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lamilanomagazine · 2 years
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Roma, nuova street art al quartiere Settecamini
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Roma, nuova street art al quartiere Settecamini. Roma è pronta ad accogliere un nuovo capolavoro dell’urban art internazionale grazie a Street Art For Rights, il festival che dal 2020 vuole raccontare e diffondere la cultura della sostenibilità attraverso la street art. Al centro del progetto i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’agenda 2030 ONU: l’idea è quella di filtrare i 17 Goals con l’occhio dell’arte contemporanea promuovendo la realizzazione di 17 opere murarie da parte di diversi street artist nell’ottica di portare questioni sociali, economiche e culturali sui muri dei quartieri periferici della capitale, in zone conosciute per situazioni di forte difficoltà.   Rispetto per l’ambiente e arte si fondono quindi nella street art, vale a dire il linguaggio figurativo nato in strada. Scopo principe di questa espressione artistica è, infatti, la riqualificazione delle periferie tramite l’abbellimento di edifici e strutture civiche già esistenti. Combattere il grigiore del cemento con la vivacità dei colori, rendendo le città più belle e vivibili e allo stesso tempo trasmettere messaggi in maniera diretta, senza filtri o censure. Anche le strade e i muri possono diventare un mezzo per denunciare le cause del cambiamento climatico. Così writer e artisti di tutto il mondo grazie a Street Art For Rights regalano alla Capitale momenti di riflessione con opere che sensibilizzano le persone al rispetto dell'ambiente.   Dopo le opere di Attorep, Natalia Rak, Barbara Oizmud, Manuela Merlo in arte HUMAN, NSN997, Davide Toffolo e Marqus, scopriamo in anteprima il muro finito di Etnik realizzato nel quartiere Settecamini.   Obiettivo 12 - Consumo sostenibile Etnik – Quartiere Settecamini L’urban artist di fama internazionale Etnik, attivo da oltre 30 anni nella scena dell’arte urbana, per il suo murales si è ispirato al goal numero 12 con "La Casa nella Casa", il titolo del suo lavoro che oltre ad essere una visione sulla vera e propria architettura abitativa dedicata ai temi ecologici e di riciclo è allo stesso tempo uno spunto a lavorare su se stessi, sulle nostre abitudini quotidiane. Con le sue illustrazioni geometriche fatto di forme, volumi e cromatiche che talvolta portano a figure astratte, Etnik vuole rappresentare l’equilibrio precario dell’essere umano e l’incessante velocità del mondo contemporaneo. Etnik anche con questo muro porta avanti una personale ricerca artistica capace di veicolare un forte messaggio, il punto di vista dell’artista sulla città e le parti di cui si compone, e con esso sviluppare la sua peculiare poetica.   Chi è Etnik? Artista di origine svedese attualmente di stanza a Torino, è attivo nella scena graffiti writing sin dai primi anni '90. È attualmente uno degli street artist più affermati al mondo grazie al suo inconfondibile stile. Durante la sua carriera ha ricercato sempre una nuova strada per superare i limiti classici della disciplina portando la pittura murale ad alti livelli, ideando e organizzando anche eventi che hanno messo in contatto i migliori artisti del panorama europeo. Dal 2001 il suo modo di dipingere comincia ad evolversi verso forme geometriche e architettoniche, partendo dal lettering che diviene la base su cui Etnik imposta l’intero impianto concettuale e compositivo della sua ricerca artistica. Oggi lavora nel suo studio a Torino, viaggiando molto per realizzare wall painting di grandi dimensioni e partecipare ad esposizioni in galleria in tutto il mondo.     Il progetto, ideato e diretto da Giuseppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, è organizzato dall’associazione culturale Taste & Travel in collaborazione con MArteSocial e MArteGallery e prevede un programma triennale di attività volte alla futura creazione di un museo a cielo aperto, pubblico e gratuito, al di fuori dei percorsi più battuti della Capitale.   Il progetto, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, è vincitore dell'Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.   Street Art for RIGHTS è organizzato dall’Ass. cult. Taste & Travel, e fa parte delle attività sviluppate da MArteSocial, un incubatore   incentrato sulla sensibilizzazione di problematiche sociali attraverso progetti artistico-culturali che possano generare un impatto positivo sugli abitanti dei quartieri meno serviti che chiedono a gran voce servizi, cultura e integrazione. Street art for Rights è prodotto da MArtegallery e e fa parte dei progetti speciali all’interno della #BiennaleMArteLive, appuntamento biennale multiartistico e a carattere internazionale.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 8 months
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Le Orme & Friends
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 28 gennaio 2024 – Largo Venue – Roma doppio spettacolo ore 17,30 e ore 20.00
Il progetto “Le Orme & Friends” , nato da un intuizione di Enrico Vesco nell’estate del 2022, trova in Michi Dei Rossi e Tony Pagliuca validi alleati per raggiungere un obiettivo ambizioso: riunire i musicisti più importanti della storia del gruppo per realizzare il primo doppio album di inediti della loro storia.L’impresa è riuscita quasi completamente e il risultato di questo “incontro” ha dato degli esiti sorprendenti:Doppio 33 giri (vinile Gold), realizzato da Le Orme attuali con l’apporto di Tony Pagliuca (tastierista e membro storico con Michi Dei Rossi e Aldo Tagliapietra), Tolo Marton (coautore dell’album Smogmagica, 1975), Francesco Sartori (in formazione fino al 1997), Fabio Trentini (2009/2018) e Jimmy Spitaleri (frontman dei Metamorfosi e voce de Le Orme nel 2011/2012).Una citazione particolare e ricca di commozione per la partecipazione di Germano Serafin (1956-1992), con Le Orme dal 1975 al 1981, che compare con una sua interpretazione dell’epoca.Triplo Cd (sempre Gold), contenente il materiale dei due vinili più i brani di alcuni dei più importanti gruppi prog italiani, che in diversi modi e tempi hanno collaborato con Le Orme:Osanna, il cui leader/cantante, Lino Vairetti, sarà presente in molti dei concerti del tourThe Trip (Pino Sinnone, batterista storico, e Nico Di Palo come guest)Divae Project (guest Gianni Nocenzi)Mangala Vallis (Gigi Cavalli Cocchi, Bernardo Lanzetti, Roberto Tiranti ecc)Moongarden (Cristiano Roversi ecc)Alex CarpaniMonkey Diet (ospiti Eric Gales, uno dei più importanti chitarristi americani, e Donella Del Monaco, cantante ed elemento storico degli Opus Avantra)Sezione FrenanteLe Folli ArieTal NeunderSicuramente è un lavoro artisticamente ricco, che sicuramente soddisferà l’attesa degli appassionati prog anche a livello internazionale… tre ore di musica che esplorano diversi mondi artistici, come è nel DNA del gruppo fin dagli esordi. L’album è destinato ad avere una posizione di rilievo nella discografia de Le Orme.In concomitanza con l’uscita di Le Orme & Friends è iniziato un lungo tour, che si concluderà il 10 febbraio 2024 ad Alessandria e, (udite…udite…) non è prevista nessuna replica.Le Orme & Friends è uscito il 13 ottobre e mai arrivato nei negozi perché le copie stampate sono state esaurite in prenotazione. Il 1 dicembre è uscito un nuovo cd e vinile “ Le Orme & Friends – Collection – Volume 1” ( distribuzione Warner Music) che contiene, oltre ad una selezione di canzoni dell ‘album, anche una traccia inedita che non era stata presentata nel progetto originale.È sicuramente l’ultima occasione di vedere sul palco tanti degli artisti che hanno fatto entrare questo gruppo nella storia della musica in assoluto.Le Orme & Friends Tour 2023/2024Doppio Concerto del 28 gennaio a Roma al LARGO VENUE (orario ore 17,30 e ore 21,30 – prevendite su Ticket One e su www.sonnyboystore.it). Possibilità di cena su prenotazione scrivendo a:  [email protected] Dei RossiTony PagliucaTolo MartonMichele BonE poi ancora:Luca SparagnaAligi PasqualettoOspiti speciali:Lino VairettiJimmy SpitaleriLe Orme & Friends  Ultimo appuntamento con la storia!!!!
