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#panorama jazz band
sleebyconfy · 1 year
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Sicilienne, Op. 78 (Fauré) - Panorama Jazz Band
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krispyweiss · 2 years
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Song Review: Panorama Jazz Band feat. Mark Rubin, Jew of Oklahoma - “Happy Joyous Hanukkah!”
The Panorama Jazz Band and Mark Rubin, Jew of Oklahoma take Woody Guthrie parading through the streets of New Orleans for the Festival of Lights.
With Guthrie’s lyrics, PJB’s music, party sounds and plenty of call-and-response vocals from Rubin and his accompanists, the partners in song cut a new version of “Happy Joyous Hanukkah!”
The track lives up to its title - exclamation point and all.
Eight are the days/eight are the nights, Rubin sings.
Happy, joyous Hanukkah!, the band replies.
And it totally is. Whether listeners Jew or Jew not celebrate, it’s nearly impossible to not want to after taking in this ridiculously upbeat and good-natured “Happy Joyous Hanukkah!”
Grade card: Panorama Jazz Band feat. Mark Rubin, Jew of Oklahoma - “Happy Joyous Hanukkah!” - A+
12/20/22
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diceriadelluntore · 3 months
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Storia Di Musica #332 - Area, Crac!, 1975
Le storie dei dischi dello scatolone del mese di Giugno hanno avuto un grande riscontro, e ne sono particolarmente felice. E per quelle di Luglio vorrei ripartire da quello scatolone, perché conteneva un altro disco, che però rispetto ai 5 scelti avevo già comprato da me. L’ho scelto per tre motivi: perché è l’occasione di parlare di un grande personaggio, che ho citato di striscio nelle storie del mese scorso; perché questo lavoro è un formidabile esempio della grandezza e delle capacità di uno dei gruppi italiani più grandiosi di sempre; perchè il suo titolo mi ha sedotto a trovare altri dischi che hanno nel titolo lo stesso simbolo grafico, il punto esclamativo. Gli Area, che avevano nel nome di gruppo una dicitura chiarissima, International POPular Group, sono stati una delle punte di diamante della musica europea degli anni ’70. Nascono a Milano nel 1972 quando musicisti provenienti da esperienze molto diverse mettono su un gruppo. Il primo nucleo comprendeva il tastierista Patrizio Fariselli, Giulio Capiozzo alla batteria, Johnny Lambizzi alla chitarra, sostituito subito da Paolo Tofani, Patrick Dijvas al basso e Victor Busnello al sassofono, con in più uno studente di architettura di origini greche, alla voce, Demetrio Stratos (psudonimo di Efstràtios Dimitrìou). Convergono nel gruppo esperienze diversissime: Fariselli è diplomato al Conservatorio di Pesaro, Capiozzo ha suonato per anni all’Hotel Hilton de Il Cairo e fu prolifico sessionman per la Numero Uno di Mogol e Battisti, Tofani suonava la musica beat con i Califfi, Stratos aveva avuto un certo successo negli anni precedenti, avendo cantato il brano Pugni Chiusi dei Ribelli, che entrò in classifica nel 1967.
Ma qui è tutta un’altra storia: scelgono una musica totale e creativa, ricchissima di suggestioni, puntando anche sulla “complessità musicale”. Quest’ultimo punto li vide clamorosamente osteggiati durante il loro primo tour a supporto di grandi nomi come Rod Steward e i mitici Gentle Giant, accusati dal pubblico di essere troppo ostici. Poco dopo l’incontro che cambia la loro storia (e in parte anche quella della musica italiana). Gianni Sassi è un fotografo, scrittore, artista bolognese che fonderà una etichetta, la Cramps, che scompaginerà il panorama musicale del tempo. Li mette sotto contratto, dà loro libertà creeativa ma si mette a scrivere i testi, con lo pseudonimo di Frankenstein. Il debutto è leggendario: nel 1973, Arbeit Macht Frei, la beffarda e drammatica scritta che accoglieva i deportati nei lager nazisti, già dalla copertina è un colpo alla coscienza, con un pupazzo mascherato e con un lucchetto, imprigionato tra totalitarismo e sistema del Capitale. La musica è altrettanto dirompente: un jazz rock teso, di caratura internazionale, ma che profuma di mediterraneo, vedasi il suono balcanico del primo pezzo culto, Luglio, Agosto, Settembre (Nero), netta presa di posizione a favore dei palestinesi, e che spesso vira all’avanguardia (L’Abbattimento Dello Zeppelin). Tra tutto, spicca la voce, prodigiosa, di Stratos, non solo per l’estensione o la duttilità, ma per il ruolo che gioca nelle canzoni, e per le straordinarie capacità tecniche (studierà le diplofonie, facendo della sua voce uno strumento aggiunto e inimitabile, arrivando a produrre contemporaneamente fino a 4 note diverse). Busnello e Dijvas lasciano il gruppo, quest’ultimo andrà alla PFM, e entra in formazione Ares Tavolazzi al basso. Nel 1974 arriva Caution Radiation Area (in copertina il simbolo del pericolo radioattivo) e radioattiva è la musica, che abbandona la forma canzone (tranne Cometa Rossa, che sfoggia ancora suggestioni mediterranee) e vira decisamente sull’avanguardia e la sperimentazione. Il pubblico non gradisce, ma dal vivo la band macina concerti su concerti, ad un ritmo forsennato (oltre 200 l’anno) è spesso invitata in contesti internazionali, e chi li ha visti dal vivo assicura che erano straordinari. Dopo aver registrato una versione strumentale de L’Internazionale (con lato b Citazione Da George J. Jackson, con Stratos che recita un famoso discorso del leader delle Pantere Nere) per la liberazione dell’anarchico Giovanni Marini, all’epoca detenuto in carcere per l’omicidio del vicepresidente del FUAN, Carlo Falvella, avvenuto a Salerno nel 1972, nel 1975 arriva l’atteso nuovo disco.
Crac! è un disco che media tra il primo e il secondo. L’immediatezza di alcuni brani, che furono tacciati di frivolezza (storica la stroncatura di Riccardo Bertoncelli e la contro risposta di Stratos sulla rivista Gong) ma che invece sono una lucida organizzazione del solito alto livello musicale, un formidabile jazz rock al massimo livello, a cui per una volta si aggiunge un giocoso approccio. Crac! si apre con L’Elefante Bianco, che diventerà brano culto, una cavalcata rock con i fiocchi e prosegue con La Mela di Odessa: Stratos che qui fa davvero capire che voce incredibile è stata, è anche famoso perché durante i live Demetrio raccontava la storia che la ispirò. Secondo lui infatti, il testo si baserebbe su un fatto realmente avvenuto nel 1920, e che potrebbe essere uno dei primi dirottamenti marini della storia. Un pittore dadaista tedesco, tale Apple, che intendeva assistere ad una mostra d'arte a Odessa, vi dirottò una nave passeggeri con l'intenzione di regalarla ai russi che avevano da poco fatto la rivoluzione. Una volta a Odessa, Apple venne salutato con feste enormi, che comportarono anche far saltare in aria la nave con tutti i suoi passeggeri tedeschi. Della storia non c’è traccia in nessuna fonte storica e ormai è chiaro che fosse stata inventata per rendere ancora più potente le metafore che il testo sprigiona in un brano “enciclopedia” per la commistione di generi, stili, suoni, un capolavoro assoluto. Megalopoli e Nervi Scoperti spiegano la vita mediterranea al jazz rock. Nel disco c’è anche il brano più famoso degli Area, Gioia E Rivoluzione, che dice “Canto per te che mi vieni a sentire\Suono per te che non mi vuoi capire\Rido per te che non sai sognare\Suono per te che non mi vuoi capire", e che verrà ripresa decenni dopo con successo dagli Afterhours; l’elettro-psichedelia retta dal basso di Implosion e la sperimentazione vocale di Area 5 chiudono l’LP. Il successivo tour verrà ricordato con un live, Are(A)zione, con tre brani noti dai Festival a cui parteciparono, e una nuova suite, omonima al titolo del disco.
La band durerà altri due anni: divisi dal sentirsi alfiere dell’avanguardia musicale, con scelte a volte del tutto incomprensibili, come Event del 1976, una lunga suite sconclusionata, faticosissimo tentativo di cavalcare la tigre del suono, progetti solisti che crearono tensioni, il passaggio dalla Cramps alla CGD di Caterina Caselli, che nel 1978 pubblica Gli Dei Se Ne Vanno, Gli Arrabbiati Restano, che esce pochi mesi prima che Demetrio Stratos muoia di leucemia fulminante. “Stratos è stato senza dubbio il personaggio più originale e importante nella musica italiana di ricerca degli anni Settanta, proprio per il suo voler sfuggire alle definizioni, per aver saputo, con coerenza e intelligenza, mettere in comune mondi apparentemente lontanissimi.” (Ernesto Assante).
