Tumgik
#piedi per terra
lunamarish · 1 year
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Le persone "con i piedi per terra" dicono che l'amore è una follia. In realtà ciò che accade è che la fantasia violentemente distorta da immagini piacevolissime, dove ogni passo ti avvicina alla felicità, viene crudamente riportata alla dura realtà.
Gustave Flaubert
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omarfor-orchestra · 1 year
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Non lo mandano il trailer durante i palinsesti raga stanno girando mo i primi episodi come fanno
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alexjcrowley · 1 year
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Comunque cringe italianposting su Succession ma ogni volta che Roman apriva bocca in questo episodio io ero tipo "Mio padre" perché Dio santo Shiv e Kendall non hanno la minima idea di come gestire i soldi. E sono ancora troppo legati alla vendetta su Logan. Sì, The Hundered era un'idea del cazzo, ma almeno NON andava a parare nell'ennessima faida con Logan. Roman il mio dannato spirito guida in questo episodio.
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francorebel · 2 years
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"L'amore non è sacrificio. Se io amo, amo di te la tua anima e il tuo corpo, la scintilla piena di vita dei tuoi occhi quando fai qualcosa di appagante, il modo in cui le tue labbra si dischiudono di gioia quando sorridi, io amo di te la felicità, e non potrei mai privartene. Se ti portassi via le tue passioni, le tue ambizioni, i tuoi sogni, tutto quello che fa brillare i tuoi occhi, tutto ciò che fa bruciare il fuoco sul tuo corpo, cosa mi resterebbe da amare?
Ti ridurrei ad un misero ed inutile involucro, che mi appartiene certo, ma annichilito e vuoto. Tu diventeresti meno dell'ombra della persona che eri, e che io ho immensamente amato, e finirei per non riconoscerti più.
E tu arriveresti perfino ad odiarmi per averti portato via quello che eri.
Io ti amo, ma amare non vuol dire possedere, amare significa preservare l'altro, proteggerlo dall'autodistruzione, coltivare come un fiore perchè ogni giorno i suoi petali possono splendere al sole, alimentare la sua voglia di vivere, avere fiducia nei suoi sogni e accompagnarlo nel tragitto per realizzarli, non vuol dire costringerlo a rinunciare a tutto quello che è pur di tenerlo con noi. L'amore è luce, respiro, passione, vita non sacrificio, annichilimento, abnegazione. L'amore si nutre di bellezza, non di dolore e sofferenza.
Proprio perché ti amo, non ti costringerò mai a voltare le spalle ai tuoi sogni, ma anzi ti spingerò a guardarli e a crederci ancor più forte, anche se per questo dovresti rinunciare a me.
Rinuncia pure a me, ma non alla tua felicità, perché è la cosa di te che più amo, e proprio perché la amo, darei la vita pur di proteggerla.
"Love is not sacrifice. If I love, I love your soul and your body, the lively spark in your eyes when you do something fulfilling, the way your lips part with joy when you smile , I love your happiness, and I could never deprive you of it. If I took away your passions, your ambitions, your dreams, everything that makes your eyes sparkle, everything that makes fire burn on your body, what's left for me to love?
I would reduce you to a miserable and useless shell, which certainly belongs to me, but annihilated and empty. You would become less than a shadow of the person you were, and that I loved immensely, and I would end up not recognizing you anymore.
And you'd even come to hate me for taking away what you were.
I love you, but loving does not mean possessing, loving means preserving the other, protecting him from self-destruction, cultivating like a flower because every day its petals can shine in the sun, feed his will to live, trust his dreams and accompanying him on the journey to achieve them does not mean forcing him to give up everything he is in order to keep him with us. Love is light, breath, passion, life not sacrifice, annihilation, abnegation. Love feeds on beauty, not on pain and suffering.
Precisely because I love you, I will never force you to turn your back on your dreams, but rather I will push you to look at them and believe them even more strongly, even if for this you would have to give up on me.
Give up on me too, but not on your happiness, because it's the thing about you that I love most, and precisely because I love her, I'd give my life to protect her.
"El amor no es sacrificio. Si amo, amo tu alma y tu cuerpo, el brillo vivo en tus ojos cuando haces algo que te satisface, la forma en que tus labios se abren con alegría cuando sonríes, amo tu felicidad y nunca podría despojarte de ella, si te quitara tus pasiones, tus ambiciones, tus sueños, todo lo que hace brillar tus ojos, todo lo que hace arder fuego en tu cuerpo, ¿qué me queda por amar?
