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#moda intima
encontreiaqui · 8 months
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ronymultinivel · 11 months
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isallemodaintima · 1 year
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lingerieemoferta · 1 year
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erikdevsblog · 9 months
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EL CELULAR ES PRIVADO ?
¿PRIVADO DE QUé?.
El que pone tanta privacidad a su esposo/a es porque está escondiendo algo.
Si en la intimidad se ven y conocen todo, ¿cómo un celular 📱 es más privado que tus partes intimas?.
La frase que se a vuelto de moda es:
EL QUE BUSCA ENCUENTRA, ¿Encontrar que?. Se supone que si respetas y amas a tu pareja no va a encontrar nada comprometedor.
Si valoras a tu esposo/a le das el honor que se merece, pero como ahora la sociedad dice que eso es INMADUREZ Y SER TÓXICO. Eso no es ser una persona tóxica, eso lo dicen las personas que no se respetan y han metido eso entre las familias para justificar sus fechorías.
Si tienes mucho misterio con el celular ante tu pareja es porqué le estás ocultando cosas y quizás siendo infiel.
Autor: Anónimo.
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fashionbooksmilano · 1 year
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Giovanni Gastel   Cose Viste
a cura di  Francesco Porzio
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2011, 84 pagine, 28 ill.a colori,  Cartonato con plancia, 23 x 28 cm, ISBN  9788836621620
euro 40,00
email if you want to buy :[email protected]
Mostra Studio Giangaleazzo Visconti, Milano 15 settembre 22 dicembre 2011
Un grande fotografo di moda rivolge l’obiettivo sulle cose che ha visto intorno a sé e ne ricava un’immagine silenziosa, memorabile.Il volume accompagna una mostra personale di Giovanni Gastel (1955), uno dei maggiori fotografi italiani, che presenta 24 nuovi lavori riuniti in una serie intitolata Cose viste.
Già noto a livello internazionale come fotografo di moda, Giovanni Gastel da alcuni anni accosta al lavoro professionale una ricerca più intima e profonda, dove il glamour svanisce per lasciare posto a immagini silenziose di paesaggi, interni e oggetti quotidiani. La serie di fotografie rappresenta una sorta di diario di viaggio dell’artista carico di ricordi immateriali e smorzati.
Giovanni Gastel: Nato a Milano nel 1955, collabora da trent'anni con le principali riviste di moda ed é uno dei grandi protagonisti della comunicazione pubblicitaria. Cultore della sperimentazione, lavora prevalentemente in Polaroid di grande formato e con il banco ottico 20x25. Erede dello stile aristocratico e sofisticato, riflette nel suo stile cultura, eleganza e charme.
27/12/22
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Mi mette tristezza pensare che non ci sia più privacy, una volta se ti arrivava una foto intima era un tesoro che non andava condiviso con nessuno, oggi le vedi di base, va di moda e certe persone si fanno anche pagare.
