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#nicolettadosio
goodbearblind · 3 years
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#repost @notav.info Di Nicoletta Dosio “Accuse di terrorismo. Proiettili di gomma contro le lotte NO TAV. Questo il programma che, tramite i mass media, il regime minaccia a chi resiste. Anziani. Un gruppetto, nella piazza di Giaglione, ad aspettare la marcia NO TAV per compiere insieme l'ultimo tratto. Ragazze e ragazzi. Tanti. Un furgoncino con gli altoparlanti ad aprire il lunghissimo corteo. Un rumorio che arriva a onde, di lontano e che, a poco a poco si fa musica, canzoni, voci a migliaia. E poi volti, sguardi, sorrisi. […] Una lunga fila si inoltra sul sentiero delle Gallie. Rabbia e amore. Allegria e malinconia. Un fiume di passi che portano là, tra i boschi, dove, nonostante la devastazione, pulsa indomita l'anima verde di un futuro che il sistema vorrebbe cancellare. Il percorso verso la Clarea è interrotto da un muro di cancelli e filo spinato: il fortino del TAV alza le sue fortificazioni molto prima del cantiere. Oltre i cancelli, dietro le anse del terreno, ci sono certamente truppe armate, munizioni di lacrimogeni, mentre, da subito, davanti a noi, scattano gli obiettivi della Digos: foto da esibire in tribunale, a prova di una presenza del resto amata e rivendicata. Più in alto, acquattati in trincee, si scorgono i cecchini in divisa pronti a sparare lacrimogeni, ma anche pietre (non da oggi si camuffano scippando a chi resiste la pratica dell'intifada). Ma il bosco è nostro e ci offre i suoi passaggi segreti, le tracce impercettibili degli animali. I grandi alberi sembrano piegarsi a proteggere il faticoso cammino di una generazione minacciata di estinzione, proprio come queste foreste e gli animali che le vivono. Ben presto la valletta si riempie dell'acre fumo da lacrimogeni. Ma dal cielo piovono cascate di stelle multicolori e le montagne rimandano l'eco festoso dei fuochi d'artificio. A sera rientriamo: nessuno è rimasto indietro, perché come sempre, si parte e si torna insieme. I giornali del mattino riportano l'ira del partito trasversale degli affari per le reti tagliate, per il lince proveniente da altri teatri di guerra e andato a fuoco: gioisce il mio vecchio cuore antimilitarista.” #notav #nicolettadosio #festivalaltafelicità (presso Val di Susa) https://www.instagram.com/p/CSFHOqNDxXM/?utm_medium=tumblr
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paoloxl · 4 years
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Dopo quasi un anno tra carcere e arresti domiciliari, da domani, #Nicoletta sarà di nuovo libera!
Undici mesi a testa alta, tre mesi di carcere, anche lei nella terza sezione, proprio come #Dana, e poi altri otto a Bussoleno, nella sua casa. Con tutte le problematiche connesse, anche legate al covid-19, che poi hanno portato i magistrati a condurla agli arresti domiciliari.
Se lo scopo della carcerazione, come abbiamo potuto leggere nella sentenza di Dana, era una fantomatica “rieducazione”, crediamo che nessuna donna abbia bisogno di conoscere l’educazione della privazione dell’umanità e della libertà, per poter poi vivere abbassando la testa di fronte alle ingiustizie.
Se lo scopo era quello, cari magistrati non ha funzionato! Al massimo siete voi a dover imparare dalla dignità di Nicoletta, di Dana e di tutte/i le/i #notav.
Nicoletta, una donna tenace, modello di resistenza e coraggio per tutte e tutti. Siamo felici di sapere che prestissimo potrà tornare sui sentieri della amata Val Clarea.
“Non posso essere davvero contenta, se da sola…. Aspetto altre liberazioni. Vi abbraccio tutte e tutti”
Ora vogliamo anche Dana, Emilio, Stefano liberi! Libertà per le/i No Tav! Tutte e tutti liberi!
Avanti No Tav!
