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#olandesi
avalonishere · 10 months
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anotherglitchinthewall · 10 months
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Oddio, non faccio mai del sobriopostaggio qui, ma non è colpa mia. Vivendo in Olanda, decido di uscire di casa dicendo "dai, non sarò mica così fatto" e arrivo a un festival di quartiere dove i sessantenni pogano e un tipo su un palco fa un assolo di cornamusa.
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sofysta · 26 days
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Terrazza del caffè la sera ~ Place du Forum Arles
Van Gogh
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fashionbooksmilano · 9 months
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The Bamboccianti
The Painters of Everyday Life in Seventeenth Century Rome
Giuliano Briganti - Ludovica Trezzani - Laura Laureati
Ugo Bozzi Editore, Roma 1983, 405 pages, 26x29cm, 65 colurs tables and 284 ill. b/n., ISBN 9788870030105
euro 60,00
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The Bamboccianti were genre painters active in Rome from about 1625 until the end of the seventeenth century. Most were Dutch and Flemish artists who brought existing traditions of depicting peasant subjects from sixteenth-century Netherlandish art with them to Italy, and generally created small cabinet paintings or etchings of the everyday life of the lower classes in Rome and its countryside.
Typical subjects include food and beverage sellers, farmers and milkmaids at work, soldiers at rest and play, and beggars, or, as Salvator Rosa lamented in the mid-seventeenth century, "rogues, cheats, pickpockets, bands of drunks and gluttons, scabby tobacconists, barbers, and other 'sordid' subjects." Despite their lowly subject matter, the works found appreciation among elite collectors and fetched high prices.
A questa scuola aderirono pittori fiamminghi, olandesi e italiani che furono attivi a Roma, tra gli artisti di questo movimento pittorico troviamo pittori come Jan Miel, Andries Both, Karel Dujardin, Thomas Wijck, Johannes Lingelbach, Jan Asselyn, Pieter van Lint, Michael Sweerts, e Keil Eberhard e, tra gli italiani, Viviano Codazzi (1611-1672), Michelangelo Cerquozzi (1602-1660) e il siciliano Filippo Giannetto (1631-1702).
29/07/23
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2stelle · 2 years
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lei sembra una delle tante wag dei calciatori... gran gnocca comunque
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jaja-dingdong · 2 months
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Giorgio Mastrota out, Jannik Sinner in
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im-tryingtoloveyou · 4 months
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Oh no, Denzel venduto
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unita2org · 5 months
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IN OLANDA VINCONO I NAZIFASCISTI. L'INTERNAZIONALE NERA DEI MASSOCAPITALISTI LAVORA PER LA TERZA GUERRA MONDIALE IN EUROPA
di Redazione Stando ai primi risultati ufficiali delle elezioni politiche olandesi questi confermerebbero la vittoria dell’ultradestra di Geert Wilders. Nel paradiso fiscale sono stati scrutinati 64 comunii su 346, il Partito per la libertà (Pvv) del leader islamofobo ha ottentuto il 23,8% e si posiziona al primo posto. Per il secondo posto c’è un testa a testa tra la lista congiunta…
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bottegapowerpoint · 9 months
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Jan Weissenbruch, Steigerpoort te Leerdam
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themhac · 11 months
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allora dal multiverso: potke è andato all'olimpico anche se forse è milanista (?) e nel mentre si è fatto una foto in ordine con: totti, shevchenko e pirlo
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sauolasa · 1 year
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La lotta degli agricoltori olandesi contro le normative sulle emissioni
Gli allevamenti sono responsabili di circa la metà delle emissioni di azoto nel Paese. Il governo, su pressione dell'Ue, ha deciso di limitare il numero di capi di bestiame delle aziende agricole per tutelare l'ambiente. Ma per gli allevatori è una transizione complicata
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gcorvetti · 3 months
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Marcello Vanzo è alla guida di una piccola cabina di una funivia che martedì 3 febbraio 1998 sta scendendo verso Cavalese, in Val di Fiemme, sulle Dolomiti. Accompagna a valle 19 turisti, italiani, tedeschi, olandesi, belgi e anche un adolescente polacco di 14 anni. É il suo lavoro. Da una vita porta su e giù la gente che va in montagna per sciare, arrampicarsi, fare passeggiate. E anche quel giorno soleggiato, in piena stagione turistica, è lì. Anche se quello non sarebbe il suo turno, ma quello di un collega, che però impossibilitato a lavorare, gli ha chiesto di dargli il cambio. E Marcello l’ha fatto. Chissà cosa avrà pensato alle 15.12, la cabina iniziare ad oscillare, a muoversi violentemente, a volare nel vuoto per 150 metri fino a schiantarsi a terra, vicina al fiume Avisio. Chissà cosa avrà pensato mentre diventava una delle venti vittime della strage del Cermis.
Quel 3 febbraio 1998 dalla base militare di Aviano, intorno alle 14.30, decolla un Prowler EA-6B dell’aviazione statunitense. Si tratta di un velivolo equipaggiato per la guerra elettronica. A bordo l’equipaggio è composto da 4 elementi: il Capitano Richard Ashby, pilota e comandante dell'aereo, il Capitano Joseph Schweitzer, navigatore, e due addetti ai sistemi di guerra.
Il piano prevede un addestramento a bassa quota. Il limite che gli aerei militari dovrebbero mantere, anche in caso di voli radenti è 650 metri, ma alcuni testimoni dicono di averlo visto sorvolare il lago di Stramentizzo a pelo d’acqua. Altri affermano di aver avuto chiaramente l’impressione che ad un certo punto il jet volesse passare tra i due gruppi di cavi della funivia distanti tra loro appena 40 metri. Per questo il Prowler impatta le funi facendo precipitare la cabina. L’aereo, seppur danneggiato, riesce a tornare alla base. La magistratura italiana mette il Jet sotto sequestro e inizia un’indagine ma in forza delle convenzioni tra Italia e USA sui militari Nato,è la giustizia militare americana a dover esprimersi sul caso. Un caso che appare subito chiaro a tutti.
Ashby, il pilota del Prowler, veterano della guerra in Bosnia, stava giocando. Il suo secondo Schweitzer affermerà anni dopo di aver fatto dei video del paesaggio, poi distrutti appena arrivati ad Aviano. Il jet volava sottoquota e a una velocità eccessiva, e quel passaggio tra i cavi della funivia è un segnale evidente dell’atteggiamento criminale che caratterizza tutto il volo.
Eppure nel marzo 1999 una giuria militare statunitense li assolverà entrambi dal reato di omicidio colposo, sostenendo che l’altimetro dell’aereo era rotto e che la funivia non era segnalata nelle carte. L’unica condanna che arriva è per intralcio alla giustizia, legata alla distruzione del filmato di volo.
Ennesimo incidente impunito di un'invasione camuffata da alleanza con dei tizi arroganti e psicopatici, quando li manderemo a casa sarà tardi, anzi è già tardi.
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