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#musica per la danza
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Rhythm of the Dance
The National Dance Company of Ireland ☘️
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viagginoriente23 · 1 year
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Viaggi Bhutan | Tour Bhutan 2023 - Viagginoriente
Viaggi Bhutan: la terra del drago del tuono
Il Bhutan è una piccola nazione situata nella catena montuosa dell'Himalaya, tra l'India e la Cina. Conosciuto come il "Regno del Drago del Tuono", il Bhutan è una delle nazioni più isolate e meno conosciute del mondo. Tuttavia, non lasciatevi ingannare dalla sua piccola dimensione, poiché il Bhutan offre un'esperienza unica e affascinante ai visitatori.
Una delle cose più sorprendenti del Bhutan è il suo approccio alla felicità nazionale. Invece di misurare il successo del paese in base al PIL, il Bhutan ha adottato il concetto di "Felicita Interna Lorda" (FIL). Questa misura tiene conto del benessere spirituale, fisico e sociale dei cittadini. Grazie a questo approccio, il Bhutan è diventato noto come uno dei paesi più felici al mondo.
La cultura bhutanese è ricca di tradizioni uniche e affascinanti. La danza e la musica tradizionali sono particolarmente importanti nella cultura bhutanese. Ogni anno si svolge il festival Tsechu, dove la popolazione si riunisce per celebrare la cultura bhutanese attraverso balli, musica e abbigliamento tradizionale.
Tour Bhutan
La natura è uno dei punti di forza del Bhutan. Il paese ha una vasta gamma di fauna e flora che lo rende un paradiso per gli amanti della natura. Le montagne dell'Himalaya offrono una vista mozzafiato e il paese è anche sede di numerosi parchi nazionali e riserve naturali, dove si possono trovare tigri, leopardi, orsi e una vasta gamma di uccelli e piante.
La religione ha un ruolo molto importante nella vita quotidiana del Bhutan. Il buddismo è la religione predominante e il paese è disseminato di templi e monasteri buddisti. Il monastero di Taktsang, noto anche come il "nido della tigre", è uno dei luoghi più sacri del Bhutan e rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate del paese.
Infine, il Bhutan è un luogo dove il passato e il presente si incontrano. Nonostante il progresso tecnologico e la modernizzazione del paese, il Bhutan continua a mantenere le sue tradizioni e la sua cultura unica. Se state cercando un luogo dove poter scappare dallo stress della vita quotidiana e immergervi in una cultura affascinante e incontaminata, il Bhutan è il luogo perfetto per voi.
In conclusione, il Bhutan è una nazione straordinaria che offre un'esperienza unica e indimenticabile ai visitatori. Con la sua cultura ricca, la natura mozzafiato, la spiritualità e l'approccio unico alla felicità nazionale, il Bhutan è un luogo che non deluderà le vostre aspettative. Se state cercando una destinazione esotica e affascinante, non esitate a visitare il Bhutan!
