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#kaki king
texaschainsawmascara · 8 months
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Lake Mungo (2008) / Dark Red - Steve Lacy / Jenny Holzer / Smile (2022) / Blythe Baird / Symptoms (1974) / The Haunting of Hill House (2018) / Sharp Objects (2018) Gillian Flynn / M3GAN (x) / Bells for Her - Tori Amos / Crying During Sex - Ethel Cain / The Poughkeepsie Tapes / Smile (2022) / Black Pear Tree - Kaki King & The Mountain Goats / Whatever Will Be - Tammin Sursok / Ptolemaea - Ethel Cain / When You Finish Saving The World / The Haunting of Hill House (1959), (2018) / What My Bones Know: A Memoir of Healing from Complex Trauma - Stephanie Foo
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outlawssweetheart · 1 year
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i hope the bad guys win. i hope the good guys get their skulls bashed in.
The Mountain Goats & Kaki King, Mosquito Repellent
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bittersobitter · 1 year
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I set the sapling in the hole Started gently tamping down the dirt I saw the future in a dream last night
Somebody’s gonna get hurt, somebody’s gonna get hurt I hope it’s not me But I suspect it’s going to have to be
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diceriadelluntore · 3 months
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Storia Di Musica #312 - Kaki King, Legs To Make Us Longer, 2004
La scoperta di grandi chitarriste arriva oggi ad una delle grandi interpreti attuali. Kaki King era l'unica donna presente in una classifica stilata nel 2006 dalla rivista Rolling Stone, The New Guitar Gods, classifica dove peraltro King è l'artista più giovane in assoluto. Eppure il primo strumento che la giovanissima Kaki amava suonare fu la batteria, da adolescente invece la sua passione si trasferì sulle corde di una chitarra. Inizia a suonare in gruppo con un suo amico di scuola alle superiori,  Morgan Jahnig, che diventerà il basista degli Old Crow Medicine Show, un gruppo di Nashville che avrà un forte successo locale negli anni a seguire. Nel 1998 i due amici vanno a New York all'Università, dove Kaki King prende lezioni di chitarra. Per mantenersi, suona da busker nella metropolitana e fa la cameriera in un famoso locale dove si suona dal vivo, il Mercury Lounge.
Kaki riesce a personalizzare a suo modo la tecnica del fingerpicking, che ricordo consiste nel pizzicare le corde della chitarra direttamente con le dite, senza il plettro, che nella sua esecuzione classica prevede la posizione della mano sulle corde vicino al foro della cassa, toccando solo le corde interessate anche se a volte si appoggia il pollice sulle corde per dare più stabilità alla mano. Con piccoli risparmi riesce a registrare un demo di brani strumentali, che impressionano una piccola e giovane etichetta discografica, la Verlour, che nel 2002 le fa firmare il contratto per un disco. L'anno successivo, nel 2003, esce Everybody Loves You: prodotto in prima persona da King, il disco è il primo fulgido esempio della maestria con cui l'artista padroneggia lo strumento. Al fingerpicking che riprende la magia dei giganti americani dello stile, tra cui John Fahey (di cui ho già parlato in questa rubrica), il suo allievo Leo Kottke (dalla vita incredibile e dalla musica inebriante) e Preston Reed (altro campione, che vive in Scozia da venti anni) aggiunge tocchi di flamenco (come la proverbiale tecnica percussiva dello stile andaluso) e addirittura il suonare la chitarra con la tecnica slapping tipica dei bassisti (tecnica che consiste nell'alternare uno slap, cioè uno strappo, e una percussione con il pollice alle corde di uno strumento). Il risultato ammalia la critica, che considera il disco il migliore debutto chitarristi da decenni.