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olitaly · 10 months
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aldoposts-blog1 · 10 months
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Per una Rivoluzione Culturale Mondiale
Le religioni sono l’ideologia più diffusa al mondo.
Tutte le religioni sono sempre servite a sottomettere l’uomo al potere: sono nemiche dell’uomo, lo dimostra la storia.
1) Oltretutto lo dimostrano benissimo i fatti che
stanno avvenendo adesso nel mondo.
2) Dalla semita a quella cristiana, da quelle della
razza (nazifascismo ed altre) a quella musulmana,
le religioni hanno tutte uno scopo ben preciso:
LEGARE L’INDIVIDUO IN MODO VINCOLANTE AD
UN GRUPPO PERCHÉ SIA STRUMENTO AD USO
DEL POTERE.
3) I campi in cui si può sviluppare e verificare questa
analisi riguardano tutti gli aspetti della vita sociale ed
individuale.
Basta pensare a quelli più personali come sesso,
famiglia, educazione, o a quelli della vita
sociale come lavoro, salute, istruzione, abitazione,
servizi.
4) La società si va scindendo sempre più in due grandi
campi direttamente contrapposti l'uno all'altro:
borghesia e proletariato; chi comanda in generale e
chi deve eseguire i comandi ricevuti.
5) Chiariamo subito: per proletariato intendiamo chi
vive di un lavoro dipendente, dall’ingegnere
all’operaio, dal medico al fattorino, dall’autista al
netturbino a prescindere da titoli di studio o meno.
6) La cultura nazionale non è altro che lo strumento
necessario per tentate di realizzare la sottomissione
spontanea delle classi subalterne al volere di quelle
dominanti.
Non a caso la patria è sacra ed ogni nazione ha
una religione ufficiale o di maggioranza.
7) Il nostro obiettivo consiste nel promuovere e
realizzare una rivoluzione culturale internazionale
atea.
8) Lo sviluppo generale qualitativo e quantitativo
della società ha portato due conseguenze
importatissime:
a) la prima è la generalizzazione dei conflitti e
quindi la mondializzazione delle guerre
b) la seconda è che i lavoratori sanno e
potrebbero ormai dirigere tutto.
9) I conflitti insiti nella società promuovono il
processo evolutivo del proletariato.
La borghesia è sempre in lotta anche contro parti
di sé stessa i cui interessi vengono in contrasto
con altri, e è sempre contro la borghesia di tutti i
paesi stranieri.
10) In tutte queste lotte si vede costretta a fare
appello al proletariato, a valersi del suo aiuto, e a
trascinarlo così entro il movimento politico.
Essa stessa dunque fornisce al proletariato i
propri elementi di educazione, cioè lo arma
contro se stessa.
11) Non c’è più tempo da perdere ed il momento
potrebbe essere favorevole dopo due guerre
mondiali e con una terza all’orizzonte.
12) Le armi le hanno sempre benedette dai tempi
delle crociate fino ad oggi, e non solo la chiesa di
Roma. Qualsiasi gruppo umano ha praticato, ha
riti simili.
Sono i meccanismi di consolidamento del potere
per comandare sul destino degli altri.
13) Una delle previsioni sviluppata in questi tempi è
quando e dove ci sarà il sorpasso delle religioni
islamiche su quelle cristiane. Che sarebbe come
dire: quale sarà tra 50 anni la burocrazia che
comanderà qui, là, ovunque?
14) Noi diciamo solo che questo non non ci riguarda
per niente.
Non vogliamo essere comandati né da
religioni, né da burocrazie.
15) Vogliamo essere noi ad autodeterminarci,
comandarci secondo i nostri interessi e desideri.
16) Gli dei sono tutti morti da un pezzo e non
vogliamo sentire puzza di cadaveri.
PER L’INTERNAZIONALE ATEA
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agrpress-blog · 10 months
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Per il terzo anno consecutivo Daje de Alberi regala ossigeno, partecipazione e bellezza alla Capitale. Al II Municipio (Nomentano Quartiere Italia) l’Associazione di tutela ambientale, attiva in diversi Municipi, ha messo a dimora ventiquattro nuovi alberi dopo averne piantati duecento e soprattutto dopo averne curati e salvati migliaia del patrimonio pubblico esistente. Ventiquattro tazze, sei specie di alberi, nove ceppi rimossi, tre mq di asfalto rimosso e suolo recuperato. L’evento di riforestazione partecipata, con la cooperazione del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, è partito da piazza Lecce. Fra le numerose strade interessate, via Bari, via Catanzaro, via Ravenna, via Tommasini, via Udine, via Verona, via Ungarelli, via Boldetti. Sei le specie di alberi nel rispetto della biodiversità e dell’albero giusto al posto giusto: Lagerstroemia Indica, Acero campestre, Pyrus Calleryana Chanticleer, Ligustrum Variegata, Koelreuteria paniculata, Cercis siliquastrum. Un evento reso possibile dalle donazioni all’Associazione e caratterizzato da una grande partecipazione fra volontari, cittadini e alcuni commercianti nel segno di Condivide et Albera. Hanno testimoniato il loro sostegno all’impegno di Daje de Alberi la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, e dirigenti di Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. «Dove c'è cultura, passione e partecipazione c'è vera Riforestazione. Avanti tutta, daje, grazie ai donatori e alle donatrici». Questo l’incoraggiamento arrivato da Lorenzo Cioce, presidente dell’Associazione. Ma il lavoro è appena cominciato per questi nuovi alberi. Come afferma il Prof. Ferrini, arboricoltore urbano di fama nazionale e internazionale, grande amico di Daje de Alberi, «non basta piantare alberi bisogna curarli». Daje de Alberi si muove fin dalla sua nascita favorendo attività dal basso in linea con l’Agenda Onu 2030: obiettivo la vera riforestazione partecipata oltre gli slogan dei grandi progetti. Una strategia vincente culminata quest’anno con il prestigioso premio “La Città per il Verde”, organizzato dalla casa editrice Il Verde Editoriale di Milano. L’associazione Daje de Alberi è stato l’unico ente del terzo settore del Lazio ad essere insignito di questo riconoscimento. www.dajedealberi.com; www.facebook.com/dajedealberi; www.instagram.com/dajedealberi
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messinacalcio · 1 year
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Starcasinò Sport è il nuovo main sponsor dell’Acr Messina
