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#moto mondiale
ncdtgrsy · 9 months
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harunarabaci · 5 days
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sadece motor demek haksızlık olur... ! #hondagoldwing GL1800
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jogallice · 3 months
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Aujourd’hui, vendredi 21/06/24, Journée internationale de la girafe 🦒 Journée internationale de la lenteur 🦥 Journée mondiale de l'hydrographie 💧 Journée mondiale de la moto 🏍️ Journée mondiale de la Sclérose Latérale Amyotrophique (SLA) 🙏 et Journée mondiale du yoga 🧘
Incroyable, j’utilise plusieurs calendriers imprimés et ils m’ont tous indiqué que l’été était aujourd’hui alors qu’en fait, c’était hier❗️Cette année, l’été a débuté officiellement le 20 juin au lieu du 21 comme cela avait été le cas ces dernières années 😲
Je viens d’apprendre que jamais l’été n’avait commencé aussi tôt depuis… 1796 🌞 Donc vu que le début de la saison estivale varie entre le 19 et le 22 juin, est-ce que du coup la Fête de la musique s’est prise les pieds dans le tapis ou bien je soulève un lièvre❓
On va dire que l’évènement musical de la journée ne tient pas compte de la date des solstices et des ajustements liés au calendrier grégorien 😎 Et on va croiser les doigts pour que la météo soit clémente 🤞 En tout cas, dans la cité lacustre, la nuit a été très agitée 🌬️ 
Indice ATMO : le panache de poussières désertiques devrait quitter la région, poussé par un flux de sud-ouest. Une certaine instabilité atmosphérique devrait garantir le passage régulier d'averses parfois orageuses sur l'ensemble du territoire, favorisant ainsi une baisse des concentrations 💨 
La qualité de l’air devrait être dégradée sur le quart sud-est, moyenne ailleurs. L’indice de risque pollinique reste élevé, au niveau 3 en ce qui concerne les graminées, et ce au moins jusqu’à aujourd’hui (on verra demain si il y a du changement) 🤧
Aucun dicton du jour aujourd’hui 😲 J’en ai bien trouvé deux mais pour le premier, ma ligne éditoriale ne me permet pas de le publier, quant au second, comment dire, il est chaud, beaucoup trop chaud, vraiment trop chaud alors je passe mon tour 😳
Bon cinquième jour de la semaine à tous et à toutes 🎷
Bonne fête aux Rodolphe 😘 
📷 JamesO PhotO à Annecy le jeudi 20/06/24 📸
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gregor-samsung · 11 months
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“ Nel giro di 24 ore Yuri è diventato libero, ricco e possessore di un autoveicolo. Le leggi della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca, cioè la Germania est, non permettevano di visitare i paesi occidentali; prima dell’età della pensione si poteva viaggiare solo nei cosiddetti paesi fratelli, del blocco orientale, e neanche in tutti. A partire dall’ottobre del 1989 le grandi manifestazioni di protesta a Lipsia e a Berlino costringono alle dimissioni il primo ministro Honecker, e in seguito l’intero governo. Il 4 novembre la Cecoslovacchia apre le frontiere con la Germania ovest, creando cosí un corridoio che verrà subito attraversato da decine di migliaia di tedeschi dell’est. Il 9 novembre cade il Muro di Berlino, ma Yuri quasi non se n’è accorto. Come tutti ascoltava le notizie, alla radio e in televisione, ma il giorno prima si erano aggravate le condizioni di suo zio Hannes, che viveva da solo. La madre l’aveva pregato di prendersi un permesso per stargli vicino; nonostante si muovesse ormai a fatica, lo zio non aveva mai voluto farsi ricoverare. Yuri non ha chiesto il permesso, tanto in quei giorni non lavorava nessuno. Aveva le chiavi; è salito dallo zio la mattina presto, e l’ha trovato seduto per terra con la schiena contro il divano. Respirava a fatica, aveva rovesciato sul pavimento delle pastiglie e non era riuscito a raccoglierle. Yuri ha raccolto le pastiglie, ne ha date due allo zio con un bicchier d’acqua e ha chiamato l’ambulanza. Siccome però in quei giorni non lavorava nessuno, l’ambulanza è arrivata due ore piú tardi. Intanto, lo zio Hannes aveva fatto in tempo a rivelare a Yuri dove teneva nascosti i suoi risparmi, convertiti al mercato nero in marchi occidentali (in una cartellina sul tavolo; lo zio aveva letto Edgar Allan Poe); a consegnargli le chiavi della sua Trabant verde pisello; a dirgli che per lui era stato come un figlio, il figlio che non aveva avuto; e a morire. Yuri ha atteso l’ambulanza carezzando i capelli dello zio, ancora folti e quasi neri. Poi, rimasto da solo, ha aperto la busta. Gli è sembrato che i soldi fossero parecchi. Ha passato lo sguardo sulla libreria, enorme, in cui per decenni lo zio aveva conservato, insieme ai grandi capolavori della letteratura mondiale, uno sterminato archivio di riviste, anche qualcuna russa, polacca o cecoslovacca. «Kultur im Heim»; «Eulenspiegel»; la «NBI», la «Neue Berliner Illustrierte»; «Film und Fersehen»; «Frischer Wind»… Le aveva raccolte per tutta la vita, dio sa per farsene cosa, e adesso era morto. A Yuri è venuto prima da piangere, poi un attacco di rabbia. Per metri e metri di scaffali, quelle riviste denunciavano in maniera insopportabile che lo zio, e lui stesso, e tutti, avevano sprecato la vita in mezzo a tante sciocchezze che non contano niente. Cosa se ne faceva lo zio, adesso, dei grandi successi sportivi della DDR, delle grandi conquiste sociali a cui nessuno credeva tranne, forse, lui? Meglio bruciarle, quelle riviste, e subito. Yuri ha aperto la finestra perché voleva buttarle in cortile, ma lo sguardo gli è caduto sulla macchina, parcheggiata lungo il muro; adesso era sua. È andata subito in moto, cosa che non si poteva mai dare per scontata, con una Trabant. Lo zio la teneva bene, teneva bene tutto: i suoi libri, le camicie che si stirava da solo. Trattava con rispetto tutto quello che gli stava intorno, povero zio Hannes, cosí onesto, cosí convinto della bontà delle sue idee, evaporate nel giorno della sua morte. Il serbatoio era pieno. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 150-151.
