Tumgik
#le domande importanti
deathshallbenomore · 2 years
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sì però. come si dice buongiornissimo in arabo
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mossmx · 1 year
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soooooo non per essere Rosa Chemical on main, ma sono mai uscite foto dei piedi di Fiore e/o Ama????
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worldofdarkmoods · 5 days
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Le persone non si accorgono che ti perdono. Non si accorgono del fatto che avevi bisogno di una parola che non è stata detta, di un'attenzione che non ti è stata rivolta, di un gesto che, in un certo momento, sentivi indispensabile ma non è stato fatto.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando ti rimandano ad un altro momento, a quando avranno più tempo o cose meno importanti da fare, quando non ascoltano il tuo silenzio, quando non comprendono che avresti bisogno di presenza, di conforto, do distrazione, di calore anche se non chiedi mai e loro non fanno domande.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando, anche per piccole cose, tradiscono la tua fiducia, ti lasciano ad aspettare, ti mettono davanti altre cose, altre persone, non danno importanza a ciò che dici o a ciò a cui tieni, non ti chiedono mai come stai e non si preoccupano per te, dando per scontato che tanto tu ce la farai, qualunque cosa accada.
Le persone non si accorgono che ti perdono quando non dimostrano ciò che provano, non manifestano di tenerci a te, non ti dicono mai che ti vogliono bene e che sei davvero importante, quando ti fanno sentire una qualunque nelle loro vite, una che potrebbe anche non esserci.
Le persone non si accorgono che ti perdono, che per tante piccole mancanze, per tanti piccoli vuoti, per tante piccole disattenzioni, per tante piccole dimenticanze, ogni giorno sei sempre più lontana e non riesci nemmeno a spiegare perché, non è mai il singolo episodio, è come ti senti diversa ogni volta, è come ti senti più sola.
"Le persone si accorgono di averti persa solo quando già è successo."
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lostaff · 3 months
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Ciao, utenti di Tumblr, siamo noi di Tumblr! Stiamo lavorando su alcune cose e vogliamo condividerle con voi.
Le aziende nel settore dell'intelligenza artificiale stanno acquisendo contenuti su Internet per una varietà di scopi e in molti modi diversi. Attualmente esistono pochissime norme che consentono agli individui di controllare come i loro contenuti vengono utilizzati dalle piattaforme di IA. Le normative proposte in tutto il mondo, come l'AI Act dell'Unione europea, mirano a dare agli individui un maggiore controllo su come i loro contenuti vengono utilizzati da questa tecnologia emergente. Noi sosteniamo questo diritto a prescindere dall'ubicazione geografica, quindi stiamo per mettere a disposizione un'opzione che consente di non condividere i contenuti dei tuoi blog pubblici con terze parti, comprese le piattaforme di IA che utilizzano questi contenuti per l'addestramento dei modelli. Stiamo inoltre collaborando con i nostri partner per assicurarci che tu abbia il maggior controllo possibile sui contenuti utilizzati.
Ecco i dettagli più importanti:
Scoraggiamo già i crawler di IA dal raccogliere contenuti da Tumblr e continueremo a farlo, ad eccezione di quelli con cui collaboriamo.
Vogliamo rappresentare tutti gli utenti su Tumblr e assicurarci che ci siano delle tutele per l'utilizzo dei contenuti. Ci impegniamo a fare in modo che i nostri partner rispettino queste decisioni.
Per non condividere i contenuti dei tuoi blog pubblici con terze parti, apri le impostazioni di ciascun blog pubblico tramite l'interfaccia web e attiva l'opzione "Impedisci la condivisione da parte di terzi".
Per istruzioni su come rinunciare all'utilizzo dell'ultima versione dell'applicazione, visita il documento del Centro assistenza.
Nota bene: se nelle impostazioni hai già scelto di scoraggiare la ricerca del tuo blog, abbiamo automaticamente attivato l'opzione "Impedisci la condivisione da parte di terzi". Se hai dei dubbi, leggi il documento del Centro Assistenza linkato sopra e contattaci tramite l'Assistenza se hai ancora domande.