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StarCasinò Sport, brand di infotainment sportivo del gruppo Betsson, sigla un accordo di sponsorizzazione biennale con la società calcistica ACR Messina e diventa il Main Sponsor della maglia biancoscudata per le stagioni sportive 23/24 e 24/25. Un’importante collaborazione che lega StarCasinò Sport a un club storico del calcio nazionale, consentendogli inoltre di continuare il progetto di espansione capillare su più livelli del mondo sportivo italiano già avviato nel corso di questi anni. Dopo le partnership con grandi squadre di Serie A come AS Roma, SSC Napoli, Torino FC, US Sassuolo e con il Palermo FC e la Serie BKT nella lega cadetta, StarCasinò Sport esordisce dunque in Serie C Now. L’annuncio della partnership arriva infatti in concomitanza con la partita che questa sera ACR Messina e Catania disputeranno in Coppa Italia. Prima apparizione del brand sulle maglie giallorosse. Prossimo al raggiungimento dei 123 anni di storia, il club messinese ha attraversato tutto lo scorso secolo diventando un esempio di amore per lo sport. Durante questo percorso ultracentenario, non sono infatti mai mancati l’affetto e il calore dei tifosi che in ogni categoria hanno sostenuto dagli spalti i calciatori giallorossi. Un legame che vive ancora oggi e che spinge la squadra verso nuovi traguardi sportivi. “Siamo orgogliosi di aver chiuso un accordo con un club storico come l’ACR Messina, perdipiù in qualità di Main Sponsor. La città ci ha accolto con una tifoseria entusiasta e molto coinvolta, non vediamo quindi l’ora di iniziare a lavorare con il Club per regalare a questa splendida comunità esperienze indimenticabili. Questa partnership per noi rappresenta un ulteriore passo nel nostro progetto di valorizzazione e sostegno dello sport italiano su diversi livelli, oltreché un modo per essere al fianco di territori e di appassionati che condividono i nostri valori sportivi. Un risultato di squadra che vogliamo festeggiare insieme al nostro team e a tutto l’ACR Messina” ha dichiarato Stefano Tino, Managing Director di StarCasinò Sport. “Sono contento per il nuovo sponsor e allo stesso tempo orgoglioso, perché un marchio internazionale ha deciso di puntare sul Messina. Segno evidente del rinnovato entusiasmo intorno alla principale squadra di calcio cittadino. Peraltro, lo dimostra il fatto che è stato sottoscritto un accordo su base biennale. StarCasinò Sport è stato presente sulle maglie di numerosi club di serie A e da oggi lo sarà anche su quelle dell’ACR Messina. Per questo importante accordo commerciale desidero ringraziare preliminarmente Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy, Daniela Lazzaro e Saverio Provenzano che rappresentano Infront Italy in Sicilia e Calabria. Ma un ringraziamento particolare va anche a Mario Bonsignore e al suo staff che cura il marketing, per il lavoro svolto nella definizione della trattativa” ha affermato il presidente dell’ACR Messina Pietro Sciotto. “Siamo molto soddisfatti di aver contribuito alla partnership biennale tra StarCasinò Sport e ACR Messina perché il nostro obiettivo è quello di creare collaborazioni di lungo periodo, che creino valore per le società sportive e per i brand dei nostri clienti. Per creare case history di successo è necessario conoscere i territori e Infront Italy dialoga da oltre vent'anni con tutte le realtà sportive, adeguando linguaggi e iniziative a seconda delle realtà per capitalizzare al meglio gli investimenti e dare riconoscibilità ai brand", ha commentato Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy. Read the full article
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tempi-dispari · 1 year
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Roberto Pirami, per aspera ad astra
Roberto Pirami, professionista della musica, si racconta in questa intervista. Soprattutto, narra della strada percorsa dall’underground alle grandi collaborazioni con nomi del calibro di Vinnie Moore, Michael Angelo Batio (Manowar), Gus G (Ozzy Osbourne), Silvia Salemi e Roberto Casalino. E’ stato poi maestro di Jacopo Volpe, Danilo Menna, Fabio Migliori, Alberto Paone, Leonardo Sentinelli, Emiliano Cantiano. Il suo suggerimento per arrivare così in alto è preparazione adeguata, perseveranza e coraggio.
Una presentazione per chi non ti conosce!
Sono Roberto Pirami, un batterista classe 1980. Il mio lavoro si divide perfettamente in due sfere: artistica e didattica. Sono attivo principalmente nel settore Rock internazionale e pop nostrano nel quale accompagno artisti come Vinnie Moore, Michael Angelo Batio (Manowar), Gus G (Ozzy Osbourne), per quanto riguarda il settore internazionale. Nel nostro Paese, invece, lavoro con artisti come Silvia Salemi e Roberto Casalino.
Inoltre, sono coach nella mia scuola di Batteria a Roma, Free Drumming Studio, e presso il Tour Music Fest. Negli anni, ho avuto il grande piacere di avere avuto come allievi alcuni dei più grandi batteristi del momento nella scena italiana fra cui: Jacopo Volpe, Danilo Menna, Fabio Migliori, Alberto Paone, Leonardo Sentinelli, Emiliano Cantiano..etc
Collaborazioni importanti le tue. Come si fa ad arrivare così in alto?
Le occasioni arrivano per tutti, la cosa importante è farsi trovare pronti per afferrarle e superare le sfide che portano con sé.
Sicuramente una preparazione solida e tanto studio sono alla base del raggiungimento di un qualsiasi obiettivo. Poi è importante fare le scelte giuste, gestire l’ego e la paura fissando sempre in testa la méta che ci prefiggiamo di raggiungere.
Quando hai iniziato a suonare?
Ho iniziato a 12 anni. Ricordo che guardavo alla televisione i video di Tullio De Piscopo e rubavo gli utensili da cucina di mia mamma per suonare sul divano. Successivamente sono entrati nella mia vita i Metallica e i Guns ’n Roses e da lì sono iniziati i miei studi di batteria, prima con il Maestro Mauro Di Rienzo e poi all’Università della Musica con Maurizio Boco, Pietro Iodice e Davide Pettirossi.
La tua prima band? Proponevate musica originale?
Ho iniziato con una band chiamata Enemynside. Ricordo che registrammo il primo Ep di inediti e partimmo subito con delle date italiane di supporto al disco.
Fu un’esperienza che ricordo con molto piacere anche perché sono ancora in attività e con loro sta suonando Fabio Migliori, un mio caro allievo.
Hai progetti personali?
Sì, ho il mio progetto musicale chiamato K2RE,che fonde il mondo rock con quello Synthwave con il mio amico e collaboratore da sempre, il chitarrista e produttore Francesco Tosoni.
Si tratta di un progetto nel quale abbiamo fuso tutte le nostre esperienze musicali e i nostri ascolti. Attualmente stiamo lavorando al mix del disco e non vediamo l’ora di farlo uscire.
Data la tua esperienza hai una visione piuttosto ampia del panorama musicale. Come è cambiato?
Credo sia cambiato molto sotto vari punti di vista. Sicuramente il pop è quello che ha avuto più evoluzione con stili che tornano ciclicamente ma che, allo stesso tempo, si rinnovano con soluzioni originali.