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moonyvali · 1 year
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RIFLETTICI SU
Uriel Crua
"È il 1999. Qualcuno ti dice cose come: tra circa vent'anni esisteranno dei telefoni portatili che saranno più veloci dei computer più potenti in circolazione: ci potrai pagare i conti e perfino lavorare. Tra vent'anni ci saranno monopattini elettrici in affitto per strada, e li metterai in moto con un comando a distanza e ti preleveranno i soldi del noleggio direttamente dal conto. Dei disperati ti consegneranno il cibo a casa, cibo prenotato col tuo telefono-telecomando. Loro guadagneranno un tot a consegna, e lavoreranno come pazzi per due spicci. Sarà la nuova schiavitù. Se cercherai un lavoro, anche se sarai più che qualificato, non otterrai un contratto superiore ai sei mesi, rinnovabile per altri sei mesi, e poi altri sei, e poi ancora: guai a fare arrabbiare il padrone vaneggiando di diritti, perché avrà facoltà di non rinnovarti quel contratto e tenerti al guinzaglio per anni. Se invece sarai tra i fortunati che un lavoro fisso lo hanno, il padrone potrà licenziarti anche senza giusta causa.
Tra vent'anni circa i governi di mezzo mondo riusciranno a fare credere a tutti che un raffreddore è così letale da doverli costringere in casa per mesi, pena multe e in alcuni casi il carcere. Non potrai vedere i tuoi parenti. Non potrai entrare in chiesa. Non potrai celebrare funerali. Ma potrai ordinare pizze col tuo telefono-telecomando e lo schiavo immigrato te le porterà fino al pianerottolo.
Tra vent'anni ai bambini sarà impedito di andare a scuola se non hanno uno "stato di salute" certificato dal governo. Poi ad alcuni verrà impedito, sempre se sprovvisti del certificato di salute, persino di andare al bar o di entrare in posta.
In alcuni comuni il certificato di salute sarà legato alle emissioni inquinanti della tua autovettura, e se non comprerai macchine nuove ogni due anni, non potrai circolare in alcune zone della tua città, ma potrai restare a casa a guardare tutti i film che vuoi grazie al tuo telefono-telecomando.
Solo tramite il tuo telefono-telecomando potrai accedere ad alcuni servizi essenziali come anagrafe, passaporto, previdenza.
Quasi tutti pagheranno attraverso il telefono-telecomando, e il contante pian piano sparirà fino a permettere ad alcuni governi di spegnere una protesta semplicemente spegnendo i conti-correnti dei manifestanti.
Ah. E ci sarà la terza guerra mondiale ma tutti saranno convinti di combattere in nome della pace."
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anchesetuttinoino · 3 months
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Ecocidio, ultima fermata del diritto penale totale
L'ecocidio, ultima fermata del diritto penale totale - Tempi
Il partito di Bonelli e Fratoianni propone una legge per accusare di genocidio chi inquina e mandarlo in galera sulla base prove vaghe e accuse fumose in nome del principio di precauzione. Una follia giustizialista a cui bisogna opporsi
E galera per tutti. Questa potrebbe essere la riscrittura del celebre capolavoro cinematografico …e giustizia per tutti con Al Pacino, se a dirigerlo fossero stati Bonelli e Fratoianni, dinamico duo della politica italiana, due per i quali vanno bene i diritti e le libertà (queste un po’ meno soprattutto quando economiche o legate alla proprietà privata) ma per i quali alla fine l’esito, lo sbocco, l’approdo di tutto deve essere la galera. A parte quando, nella loro veste di talent scout dei candidati potenziali, si imbattono in qualcuno da tirar fuori dalle carceri, da candidare e far eleggere.
Processiamoli tutti, Dio riconoscerà i suoi
Bonelli si era già fatto “apprezzare”, in questa inarrestabile deriva di pan-penalizzazione totale della società e dei comportamenti umani, ventilando l’ipotesi di un reato di negazionismo climatico, ennesimo giro di vite, assolutamente indeterminato e fumoso nei presupposti e nella definizione stessa, contro le opinioni critiche, per quanto motivate e articolate.
Per dirne una, il recente libro La grande bugia verde di Nicola Porro (Liberilibri), in cui si mettono a sistema le opinioni di scienziati critici con la vulgata terrorizzante sul cambiamento climatico, nel generale canone di indeterminatezza della fattispecie incriminatrice escogitata dai rossoverdi sarebbe potuto incorrere in problemi. D’altronde la sinistra, verde e radicale, è sempre un po’ così. Processiamoli tutti, Dio riconoscerà i suoi.
L’ecocidio non è solo un reato ambientale, è un genocidio
Di quella roba per fortuna non se ne è sentito più niente, ma è tornata in auge un’altra antica e pessima battaglia dei rossoverdi: il reato di ecocidio. Contrariamente alle polemiche montanti in questi giorni, i materiali ideatori del disegno di legge non sono direttamente Fratoianni e Bonelli ma il loro deputato Filiberto Zaratti che tale proposta ha presentato il 24 luglio 2023. Solo ora però assurgendo a indiretta fama, nonostante l’apprezzabilissimo sforzo di partorire l’ennesimo profluvio di pene. Dal canto loro, il soccorso rossoverde si è messo subito in moto.
E Bonelli ha fatto sponda al suo onorevole, richiamando l’esigenza di modificare lo Statuto di Roma che disciplina la ragion d’essere della Corte penale internazionale; sì, avete letto bene, perché l’ecocidio, lo si intuisce sin dal nomen scelto, è a tutti gli effetti un genocidio, un crimine contro l’umanità e le generazioni future, non un mero reato ambientale. Così qualificandolo peraltro ne discende anche la abnorme conseguenza di decretarne la imprescrittibilità, cosa che infatti la proposta fa espressamente all’articolo 6: nei fatti, gli inquinatori come i componenti delle Einsatzgruppen che al comando di Otto Ohlendorf fecero scempio di ebrei, e non solo, durante la Seconda guerra mondiale.
Il Parlamento, da sempre, è innovativa e inventiva fucina di dadaismo legislativo, tanto nel merito quanto nei metodi di tecnica legislativa. In alcuni casi, stramberie persino simpatiche o puramente segnaletiche, davanti cui farsi quattro risate. Quando però scendiamo nell’ombroso e delicato campo del diritto penale, e in gioco si trova la libertà dei cittadini, c’è sempre poco di cui divertirsi e invece molto di cui preoccuparsi.
Il cattivo esempio dell’Ue e il principio di precauzione
Proprio a maggio 2024, colpo di coda della deriva iper-ideologizzata del Green Deal, l’Unione Europea ha approvato una Direttiva che ha istituito una notevole serie di nuove fattispecie incriminatrici nell’alveo della materia ambientale. Un approccio repressivo che peraltro pone a carico delle imprese tutta una ulteriore serie di incombenti e soprattutto di responsabilità di ordine penale, sulla scia dei modelli di compliance e di responsabilizzazione amministrativo-penale che pure in Italia, dal d.lgs n. 231/01 in poi, conosciamo bene. Non è difficile immaginare quanto attrattiva questa Direttiva, che dovrà essere recepita e attuata nei prossimi due anni dagli Stati membri, possa essere per investitori e soprattutto aziende.
