maimoncat · 9 months ago
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Goblinweek 2023 - 2 Chi fa la treccia alle code?
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"Giacomo mi stava raccontando che aveva visto il folletto, diceva che era rosso, con la coda, una zampa come quella dell’asino e alto come un gallo; mi indicava il punto preciso in cui l’aveva sorpreso nella stalla, lo descriveva con estrema naturalezza, così come si parla di un essere reale e a me è scappato un sorriso, come per dire, crede nei folletti; il sorriso di una cultura arrogante che ha distinto e deciso ciò che esiste. A poco a poco però, mentre Giacomo continuava a raccontare, mi rendevo conto che, nella sua descrizione del folletto, c’erano tracce di ciò che aveva sentito da suo padre e suo padre da suo nonno, indietro nei secoli e nelle generazioni fino al settecento, fino al medioevo e probabilmente alle prime popolazioni che abitavano l’Appennino. Allora il mio sorriso si è trasformato in una smorfia di stupore perché, all’improvviso, ho capito di non avere di fronte solo Giacomo, un anziano signore di Bosco di Corniglio dalla voce tremante, ma il depositario di una mitologia antichissima, che viveva e si diffondeva attraverso la parola.” - Mario Ferraguti, “Dove il vento si ferma a mangiare le pere - Viaggio sull’Appennino alla ricerca del folletto”
”Giacomo erzählte mir daß er den Kobold gesehen hatte, er sagte, dass er rot sei, mit einem Schwanz, einer Pfote wie die des Esels und so hoch wie ein Hahn; er zeigte mir den genauen Punkt an dem er ihn im Stall überrascht hatte, er beschrieb ihn mit so einer Gelassenheit, wie wenn man von einem echten Wesen spricht, dass ich mir das Lächeln nicht verkneifen konnte, als ob ich sagen wollte, er glaubt an Kobolde; das Lächeln einer hochmütigen Kultur, die entschieden und aufgeteilt hat, was es gibt. So langsam aber, während Giacomo weiter erzählte, fiel mir auf wie, in seiner Beschreibung des Kobolds, es Spuren gab von dem, was sein Vater ihm erzählt hatte und sein Großvater seinem Vater, Jahrhunderte und Generationen zurück bis ins Achtzehnte Jahrhundert, bis ins Mittelalter, wahrscheinlich sogar bis zu den ersten Bevölkerungen des Appenins. Da wurde mein Lächeln zu einem Staunen, weil mir plötzlich kklar wurde, dass ich nicht nur vor Giacomo, dem alten Mann aus Bosco von Corniglio mit der zitternden Stimme, stand, sondern vor dem Verwahrer einer uralten Mythologie, die durch das Wort lebte und sich verbreitete.“ - Mario Ferraguti, „Wo der Wind anhält, um Birnen zu essen - Reise in den Appennin auf der Suche nach dem Kobold“
“Giacomo was telling me that he had seen the goblin, he said it was red, with a tail, one paw like that of the donkey and as tall as a rooster; he pointed me to the exact point where he had surprised it in the barn, he described it with such ease, like how you talk about something real and I could’t help but smile, as to say, he believes in goblins; the smile of an arrogant culture, that has distinguisehed and decided what exists. But slowly, as Giacomo kept on talking, I realized that, in his description of the goblin, there were traces of what he had heard from his father and his father from his grandfather, back through centuries and generations, to the Seventeenth century, to the Middle Ages, perhaps even to the first people inhabiting the Appennine. That’s when my smile turned into a look of surprise, because suddenly I understood that I wasn’t just speaking to Giacomo, an old man from Bosco of Corniglio with a trembling voice, but to a depository of an ancient mythology, that lived and spread through words.” - Mario Ferraguti, “Where the wind stops to eat pears - Journey on the Appennine in search of the goblin”
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kundst · 3 months ago
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Italia ‘61 / Torino
Celebration of 100 year united Italy in 1961
Danilo Nubioli
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gebo4482 · 1 year ago
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Apex Legends - Ballistic by Jude Smith / Fernando Ometto
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fashionbooksmilano · 2 years ago
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In Scena ! Luci e colori nei costumi di Caramba
catalogo a cura di Silvia Mira
Testi di Massimo Cantini Parrini, Silvia Mira, Paolo Peri, Francesca Pipi, Vittorio Ugo Vicari
Sagep Editori, Genova 2022, 156 pagine, 22 x 22 cm, ISBN 978-88-6373-863-6
euro 28,00
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La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio alla bellezza, intesa come eleganza delle forme, preziosità dei tessuti e cura dei particolari, con una splendida mostra dedicata al ‘Mago’ dei costumi teatrali Luigi Sapelli, in arte Caramba al  Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto Torino 7 aprile- 4 settembre 2022