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jazzandother-blog · 29 days
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RIP RUSSELL MALONE
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(English / Español)
Good Morning Jazz Lovers! Yesterday, the jazz world was shaken by the sudden passing of the great Russell Malone, a legendary guitarist whose music inspired countless fans and musicians. He was on tour in Japan with Maestro Ron Carter and his Golden Striker Trio.
Born on November 8, 1963, in Albany, Georgia, Russell transformed the jazz landscape with his unique sound and passion for the guitar. His journey began with a toy guitar at age four, a gift from his mother that sparked a lifelong love for music.
Growing up in a vibrant musical environment, Russell absorbed influences from blues, gospel, and country music, which shaped his distinctive style. Watching George Benson perform on television solidified his dream of becoming a musician. His dedication and natural talent allowed him to develop his skills rapidly, setting the stage for his future success.
As a teenager, Russell honed his craft by playing with local musicians. At 25, he joined Jimmy Smith's band, marking the start of his professional career. This opportunity challenged him and refined his skills, leading to significant collaborations and recordings, including his debut album, “Russell Malone”, which showcased his versatility and talent.
In his middle years, Russell continued to evolve, exploring new musical ideas and forming a fruitful partnership with pianist Benny Green. Their acclaimed recordings highlighted their synergy and further cemented Russell's reputation as a masterful guitarist. Despite challenges, his passion for music never waned.
Later in life, Russell's music continued to inspire, and his collaborations with legends like Sonny Rollins showcased his adaptability. Albums like “Triple Play” (listen here) demonstrated his growth as a musician and composer. His unexpected passing leaves a void in the jazz community, but his legacy endures. Russell Malone's influence on jazz is profound, and his contributions will resonate for generations to come. Rest In Peace Russell Malone! Your music lives on.
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¡Buenos días, amantes del jazz! Ayer, el mundo del jazz se vio sacudido por el repentino fallecimiento del gran Russell Malone, un guitarrista legendario cuya música inspiró a innumerables aficionados y músicos. Estaba de gira en Japón con el Maestro Ron Carter y su Golden Striker Trio.
Nacido el 8 de noviembre de 1963 en Albany, Georgia, Russell transformó el panorama del jazz con su sonido único y su pasión por la guitarra. Su viaje comenzó con una guitarra de juguete a los cuatro años, un regalo de su madre que despertó su amor por la música para toda la vida.
Al crecer en un ambiente musical vibrante, Russell absorbió influencias del blues, el gospel y la música country, que dieron forma a su inconfundible estilo. Ver actuar a George Benson en televisión consolidó su sueño de convertirse en músico. Su dedicación y talento natural le permitieron desarrollar rápidamente sus habilidades, preparando el terreno para su éxito futuro.
De adolescente, Russell perfeccionó su arte tocando con músicos locales. A los 25 años, se unió a la banda de Jimmy Smith, marcando el inicio de su carrera profesional. Esta oportunidad le supuso un reto y refinó sus habilidades, lo que le llevó a importantes colaboraciones y grabaciones, incluido su álbum de debut, "Russell Malone", que mostró su versatilidad y talento.
En su madurez, Russell siguió evolucionando, explorando nuevas ideas musicales y formando una fructífera asociación con el pianista Benny Green. Sus aclamadas grabaciones pusieron de relieve su sinergia y consolidaron la reputación de Russell como guitarrista magistral. A pesar de los retos, su pasión por la música nunca decayó.
Más adelante en su vida, la música de Russell siguió inspirando, y sus colaboraciones con leyendas como Sonny Rollins demostraron su capacidad de adaptación. Álbumes como "Triple Play" (escúchalo aquí) demostraron su crecimiento como músico y compositor. Su inesperado fallecimiento deja un vacío en la comunidad jazzística, pero su legado perdura. La influencia de Russell Malone en el jazz es profunda, y sus contribuciones resonarán durante generaciones. Descanse en paz Russell Malone. Tu música sigue viva.
Posted by: 3rd Street Jazz
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micro961 · 6 months
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Cristina Russo & NeoSoul Combo - Pieces of a Woman
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Pronto all’uscita il nuovo lavoro discografico
Si apre nel migliore dei modi il 2024 per l’artista siciliana Cristina Russo, cantante ed autrice catanese tra le più apprezzate nel panorama indipendente musicale italiano.
Il 7 Marzo esce il nuovo album in formato vinile intitolato "Pieces of a Woman", un progetto che ci trascina musicalmente nel mondo di sonorità alternative e contaminate da diversi stili caratterizzanti dell’artista, affiancata dalla sua fidata band i Neo Soul Combo.
La firma del lavoro è proprio “Cristina Russo & Neosoul Combo", ovvero il nome che da anni ormai accompagna i suoi progetti e le performance “live” in giro per l'Italia. L’artista , con sue parole, ha reso noto che è stato un duro lavoro di studio che ha visto molti brani venire alla luce con spunti ed idee in brain storming insieme ai suoi musicisti, ormai una vera e propria famiglia. La scia sonora ricalca lo stile dell'album Energy, uscito nel 2019. Questo nuovo ed appassionato progetto non sarebbe stato possibile senza la direzione artistica e gli arrangiamenti musicali di Marco Di Dio, la cui mano sapiente ed estro artistico sono dietro al successo ed ai lavori di altri artisti siciliani in vari ambiti diversi: da Club Rivera, ad Andrea La Ferla, da VIVO ad Alice B. "Pieces of a Woman" pubblicato in vinile (e dunque un tocco di classe ma anche alla moda) ha dei tratti “urban” molto vicini al sound “new jazz”, quindi in perfetto stile neosoul, ma non manca qualche sorpresa come degli accenni musicali in stile anni ‘80 che hanno influenzato le ritmiche e le melodie presenti in alcuni brani, come ad esempio nella canzone "Splendidi".
La “urban fusion music” che Cristina Russo e la sua band propongono in "Pieces of a Woman" è ritmata senza tralasciare la raffinatezza che accomuna molti dei loro lavori; la caratteristica voce graffiata e calda, in puro stile soul black di Cristina, si presta in questa occasione ad un sound più moderno: il nuovo jazz d'oltreoceano, dove il piede non smette di muoversi. Cristina Russo e la sua band ci trascinano come sempre nel loro mondo alternativo e “contaminato”; la passione per il così detto sound neo soul, mixato secondo mood e creatività con tocchi di “urban fusion” ,“ new jazz” e “new reggae” sono la base dei loro progetti. Il tutto espresso con uno stile personalissimo e di grande fascino, che si sprigiona ancor più nei “live” dove la formazione completa dà il meglio di sé, con estrosa raffinatezza, lasciandosi spesso coinvolgere dall’atmosfera del momento e dal feedback del pubblico. 
Cristina Russo & Neosoul Combo: Cristina Russo - voce  Mariano Nasello - basso  Angelo Di Marco - tastiera  Marco Di Dio - batteria
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kickmag · 1 year
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Throwback: Duke Ellington-Take The A Train
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Billy Strayhorn wrote "Take The A Train" for Duke Ellington soon after he was hired by him in 1939. The song was inspired by travel directions Ellington gave Strayhorn on how to get to his home in New York City. Strayhorn's love of bandleader Fletcher Henderson's style influenced the genteel horn arrangement for the tune that had to replace "Sepia Panorama" because of expensive ASCAP fees. Lee Gaines of The Delta Rhythm Boys wrote the first lyrics for "Take The A Train" and vocalist Joya Sherrill wrote her own which she present to Ellington during her audition for the band in 1944.
The song became a jazz standard and was covered by many including Ella Fitzgerald, Charles Mingus and Sun Ra. Ellington and his band performed it in the 1943 musical film Reveille With Beverly with singer Betty Roche. "Take The A Train" became Ellington's signature song and it is considered one of the most important compositions of the 20th century. The Duke Ellington Center Big Band will perform a free concert on May 21st in New York City at the Duke Ellington statue to acknowledge the late bandleader's 124th birthday. Ellington's granddaughter Mercedes Ellington and Tony Waag who is the executive producer of the American Tap Dance Foundation will co-host the annual event. 