#Viaggi Bhutan: la terra del drago del tuono#Il Bhutan è una piccola nazione situata nella catena montuosa dell'Himalaya#tra l'India e la Cina. Conosciuto come il “Regno del Drago del Tuono”#il Bhutan è una delle nazioni più isolate e meno conosciute del mondo. Tuttavia#non lasciatevi ingannare dalla sua piccola dimensione#poiché il Bhutan offre un'esperienza unica e affascinante ai visitatori.#Una delle cose più sorprendenti del Bhutan è il suo approccio alla felicità nazionale. Invece di misurare il successo del paese in base al#il Bhutan ha adottato il concetto di “Felicita Interna Lorda” (FIL). Questa misura tiene conto del benessere spirituale#fisico e sociale dei cittadini. Grazie a questo approccio#il Bhutan è diventato noto come uno dei paesi più felici al mondo.#La cultura bhutanese è ricca di tradizioni uniche e affascinanti. La danza e la musica tradizionali sono particolarmente importanti nella c#dove la popolazione si riunisce per celebrare la cultura bhutanese attraverso balli#musica e abbigliamento tradizionale.#Tour Bhutan#La natura è uno dei punti di forza del Bhutan. Il paese ha una vasta gamma di fauna e flora che lo rende un paradiso per gli amanti della n#dove si possono trovare tigri#leopardi#orsi e una vasta gamma di uccelli e piante.#La religione ha un ruolo molto importante nella vita quotidiana del Bhutan. Il buddismo è la religione predominante e il paese è disseminat#noto anche come il “nido della tigre”#è uno dei luoghi più sacri del Bhutan e rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate del paese.#Infine#il Bhutan è un luogo dove il passato e il presente si incontrano. Nonostante il progresso tecnologico e la modernizzazione del paese#il Bhutan continua a mantenere le sue tradizioni e la sua cultura unica. Se state cercando un luogo dove poter scappare dallo stress della#il Bhutan è il luogo perfetto per voi.#In conclusione#il Bhutan è una nazione straordinaria che offre un'esperienza unica e indimenticabile ai visitatori. Con la sua cultura ricca#la natura mozzafiato#la spiritualità e l'approccio unico alla felicità nazionale#il Bhutan è un luogo che non deluderà le vostre aspettative. Se state cercando una destinazione esotica e affascinante
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angelap3 · 3 months
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Fai la brava.
Non esagerare.
Comportati bene.
La gente cosa penserà di te?
Quante volte ho sentito queste parole.
Fin da bambina mi sono state ripetute fino a stordirmi.
Soffocare i bisogni della mia anima selvaggia.
Spezzare il collegamento con il mio spirito libero.
O ero troppo o troppo poco. Abbassa la musica, posa la penna, zittisci il canto, ferma la danza.
Per essere degna di Amore.
Bruciare la parte selvaggia, ridurre in cenere l’istinto.
Consumata dal fuoco della cremazione invece che dal fuoco creativo.
Uniformarmi per essere accettata?
Mai più.
A costo dell’esilio.
Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
Paulo Coelho
"Veronica decide di morire"
Immagine.... Milo Manara
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saayawolf · 27 days
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Fai la brava.
Non esagerare.
Comportati bene.
La gente cosa penserà di te?
Quante volte ho sentito queste parole.
Fin da bambina mi sono state ripetute fino a stordirmi.
Soffocare i bisogni della mia anima selvaggia.
Spezzare il collegamento con il mio spirito libero.
O ero troppo o troppo poco. Abbassa la musica, posa la penna, zittisci il canto, ferma la danza.
Per essere degna di Amore.
Bruciare la parte selvaggia, ridurre in cenere l’istinto.
Consumata dal fuoco della cremazione invece che dal fuoco creativo.
Uniformarmi per essere accettata?
Mai più.
A costo dell’esilio.
Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
𝐏𝐚𝐮𝐥𝐨 𝐂𝐨𝐞𝐥𝐡𝐨
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francescacammisa1 · 1 month
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I corpi trattengono la storia. Alla fine, il tuo corpo è la tua storia perché tutto si racchiude lì dentro.
Marcela Serrano – Dieci donne
Ph Fernand Fonssagrives
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smokingago · 2 months
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Il tuo errore più assurdo
è che pensi che gli altri
abbiano il cuore grande
come il tuo
pensi che come te
siano fatti di brividi per un niente
di sensibilità inimmaginabili
e di voglia di danza
se la musica
è poco più accennata del solito
tu pensi che gli altri
abbiano il cuore grande come il tuo,
ed è proprio per questo
che hai il cuore grande.
Gio Evan
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ninoelesirene · 1 year
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Ti amerò ogni giorno diverso
e ogni giorno più forte,
proverò a ricordare
come batte il tuo cuore
e accorderò la mia musica
al ritmo dei tuoi passi.
Sposterò gli arredi
e farò spazio alla tua danza,
aprirò le finestre
peerché il tuo grido arrivi al sole,
guarderò oltre i tuoi occhi
e ancora più avanti, per essere pronto.
Ti amerò ogni giorno diverso
e ogni giorno più vero.