L’esposizione mette in risalto l’altissimo livello della produzione del costumista piemontese, attraverso una quarantina di costumi, scelti tra gli oltre tremila appartenenti alla collezione Devalle di Torino. Tra i pezzi più iconici del lavoro della Casa d’Arte Caramba, fondata nel 1909 a Milano, sono esposti: preziosi esemplari per il dramma d’annunziano Parisina e per la prima della Turandot del 1926 con la direzione di Toscanini alla Scala di Milano; i costumi rinascimentali realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e i costumi per Elisa Cegani e Luisa Ferida, firmati da Gino Carlo Sensani, nel film del 1941 La corona di ferro di Alessandro Blasetti. In mostra si trovano anche diversi tessuti della Manifattura Mariano Fortuny, a sottolineare la collaborazione tra i due artisti iniziata all’indomani della creazione della Casa d’Arte Caramba, una vera e propria fucina del “Mago” – così come spesso era definito – in cui si riunivano diverse professionalità, dai sarti, alle ricamatrici, ai calzolai, ai fabbri, in grado di dar vita a costumi di eccezionale valore artistico.
25/03/23
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mauvecardigans · 2 years ago
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going through my wips for a tag game and leaving fake comments like "damn, wish this guy would update"
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valentina-lauricella · 2 years ago
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Elisabetta Sirani e il "ritratto impossibile" di Leopardi
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["Esempio parlante della capricciosa iniquità del destino"; "corpo mal conformato e malescio"; "grande infelice"; "disperata e funesta filosofia".]
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pikasus-artenews · 5 months ago
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TORINO ANNI ‘50. La grande stagione dell’Informale
Una grande mostra immerge il visitatore nel vivace mondo dell’arte alla ricerca di libertà espressiva del secondo dopoguerra italiano
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restopersempre · 1 year ago
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È tanto che vorrei scrivere per liberare un po' la testa da tutti i grovigli di pensieri che si stanno accumulando, giorno per giorno. Ma ho difficoltà, un po' perché il tempo ultimamente mi manca, un po' perché ho paura di mettere nero su bianco quello che ho dentro. Perché ogni volta mi rendo conto di quanto io stia sempre di più camminando sul filo del rasoio. Mi aggrappo alla falsa convinzione che tutto vada bene, che sia tutto tremendamente perfetto. Ma così non è, e me ne accorgo dalle piccole cose, dal fatto che mi odio sempre di più, che più il tempo passa, più non mi piace niente di me, fisicamente e caratterialmente. Mi sento sbagliata in qualsiasi posto e con qualsiasi persona, sento che sono diversa da tutti ma non in senso buono. Mi faccio mille paranoie anche per le cose più stupide, mentre se mi guardo intorno vedo che tutti riescono facilmente a cavarsela e a godere dei piaceri della vita, mentre io vivo con l'ansia anche quei pochi momenti di felicità, perché riesco a pensare solo al fatto che durano poco e che stanno già volgendo al termine. Non riesco a sentirmi parte di un gruppo, nonostante io mi sforzi con tutta me stessa a frequentare persone, non riesco a entrare nei loro discorsi perché sono vuoti, privi di contenuto. Mi sento intrappolata nella mia stessa mente che non riesce a staccarsi dall'unica persona che la fa sentire solo un po' meno sola e meno una nullità. A volte ho pensieri molto bui, tetri. Arrivo al punto di non voler più respirare, di non voler più sentire niente, ma anche su questo sono un controsenso, perché allo stesso tempo mi terrorizza e mi toglie il fiato pensare di non esistere più. Ma mi fa schifo tutto quello che faccio, mi fa schifo quella che sono, mi fa schifo guardarmi allo specchio e anche solamente sfiorare la pelle del mio corpo. Vorrei prendermi una pausa, ma da cosa non lo so. A volte penso di non saper neanche analizzare lucidamente tutto quello che mi succede, quello che riesco a sentire dentro. Vorrei davvero solamente tornare a respirare a pieni polmoni e sentirmi tranquilla, senza avere la costante sensazione di avere un attacco di panico imminente. Ma resto sempre in bilico, autoconvincendomi che tutto è stabile, che tutto è sotto controllo e che tutto sia gestibile. Sono bloccata e so di essere io l'unica persona a poter sbloccare questo ingranaggio ma anche quella che lo rende impossibile da aprire. Sono stanca.