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principessa-6 · 7 months
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Tumblr media
Se vuoi innamorarti di me
dimmi "ti amo" quando lo senti e non solo per dovere, non mentirmi mai, neanche per amore. Le mie paure zittiscile con un bacio. Non lasciarmi sola nelle decisioni importanti, ma insieme scegliamo.
Se vuoi innamorarti di me
dammi motivi per restare, sono stanca di scappare, sii la mia strada per tornare a casa e quando mi abbraccerai non dirmi "sei la donna della mia vita", ma vedi in me la vita e la vita da passare insieme.
Se vuoi innamorarti di me
Non darmi prove d'amore ma prova ogni giorno ad inventare l'amore con me e se sarò triste non pormi domande, ma rendimi allegra con le tue certezze.
Se vuoi innamorarti di me
toglimi la corazza che ho addosso, vestimi di luce per brillarti accanto e di notte fa' che allungando la mano trovi sempre la tua ad attender la mia.
Se vuoi innamorarti di me
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tiaspettoaltrove · 1 month
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Tendimi la mano.
Non sono oggettivamente bello, non lo sono mai stato, non lo sarò mai. Anzi, quando mi dicono che lo sono, a volte penso che mi stiano prendendo in giro. O, nel migliore dei casi, semplicemente mi limito a non credere. C’è una collega a cui feci “il filo” per quattro mesi, tempo fa. Poi un giorno, d’improvviso, con nonchalance mi nominò il suo ragazzo. Così, di botto, dal nulla, come se nulla fosse. Ovviamente da quel momento in poi smisi di corteggiare/ammiccare/sedurre, e cambiai registro. Vi risparmio i dettagli su quanto ci stetti male, perché mi sentii profondamente ferito, umiliato, calpestato. E non commenterò nemmeno il comportamento di questa ragazza, che non si degnò di dirmi un “dettaglio” così importante nel momento più opportuno. No, non è questo il fulcro del post. I rapporti tra noi sono comunque rimasti buoni, perché purtroppo in quanto collega (seppur di reparti diversi) mi ritrovo quotidianamente a lavorarci insieme. E anche oggi, come già accaduto altre volte, mi ha detto che sono “bono”. Ora capite, a maggior ragione, perché avverto certi complimenti come una presa in giro? Non li ricevo da una ragazza fedele, grata, rispettosa, leale, riconoscente, preziosa. Ma invece da una donna che con me si è comportata malissimo, cercando di prendersi il meglio di me restituendomi solo un’amara verità. La questione tra me e lei è superata, quantomeno a livello personale. Ma la domanda che vi faccio, care donne, è: ora, io, come faccio a credervi? Come faccio a credere alla vostra sincerità, alla vostra buona fede, alla vostra limpidezza? Come posso fidarmi? No, davvero, ditemelo. Vale per uno sciocco complimento sull’aspetto fisico, ma per estensione anche su tutto il resto. Anche su cose, potenzialmente, molto più importanti. Mi spiegate come diamine posso accettare anche solo un vostro giudizio, prendendolo totalmente per buono? Senza dubbi, incertezze, domande? Io, probabilmente, non ci riesco più. Mi fa piacere che una ragazza mi dica che sono “bono” (uso le virgolette per la mia inadeguatezza nei riguardi dell’ascolto di questo termine con riferimento alla mia persona), ma quanto valore ha davvero? Dov’è la verità? La verità, cavolo, l’unica cosa che conti davvero. Voglio la verità. Da adolescente bramavo quel complimento, e non lo ricevevo mai. Mai. Mai ricevuto. Normale che poi mi sia convinto di essere una tazza del water con i pedali. E adesso arriva questa e me lo dice. Proprio lei, poi. Sensi di colpa per avermi fatto soffrire? Frasi di circostanza? Semplice inclinazione al lenocinio (e sono stato gentile)? Fatto sta che mi avete portato a non credervi più. Ed è un bel casino, perché è solo a voi che vorrei credere. Quindi come si risolve la questione? Come si restaura la credibilità, una volta che la si è persa? Sì, uso il verbo restaurare, perché è come una vecchia scultura, lasciata marcire in una grande villa ottocentesca abbandonata. Vorrei solo che mi venisse tesa la mano. E vorrei, a mia volta, poterla stringere. Forte.
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arcobalengo · 11 months
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La Nato in guerra. Da Draghi a Meloni si corre a compiacere il bellicista Biden.