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realnews20 · 11 days
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I giapponesi non hanno apprezzato l’audace look di Bianca Censori: lo hanno giudicato un affronto ai valori di modestia e discrezione della loro cultura. Bianca Censori alla Milano Fashion Week, febbraio 20234 Che sia inverno o che sia estate non importa: il body resta il look per eccellenza di Bianca Censori, da sfoggiare in ogni occasione e a ogni temperatura. La moglie di Kanye West continua ad attirare l'attenzione coi suoi look audaci: l'esibizionismo è diventato all'ordine del giorno, per la coppia. E se in un primo momento si pensava che la donna non fosse pienamente consenziente, ora si pensa invece che sia una mossa di marketing ben studiata e concordata, accettata da entrambi. Si era ipotizzato che la modella volesse fare un passo indietro, stanca di questa costante ed eccessiva attenzione mediatica nei suoi confronti, ma a quanto pare non è così, visto che nuovamente ha scioccato tutti passeggiando serenamente per le strade di Tokyo con un body bianco. Bianca Censori fa arrabbiare i giapponesi Bianca Censori e Kanye West non sono passati inosservati, nella loro sessione di shopping a Tokyo. Impossibile non notarli tra la folla e immediatamente le loro foto hanno fatto il giro del web e dei social. La 29enne negli scatti rubati indossa un body color crema sgambato, a effetto perizoma, mentre è al centro commerciale col compagno. La mise, portata apparentemente senza biancheria intima al di sotto, non è affatto piaciuta ai presenti. Il Daily Mail ha riportato le dure parole di alcuni cittadini, che hanno fortemente criticato lo stile della compagna. Qualcuno sostiene che sia necessaria una multa per pubblica indecenza, un'accusa che prevede secondo il codice penale del Giappone una multa fino a 300.000 yen (2.878 dollari australiani). Bianca Censori e Kanye West arrivano in Giappone "Come cittadino giapponese sono disgustato. Questo è un cattivo comportamento. Non capisco la necessità di esporsi sfacciatamente in questo modo. È inaccettabile" ha detto una persona. "Non ce n'è assolutamente bisogno e dovrebbe essere accusata di atti osceni. Un insulto alla cultura giapponese" ha aggiunto un secondo. "Lei non ha rispetto per se stessa, lui non ha rispetto per lei e loro non hanno rispetto per la cultura giapponese" ha concluso un altro ancora. I giapponesi si sono sentiti offesi e proprio in casa. "In un Paese noto per la sua modestia e discrezione questa è maleducazione e una palese provocazione, bisognerebbe invitarli ad andarsene" ha concluso un altro. A fargli eco un concittadino: "Il Giappone è un paese molto modesto e conservatore in termini di moda, quindi è incredibile che Bianca riesca a vestirsi così e farla franca. È un peccato che il denaro e l'influenza siano così". Bianca Censori in Italia per un incontro di lavoro: la riunione è col body super sgambato (function() searchParams.get('utm_medium') != null ()); [ad_2] Sorgente ↣ :
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carmenvicinanza · 21 days
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Biki
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Biki è stata una importante imprenditrice della moda che ha contribuito a lanciare il made in Italy nel mondo.
Ha vestito attrici e teste coronate e, soprattutto, ha forgiato lo stile di Maria Callas che si affidava completamente al suo gusto.
Nata a Milano il 1 giugno 1906 come Elvira Leonardi, portava il nome della nonna, sposata in seconde nozze con il compositore Giacomo Puccini che era solito chiamarla affettuosamente col soprannome Bicchi, birichina, più tardi trasformato in Biki, su suggerimento di Gabriele D’Annunzio. Cresciuta in un ambiente colto e raffinato, tra musica, teatro e arte, aveva sviluppato, sin da piccola, un gusto naturale per l’eleganza.
Aveva imparato a fare la maglia e cucire grazie alla nonna Elvira, durante la Grande Guerra. Dopo gli studi al liceo Manzoni, frequentando il mondo dell’arte e della cultura, aveva viaggiato spesso in Europa per seguire le tournée di Arturo Toscanini, padre della sua cara amica Wally, in Francia, allora patria della moda mondiale, aveva avuto modo di apprezzare lo stile dei couturiers e trarne ispirazione.
Nel 1934, la sua prima esperienza imprenditoriale è stata Domina, casa di biancheria intima che proponeva camicie da notte che somigliavano ad abiti da sera, scollate, trasparenti e sensuali che destarono scandalo e, insieme, ammirazione.
Dopo il successo del nuovo modo di vestire la notte, decise di mettersi in proprio e creare capi di alta sartoria, abiti da gran sera e tailleurs. In breve era diventata la sarta delle maggiori personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e della finanza.
Nel settembre 1936 ha sposato Robert Bouyeure, antiquario francese, con il quale ebbe una forte intesa anche in campo lavorativo. L’anno seguente nacque la loro figlia Roberta, che ha seguito le orme della madre e lavorato con lei fino alla fine.