Quando ci si preoccupa del tappo della bottiglia, direi che si sta impostando la battaglia sul crinale sbagliato: non c’è bisogno di rendersi farseschi per dire che l’Unione soffre di un feticistico complesso di iper-regolazione, soprattutto perché probabilmente sono le norme di matrice penale a dover interessare di più.
Come al solito, e questo non può che essere un tratto comune tanto all’ecocidio modellato da Zaratti/Fratoianni/Bonelli quanto dalla direttiva Ue, a fare la parte del leone è il principio di precauzione con cui negli ultimi anni abbiamo dovuto familiarizzare.
Che paura la “società del rischio zero”
Nato proprio nell’alveo del diritto ambientale, il principio di precauzione, sovente intrecciato a quello di prevenzione ma da cui pure differisce per natura e funzione, è il convitato di pietra delle società altamente tecnologiche in cui si viene a minimizzare il rischio. La precauzione infatti, a differenza della prevenzione, non ambisce a evitare il palesarsi di una data situazione che si sa con certezza essere patologica, dannosa o esiziale: al contrario essa ambisce a sterilizzare in radice la potenzialità del palesarsi di un rischio che potrebbe essere o non essere dannoso. Potentially harmful recita la Direttiva Ue. Una dannosità potenziale che troviamo non per caso anche nella proposta di legge sull’ecocidio.
Applicato all’ambiente, alle pandemie, alla bio-ingegneria, a tutto ciò che per accelerazione tecnologica non riusciamo a governare a suon di norme dettagliate, il principio di precauzione è, come ha scritto Sunstein, «diritto della paura»: si basa sulla paura che un dato evento possa palesarsi, e così facendo criminalizza il rischio. Peccato, sia per i regolatori Ue, sia per Bonelli, Fratoianni e Zaratti, che il progresso umano si sia basato storicamente sulla accettazione razionale del rischio, sulla sua comprensione e sulla emersione di strumenti di mitigazione. Dai mercanti medievali che aprirono rotte nuove collegando tra loro città e Paesi agli scienziati fino agli imprenditori della rivoluzione industriale, il rischio è stato motore non tanto invisibile della evoluzione del genere umano.
Le città mercantili della Lega Anseatica, quelle meravigliose gemme turrite che affacciano sul Baltico, recavano inscritta sul portone di ingresso delle case e delle gilde mercantili la famosa frase navigare necesse est, vivere non est necesse. La società del “rischio zero”, lo abbiamo sperimentato in pandemia, è una società statica, paludosa, museale, ferma, destinata alla estinzione, più che alla mera decrescita.
Definizioni fumose, istigazione all’ecocidio e pene severissime
L’aspetto più inquietante del diritto penale sottomesso alla ideologia è che esso raramente si perita di piegarsi ai principi garantistici propri di un ordinamento liberale: il giacobinismo rossoverde, posseduto dal sacro furore della giustizia climatica, snuda le sue metaforiche ghigliottine senza andare troppo per il sottile.
E così, scartabellando la proposta di legge, ci si imbatte ad esempio nella definizione del reato, all’articolo 2.
“Si considera reato di ecocidio qualsiasi atto illecito o arbitrario commesso con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità che il medesimo atto causi un danno grave e diffuso o a lungo termine all’ambiente o a un ecosistema”.
Una sostanziale probabilità. E quando, di grazia, la probabilità sarebbe sostanziale? Ma soprattutto, visto che parliamo di reati e quindi conta anche l’elemento soggettivo, come si prova concretamente che un soggetto si era palesato il fatto di voler commettere un atto che avrebbe, per sostanziale probabilità, cagionato un danno? Una sorta di probatio diabolica eco-penale.
Se è ecocidio possono deciderlo anche gli ambientalisti
Anche il richiamato “atto arbitrario” non è male e viene scolpito come «un atto che non tiene conto di un danno che sarebbe chiaramente eccessivo rispetto ai benefìci sociali ed economici previsti». L’ho dovuto rileggere diverse volte, e tremo al pensiero che una roba del genere possa finire nelle mani di una Procura e di un giudice; talmente evanescenti e spettrali le maglie definitorie da lasciar possibile tutto e il contrario di tutto, fino alla caducazione da parte della Corte Costituzionale quando e se sarà investita della questione.
Conformemente alla ipostatizzazione di una “volontà generale” messa in moto contro gli ecocidi, la potenziale legge individua, parola grossa, il “pubblico interessato” definito come «le persone colpite o che potrebbero essere colpite dai reati di cui alla presente legge; si considerano interessati i soggetti che hanno un interesse sufficiente o che dimostrano la lesione di un diritto, nonché le organizzazioni che promuovono la protezione dell’ambiente». Quindi il gingillo si mette in mano tanto a persone realmente colpite da disastri ambientali quanto in quelle degli eco-svalvolati.
E dato che conformemente alla loro tradizione, i rossoverdi detestano la libertà, soprattutto quella di parola, si pensa bene all’articolo 3 di introdurre il reato di istigazione all’ecocidio, punito con la reclusione da tre a sei anni. Senza alcuna definizione, senza dire in cosa si sostanzi davvero una istigazione all’ecocidio. Da dodici a venti anni invece spettano a chi commetta l’ecocidio “classico”. Una forbice abbastanza dilatata, peraltro. Che dire, opporsi alla approvazione e introduzione di questa roba è un imperativo di ordine morale per chiunque abbia a cuore la libertà.
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myrquez · 4 months
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A quanto pare ducati avrebbe offerto a Martin la sella ufficiale con la clausola che se marc avesse vinto il mondiale in ufficiale ci sarebbe andato lui. Martin ha accettato mentre marc ovviamente ha mandato tutti a quel paese pretendendo il contratto ufficiale subito altrimenti sarebbe andato in Aprilia, perché un otto volte campione del mondo non si fa trattare come una marionetta e decide lui dove correre.