Di Alessandro Orsini.
L’Italia deve prepararsi a inviare i soldati in Ucraina. Ma è un processo complicato che richiede sei condizioni. In primo luogo, è necessario uno scenario complessivo, o condizione strutturale, che prenderebbe corpo ove la controffensiva ucraina defunga. Zelensky si troverebbe tragicamente indebolito e la Russia potrebbe puntare a Odessa o altrove. Il trambusto nel Pd è legato a questo scenario che conduce a Bonaccini, la seconda condizione per l’ingresso dell’Italia in guerra. Quando richiesto dalla Casa Bianca, Bonaccini dovrà spingere il Pd a votare per l’invio dei soldati. Una prova? È iniziata in Germania e durerà fino al 23 giugno la più grande esercitazione aerea della storia della Nato, la “Air Defender 23”. L’obiettivo dell’esercitazione è la guerra con la Russia. In sintesi, mentre la Nato si organizza per sparare sui russi, Bonaccini fa il suo lavoro per conto di Stoltenberg nel Pd. La terza condizione per l’invio dei soldati italiani è la fornitura ininterrotta di armi avviata da Draghi in base alla strategia dell’ingresso in guerra un passo alla volta. La quarta è l’uso del Pnrr per le munizioni che pone le condizioni necessarie per la trasformazione dell’economia italiana in economia di guerra. La quinta condizione è il giornalismo compiacente. Ai giornalisti è proibito rivolgere a Meloni e Bonaccini l’unica domanda che avrebbe senso fare: “Se richiesto da Biden, lei direbbe sì all’invio dei soldati italiani?”. I giornalisti mainstream fanno le domande importanti a cose fatte per evitare che i cittadini diventino consapevoli dei pericoli. La sesta condizione è la disponibilità di un finto tecnico che sostituisca Meloni nel caso in cui la richiesta dei soldati italiani determini una crisi di governo. Il che conduce al discorso da candidato premier che Draghi ha pronunciato a Boston. In quel discorso di propaganda bellica, Draghi, il tecnico più politico del mondo, ha ripetuto le parole di John Kirby e Biden. La Nato e l’Unione europea – ha spiegato Draghi – devono battersi per la sconfitta della Russia sul campo, senza peraltro spiegare come sconfiggere una super-potenza nucleare. Draghi si è detto contrario a un’attenuazione del conflitto, persino al cessate il fuoco e a ogni soluzione diplomatica. Il discorso di Draghi svolge due funzioni nel processo di costruzione dell’invio dei soldati italiani. La prima è garantire alla Casa Bianca che, se Meloni traballasse, il banchiere sarebbe pronto a prendere il suo posto. Così facendo, Draghi incentiva Giorgia a radicalizzarsi per dare a Biden più certezze, un fenomeno che prende il nome di “outbidding”. Draghi si estremizza e Meloni rilancia. La seconda funzione del discorso di Draghi è spaventare Salvini affinché sappia che, caduta Meloni, perderebbe la sua posizione preminente nel governo. È noto, per bocca di Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, che Salvini è iper-critico verso la linea iper-estremista di Draghi. La morte di Berlusconi, colomba contro i falchi, favorisce la corsa verso la distruzione dell’Ucraina.
Schlein, che proviene dal movimento pacifista, è al centro di questa contesa geopolitica e deve dimostrare di essere una leader. Meloni ha già superato la prova. Quella di Schlein è resa ardua dalla presenza dietro le quinte di Gentiloni, super-falco della Commissione europea, al punto che si parla di lui come presidente del Pd al posto di Bonaccini per rafforzare la componente guerrafondaia contro quella pacifista. Gentiloni non ha smentito la notizia. Vorrebbe diventare presidente della Repubblica. Per accreditarsi, deve dimostrare di essere pronto a calpestare gli interessi nazionali dell’Italia per curare quelli di Biden.
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L'ultima volta che ho visto l'Inter andare in finale di Champions ero in terza superiore.
La sera della semifinale ero ospite a casa di due miei carissimi amici, fratello e sorella, insieme ai genitori e alla morosa del fratello, tutti e sei interisti sfegatati: con una formazione 2-2-1-1 (ovvero i genitori su un divano, le ragazze sull'altro e io e il fratello sulle sedie), qualche birra e il ventilatore, comincia Inter-Barcellona.