Da notav.info
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soldan56 · 4 years
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#nicolettadosio #notav
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giuliocavalli · 4 years
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Continuare piuttosto che cominciare
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Beh noi siamo arrivati al Terra e Libertà / Critical Wine No Tav - Bussoleno . Si vede? @nicolettadosio @critical_wine_notav @notav.info #live #banda #popolare #emilia #rossa #Modena #guitar #chitarra #violin #violino #percussion #percussionista #pianoforte #piano #voice #voce #bass  #drums #keyboard  #rebel #ribelle #Notav #Antifa #Antifascist #Revolution https://www.instagram.com/p/CRJjjOCBKhX/?utm_medium=tumblr
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stefanophoto · 4 years
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ROME, ITALY - JANUARY 10: Members of the No Tav movement demonstrate in front of the Ministry of Justice on January 10, 2020 in Rome, Italy. The protest is in solidarity with Nicoletta Dosio, 73, historic militant of the No Tav movement, arrested in Bussoleno for a one-year prison sentence in connection with a roadblock in 2012. (Photo by Stefano Montesi - Corbis/Getty Images) #GettyImagesContributor #photooftheday #picoftheday #bestoftheday #instadaily #instagood #follow #followme #nofilter #everydayitaly #nikonD810 #phtotojournalism #StefanoMontesi #Rome #Italy #GettyImages #Protest #MinisterJustice #Prison #Social issues #Highspeedtrain #NoTav #NicolettaDosio (presso Ministero della Giustizia) https://www.instagram.com/p/B7I3H99IrOV/?igshid=ngdrtroeczhj
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roseclavie · 5 years
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andsmorgante · 8 years
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goodbearblind · 4 years
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Posted @withregram • @notav.info Mia cara sorella, Carlo sarà per sempre nel cuore di tutti noi e anche la tua famiglia ci sarà, perché insieme a noi avete percorso i sentieri della lotta e condiviso l'amore per questa nostra terra, per la quale quegli stessi poteri assassini hanno decretato carcere e devastazione e che le donne e gli uomini del movimento NO TAV si preparano ancora una volta a difendere con la passione di sempre. Tanti sono i giovani e giovanissimi determinati a far vivere l'ultimo nato, il presidio dei mulini di Clarea e le barricate sorte a sbarrare il passo alle ruspe e alle annunciate colate di cemento. Con loro Carlo ci sarebbe stato... Carlo c'è. Noi non dimentichiamo. Nicoletta —————————————————— #notav #carlogiuliani #genova2001 #nicolettadosio #haidigiuliani #odiomossodaamore #carlovive #presidiodeimulini https://www.instagram.com/p/CC35g7IqLFJ/?igshid=1lzp8e1xkpswv
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paoloxl · 4 years
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Questa mattina Nicoletta ha subito un piccolo intervento programmato da tempo all’ospedale di Rivoli. A dire il vero l’intervento era programmato per la scorsa settimana ma poi rimandato per “problemi” ancora non giustificati, ci risulta, dall’amministrazione penitenziaria.
Nicoletta ha dovuto affrontare la cura della sua persona confrontandosi con l’oppressione del carcere, infatti è stata portata a Rivoli da una corposa scorta di polizia penitenziaria che non solo ha “presidiato” il piano e la stanza dell’ospedale, ma ha persino vista la presenza di un’agente donna, all’interno della sala operatoria.
Un qualcosa di abominevole, che rappresenta una volta in più la violenza della privazione della libertà, non rispettando niente e nessuno, nemmeno un minimo principio di riservatezza.
Nicoletta sta bene ora, l’intervento di routine è riuscito e purtroppo rientrerà in carcere in giornata, per fortuna non necessita ulteriori cure o medicazioni, anche perchè se così fosse la sezione femminile non ne è attrezzata.
A Silvano è stato concesso insieme all’avvocato di stare un’ora insieme a lei dopo l’operazione, almeno ha potuto avere un pò di conforto in un contorno orribile.
Nicoletta è forte e consapevole, ma una volta in più la vogliamo libera!
Qui di seguito l’ultima lettera che ci ha spedito
Nicoletta: “Care compagne e compagni, datemi notizie sulle vostre vicende giudiziarie”
CC Le Vallette, 16/01/2020
Cara Dana,
scrivo a te , ma sono certa che trasmetterai a tutte le compagne e i compagni, anzi, a tutte le donne e gli uomini del movimento no Tav le mie notizie e il mio affetto.
Sono rinchiusa qui dentro oramai da venti giorni (ancora alla nuove giunte), ma il tempo scorre veloce, soprattutto grazie all’affetto che respiro dai vostri messaggi: mi giungono a centinaia da ogni parte del paese e anche dal resto del mondo; volti e nomi che magari non incontravo da tempo, ma che ora sono qui, bussano alle porte d’acciaio di questa prigione e si affacciano alle sbarre della mia detenzione per dirmi che il mondo delle lotte, fuori, esiste e prende forza anche da questo mio piccolo sacrificio.