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Ci sono quelle notti che ti sdrai sul letto,
con la musica accesa.
Quelle notti in cui fuori è piovuto
e dalla finestra entra odore di fresco,
quasi di bucato.
Quelle notti in cui soprattutto ti circola un vento intorno, un vento che ti danza accanto,
poi ti accarezza, si posa ad ascoltarti.
Ci sono quelle notti in cui ci parlo in silenzio
con questo vento.
Arriva di notte soltanto così.
O forse il giorno la fretta non ce lo fa godere abbastanza.
Forse occorre riposare per capire.
Potessi tornare dieci anni indietro, penso,
mi sarei innamorato ancora, finalmente.
Perché chissà se c’è un’età perfetta per innamorarsi e sapersi fermare.
Ogni volta guardandomi intorno ho pensato che forse avrei potuto avere di più.
Che poi accontentarsi o essere contenti
non sono proprio la stessa cosa.
Però vogliamo sempre di più, qualcosa di più. Non ho mai voluto consigli, non ho mai sentito
il diritto di darne.
Siamo bravi a sbagliare da noi e ne andremo fieri per sempre per questo.
Però vorrei dirti di fare attenzione.
Perché ci sono milioni di sogni nella testa
e una smania di realizzarli tutti che a volte porta lontano dal necessario.
All’inizio volterai strada, una, due, diecimila volte e ancora e ancora avrai voglia
di camminare.
Ad un certo punto avrai bisogno di riposare
un po’.
Di farti accarezzare da questo vento,
sì proprio il vento di stanotte.
Ti ricorderai che ogni partenza è perfetta
ma ogni ritorno ti fa stare bene solo se hai qualcuno che ti aspetta.
Altrimenti tornerà a prenderti un vuoto dentro, sarà sempre puntuale, ingestibile, feroce.
Avrai sacrificato così tanti rapporti per la frenesia di stringere tutto fra le mani.
Questo vento torna per dirti che andare
è emozione, le emozioni sono incredibili momenti ma capire quando fermarsi
è un vero talento, ed è questo
che crea i sentimenti.
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Massimo Bisotti
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chouncazzodicasino · 7 months
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Un mio pensiero felice.
I pensieri felici sono quelli che ti fanno cambiare delicatamente l'umore, che ti fanno fare un accenno di sorriso senza che te ne accorgi, che ti tolgono ragnatele dagli occhi e massaggiano un po' il petto. Il mio pensiero felice del momento è il ricordo di una sera d'estate di credo otto anni fa, metà agosto, è il compleanno di zio e come al solito per i grandi compleanni viene organizzata una festa nella "piazzetta" tra la casa e la legnaia, vengono messi dei tavoli da osteria, si tirano fuori tutte le sedie e le panche, zia cucina le fettuccine al sugo di fianchetto, l'altra zia porta tre quattro casatielli, zio apre la sua riserva di vino che millanta ogni anno come il più buono di sempre e tutti parlano, ridono ad alto volume, i bambini giocano e c'è una bella atmosfera da inizio festa, l'aria è tiepida nonostante sia metà agosto, non fa tanto caldo. Sul gradone sul fondo della piazzetta ci sono i fratelli di mia zia che suonano, sono bravissimi, la batteria, il sax, le chitarre, le voci, sono cresciuta con loro che suonano rock, blues, canzoni napoletane, rock progressivo e non mi stancherei mai di sentirli. Ad un certo punto succede, parte zio Augusto alla batteria e cominciano a suonare lei. Io sono da un lato della piazzetta con il mio bicchiere di carta con un po' di vino dentro e, come ci fosse una calamita, incrocio lo sguardo di mio cugino, appoggiato al muro dalla parte opposta alla mia con la sua camicia bianca di lino da artista, i capelli arruffati in tanti riccioli ribelli e una sigaretta in bocca, che con un sorriso complice e cretino mi guarda. E' una sorta di richiamo il nostro: inevitabile e naturale. Cominciamo a muoverci, spalle lui, fianchi io, ogni movimento è un passo l'uno verso l'altro. Ed è così che in pochi secondi siamo al centro della piazzetta a ballare, sinuosi, buffi e seducenti, un ballo di quelli che ti vengono spontanei quando segui la musica e vuoi solo divertirti, è viscerale, è bellissimo. Mentre ballo scendo lenta sulle ginocchia come fosse un passo di danza, poso il bicchiere a terra, mi alzo e gli rubo la sigaretta, lui apre le braccia e canta. Dietro le sue spalle vedo mia cugina che si avvicina ballando, si tiene la gonna ampia arrotolata con una mano alla vita, è bellissima, poi arriva mia madre col suo modo buffissimo di ballare che le scompiglia i capelli, mio zio con i suoi passi avanti e indietro veloci con le braccia aperte, si aggiunge anche Barba (è il suo battesimo di fuoco), tutti cantiamo e balliamo. E' una serata come tante ed è unica allo stesso tempo, gli zii suonano tutte le nostre canzoni preferite e noi facciamo i cretini, c'è tanto casino ma anche tanta calma.