La partita inizia male e prosegue peggio, l'Inter va sotto di un gol e in casa c'è disperazione, finché arriva una distrazione da fuori: una macchina sta facendo avanti indietro nella strada chiusa, sgasa, clacsona e tiene la musica a palla. Nessuno si fa troppe domande finché la morosa del fratello, con un filo di voce, dice di sapere chi è a farlo: il suo ex, che la stalker già da tempo.
I genitori si guardano, il fratello è parecchio nervoso e la ragazza fissa il pavimento; ma la macchina se ne va e la partita riprende.
L'Inter pareggia ma soffre da matti, e sul finire del primo tempo riappare la macchina, con clacson sgasate e tutto quanto. La ragazza è sull'orlo delle lacrime. Fischia l'intervallo e la macchina si ferma esattamente davanti all'ingresso del condominio. In questa orgia di clacson e bestemmie contro Thiago Motta il padre si alza, prende le chiavi e dice "ora scendo e gliene dico quattro".
Esplode la casa.
La madre scoppia a piangere, la ragazza lo prega di non andare, il figlio è bianco come un cencio, ma lui non ascolta nessuno; attraversa la cucina, arriva alla porta e davanti ci sono io. Gli sussurro "non si rovini la serata per questo cretino..." ma lui mi fa l'occhiolino ed esce.
Ci sono due cose importanti da sapere sul padre: è siciliano (come la madre) trapiantato in Emilia, ed è uno degli uomini più gentili, colti e delicati che conoscessi.
Con cinque spettatori sul balcone come testimoni esce di casa, si piazza in mezzo alla strada, e la BMW (bc of course) del tamarro gli si ferma davanti.
E lui, 100kg di gentiluomo meridionale, tira un cazzotto epico sul cofano.
"SCENDI DA QUELLA MMMINGHIA DI AUTO" grida con un accento palermitano che non è più il suo da due decenni. Lo stalker saggiamente rimane dentro.
Allora si avvicina al finestrino, e con un volume sempre più alto e una mise sempre più da Padrino gli spiega che se lo rivede sotto casa, lo andrà a cercare. Se sentirà il suo nome, lo andrà a cercare. Se suo figlio o la ragazza verranno colpiti da un fulmine, lo andrà a cercare.
"CAPISTI, AH?" gli dice in un siciliano sempre più macchiettistico. Lo stalker sta per rispondere. Il padre tira un altro cazzotto sul cofano. Non vuole sentire parole. Lo stalker fa cenno con la testa di sì, accende il motore e sparisce.
Risale le scale a secondo tempo iniziato da qualche minuto. All'ingresso ci sono sempre io, stavolta con una birra aperta in mano, che gli passo. "Lei è il mio eroe personale" gli dico. "Lo so!" risponde con un sorriso. Va a consolare sua moglie, si scusa con il figlio e la ragazza per essere intervenuto in cose non sue, e sprofonda sul divano.
Come finisce la serata è scritto nella storia: l'Inter rimonta e vince 3-1. Un mese esatto dopo vincerà la Champions League. È il 2010, e da allora nessuno ha mai più rivisto lo stalker nella mia città.
Pazza Inter, interisti più pazzi.
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formulapookie · 21 days
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Da piemontese a piemontese, facciamo le domande importanti: tu la mangi la bagna cauda?
OVVIO, io e nonna la cuciniamo assieme ogni mese più o meno, una volta addirittura l’abbiamo fatta per FERRAGOSTO💀
sono morta ma quanto era buona mamma mia
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astra-zioni · 1 year
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Le persone hanno un ritardo cognitivo se credono che “ghostare” sia sempre cattiva educazione. La messaggistica non è diversa dalla realtà. Tu mi stai dicendo quindi che nella realtà io devo essere costretta a parlarti e intrattenere una conversazione con te. Chiaro che a meno di domande specifiche, cose importanti, situazioni in cui si deve esser chiari rispondere è il minimo. Ma ormai il ghosting si applica a tutte le casistiche - non necessariamente sentimentali - in cui non si risponde, magari per insistenza degli altri, magari perché c’hai i cazzi tuoi e non sempre puoi essere connesso h24. Questa narrazione non fa altro che alimentare l’ansia da prestazione dove davanti a un messaggio o rispondi subito o sei una merda. Io ho letteralmente l’ansia, a volte, ed è paradossale perché non è normale, non è nella natura umana avere tutti questi scambi istantanei ogni santo giorno.