Dopo la crisi provocata dalla guerra, per risollevarsi, ebbe l’intuizione di mettere la sua arte al servizio delle mutate esigenze sociali e, in un clima profondamente cambiato, pur restando fedele al suo stile, lanciare la prima linea di prêt-à-porter.
Per prima, per sostenere i costi, ha utilizzato fibre sintetiche e artificiali e costruito alleanze con fabbriche di tessuti.
Il suo stile si caratterizzava per gli accostamenti audaci di colori e di tessuti, come il blu marino e il verde mela, il viola e il blu, il giallo e l’arancio, e l’unione di pelle e chiffon, tela e jersey di seta, feltro e raso.
Dalla metà dei Cinquanta alla metà dei Sessanta ha consolidato uno stile italiano che non imitava più la haute couture francese.
È stato il suo decennio d’oro. Grazie al contributo del couturier francese Alain Reynaud, marito di sua figlia, la sua maison ha conosciuto uno sviluppo internazionale. La trasgressione lasciava il posto alla linearità e impeccabilità dello stile.
In quegli anni ha aperto negozi in varie località italiane e svizzere, come Saint Moritz, Portofino e Roma e poi ancora in Francia, negli Stati Uniti e ancora in Giappone, dove ebbe grande popolarità.
È stata questa l’epoca della cliente più nota, Maria Callas, conosciuta nel 1951, di cui ha inventato il look e che, da testimonial d’eccellenza, con le sue tournée in giro per il mondo aveva rafforzato la fama della sartoria. Il loro è stato un sodalizio iconico di amicizia e stile.
È di Biki anche l’abito nero indossato da Jeanne Moreau nel film La notte di Michelangelo Antonioni, del 1961.
Questa signora appartenente a una classe sociale che non aveva bisogno di lavorare, si è impegnata fino all’ultimo giorno della sua vita. Non amava farsi chiamare stilista ma semplicemente sarta. Insignita del titolo di Commendatore prima e di Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, poi, è stata, per diversi anni, nel consiglio d’amministrazione del Corriere della Sera. 
Aveva ereditato dalla madre, che si era risposata con Mario Crespi, uno dei maggiori proprietari, una grossa fetta di azioni dell’impero editoriale.
Ha tenuto rubriche di moda su varie riviste e alla radio.
Dopo gli anni sessanta, che hanno visto il fiorire della rivoluzione anche negli abiti, in contro tendenza, ha lanciato una moda molto sobria, destabilizzando coi suoi abiti da sera confezionati in tweed.
Ha abbandonato le passerelle solo negli anni Ottanta, per dedicarsi al nascente mercato asiatico e alla sua Biki-Japan.
Con la sua morte, avvenuta il 24 febbraio 1999, la maison è stata chiusa.
La documentazione relativa alla sua vita e attività creativa, è depositata presso le Civiche Raccolte Storiche del Comune di Milano.