In questo momento sono sola in cella; la mia compagna è andata al corso di cucito (qui c’è un lungo elenco di aspiranti, perché frequentare questi corsi permette di percepire un piccolo sussidio, pochi euri che fanno comodo a chi non ha aiuti esterni…e molte qui sono proprio senza “rete”).
Un’ altra giornata se ne sta andando con un sole del tramonto che inonda le finestre delle sezioni maschili e sembra togliere opacità al verde polveroso dei pochi alberi lungo i muri.
Il mio pensiero va alla nostra Valle, alle montagne sopra casa mia (Ermelinda, ci sono già le primule alla Meisonetta?)….e mi ritrovo sul sentiero verso la Clarea….le frazioni…la radura…il sentiero che porta in alto, oltre i cancelli in cui tante volte hanno cercato di fermare le nostre camminate resistenti e poi l’autostrada ed il tumore di quel cantiere, quella malattia che dobbiamo fermare….
Ma l’acqua della Clarea canta ancora…i dolci animali del bosco vegliano sulla terra che, precocemente, si sta risvegliando dai freddi dell’inverno….
Ricordo e provo la dolcezza di un amore che cresce ogni giorno e che nessuna durezza di un carcere può togliermi.
Perciò me ne sto qui serena, perché so che voi, fuori, continuate il cammino ed aumentano enormemente i compagni di lotta.
Con le mie attuali compagne di penami trovo bene, sapeste quante storie, quante ingiustizie subite in silenzio! Qui la violenza sulle donne, le umiliazioni, la mancanza di casa e di cibo sono un concentrato di esperienze da ogni parte del mondo. E la solidarietà semplice, senza fronzoli, spesso “petrosa”, diventa un bisogno concreto per la sopravvivenza.
Il carcere è fatto per dividere (sapeste quanto può dividere e suscitare “guerra tra poveri” la convivenza forzata….), ma anche per questo qui diventa più naturale “sentire sulle proprie guance lo schiaffo dato a chiunque, da qualunque parte del mondo”.
Care compagne e compagni, datemi notizie sulle vostre vicende giudiziarie.
Un abbraccio particolare alle mie coetanee e ai miei coetanei “over” e ai più piccoli No Tav, che mi stanno mandando tanti bei disegni e pensieri.
Alle sorelle No Tav l’abbraccio più affettuoso.
Avanti No Tav!!! Nicoletta
Ps: non mi spedite più francobolli: me li sequestrano. Poco per volta, risponderò a tutti. Grazie ancora per i tanti messaggi.
da notav.info
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goodbearblind · 4 years
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Posted @withregram • @notav.info Abbiamo letto la lettera di Nicoletta e quella di Luca, insieme ai tanti interventi che hanno caratterizzato la giornata, contro il Tav e contro la repressione che ci vorrebbe spaventare tutti, facendoci stare a casa. Quella repressione goffa e indecente che ha fatto si che arrivassimo a Torino con gli articoli sui giornali che parlavano della scelta del procuratore di far chiudere il palazzo di giustizia di Torino, non per vergogna come dovrebbe essere, ma per problemi di ordine pubblico. Ma si sa, ognuno cerca i suoi 5 minuti di celebrità. Insomma i soliti notav sporchi e cattivi ancora una volta hanno dimostrato cosa significhi essere un movimento popolare, una comunità in lotta che non lascia solo nessuno, nemmeno quando si trova dentro ad una cella. Avanti NOTAV! Orgogliosi e orgogliose della nostra lotta! ——————— Alcuni dei volti della manifestazione immortalati nei bellissimi scatti di @barriolatino67 . #notav #avantinotav #finoallavittoria #oraesemprenotav #nicolettadosio #nicolettadosioliberasubito #liberitutti #liberetutte #corteo #torino #11gennaio #valsusa #montagne #partigiane #partigianisempre #partigianioggi #resistenza #futuro #asaràdüra #ceravamocisiamoecisaremo #sipartesitornainsieme #iostoconlemontagne https://www.instagram.com/p/B7Y5wVOCpRC/?igshid=gg2u8oy8vcao
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goodbearblind · 4 years