Te reduciría a un cascarón miserable e inútil, que ciertamente me pertenece, pero aniquilado y vacío. Te volverías menos que una sombra de la persona que eras, y que amaba inmensamente, y terminaría por no reconocerte más. E incluso llegarías a odiarme por quitarte lo que eras.
Te amo, pero amar no significa poseer, amar significa preservar al otro, protegerlo de la autodestrucción, cultivarlo como una flor porque cada día sus pétalos puedan brillar al sol, alimentar su voluntad de vivir, confiar en sus sueños y acompañarlo. él en el camino para lograrlos no significa obligarlo a renunciar a todo lo que es para mantenerlo con nosotros. El amor es luz, aliento, pasión, vida, no sacrificio, aniquilamiento, abnegación. El amor se alimenta de la belleza, no del dolor y el sufrimiento.
Precisamente porque te amo, nunca te obligaré a dar la espalda a tus sueños, sino que te empujaré a mirarlos y creerlos aún con más fuerza, aunque para ello tengas que renunciar a mí. Renuncia a mí también, pero no a tu felicidad, porque es lo que más amo de ti, y precisamente porque la amo, daría mi vida por protegerla.
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finestradifronte · 2 months
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Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi 
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo  o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra...  stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina  e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al  pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire  quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più,  quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime  quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
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neropece · 9 months
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“a silent story” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Il bosco di betulle, ai piedi della montagna, si ergeva come un santuario silenzioso, un luogo dove il freddo inverno si abbandonava alla grazia candida della neve. Alle dieci di quel mattino, il sole cercava di penetrare tra i rami spogli delle betulle, gettando un bagliore argenteo sui sentieri di neve intonsa. Non c'era un suono tranne il leggero fruscio delle foglie secche cullate dalla brezza.
Guido, un uomo di mezza età con una cicatrice profonda sul viso e gli occhi che portavano il peso di troppi inverni, camminava solitario tra gli alberi. Il suo respiro si trasformava in nuvole vaporose nell'aria gelida. Vestito con un cappotto logoro, con lo sguardo assorto, era un intruso in quel regno di pace e silenzio.
Le betulle si stagliavano come figure spettrali e la loro corteccia bianca risplendeva sotto il tocco del sole invernale. I rami sottili si intrecciavano come dita ossute, protese verso il cielo. La neve, immacolata e incontaminata, scricchiolava sotto i passi di Guido, un suono delicato che sussurrava i segreti di una terra dimenticata.
Nel cuore del bosco si fermò. Poco distante notò uno spazio aperto dove la neve si adagiava come un manto soffice. Si avvicinò e si sedette su un tronco caduto, osservando la vastità del paesaggio innevato. Il silenzio del bosco era sospeso nel tempo, un'armonia serena che avvolgeva ogni pensiero.
Un cervo, timido e maestoso, fece la sua comparsa ai margini del bosco, i suoi occhi si fissarono su Guido. I loro sguardi si incrociarono per un istante, un legame silenzioso tra l'uomo e la creatura selvaggia. Poi il cervo si allontanò, scomparendo tra gli alberi come un fantasma della foresta.
Guido si alzò lentamente, sentendo la solitudine del bosco penetrare nelle pieghe della sua anima. Era come se il silenzio avesse rivelato la fragilità della vita, la bellezza effimera di un momento invernale. Con un'ultima occhiata alle betulle, al loro bianco splendore, si diresse lentamente verso il sentiero di neve, lasciando il bosco alle sue spalle.
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In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
M. Gramellini
Buongiorno!
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anime-fan-05 · 5 months
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Jujutsu Kaisen ~Playing with their hair 2nd part~
First part is here.
Zen'in Maki
The first time you touched his hair, he flinched slightly, but he quickly melted into your arms
For him, your hands in his hair are calming
He would really like you to play with his hair, but he doesn't know how to ask you that: he gets very embarrassed, even if he doesn't show it, and the words get stuck in his throat
In fact, his general way of asking it is to rest his head on your thighs and look at you until you get his signal
Know you've to interpret when he does that, because he doesn't say anything ("What happen, love?" "..." "Love?" "..." "Do you want me to stroke your hair?" "...Yes...")
