazzi potranno imparare giochi di prestigio con lezioni gratuite, divertenti e colorate. Nel parco vestito a festa, popolato di zucche, scheletri, streghette, ci sarà anche il Teatro della (non) Paura con un palco sul quale si esibiranno attori e performer che potranno essere raggiunti anche dagli stessi che riceveranno un simpatico attestato che dimostrerà come hanno sconfitto la paura. Sarà, inoltre, possibile divertirsi con le varie attrazioni sempre aperte e visitare i percorsi educazionali con gli animali. Grande attesa poi per il 31 ottobre con sedici spettacoli, ventun attrazioni, fantastiche cene con cinque dimostrazioni e tanti artisti. Per i teenagers e gli adulti tre nuovi i percorsi: l’Orfanotrofio: Nel sottoscala, nel buio sussurrano i bambini persi, le Creature del bosco: dove è preferibile non entrare da soli, non urlare, e non fare il minimo rumore, il Galeone Maledetto con un labirinto all’interno della nave pirata, dove le anime dei caduti sono imprigionate. Tante altre sorprese, come l’attesissimo arrivo di Luli Pampin domenica 29 ottobre e il laboratorio delle zucche, dove i bambini potranno intagliare o pitturare la propria zucca insieme a tutta la famiglia per un Halloween davvero indimenticabile.
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Introduzione
Rossana è una candela, un camino, una cura, magma, lava, dragonessa, una rosa selvatica, un albero di cacao, una musica un teatro, una principessa ribelle, un diamante, un arcobaleno, un umore, un colore, l'iridescenza, un fuoco d'artificio, una stella nella notte, un raggio di sole, la luce nel buio, la luminosità nell'oscurità.
§candela
Rossana è una candela accesa che illumina una camera buia; è una candela decorata in un luogo grigio; è una candela fiammante in mezzo all'acqua; è una candela con un calore in un stanza fredda con delle finestre rotte che fanno entrare umidità a causa delle stagioni portando muffa
§camino
Rossana è un camino logorato di una casaccia o capanno o un rifugio di una famiglia grande e povera con i topi e gli insetti in inverno con uno o due strati d'abbigliamento soffrendo il freddo, è un camino piccolo di una casa piccola con una famiglia piccola e un piccolo cane a natale tutti con 4 o 5 strati d'abbigliamento, è un camino grande di una casa grande con due piani con una famiglia grande e un grande cane a natale con un solo strato d'abbigliamento, è un camino gigante di un castello con una famiglia piccola ma con tanti ospiti e un cavallo a natale vestiti leggeri ed eleganti per il caldo
§cura
Rossana è una cura naturale fatta di frutta ed erbe con il rapporto degli elementi contro il cibo spazzatura ed i farmaci, è una cura artistica fatta di sensi contro la mancanza di sensi ed arte, è una cura motoria fatta di danza e sport contro i blocchi motori
§magma
Rossana è il magma incandescente del sottosuolo come il sangue caldo nel corpo contro l'acqua del cielo come la pelle fredda del corpo, è il magma che sale in un vulcano attivo come la rabbia negli esseri emotivi contro la neve che scende in una montagna passiva, è il magma dell'attrazione sessuale contro la castità
§lava
Rossana è la lava luminosa di un vulcano nell'oscurità della notte, è la lava bollente nel freddo di una montagna, è la lava di fuoco nella neve.