Il mondo del Rock più duro è forse quello che ha più bisogno di rinnovamento, ha bisogno di coraggio per sperimentare qualcosa che attiri anche le nuove generazioni.
Una criticità che molti sollevano è che ci sono pochi musicisti giovani. È vero?
Non esattamente. Le nuove leve ci sono, le scuole di musica sono piene di giovani musicisti che approcciano allo strumento. È vero anche che bisogna seguire bene questi ragazzi, guidarli non solo dal punto di vista strumentale ma anche nella ricerca dell’equilibrio in ogni aspetto del fare musica.
La musica oggi dovrebbe essere più…?
Coraggiosa. Dovrebbe sperimentare senza dover per forza seguire logiche di alcun tipo, queste ultime poi pronte a saltare non appena arriva un prodotto con anima e credibilità.
Secondo te, esiste ancora l’underground?
Si, e gode di ottima salute! Bisogna solo seguirlo, valorizzarlo e guidarlo al miglioramento. Ci sono tantissimi progetti che, se seguiti da persone competenti, potrebbero piazzarsi e trovare il proprio posto.
La sua Malattia peggiore? La cura?
Sicuramente sono una persona che ha sempre puntato al miglioramento, per fare questo bisogna avere il coraggio di perdere delle cose e questo fa paura.
La cura? L’unica che conosco è – appunto – il coraggio!
Che cosa ti sentiresti di consigliare ad un artista che inizia oggi a proporre la propria musica?
Di essere autentico, non trascurare nessuna fase della vita di un artista, sapersi circondare di persone valide che tengano al miglioramento in ogni cosa.
Ogni obiettivo, per essere raggiunto, ha bisogno di risposte ad una serie di domande molto importanti…rispondiamo prima ancora di agire!
E’ innegabile che esiste una spaccatura generazionale. Come la si potrebbe sanare?
Ovviamente ognuno di noi ha la propria mappa della realtà che sta vivendo, creata dai propri valori e dalle proprie esperienze. Il problema nasce dal fatto che le vecchie generazioni spesso sono poco disponibili ad accettare cambiamenti. Ovviamente non tutti questi cambiamenti sono positivi ma, in ogni caso, è necessario confrontarsi e capire in ogni situazione come ottenere un punto d’incontro!
Una domanda che non ti hanno mai posto ma ti piacerebbe fosse rivolta?
Ho avuto fortuna perché ho sempre ricevuto domande pertinenti e interessanti.
Forse non mi hanno mai chiesto circa la preparazione fisica e mentale prima dei live più importanti. Il segreto è tutto lì!
I tuoi prossimi passi?
Ne ho diversi: finire il disco del mio progetto K2RE, preparare il tour con Gus G, la didattica nella mia scuola di batteria. Portare avanti sia la parte artistica che la parte didattica e farlo al meglio che posso.
L’artista con cui ti sei trovato meglio?
Ognuno ha la sua personalità, sicuramente riesco a stare bene e lavorare bene con tutti, quindi non saprei dirti quello con cui mi sono trovato meglio…potrei dirti quello con cui mi sono trovato peggio (scherzo! ahah)
Uno che ti ha stupito?
In modi diversi hanno tutti caratteristiche notevoli. Sicuramente on stage tutti quelli con cui ho lavorato o lavoro hanno una grande carica e professionalità!
I grandi nomi con cui hai collaborato, ti hanno stupito in positivo o negativo?
Tutti noi abbiamo due lati del magnete, positivo e negativo, quindi ho avuto modo di cogliere entrambi i lati da ognuno di loro.
Sicuramente on stage sono tutti dei gran professionisti e i comportamenti cambiano in base alle situazioni che si vengono a trovare. Devo dire di aver trovato in ognuno di loro un buon equilibrio e questa è la cosa più importante.
Un aneddoto divertente che ti è capitato
In tour ce ne sono tantissimi, non ne ricordo uno in particolare. Sicuramente ho dei bei ricordi di due day off, uno a Malaga e uno ad Amsterdam. A Malaga perdemmo la coincidenza per le Canarie e l’agenzia ci fece fare un day off forzato, ricordo che facemmo un giro per la città addobbata per il Natale: era bellissima e ci siamo divertiti molto. La stessa cosa ad Amsterdam nel post concerto: quando si è anche un gruppo di amici gli aneddoti sono all’ordine del giorno.
Il live che ricordi con maggiore piacere?
Forse il primo in assoluto con Blaze Bayley a Udine. Fu massacrate ma determinante per prendere sicurezza in quello che facevo
La difficoltà ad essere un musicista in Italia?
La prima è capire realmente chi si vuol essere! Molte volte diamo la colpa al nostro Paese d’origine se le cose non vanno come devono andare ma se tu avessi la possibilità di parlare in sincerità con ognuno di queste persone noteresti una serie di comportamenti sbagliati che inevitabilmente ti portano a non raggiungere l’obiettivo.
Conosco musicisti che ce l’hanno fatta e che non ce l’hanno fatta in Italia, in America, in Inghilterra. La differenza fra le due tipologie è solo una: la testa!
Se tu fossi tu ad intervistare , ipotizzando di avere a disposizione anche una macchina del tempo, chi intervisteresti e cosa gli chiederesti?
Sono stato un grande fan dei Guns’n’Roses, avrei davvero voluto sapere da Axl la vera storia della band e dei rapporti che avevano fra di loro, come componevano, le scelte discografiche etc..
È vero che ci sono le biografie e molto si può sapere tramite questo ma spesso sono un po’ troppo “romanzate” e poi il piacere di sentirselo raccontare dal vivo non ha paragoni!
Un saluto e una raccomandazione a chi ti legge.
Ciao ragazzi e grazie. Mi raccomando di non abbattersi mai per le batoste che riceverete nell’inseguire i vostri sogni. Ricordatevi che non si potrà mai sconfiggere una persona che non molla mai!
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Montaggio di Doccia e Scaldabagno: Qualità e Affidabilità al Tuo Servizio
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Quando si tratta di servizi idraulici, non compromettere sulla qualità. Affidati a Servizi Urgenti Roma per il montaggio di doccia e scaldabagno che renderanno la tua casa più confortevole e efficiente. Non solo garantiamo servizi di alta qualità, ma ci impegniamo anche a rispettare i tuoi tempi e il tuo budget. Contattaci oggi stesso per un preventivo gratuito e fissa un appuntamento con i nostri esperti. Per saperne di più sui nostri servizi di montaggio di doccia, visita il nostro sito web https://serviziurgentiroma.it/pronto-intervento-idraulico/montaggio-doccia/ o per i servizi di montaggio scaldabagno visita https://serviziurgentiroma.it/pronto-intervento-idraulico/montaggio-scaldabagno/.