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bones39 · 7 months
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Quando parliamo siamo tutti narcisisti.
Si predilige l'ascolto attivo, la totale attenzione sul parlante, dimostrata con domande incalzanti per approfondire. Mostrare interesse.
La condivisione di esperienze non è supportata, le persone non si sentono coinvolte, pensano "stiamo parlando di me, non di te, non mi interessa".
Invece è quella che preferisco.
Per anni sono stata un anima dalle poche parole, le persone si sedevano accanto a me e semplicemente parlavano, senza freni, senza respiro. Forse per questo ho imparato maggiormente il monologo, rispetto alla conversazione bilaterale.
Le persone provano simpatia per chi mostra ascolto, attenzione, comprensione. Si sentono importanti.
Non sono tenute a ripagare, stai già dando soddisfazione a un ego che vuole essere conosciuto, vuole mostrarsi, vuole avere gli occhi addosso, le orecchie tese.
Esistono persone che evitano le domande ma incalzano, soprattutto dove le risposte saranno peggiori, restano ermetiche mentre ti cacciano fuori uno sfogo. Così, per non restare in silenzio.
Dopo però si lamentano della negatività e petulanza che hai mostrato. Queste, ancora non le capisco.
Ma capisco che risolvere gli altri permette di allontanarsi da sé, e dal veleno a cui ci affideremo.
Aggiustare gli altri, in qualche modo, è il placebo al nostro non essere risolti, la forza quando ci saremmo lasciati andare, il modo per sentirci utili e migliori di ciò che siamo.
Solo a noi stessi riserviamo un animo ruvido e spietato.
Per gli altri, c è ascolto.
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unbiviosicuro · 2 months
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Ok, molto interessante. Grazie. Ho cercato su internet, dice "In una coppia aperta, invece, due persone coinvolte in una relazione principale consentono a entrambi di avere incontri sessuali e/o romantici con altre persone, mantenendo comunque il loro legame di coppia centrale". È questo che vuol dire? Nessuno dei due ha mai avuto l'impressione di sentirsi secondo a qualcuno altro? Questo non ha mai portato instabilità o litigi? Il poliamore è diverso? Scusa per tutto queste domande.
Quando abbiamo "aperto la coppia" nutrivamo già dei sentimenti anche romantici per altre persone, tuttavia non ci siamo mai imposti regole ferree; di fatto dopo poco abbiamo entrambi avviato relazioni romantiche parallele in modo non gerarchico, ovvero sia la nostra relazione non era più importante o più centrale ma semplicemente una tra quelle esistenti. Poi è naturale che una relazione di più lunga data è diversa da una relazione neonata, come possono essere diverse un'amicizia che hai dall'infanzia e una nuova, eppure entrambe ugualmente importanti e intense. In questo senso abbiamo iniziato anche a definirci poliamorosi, se vuoi essere ferreo o ferrea nelle definizioni. So che può sembrare strano dall'esterno, ma in realtà quando entri nel flusso delle cose, le definizioni che inizialmente ti sembrano importanti, perdono il loro senso. Ultimamente, avendo rotto da poco la mia relazione parallela, mi sono interrogata molto sul mio modo di vivere tutto quanto e forse se proprio vuoi mi sento personalmente più vicina al concetto di anarchia relazionale. Ma nulla è mai certo o scritto. L'unica cosa che so è che attualmente non potrei mai tornare a una vita monogama.
Le instabilità erano molte di più prima di prendere questa decisione insieme. Tieni conto che quando la comunicazione assume una trasparenza tale quale quella che abbiamo ora, è molto più difficile incappare in gelosie o in preoccupazioni. So tutto ciò che voglio sapere, sa tutto ciò che vuole sapere. Ed era e sarà così anche per i miei o le mie altrə partner vari ed eventuali. Mi rendo conto che naturalmente ci sono anche una serie di fattori favorevoli, come le nostre rispettive personalità e la distanza geografica. Ma quando si provano sentimenti genuini e non si ha paura di comunicare chiaramente tutto diventa possibile.