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history-of-fashion · 1 year ago
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1791 Louis Landry - Portrait of Madame Grasset
(Accorsi - Ometto Museum)
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leonflashy · 4 months ago
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Spesso mi soffermo a cercare di capire le persone invece che di mandarle direttamente a fanculo, cerco di capire i loro stati d'animo, cerco di comprendere i loro gesti, le parole, gli atteggiamenti, ma invece dovrei fregarmene come fanno loro, trattarle come si meritano, cioè con un bel calcio nel sedere, ma non sono cosi. Forse perché do un peso alla parola ''amicizia'' o" all'amore" e, per me, è un valore inestimabile, si fa presto a dire amici o fidanzati, ma dopo è il tempo e le azioni che giudicano se davvero è quel sentimento o quel legame come si vuol dire, mi piacerebbe aprire il cervello di alcune persone e vedere se, all'interno, hanno un cervello o un ometto che balla la break dance magari con una canna in mano come in un famoso film, vorrei cercare se hanno dei sentimenti o se sono talmente pieni di sé stessi da passare sopra alla gente come un treno in corsa, ti riempie di balle, ti fa credere di essere pulito e limpido come un angelo ma alla prima che ti giri ti pugnala alle spalle! Ecco vedi caro\a il mio\a se vogliamo chiamarti cosi, leggi bene queste mie parole e cerca di farne buon uso, cerca di non far più quello che hai fatto a me, cerca di viverti la vita al meglio e lasciami vivere la mia, cerca di non guardarmi in faccia quando mi vedi, girami al largo per non farmi altro male, non cercare un discorso con me, non voglio sentire le stupide parole bugiarde di un falso ipocrita quale sei tu. Vedi la vita è fatta di scale , cè chi le scende, in questo caso tu, e chi le sale, come faccio io. Rimarrai sempre un nulla perché tutta la tua vita è fatta di innumerevoli e inutili bugie, ti circonderai di persone come te, false e ipocrite, perché solo quello sai fare, vai per la tua strada fatta di menzogne e di giochetti stupidi che io andrò per una via sicura e trasparente quale sono io. Non ho bisogno di raccontarti storie non ne voglio di persone come te. Non so che farmene di un ipocrita quale sei tu. Viviti la vita al meglio ma ricorda che il male che si fa alle persone ritorna tutto indietro come un boomerang, non sai quando e non sai come ma ritorna, troverai un giorno chi ti userà, ti imbambolerà di frottole, ti farà credere chissà che, ma l amara verità ti ferirà ed allora ti verrò in mente ma ti prego scacciami subito, non voglio passare nemmeno un lurido minuto in quel tuo mondo putrido.
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evoluzionemolecolare · 14 days ago
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Quando si mandano i massaggi vocali in casa raggiungono l'apice della mia disapprovazione. Dissento con la testa senza parlare. Ometto vocale intracranico.
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red-v3lvetx · 2 months ago
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comunque, giusto per dire, io un ometto seduto in fondo al letto che mi massaggia e bacia i piedi in modo meritevole me lo meritavo
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l-incantatrice · 5 months ago
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Ecco il mio ometto. Venerdì sera é andato alla festa di fine anno per i maturandi organizzata dal suo liceo. Per essere elegante ha indossato un abito di mio marito,tanto hanno più o meno la stessa taglia. Lo so che sono di parte,ma io lo trovo molto carino 🥰
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angelap3 · 6 months ago
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Bellissima, da leggere!😍
Papà, lo sai che Matteo è innamorato di me?
- Ma no, sicuramente gli piaci, ma innamorato è esagerato.
..Ma non vuol dire la stessa cosa?
- No amore, essere innamorati vuol dire ben altro..
Quindi se lui mi aiuta a colorare, mi chiude il grembiulino, lava i pennelli per gli acquarelli anche per me, mi da il pezzo più grande della sua merenda, mi annoda i capelli tra le sue dita..
non è innamorato?
- Oh, scusa, non sapevo di tutte queste cose. Forse è molto più innamorato lui di molti adulti. E tu, per lui intendo, cosa fai?