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afnews7 · 27 days
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Audrey Hepburn, biografia a fumetti, da oggi in italiano
http://www.afnews.info segnala: Scoprite la biografia intima di Audrey Hepburn: “Questo è senza dubbio uno dei tributi più toccanti mai prodotti sulla mamma”, secondo il figlio più giovane di Audrey Hepburn, Luca Dotti. Star del cinema americano e icona della moda fin dagli anni Cinquanta, Audrey Hepburn ha incantato il mondo con la sua naturale eleganza e i suoi look scintillanti. Tuttavia, il…
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ronymultinivel · 11 months
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fiorile-arte · 21 years
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Simone Ponzi / Paolo Lagazzi dedicato ad Attilio Bertolucci Gli occhi di Bertolucci
Una volta, dopo molti anni dal mio primo incontro con Attilio Bertolucci, e dopo già tante pagine da me dedicate alla sua opera, un amico parmigiano mi chiese: “Ma hai intenzione di scrivere per sempre su di lui? “ Candidamente, e forse un po’ provocatoriamente, gli risposi di si, aggiungendo che il mio bisogno di occuparmi della sua poesia nasceva dalla forza del suo mistero. (...) Proprio questo suo abitare l’esistenza come flusso, senza mai preclusioni mentali, ma abbandonandosi all’avventura, al brivido, alla vertigine nascente dello spostarsi continuo delle cose (anche delle cose più minute e impalpabili), faceva di Bertolucci un maestro, e delle parole semi preziosi. Troppi, nel Novecento, hanno posato a maestri perché l’idea di “maestria” possa godere ancora di buona fama. Ma la maestria di Bertolucci era un fatto naturale, inevitabile: era la vibrazione intima di uno stile negato a qualsiasi rigidezza ideologica, a ogni petizione di principio. Senza l’ambizione d’insegnare alcunché, Bertolucci sapeva insegnare tutto: come si guarda un film, come si può leggere un libro o interpretare la moda, e come è possibile difendersi dal cattivo gusto semplicemente socchiudendo gli occhi; come si può far tesoro anche degli errori, e quali piccoli trucchi bastano, certi giorni, per preservare la nostra libertà, la freschezza profonda del nostro respiro. Per pura forza di passione e intuizione, attraverso la prova della vita e la verità della propria poesia, Bertolucci era arrivato, credo, a una sapienza naturale assai prossima a quella dei maestri taoisti. Ogni conversazione con lui era sempre un evento, un segno, un’occasione per scoprire qualcosa, per portare qualche grano di luce ad affiorare dal magma dell’esperienza. Solo avvicinandomi all’arte giapponese ho avvertito una finezza sensibile pari a quella che Bertolucci sapeva esercitare con la nonchalance dei gesti ordinari, delle parole gettate un po’ a caso sul sentiero dei momenti. Ma nessun altro uomo che ho conosciuto ha saputo trasmettermi un amore così assoluto per l’esistenza in tutti i suoi aspetti, poiché nessun uomo più di lui conosceva gli infiniti modi di manifestarsi della bellezza, perfino nelle situazioni più umili, nei luoghi più inappariscenti, nelle plaghe benedette dell’abbandono”. Per questa sua capacità di amore non riesco a crederlo morto. Ha scritto una volta Rilke: “forse i morti sono coloro che si sono appartati per pensare alla vita”. Bertolucci si era appartato ( e in questo senso viveva in un suo esilio) non dalla vita ma dalla storia, che della vita è solo la corruzione l’ombra distorta, l’eco deforme: e non praticava il suo “a parte” per pensare alla vita, ma per liberarla, nella poesia, dal peso delle idee, dal velo dei pensieri che la impoveriscono, soprattutto quando credono di arricchirla. Ecco perché la sua poesia non può arrivare a chi pretende di pesarla con il bilancino della ragione, con gli strumenti a freddo delle poetiche. Per quanto mi riguarda, seguire Bertolucci nell’avventura delle sue parole sarà sempre tentare di intuire a cosa alludono, come quando, nei tramonti estivi di Casarola, cercavo d’intravedere al suo fianco ciò che riusciva a scorgere nell’inazzurrarsi della luce, nell’avanzare quieto della notte sugli spalti dorati del Groppo Sovrano. Paolo Lagazzi, novembre 2003
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lamilanomagazine · 30 days
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Ramacca: nascondeva la cocaina negli slip, 32enne arrestato