Se hai domande più specifiche magari scrivimi in privato. Il libro più importante e sensato per me a riguardo, se ti interessa approfondire, è Per una rivoluzione degli affetti di Brigitte Vasallo.
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klimt7 · 1 year
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COS'È OGGI "L'OSCENO"?
Riflessioni intorno alla mutazione antropologica in atto.
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"Esiste ancora oggi, qualcosa di osceno, di turpe, di rivoltante?
C'è ancora qualcosa che può suscitare scandalo e repulsione?"
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Questa è la domanda che mi ha fatto un amico qualche settimana fa.
Sul momento non mi è venuta in mente una risposta sensata.
"Ci penso e poi ti dico" - gli ho risposto.
Questa mattina scorrendo fra tanti post di Tumblr, ad un punto, ho avuto, netta, l'impressione di essere davanti alla risposta.
Esatta, tangibile, precisa come il taglio di un diamante.
E non è una definizione astratta. Piuttosto è la prova provata che qualcosa di assimilabile al concetto di "oscenità" che ebbe tanta diffusione nei secoli scorsi, c'è anche oggi. Esiste.
Qualcosa che genera "scandalo, disgusto, repulsione"? Esattamente.
Non una definizione generale ma un esempio concreto.
Lo riporterò in fondo al Post. Ha la forma di un dialogo, un dialogo fra un utente anonimo e una blogger di Tumblr.
E subito mi ha fatto ricordare un altro tipo di dialogo, che si trova in un film di Nanni Moretti, "Palombella rossa" .
Per Moretti le parole sono importanti, sono fondamentali anzi e lo sosteneva a tal punto e con tale forza, da arrivare ad urlarlo alla malcapitata sua intervistatrice.
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Sono importanti le parole, le frasi, perchè le parole dicono come pensi, come vivi.
Il linguaggio è importante. Perchè può essere estremamente volgare, violento, turpe.
Ecco il punto.
Da come ci esprimiamo, da ciò che formuliamo come domande, si ricava l'immagine esatta di che tipo di persone siamo.
Di quale sia la nostra scala di valori e la nostra profondità di esseri umani.
Perfino la "visione del mondo", che da sempre, coltiviamo dentro di noi, diventa intuibile attraverso le parole che arriviamo a utilizzare.
E qual'è allora il collegamento fra la domanda fatta dal mio amico a proposito di cosa io trovi "osceno" oggi, nel 2023, e ciò che diceva Nanni Moretti nel suo film di fine anni '80 ?
Fate questo esperimento.
Leggete il dialogo che si crea fra utente anonimo e blogger e provate a intuire le persone che possono essere questi due individui.
Provate a farvene una idea. Risalite ai valori. Giungerete alla visione del mondo che ognuno di loro due ha dentro.
E ora ditemi: oggi nel 2023, esiste ancora il concetto di oscenità o siamo riusciti a normalizzare ogni cosa dentro una marmellata informe di disvalori?
Bene leggete questo dialogo che ho trovato stamattina su Tumblr :
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Lo dico chiaro. Per me, l'oscenità esiste anche nel nostro tempo.
Oggi. Proprio qui e ora.
Riguarda tutto ciò che è collegato alla mercificazione delle persone, alla loro riduzione a oggetto, a merce di consumo, con un prezzo e un mercato.
È allora che tocchiamo il fondo: l'oscenità, il disgusto, la volgarità assoluta.
E questo, voglio dirlo in modo chiarissimo, non cambia nemmeno nella società 2.0 (due punto zero), 3.0, 4.0, 5.0, 6.0..etc., etc.
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Cosa penso io?
Penso a due persone confuse, fuori luogo e fuori dalla realtà, o meglio, due persone che si trovano a vivere in una realtà parallela, senza più una stella polare, un riferimento, una geografia delle priorità, che pensano di vivere dentro un enorme, orrendo "supermercato" dove tutto si compra e tutto, proprio tutto è possibile vendere.
Per loro è soltanto una QUESTIONE DI PREZZO, anche l'insieme di tutte le possibili interazioni con altri esseri umani.