In ducati sono dei dilettanti allo sbaraglio
(Parè che ducati da adesso in poi cercherà di aiutare marc dandogli qualche aggiornamento...)
sono sveglia da nemmeno tre ore oddio da dove è saltato fuori questo retroscena 😭
che poi non per qualcosa e lo dirò pure piano sotto voce, ma che razza di presa per il culo di clausola sarebbe poi. mi stai praticamente obbligando a scegliere pramac, perché vuoi davvero che io lo vinca il mondiale al mio primo anno in ducati con un team clienti e altri 2-3 davanti con la moto aggiornata? e mai metterei in dubbio marc va bene che è alieno ma sono condizioni barbariche per me fai prima a dirmi statti in pramac
quindi godopoli se fosse vero perché marc avrebbe fatto una retroinculata pazzesca
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Le Collectif PMA 2024 présenté par Pays de Montbéliard Agglomération
Ce mercredi 18 septembre 2024, Pays de Montbéliard Agglomération (PMA) a présenté officiellement le collectif PMA 2024 et a remis à cette occasion les tenues officielles aux jeunes sportifs. Cette année, il regroupe 12 sportifs de haut niveau qui bénéficient d’une aide de l’Agglomération afin de poursuivre leur projet sportif et professionnel tout en valorisant l’image du territoire. Cette année, PMA a affecté 26 500 € en soutien des athlètes du collectif. "Depuis 2011, l’Agglomération accompagne et encourage les jeunes dans la pratique sportive. Les membres du collectif PMA, des athlètes de haut niveau soutenus financièrement par l’Agglomération, sont les premiers ambassadeurs de cette politique du sport pour tous. Ce collectif permet de promouvoir l’image sportive du Pays de Montbéliard et de faciliter les conditions d’entraînement des sportifs de haut niveau licenciés sur le territoire", souligne Charles Demouge, Président de Pays de Montbéliard Agglomération. Chaque athlète bénéficie d’une aide financière annuelle et d’une tenue aux couleurs de PMA. En contrepartie, il s’engage à participer à certains évènements organisés par l’Agglomération, arborer les couleurs du Pays de Montbéliard et à promouvoir Pays de Montbéliard Agglomération sur les réseaux sociaux. Pays de Montbéliard Agglomération affiche ainsi son soutien total aux sportifs et athlètes de haut niveau licenciés dans un club du Pays de Montbéliard et démontrent leur motivation et leur ambition, tant par les résultats de la saison écoulée que par les objectifs qu’ils se fixent. Les critères de sélection du collectif PMA Pour être retenus, les athlètes doivent répondre à 3 critères : être amateur (ne pas avoir de statut professionnel) ; être licencié dans un club du Pays de Montbéliard ; être inscrit sur une des listes ministérielles : espoir, collectif national ou haut niveau (relève, seniors ou élite). 12 athlètes sont membres du Collectif PMA 2024 : Marcus BURGER – Age : 20 ans – Statut ministériel : espoir – Discipline : moto enduro – Licencié au club : Team Enduro Franche-Comté de Dambelin – Membre du collectif PMA depuis 3 ans – Montant de subvention attribué : 2 000 € En 2023, Marcus est dans le top 10 du Championnat de France et d’Europe d’enduro. EN 2024, il devient champion de France cross-country en espoir et actuellement en tête du Championnat de France d’enduro. Eva LACHERAY – Age : 24 ans – Statut ministériel : haut niveau - catégorie relève – Classement Fédération Internationale Escrime : 15e – Discipline : escrime / elle fait partie de l’élite française du fleuret – Licenciée au club : Les Lions de Montbéliard – Membre du collectif PMA depuis 2015 – Montant de subvention attribué : 7 500 € En 2024, Eva a eu l’honneur de participer aux Jeux Olympiques à Paris où elle a terminé 5e en fleuret par équipe et 13e en fleuret individuel. Classée 15e au ranking mondial à la fin de cette saison elle fait directement partie du tableau principal sans passer par les qualifications lors des premières coupes du monde 2024-2025. Elle a également pris part aux quarts de finales du Grand Prix de Washington et des championnats d’Europe senior à Basel. Jade MARAVAL – Age : 22 ans – Statut ministériel : espoir – Discipline : athlétisme lancé de javelot – Licenciée au club : Elle est licenciée au FCSMO Athlétisme et fait partie de la section haut niveau du MBA (Montbéliard, Belfort, Athlétisme) – Membre du collectif PMA depuis 5 ans – Montant de subvention attribué : 5 000 € Avec un record personnel de 56 mètres 61, Jade présente la deuxième meilleure performance de l’année. Après avoir remporté son 8e titre de Championne de France en javelot en février, Jade a terminé à la première place de la Coupe d’Europe du Javelot U23 un mois plus tard. Au cours de la saison 2023/2024, Jade a également été vice-championne de France Elite hivernale et vice-championne de la Méditerranée U23. Elle termine 3e au championnat de France Elite. Marine MERBITZ – Age : 18 ans – Statut ministériel : espoir – Discipline : marche athlétique – Licenciée au club : Montbéliard-Belfort Athlétisme – Membre du collectif PMA depuis 1 an – Montant de subvention attribué : 1 000 € En 2023 et 2024, Marine a été 6 fois vice-championne de France de marche athlétique en salle et sur piste. Cette année, Marine bat aussi le record de Bourgogne Franche-Comté junior en 13’11 sur 3000 mètres en marche en salle. Sélectionnée en équipe de France 3 fois, elle a reçu une médaille d’argent européenne en équipe en 2024. Avec un record personnel en 47’47 sur 10 000 mètres de marche sur piste aux Championnats de France élites, Marine a également participé : – aux 10 000 mètres de marche mondiale et s’est positionnée 24e, – aux 10 000 mètres de marche européenne et s’est positionnée 8e. Mélitine MOREL – Age : 14 ans – Statut ministériel : haut niveau - catégorie relève (surclassée) – Discipline : ski nautique – Licenciée au club : Ski Nautique Montbéliardais – Membre du collectif PMA depuis 2 ans – Montant de subvention attribué : 3 000 € En juillet 2024, Mélitine finit quadruple championne de France en slalom figures saut et combiné à Toulouse. Elle se place 5e en slalom, 6e en figures et obtient une médaille de bronze par équipe lors du Championnat du monde junior U17 au Canada. Cet été, Mélitine devient également championne d’Europe de slalom à Recetto, 5e en figures, 4e au combiné en Italie et médaillée de bronze avec l’équipe de