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Posted @withrepost • @notav.info •Manifestazione• Sabato 11 gennaio 2020 Libertà per Nicoletta, Giorgio, Mattia, Luca, per tutt* i/le NOTAV •h. 13.30 - Piazza Adriano - Torino• —— Nicoletta ci manda notizie attraverso i suoi avvocati ❤️ _______ Oggi ho rivisto Nicoletta e mi ha chiesto di far avere a tutti voi i suoi saluti ed il suo affetto. Nicoletta sta bene, comincia ad entrare nelle dinamiche carcerarie e ad interagire con le sue compagne di prigionia. Ha già ricevuto molti telegrammi ma poche lettere e non risultano ancora pervenute le lettere che lei ha già spedito. Ha già avuto modo di sperimentare la durezza del carcere in cui tutti sono accomunati dalla necessità di sopravvivere ad un sistema volto alla spersonalizzazione ed alla privazione. Viene trattata con rispetto in un ambiente in cui però sono tutti condizionati da una struttura fatiscente e da carenze di ogni genere. Ha trovato da subito sollievo nella solidarietà delle sue nuove compagne di vita e negli uccellini che ogni mattina vanno a cibarsi delle briciole che lei lascia oltre le sbarre della finestra della sua cella all'alba mentre guarda sorgere il sole. Si è già interessata alla numerosa colonia di gatti che gravita attorno al carcere ed alla biblioteca della sua sezione. Ribadisce di sentirvi tutti vicini e vi invita a sostenere le ragioni che hanno determinato la sua scelta e la lotta di tutti. I suoi pensieri sono tutti rivolti a voi ed in particolare a Giorgio, Mattia, Luca e Turi. —— #notav #nicolettadosio #nicolettadosioliberasubito #avantinotav #asaràdüra #oraesemprenotav #finoallavittoria #valsusa #iostoconlemontagne #mountain #illustation https://www.instagram.com/p/B65rt4Ligvt/?igshid=xbheymlr51nn
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paoloxl · 5 years
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A questo principio si ispira ormai da trent’anni il movimento NO TAV e, da sempre, rispondono le lotte sociali e ambientali, in tante parti del paese e del mondo.
Nicoletta Dosio: Contro l'ingiustizia del potere la resistenza è un dovere
Contro tale resistenza, il sistema ha messo in campo leggi, eserciti, tribunali e carceri.
I territori, le persone, la natura sono più che mai materia bruta di sfruttamento da parte di un capitale che, nella sua arroganza dimentica di ogni limite, in nome del profitto infinito, accumula sulla propria strada morti e rovine, fino a mettere in discussione la sopravvivenza stessa del Pianeta. Anche in Valle di Susa l’opposizione popolare che, forte della memoria operaia e resistenziale, ha deciso di dire NO al TAV, grande, mala, inutile, costosissima opera, e al modello di vita che la produce, sta pagando tale resistenza ad un prezzo altissimo, a livello giudiziario, economico, esistenziale, con centinaia di condanne penali e civili, multe, fogli di via, revoche di permessi, militarizzazione del territorio. Il tutto con la complicità attiva dei governi passati e presenti, espressione istituzionale del partito trasversale degli affari, e con il supporto dei mass media di regime.
Per denunciare tutto questo e per ribadire la dignità di una lotta collettiva che non si piegherà, ho deciso di non chiedere sconti al potere invidioso e vendicativo che, con i tre gradi di giudizio dei suoi tribunali, ha condannato al carcere me e altri undici attivisti, per “ violenza privata e interruzione di pubblico servizio”.
Denuncio inoltre le storture e l’iniquità di un sistema poliziesco e giudiziario che, lungi dal garantire I diritti di tutti e soprattutto dei più deboli, si è piegato ad altri e diversi interessi, rendendosi complice del tentativo di silenziare con la violenza chi lotta per la giustizia sociale e ambientale.
Come me, sono state condannate ormai centinaia di persone e, in particolare, i nostri migliori giovani, che si sono visti infliggere pene abnormi per aver esercitato un diritto garantito dalla costituzione: condanne per cui essi oggi rischiano di perdere il lavoro, il diritto allo studio, la famiglia, la casa, il futuro.