Il mio pensiero felice del momento.
youtube
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semplicementefolle · 27 days
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Fai la brava.
Non esagerare.
Comportati bene.
La gente cosa penserà di te?
Quante volte ho sentito queste parole.
Fin da bambina mi sono state ripetute fino a stordirmi.
Soffocare i bisogni della mia anima selvaggia.
Spezzare il collegamento con il mio spirito libero.
O ero troppo o troppo poco. Abbassa la musica, posa la penna, zittisci il canto, ferma la danza.
Per essere degna di Amore.
Bruciare la parte selvaggia, ridurre in cenere l’istinto.
Consumata dal fuoco della cremazione invece che dal fuoco creativo.
Uniformarmi per essere accettata?
Mai più.
A costo dell’esilio.
Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
𝐏𝐚𝐮𝐥𝐨 𝐂𝐨𝐞𝐥𝐡𝐨
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Alcune delle copertine per DVD fatte da me
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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #312 - Kaki King, Legs To Make Us Longer, 2004
La scoperta di grandi chitarriste arriva oggi ad una delle grandi interpreti attuali. Kaki King era l'unica donna presente in una classifica stilata nel 2006 dalla rivista Rolling Stone, The New Guitar Gods, classifica dove peraltro King è l'artista più giovane in assoluto. Eppure il primo strumento che la giovanissima Kaki amava suonare fu la batteria, da adolescente invece la sua passione si trasferì sulle corde di una chitarra. Inizia a suonare in gruppo con un suo amico di scuola alle superiori,  Morgan Jahnig, che diventerà il basista degli Old Crow Medicine Show, un gruppo di Nashville che avrà un forte successo locale negli anni a seguire. Nel 1998 i due amici vanno a New York all'Università, dove Kaki King prende lezioni di chitarra. Per mantenersi, suona da busker nella metropolitana e fa la cameriera in un famoso locale dove si suona dal vivo, il Mercury Lounge.
Kaki riesce a personalizzare a suo modo la tecnica del fingerpicking, che ricordo consiste nel pizzicare le corde della chitarra direttamente con le dite, senza il plettro, che nella sua esecuzione classica prevede la posizione della mano sulle corde vicino al foro della cassa, toccando solo le corde interessate anche se a volte si appoggia il pollice sulle corde per dare più stabilità alla mano. Con piccoli risparmi riesce a registrare un demo di brani strumentali, che impressionano una piccola e giovane etichetta discografica, la Verlour, che nel 2002 le fa firmare il contratto per un disco. L'anno successivo, nel 2003, esce Everybody Loves You: prodotto in prima persona da King, il disco è il primo fulgido esempio della maestria con cui l'artista padroneggia lo strumento. Al fingerpicking che riprende la magia dei giganti americani dello stile, tra cui John Fahey (di cui ho già parlato in questa rubrica), il suo allievo Leo Kottke (dalla vita incredibile e dalla musica inebriante) e Preston Reed (altro campione, che vive in Scozia da venti anni) aggiunge tocchi di flamenco (come la proverbiale tecnica percussiva dello stile andaluso) e addirittura il suonare la chitarra con la tecnica slapping tipica dei bassisti (tecnica che consiste nell'alternare uno slap, cioè uno strappo, e una percussione con il pollice alle corde di uno strumento). Il risultato ammalia la critica, che considera il disco il migliore debutto chitarristi da decenni.