France. Zakariya NOUI – Age : 17 ans – Statut ministériel : espoir – Discipline : karaté – Licencié au club : Bethoncourt Karaté – Membre du collectif PMA depuis 1 an – Montant de subvention attribué : 1 000 € 50e au classement mondial, Zakariya a terminé 2e à l’open France en junior dans la catégorie -55kg en mai 2023. Cette année, il a été à la 3e place lors de l’open international au Luxembourg en junior (catégorie -55kg) et à la 2e place lors de l’open international à Orléans (catégorie -52kg). Corentin LEQUET – Age : 20 ans – Statut ministériel : haut niveau - catégorie relève – Discipline : cyclocross – Licencié au club : Centre Cycliste Etupes – Membre du collectif PMA depuis 1 an – Montant de subvention attribué : 1 000 € En 2023, Corentin participe à la Coupe de France à Quelneuc où il se positionne en première et deuxième position. La même année, il finit 8e au Championnat d’Europe à Pontchateau et en première et deuxième position en Coupe de France à Albi. En 2024, il a terminé 15e au Championnat de France à Camors. 5 nouveaux membres du collectif : Florian PACHECO – Age : 18 ans – Statut ministériel : espoir – Discipline : athlétisme – Licencié au club : FCSMO Athlétisme – Montant de subvention attribué : 1 000 € En juin 2023, Florian est devenu Champion de France cadet du Décathlon où il a battu ses records personnels (14″66 sur 110m haies, 41m92 au javelot et 4’43 sur 1500m). Il a également obtenu une médaille de bronze pour l’épreuve du 40 mètres haies. Fanny Aurore PELTIER – Age : 27 ans – Statut ministériel : collectifs nationaux – Discipline : athlétisme – Licencié au club : MBA (Montbéliard, Belfort, Athlétisme) – Montant de subvention attribué : 1 000 € Durant sa carrière, Fanny a été notamment Championne de France, vice-championne du monde et vice-championne d’Europe en relais 4x100 mètres, finaliste aux jeux olympiques des jeunes. En 2024, elle participe à la qualification relais 4x400 mètres pour Jeux Olympiques. Elle a terminée 7e place aux championnats du monde relais à Nassau, 3e au meeting international de Jacksonville et vainqueur du 400 mètres finale des championnats de France interclubs. Naël ROUFFIAC – Age : 19 ans – Statut ministériel : haut niveau - catégorie relève – Discipline : VTT – Licencié au club : Centre Cycliste Etupes – Montant de subvention attribué : 1 000 € Naël est 2 fois vainqueur du classement Général de la coupe de France de VTT (cadet et junior). En 2023, il est vainqueur de la Junior Séries de Guéret (en France), Granichen (en Suisse) et à Brouains (en France). Il participe à la Coupe de France et se place 1er du podium. En 2024, Naël se place 5e du classement des Championnats de France espoir première année et 28e de la Coupe du Monde à Val di sole (en Italie). Henri-François HAQUIN – Age : 21 ans – Statut ministériel : haut niveau - catégorie relève – Discipline : cyclisme sur route – Licencié au club : Centre Cycliste Etupes – Montant de subvention attribué : 1 000 € En 2024, Henri-François se positionne dans le top 10 lors de la 5e édition du tour PMA critérium professionnel. Cette année, il a obtenu 5 victoires (voir liste ci-dessous) et a fait 7 podiums. Henri-François intègre également les rangs professionnels cette année (équipe encore non connue à ce jour). o Vainqueur de la dernière étape du tour de Côte d’Or o Vainqueur de l’estivale bretonne o Vainqueur de la 4e étape du tour d’Alsace o Vainqueur de la 3e étape du Tour du Pays Roannais o Vainqueur de la 2e étape du circuit de Saône et Loire Simon BARAN – Age : 21 ans – Statut ministériel : haut niveau - catégorie relève – Discipline : cyclisme sur route – Licencié au club : Centre Cycliste Etupes – Montant de subvention attribué : 1 000 € En 2024, Simon participe au Championnat de France espoirs et se place en 14e position. Il termine 6e au Tour du Pays Roannais et également au tour du Charollais. Il détient le prix d’Igney et a terminé 2e de l’agglo tour de Bourg-en-Bresse. Read the full article
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vintagebiker43 · 6 days
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“All'inizio ho pensato a uno scherzo della sua creatività. La notizia invece era vera. Straziante. Ho conosciuto Luca Salvadori 10 anni fa, correva l’europeo Stock 600. Oltre al talento, aveva fretta di arrivare. Facevamo lunghe chiacchierate, spesso consolatorie. Lo sport difficilmente accontenta, e Luca voleva dimostrare al suo papà di meritare una chance.
Era un ragazzo riservato, molto educato, sensibile. Si metteva addosso tanta pressione, forse perdendo il gusto di correre in moto. Poi, con la mille, ha iniziato ad avere problemi all’avambraccio, compromettendo la sua ambizione mondiale, ma non si è arreso. Pur di correre, è sceso di un gradino e si è inventato un modo nuovo di raccontare le corse da “dentro”. Nei weekend faceva il doppio lavoro, pilota e youtuber.
È lì che ho visto realizzarsi quel giovane in cerca di riscatto. Aveva voltato pagina, correva per il gusto di farlo, glielo leggevi in faccia. Era riuscito a trovare la chiave della felicità. L’ultima volta l’ho visto al WDW, aveva già vinto anche su strada. Poteva chiuderla lì, non doveva dimostrare più niente. Ho capito però che non poteva farne a meno. Non correva per costruirsi il personaggio, lo faceva perché era pilota dentro.
‘Max, provo delle sensazioni speciali, è troppo bello’. La sua euforia fu la risposta alla mia paura, in quell’ultima intervista a Misano. Quanto è stato grande Luca, è commovente scoprirlo oggi: l’amore, il rispetto, la riconoscenza arrivata da ogni angolo del motociclismo, è il più grande tributo a un amico. È un momento triste, ma voglio consolare un pezzettino anche del vostro cuore, sussurrandovi che… se n’è andato un ragazzo felice”.
- Il ricordo di Max Temporali
#MemasGP#LucaSalvadori#MaxTemporali
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fiat500nelmondo · 14 days
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Fiat 500 in Brianza: Partecipa al Raduno del 15 Settembre!
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Appassionati di Fiat 500, preparatevi! Il 15 settembre 2024 ci aspetta un tour emozionante attraverso la Brianza, fino al Lago di Como. Un’occasione imperdibile per vivere una giornata piena di passione, allegria e motori.