Capite dov'è l'elemento mostruoso, l'orrido, il repellente?
L'intera realtà interpretata e letta come merce.
L'unica variabile di ciò che questi individui, vedono davanti a loro, è il prezzo per chi vende e il costo per chi compra. L'unica chiave di lettura del mondo.
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Eccoli i frutti a lungo termine, della cultura di mercato e del liberismo sfrenato.
La comparsa di una nuova specie di essere umano: quell'Homo mercator" che uccide l'etica e vive in un mondo unidimensionale dominato dal bisogno del tutto artificiale di ricondurre tutte le sue esperienze a quella del CONSUMO ( consumo di territorio, di risorse naturali, di biosfera e perfino di altri esseri umani).
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L'oscenità non è allora questa ostinata deriva verso l'uomo ad una sola dimensione ?
Quanto costi tu ?
Qual'è il mio prezzo ?
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"Fare mercato" dell'intero universo sensibile, non è forse l'aberrazione-madre, l'origine di tutte le altre distruzioni in corso sul pianeta?
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NOTE E AVVERTENZE PER LA LETTURA
Il Post è volutamente provocatorio e utilizza un linguaggio iperbolico per rendere al meglio i concetti evocati ed invitare ad una riflessione più approfondita, su questi temi.
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Qual è la cosa che ti rende più felice al momento?
Cosa ti renderebbe al picco della tua felicità in questo momento?
Hai davvero un bel blog, spero risponderai :)
-M
Non sono abituato a ricevere domande, di solito non mi caga nessun* quindi grazie M chiunque tu sia e grazie del complimento ❤️
Al momento, qualcosa che mi rende felice? Mmh non saprei, io e la felicità abbiamo un rapporto molto combattuto ultimamente 🤔, vorrei dire qualcosa di carino e sentimentalmente ma la verità è che quando non hai nessuno, puoi trarre felicità soltanto da ciò che ti appassiona, però in questa società tutto ha un costo, quindi in sostanza, col rischio di risultare superficiale e avido, la risposta è il denaro, vorrei poter spendere soldi liberamente comprando tante cosine che vorrei, affini alle mie passioni, senza sentirmi in colpa...
Ovviamente se parliamo anche di una semplice felicità momentaneamente tanto per stare felice solo in questo specifico momento, senza pensare al futuro, allora direi idealmente che mi piacerebbe avere una persona speciale qui con me così da poter trascorrere del tempo con lei adesso, poterla abbracciare e fare attività con lei di ogni tipo...
Penso che queste due siano le mie risposte più importanti, anche se non mi piace molto parlare della sfera amorosa su questo blog però chiunque vorrebbe una persona accanto che ti faccia stare bene, finché dura...
Spero di essere stato abbastanza esaustivo.
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daniela--anna · 18 days
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Era il 4 maggio 1949
quando la tragedia di Superga spezzò la leggenda del Grande Torino.
L'aereo con a bordo l'intera squadra si schiantò sul colle di Superga non lasciando scampo a nessuno dei suoi 31 passeggeri. Una delle squadre più forti della storia del calcio improvvisamente sparì lasciando sgomenta un'intera nazione.
Simili indimenticabili tragedie, al di là della ricerca di ogni possibile spiegazione, ci toccano a livello umano facendo sorgere in noi importanti domande tipo:
Perché le disgrazie capitano anche alla brava gente?
Siamo predestinati, oppure esiste un karma?
E soprattutto, dove sono i morti?
Cosa accade quando si muore?
Molti non sanno che la risposta a queste domande esistenziali sono alla portata di tutti in un libro antico ma sempre attuale: la Bibbia.
#curiosità
Le antiche origini del calcio.
I cinesi sono stati i primi a divertirsi calciando palloni nelle reti per sport nel III secolo a.C., e il gioco del calcio come lo conosciamo oggi è stato formalizzato in Inghilterra nel XIX secolo. Ma il predecessore della maggior parte dei moderni giochi con il pallone è nato nelle Americhe.
“Il concetto di sport di squadra trova le proprie origini in Mesoamerica”, afferma Mary Miller, docente di storia dell’arte all’Università di Yale che ha studiato numerose testimonianze di questo sport.