Zen'in Mai
He doesn't particularly like having his hair touched, so he often moves away if you try to do so, especially if you're in public (after all, he must maintain his tough air)
At home, however, it's slightly different: sometimes, when he's particularly tired, he says he tolerates he actually loves your caresses
Your touches are one of the only things which make him feel appreciated and loved
In fact, he'll never admit it, but he really wants to reciprocate the gesture you make because he really appreciates you still try to get closer to him, although he pushes you away
He often brags about you to his brother ("Do you have a girlfriend like mine, who plays with your hair?")
Gojou S.
It's one of the moments he loves most, because it allows him to let his mask of a confident person go and he can vent his insecurities in your arms
You often spend hours lying on your bed stroking his hair
He's a cheeky guy: he isn't ashamed to ask you to play with his hair, even during the most inopportune moments and if you're in public
In fact, one day, when you two were at a jujutsu higher-ups meeting which you weren't supposed to attend, but Gojo is Gojo... he literally lay on your lap and put your right hand on his hair
He brags to his students and colleagues every time about your "magic hands in his hair"
Getou S.
The first time you stroked his hair was to console him after Amanai's death; he was very surprised, but you helped him a lot with your touches
Over time, although he's changed, he's continued to appreciate it, and it's currently what keeps his feet on the ground
Feeling your hands pass through his long locks relaxes him a lot, so much he sometimes falls asleep, and it's a way he has to feel you close to him
Nevertheless, you're absolutely forbidden from touching his hair in public (he has an image to respect)
Actually, the only two people who are allowed to see him so relaxed are Mimiko e Nanako, the two girls he saved and your adopted daughters
If you didn't know, the saying "to stay with your feet on the ground" (essere/stare con i piedi per terra) is an Italian saying which means staying sane and not going crazy.
💮 Rules 💮 Masterlist 💮
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il-gualty1 · 10 months
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Restare con i piedi per terra non implica che il resto del corpo non possa volare…
Vacanze finite sigh...
Buon pomeriggio a tutti... ☕
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mestruazioni · 8 months
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che poi a me pare sconcertante pensare che io non posso aprire twitter senza vedere video di bambini mutilati, sangue nella terra, genitori che tengono gli arti dei figli in sacchetti di plastica, bambine che guardano il corpo del padre bruciare, medici che si vedono arrivare la famiglia in ospedali abbozzati senza sapere se arriveranno anche gli altri membri o se sono in altre stanze o se sono sotto macerie o fatti a pezzi, ragazzi che vengono uccisi con colpi di cecchino semplicemente perchè camminano, ambulanze fatte saltare in aria, persone urlare e svenire perchè operate senza anestetico, droni che sparano sulla folla che si era riunita per ricevere i pochi aiuti alimentari che passano, cadaveri non identificati in fosse comuni, soldati israeliani che prendono per il culo i morti palestinesi, CIVILI israeliani che prendono per il culo i morti palestinesi, case che stanno ancora in piedi ma sono piene di cadaveri decomposti uccisi con colpi di pistola alla nuca, uomini torturati, uomini fatti marciare nudi, uomini con chiodi impiantati nei piedi, donne che tengono tra le braccia il corpo del proprio figlio adolescente con la testa aperta, liste di nomi di bambini che non hanno raggiunto l'anno di età,
eppure la gente si scandalizza se si chiede il cessate il fuoco e una condanna per israele
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Tieni i piedi per terra
ma il cuore gettalo al vento
vedrai che il cielo
saprà direzionarlo sempre
dalla parte giusta.