§drag
Rossana è una draghetta che abita in una grotta grande sottoterra e vive nella costa, è una draghessa che abita in una grotta media e vive in pianura, è una dragonessa che abita in una grotta piccola sopraterra e vive in montagna, è una draghetta in un isola magica, è una draghessa sapiens dei quattro elementi che va in una scuola mista, è una dragonessa divina con tutti gli elementi che vive nell'universo
§rosa (fiore)
Rossana è una rosa selvatica multi-petali di multicolore nata in un edificio lineare e grigio, è una rosa selvatica osservata da tutti contro l'indifferenza, è una rosa selvatica che una persona vuole accarezzare ma si punge con le spine poi tocca i punti giusti e c'è la in mano
§albero di cacao
Rossana è un albero di cacao in Africa tra gli africani contro un grattacielo, è un albero di cacao che da gioia a tutto il mondo contro la tristezza mondiale, è un albero di cacao come un essere vivente pieno di frutti amari ma buoni
§musica
Rossana è una musica mista fatta di tante emozioni e tanti sentimenti e non solo suoni, è una musica multipla contro la musica monotona e la discriminazione musicale, è una musica di tante origini, è una musica con personalità
§teatro
Rossana è un teatro in cui siamo tutti spettatori : siamo tutti stelle che guardano il cosmo, luci cittadine nelle strade buie che guardano i passanti, umani passivi che guardano altri umani attivi;  è un teatro greco-romano che con la sua forma ad orecchio ascolta il mondo umano; è un teatro naturale della montagna che innalza il protagonista e scende il pubblico
§principessa ribelle
Rossana è una principessa ribelle che scappa dal suo regno, è una principessa ribelle che rivoluziona il suo regno, è una principessa ribelle che combatte per il suo regno
§diamante
Rossana è un diamante che riflette la luce creando una scia di colori, è un diamante grezzo sottoterra che nessuno vede ma la natura conosce, è un diamante lavorato in laboratorio che tutti vedono nella vetrina di un negozio ma nessuno può toccare tranne gli addetti e il compratore
Rossana è un arcobaleno che crea un ponte tra la mente e il cuore, è un arcobaleno dopo la tempesta o un temporale o una pioggia abbondante, è un arcobaleno tra il passato e il futuro, è un arcobaleno contro il grigio delle nuvole
Rossana è un umore positivo su uno negativo, è un sorriso dopo un pianto abbondante, è una risata dopo un lamento, è una coccola dopo un dolore, è un abbraccio dopo una separazione,
Rossana è un colore arancio fiamma contro l'azzurro metallo, un colore rosso fuoco contro il ciano ghiaccio, è un colore rosa, è un colore fucsia elettrico, è un colore viola, un colore blu elettrico contro un giallo
Rossana è l'iridescenza del futuro umano universale, è l'iridescenza dell'anima di ognuno di noi, è l'iridescenza naturale dell'universo, è l'iridescenza del meta-verso bioecologico
Rossana è un crepuscolo astronomico mattutino che dalla scura notte inizia ad esserci luce, crepuscolo nautico mattutino che intermedia come una transizione con la prima stella nel cielo, crepuscolo civile mattutino che spegne le luci delle città per accogliere la luce naturale; crepuscolo civile serale che accende le luci della città creando l'inquinamento luminoso nell'oscurità e luminosità naturale, crepuscolo nautico serale che intermedia creando una linea verde, crepuscolo astronomico serale da la buona notte con l'ultimo raggio di Sole.
Rossana è un fuoco d'artificio in cielo nella sera rumoroso ed abbagliante come la folla in festa, è un fuoco d'artificio in acqua nella sera, è un fuoco d'artificio in terra nella sera
Rossana è una stella nella notte che crea una costellazione e che rientra in un sistema della nostra galassia o un'altra galassia, è una stella spettacolare in un palcoscenico enorme nella notte più speciale, è una stella nella sera vista da tutti perché è la prima ha brillare
Rossana è un raggio di Sole quando è nuvoloso, è un raggio di Sole all'alba dopo una notte gelida, è un raggio di Sole in una caverna di stalactiti
Rossana è la luce nel buio
Rossana è la luminosità nell'oscurità.
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iviaggisulcomo · 2 years
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Questo laboratorio di teatro non vuole proprio lasciarmi andare (o forse sono io che non voglio lasciare andare lui, non l'ho ancora capito).
Mercoledì nuovo inizio (stavolta come autore).