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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La IV edizione di Restate a Napoli
Napoli è pronta ad accogliere la quarta edizione di "Restate a Napoli", la rassegna estiva che dal 9 al 16 agosto trasformerà Piazza del Plebiscito in un grande teatro all'aperto, offrendo al pubblico otto giorni di spettacoli gratuiti di musica, teatro e danza. Sotto la direzione artistica di Lello Arena, l'evento promette di consolidare il suo successo che ha già visto la partecipazione di circa 100 mila persone nella passata edizione e milioni di contatti online. La rassegna è finanziata dal Comune di Napoli ed è voluta dal Sindaco Manfredi.  Lo scopo è offrire ai turisti, e i cittadini, che affollano la città in agosto, spettacoli dal vivo con artisti di diversi generi provenienti dal panorama nazionale con un forte richiamo a quelli partenopei, per valorizzare i giovani dando loro un palcoscenico prestigioso e un momento concreto per mettersi alla prova e dimostrare le loro doti artistiche. Un impatto positivo sull'occupazione e il turismo La rassegna non solo rappresenta un appuntamento culturale di rilievo, ma anche una significativa opportunità di lavoro per i lavoratori dello spettacolo dal vivo con l'impiego di oltre 500 professionisti tra artisti, tecnici, musicisti e personale di supporto. Inoltre l'evento avrà una ricaduta positiva sul turismo: nei giorni della manifestazione, cittadini e turisti potranno assistere a circa 5 ore di spettacoli al giorno, arricchendo la loro esperienza in città e uno svago nella brezza serale circondati dalla magnificenza della piazza. La magia di Piazza del Plebiscito La scelta della location non è casuale. Piazza del Plebiscito, simbolo della storia e della vita sociale napoletana, sarà il teatro naturale per gli spettacoli. La piazza, che ha già ospitato momenti significativi della città, si trasformerà in un luogo di condivisione, divertimento e arte, capace di accogliere un pubblico eterogeneo e appassionato. Un programma ricco e variegato Il programma di "Restate a Napoli 2024" è pensato per soddisfare tutti i gusti e tutte le età, con 24 spettacoli in otto giorni che spazieranno dalla danza alla musica, dai canti popolari all'arte circense, fino ai grandi classici e agli autori contemporanei. L'obiettivo è quello di dare continuità alle programmazioni teatrali cittadine, coinvolgendo giovani, bambini e appassionati sin dalle prime ore della sera. Tra gli spettacoli in programma vanno evidenziati quelli targati C.I.O.E.’ con i cento allievi dell’accademia che negli ultimi tre mesi si sono formati sotto la direzione di Lello Arena. I giovani talenti dell’accademia porteranno in scena i loro spettacoli originali e saranno ripresi dalle telecamere di RaiPlay che manderà in onda, dal 22 ottobre, il nuovo talent made in Napoli sostenuto dal Comune. Le serate saranno presentate dall’attore Biagio Musella con gli interventi comici di Alessandro Bolide e del trio “Gli Ancora No” con le special guest Massimiliano Gallo e Vincenzo De Lucia in interventi tra teatro d’autore e comico. Poi spazio a tanta musica con il Premio Oscar Nicola Piovani, il fenomeno nazionale dell’urban jazz Serena Brancale, i ritmi latin ska del trombettista Roy Paci, la comicità surreale di Valerio Lundini, in scena con la sua live band, i concerti di diciotto tra bands e solisti partenopei dove spicca Jovine con importanti ospiti e un Gala di Danza dell’ACSI. Infine il tributo a James Senese che torna ad esibirsi al Plebiscito dove incontrerà, dopo anni, Lello Arena.  Come prenotare? Per ulteriori informazioni sul programma e gli artisti partecipanti, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Napoli https://www.comune.napoli.it/ o contattare la direzione della rassegna tramite i social network. Per partecipare è necessaria la prenotazione. Dal giorno 6 agosto (ore 15:58 - i numeri che Massimo e Lello chiedevano a San Gennaro) gli utenti potranno prenotare i loro posti a sedere attraverso la piattaforma Etes al seguente link https://www.etes.it/sale/list/10491/RestateaNapoli Read the full article
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mykingdommusic · 2 months
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A.M.E.N. sign to My Kingdom Music
A.M.E.N. sign to My Kingdom Music for what we could define as the new course of the band. The creature that is about to be born is called "Argento", will be released on November 22nd and promises to be an intimate, avant-gardish work disconnected from the classic patterns of modern feeling.
Vittorio Sabelli (Dawn Of A Dark Age, Notturno, Incantvm) and Erba Del Diavolo from Il Ponte Del Diavolo, hearts, minds and souls of the band, have given an incredible stylistic twist to the project, creating a work with the heart turned towards the past, which moves between classical music and Jazz, but explores Blues, Dark, Doom and musical contaminations that develop in 'noir' and psychological fields.
These are Vittorio's words which allow us to enter the bowels of "Argento" and his project: "A.M.E.N. second chapter was born and evolves from a prelude by J.S. Bach, a D minor prelude, which this time does not cross the boundaries of Grindcore, Brutal Death Metal and Free Jazz that had characterized "The Book of Lies - Liber I", but goes on to discover much more intimate, introspective and primordial meanders of the human soul. The various episodes of the album pay homage to the 'King' of Italian horror, Dario Argento, as the five songs that compose it are inspired by films by the Italian director".
What we are about to present to you promises to be unique in the current musical panorama, an album that succeeds to move from typically Jazz and Blues compositions to moments of pure Dark Doom in the style of early Ulver, all with the voice of Erba Del Diavolo which is here a true protagonist, decanting and giving melodies with an interpretation that moves from the great jazz singers of the past to embrace the present with her unique timbre and nuances.
So expect an album that sounds like something you can hear in a smoky jazz club in New Orleans and that shows you that when extreme music meets so-called "high" music, the result is unexpectedly sublime.
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dealgemeneverwarring · 4 months
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De Algemene Verwarring #113 - 27 May 2024
Episode one hundred and thirteen of De Algemene Verwarring was broadcast on Monday, May 27, 2024, and you can listen to it by clicking on the link below that will take you directly to the Mixcloud page:
Pictured below are Crystal Stilts, band from Brooklyn, New York, who released three albums between 2008 and 2013, two on Slumberland Records and the last one on Sacred Bones Records, and then they disappeared. I saw them live just once in Ghent, in a club where a band like Crystal Stilts doesn't fit but still it was a magnificent gig. They played some kind of dark power garage pop, with edgy Velvet Underground guitars and a singer who sounded like a miserable Jim Reid. In those days. there were a lot of that kind of lo-fi fuzzpop bands such as Blank Dogs, Intelligence, Vivian Girls, The Pink Noise, and so on, but somehow I keep coming back to Crystal Stilts because they sound a lot more timeless than their contemporaries. Three much loved records at De Algemene Verwarring headquarters, and let's not forget the Love Is A Wave and Shake The Shackles singles.
Apologies again for the late update, by the way. I don't seem to get into my normale scheme anymore. Anyway there's also some new music in this episode from Exek, 番長 Taste, Sewer Election, Demeters Döttrar and Lise Barkas/Lisa Kaüffert, and old rockers from The Cramps, Les Olivensteins, Chrys Alice, Siouxsie & The Banshees, Siglo XX, Litovsk, Lizzy Mercier Descloux, and more. And beneath the photo you can find the playlist for this show.