Erano i primi giorni di marzo 2012, giornate di rabbia e di mobilitazione: la nostra piccola baita – presidio in Clarea occupata a suon di manganellate dalle “forze dell’ordine” dopo gli otto mesi di resistenza che seguirono alla presa della Libera repubblica della Maddalena e all’occupazione militare del territorio. Luca, uno di noi, in ospedale a lottare tra la vita e la morte dopo che un poliziotto l’aveva fatto cadere dal traliccio su cui si era arrampicato per sfuggire alle botte: Le dichiarazioni provocatorie del governo Monti a favore del TAV e contro la resistenza di un’intera popolazione al progetto.
Salimmo in manifestazione sull’autostrada con uno striscione su cui era scritto “ Oggi paga Monti” ed alzammo le barriere dei caselli, permettendo la libera circolazione su una delle strutture autostradali più devastanti e costose d’Italia.
Non me ne pento e sarei pronta a rifarlo. Non chiedo per me misure alternative al carcere perché, per ottenerle, dovrei riconoscere il disvalore della mia condotta: non sono disponibile ed esercito così, ancora una volta, la mia libertà.
So di avere con me il sostegno delle mie sorelle e dei miei fratelli di una lotta bella e irriducibile, perché porta nelle sue mani la memoria del passato, l’indignazione per la precarietà presente, la necessità di un futuro più giusto e vivibile per tutti.
Se andrò in carcere, non me ne pentirò, perché, come scrisse Rosa Luxemburg, dalla cella dove scontava la sua ferma opposizione alla guerra, “mi sento a casa mia in tutto il mondo, ovunque ci siano nubi, e uccelli, e lacrime umane”.
Nicoletta Dosio
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paoloxl · 5 years
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Nicoletta siamo tutte con te…Lettera di Haidi Giuliani a Nicoletta Dosio
Così Nicoletta andrà in prigione.
E’ una signora minuta e gentile, Nicoletta, una professoressa in pensione. E’ sempre vissuta dalla parte del diritto: quello degli esseri umani, degli animali, delle piante, della terra. Per questo motivo andrà in prigione, per questo motivo una volta le hanno rotto il naso.
Lei no, lei non ha mai fatto violenza a nessuno.
Per questo andrà in prigione.
Chi l’ha ferita, e insultata, e condannata, sta dalla parte dei soldi. Dalla parte di un mondo affaristico cieco e sordo. Dalla parte di pochi che si vogliono arricchire a spese dei molti. E per i soldi devastano territori e raccontano falsità.
Hanno grandi mezzi, molto potere.
Nicoletta ha solo la propria dignità.
Sono una vecchia maestra, le dico, mi sembra di vivere nelle Favole a rovescio di Gianni Rodari che divertivano tanto i miei bambini e le mie bambine. Mi sembra di vivere in un mondo capovolto. Ma c’è poco da divertirsi.
Vedo persone che vanno in chiesa, ama il prossimo tuo come te stesso, recitano. Ma condannano chi porta soccorso a chi non ha cibo né casa.
Ascolto persone che si riempiono la bocca con parole come legalità, rispetto delle regole ma ignorano la legge del mare che ordina di salvare i naufraghi. Conosco dieci giovani che verranno processati per averlo fatto.
Dopo una cospicua raccolta di immagini e testimonianze e un lungo e dispendioso lavoro di ricostruzione, di coloro che hanno gestito il G8 di Genova del 2001 Amnesty ha scritto: “…hanno gettato discredito sulla Nazione agli occhi del mondo intero”. Ma a distanza di quasi vent’anni i responsabili della repressione vivono tranquilli, qualche manifestante è ancora recluso e io non so chi ha ucciso mio figlio.
Viviamo in un mondo a rovescio, le dico, non accettare che ti rubino anche l’aria, non ne vale la pena.
Ricorda La caduta di Giuseppe Parini, mi risponde sorridendo.
Come pensavo, Nicoletta ha la sua dignità. Lei sì.
E andrà in prigione.