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Gio Evan
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yomersapiens · 4 months
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Sempre ansieme
Quando l'ansia prende il sopravvento l'unica cosa che riesco a fare è sparire, diventare una goccia di umano in un fiume di umani. Perdere ogni riferimento della persona che sono quando c'è luce, non esisto, la folla è la carne, sono uno di quei pesciolini che si fa forza insieme a mille altri pesciolini in un banco di miei simili indifferenti. Non voglio essere notato, il che è strano dato che ho dedicato la mia intera esistenza all'essere notato ma quando l'ansia sale e si mette al timone a comandare vince la corrente e andiamo dove capita. Sono finito ad una mostra di arte transmediale contemporanea e stavo messo così male che ho pure capito le opere. Cioè ho parlato con l'artista e gli ho posto delle domande e lui ha detto "Hai proprio compreso il mio lavoro non serve che io ti risponda" e io ho pensato che cazzo di paraculo dai, siamo tutti bravi a fare così. Però davvero i suoi video strani di esseri tridimensionali generati al computer mi hanno fatto sentire meglio. Ne avevo bisogno. I bar attorno alla galleria d'arte erano pieni di altri pesciolini e nessuno mi ha degnato di una parola se non l'artista che probabilmente sperava di vendermi una sua opera. L'ansia mi ha fatto fare un altro paio di migliaia di passi inaspettati e i piedi iniziano a fare male. Qualche settimana fa ero dentro al tubo della risonanza magnetica e io odio fare la risonanza magnetica perché penso sempre che troveranno qualcosa di nuovo nel mio cervello e che non saranno i resti di altrettante lampadine frantumate al suolo in un cimitero di idee geniali mancate, ma qualcosa di grave. O di nuovo. Odio le novità, basta una novità e vado in ansia. Mentre ero nel tubo e con gli occhi fissavo le mie dita e le facevo giocare ho pensato che se esiste una vita dopo la morte ecco, io spero non sia così. Spero che morire non voglia dire rendersi conto di essere in uno spazio piccolissimo e incapace di muoversi. Immagino di venire seppellito e di sentire ancora quello che accade attorno a me, qualcuno piange, qualcun altro mi rinfaccia i soldi che gli devo, poi prendono i chiodi, fissano la bara, mi calano nella fossa e poco alla volta, infarinatura di terra dopo infarinatura, resto lì, mente e anima attive, nel buio del nulla, finché i vermi non decidono di ricondizionarmi e immettermi nel mercato del concime. Nel bus ascoltavo i discorsi degli altri e immaginavo chi sarebbe andato a casa con chi, ho formato coppie casuali solo per non costringerli alla solitudine nelle mura domestiche. Ho pensato al male che ti ho fatto. In stanza mi aspetta la larva umanoide informe come sempre, questa volta però ha parlato, ha emesso un suono simile a un lamento, "Allora?" ha detto e una colata di bava gli è scesa dalla bocca priva di labbra. Ha aperto un locale a luci rosse sotto casa, qua a Vienna la prostituzione è legale, ha un nome impronunciabile e mi sono chiesto se posso fare come quando vado a mangiare il gelato ma non posso chiedere più di una pallina (due palline qua sfiorano i cinque euro) "Che mi puoi fare assaggiare cannella e granella di zolfo?" stessa cosa con le lavoratrici del locale a luci rosse "Posso assaggiare quella che sembra avere meno autostima?". Io non ho esperienza di locali a luci rosse, solo una volta ho assistito a uno spogliarello e mi sono addormentato davanti alla povera addetta ai lavori di smantellamento lingerie. Ero molto ubriaco, non era colpa sua. Sarei curioso di entrare e chiedere come funziona, è tipo prendere o lasciare o uno può scegliere? Ecco io sceglierei di finire annullato anche lì, perché l'ansia vince sempre e voglio diventare carta da parati, una di quelle figure appena abbozzate negli sfondi dei quadri impressionisti che non capisci se è un albero o un palo della luce o un uomo pieno di ansia.
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quartafuga · 3 months
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Ieri sera ho visto una coppia litigare in maniera verticale, l'ennesima. Lei piangeva seduta, lui le stava di fronte in piedi e le urlava cose incomprensibili. Lei neanche lo guardava, aveva lo sguardo basso. Il suo pianto era silenzioso, se non fossi stata attratta dalle urla di lui probabilmente non me ne sarei neanche accorta. Ho iniziato a fissarli e a tremare. Ero sola, nessuno accanto a me, e sentivo una rabbia tremenda montarmi dentro e allo stesso tempo un'impotenza schiacciante addosso. Lui ad un certo punto si è seduto accanto a lei. Mentre lei piangeva le sussurrava parole all'orecchio, sicuramente cattiverie, perché lei continuava ad asciugarsi gli occhi e non guardarlo. Ad un certo punto l'ha sfiorata e lei s'è ritratta. Allora lui l'ha abbracciata. Chiunque li vedesse da fuori per la prima volta sicuramente avrebbe potuto pensare ad un abbraccio riconciliatore, di tenerezza. Invece era violenza, non ho dubbi. Lei, dopo una prima lieve resistenza, è rimasta immobile sotto il peso di quell'abbraccio. Poi lui l'ha presa per mano e sono andati via, lei sempre lo sguardo fisso a terra. L'ho osservata per un po' sperando ricambiasse il mio sguardo, capisse che qualcuno lì si era accorto di ciò che stava accadendo, che era vista e capita, che non era sola. Non sono riuscita a fare neanche questo, a raccogliere il suo sguardo. Mi sono sentita così stupida e inutile, immobilizzata nel mio terrore, nel riconoscimento di una violenza che mille volte ho vissuto e che ancora non so affrontare, neanche quando tocca un'altra donna. Stanotte ho fatto mille incubi, sognato catastrofi. Come se ne esce? Io vi odio e ancora non so difendermi né difendere le sorelle che mi circondano e per questo odio un po' anche me.