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nada-khader · 1 year
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L'Egitto svela antichi laboratori di mummificazione e tombe a Saqqara
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Nella necropoli di Saqqara, a sud della capitale Il Cairo, l'Egitto ha riferito di aver trovato due antichi laboratori di imbalsamazione per uomini e animali, oltre a due tombe e a una collezione di manufatti.
La necropoli di Saqqara è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO ed è una delle destinazioni turistiche più popolari in Egitto che potete visitare con i nostri tour di un giorno in Egitto. La necropoli è aperta ai visitatori tutto l'anno e sono disponibili diverse visite guidate.
Saqqara è un antico luogo di sepoltura situato in Egitto, a circa 30 chilometri a sud del Cairo. Era la necropoli dell'antica capitale egizia di Memphis e contiene le tombe di molti dei più importanti sovrani egiziani che potrete visitare con i nostri tour di un giorno al Cairo, compresa la Piramide di Djoser.
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Una spedizione egiziana guidata da Mostafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha condotto gli scavi. Mentre le due tombe risalgono all'Antico e al Nuovo Regno, i due studi di imbalsamazione sono della 30ª dinastia e dell'epoca tolemaica.
La necropoli di Saqqara ospita un'ampia varietà di tombe e monumenti, tra cui piramidi, mastabe e templi. Con i nostri tour in Egitto potrete vedere la struttura più famosa di Saqqara è la Piramide di Djoser, costruita durante la Terza Dinastia. La Piramide di Djoser è considerata il più antico complesso di edifici in pietra completo della storia.
camere con letti di pietra dove i morti si sdraiavano per la mummificazione. Anche l'officina degli animali è rettangolare e costruita in fango con pavimenti in pietra. È costituito da una serie di stanze che un tempo ospitavano sepolture di animali e collezioni di vasi d'argilla, oltre ad attrezzature per la mummificazione in bronzo. Le prime ricerche indicano che la mummificazione degli animali sacri avveniva in questo laboratorio.
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La prima tomba scoperta apparteneva a "Ne Hesut Ba", un alto funzionario della V dinastia (2400 a.C.) che supervisionava gli scribi e fungeva da sacerdote di Horus e Maat. Un sacerdote Qadish della XVIII dinastia (1400 a.C.) di nome "Men Kheber" è sepolto nella seconda tomba. Mentre la tomba del Nuovo Regno è scavata nella roccia con una porta e un architrave ornati con i nomi del defunto e di sua moglie, la tomba dell'Antico Regno è una mastaba con una facciata dipinta su pietra con i nomi del defunto e di sua moglie.
I siti di Saqqara sono stati teatro di numerose scoperte negli ultimi anni; è necessario visitare questo sito con i nostri tour di un giorno al Cairo dall'aeroporto, tra cui centinaia di bare colorate contenenti mummie ben conservate di sacerdoti e alti uomini di Stato.
Anche il tour delle Piramidi di Giza e della Sfinge è una tappa obbligata per chi visita il Cairo con i nostri tour di mezza giornata al Cairo. Potrete vedere le Grandi Piramidi di Giza.
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A Luxor sono disponibili numerosi tour giornalieri. Potrete visitare alcuni dei siti più famosi di Luxor, tra cui il Tempio di Karnak, il Tempio di Luxor, la Valle dei Re e il Tempio di Hatshepsut. Inoltre, il tour dei Templi di Abu Simbel è una tappa obbligata per chi visita Assuan. Con i nostri tour di un giorno ad Assuan potrete vedere i due imponenti templi di Abu Simbel, che sono stati spostati dalla loro posizione originale negli anni '60 per evitare che venissero sommersi dalle acque del lago Nasser.
I nostri tour natalizi in Egitto sono un ottimo modo per vedere il meglio dell'Egitto antico e moderno. Inizierete al Cairo, dove visiterete le Piramidi, la Sfinge e il Museo Egizio. Poi volerete a Luxor, dove esplorerete la Valle dei Re, il Tempio di Karnak e il Tempio di Luxor.