In Mesoamerica, la vasta regione storica che si estende dal Messico al Costa Rica, le civiltà fiorirono ben prima che Colombo le “scoprisse”, e molti di questi popoli praticavano uno sport che prevedeva l’uso di una pesante palla fatta di una sostanza ricavata dalla resina degli alberi.
📚 Alcune considerazioni.
Il gioco del calcio da secoli affascina intere generazioni e nazioni, talvolta fino al punto di dettare comportamenti sociali, instillare rivalità,addirittura odio per gli avversari, e/o diventare una vera e propria ludopatia.
Questo perché, anche se il calcio e lo sport hanno i loro lati positivi, per goderne i benefici bisogna mantenere il giusto equilibrio.
Come ci si può riuscire?
Tenendo conto di alcuni fattori che hanno a che fare anche con la salute mentale/fisica.
📚🔍Tutti i links di riferimento alla trattazione, li trovi nel mio Threads.
It was May 4, 1949
when the Superga tragedy broke the legend of Grande Torino.
The plane with the entire team on board crashed on the Superga hill, leaving no escape for any of its 31 passengers.
One of the strongest teams in the history of football suddenly disappeared, leaving an entire nation dismayed.
Such unforgettable tragedies, beyond the search for any possible explanation, affect us on a human level, raising important questions in us such as:
Why do misfortunes happen to good people too?
Are we predestined, or is there karma?
And above all, where are the dead?
What happens when you die?
Many do not know that the answers to these existential questions are within everyone's reach in an ancient but always current book: the Bible.
#curiosity
The ancient origins of football.
The Chinese were the first to enjoy kicking balls into nets for sport in the 3rd century BC, and the game of football as we know it today was formalized in England in the 19th century.
But the predecessor of most modern ball games originated in the Americas.
“The concept of team sport has its origins in Mesoamerica,” says Mary Miller, a professor of art history at Yale University who has studied numerous examples of this sport.
In Mesoamerica, the vast historical region that extends from Mexico to Costa Rica, civilizations flourished well before Columbus "discovered" them, and many of these peoples practiced a sport that involved the use of a heavy ball made of a substance obtained from tree resin.
📚 Some considerations.
The game of football has fascinated entire generations and nations for centuries, sometimes to the point of dictating social behavior, instilling rivalry, even hatred for opponents, and/or becoming a real gambling addiction.
This is because, even if football and sport have their positive sides, to enjoy their benefits you need to maintain the right balance.
How can this be achieved?
Taking into account some factors that also have to do with mental/physical health.
📚🔍All the reference links to the discussion can be found in my Threads.
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therefore-farewell · 1 year
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“Le persone non si accorgono che ti perdono. Non si accorgono del fatto che avevi bisogno di una parola che non è stata detta, di un'attenzione che non ti è stata rivolta, di un gesto che, in un certo momento, sentivi indispensabile ma non è stato fatto. Le persone non si accorgono che ti perdono quando ti rimandano ad un altro momento, a quando avranno più tempo o cose meno importanti da fare, quando non ascoltano il tuo silenzio, quando non comprendono che avresti bisogno di presenza, di conforto, di calore anche se non chiedi mai e loro non fanno domande. Le persone non si accorgono che ti perdono quando, anche per piccole cose, tradiscono la tua fiducia, ti lasciano ad aspettare, ti mettono davanti altre cose, altre persone, non danno importanza a ciò che dici o a ciò a cui tieni, non ti chiedono mai come stai e non si preoccupano per te, dando per scontato che tanto tu ce la farai, qualunque cosa accada. Le persone non si accorgono che ti perdono quando non dimostrano ciò che provano, non manifestano di tenerci a te, non ti dicono mai che ti vogliono bene e che sei davvero importante, quando ti fanno sentire una qualunque nelle loro vite, una che potrebbe anche non esserci. Le persone non si accorgono che ti perdono, che per tante piccole mancanze, per tanti piccoli vuoti, per tante piccole disattenzioni, per tante piccole dimenticanze, ogni giorno sei sempre più lontana e non riesci nemmeno a spiegare perché, non è mai il singolo episodio, è come ti senti diversa ogni volta, è come ti senti più sola. Le persone si accorgono di averti persa solo quando già è successo...”
Laura Messina
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