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Playlist:
The Cramps: All Women Are Bad (LP “Stay Sick” on Enigma Records, 1989)
Chrys Alice: Qu'est C'que J'deviens Dans Tout Ça (7” “Qu’est C’que je deviens Dans Tout Ca” on Triangle Records, 1979)
Les Olivensteins: Euthanasie (LP V/A “Panik - French Punk Anthems 1977-1982” on Born Bad Records, 2013)
Crystal Stilts: Future Folklore (LP “Nature Noir” on Sacred Bones Records, 2013)
Mirrors: She Smiled Wild (LP V/A “Punk 45 - Sick On You! One Way Spit! After The Love & Before The revolution Vol. 3: Proto-Punk 1969-1976” on Soul Jazz Records, 2014, originally released on a 7” in 1977 on Hearthan Records)
Siouxsie & The Banshees: Jigsaw Feeling (LP “The Scream” on Polydor, 1978), 
Siglo XX: Baby Divine (LP “Under A Purple Sky” on Play It Again Sam, 1989)
Litovsk: Nergenst (LP “Litovsk” on Symphony Of Destruction, Contraszt! Records, Et Mon Cul C’est Du Tofu?, 2016)
Lizzy Mercier Descloux: Jim On The Move (LP “Press Color” on Philips & Ze Records, 1979)
Exek: On The Ground Floor (LP “The Map And The Territory” on Foreign Records, 2023)
番長 Taste: Kawasaki Creepers (LP “I Dipped My Comb In Shochu And Ran It Through The Hair Of The Night” on Carbon Records, 2024) 
NON: Out Out Out (CD V/A “Rough Trade Shops Electronic 01” on Mute Records, 2002, originally released on the LP “God And Beast”, 1997)
Sewer Election: Disintegrate (CD “Psychic Panorama Volume Two” on Discreet Music, 2024)
April Magazine: Another Day (LP “Wesley’s Convertible Tape For The South” on Digital Regress, 2024, originally released on tape in 2023 by Discontinuous Innovation)
Hydroplane: Museum Station (LP “Selected Songs 1997-2003” on World Of Echo, 2023)
Demeters Döttrar: En Själ I Dina Händer (LP “Søndag I Spejlet” on Discreet Music, 2024)
Lise Barkas & Lisa Käuffert: Face A (excerpt) (LP “Lo Becat” on Morc Records, 2023, originally released on cd-r in 2017 on Soleil’s Blue)
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lamilanomagazine · 8 months
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"Napoli Città della Musica": continua nel 2024 la programmazione con i restanti 9 progetti vincitori dell'avviso pubblico per contributi
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"Napoli Città della Musica": continua nel 2024 la programmazione con i restanti 9 progetti vincitori dell'avviso pubblico per contributi Il Comune di Napoli ribadisce l'impegno per "Napoli Città della Musica" che, con una programmazione attenta e mirata, prosegue la sua attività di promozione e valorizzazione della cultura, dei luoghi e delle professionalità partenopee. Attraverso un cartellone ricco di eventi tra stili e generi diversi, la città si conferma come autentico crocevia di tradizioni e di eccellenza artistica. La valorizzazione dell'Auditorium "Porta del Parco" di Bagnoli e le orchestre giovanili sono i temi intorno a cui si svilupperanno i restanti 9 progetti risultati idonei e finanziabili dall'Avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali e l'assegnazione di contributi economici ad attività afferenti al progetto "Napoli Città della Musica". "Si rinnova per il 2024 l'impegno del Sindaco Manfredi e dell'Amministrazione a porre in essere una programmazione culturale duratura e sistematica che sia in grado di nutrire l'anima musicale della città, afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli. Gli eventi in calendario ci permetteranno non solo di promuovere la nostra ricca eredità musicale ma anche di valorizzare alcuni luoghi della città, come l'Auditorium di Bagnoli che si va configurando sempre più come vera e propria "Casa della Musica" e palcoscenico per l'eccellenza artistica locale e non". "La nostra visione è di creare un'esperienza musicale completa, coinvolgente e inclusiva – dichiara Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco di Napoli per l'industria musicale e dell'audiovisivo. Daremo innanzitutto completamento alla realizzazione dei progetti ammessi a contributo nel 2023 e con la nuova manifestazione d'interesse - già consultabile sul sito istituzionale - e le altre iniziative pianificate consolideremo l'immagine di Napoli come autentica "Città della Musica", offrendo nuove opportunità e spazi di espressione ai giovani talenti, a band inclusive per una musica senza barriere e ai progetti che riflettano la diversità culturale e artistica della nostra comunità, sempre in una ottica di sviluppo dell' industria musicale per il territorio e i suoi players". Per la sezione La valorizzazione dell'Auditorium "Porta del Parco" di Bagnoli, si inizierà venerdì 19 gennaio con Base per Altezza, cinque appuntamenti musicali organizzati dalla società Livenet, che mirano a scoprire l'alfabeto musicale di base su cui si fonda l'altezza dell'arte. Si proseguirà con Napoli Unplugged dell'ETS Brodo, una rassegna di quattro concerti che vedranno come protagoniste alcune delle voci più interessanti del panorama napoletano (Dadà, Gnut, Francesco Di Bella, Francesco Forni e Ilaria Graziano). Nuovi Territori Music Festival dell'associazione Nuovi Territori Sonori promuoverà, invece, la cultura musicale in tutte le sue declinazioni, puntando l'attenzione sulle tecnologie digitali mentre il festival Terra Folk a Bagnoli dell'associazione Artsmusicandcraf sarà un vero e proprio viaggio musicale tra canti inediti e popolari del Mezzogiorno. Italian Opera Meets Jazz a cura dell'Orchestra Filarmonica Campana chiuderà il percorso sonoro a Bagnoli con un progetto di commistione fra più generi musicali: opera, classica, jazz e blues. Quattro sono, invece, i progetti finanziati per il 2024 nell'ambito della sezione Le orchestre giovanili, concepita per dare spazio ai giovani talenti e alla musica quale fonte di aggregazione sociale: Musica liberi tutti dell'associazione Animazione Quartiere Scampia, I giovani e l'orchestra dell'associazione Napolinova, IncludArt di IAAMS-Italian Academy for Arts, Music and Science, LaMusorchestra dell'associazione Lemuseper-l'oro. Dal 19 GENNAIO al 27 FEBBRAIO 2024 Base per Altezza - La valorizzazione dell’Auditorium di Bagnoli - A cura di: Livenet Srl Il progetto, che si articolerà in cinque appuntamenti, vuole fissare le basi musicali con le quali cogliere l'altezza degli esiti artistici. Con l'offerta attuale, tendente alla proposta di nicchia, diventa originale offrire un alfabeto musicale di base, minimo ed essenziale. Saranno vissuti generi musicali disomogenei alla scoperta di connessioni tra linguaggi e forme espressive non coincidenti, in un confronto e una sinergia che non implicano forzatamente attività di "contaminazione". Si alzerà il sipario venerdì 19 gennaio con il concerto “Brew 4et: a jazz event” che mescolerà timbriche e strumenti differenti. La rassegna proseguirà con Bach, padre della musica occidentale, per poi cambiare prospettiva dirigendosi verso la musica tradizionale con “Belladdio”. Bach sarà di nuovo protagonista nella serata dal titolo “Johann Sebastian Bach: Suites per violoncello”. Chiuderà la rassegna il concerto “Father And Son” che, come in un flashback proverà a far rivivere il più romantico degli eroi della tromba inseguendo il rapporto di un padre geniale con il proprio figlio, fatto di incomprensione, paura, amore per la vita e la musica. “Base per Altezza” prevede inoltre quattro laboratori per le scuole del territorio, tra cui ascolti guidati, un Focus Chet Baker e prove aperte. - Auditorium “Porta del Parco” | via Diocleziano, 341 Venerdì 19 gennaio, ore 20:30 - Brew 4et: a jazz event - Giuseppe Giroffi, sassofoni - Gianluca Manfredonia, vibrafono - Luca Varavallo, contrabbasso - Alex Perrone, batteria Mercoledì 24 gennaio, ore 20:30 - Johann Sebastian Bach: Variazioni Goldberg - Andrea Bacchetti, pianista Giovedì 1° febbraio, ore 20:30 - Belladdio - Alessandra Borgia, recitante - Cristina Vetrone, voce e organetto - Eduarda Iscaro, voce e fisarmonica - Testo di Anita Pesce Mercoledì 7 febbraio, ore 20:30 - Johann Sebastian Bach: Suites per violoncello - Erica Piccotti, violoncellista Martedì 27 febbraio, ore 20:30 - Father And Son - (inseguendo Chet Baker) - Antonello Cossia, recitante - Francesco Scelzo, chitarra - Enrico Valanzuolo, tromba - Testo di Stefano Valanzuolo Costo del biglietto: 10 euro Info e prenotazioni al link  Dal 26 GENNAIO al 22 MARZO 2024 Napoli Unplugged - La valorizzazione