Io cerco di fare lo stesso con lui, ma lui dice che è un ometto e che gli ometti fanno tutto da soli.
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bluejaysandblackbats · 8 months ago
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To Touch Fate
Fandom: DC Comics, Batfam
Summary: Jason attempts to settle down in Southern Italy and live a civilian life.
Chapters: 7/?
Characters: Jason Todd, Original Character(s), Bruce Wayne, Terry McGinnis, Matt McGinnis
Relationships: Jason Todd/Original Character(s)
Additional Tags: Angst, Jason Todd-centric, Jason Todd is a Father, Terry McGinnis is Batman, Retirement, Future Fic, Major Original Character(s)
Chapter Seven: GMT +8
Jason scooped Angelo up and bounced the boy on his knee. Angelo pushed his face into Jason's shirt. "Ometto, do you want a bite of my sandwich? Do you wanna see me try it first?" Jason offered as he twisted his finger into his cheek.
Angelo nodded and looked at Jason as he took a bite. "What does it taste like, Papá?" Angelo questioned.
"It tastes like fish. You like the taste of fish. Try a bite of Papá's, and if you don't like the crocodile, you can spit it out," Jason replied. He held the sandwich to Angelo's mouth, and the boy took a small bite with his front teeth. He made a face, and Jason held out his palm. "Want to spit in Papá's hand?"
Angelo shook his head and finished chewing. Noemi laughed and snapped a picture. "Papá, could I have some more?" Angelo asked. Jason chuckled.
"That's my big boy," Jason smiled, offering Angelo another bite.
Noemi nibbled on her fries while she watched the ocean. "Is it good, Occhioni?" Noemi asked. Angelo nodded.
"It chews like chicken," Angelo replied.
"The texture's a lot like chicken, yeah," Jason replied, "And I know you don't like chicken, but I'm so proud of you for giving the crocodile a chance."
Jason and Angelo took a bite simultaneously, and Noemi snapped a picture and laughed. "This one goes on the refrigerator," Noemi chuckled. Angelo giggled and kissed Jason.
"Can I have an ice cream milk after I eat?" Angelo asked. Jason looked at Noemi, and she nodded.
"Does Mamma want a milkshake too?" Jason asked. Noemi grinned.
"Butterfinger for me," Noemi replied. Jason took a big bite of his sandwich and gave the rest to Angelo.
"Mmm, Angelo, watch Mammina for me," Jason joked as he set Angelo in his chair. He went inside to order their milkshakes, and when he returned, Angelo was talking to a girl a little older than him.
"I'm from Italy," Angelo replied, "That's my Papa."
"If you're Italian, why do you speak English?" she asked.
"Don't be rude, Bug," her father chastised her.
"It's alright. He speaks two languages," Jason replied as he set down everyone's milkshakes, and Angelo pushed Noemi's to her side of the table. The little girl waved and left with her parents.
"Mammina, here... Which one is Papá's?" Angelo asked. Noemi shrugged.
"Whichever one you don't want," Jason answered. Angelo picked the one with the donut on top. Jason snapped pictures of Angelo and Noemi. "What do you wanna do next, Angioletto?" Jason took out the picture book he had made for Angelo.
"Can we see the birdies, Papá?" Angelo asked. Noemi dipped her fries in her milkshake and crinkled her eyes.
"I didn't tell him to say that," Noemi replied, "But I'd like to see the birds too."
Jason giggled. "The birdies it is," Jason replied.
Angelo balled up his fists and shook them. "Yay," Angelo whispered before returning to his milkshake.
After everyone ate, Jason took them to the nature reserve and bought two tickets. "There are 25 birds-."
"Papá! Look! White birdies!" Angelo exclaimed. Jason grinned and picked Angelo. Angelo grabbed a pamphlet and got a closer look.
"Owls, Angel. They're pretty, huh? Owls are Mammina's favorite," Jason replied. Noemi snapped pictures of Jason holding Angelo near the owls. Jason set him down and pointed at Noemi. "Go stand with Mammina. I wanna take a picture of you two." Angelo obeyed, and he pulled Noemi down to give her a kiss.
She picked him up and showered him in kisses. It took them three hours to see all the birds, and Angelo could barely keep his eyes open. Noemi tutted as she rubbed his back. "Time to go to the hotel," Noemi yawned.
Jason nodded and got a ride back to the hotel. He bathed Angelo and dressed him for bed. "Papá, I'm going to stay awake until you take your bath," Angelo reassured him. Jason smiled.