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Ramacca (Catania): nascondeva la cocaina negli slip, 32enne arrestato Nell’ambito del potenziamento dei pattugliamenti disposti dal Comando Provinciale di Catania sia sul capoluogo etneo che sulla provincia, finalizzati anche alla prevenzione e repressione dei reati connessi agli stupefacenti, principale fonte di approvvigionamento della criminalità organizzata, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia, hanno arrestato un 32enne di Niscemi per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare, intorno a mezzanotte, nel corso di un posto di controllo del territorio lungo la S.S. 417 nel territorio del comune di Ramacca, precisamente in contrada Gornalunga, i Carabinieri, in servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa,  hanno intimato  l’alt ad un 25enne di Vittoria (RG), alla guida di un’autovettura Kia Stonic a bordo della quale viaggiavano altri due uomini. Durante le fasi dell’ispezione, già dalle prime battute con gli occupanti, i militari si sono subito insospettiti per l’atteggiamento di uno dei due passeggeri, un 32enne niscemese, che ha sin da subito ha mostrato grande apprensione e ostilità al controllo, invitando i Carabinieri a sbrigarsi, in quanto a suo dire avrebbe avuto fretta di raggiungere casa per sbrigare delle faccende urgenti, cosa alquanto insolita considerato il tardo orario. Al contrario, i militari, comprendendo il tentativo di celare qualcosa, hanno invece deciso di effettuare una verifica più approfondita perquisendo i tre giovani e la macchina a bordo della quale viaggiavano. Proprio il 32enne agitato, è stato scoperto che nascondeva sotto la maglia intima un involucro in cellophane contenente 21 grammi di cocaina pura in pietra, della quale se ne è, ovviamente, personalmente assunto la responsabilità del possesso. Il 32enne è stato pertanto posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha poi convalidato l’arresto.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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scontomio · 3 months
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moda-digital · 3 months
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En un minuto reduces tu talla.
El vestido no tiene tu talla pero tú puedes tener la talla del vestido. ¿Cómo? Empezando a vestirte como siempre, desde el interior con refuerzo y sin esfuerzo. 
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El vestido no tiene tu talla pero tú puedes tener la talla del vestido. ¿Cómo? Empezando a vestirte como siempre, desde el interior con refuerzo y sin esfuerzo. 
Reduce una talla en el tiempo que tardas en ponerte una prenda interior que te ayude a reducir tus medidas. Sin necesitad de ir al gimnasio, y de hacer dieta. ¿Qué necesitas reducir? Caderas, cintura, muslos, pecho. ¡Hecho!
La ropa interior reductora esta causando furor entre las mujeres, Ni te imaginas lo que llevan debajo de sus vestidos de alta costura las estrellas de cine en la alfombra roja. Prendas de moda intima para poder lucir con una figura esplendida esos esplendidos vestidos. ¿Cómo son? Es lo menos erótico, seductor, y elegante. Algunas prendas llevan encaje, si lleva encaje en esa zona no puede haber la reducción que necesitas al carecer de refuerzo.
Llevan refuerzo por todas partes para moldear tu cuerpo en aquellas partes que más lo necesites. ¿Has visto como se preparan los embutidos en las granjas y las fábricas? Esto es igual, las mujeres van embutidas en esta prenda. Lo tienes en tres colores clásicos: Negro, blanco y color carne.
Sara Blakely, la fundadora de la marca de prendas íntimas reductoras Spanx, que causó furor entre las mujeres en el año 2000, ha presentado su nueva colección con la conocida modelo, Kim Kardashian. Para que te hagas una idea ¿Te acuerdas de la película "El diario de Bridget Jones"? Ese estilo de ropa interior.
Una de sus clientas reconocidas es la periodista y presentadora, Oprah Winfrey, que esta encantada al descubrir esta marca que le hace sentirse más atractiva. ¿Cuánto cuesta mirarse en el espejo más delgada y atractiva? El tiempo que tardas en vestirte con estas prendas técnicamente preparadas. 
Según los endocrinos hacer uso de esta prenda con frecuencia provoca flacidez. Esto significa que no debes abusar, y no dejar de hacer deporte. 
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appuntisulblog · 4 months
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Moda intima da arcaico e moderno #appuntisulblog @appuntisulblog
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