Forte di questo incoraggiamento, Kaki King si mette subito a riscrivere pezzi, e nel 2004 pubblica il disco che ho scelto oggi. La chitarrista passa ad una etichetta di una Major, la Red Ink che fa capo a Epic\Sony Music e in produzione arriva il chitarrista David Torn, uno che ha studiato con Leonard Bernstein, ha suonato con i più grandi artisti del rock, del pop, del jazz, vincendo numerosi Grammy e ha suonato per decine di colonne sonore di film famosi. Il disco, Legs To Make Us Longer, formato da 10 brani strumentali e dal primo esperimento di King al canto, è il tripudio della sua tecnica sorprendente ma piena di sentimento che King ha trasmesso in Everybody Loves You. Ma ci sono anche altre cose in questo lavoro, in primis tocchi di altri strumenti - un contrabbasso, una batteria, accenni di archi in vari punti - che aggiungono più dimensione e consistenza al caratteristico modo di scrivere canzoni di King per chitarra solista. L'impiego di batteria e contrabbasso in Ingots è sorprendente all'inizio, ed è il suo lato spiccatamente melodico che rapisce l'ascoltatore in gemme come Doing The Wrong Thing, dove con King in una danza veloce ma esile attraverso il movimento e lo spazio, si accodano prima il violoncellista Erik Friedlander e la violinista/violista Joyce Hammann entrino nel mix a quattro minuti per portare la melodia nell'etere. King suona per la prima volta su disco la chitarra elettrica in Can The Gwot Save Us?, in uno stile campagnolo e pastorale che, nonostante tutta la sua lentezza ed eleganza, è più misterioso di qualsiasi altra cosa qui. Neanderthal stupisce per la dolcezza, All The Landslides Birds Have Seen Since The Beginning Of The World è misteriosa e quasi gotica, fa impressione la sua capacità di creare emozioni con la tecnica e il suono. La traccia finale dell'album, My Insect Life, la mostra in compagnia di basso, violoncello e batteria, in questa traccia si cimenta per la prima volta al canto, con una voce piccola e "adolescenziale" che è quasi coperta dalla sua chitarra acustica ed elettrica sovraincisa. Due tracce, Frame e Doing The Wrong Thing verranno inserite nella colonna sonora del film Into The Wild di Sean Penn del 2007, con King che insieme a Michael Brook, grandioso musicista e produttore canadese, scrisse i temi principali, accompagnati dalle canzoni che scriverà per la stessa occasione Eddie Vedder (che vincerà il Golden Globe per la miglior canzone originale per Guaranteed). Anche in questo caso, critica entusiasta e un ottimo riscontro di vendite per un disco così particolare. E King aprirà concerti di artisti come David Byrne e collaborerà con i Foo Fighters nel disco Echoes, Silence, Patience & Grace (del 2007) dove suona la sua chitarra magica nel brano Ballad Of The Beaconsfield Miners.
Kaki King dopo questo disco cambierà molto nello stile musicale: paurosa di sentirsi descritta solo come un portento della chitarra acustica, inizierà un percorso più che decennale di studiom che continua ancora oggi, e di sperimentazione sulle potenzialità della chitarra, persino organizzando una sorta di spettacolo multimediale con l'aggiunta di video installazioni, giochi di luce, performace artistiche. Sebbene poco conosciuta, King è un talento eccezionale, una figura iconoclasta che è l'unica nuova voce di quest'epoca alla chitarra acustica, anche se esplora altre avvincenti strade sonore e musicali.
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goingtothebes · 9 months
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please listen to this. the reverb. the screaming. the desperation. Kaki going fucking ham.
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anonil88 · 1 year
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The way every Sapphic/lesbian/queer generation has a guitar playing woman or duos spearheading music is HILARIOUS. But also a little right of passage that makes me smile like of course its the guitar.
(Recs and i.e. in tags)
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ansu-gurleht · 1 year
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i dug my heels in for the winter and i waited for the snow but something was stuck up in the clouds something was stuck up there it couldn’t let go
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malaisequotes · 9 months
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“Somebody’s gonna get hurt. Somebody’s gonna get hurt. I hope it’s not me, but I suspect it’s going to have to be.”
Black Pear Tree by Kaki King and The Mountain Goats
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meat-wentz · 1 year
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i’ve got a dark alley and a bad idea that says you should shut your mouth (summer song) - fall out boy // friends with your sister - now, now every children // susie save your love - allie x, mitski // jessica - kaki king // bad girls - tennis // bang the doldrums - fall out boy // anthems for a seventeen year-old girl - broken social scene // never never - little dragon // the most immaculate haircut - metronomy // hold me tight or don’t - fall out boy
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frostedlemonwriter · 12 days
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Tegan Quin with Kaki King who did guitar work on The Con. Also, some suspect Kaki and Sara slept together, but there's no proof of that.
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tmgimageaday · 2 years
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John Darnielle and Kaki King, Webster Hall, 2008.
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I set the sapling in the hole Started gently tamping down the dirt I saw the future in a dream last night Somebody's gonna get hurt, somebody's gonna get hurt I hope it's not me But I suspect it's going to have to be
Black Pear Tree / Black Pear Tree EP
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odekirk · 1 year
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thundergrace · 1 year
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Spending some time with one of the greatest albums ever made:
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goingtothebes · 1 year
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Black Pear Tree is by itself a very sad song, but the effect throughout the song that sounds like a large alien creature trying and failing to communicate takes it from sad to soul-destroyingly tragic somehow.
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spaceoracle · 3 months
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You put a note in my pocket Said be good to yourself And that was all Life being what it is We all dream of revenge Open your eyes for a second Just to roll them at me I stared straight into the sun Something to concentrate on And if you turn it on you'd find I've written you a thousand times You would do anything You'd give up everything for god knows why I just can't stay till your gone I won't wish you well, I won't see you off, I won't try to call If I see you in my mind, I'll say to you It's not your fault You said I'll see you in September But that's not long enough for me You put a note in my pocket So it would take care of me But that was all
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