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Expo Roma 2030: Innovazione e Riqualificazione per un Futuro Ecologico
L'ambizioso progetto Expo Roma 2030, intitolato "Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione", è attualmente sotto valutazione da parte del Bureau International des Expositions. Il dossier di candidatura, che ha suscitato grande entusiasmo, si compone di 618 pagine. L'attesa per l'annuncio finale, previsto per il 23 novembre, è palpabile, poiché potrebbe significare per Roma l'opportunità di diventare una vetrina globale per l'innovazione sostenibile. Inoltre, la trasformazione del quartiere di Tor Vergata potrebbe creare un modello di soluzioni ecologiche per il futuro.  Dopo la presentazione della proposta al Bureau international des expositions (Bie) nel settembre 2022, l'intera città è in trepida attesa per la votazione dei 170 membri del Bie, che si terrà a novembre 2023. L'esito di questa decisione potrebbe aprire nuovi orizzonti per la splendida città eterna. L’idea alla base L’idea che sta alla base dell’intero progetto dell’Expo 2030 Roma è stata sviluppata da un importante e internazionale studio di design, il Lo studio internazionale di design, il Cra - Carlo Ratti Associati, in collaborazione con l'architetto Italo Rota e l'urbanista Richard Burdett. Questo straordinario team di esperti ha creato un progetto all'avanguardia, incentrato sull'utilizzo delle fonti rinnovabili di energia. Un obiettivo fondamentale è coinvolgere attivamente ogni paese nel finanziamento di un parco solare, che oltre a fornire energia elettrica all'esposizione, avvierà un processo di decarbonizzazione del quartiere. Il sito di Expo Roma 2030 si distinguerà per la sua suddivisione in tre zone distinte, ciascuna con un ruolo ben definito:  - La Città, situata nel cuore di Tor Vergata, assumerà il ruolo di Expo Village, fungendo da centro vitale dell'evento e trasformandosi in seguito in un'estensione del campus dell'Università di Tor Vergata.  - Il Boulevard, elegante asse pedonale, creerà un collegamento armonioso tra i vari padiglioni nazionali, invitando i visitatori a una piacevole passeggiata tra le diverse culture rappresentate.  - Infine, il Parco, ricco di vegetazione rigogliosa, ospiterà padiglioni tematici, tra cui spicca l'affascinante "Pale Blue Dot", dedicato alla diffusione della conoscenza del mondo naturale. Il Parco Solare Expo Roma 2030 pone un'enfasi significativa sull'energia sostenibile e l'innovazione architettonica. Sarà realizzato il più grande parco solare urbano al mondo, accessibile al pubblico, che coprirà un'area di 150.000 metri quadrati e genererà una potenza di 36 Mega Watt. Le iconiche Vele di Calatrava, situate proprio a Tor Vergata, assumeranno un ruolo di primo piano come padiglioni principali dell'evento, ospitando eventi pubblici di grande rilevanza e diventando uno dei simboli di Expo Roma 2030. I padiglioni di Roma, progettati da Santiago Calatrava, sono stati concepiti con la prospettiva di un completo riutilizzo dopo l'evento. Questa visione permetterà di trasformare l'area in un distretto all'avanguardia, focalizzato sull'innovazione, offrendo spazi dedicati alla ricerca, alle nuove tecnologie e all'imprenditorialità, lasciando un'eredità duratura per le generazioni future. L'esplorazione di Expo Roma 2030 promette un'esperienza coinvolgente e stimolante, in cui l'innovazione architettonica, l'energia sostenibile e la condivisione della conoscenza del mondo naturale si fondono per creare un'atmosfera unica. La trasformazione di Tor Vergata rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui la sostenibilità e l'innovazione si combinano per guidare la strada verso una società più consapevole e attenta all'ambiente. Expo Roma 2030, la candidatura dell'Italia La candidatura di Expo Roma 2030 prospetta un impatto economico significativo per l'Italia. Si stima che l'evento genererà un flusso economico di 50,6 miliardi di euro e creerà ben 300.000 posti di lavoro nel paese. Inoltre, si prevede la partecipazione di 30 milioni di visitatori, i quali contribuiranno a stimolare il turismo e la promozione culturale. Grazie alla collaborazione esperti di fama internazionale, Expo Roma 2030 si distingue come un'importante iniziativa che unisce competenza, innovazione e sostenibilità. Il progetto getta le solide basi per un futuro più verde e all'avanguardia, con l'obiettivo di lasciare un'impronta duratura nella promozione di soluzioni sostenibili per il nostro pianeta. Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year
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21 lug 2023 12:34
“I SOLDI AI PARTITI? UNA GRANDE STRATEGIA DI MARKETING ALLA QUALE NESSUN IMPRENDITORE SI SOTTRAE. A MENO DI ESSERE UN COLOSSO QUOTATO ALLA BORSA DI SINGAPORE” – IL COSTRUTTORE LUCA PARNASI, IMPUTATO PER CORRUZIONE, VUOTA IL SACCO E IN UNA DEPOSIZIONE FIUME RACCONTA IMPEGNI E APPUNTAMENTI CON POLITICI DI TUTTI GLI SCHIERAMENTI (DAL RENZIANO BONIFAZI AL GRILLINO DE VITO FINO ALLE CENE CON SALVINI) CHE DOVEVANO FAVORIRE I PROGETTI DELLA SUA SOCIETÀ EURNOVA – I FONDI AL PD, ALLA LEGA E AL FORZISTA PALOZZI: “TUTTI I FINANZIAMENTI HANNO LO STESSO OBIETTIVO. NON AVERE NEMICI E AVERE RICONOSCIBILITÀ ALL’ESTERNO” -
Estratto dell'articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”
I Cinque Stelle? «Un problema per il progetto dello stadio». Il Pd? «Un partito con cui dialogare» La Lega? «Lo stesso». I finanziamenti alla politica?
«Una grande strategia di marketing alla quale nessun imprenditore si sottrae. A meno di essere un colosso quotato alla borsa di Singapore». I media? «Lo strumento più sicuro per bruciare un piano: quando esce sui quotidiani allora non si fa».
Cinque anni dopo il carcere, in un’aula Occorsio con pochi cronisti, l’imputato di corruzione Luca Parnasi racconta e precisa, descrive ed elenca in una deposizione fiume che a tratti si fa affresco di un’epoca. Nel 2018 l’agenda di Luca Parnasi è fitta di impegni. È da Vanni in via Col di Lana per parlare con l’allora presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito (pentastellato).
È in un ristorante del centro storico per dialogare con il tesoriere Pd dell’epoca, Francesco Bonifazi, circa l’eventualità di offrire il proprio contributo economico che, infine, saranno «centocinquantamila euro» versate all’associazione Eyu. Ci sono poi le messe «in una chiesetta vicino a piazza della Pigna» con Giancarlo Giorgetti che gli presenta Giulio Centemero, l’uomo dei conti della Lega (ma a qualche cena dal carattere più ufficiale fu lo stesso «segretario Matteo Salvini» ad affacciarsi spiega il costruttore).
(...)
Parnasi torna su Bonifazi: «Rividi Bonifazi in un incontro casuale al circolo canottieri Aniene e toccai con mano quello che faceva Eyu. Quindi lo rincontrai dieci minuti a Sant’Andrea delle Fratte. La loro fondazione mi sembrava valida. Era nato anche un rapporto tra coetanei, ricordo che mi fu presentato Domenico Petrolo di Eyu e, a quel punto, lo misi in contatto con Talone (Gianluca Talone, un suo collaboratore, imputato, ndr)» Duecentocinquantamila euro andarono invece alla Lega, tramite «Più voci» l’associazione che faceva capo al partito di centrodestra: «I romani a Milano sono visti come marziani.