dell’Auditorium di Bagnoli - A cura di: Brodo ETS La rassegna si articolerà in quattro concerti che, da marzo a maggio 2024, vedranno come protagonisti alcune delle voci più interessanti del panorama napoletano, con una vocazione di ricerca e sperimentazione artistica attraverso contaminazioni musicali. In particolare, saranno ospiti di questa edizione: Dadà, una cantautrice che unisce cultura napoletana e world music con contaminazioni club ed elettroniche, Gnut, un songwriter che fa incontrare Nick Drake e Elliot Smith con la tradizione cantautorale italiana e la canzone napoletana di Roberto Murolo, Francesco Di Bella, tra gli autori più noti della scena alternative rock, nonché leader dei 24 Grana, Francesco Forni e Ilaria Graziano, che fin dall’esordio come duo nel 2012 continuano a riscuotere un grande successo di critica e pubblico. La rassegna si propone per un pubblico ampio e trasversale che va dai 18 ai 75 anni. - Auditorium “Porta del Parco” | via Diocleziano, 341 Venerdì 26 gennaio, ore 21:00 Dadà Venerdì 9 febbraio, ore 21:00 Gnut Venerdì 1 marzo, ore 21:00 Francesco Di Bella Venerdì 22 marzo, ore 21:00 Francesco Forni e Ilaria Graziano Costo del biglietto: 10 euro (prevendita tramite piattaforma Etes) Info:[email protected] – 328 384 9804 Dal 27 GENNAIO al 20 APRILE 2024 Musica Libera Tutti. Pratiche quotidiane per crescere insieme a suon di musica a Scampia - Le Orchestre Giovanili - A cura di: Associazione Animazione Quartiere Scampia Musica Libera Tutti interpreta la musica come mezzo per sviluppare il potenziale di ciascuno, contribuendo al contempo a generare una crescita condivisa, secondo un modello “sano” di sviluppo. Partendo l’esperienza diretta della musica d’insieme, il progetto proporrà laboratori settimanali di strumento (flauto traverso, violino e viola, violoncello, pianoforte, tromba e trombone, batteria e percussioni, chitarra, clarinetto e sassofono), d’orchestra e coro, rivolti a giovani dagli 8 ai 25 anni, che si terranno presso il Centro Hurtado di Scampia. Per i bambini dai 3 ai 7 anni saranno attivati laboratori dedicati: Musica di insieme, Musica in gioco, MoviMusica e Guida all’ascolto. Accanto alle attività laboratoriali, Musica Libera Tutti proporrà tre lezioni/esibizioni: “Note di Memoria”, in occasione della Giornata della Memoria della Shoa, “Note di Allegria”, in occasione del Carnevale Sociale di Scampia e “Note di Giustizia e Legalità”, in occasione Giornata della Memoria e dell’Impegno contro le Mafie. Il programma si concluderà all’inizio della primavera, con un concerto dal titolo “Note di Libertà”. LABORATORI MUSICALI - Centro Hurtado | Viale della Resistenza, 26 ♪ Sabato 27 gennaio, ore 18:30 Note di memoria - Giornata della Memoria della Shoa Orchestra MLT e relativi Maestri - GRIDAS | Via Monterosa, 90/B ♪ Domenica 11 febbraio, ore 09:30 Note di Allegria - Corteo del Carnevale Sociale di Scampia Orchestra MLT e relativi Maestri - Centro Hurtado | Viale della Resistenza,26 ♪ Venerdì 23 marzo, ore 18:30 Note di Giustizia e legalità - Giornata della Memoria e dell’Impegno contro le Mafie Orchestra MLT e relativi Maestri CONCERTO - Centro Hurtado | Viale della Resistenza, 26 ♪ Sabato 20 aprile, ore 18:30 Note di Libertà – Musica Libera Tutti - Concerto di Pasqua Orchestra MLT e relativi Maestri Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti Dal 12 FEBBRAIO al 26 MARZO 2024 Nuovi Territori Music Festival - La valorizzazione dell’Auditorium di Bagnoli - A cura di: Nuovi Territori Sonori Aps Un’ampia rassegna che intende promuovere la cultura musicale, in tutte le sue forme, con particolare attenzione alle tecnologie digitali. Attraverso vari eventi, il progetto vuole stimolare le competenze chiave di una cittadinanza attiva, facendo sperimentare nuovi modi di partecipazione, di fruizione del sapere e della creatività, nel segno dell’innovazione pur non dimenticando la tradizione. La musica diventerà uno strumento di riflessione e dialogo su temi importanti come eco-sostenibilità, violenza di genere e urbana, favorendo una comunicazione intergenerazionale e la creazione di una comunità attiva più inclusiva, solidale e interconnessa. Ogni concerto sarà preceduto da una prova aperta, un workshop o un seminario durante il quale l'artista discuterà con il pubblico dei contenuti culturali proposti. - Auditorium “Porta del Parco” | via Diocleziano, 341 Lunedì 12 febbraio - Dal jazz alla contemporanea - Alessandro Laraspata - Federico Mileo - Carlo Fidanza Martedì 13 febbraio - Lo scherzo in musica - Canio Fidanza Mercoledì 14 febbraio - New Jazz Frontiers Concert + Workshop - Pasquale Mandia - Esmeralda Sella Giovedì 15 febbraio - Esplorazioni sonore - Diego Falcone - Alessandro Laraspata Venerdì 16 febbraio - Castle of dreams - Davide Riva Sabato 17 febbraio - Tra minimalismo e soundtrack - Alessandro Laraspata Giovedì 8 marzo, - Concerto per arpa – Festa della donna - Adriana Cioffi Lunedì 11 marzo - Harp trio Chagall Organico Call for scores - Trio Chagall, vincitrici call for scores Domenica 24 marzo - Federico Mileo & Swing Orchestra - Federico Mileo & Swing Orchestra Lunedì 25 marzo - Oeoas – Orchestra elettroacustica - M° Elio Martusciello & OEOAS Martedì 26 marzo - New Sound Fields Competition - Vincitori del concorso + AA.VV Ingresso gratuito Info e prenotazioni: [email protected] – al link 23-24-25 FEBBRAIO 2024 Terra Folk a Bagnoli - La valorizzazione dell’Auditorium di Bagnoli - A cura di: Associazione Artsmusicandcraft Un festival folk all’Auditorium “Porta del Parco” di Bagnoli che si articolerà in tre giornate di concerti: “Tamambulanti”, un viaggio musicale tra canti inediti e popolari del Mezzogiorno, “Massimo Ferrante Quartet”, una performance che recupera il filo di congiunzione con l’antica arte dei cantastorie mediterranei, e “Mimmo Epifani Trio”, una rievocazione della tradizione attraverso la pizzica come danza terapeutica ed esorcizzante. Il progetto vede la partecipazione di ospiti che rappresentano una sintesi della migliore produzione nazionale di musica popolare, in tutte le sue espressioni, ed è pensato da anime artistiche e organizzative giovani che nel loro complesso hanno rinnovato le tradizioni portandole a un senso di modernità in cui la musica popolare non è più solo rito ma diventa espressione artistica contemporanea. Gli eventi favoriranno uno scambio culturale tra i musicisti e tra questi e il pubblico. - Auditorium “Porta del Parco” | via Diocleziano, 341 Venerdì 23 febbraio, ore 21:00 - Concerto Tamambulanti - Antonio Di Ponte, chitarra - Beppe Gargiulo, voce e tamburo - Enzo Mazzarella, fisarmonica Sabato 24 febbraio, ore 21:00 - Massimo Ferrante Quartet - Massimo Ferrante, chitarra e voce - Francesco Di Cristofaro, fisarmonica e fiati - Giacomo Pedicini, contrabbasso - Francesco Paolo Manna, percussioni Domenica 25 febbraio, ore 21:00 - Mimmo Epifani Trio - Massimo Epifani, mandolino e voce - Michele Ascolese, chitarra - Francesco Santalucia, tastiera, cajon e voce Ingresso gratuito 19-20-21 APRILE 2024 Italian Opera Meets Jazz - La valorizzazione dell’Auditorium di Bagnoli - A cura di:Aps Orchestra Filarmonica Campana Ets Un progetto di commistione fra più generi musicali: opera, classica, jazz e blues. Il repertorio operistico viene rivisitato sia armonicamente che ritmicamente nel rispetto dell'originale. A distinguerlo è l'approccio poetico, fatto di contaminazioni che uniscono mondi musicali in apparenza lontani, un lavoro artistico giocato sulla memoria. I brani sembrano provenire da "angoli segreti" del passato, evocati dal pianoforte, ma anche dai colori scuri e morbidi dell’orchestra e dalla voce, perfetta in tale situazione sonora. Gli interpreti sono Mike del Ferro (pianoforte), l’Orchestra Filarmonica Campana e la voce di Claron McFadden. Il progetto prevede un laboratorio incentrato sul lavoro tecnico-musicale di rielaborazione realizzato dal pianista, prove aperte dedicate principalmente alle scuole dove si potrà comprendere il lavoro di preparazione che porta al concerto, e il concerto vero e proprio che chiuderà la tre giorni. - Auditorium “Porta del Parco”| via Diocleziano, 341 LABORATORIO - Venerdì 19 aprile, ore 11:00 Opera & Jazz Lab Mike del Ferro INCONTRO CON LE SCUOLE - Sabato 20 aprile, ore 11:00 Prove aperte Mike del Ferro, Claron MacFadden, Orchestra Filarmonica Campana CONCERTO - Domenica 21 aprile, ore 11:00 Italian Opera Meets Jazz Mike del Ferro, Claron MacFadden, Orchestra Filarmonica Campana Ingresso gratuito, previa prenotazione Info e prenotazioni: 349 392 5763 – [email protected] APRILE 2024 I giovani e l’orchestra - Le Orchestre Giovanili - A cura di: Associazione culturale Napolinova Il progetto vedrà protagonista l’Orchestra Giovanile Napolinova, alla cui formazione stabile si uniranno per l’occasione ulteriori giovani strumentisti, selezionati con audizioni presso i licei e i conservatori campani. Con il duplice ruolo di solisti e di docenti, prenderanno parte a I giovani e l’orchestra due musicisti di fama internazionale: Felice Cusano, storica spalla di prestigiose orchestre e ensemble, nonché maestro di alcuni dei più importanti violinisti di oggi, e Alessandro Moccia, violinista esibitosi nei più importanti teatri del mondo, spalla dell’Orchestre des Champs-Elysées di Parigi, della WDR di Colonia, della Mahler Chamber Orchestra e docente al Conservatorio Internazionale della Svizzera Italiana. Il progetto, che si propone di offrire ai giovani coinvolti una significativa opportunità di crescita e professionalizzazione, si articolerà in cinque giorni di prove, per un totale di oltre venti ore di laboratorio, per concludersi, presso la Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, con un grande concerto che proporrà opere dal classicismo al ‘900. - Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi | Piazza Monteoliveto, 4 ♪ Data e orario da definirsi I Giovani e l’Orchestra Ingresso gratuito Info e prenotazioni: [email protected] 14 e 21 GIUGNO 2024 IncludArt - Le Orchestre Giovanili - A cura di: IAAMS - Italian Academy for Arts, Music and Science IncludArt nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani talenti uno spazio di espressione e condivisione. Con il supporto di professionisti ed esperti, a partire da febbraio e fino a maggio 2024 presso la sede dell’Academy in via Basilio Puoti, si svolgerà il laboratorio di educazione musicale “Sounds of Inclusion”, che affianca l’esplorazione delle potenzialità espressive e comunicative della voce e del corpo all’indagine delle sensazioni ed emozioni, delle immagini reali e fantastiche, che le musiche suscitano in ognuno di noi. Al termine del percorso laboratoriale, i giovani talenti diverranno protagonisti di due giornate evento, gli “AM&RÒ Music Day”, in programma nel mese di giugno presso il Real Albergo dei Poveri e il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella. LABORATORI - IAAMS | Via Basilio Puoti, 6 ♪ 13, 20, 27 e 29 febbraio; 5,12, 19, 26 marzo; 2, 9,16, 23, 30 aprile; 7, 14, 21 maggio; dalle 16:00 alle 18:00 Sounds of Inclusion Lab Gli interessati dovranno compilare e sottoscrivere il modulo d’iscrizione presente sul sito e inviarlo all’indirizzo [email protected] CONCERTI - Real Albergo dei Poveri | Piazza Carlo III, 1 ♪ Venerdì 14 giugno, ore 21:00 AM&RÒ Music Day Melodic & Rhythmic Orchestra e i giovani talentuosi del “Sounds of Inclusion Lab” - Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella | Via San Pietro a Majella, 35 ♪ Venerdì 21 giugno, ore 18:30 AM&RÒ Music Day Melodic & Rhythmic Orchestra e i giovani talentuosi del “Sounds of Inclusion Lab” Ingresso gratuito Prenotazioni: piattaforma Eventbrite (un mese prima della data prevista per lo spettacolo) GIUGNO 2024 LaMusorchestra - Le Orchestre Giovanili - A cura di: Aps “lemuseper-l’oro” Ets LaMusorchestra è l’orchestra dell’integrazione, un gruppo costituito da giovani musicisti, alcuni dei quali portatori di disagio intellettivo, relazionale o comportamentale. Nato dall’esperienza di “Bandita Sbandata”, una inclusive-band attiva da oltre 10 anni, il progetto proporrà laboratori condotti da strumentisti di fama internazionale, con un repertorio originale composto da brani che affrontano tematiche sociali, classici napoletani e temi di celebri colonne sonore. Tra gennaio e aprile 2024 si svolgeranno tre percorsi formativi dedicati alla ritmica, alla melodica e all’accompagnamento, a cui seguirà, tra aprile maggio, un laboratorio di musica d’insieme. Al termine del periodo di formazione, i giovani partecipanti, ormai costituitosi in vera e propria orchestra, saranno pronti a esibirsi in concerto, diventando protagonisti di tre speciali appuntamenti in programma nel mese di giugno presso Musicartincaffè (House AICS, via Mianella). CONCERTI - Musicartincaffè c/o House AICS | Via Mianella, 25/b ♪ Sabato 15 giugno Prova generale pubblica Bandita Sbandata in Musorchestra - Musicartincaffè c/o House AICS | Via Mianella, 25/b ♪ Sabato 22 giugno Anteprima Bandita Sbandata in Musorchestra - Musicartincaffè c/o House AICS | Via Mianella, 25/b ♪ Sabato 29 giugno Concerto finale Bandita Sbandata in Musorchestra Ingresso gratuito Prenotazioni: 081 277 7553 – 389 442 469 – 339 155 9104 – link    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tarditardi · 9 months
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CAPODANNO 2024 AI CHIOSTRI MILANO: UN EVENTO DA FAVOLA CON JAZZ & BURLESQUE
Per iniziare il 2024 in maniera indimenticabile, "Ai Chiostri Milano" avrà luogo la serata più esclusiva del panorama meneghino. 
Ci troviamo a Milano in via San Barnaba, a dieci minuti dall'abside del Duomo, alle spalle del Tribunale, a pochi passi dalla Rotonda della Besana in un ex convento del 1400. 
Qualcosa di simile ad un'oasi silenziosa, al riparo dal rumore di fondo metropolitano, qui potrete scoprire un luogo fuori dal tempo dove trascorrere una serata unica nel suo genere.
In un luogo storico, nel Chiostro più illustre, quale il Salone degli Affreschi, antico refettorio del Convento, avrà luogo il Belle Epoque Gala Dinner, la serata luxury dove gli Ospiti verranno trasportati nell'affascinante mondo dello Swing, del Jazz e del Burlesque in stile Moulin Rouge.
La favola inizierà con il Red Carpet immortalato dagli scatti fotografici della rivista internazionale Beyond the Magazine, media partner della serata, per poi proseguire nella Sala degli Affreschi, dove vi attenderà l'aperitivo conviviale.
Il menu prevede un viaggio nei sapori offrendo una raffinata sperienza gastronomica, accompagnata da musica e Show.
Ai Chiostri Milano ha scelto il meglio dell'intrattenimento di classe per far rivivere ai propri Ospiti il fascino della "Belle Epoque": la band Lady Dillinger e la camaleontica performer Miss Kiki Minou.
Il gruppo Lady Dillinger è formato da musicisti che hanno solcato i palchi del Blue Note di Milano, del Milestone di Piacenza, del Jazz Club di Torino, e dell'Umbria Jazz. 
La performer Miss Kiki Minou è stata premiata "Best Uprising Burlesque Performer", ha solcato il Red Carpet al Festival del Cinema di Venezia, si è aggiudicata il primo posto al Burlesque Festival Party 2023 e si è esibita al Teatro Strehler in occasione del Mix Festival. E' presente nello Yearbook delle Burlesque Performer più iconiche, insieme a nomi d'eccellenza come Dita Von Teese e Miss Baby Daisy.
Un'occasione unica quella de "Ai Chiostri Milano" per immergersi nella bellezza dell'arte della location, rivivere il divertimento di un'epoca d'oro e godere di uno Show unico in tutto il panorama meneghino
E dopo la mezzanotte ci si scatenerà al ritmo del DJ Set!
Tra i partner tecnici della serata citiamo Riso Gallo, Tenute Zenato, Vitale Jewelry, BiZeta Milano.
L'esclusivo evento inizierà alle ore 19:30 con il "welcome cocktail". Successivamente inizierà il Belle Epoque Gala Dinner con la cena placée e Show, riservata a 100 selezionati ospiti. Valore della serata Euro 250,00 solo su prenotazione prevendita a: [email protected] e fino ad esaurimento posti.
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djs-party-edm-italia · 9 months
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CAPODANNO 2024 AI CHIOSTRI MILANO: UN EVENTO DA FAVOLA CON JAZZ & BURLESQUE
Per iniziare il 2024 in maniera indimenticabile, "Ai Chiostri Milano" avrà luogo la serata più esclusiva del panorama meneghino. 
Ci troviamo a Milano in via San Barnaba, a dieci minuti dall'abside del Duomo, alle spalle del Tribunale, a pochi passi dalla Rotonda della Besana in un ex convento del 1400. 
Qualcosa di simile ad un'oasi silenziosa, al riparo dal rumore di fondo metropolitano, qui potrete scoprire un luogo fuori dal tempo dove trascorrere una serata unica nel suo genere.