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ninoelesirene · 1 year
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Molti anni fa una persona che amo molto mi disse: “Ti manca l’aria? Esci e vai a prenderla.”
Le emozioni non si vivono che attraverso il corpo e il cervello, che le traduce per noi in metafore, è un organo, esattamente come tutti gli altri.
Abbiamo spesso bisogno di perimetrare ciò che sentiamo nei contorni di un’immagine, che ci consenta di focalizzarlo e, più o meno efficacemente e rapidamente, di metabolizzarlo.
Quello che a volte dimentichiamo, però, è che l’immagine che il nostro cervello produce per descrivere la nostra condizione emotiva non è mai casuale, non è mai soltanto una metafora: è, al contrario, un’indicazione precisa, che arriva dalle esigenze reali del corpo, inteso come sistema integrato, di cui il cervello si fa messaggero.
Vedi tutto nero? Fai una passeggiata all’alba.
Ti prude la lingua? Mettila in uso e parla.
Senti sfuggire la terra sotto ai piedi? Appoggiali bene al suolo, bilànciati sul tuo baricentro.
Ti manca l’aria? Esci e vai a prenderla.
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anime-fan-05 · 2 months
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Could I request shin x reader who is nana’s younger sibling but… almost nothing like nana? Opposite aesthetic, total sweetheart, a little like hachi but she does have nana’s sense and snarky attitude/humor sometimes. + How nana (and hachi) would feel about their relationship?
Nana ~With Nana's younger sibling but totally different from her~
Manga/anime: Nana
Warnings: nothing
(Y/N): your name
I wrote a short scenario about Nana and Hachi's reaction. It's here.
O. Shin'ichi (Shin)
Your relationship is... interesting: it's totally secret but, at the same time, it's totally obvious there's something between you two. In fact, everyone except the two Nana have noticed the sweet look Shin gives you and how, strangely, when one of you two leaves, the other follows immediately after
But regarding you two specifically, Shin truly considers you the best and most important person in his life: having grown up without love, it's good for him to have a sweet, but able to keep his feet on the ground thanks to them answers sharp and humorous, person like you
Since you keep your relationship a secret, you two remain quite detached in public but, when you're alone, he sheds his fake tough guy personality to a much more sensitive one, and he transforms into a totally different person, much more affectionate and kind
Regarding your Hachi-style personality traits, he probably finds them very cute and charming. Sometimes he enjoys seeing your reactions to his gifts or remarks, but he'll be jealous if those aren't caused by him
Nevertheless, the only trait he might not like is your innocence, especially because he fears people might take advantage of you, just like they did with Hachi, when he or Nana aren't with you (because let's face it: with Nana no one dares to deceive or take advantage of you)
If you didn't know, the saying "to stay with your feet on the ground" (essere/stare con i piedi per terra) is an Italian saying which means staying sane and not going crazy.
💮 Rules 💮 Masterlist 💮
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sara-saragej · 1 year
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Buongiorno 🦋
È vero
non sei più come una volta,
non sei più come eri prima di partire,
le amarezze danno sempre una nuova forma al volto
cambiano la geometria dello sguardo
le ferite non abbandonano più una pelle,
restano attaccate nel nome dell'eterno
e anche la bocca poi si lascia influenzare,
tende a sorridere diversamente
si spalanca
ma difficilmente mostra i denti,
è più difficile sorridere
quando si porta con sé il peso del dolore
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è vero, sei cambiata
e con te sono cambiati pure i sogni,
hanno preso una nuova direzione adesso
hanno cambiato forma così tanto
che nemmeno ti ricordi più
come facevi a sognare ed essere spensierata
nello stesso momento,
adesso hai sogni più ragionati
capaci di stare con i piedi per terra
ma un po' meno di volare senza tener conto di niente
è vero sei cambiata e cambiare
viene da cam-bire che vuol dire mutare
e mutare vuol dire mettere il silenzioso nel cuore
vuol dire prendersi un momento di solitudine
un attimo di pace
di raccoglimento
un attimo di te stessa
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giusto il tempo di capire
che non è poi così male cambiare,
e che adesso ci sono più probabilità di farcela
che di farti ancora male.
[gio evan]
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