Io mi considero un po’ tedesco per l’approccio ordinato e metodico nel mio lavoro. Centemero, persona quadrata, mi presentò “Più voci”. Il mio obiettivo era conoscere imprenditori del Nord, quello era un modo». Su questo aspetto il costruttore torna più volte: il suo approccio con la politica è duplice. Da un lato i partiti lo dovrebbero mettere al riparo da possibili terremoti amministrativi, dall’altro gli permettono di farsi conoscere, lo promuovono diciamo così.
C’è però il politico pressante che Parnasi individua nel suo coimputato forzista Adriano Palozzi al quale elargisce cinquemila euro: «Palozzi — spiega — è un tipo corpulento e verace che aveva fatto bene da sindaco di Marino. Era chiaro che, se lo avessi finanziato, lui avrebbe messo la sua funzione al mio servizio. Mi pressava. Lo accontentai. Tutti i finanziamenti hanno lo stesso obiettivo. Non avere nemici e avere riconoscibilità all’esterno». Ce n’è per il vero nemico di Parnasi: l’allora assessore all’urbanistica Paolo Berdini che ridusse le cubature del suo stadio: «Se tutti gli assessori fossero come Berdini le città sarebbero all’età della pietra».
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lamilanomagazine · 5 months
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Meloni: «Da De Luca segnale spaventoso, lo Stato è con Don Maurizio Patriciello»
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Meloni: «Da De Luca segnale spaventoso, lo Stato è con Don Maurizio Patriciello». Per il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, simbolo della lotta ai clan, è il «Pippo Baudo dell'area Nord con relativa frangetta». Un attacco che nasce dalla presenza del sacerdote nel parterre dei partecipanti all'iniziativa sul premierato di mercoledì a Roma. Parole che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni interpreta come un «segnale spaventoso» visto che «deridono un uomo che cerca di combattere la Camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo». "Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell'allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità - spiega Meloni in un suo post su Facebook -. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c'è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici. #IosonoPadreMaurizio”. Don Patriciello, protagonista, suo malgrado, della vicenda, è pronto ad abbracciare De Luca: «Sono un prete, ma tirare in ballo me in questo momento, sono sotto scorta perché i camorristi mi hanno messo una bomba, significa mettere a repentaglio la mia vita perché dice ai camorristi “avete fatto bene” e questo mi preoccupa, sono parole del tutto fuori luogo». «Apprendo con animo turbato e contrito che l’on. Meloni ha trovato “spaventosa” una mia battuta relativa alla sua performance sul premierato, e al carattere propagandistico che l'ha caratterizzata. Sono grato e commosso per l'attenzione. Ma sono spaventato del suo spavento». Così il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Mi aspetterei - prosegue De Luca - che il Presidente del Consiglio, oltre che delle fanfaluche, si preoccupasse di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno, e consentisse così la realizzazione di opere e la creazione di lavoro. Consideriamo questa la risposta più efficace ai poteri criminali».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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finnianson · 1 year
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La scissione infinita
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Cosa rimane del progetto DSP?
Molto poco.
La gestione autoritaria del duo Rizzo e Toscano sta creando scissioni una dopo l’altra. Ma l’apice è stato raggiunto nel bel mezzo della campagna referendaria “Ripudia la Guerra”.
Dalle sue trasmissioni fin da aprile, Francesco Toscano criticava incessantemente l'area del dissenso allontanando potenziali firmatari.
Ci è stato inviato dal comitato regionale un diktat: di non accettare la collaborazione di attivisti provenienti da determinati soggetti politici, come ad esempio il gruppo di Pasquinelli e il partito 3V.
ciò in contrapposizione con le azioni pubbliche di Enzo Pennetta che invece organizzava incontri anche con questi gruppi.
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È stato subito palese che l'azione politica della raccolta firme aveva un duplice obiettivo: Quello di fare effettivamente partire un referendum  e quello di rafforzare la coalizione DSP sui territori.
Gradualmente è stato evidente però che da parte dei vertici il secondo obiettivo era prioritario rispetto al conseguimento delle 500.000 firme, e questo ha generato i primi malumori.
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La richiesta di raccogliere i dati dei firmatari è stata fin da subito accolta con perplessità poiché rischiava di infastidire e allontanare molti firmatari tanto quanto la richiesta di esporre ai banchetti referendari i simboli di DSP , in un contesto che invece vedeva impegnati attivisti di tutte le provenienze politiche, da Alemanno a Di Battista passando per diversi soggetti di sinistra radicale.
Fin da Aprile dunque l'iniziativa è sembrata contenere contraddizioni ed errori politici. Anche nel coordinamento non sempre armonico con il comitato di Ugo Mattei, visto dal regionale con grandissimo sospetto.
in seguito è diventato sempre più palese ed evidente che i vertici si disinteressavano dell'obiettivo referendario. Il comunicato inopportuno e disfattista di Enzo Pennetta a 1 mese dal termine ha sconfortato tutti gli attivisti già molto affaticati. Una grave mancanza di rispetto per il lavoro di tutti gli attivisti. Mentre il regionale ha fissato un termine di consegna precocissimo rispetto alla scadenza.
Si è constatato in seguito che le firme raccolte nelle province si trovavano ancora a Bologna dopo 3 o 4 giorni e che non erano affatto partite per Roma come era stato detto.
I termini di consegna erano dunque sbagliati , mentre sui territori abbiamo dovuto fare i salti mortali per rispettarli , annullando banchetti e iniziative.
Centinaia di firme perdute.
È stato ancora una volta appalesato che il successo della raccolta firme non era prioritario, infatti è stato deciso di fare deflagrare una crisi di coalizione nella fase più delicata della raccolta.
Ho riflettuto molto su quanto accaduto e ho trovato una risposta molto cinica. L'intera iniziativa è stata perseguita per due ragioni: per non lasciare che la visibilità politica andasse solo a Mattei e per testare la forza della nostra rete territoriale in vista delle Europee.
Ma l’allontanamento di Trombetta, Paccosi e della Presidente di Aisp Bianca Laura Granato ha suscitato moltissime lamentele.
https://fronteperlasovranitapopolare.it/lespulsione-del-fronte-per-la-sovranita-popolare/
Spero che i soggetti politici che sono usciti dal progetto ISP e dal progetto DSP siano disponibili a riunirsi nuovamente per costruire finalmente un contenitore che sia da subito organizzato in modo democratico,
in cui ci si senta liberi di esprimere un pensiero difforme dalla dirigenza senza per questo rischiare di essere epurati.
Non sembra proprio prepararsi un futuro radioso per DSP.
E ancora non si vede all'orizzonte un congresso in cui venga permesso ai tesserati di votare, proporre mozioni, eleggere i vertici.
Cosa potrà nascere di buono da questo soggetto politico così travagliato?