"Thank you, but I could read to you right now if you'd like," Jason offered.
"No, thank you... I want calm Papá," Angelo whispered, "You're better after bathtime."
Jason waited for Noemi to bathe, and he took his shower. Then, he returned to Angelo, who managed to stave off sleep long enough to keep his promise. Noemi and Jason lay on either side of Angelo. "Tell us a story," Noemi teased. Jason playfully squeezed her nose between his pointer and middle finger knuckles.
"Do we want a true story or a fairy story?" Jason asked.
Noemi glanced at Jason and then at Angelo. "A fairy story, Papá," Angelo whispered.
Jason took a dramatic breath and crawled to the foot of the bed. "Oink oink. Oink oink," Jason snorted as he made a face like a pig, and Angelo giggled.
"The Pig King," Angelo whispered to Noemi.
"That's right," Jason whispered, "Once upon a time, in a kingdom much like our home in Lecce, there lived a king and a queen. They loved each other so much—. Kind of like Mammina and Papá." Noemi hummed sweetly, her lips closed into a tiny satisfied grin.
"What were their names?" Angelo asked.
"King Michele and Queen Sofia," Jason replied. He paused, allowing Angelo to accept the answer. "King Michele and Queen Sofia loved each other so much... And what they wanted more than anything was a child. For seven years, they tried, but still no baby. It made them very sad.
"Queen Sofia often slipped away to weep privately about her woes in the garden. And that's what she did one night. Queen Sofia cried and fell asleep. In these times, falling asleep in gardens welcomed fairy dreams, and Sofia was a queen, so it was only natural that she received a visit from three fairies. Their names are unknown to me because it was a secret, and fairies don't like to brag.
The first fairy was a mother, so she offered the gift of a son that no one could harm. The second fairy was a princess and a sensitive soul. She gifted Sofia a son that no one could offend, and he would have every virtue—."
"Papá, what's a virtue?" Angelo asked.
"It's a good trait... Mammina's virtues are kindness, patience, humility, diligence, and charity. Your virtues are your kindness, charity, humility, and your temperance. You remember your virtues... From the church," Jason whispered. Angelo nodded.
Jason was in no rush to send Angelo to bed. He loved it when Angelo asked questions. "So, he'll be a good boy?" Angelo asked.
"Exactly," Jason whispered. He leaned forward and kissed Angelo's forehead before continuing his story. "The third fairy was old, and some would say mean, but she was also wise. She whispered something that Queen Sofia didn't understand or believe. Her gift to Sofia was a son born as a pig, and he would only take on his human form after his third marriage. So, months later, she gives birth to a little piglet. King Michele wanted to cast him out, fearing embarrassment, but he quickly came to love his son. They raised him like they would any human child, and he grew up well-mannered and even-tempered."
"Did he talk like a pig?" Noemi asked for the sake of asking.
Jason snorted and kissed her cheek. "No, mia amata. He was human-like. He walked and talked like a person. He grew up to be a good man. So, his family arranged a marriage to one of the eldest daughters of a prominent family. She couldn't see past his piggish appearance and plotted to kill the prince on her wedding night. However, the prince pig couldn't be harmed, so in her attempt to kill the poor prince... It backfired. Taking her life. The second sister married him with the same results.
Finally, though, he meets their youngest sister. She is the sweetest and most understanding of the three daughters. Before the wedding, the prince met with her privately to reveal a secret. He removed his pig skin to reveal himself as a handsome prince. He put his pig skin on once more, and they married. Soon after that, the prince and princess had a beautiful human child, and he revealed his secret to the entire kingdom. He eventually became king and ruled the country with patience and kindness unmatched by anyone before or after him."
Angelo sucked his thumb. "Papá, are you having fun?" Angelo asked.
Jason climbed under the covers and closed his eyes. "I'm always happy when we're together," Jason whispered, "I love you, Angelo. I love you, Emi."
"I love you, Giasone," Noemi whispered.
"I love you, Papá," Angelo smiled. And they slept. It was probably the best night of sleep Jason had ever had. He woke up smiling.
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pikasus-artenews · 11 months ago
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Da Casorati a Sironi ai Nuovi Futuristi
La mostra di Torino offre l’occasione per approfondire l’incidenza su numerosi artisti del Ritorno all’ordine, che ha interessato l’arte italiana a partire dagli anni Venti
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