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toscanoirriverente · 1 year
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Giorno 397 Ne abbiamo già parlato, ma forse è il caso di tornare sull’argomento, e magari di approfondire un po’, anche se l’argomento è ostico. Continuo a riscontrare sui social una notevole mancanza di comprensione di quelli che sono gli equilibri militari durante un conflitto. Fra l’altro alcuni di quelli che mi criticano non da posizioni tecniche ma ideologiche e filo-putiniane, tendono ad usare la famosa espressione “la guerra non è una partita a Risiko”... Verissimo. Infatti l’errore di percezione di cui parlavo è proprio quello: una conta astratta del numero di “armate” (o carrarmatini) contrapposte, senza considerare differenze qualitative di addestramento, di equipaggiamento o di Comando. Nel caso della guerra in Ucraina, parlare di “carrarmatini” può in fondo diventare illuminante, visti gli ultimi sviluppi che vedono arrivare in Teatro carri Leopard 2 da una parte e T-55 dall’altra; ma in realtà il discorso da fare è molto più complesso. Spero che coloro che mi seguono ricordino la formula con cui si indica il Potenziale Militare di una Nazione: P = (M+R) * V dove appunto il Potenziale P è pari alla sommatoria delle risorse umane disponibili M e delle risorse materiali R, moltiplicata per la volontà di combattere V. Ricordo a tutti che si tratta di una formula indicativa, in quanto tratta valori non quantificabili in maniera aritmetica, e che si possono trattare solo a livello qualitativo: questo in quanto l’Arte Militare NON è una scienza esatta dove i calcoli quantitativi consentono risultati univoci per situazioni ripetibili e verificabili in laboratorio; si tratta piuttosto di un’attività umana, probabilmente la più complessa di tutte, dove ogni situazione risulta unica e irripetibile, e definitivamente non verificabile in laboratorio. Le Nazioni in conflitto si affrontano impiegando il proprio potenziale militare P secondo i principi dell’Arte Militare, così come sono percepiti ed interpretati dalla propria parte. In linea di massima, chi possiede il potenziale maggiore all’inizio assume l’iniziativa e quindi intraprende in prevalenza operazioni offensive, mentre l’avversario si concentrerà soprattutto su operazioni difensive e occasionali contrattacchi ove la situazione lo consenta. Nel corso di queste operazioni, entrambi i contendenti consumeranno parte del loro potenziale in misura corrispondente alla natura delle loro operazioni e alla capacità con cui le eseguono (generalmente l’attaccante consuma da tre a quattro volte più del difensore se questo non collassa). Nel contempo però i rispettivi sistemi-Nazione provvederanno a produrre nuovo potenziale per compensare i consumi in combattimento, così la curva che rappresenta nel tempo l’andamento del potenziale di una delle parti in conflitto potrà risultare crescente o decrescente a seconda della capacità di compensare l’attrito in combattimento. Il confronto fra le curve delle parti contrapposte determina di massima l’iniziativa del momento: in sostanza di solito la parte con la curva più alta in un determinato momento deterrà l’iniziativa in quel momento stesso. Nel contempo però dal punto di vista dell’analista che deve cercare di prevedere l’andamento futuro del conflitto più che determinare l’iniziativa del momento – cioè descrivere la situazione del momento – è importante valutare l’andamento delle due curve e soprattutto l’andamento di quella che definisce il loro rapporto reciproco. In concreto occorre valutare se le due curve sono crescenti o decrescenti, con quale velocità tendono a crescere o a decrescere entrambe, e soprattutto quale è l’andamento relativo dei due potenziali. L’andamento relativo, cioè la curva che definisce l’andamento del rapporto reciproco, è quella che descrive la “tendenza” del conflitto, e si definisce “Momentum”. So di averne già parlato, ma leggendo la maggior parte dei commenti