Cari amici e appassionati di Fiat 500, è arrivato il momento di rimettere in moto i nostri gioiellini! Domenica  15 settembre 2024  ci aspetta una giornata unica, ricca di emozioni e divertimento, con il raduno "Giriamoci la Brianza". Se possiedi una Fiat 500 o una delle sue derivate, questo evento è perfetto per te! Non solo potrai trascorrere una giornata in compagnia di altri appassionati, ma avrai l’occasione di esplorare alcuni dei luoghi più affascinanti della Brianza e del Lago di Como. Il Programma della Giornata La giornata inizia con il ritrovo a Vedano al Lambro, Monza,  dalle ore 8:00 alle 10:00. Qui potrai incontrare altri partecipanti e ricevere una sacca con gadget ricordo del raduno. Dopo aver fatto un giro per le strade del paese, partiremo tutti insieme alle 10:30 per la prima tappa del nostro viaggio: Colico, una splendida località sulle sponde del Lago di Como. A Colico ci aspetta una visita guidata al Forte Montecchio Nord, una delle fortezze meglio conservate della Prima Guerra Mondiale. Il costo della visita è di 10€ per gli adulti e 6€ per i ragazzi, ma ti assicuriamo che ne vale la pena! Sarà un’occasione per fare un tuffo nella storia, ammirando un pezzo importante del nostro passato. Dopo la visita, pranzeremo insieme, ma sarà un pranzo al sacco: ognuno potrà portare ciò che preferisce, magari gustandosi un bel panino vista lago! Dopo pranzo, il tour prosegue con una bellissima tratta di circa 65 km che ci porterà verso Como. Qui faremo una breve sosta presso il supermercato Bennet a Como Tavernola, dove potremo salutarci dopo una giornata intensa, ma carica di divertimento e passione.
Tante Opzioni per Partecipare!
Il raduno "Giriamoci la Brianza" è aperto a tutti i proprietari di Fiat 500 e derivate, e quest’anno ci sono 5 diverse opzioni tra cui scegliere, per soddisfare le esigenze di tutti: 1. Iscrizione a Vedano al Lambro: Partecipa solo al ritrovo e fai un giro tra le vie del paese. Riceverai anche una sacca con gadget come ricordo della giornata. 2. Giro turistico fino a Colico: Un’opzione perfetta per chi vuole fare il primo tratto del percorso e, se desidera, visitare il Forte Montecchio. 3. Giro completo del Lago di Como: Un’esperienza unica per chi vuole ammirare tutte le meraviglie che il lago ha da offrire. 4. Attraversamento del Lago di Como in battello: Partiamo da Varenna e raggiungiamo Bellagio in battello, per poi rientrare in autonomia. 5. Attraversamento del lago in pedalò: Se vuoi una sfida originale, puoi montare un pedalò e attraversare il lago in completa autonomia. Un’opzione un po’ stravagante, ma sicuramente indimenticabile!
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Perché Non Puoi Mancare Se ami la Fiat 500, questo raduno è un’opportunità imperdibile per condividere la tua passione con altri appassionati come te. Il piacere di guidare la tua 500 attraverso i paesaggi della Brianza, la visita storica al Forte Montecchio e l’atmosfera conviviale renderanno questa giornata davvero speciale. Non importa se deciderai di fare solo una parte del percorso o di affrontare tutto il tour completo: l’importante è esserci e vivere insieme l’emozione di una giornata all’insegna della nostra amata auto. Le iscrizioni sono ancora aperte, ma i posti sono limitati, quindi non aspettare oltre! Prepara la tua Fiat 500 e iscriviti subito. Ci sono opzioni per tutti, dai più tranquilli ai più avventurosi. Che tu voglia fare un semplice giro in paese o attraversare il lago in pedalò, troverai sicuramente l’opzione giusta per te. Concludiamo in Bellezza Quindi, cosa stai aspettando? Prepara la tua bellissima Fiat 500, lucida la carrozzeria, e unisciti a noi per una giornata indimenticabile. L’appuntamento è per domenica 15 settembre 2024, a Vedano al Lambro. Non perdere questa occasione per vivere la passione, la nostalgia e la felicità che solo la nostra amata 500 sa regalare. E tu? Hai già scelto a quale opzione partecipare? Raccontaci nei commenti la tua preferita e preparati a vivere un’esperienza unica!
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alain-keler · 18 days
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Un pays entouré de murs.
J’ai cherché une définition de Mur. Comme dans tous les dictionnaires, les définitions sont multiples. Pour le Robert un mur est un ouvrage de maçonnerie qui s’élève sur une certaine longueur et qui sert à enclore, à séparer ou à supporter une poussée. Construire, bâtir, élever, abattre un mur, fermer un lieu de murs, murer, emmurer.
Les synonymes sont nombreux : Mur d’enceinte, raser les murs, mettre quelqu’un au pied du mur. Au figuré, ce qui sépare, forme obstacle. Un mur de manifestants, un mur d’incompréhension. On trouve aussi le mur du son, franchir le mur du son, au football faire un mur décrit une ligne de joueurs placés entre le tireur et le but lors d’un coup franc, ce qui est assez éloigné du travail que je vais développer, quoique !
En recherchant bien, on arrive à la définition d’une frontière. En géopolitique, on parle de murs, de murs-barrières ou de barrières frontalières pour qualifier les ouvrages visant à contrôler de façon drastique, voire à rendre impossible les flux illégaux de personnes, mais aussi de certains biens aux frontières.
Et puis il y a les drapeaux, symboles d’une identité, d’un groupe ou d’une communauté, brandis dans des manifestations, qu’elles soient sportives ou politiques.
 Les religions sont aussi des murs, souvent infranchissables, tant le travail fait sur des cerveaux dociles les rend inaptes au développement intellectuel. On le voit quotidiennement et mondialement !
Dans l’éditorial du journal Le Monde du mercredi 4 septembre 2024 on peut lire : « Le premier ministre israélien a décidé. Près de onze mois après le massacre de civils israéliens par le Hamas, l’éradication du mouvement terroriste demeure sa priorité. Pas la libération des dizaines d’otages capturés le 7 octobre 2023 et encore retenus dans la bande de Gaza. Au lendemain de la découverte des corps de six otages Netannyahou est resté ferme, insensible aux protestations que son intransigeance suscite dans l’opinion israélienne. Il exige ainsi le maintien du contrôle par Israël des quelques kilomètres de frontière qui séparent Gaza de l’Égypte, en désaccord avec son ministre de la défense ». 
 Le couloir de Philadelphie a été établi comme zone tampon entre l’Égypte et la bande de Gaza en 1979, puis reconduit en 1995 après les accords d’Oslo.
Le mercredi 13 septembre 2005 je me trouvais à Gaza après le départ des israéliens. Le Hamas avait fait exploser une partie du gigantesque mur d’acier qui séparait Gaza du couloir laissant la voie libre vers l’Égypte.
Voici un extrait de mon journal de l’époque et qui sera accompagné de deux photos du passage ouvert, pile et face !