In un luogo storico, nel Chiostro più illustre, quale il Salone degli Affreschi, antico refettorio del Convento, avrà luogo il Belle Epoque Gala Dinner, la serata luxury dove gli Ospiti verranno trasportati nell'affascinante mondo dello Swing, del Jazz e del Burlesque in stile Moulin Rouge.
La favola inizierà con il Red Carpet immortalato dagli scatti fotografici della rivista internazionale Beyond the Magazine, media partner della serata, per poi proseguire nella Sala degli Affreschi, dove vi attenderà l'aperitivo conviviale.
Il menu prevede un viaggio nei sapori offrendo una raffinata sperienza gastronomica, accompagnata da musica e Show.
Ai Chiostri Milano ha scelto il meglio dell'intrattenimento di classe per far rivivere ai propri Ospiti il fascino della "Belle Epoque": la band Lady Dillinger e la camaleontica performer Miss Kiki Minou.
Il gruppo Lady Dillinger è formato da musicisti che hanno solcato i palchi del Blue Note di Milano, del Milestone di Piacenza, del Jazz Club di Torino, e dell'Umbria Jazz. 
La performer Miss Kiki Minou è stata premiata "Best Uprising Burlesque Performer", ha solcato il Red Carpet al Festival del Cinema di Venezia, si è aggiudicata il primo posto al Burlesque Festival Party 2023 e si è esibita al Teatro Strehler in occasione del Mix Festival. E' presente nello Yearbook delle Burlesque Performer più iconiche, insieme a nomi d'eccellenza come Dita Von Teese e Miss Baby Daisy.
Un'occasione unica quella de "Ai Chiostri Milano" per immergersi nella bellezza dell'arte della location, rivivere il divertimento di un'epoca d'oro e godere di uno Show unico in tutto il panorama meneghino
E dopo la mezzanotte ci si scatenerà al ritmo del DJ Set!
Tra i partner tecnici della serata citiamo Riso Gallo, Tenute Zenato, Vitale Jewelry, BiZeta Milano.
L'esclusivo evento inizierà alle ore 19:30 con il "welcome cocktail". Successivamente inizierà il Belle Epoque Gala Dinner con la cena placée e Show, riservata a 100 selezionati ospiti. Valore della serata Euro 250,00 solo su prenotazione prevendita a: [email protected] e fino ad esaurimento posti.
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diceriadelluntore · 6 months
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Storia Di Musica #318 - Black Widow, Sacrifice, 1970
Nella scelta di raccontare gruppi che hanno black nel nome, non si poteva non toccare il lato esoterico della musica: c'è tutto un filone metal, detto black metal, che porterà all'estremo queste tematiche, con un gusto quasi parossistico dell'orrido diventeranno una sorta di clichè. Il gruppo capostipite furono i leggendari Black Sabbath, ma qualche mese prima un altro gruppo che aveva black nel nome partorì un disco che se musicalmente si allacciava alle nascenti sonorità folk-prog nelle tematiche iniziava, in maniera tanto elegante quanto esplicita, l'anima nera della musica rock.
Il gruppo in questione si chiama Black Widow. All'inizio erano un sestetto, che si chiamava, nel 1966, Pesky Gee. Ne facevano parte: Kay Garret (voce), Kip Trevor (voce, chitarra e armonica), Jess "Zoot" Taylor (pianoforte e organo), Jim Gannon (chitarra e voce), Clive Jones (sassofono e flauto), Bob Bond (basso) e Clive Box (batteria), e con questa formazione pubblicano un album, fino a pochi giorni introvabile (ci sarà una ristampa ad aprile 2024), dal titolo Exclamation Mark nel 1969, che è un tentativo di farsi strada nell'affollatissimo panorama inglese di blues rock: il disco passò inosservato. In quell'anno Kay Garret lasciò il gruppo, che si riformò con il nome di Black Widow a partire dal 1970. E il batterista Cox ha un'idea. Affascinato dal mondo dell'occultismo, convince la band a recuperare materiale: leggono per settimane qualsiasi cosa riguardi l'argomento nella Biblioteca della città di Leicester e arruolano un maestro Wicca per raccogliere informazioni. Ne viene fuori così un disco sicuramente affascinante, dove alla musica sofisticata e dalle soluzioni particolari si canta in maniera spesso senza filtri di un rito ancestrale per richiamare entità misteriose. Sacrifice esce nel 1970, stesso anno del primo disco dei Black Sabbath, ma fu registrato nel 1969 e prodotto da quel Patrick Anthony Meehan che sarà produttore degli stessi Black Sabbath fino al 1976 (il loro periodo d'oro) per la CBS.
In Ancient Days parte con un sinistro organo hammond a cui in serie si aggiungono gli altri strumenti ed è "una chiamata del male" che subito muta in Way To Power: c'è l'introduzione di una sezione fiati (che sarà uno dei pilastri di tutto il disco con il rullare tribale della batteria). Il brano ricco di cambi di tempo e dai cori fa da apripista al loro brano più famoso. È sempre il flauto di Clive Jones il protagonista di Come To The Sabbath, che simboleggia con maestria l'abilità del gruppo di rifarsi a canti mistici tribali. Qui è l'andamento a crescere della velocità e dell'ossessivo ritmico ripetere del ritornello evocativo (Come, Come To Sabbath, Satan's There) a rendere la canzone ansiogena ed affascinante allo stesso tempo. Diventerà poi uno della cover preferite dai gruppi heavy metal, e persino i Black Sabbah e i sanguinosi Death SS ne faranno una riproposizione. Ma il disco è un susseguirsi di sorprese: Conjuration è il brano più dark, dalla ritmica marziale e sofisticata dove è facile sottolineare la bella voce di Kip Trevor. A questo punto c'è una sorta di parentesi gioiosa: Seduction e' una ballata meravigliosa che combina momenti jazz rock ed echi di bossa nova che stridono con il testo, vibrante e sensuale: Would you have me stay with you?\Squeeze and hold you tight?\Soothe you with my tongue and touch\Share your bed at night. Il disco si conclude con due brani: Attack Of The Demon con l'armonizzazione affidata all'organo (non c'e' praticamente chitarra ritmica) e la lunga e magnetica Sacrifice, che nei suoi 11 minuti si sviluppa in una lunga improvvisazione strumentale. Tutti i brani hanno apporti davvero minimi di chitarra elettrica, caratteristica che già ne fa un unicum. Il disco ebbe successo anche perchè la band organizzò uno spettacolo dal vivo dove oltre che cantare si esibiva in una sorta di vero rituale: ad un certo punto dello show, sbucando da parti diverse a seconda del luogo del concerto, si presentava in scena la moglie di Clive Box, che attraverso l'uso di fumogeni e carrucole sembrava volasse tra il pubblico, finchè, sul palco mentre suonavano, veniva distesa e "sacrificata". Il caso volle che una sera, presenti dei fotografi del News Of The World, il famoso tabloid scandalistico, la spada del sacrificio lacerasse il vestito della donna, che alla fine rimase nuda. Per alcuni show successivi, la trovata fu organizzata apposta, ma la foto sul giornale fece il giro di mezzo mondo, attirando le feroci critiche sulla band, alimentando lo scandalo sulle pratiche occulte seguite dai componenti del gruppo.
Inspiegabilmente, il gruppo abbandonerà le tematiche gotiche e mistiche, per riproporsi in veste folk prog nel secondo lavoro, Black Widow (1971): il segnale fu l'abbandono del batterista Box per Romeo Challenger. Rimangono un ascolto particolare e storico, sebbene in molti articoli vengono considerati fondatori del doom: possono esserlo per le tematiche, anche se il loro approccio fu quasi sistematico e pieno di fonti e non estemporaneo e spettacolare come altri, ma non lo furono certo per lo stile musicale, che rappresenta davvero un evento nel binomio rock ed occultismo.
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pianomanjazzclub-blog · 9 months
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Make Your Weekend a Little More Musical: Live Bands in Gurgaon
The first image that pops into mind whenever Gurgaon enters the conversation is everything corporate and elite—tall skyscrapers, golf courses, luxury apartments, glittering malls! Standing true to the saying ‘Work hard, play hard’, the recreations that Gurgaon offers are at par with the hustle of the corporate culture. If you’re looking ahead to a relaxing weekend, you must attend the performance of a live band in Gurgaon. There are several cafes and restaurants in Gurgaon that have begun hosting live music performances as both a form of entertainment and giving a stage to indie artists.  