Forte di questo incoraggiamento, Kaki King si mette subito a riscrivere pezzi, e nel 2004 pubblica il disco che ho scelto oggi. La chitarrista passa ad una etichetta di una Major, la Red Ink che fa capo a Epic\Sony Music e in produzione arriva il chitarrista David Torn, uno che ha studiato con Leonard Bernstein, ha suonato con i più grandi artisti del rock, del pop, del jazz, vincendo numerosi Grammy e ha suonato per decine di colonne sonore di film famosi. Il disco, Legs To Make Us Longer, formato da 10 brani strumentali e dal primo esperimento di King al canto, è il tripudio della sua tecnica sorprendente ma piena di sentimento che King ha trasmesso in Everybody Loves You. Ma ci sono anche altre cose in questo lavoro, in primis tocchi di altri strumenti - un contrabbasso, una batteria, accenni di archi in vari punti - che aggiungono più dimensione e consistenza al caratteristico modo di scrivere canzoni di King per chitarra solista. L'impiego di batteria e contrabbasso in Ingots è sorprendente all'inizio, ed è il suo lato spiccatamente melodico che rapisce l'ascoltatore in gemme come Doing The Wrong Thing, dove con King in una danza veloce ma esile attraverso il movimento e lo spazio, si accodano prima il violoncellista Erik Friedlander e la violinista/violista Joyce Hammann entrino nel mix a quattro minuti per portare la melodia nell'etere. King suona per la prima volta su disco la chitarra elettrica in Can The Gwot Save Us?, in uno stile campagnolo e pastorale che, nonostante tutta la sua lentezza ed eleganza, è più misterioso di qualsiasi altra cosa qui. Neanderthal stupisce per la dolcezza, All The Landslides Birds Have Seen Since The Beginning Of The World è misteriosa e quasi gotica, fa impressione la sua capacità di creare emozioni con la tecnica e il suono. La traccia finale dell'album, My Insect Life, la mostra in compagnia di basso, violoncello e batteria, in questa traccia si cimenta per la prima volta al canto, con una voce piccola e "adolescenziale" che è quasi coperta dalla sua chitarra acustica ed elettrica sovraincisa. Due tracce, Frame e Doing The Wrong Thing verranno inserite nella colonna sonora del film Into The Wild di Sean Penn del 2007, con King che insieme a Michael Brook, grandioso musicista e produttore canadese, scrisse i temi principali, accompagnati dalle canzoni che scriverà per la stessa occasione Eddie Vedder (che vincerà il Golden Globe per la miglior canzone originale per Guaranteed). Anche in questo caso, critica entusiasta e un ottimo riscontro di vendite per un disco così particolare. E King aprirà concerti di artisti come David Byrne e collaborerà con i Foo Fighters nel disco Echoes, Silence, Patience & Grace (del 2007) dove suona la sua chitarra magica nel brano Ballad Of The Beaconsfield Miners.
Kaki King dopo questo disco cambierà molto nello stile musicale: paurosa di sentirsi descritta solo come un portento della chitarra acustica, inizierà un percorso più che decennale di studiom che continua ancora oggi, e di sperimentazione sulle potenzialità della chitarra, persino organizzando una sorta di spettacolo multimediale con l'aggiunta di video installazioni, giochi di luce, performace artistiche. Sebbene poco conosciuta, King è un talento eccezionale, una figura iconoclasta che è l'unica nuova voce di quest'epoca alla chitarra acustica, anche se esplora altre avvincenti strade sonore e musicali.
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Fai la brava.
Non esagerare.
Comportati bene.
La gente cosa penserà di te?
Quante volte ho sentito queste parole.
Fin da bambina mi sono state ripetute fino a stordirmi.