mi rendo conto come molti tendano a confondere l’Iniziativa con il Momentum. Per fare un paragone con l’automobilismo, è come confondere la velocità di un’automobile da corsa con la sua accelerazione: un’auto può essere più veloce in un determinato momento, ed essere davanti; ma se l’altra alle sue spalle ha un’accelerazione maggiore ed è in grado di mantenere tale accelerazione, prima o poi effettuerà il sorpasso. Non smetterò mai di ripetere che P = (M+R) * V è una formula assolutamente empirica e indicativa, utile per ragionare e non per effettuare calcoli, visto che le quantità in esame non sono congrue e nemmeno misurabili. Ma si tratta di uno strumento utile per l’analista che vuole valutare l’andamento di un conflitto. Nel caso del conflitto ucraino, abbiamo detto da più di un anno che la vera differenza fra il potenziale russo – chiaramente superiore in quanto a risorse sia umane che materiali – e quello ucraino è data dalla V, e questo a causa dell’inaspettata motivazione al combattimento dimostrata dai combattenti ucraini e dalla popolazione che li esprime e li sostiene. Ora, esistono motivi per ritenere che con il protrarsi del conflitto, questa V ucraina possa essere in calo; si tratta di una cosa normale durante una guerra, quando l’entusiasmo iniziale si riduce e subentra la fatica. Nel contempo però la V russa non è certo aumentata, anzi: il passaggio da un esercito professionale ad uno mobilitato ha comportato un richiamo alle armi coercitivo che oltre a comportare una fuga in massa dei potenziali coscritti dalle qualità migliori, ha anche strappato alle loro vite persone che per quanto devote al proprio Paese non ne vedono messa a repentaglio l’esistenza. Abbiamo visto tutti filmati abbastanza significativi in merito al morale dei soldati mobilitati, e si tratta di filmati di origine russa. In definitiva dunque, il calo limitato della V ha coinvolto entrambe le parti in misura simile e quindi non ha condotto ad una variazione significativa della funzione che identifica il potenziale militare dei contendenti. Passando alla variazione delle risorse (M+R), c’è una tendenza molto marcata a cercare di leggerla quasi esclusivamente in chiave numerica e quantitativa: in sostanza chi ha più gente e più risorse disponibili avrebbe automaticamente un valore maggiore di risorse da associare al fattore V per ottenere il potenziale complessivo. Ora, l’aspetto quantitativo è predominante laddove la qualità complessiva delle risorse delle due parti contrapposte sia simile; laddove invece il personale militare di una delle due parti oltre ad essere più motivato riceva anche un addestramento migliore e disponga di equipaggiamento più moderno, occorre riconsiderare drasticamente le cose. All’inizio del conflitto, oltre ad un significativo vantaggio numerico in uomini e mezzi, i russi disponevano di personale professionista assai meglio addestrato rispetto agli ucraini, e di materiale militare sostanzialmente superiore in termini qualitativi. Rispetto ad allora, i russi grazie alla mobilitazione hanno mantenuto il vantaggio numerico iniziale (e forse l’hanno anche accresciuto), ma il rapporto qualitativo è calato drasticamente. Il personale professionista è ormai ridotto a fare da inquadramento per i mobilitati, che hanno mediamente un addestramento scadente e un equipaggiamento individuale insufficiente a detta delle stesse fonti russe che non fanno mistero del vantaggio qualitativo dei loro avversari. Parlando di equipaggiamento pesante le differenze appaiono ancora più macroscopiche. All’inizio del conflitto la maggior parte dei carri russi erano del tipo T-72B, con un numero limitato di T-80 e T-90, mentre i carri ucraini erano sostanzialmente tutti T-64. Considerato che il numero indica approssimativamente l’anno di progettazione, si vede che i russi avevano un distinto vantaggio tecnologico, anche se non grandissimo. Rispetto ad allora, le perite ucraine di carri sono state compensate dai mezzi russi catturati, in