parole di una lettera. -
..ma quale lettera?
non serve più a niente
ma quante volte lo vorrei
sai cosa succede a una persona che guarda troppo avanti?
che poi non sa come tornare a guardare indietro
perché sa bene che non esiste la strada opposta
avendo capito di aver trovato quella giusta, senza troppi dissesti
tu ora stai solo studiando
ma ne sei proprio sicuro?
secondo me ci provi ancora
a fare quello che vuole giocare con le altre
senza saper giocare
perché poi il telefono nasconde storie
o viene dato all’amico che risolve i casini che combini
ma non è così ogni cosa che tocchi
credi che tutto ciò che fai si diffonde a macchia d’olio
forse perché non trovi le persone giuste per te
che aprono le porte una sola volta
trovi gente stupida
nel senso che ti apre le porte per un ‘per sempre’
vorrei chiederti tante cose,
vorrei chiederti se una come me ti manca
ma non come fidanzata
vorrei chiederti cosa pensi di tutti quei tuoi compagni che hanno una persona con cui poter essere se stessi
ma ho paura
talmente paura da reprimere ogni cosa che scrivo
ogni mio pensiero
che non ti porta a riflettere ma ad avere paura
ma tu non ci pensi mai alle coincidenze?
una volta mi hai detto son felice se conosci qualcuno che ti rende felice
con quella paura negli occhi di chi scappa
ed è vero alla fine mica è una colpa
la colpa è mia
perché potrei davvero credere di farmi bastare qualcuno con cui galleggiare
ma la verità è che vorrei davvero nuotare
e le persone con cui nuotare sono così poche
e allora uno pensa alla sua vita così piena
però non tutte le persone che incontri richiedono tempo
alcune si accontentano di alzare la cornetta soltanto per sentirti respirare
e non per forza di sapere la tua giornata
semplicemente esserci
e avere voglia di non parlare così tanto
quante spiegazioni devo dare alla gente? che noia
ma la verità è che stare da soli ti permette di non giustificarti
e serve davvero?
gli unici legami che vedo durare sono proprio quelli in cui ci si accetta e basta
e sono i più veri
comunque da quando ti conosco abbiamo un’altra cosa in comune
il fatto che quando ho voglia di scrivere robe e dirtele
le mie amiche prendono il telefono
mi dicono di smetterla perché tu sicuramente sei scocciato
e hanno ragione
perché certi rapporti sono mossi dai pregiudizi
pregiudizi e basta
come quando io ti scrivo cose
perché so che sai leggerle
ma sai di cosa?
boh, ti disturbo?
pensi che sia innamorata di te?
pregiudizi del cazzo
e allora non voglio dare un’idea diversa dalle tante che non riesco a smentire così spesso
quindi tengo tutto per me
ma faccio fatica
perché per quanto fragile ed insicura
sono un vulcano assurdo
ma le mie energie si sono spente
ed è meglio così
voglio essere un vulcano per chi lo vuole
però faccio molta più fatica di quanto non si veda
a trattenere quello che ho da dare
soltanto perché verrebbe sgualcito
e se un briciolo di te ho capito
ti starai chiedendo perché vado sempre a capo delle frasi
ma i grandi scrittori non si fanno troppi problemi
lo fanno e basta
e tu ora stai ridendo perché ho ragione
e se non stai ridendo allora ho capito meno di quanto credessi su di te
credi davvero a tutte le mie puttanate?
perché se è così ho una retorica che fa paura
ma quanta realtà c’è in quella retorica?
scherzo, è retorica vera
ma che serve più a te che a me
perché continuo ad essere buona
e a credere che qualcosa che ti smuova ci sia
persino se parte dalla scopata più bella della tua vita
che io non avrei mai potuto darti
ma che forse può servire
tu ci credi?
secondo te le persone possono davvero scopare e arrivare alla parte più intima di sé stesse per poi scoprirsi dopo?
ed io che ho sempre fatto tutto al contrario
ci vuole proprio fegato a starmi dietro
pensando che il sesso serve
ma amore e amicizia fanno sempre metà dell’opera
è davvero un difetto pensare il contrario di tutto?
mettersi in discussione?
ma se ci pensi è questo che mi porta alle persone
tutte le volte
ho preso un telefono nuovo sai?
molto deludente
un po’ come ogni mia aspettativa così insaziabile
quindi mi accontento e cerco di adeguarlo a quel sogno di telefono top che avevo nel cassetto
per farti stare tranquillo e sereno sappi che
ho conosciuto un tipo quando sono scesa a casa
quindi non avere paura delle mie parole
non nascondono nessun tipo di intenzione velata
niente di niente
sono semplici e arrivano
insomma questo tipo
sai quelle persone che non ti dicono niente?
però le mie amiche mi hanno spinta tutta la sera
ed io ho provato a buttarmi
senza pentirmene perché non avevo nessun tipo di stimolo
che noia
poi però mi dicono
vuoi credere ancora di trovarlo nel tuo mondo uno normale?
ed in effetti hanno proprio ragione
chi cucina i tuoi bastoncini findus stasera?
...Adesso allarga le cosce, perché io possa vedere...adesso pensami, fammi vedere come mi pensi io sono qui dietro di te, guardami...So aspettare ma tu non darmi tregua. Non farlo mai. Muovi le mani adesso....
Vi ricordate quando Cardio voleva fare di tutto per mandare via Gemma per salvarla ma quando ha battuto i pugni sul tavolo e lei si è spaventata le ha chiesto scusa?
Comunque vedere i commenti su Angelina Mango di gente che la chiama nepobaby (col neanche velato sottinteso che no, i traguardi raggiunti non sono dovuti al suo talento, ma solo ed esclusivamente alle conoscenze della famiglia, ha successo solo perché è la figlia di Mango) mentre quando ha partecipato Leo Gassman al festival il venire da una famiglia di artisti era una qualità da bravo ragazzo che porta avanti la tradizione, mi fa capire, come se ci fosse bisogno di ulteriori prove, che se a parole tutti sono per la parità di genere nei fatti neanche nelle cose più semplici (riconoscere il talento) tantissimi non lo sono manco lontanamente.
Non ho mai cercato la donna perfetta, l’amore eterno, il “vissero per sempre felici e contenti”. L’unica cosa di cui volevo essere certo era che in quel momento, in quel frammento di vita che ci univa, noi fossimo davvero una cosa sola, anche soltanto per un istante. Non io con lei o lei con me. Noi. Semplicemente noi.