Soffocare i bisogni della mia anima selvaggia.
Spezzare il collegamento con il mio spirito libero.
O ero troppo o troppo poco. Abbassa la musica, posa la penna, zittisci il canto, ferma la danza.
Per essere degna di Amore.
Bruciare la parte selvaggia, ridurre in cenere l’istinto.
Consumata dal fuoco della cremazione invece che dal fuoco creativo.
Uniformarmi per essere accettata?
Mai più.
A costo dell’esilio.
Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
Paulo Coelho, Veronica decide di morire
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Fai la brava.
Non esagerare.
Comportati bene.
La gente cosa penserà di te?
Quante volte ho sentito queste parole.
Fin da bambina mi sono state ripetute fino a stordirmi.
Soffocare i bisogni della mia anima selvaggia. Spezzare il collegamento con il mio spirito libero.
O ero troppo o troppo poco.
Abbassa la musica, posa la penna, zittisci il canto, ferma la danza.
Per essere degna di Amore.
Bruciare la parte selvaggia, ridurre in cenere l’istinto.
Consumata dal fuoco della cremazione invece che dal fuoco creativo.
Uniformarmi per essere accettata?
Mai più.
A costo dell’esilio.
Il vero io è quello che tu sei...
non quello che hanno fatto di te...
Paulo Coelho ❣️
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francescacammisa1 · 5 months
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Mancarsi. Io e lui è questo che eravamo: due che si mancavano. Lì, dentro quel gesto ripetuto infinite volte, c’è la nostalgia di due che si riescono a voler bene solo da lontano e che poi, quando sono lì, faccia a faccia, alla fine si mancano. A volte per un pelo, a volte per una vita. Ci sfioravamo, ma senza mai prenderci davvero: il nostro problema non era il disamore, ma la mira. Mancarci era quello che facevamo quando ci chiedevamo perché l’altro non chiamava e poi non alzavamo la cornetta. O, se lo facevamo, poi l’altro stava in silenzio dall’altra parte. Mancarci era quello che facevamo quando ci voltavamo, sperando di vederci.
Enrico Galiano - Geografia di un dolore perfetto
Peter Demetz Artist
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mezzopieno-news · 6 months
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LA VALLE CHE SALVA I LIBRI DAL MACERO
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Salvare i libri dalla discarica, in un periodo in cui la carta rischia di essere sostituita dal digitale e la cultura sembra essere sempre più volatile.
Un’iniziativa nata nelle valli piacentine dove un gruppo di amici appassionati di libri ha deciso di costruire un’alleanza tra territorio e letteratura, creando un percorso che unisce alcuni Comuni della bassa val Trebbia in una filiera di rinascita del libro. Un sentiero dove dare la possibilità ai vecchi libri destinati al macero di tornare a vivere, di essere conosciuti, riscoperti, venduti, trasformati e valorizzati attraverso la nascita di piccole attività artigianali e artistiche di legatoria, grafica, fumetto, disegno e in generale di valorizzazione della cultura e del territorio, per riportare interesse in zone che hanno bisogno di essere ritrovate e non dimenticate, come i libri. Un modo per dare opportunità di lavoro ai giovani ma anche di salvare le collezioni di libri di privati che con le loro donazioni trovano nuovi spazi alternativi al macero.
La rete della ‘Valle dei libri’ è nata ad ottobre e comprende oggi 5 Comuni: Calendasco, Gragnano, Gazzola, Agazzano e Piozzano situati nella Val Luretta, che hanno messo a disposizione spazi e locali dove i libri donati stanno trovando posto. “L’idea è quella di caratterizzare ogni Comune con un genere; per esempio, nel castello di Rivalta confluiranno titoli di arte, architettura, design, a Gragnano, nell’ex cinema, troveranno posto libri di cinema, teatro, musica e danza” racconta Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera ideatore del progetto insieme a Lanfranco Vaccari, già direttore del Secolo XIX.
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Fonte: Libertà; con il gentile contributo di Giangiacomo Schiavi; foto di Bsr Gulluk
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VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
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