massima parte sempre T-72B, mentre i russi hanno dovuto accelerare la produzione di T-90 (comunque limitata dalle sanzioni occidentali a poche decine di veicoli al mese) e tirare fuori dai depositi un gran numero di T-62 e perfino di T-55 per rimpiazzare le perdite proprie. Se a questo aggiungiamo gli invii di materiale occidentale in corso, vediamo che se numericamente alla fine i carri ucraini aumentano di poco e quelli russi diminuiscono in misura poco maggiore, qualitativamente i russi scadono pesantemente mentre gli ucraini migliorano sensibilmente. A peggiorare le cose, siccome il travaso di materiale russo è molto maggiore (molti più carri perduti e molti più acquisiti), questo indica anche da parte russa molti più equipaggi nuovi, con addestramento peggiore e esperienza molto inferiore. Tutto questo ci porta a dire che anche la sommatoria delle risorse disponibili, pur rimanendo da parte russa complessivamente superiore a quella ucraina, vede un decadimento di qualità tale da compromettere la superiorità numerica. In conclusione possiamo quindi dire che dall’inizio del conflitto, quando il potenziale russo era nettamente superiore a quello ucraino in termini di risorse ma si era rivelato inferiore in termini di volontà, il deficit ucraino in risorse si è andato progressivamente riducendo mentre il vantaggio in volontà è rimasto invariato. Insomma: la tendenza individuata ormai un anno fa secondo cui il potenziale russo era in costante calo e quello ucraino era in costante aumento, è rimasta invariata a dispetto della mobilitazione russa che in ottobre aveva temporaneamente ripristinato il vantaggio russo grazie all’afflusso di vaste masse di personale male addestrato. Tale vantaggio aveva restituito ai russi l’iniziativa, ma non aveva invertito l’andamento della curva del Momentum: infatti il potenziale russo continua a calare con una certa rapidità mentre quello ucraino si mantiene sostanzialmente stabile grazie all’afflusso di risorse di qualità dall’Occidente. Allo scopo di cercare di mantenere l’iniziativa, la Russia potrà continuare ad investire risorse, ma queste avranno inevitabilmente una qualità sempre inferiore e quindi si consumeranno sempre più rapidamente, senza riuscire a correggere la curva del Momentum. Solo l’arresto del sostegno occidentale potrebbe cambiare questo stato di fatto.
ORIO GIORGIO STIRPE #guerrainucraina #Ucraina
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Antonio è un attore appassionato ma spesso disoccupato. Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, accetta un lavoro come insegnante in un laboratorio teatrale all'interno di un carcere.
"Grazie ragazzi", un remake di successo di Nicola Falcinella La Provincia di Como Nel 1986 in Svezia un gruppo di prigionieri fuggì approfittando della libertà concessa loro per rappresentare "Aspettando Godot" in un teatro. La storia è stata portata più volte sul grande schermo, dallo svedese "Break Out" al francese "Un anno con Godot" (2020) di Emmanuel Courcol. Questa versione è basata su Riccardo Milani, che aveva già rifatto un film d'oltralpe con il suo fortunato "Corro da voi", per "Grazie ragazzi". Commedia agrodolce Una commedia agrodolce incentrata sull'attore in crisi Antonio (Antonio Albanese di Lecco in una parte a lui congeniale) che si arrangia doppiando film porno e che si ritrova a condurre un laboratorio teatrale nel carcere di Velletri.
Milani rispetta la dimensione reale del racconto con una regia a tratti quasi documentaristica, mentre la sceneggiatura "costruita" ha il compito di definire personaggi e creare situazioni attraenti per il grande pubblico. E se è vero che la lezione di come funziona il teatro dei miracoli in carcere è già stata raccontata al cinema (la punta di diamante Cesare deve morire dei fratelli Taviani) è anche vero che raccontarla in forma drammaturgicamente elaborata senza cadere nel pietismo e senza creare situazioni in cui si ride dei detenuti e non con loro, resta una sfida.