Live music restaurants are established with the inspiration of giving music enthusiasts a space where they can truly immerse in the music, explore different genres, and find a community of fellow music lovers. Adding to the appeal of these restaurants is their prime location in 32nd Avenue Milestone, one of the most happening recreational hubs in Gurgaon. You are welcomed to the perfect ambience to unwind for the weekend and indulge in the flavours of your delectable meals, drinks, and refreshing music. Several cafes also come with rooftop or terrace seating arrangements, opening up to glimmering panoramas of the city. The musical experience that awaits you at these cafes includes a fine curation of diverse music genres, everything from Folk to Funk, Rock, Pop, Jazz, Soul, R&B, and much more. Not only do you get an immersive music experience but also the chance to interact with the artists behind the art. 
In addition to the vibrant performances of a live band in Gurgaon, these cafes and restaurants also host numerous other fun activities, such as lunch sessions, stand-ups, poetry sessions, open mics, and much more. The amiable hosts at these restaurants go the extra mile to craft for you one of the most memorable musical experiences. Whether you’re heading out for a casual hangout with your friends, a romantic luncheon, or an evening all to yourself—restaurants with live music make the perfect setting for all these occasions. Explore the flavours of cuisines from around the world, classic drinks or fun cocktails, and the harmony of soul-soothing melodies. 
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micro961 · 6 months
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"Summer Memories" dei Camera Soul
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 Successo internazionale per il nuovo album
  Grande successo internazionale per il nuovo album dei “Camera Soul”, "Summer Memories" uscito lo scorso 9 Febbraio.  Appena fuori in Giappone svetta al primo posto nella Amazon Soul Chart nipponica e dopo 2 settimane è Top nelle classifiche R&B/Soul inglese, tedesca, olandese, canadese e australiana. Vi consigliamo l'ascolto di questi 2 brani ma tutto l'album è stato realizzato con incredibile gusto. Ci auguriamo che anche qui in Italia possa presto avere il seguito che merita.
ASCOLTO BRANI
Il concept dell’album è l’amore, sviluppato attraverso 10 brani, composti dalla Lombardo Bros Productions (Pippo e Piero Lombardo) e magistralmente interpretati da Pippo Lombardo alle tastiere e arrangiamenti, Alex Milella alle chitarre, Beppe Sequestro al basso, Fabio Delle Foglie alla batteria, Michele Tempesta al sax e Leo Gadaleta alla composizione ed esecuzione degli archi. Una menzione speciale va al talento indiscusso di Sabreetha Vee (vocalist e background vocal) che interpreta in maniera eccellente i brani con una piena voce black – soulful.
In dettaglio una descrizione dei brani: Summer Memories – E’ il ricordo di un amore estivo, un brano pieno di sentimento. L’introduzione esplosiva di archi, va scemando sul tema e sul ritornello. So strong - Questo funk è un invito ad amare un po' più liberamente, ad amare se stessi e la vita cercando di divertire il proprio animo. E' un brano con una forte componente funk e dal vivo diventa ancor più una HIT trascinante. Nobody like you – Qui riappare lo stile bossa nova e la musica jazz tanto amate dalla band. Romantica ed emozionante, reintroduce il tema dell'amore. Unlucky day - Non tutti i giorni sono sempre ok, e in questa canzone con un classico ritornello R&B, si descrive una giornata particolarmente sfortunata. Per fortuna c’è sempre un domani che può essere migliore. Spread your arms - È un pezzo particolare, per certi versi complicato sia in fase compositiva che per l'interpretazione Sabreetha ha sfruttato in maniera eccellente la sua esperienza di cantante gospel nell'interpretazione dei cori e della parte melodica. My Time - Una canzone funk/dance che ci riporta indietro agli anni '80, con spirito leggero e sorridente. The river in the sand - Una canzone dallo stile anni '70/'80. Ricorda i successi di Donna Summer e si ascolta in maniera “easy”. Like glue. – Qui si descrive un amore un po’ troppo soffocante. Shooting Star - Questa canzone, già pubblicata in Europa e negli Stati Uniti, ha avuto un grande successo. Amatissima dagli inglesi, si è posizionata in vetta alle principali classifiche ed ha emozionato per il grande feeling che si è creato con gli ascoltatori. Parla di una stella cadente e di quei pochi, meravigliosi momenti in cui proviamo a chiederle di realizzare un piccolo o grande sogno. Everything is alright - E' la ballad con archi maestosi ed un assolo di chitarra emozionante, brano amato dal gruppo stesso perché ha in sé diverse anime: è bella, triste, piena di speranza e di malinconia ma anche sarcastica. Se guardiamo ciò che accade intorno a noi niente va bene ma si può avere ancora speranza nell’amore per la vita e la natura, che si spera scacci la cattiveria e l'odio tra le persone. Un bellissimo video accompagna questa canzone, dove una ballerina ucraina balla sul panorama di Kiev.
youtube
L’intero album certifica la definitiva consacrazione della band come riferimento nel panorama Soul/R&B e Black/Soulful internazionale.
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chez-mimich · 1 year
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XX EDIZIONE DI NOVARA JAZZ. CONFERENZA STAMPA
Cominciamo dalla fine: quando Riccardo Cigolotti, nella Sala della musica di palazzo Bellini a Novara, comincia ad elencare i più di cinquanta sponsor della XX Edizione di Novara Jazz Festival, si ha proprio l’impressione che al di là dei ringraziamenti di rito, il festival ora abbia davvero un posto importante nel panorama dell’offerta culturale della città e che la sua fama vada oltre i confini cittadini. Lo ha detto bene il Presidente della Fondazione BPN per il territorio Avv. Franco Zanetta quando ha ricordato come al Festival vada riconosciuta una doppia valenza, una di micro-dimensione per aver messo in risalto, attraverso musica di grande qualità, le bellezze e le realtà economiche del territorio novarese, e l’altra di macro-dimensione ossia quella di aver saputo portare in città musicisti e band di rilievo internazionale. Del resto anche i numeri parlano chiaro: a Novara dal prossimo primo giugno, per due lunghi weekend, fino all’11 giugno saranno ospiti più di 150 artisti italiani e più di 50 stranieri per oltre 50 appuntamenti. Tra gli appuntamenti più importanti possiamo ricordare Rob Mazurek con tre progetti-Exploding Star Orchestra, New Future City Radio, Chicago/Sao Paulo Underground-Flat Earth Sociey Orchestra, BCUC-Bantu Continua Uhruru Consciounseness, EABS meets Jaubi. Poi “i grandi soli”, tra i quali Angelica Sanchez, Nicole Mitchell e Joe McPhee, anche destinatari della “Chiave d’oro” 2023 di Novara Jazz. E poi ancora un’anteprima mondiale per Novara Jazz, del pianista Veryan Weston. Per il jazz italiano da ricordare le presenze di Adriano Viterbini & Enzo Pietropaoli, Antonello Salis & Sandro Satta, e ancora due produzioni di WeStart, TUN-Torino Unlimited Noise e Anais Drago-Terre Ballerine. Se, a tutto ciò, aggiungiamo le presentazioni di libri, le mostre, le jam sessions, le pedalate ciclo-turistico-musicali e la musica nelle strade e nelle piazze della città, con giovani musicisti provenienti da 80 Conservatori italiani, il quadro della kermesse novarese è oltremodo ricco. Tutto questo avverrà nelle cornici più suggestive della città come il Complesso monumentale del Broletto, la Basilica di San Gaudenzio, il Chiostro della Canonica del Duomo, il giardino della Soprintendenza, il Castello, la Chiesa di San Giovanni Decollato, la Chiesa del Carmine, Palazzo Bellini, così come in nuovi spazi come Nòva. Ma non solo, il Festival andrà anche fuori città e toccherà la Chiesa di San Pietro di Carpignano Sesia, il Castello Solaroli di Briona, Villa Caccia di Romagnano Sesia, il santuario antonelliano di Boca, Villa Antonelli di Maggiora, Parco Beldì a Oleggio e aziende agricole come la Cascina del Buonumore di Boca, le Cantine Crola di Mezzomerico, l’agriturismo Vignarello di Tornaco, la Società agricola I Dof Mati di Fara. Elencare non è mai bello, ma è certamente utile per dare un’idea dello sforzo organizzativo di un festival, nato tra amici, e ormai presenza importante nella scena del jazz italiano e non solo. Il programma completo del festival è consultabile al link https://www.novarajazz.org/ . Va ricordato che durante il Festival, l’11 giugno, ATL Novara metterà a disposizione una guida gratuita per brevi visite che si effettueranno mezz’ora prima dei concerti presso la Galleria Giannoni, (ore 12:00), la Chiesa del Carmine (ore 15:00) e il Palazzo della Soprintendenza (ore 17:30). Le visite sono prenotabili al numero 0321-394059. Un ventennale del festival che sarà certamente ricordato.
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