« La frontière avec l’Égypte a été ouverte. Les égyptiens veulent faire un cadeau aux palestiniens après l’incident d’hier qui aurait vu la mort d’un jeune palestinien essayant de passer cette frontière. En fait, cette mort n’a jamais été confirmée, et l’explication de cette ouverture non plus. Il semble qu’il y ait eu une pression telle qu’il fallait faire quelque chose avant que tout cela ne tourne à l’émeute. De toutes manières, je ne vois pas trop les égyptiens faire des faveurs aux palestiniens, il se dit qu’ils sont très racistes à leur égard.
« It’s Christmas », me dit un homme traversant la frontière. Ils sont des milliers à escalader le mur qui sépare Philadelphia road de l’Égypte, en fait ce petit mur est la vraie frontière.
Hommes, femmes voilées, enfants, vieillards, moutons, j’ai même vu une grosse moto portée par-dessus ce mur. Ils sont simplement heureux. C’est une ouverture de la cage. C’est la première fois depuis 1982 et la construction de cette frontière que les palestiniens peuvent quitter librement Gaza. L’événement est de très grande importance.
Le pays entouré de murs, c’est Israël, ou-et la Palestine. C’est comme on veut, en fonction de ses idées politiques ou géopolitiques sur la question, un pays, deux pays, une confédération ou une union économique à l’instar de l’Union Européenne. 
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parolequotidiane · 23 days
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ISOLE CANARIE: DOVE SFIDAREL’ONDA PERFETTA
a cura della redazione L’arcipelago spagnolo regala vento e moto ondoso favorevole lungo i 1583 chilometri di costa, tanto che ogni anno sulle isole si tengono le più note competizioni fra surfisti professionisti e semplici appassionati. Le Isole Canarie sono da sempre una delle destinazioni europee più ambite per i praticanti di surf a livello mondiale. Acque cristalline, paesaggi suggestivi,…
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rosesinvalley · 8 months
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Sailor Jerry, tattoo et moto
Sailor Jerry et Harley c'est une histoire de valeurs.
Customiser des Harleys c’est l'esprit custom ultime alors avec des tattoos de Norman Collins encore plus.
Norman Collins, Sailor Jerry, tatoueur de renom dans les années 50 à Honolulu et le créateur du tattoo traditionnel celui des marins et des bikers. Lui même marin dans la navy, il raconte dans ses tattoos "la Ruine de l'homme" a cause de la guerre dont il fut témoin pendant la deuxième guerre mondiale et quand il installe son salon dans le quartier chaud à Honolulu.
Sailor Jerry est aujourd'hui une marque de rhum qui s'est approprié l’état d'esprit et tous les dessins de Norman Collins (sans descendance).
En analysant les tattoos de Sailor Jerry, nous comprenons les états d’âmes d’hommes, du mépris, de la dureté de la guerre et le réconfort qu’avaient ces marins à Honolulu, dans la sensualité des femmes, dans le rhum et avec Sailor Jerry dans le tattoo. Il fut aussi le premier à étudier l'art du tattoo japonais l'Irezumi et perfectionna son style, sa technique jusqu'à sa mort.
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“LES TATTOOS SONT LA PROVINCE DES PERSONNES QUI VIVENT EN DEHORS DES CONTRAINTES… “ SJ
«Entre nos racines, nos valeurs et nos traditions américaines communes, collaborer avec Harley-Davidson est un choix naturel et stimulant», avait déclaré Josh Hayes, responsable de la marque pour Sailor Jerry Spiced Rum. 
«Harley-Davidson partage les vraies valeurs américaines du Sailor Jerry en matière de liberté et de vie en dehors des normes. Avec Harley-Davidson, nous nous attendons à un long partenariat qui célèbre nos croyances communes en matière de marque. ”
Des pinstripers customisent casques, motos, voiture. comme @theoriginalashe sur un casque Helmet
youtube
photo et vidéo sur le site de Sailor Jerry
L' esprit rebelle et anti-conformisme du tattoo ne pouvait que coller au bikers . Dans les années 50 et 60, les bandes de motards criminalisés, détenus et d'autres sans le désir ou l'attente de «monter» dans la société se faisaient tatouer chez Sailor Jerry.
Depuis en 2017, Harley créa un événement pour son 115 ème anniversaire avec Sailor Jerry, faire customiser 22 Harley dans tous le pays par les plus talentueux.
Les trois modèles choisis pour la personnalisation sont les Harley-Davidson® Roadster , le Iron 883 et le Forty-Eight en raison de leur style américain classique. 
Les artistes de tatouage Megan Massacre , JonBoy , et le propriétaire d'Elm Street et le juge Ink Master, Oliver Peck , ne manquent pas pour ses tatouages traditionnels américains. 
D'autres artistes légendaires non tatoueurs se lancent dans la mêlée, tels que le designer automobile Michael Ramirez, le muraliste Alexander Mijares et l'artiste L'Amour Supreme. Leur tâche consiste à prendre le flash art traditionnel américain emblématique créé par Norman "Sailor Jerry" Collins et à lui donner sa propre tournure.
ça vousdit de customiser votre engin ? avec les tattoos Sailor Jerry ?  Une rose sur le bras  ?
Site de la marque
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finaguide · 1 month
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Vous devez éviter d'utiliser des transporteurs privés, ainsi que des poussettes "tuk-tuk" à trois ou quatre places basées sur des motos
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Compte tenu de la situation sanitaire et épidémiologique, l'utilisation des bus urbains est également déconseillée.  Il est plus sûr de louer une voiture avec un chauffeur local via le service hôtelier ou une agence de voyage.
 Pour éviter les ennuis avec les autorités d'immigration et pendant votre séjour dans le pays, les voyageurs doivent prendre soin de rencontrer les représentants de la partie invitante ou des voyagistes.
 La loi éthiopienne interdit strictement la photographie d'installations militaires, de personnel policier/militaire, d'installations industrielles, de bâtiments gouvernementaux et d'infrastructures (routes, ponts, barrages, aérodromes, etc.).
Le manque d'assainissement et les épidémies font partie de la vie locale.  Il n'est pas recommandé aux voyageurs de contacter les hôpitaux privés locaux, y compris  dentistes, compte tenu de la possibilité d'infection par des maladies exotiques locales.  Dans différentes régions d'Éthiopie, en plus du sida, selon la saison, le paludisme, la fièvre jaune et les infections intestinales sont courants.  Par conséquent, avant le voyage, il est recommandé de se faire vacciner contre la fièvre jaune (un certificat international est obligatoire pour franchir la frontière pour la plupart des pays d'Afrique de l'Est), ainsi que d'acheter des médicaments antipaludéens.  En outre, l'Organisation mondiale de la santé a classé l'Éthiopie parmi les pays à haut risque de poliomyélite.