Antonio Albanese è il perno emotivo attorno al quale ruota la storia, letteralmente e figurativamente, e coronato da Vinicio Marchioni, Andrea Lattanzi, Giorgio Montanini e Bogdan Ioardachioiu, anche se il più toccante è Giacomo Ferrara nel ruolo di Aziz. Peccato che non si possa vedere più a lungo (per ragioni che non sappiamo spiegare) Gerhard Coloneci, mentre Sonia Bergamasco è opportunamente formale (ma sempre pronta allo scongelamento) nei panni di Laura.
Grazie ragazzi è quel tipo di film che negli Stati Uniti viene definito "crowd pleaser", cioè pensato per incontrare il gradimento del grande pubblico, quindi si sottrae a divagazioni filosofiche vezze autoriali per servire il racconto con onestà e gentilezza, eppure concede un finale non del tutto encomiabile.
Le musiche di Andrea Guerra (più la canzone di Vasco "I soliti") accompagnano la piacevolezza dell'insieme che, pur rimanendo orgogliosamente sul versante dell'accessibilità, ha il dono di raccontare persone semplici, spesso non per scelta, con una semplicità disarmante.
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a--piedi--nudi · 1 year
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Aspettando Godot - Samuel Beckett 
Regia, scene, luci e costumi: Theodoros Terzopoulos 
Con: Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano E Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola
Traduzione: Carlo Fruttero Copyright: Editions de Minuit Regia, scene, luci e costumi: Theodoros Terzopoulos Con: Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano E Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola Musiche originali: Panayiotis Velianitis Consulenza drammaturgica e assistenza alla regia: Michalis Traitsis Training attoriale – Metodo Terzopoulos: Giulio Germano Cervi Scene costruite nel Laboratorio di ERT/Teatro Nazionale Responsabile dell’allestimento e del laboratorio di costruzione: Gioacchino Gramolini Scenografe decoratrici: Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Martina Perrone, Bianca Passanti Progettazione led: Roberto Riccò Direttore tecnico: Massimo Gianaroli Direttore di scena: Gianluca Bolla Macchinista e attrezzista: Eugenia Carro Capo elettricista: Antonio Rinaldi Fonico: Paolo Vicenzi Sarta realizzatrice e sarta di scena: Carola Tesolin Produzione: Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini In collaborazione con: Attis Theatre Company Foto di scena: Johanna Weber / ritratti: Luca Del Pia
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nanirossi · 8 months
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Nanirossi Show al giardino condiviso “La chiocciola” di Rho!
Oggi (domenica 8 Ottobre 2023) ci potete trovare a RHO presso il Giardino Condiviso la Chiocciola in via Pontida per passare assieme un pomeriggio in allegria! Qua il programma del pomeriggio:Ore 15.30 Laboratorio SE FOSSI ALBERO, una corda per disegnare.Una corda di juta, un cartoncino, colla e tanta fantasia per creare un albero che possa rappresentare ogni bambinoOre 17.00 NANIROSSI in…
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fashionbooksmilano · 11 months
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La realtà dell'illusione
Luisa Spinatelli, Stella Casiraghi, Moniafelicia Torchia
Scalpendi, Milano 2021, 368 pagine, 28 x 24,5 cm, rilegato, Ediz. italiana e inglese, ISBN 9788832203738
euro 60,00
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La storia professionale di Luisa Spinatelli è una favola dal sapore antico che racconta avventure e fatiche dell’anima operosa e audace di Milano. Diplomatasi con Tito Varisco in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, debutta giovanissima nel 1965 al Teatro alla Scala con il balletto "Francesca da Rimini" con Carla Fracci e, nel 1976, è la prima donna-scenografo chiamata all’Arena di Verona. Ha lavorato in Italia e all’estero in oltre trecento spettacoli e appartiene a pieno titolo a quella generazione di teatranti artigiani che nel triangolo Brera-Scala-Piccolo Teatro si sono sentiti a casa. Il suo studio-laboratorio che s’affaccia sui Navigli è un incredibile archivio di stili e citazioni visive che si compongono con rigore e fantasia fra pezzi unici di trovarobato teatrale, libri, bozzetti, figurini, manichini, maschere, tempere e cavalletti e numerosi premi internazionali alle pareti. Il volume intende raccontare con la sua voce la vita nel teatro e dietro le quinte di una grande costumista e scenografa milanese legata agli innumerevoli allestimenti scaligeri, alla danza internazionale e al lungo sodalizio con Giorgio Strehler.