Haidi Gaggio Giuliani
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goodbearblind · 4 years
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Nicoletta Dosio: all’ospedale in manette… (Lettera) Nicoletta scrive dal carcere rispetto alla visita ambulatoriale di ieri ed all'esperienza, per la prima volta, delle manette. -- “Care campagne e compagni, questa volta riesco a darvi notizie di me in tempo reale. Stamattina sono stata "portata" all'ospedale di Rivoli per una visita ambulatoriale e la consegna del referto relativo alla biopsia di un mese fa: va tutto bene, almeno sul fronte della salute. Il prossimo controllo sarà a settembre. Ho provato per la prima volta le manette... Non quelle con cui (sembra un secolo fa!) mi ero incatenata al trenino nel cantiere in Clarea o quelle di Marisa acquistate al sexy shop: le manette vere da carcere. Ammanettata, imbarcata sul cellulare, in una celletta a sua volta blindata. Ma, mentre sotto scorta di quattro guardie penitenziarie, correvo verso l'ospedale di Rivoli, ho potuto scorgere la nostra Valle, le sue montagne cariche di neve, spendenti sotto il sole che ha già il colore della primavera. Prima di entrare nell'edificio ospedaliero l'agente donna si è offerta di nascondere le manette abbassandomi le maniche della tuta; ho rifiutato perchè, quelle manette, mi sentivo di portarle con fierezza, tra i pazienti in attesa nel lungo corridoio degli ambulatori, come il segno distintivo della nostra lotta che, nonostante la repressione, è vincente e crea condivisione. Gli agenti sono entrati con me nello studio del medico, si sono fatti consegnare i referti, e a questo punto si è fatta avanti l'infermiera ad abbracciarmi, dichiarandosi parte della famiglia NoTav... Dunque, tutto è bene... Al ritorno in carcere le mie compagne di pena mi hanno aspettato al cancello della sezione per sentire notizie e mi hanno salutata con affetto. Come vedete nulla è inutile, anche qua qualcosa si muove... Avanti NO TAV!” . . #notav #nicolettadosio #nicolettadosiolibera https://www.instagram.com/p/B9BVPgmqM_n/?igshid=zcky3pojpq18
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paoloxl · 4 years
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Pubblichiamo la lettera di Nicoletta Dosio ha inviato dal carcere delle Vallette, dove la settantatreenne storica attivista No Tav è rinchiusa dal 30 dicembre 2019
Carissime Compagne e Compagni,
in queste ore sto ricevendo da parte vostra tantissimi telegrammi e lettere. Il sentirvi così vicini mi dà tanta gioia e forza.
Le mie compagne di detenzione mi avvertono, da cancello a cancello, quando ai telegiornali compaiono le immagini delle manifestazioni che, in tutto il paese, avvengono a sostegno di noi, parte del Movimento NO TAV attualmente dietro le sbarre.
Insieme a me, dentro questa città murata, dietro una delle tante finestre ferrate, vivono Giorgio, Mattia e Luca. Anche a loro, la notte di Capodanno è giunto lo splendore e l’allegro scoppiettio dei fuochi d’artificio, l’eco della musica e dei saluti che hanno avuto il potere di abbattere, almeno idealmente, mura e cancelli.
E’ questo uno dei tanti segni di una lotta grande e bella, nata dalla Valle di Susa che da trent’anni resiste contro la grande mala opera; così giusta e necessaria da dare ispirazione ed aiuto a tante realtà che, come noi, hanno deciso di non piegarsi alla logica del sistema.
Ora sto vivendo la non-vita di questo non-luogo; sperimento di persona l’irrazionalità e la menzogna del carcere che, al di là dei palliativi propagandistici, è più che mai luogo di repressione e di controllo sociale.
Tante storie di donne, qui, alla sezione dei “nuovi giunti”, storie di violenze subìte, di una precarietà che ti nega casa: sbandamenti di chi ha perso la strada e si indurisce nell’assenza di alternative. Ma anche la spontanea umanità degli ultimi che, magari senza teorizzazioni ideologiche ma per concreta condivisone del bisogno, tendono la mano a chi sta per cadere.
Mi siete nel cuore, come la mia Valle con le mie montagne cariche di neve che scorgo di lontano dalle finestre ferrate del corridoio. E il mio cuore è in Clarea, sui sentieri percorsi insieme, nei boschi dove camminano silenziosi gli animali: il ricordo si fa attualità, rabbia lucida contro la rapina insensata della nostra terra e della nostra vita.
Il potere, con i suoi tribunali al servizio dei leggi ingiuste e le catene delle sue carceri, non potrà fermare le ragioni e la concretezza di un conflitto irrinunciabile e davvero liberatore.
Vi abbraccio con allegria.
Avanti NO TAV
da notav.info
Per scrivere e mandare messaggi di solidarietà:
Nicoletta Dosio
Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”
Via Adelaide Aglietta, 35
10149 Torino
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