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personal-reporter · 1 year
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Chocolove il 24 e 25 giugno la festa del gelato artigianale
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Arrivano da tutta Italia i Maestri del Gelato che il 24 e il 25 giugno 2023 a Palazzo Castiglioni, la sede di Confcommercio Milano in corso Venezia 47, faranno vivere tutti i segreti del vero gelato artigianale al cioccolato. La festa del gelato artigianale aperta al pubblico prevede numerose masterclass dei grandi maestri del gelato e della pasticceria e anche la possibilità di degustare un’ampia gamma di gelati al cioccolato nel giardino del palazzo. Alle 10.30 Davide Comaschi e il suo team di DaV Pastry Lab di Bergamo condurrà la prima lezione sul cioccolato e sul vero gelato al cioccolato: un viaggio alla scoperta di nuovi aromi e sensazioni. A seguire Andrea Riva di Gelart - L’arte nel Gelato presenterà Cioccolato Show con i suoi 32 gusti di gelato al cioccolato. Alle 14.00 il Maestro Antonio Morgese della storica gelateria Rigoletto di Milano stupirà con la sua versione di gelato ChocoPassion, una vera estasi per i sensi. Subito dopo arriverà direttamente da Torino il Maestro Riccardo Ronchi della gelateria Mara dei Boschi che ha un punto vendita anche a Milano. Ronchi presenterà due gusti firmati come il Fondente e il Marotto il gianduiotto freddo. Roberta Wang e Mattia Delon de il Golosone di Lacchiarella faranno degustare il loro Cioccolato Bianco, Bergamotto, Pepe Rosa. Alle 17.00  il Maestro pasticcere Denis Buosi di Apei presenterà il suo gelato al cioccolato prodotto grazie al progetto di Gelateria Sociale che è stato inaugurato lo scorso marzo a Tradate e ha come obiettivo di produrre un gelato artigianale d'eccellenza, realizzato con la selezione delle migliori materie prime in un perfetto connubio di tradizione e innovazione e impegna nel servizio persone con disabilità e donne vittime di violenza ospiti nelle Case Rifugio di San Carlo Società Cooperativa e Sociale che trovano Alle 18.00 ci sarà una lezione a quattro mani condotta da Stefano Dassie di Dassie Gelato Treviso che preparerà il suo cioccolato al gorgonzola e Gin e Andrea Zingrillo della Gelateria Wally Milano che ci stupirà con un gelato “Cioccolato alle 5 spezie”. Il 25 giugno si inizierà sempre alle 10.30 con una Maestra del Gelato Artigianale, due coni Gambero Rosso 2023, come Sandra Del Giovane che porterà il suo gelato al cioccolato a base di acqua, un cult della sua gelateria Baldo a Lecce. Giuseppe Piffaretti, Ambasciatore della Pasticceria d’Eccellenza Italiana (Apei), la nuova associazione del Maestro Iginio Massari, arriverà da Mendrisio con il suo gelato con cui ha vinto una medaglia d’argento e una di bronzo alla Coppa del Mondo di Gelateria. Direttamente da Roma avremo Stefano Ferrara, tre coni per il suo gelato al cioccolato, con una masterclass alle 14.30 dedicata al gelato al cacao crudo., attraverso il lavoro, concrete opportunità di inclusione sociale e autonomia personale. Chiuderanno la giornata due maestri della Pasticceria: Domenico Di Clemente di La Martesana, locale storico di Milano, che spiegherà le armonie del suo gelato al cioccolato e lampone e Luca Bellavia, che da Napoli ha portato i migliori dolci e gelati partenopei nella città della Madonnina e farà degustare il suo gelato al cioccolato ai sapori di Amalfi. Mentre i maestri saranno sul palco per illustrare i segreti del gelato al cioccolato al pubblico che avrà prenotato la masterclass gratuita su www.chocolovemilano.it, gli altri visitatori potranno vivere il gelato al cioccolato nel giardino con un percorso degustazione, cuore di una raccolta fondi a favore del Comune di Faenza per supportare i territori colpiti dalla recente alluvione. Il percorso degustazione sarà possibile grazie all’acquisto di un artistico bicchiere con cucchiaino in ceramica al costo di euro 10 (fino esaurimento scorte) che corrisponde a 5 esperienze gelato oppure, grazie alla donazione di euro 5, ricevere il pacchetto di 3 esperienze di gelato al cioccolato. Una grande festa dedicata ai maestri del gelato italiano, uno dei prodotti più conosciuti al mondo, aperta alla città (ingresso gratuito – ore 10.30 / 19.30). Dopo il successo di ChocoLOVE (febbraio 2023), il primo evento dedicato alla cultura del cioccolato organizzato da Chocolate Culture con il supporto di Confcommercio Milano, il desiderio di approfondire il tema “cioccolato” è esploso, con la voglia crescente di capire cosa è un vero gelato al cioccolato. Anche grazie al supporto di Alga - Assofood Gelatieri Artigiani di Confcommercio Milano Palazzo Castiglioni sarà il luogo migliore per fare un viaggio nel vero gelato al cioccolato. Il cioccolato è Buono, fa Bene e fa del Bene! Un ringraziamento alle aziende che sostengono l’evento: il main partner JoyGelato e Irca SpA, e Bravo Spa, Irinox SpA, Astori Group, PanDì, EasyLife Design, Perfetto Read the full article
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aldoposts-blog1 · 10 months
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Per una Rivoluzione Culturale Mondiale Le religioni sono l’ideologia più diffusa al mondo. Tutte le religioni sono sempre servite a sottomettere l’uomo al potere: sono nemiche dell’uomo, lo dimostra la storia. 1) Oltretutto lo dimostrano benissimo i fatti che stanno avvenendo adesso nel mondo. 2) Dalla semita a quella cristiana, da quelle della razza (nazifascismo ed altre) a quella musulmana, le religioni hanno tutte uno scopo ben preciso: LEGARE L’INDIVIDUO IN MODO VINCOLANTE AD UN GRUPPO PERCHÉ SIA STRUMENTO AD USO DEL POTERE. 3) I campi in cui si può sviluppare e verificare questa analisi riguardano tutti gli aspetti della vita sociale ed individuale. Basta pensare a quelli più personali come sesso, famiglia, educazione, o a quelli della vita sociale come lavoro, salute, istruzione, abitazione, servizi. 4) La società si va scindendo sempre più in due grandi campi direttamente contrapposti l'uno all'altro: borghesia e proletariato; chi comanda in generale e chi deve eseguire i comandi ricevuti. 5) Chiariamo subito: per proletariato intendiamo chi vive di un lavoro dipendente, dall’ingegnere all’operaio, dal medico al fattorino, dall’autista al netturbino a prescindere da titoli di studio o meno. 6) La cultura nazionale non è altro che lo strumento necessario per tentate di realizzare la sottomissione spontanea delle classi subalterne al volere di quelle dominanti. Non a caso la patria è sacra ed ogni nazione ha una religione ufficiale o di maggioranza. 7) Il nostro obiettivo consiste nel promuovere e realizzare una rivoluzione culturale internazionale atea. 8) Lo sviluppo generale qualitativo e quantitativo della società ha portato due conseguenze importatissime: a) la prima è la generalizzazione dei conflitti e quindi la mondializzazione delle guerre b) la seconda è che i lavoratori sanno e potrebbero ormai dirigere tutto. 9) I conflitti insiti nella società promuovono il processo evolutivo del proletariato. La borghesia è sempre in lotta anche contro parti di sé stessa i cui interessi vengono in contrasto con altri, e è sempre contro la borghesia di tutti i paesi stranieri. 10) In tutte queste lotte si vede costretta a fare appello al proletariato, a valersi del suo aiuto, e a trascinarlo così entro il movimento politico. Essa stessa dunque fornisce al proletariato i propri elementi di educazione, cioè lo arma contro se stessa. 11) Non c’è più tempo da perdere ed il momento potrebbe essere favorevole dopo due guerre mondiali e con una terza all’orizzonte. 12) Le armi le hanno sempre benedette dai tempi delle crociate fino ad oggi, e non solo la chiesa di Roma. Qualsiasi gruppo umano ha praticato, ha riti simili. Sono i meccanismi di consolidamento del potere per comandare sul destino degli altri. 13) Una delle previsioni sviluppata in questi tempi è quando e dove ci sarà il sorpasso delle religioni islamiche su quelle cristiane. Che sarebbe come dire: quale sarà tra 50 anni la burocrazia che comanderà qui, là, ovunque? 14) Noi diciamo solo che questo non non ci riguarda per niente. Non vogliamo essere comandati né da religioni, né da burocrazie. 15) Vogliamo essere noi ad autodeterminarci, comandarci secondo i nostri interessi e desideri. 16) Gli dei sono tutti morti da un pezzo e non vogliamo sentire puzza di cadaveri. PER L’INTERNAZIONALE ATEA
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micro961 · 1 year
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SixOneSix & Young AM - “Parli di me”
Il nuovo lavoro che parla di un amore sofferto
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Nel nuovo singolo “Parli di me” i SixOneSix si mettono a nudo, mostrando sfumature più intime rispetto ai brani usciti in precedenza. Ritmicamente sono presenti influenze provenienti dalla UK Drill e la scrittura risulta particolarmente emotiva e profonda. Il tema centrale è l’amore, sofferto e controverso, vissuto dalla generazione Z.