09/07/23
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canterai · 1 year
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Cose stupide che mi hanno irritata oggi: amica che mi segue ovunque, mamma affannata, papà che fa una spesa troppo grande e compra le cose sbagliate, amica ansiogena, avere dimenticato a casa un ferro, amico perennemente indeciso, non riuscire a legarmi i capelli, colazione che mi ha dato mal di pancia, tutte le cose non dette, le piadine fatte in casa venute sì e no, la confusione e l'oppressione in generale.
PERÒ anche tante cose che mi hanno resa felice: sentire una connessione profondissima con degli sconosciuti e conoscere persone nuove, imparare cose nuove, il laboratorio di teatro, vestirmi e truccarmi bene, disegnare una bellissima lavatrice, tutti i complimenti ricevuti per i miei occhi, quelli per orecchini e trucco, amica che mi ha offerto un ginseng, uscire con altra amica, la musichella, il centro di sabato pomeriggio, i bei posticini visti, i vestiti scaldati sul termosifone.
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countrysidekid · 1 year
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Ciao Bruna <3
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La vita è fatta - anche, e spesso - di situazioni contingenti. Incastri che dipendono solo in parte dalle nostre scelte, e che sono il risultato mutante di quell’entropia che dovremmo sempre accettare come un dato di fatto, piuttosto contemplandola come meraviglia e mistero dell’esistenza.
Di questo, ci penso spesso, è fatto l’incontro con certi professori a scuola. Porte scorrevoli che possono davvero incidere sui destini. Pur scegliendo la scuola (per chi vuole e può), nessuno sa veramente a cosa vada incontro. Chi saranno i propri nemici o i propri alleati, di quale pietre sarà selciata la strada. E chi saprà tenderti una mano quando sarai in difficoltà.
Per me in quegli anni tumultuosi e parecchio conflittuali, la prof. Bruna Vero fu lo sguardo comprensivo di cui spesso avevo bisogno. Aiutata dal suo ruolo in educazione fisica (sicuramente meno esposta su certi giudizi) e dalla sua enorme passione per la recitazione- scriveva, recitava, esplodeva di teatro - seppe esserci quando tutto sembrava pronto a crollare. Con una parola, con una assunzione di responsabilità di fronte al resto del consiglio. E io di questo le sarò per sempre grato.
La vidi l’ultima volta ormai qualche anno fa, quando mi invitò a scuola da ex studente per un laboratorio sulla radio. Era forse il 2015. La abbracciai forte e le dissi che ero stato fortunato, di quelle fortune che non ti scegli. Oggi vengo a conoscere la triste notizia che Bruna è mancata, lasciando il marito Marcello e le tre figlie a cui mando le mie condoglianze. Sono sicuro che avrà dato loro l’amore che sapeva mettere in circolo ovunque fosse.
È uno strano periodo questo, pieno di notizie difficili che riguardano persone che conosco. Forse stiamo facendo un po’ i conti con il delirio di questi tempi malati, forse son solo gli anni che passano. Forse… niente. Tocca accettarlo. A chi ha subito un lutto, a chi sta soffrendo, a chi ha sbatti, a chi non ce la fa, a chi è incastrato nel dolore mando un po’ di amore. E pure un po’ di entropia, mistero e meraviglia.
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ninfettin · 2 years
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Ora: io per il servizio civile devo lavorare in un negozio. Per quale cazzo di motivo c'è segnato nel calendario di formazione "laboratorio teatrale"? Ma non siamo in grado, in sto cazzo di comune, di fare una roba senza ste fregnacce? Che se volevo fare teatro mica mi iscrivevo al sc
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