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tvkiralamahizmeti · 1 month
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Cf moto yedek parça , Motor yedek parça , Mondial yedek parça
Motosiklet tutkunları için performans, güvenlik ve dayanıklılık en önemli kriterlerdir. Ancak, bu kriterlerin korunması ve sürdürülebilmesi için motosiklet bakımının düzenli olarak yapılması, arızaların zamanında giderilmesi ve kaliteli yedek parça kullanılması gerekir. Motoyp.com.tr, motosiklet sahiplerine CF Moto, Mondial ve diğer popüler markalar için orijinal ve yüksek kaliteli yedek parça çözümleri sunarak, motosikletlerinizi her zaman en iyi durumda tutmanıza yardımcı olur. CF Moto Yedek Parça CF Moto, güçlü motorları, dayanıklı yapısı ve estetik tasarımı ile motosiklet dünyasında kendine sağlam bir yer edinmiştir. Ancak, zamanla motosikletinizin çeşitli parçalarında aşınma ve yıpranma olabilir. Motoyp.com.tr, CF Moto sahiplerine motor bileşenlerinden fren sistemlerine, elektrik aksamlarından şasi parçalarına kadar geniş bir yedek parça yelpazesi sunar. Orijinal CF Moto yedek parçaları ile motosikletinizin performansını koruyabilir, yolculuklarınızda güvenliği ve sürüş keyfini en üst düzeyde yaşayabilirsiniz. Mondial Yedek Parça Mondial yedek parça , Türkiye’nin en çok tercih edilen motosiklet markalarından biridir. Uygun fiyatlı ve dayanıklı olmasıyla bilinen Mondial motosikletler, düzenli bakım ve doğru yedek parça kullanımı ile uzun yıllar boyunca sorunsuzca hizmet verebilir. Motoyp.com.tr, Mondial yedek parça arayışınızda size en kaliteli çözümleri sunar. Motor parçaları, fren diskleri, lastikler, farlar ve diğer tüm yedek parçalar, Mondial motosikletlerinizin ilk günkü gibi performanslı ve güvenli olmasını sağlar. Motor Yedek Parça Çözümleri Motosiklet sahipleri için motorun düzgün çalışması, sürüş güvenliği ve konforu açısından kritik bir öneme sahiptir. Motoyp.com.tr, motorunuzun ihtiyaç duyduğu tüm yedek parça çözümlerini sunar. Motoyp.com.tr'de, çeşitli motosiklet markaları ve modelleri için geniş bir yedek parça stoğu bulunmaktadır. Bu parçalar arasında zincir setleri, pistonlar, contalar, hava filtreleri, egzoz sistemleri ve daha birçok ürün yer alır. Motosikletinizin hangi parçasına ihtiyacınız olursa olsun, Motoyp.com.tr size en uygun seçenekleri sunar. Neden Motoyp.com.tr? Motoyp.com.tr, motosiklet yedek parçaları konusunda geniş bir ürün yelpazesine sahip, güvenilir bir çevrimiçi platformdur. Kaliteli ürünler ve hızlı teslimat hizmeti ile tanınan Motoyp.com.tr, motosiklet sahiplerine sorunsuz bir alışveriş deneyimi sunar. İster CF Moto, ister Mondial, ister başka bir marka olsun, ihtiyaç duyduğunuz her türlü yedek parçaya Motoyp.com.tr’den kolayca ulaşabilirsiniz.
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teknolojiblogumuzun · 1 month
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Cf moto yedek parça , Motor yedek parça , Mondial yedek parça
Motosiklet tutkunları için performans, güvenlik ve dayanıklılık en önemli kriterlerdir. Ancak, bu kriterlerin korunması ve sürdürülebilmesi için motosiklet bakımının düzenli olarak yapılması, arızaların zamanında giderilmesi ve kaliteli yedek parça kullanılması gerekir. Motoyp.com.tr, motosiklet sahiplerine CF Moto, Mondial ve diğer popüler markalar için orijinal ve yüksek kaliteli yedek parça çözümleri sunarak, motosikletlerinizi her zaman en iyi durumda tutmanıza yardımcı olur. CF Moto Yedek Parça CF Moto, güçlü motorları, dayanıklı yapısı ve estetik tasarımı ile motosiklet dünyasında kendine sağlam bir yer edinmiştir. Ancak, zamanla motosikletinizin çeşitli parçalarında aşınma ve yıpranma olabilir. Motoyp.com.tr, CF Moto sahiplerine motor bileşenlerinden fren sistemlerine, elektrik aksamlarından şasi parçalarına kadar geniş bir yedek parça yelpazesi sunar. Orijinal CF Moto yedek parçaları ile motosikletinizin performansını koruyabilir, yolculuklarınızda güvenliği ve sürüş keyfini en üst düzeyde yaşayabilirsiniz. Mondial Yedek Parça Mondial yedek parça , Türkiye’nin en çok tercih edilen motosiklet markalarından biridir. Uygun fiyatlı ve dayanıklı olmasıyla bilinen Mondial motosikletler, düzenli bakım ve doğru yedek parça kullanımı ile uzun yıllar boyunca sorunsuzca hizmet verebilir. Motoyp.com.tr, Mondial yedek parça arayışınızda size en kaliteli çözümleri sunar. Motor parçaları, fren diskleri, lastikler, farlar ve diğer tüm yedek parçalar, Mondial motosikletlerinizin ilk günkü gibi performanslı ve güvenli olmasını sağlar. Motor Yedek Parça Çözümleri Motosiklet sahipleri için motorun düzgün çalışması, sürüş güvenliği ve konforu açısından kritik bir öneme sahiptir. Motoyp.com.tr, motorunuzun ihtiyaç duyduğu tüm yedek parça çözümlerini sunar. Motoyp.com.tr'de, çeşitli motosiklet markaları ve modelleri için geniş bir yedek parça stoğu bulunmaktadır. Bu parçalar arasında zincir setleri, pistonlar, contalar, hava filtreleri, egzoz sistemleri ve daha birçok ürün yer alır. Motosikletinizin hangi parçasına ihtiyacınız olursa olsun, Motoyp.com.tr size en uygun seçenekleri sunar. Neden Motoyp.com.tr? Motoyp.com.tr, motosiklet yedek parçaları konusunda geniş bir ürün yelpazesine sahip, güvenilir bir çevrimiçi platformdur. Kaliteli ürünler ve hızlı teslimat hizmeti ile tanınan Motoyp.com.tr, motosiklet sahiplerine sorunsuz bir alışveriş deneyimi sunar. İster CF Moto, ister Mondial, ister başka bir marka olsun, ihtiyaç duyduğunuz her türlü yedek parçaya Motoyp.com.tr’den kolayca ulaşabilirsiniz.
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