SixOneSix è un gruppo di Roma classe 2000-03, i cui componenti sono S4D, WORDY, JUICE e CHIGGA. Fin dalla sua nascita, il collettivo ha intrapreso una stretta collaborazione artistica con i produttori YCBwoy e Young AM, con i quali hanno concepito un sound fresco e attraente. SixOneSix non è solamente musica, ma è una vera e propria realtà artistica; infatti, questi ragazzi non si limitano a cantare, ma creano un connubio tra più forme d'arte, combinando il canto, la danza, la moda e lo spettacolo. Il loro obiettivo è l'intrattenimento. Mirano a trasmettere la loro visione del mondo e a far divertire ed emozionare le persone attraverso essa.
 Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com
 Spotify: https://open.spotify.com/artist/5QK6u3vdOJBt4hJjJoYCLd  
Instagram: https://www.instagram.com/sixonexis/
 l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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siciliatv · 2 years
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Un metaverso per aziende 100% made in Sicilia: ecco il progetto di Arduino Leone
Il termine metaverso è ormai già entrato nel linguaggio comune, almeno tra coloro che seguono con un certo interesse ciò che accade nel mondo dei social e della tecnologia. La dimensione virtuale paventata da Mark Zuckerberg negli scorsi mesi è infatti sempre più considerata da esperti e appassionati come il futuro di molte attività, che potranno essere svolte non soltanto in rete, come avviene già oggi, ma addirittura condividendo lo stesso ambiente con altri avatar. Un progetto molto simile a quello descritto dal fondatore di Facebook arriva dalla Sicilia e porta la firma di Arduino Leone, 46enne imprenditore visionario siracusano, che dopo la lunga esperienza come manager in Svezia ha deciso di rientrare in Italia e di fondare nella sua regione la D-Service. Il sogno di un metaverso tutto italiano L'idea di costruire un metaverso per le aziende porta il nome di Arduino Leone, imprenditore di origini siracusane che negli scorsi anni ha lavorato come manager in una multinazionale svedese, prima di licenziarsi e di rientrare in patria per realizzare i suoi progetti. A Palermo, Leone fonda l'azienda D-Service, che oggi vanta una sede anche a Roma e un'altra proprio in Svezia, e inizia a lavorare sulle nuove tecnologie, con particolare interesse per ciò che riguarda realtà virtuale e realtà aumentata. Da questa costante attività di ricerca e sviluppo, nasce il progetto di un metaverso per aziende, ossia uno spazio ibrido in cui realtà fisica e digitale si incrociano, offrendo nuove opportunità di scambio e condivisione a coloro che ne fanno parte. Proprio come previsto da Zuckerberg con la sua dimensione parallela, il metaverso siciliano si basa sull'accesso tramite un avatar a un'ambientazione tridimensionale, all'interno della quale è possibile interagire con gli altri presenti proprio come se ci si trovasse nel mondo reale. Realizzato con il contributo di numerose figure professionali, come 3D artist, sistemisti, architetti, ingegneri informatici ed esperti in cybersecurity, il nuovo metaverso offre la possibilità di svolgere diverse attività, tra cui quelle di scambio di documenti, videoconferenze, presentazioni aziendali e comunicazioni via chat, che com'è facile intuire semplificano e velocizzano i rapporti di collaborazione e cooperazione sia all'interno dell'organizzazione aziendale che tra questa e i soggetti esterni. L'obiettivo è infatti quello di creare aggregazione e condivisione, così da migliorare i rapporti tra le aziende, ma anche di supportare le relazioni interne mediante un mini-metaverso personalizzato in cui è possibile ricreare gli uffici fisici e ospitare i propri dipendenti. Confapiverso, la prima esperienza sul campo La prima applicazione del progetto di Arduino Leone arriva grazie a Confapi Sicilia, confederazione di circa 300 piccole e medie aziende siciliane che ha voluto provare l'ebbrezza di entrare nel metaverso per semplificare il modo di fare rete tra gli associati. La sede virtuale di Confapi, che prende il nome di Confapiverso, punta molto non soltanto sull'aspetto prettamente pratico e funzionale ma anche sulla possibilità di valorizzare in un'ambientazione digitale la bellezza, ospitando monoliti artistici che rimandano ai temi dell'etica e della sostenibilità, cari alla confederazione. Il metaverso diventa così non solo un luogo in cui lavorare insieme, condividere contenuti e relazionarsi tra soggetti appartenenti a organizzazioni diversi, ma anche un'opportunità per creare inclusione e agire per migliorare la società da un punto di vista sociale e ambientale, un obiettivo ambizioso che il digitale può aiutare a raggiungere. Quali prospettive per il metaverso nel mondo Il metaverso made in Sicilia rappresenta un'iniziativa di grande interesse per il nostro Paese, che può ambire a un ruolo proattivo in questa nuova rivoluzione sociale. La dimensione virtuale, infatti, sembra destinata a interessare molti più ambiti di quanto si possa immaginare, coinvolgendo non solo il mondo del lavoro ma anche commercio e intrattenimento. Come previsto anche da Zuckerberg, all'interno del metaverso sarà infatti possibile in futuro approcciare in maniera differente i videogiochi, per esempio accedendo con il proprio avatar all'interno dei casino digitali e prendere parte ai vari tavoli di gioco oppure immergendosi con tutti i sensi negli scenari fantastici dei MOBA, così come entrare nei negozi online in versione 3D e vivere un'esperienza d'acquisto simile a quella reale. Siamo solo nelle prime fasi di questo cambiamento ma tutto fa pensare che si tratterà di una trasformazione radicale delle nostre abitudini, un processo che vede la Sicilia in prima fila grazie all'intuizione di una mente innovatrice. Read the full article
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