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#psicogeografia
fecostaintermidiart · 2 years
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Mix Digital. Série #01 #fecosta #fecostafotografias #fecostaintermidiart #fecostabelohorizonte #fecostaminasgerais  #fineart #antropofagia #antropophagia #poemavisual #poesia #entregrafiasruidoseoaisagens #diariodeumflaneur #flaneur #deriva #psicogeografia #poesiavisual #semiotica #arteurbana #urbanart #urban #streetphotography #fotografiaderua #fotoderua #urbanphotography #paisagemurbana #paisagensurbanas #visuallandscape  (em Belo Horizonte, Brazil) https://www.instagram.com/p/Co9AUHbuxEQGkAgUvAqErzYYgSWn_A4S1bo3l40/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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inntervalsgaia · 1 year
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Psychogeography
Psychogeography is a body technique, born with the artistic avant-garde, that investigates urban space by walking through it. It is the exploration of urban environments that emphasizes interpersonal connections to places and arbitrary routes.
To make a detour, walk around without a destination or a timetable. Choose your route not according to what you know, but according to what you see around you. You have to be estranged and look at everything as if it were the first time. One way to facilitate this is to walk with a rhythmic pace and slightly upward gaze, so as to bring the architecture into the centre of the field of vision and leave the street level at the lower edge of the view. You have to perceive the space as a unified whole and let yourself be attracted by the details.
- Guy Debord
Both the psychogeographical narratives created for the Academy of Architecture in Mendrisio by Gianni Biondillo and the work of the students of his 'Psychogeography and Territory Narration' course are collected here: Psicogeografia
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Guy Debord. Ecologia e psicogeografia
“Considerare il peggio e combattere per il meglio.”
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ddbjoaoserrao · 8 months
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Entrada 8 - método a/r/cográfico - intenção
Um círculo preto sobre um fundo branco pode ser uma representação da lua, de uma bola de bilhar ou a secção de um cilindro. O que ele realmente é depende apenas da intenção do artista (Veiga, 2020, p.102).
Neste momento, considero ser possível identificar dois níveis de intenção, com a criação do artefacto cruel vídeo.
O primeiro nível, pode ser considerada como uma intenção interior ou pessoal, pois é relativa à forma como eu, enquanto autor, procuro - através das várias fases criação do artefacto (recolha de imagens - still e vídeo -, visualização e edição das mesmas, etc..) - aprofundar o conhecimento e o sentimento relativo ao território Algarvio. Refiro-me, principalmente, ao ato de deambular pelo território, algo que faço desde o início da minha atividade artística como fotógrafo, e que consigo – agora – identificar e relacionar com práticas como a psicogeografia e o derive (proposto por Guy Debord).
Vieira (2007), descreve o conceito de psicogeografia como efeitos emocionais diretamente induzidos pelo ambiente geográfico envolvente e, que a principal forma de investigação psicogeográfica é através da prática de derive, que consiste em vaguear ou perder-se deliberadamente na cidade, deambulando por diversos ambientes: a deambulação vista como prática artística.
No segundo nível, a intenção é “externa”, relativa ao público. Neste caso, a intenção será que a visualização e usufruto do artefacto, consiga sensibilizar o público, e promover a reflexão e o questionamento sobre os impactos da sazonalidade turística no território Algarvio. Ainda assim, a possibilidade de observar diretamente a reação do público perante o artefacto, e a hipótese de conversar (mais ou menos formalmente) com o público sobre a sua experiência, voltam a tocar no nível de intenção anterior, de índole pessoal, onde procuro novas e diferentes visões e formas de relacionamento com o território. Os resultados - quer da observação, quer das conversas -, poderão – eventualmente – originar um input no processo de criação e evolução do artefacto, como afirma Veiga, relativamente ao processo a/r/cográfico:
"é uma metodologia de generatividade, podendo conduzir a mudanças imprevistas através de contribuições de amplas e variadas audiências; passando por estágios através dos quais os próprios artistas evoluem, através da comunicação – reflexivamente, através da escrita e autoanálise; com o público, envolvendo-se em conversas, entrevistas ou questionários (…) ou com outros artistas ou pares académicos, através de análises e visões compartilhadas. Desta forma os artistas refinam e fazem evoluir os seus artefactos artísticos enquanto reflexo dessa mesma comunicação, incorporando o processo nas próprias obras de arte" (Veiga, 2020, p.98).
Referências Bibliográficas
Veiga, P. (2020). O Museu de Tudo em Qualquer Parte: arte e cultura digital - inter-ferir e curar. Centro de Investigação em Artes e Comunicação. Grácio Editor.
Vieira, T. (2007). Artivismo: estratégias artísticas contemporâneas de resistência cultural. Faculdade de Belas Artes da Universidade do Porto – FBAUP
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"... Conoscere il proprio deserto significa essere padroni del proprio spazio e del proprio tempo senza cadere nell'isterismo di massa: saper stare anche da soli per riscoprire l'immagine scarificata dei luoghi che frequentiamo distrattamente e in maniera automatica, spinti dalle pressioni del vivere civile, dai pericoli urbani che ci distraggono dal dettaglio, suggestionati dagli sguardi sospettosi delle persone 'normali' che non si pongono domande..."
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rpd-projects · 1 year
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Sole nero uno spettacolo di e con Roberto Paci Dalò liberamente ispirato alle scritture di Osip Mandel'štam Il progetto prende avvio dalla scrittura del poeta ebreo-russo Osip Mandel'štam (morto in viaggio nel 1938 verso un gulag nell'estremo oriente dell'Unione Sovietica) intrecciandola alla pratica del samizdat. Sole nero è un lavoro teatrale-musicale dove Paci Dalò, circondato da macchine visive e sonore, digitali e analogiche, attraversa il testo usando le fonetiche italiana e russa che a tratti divengono glottolalia. Appare nell'opera anche la vera voce di Mandel'štam che viene dilatata fino a costruire una filigrana acustica all'interno della quale si esegue il lavoro. Moltiplicando la singola voce attraverso tecnologie multicanale in modo tale da costruire cori che circondano il pubblico. Una psicogeografia mandelstamiana tra Russia, Unione Sovietica, Armenia, Ravenna.
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lascowboys · 1 year
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derivas, experiencias, buenos aires tour, errante, psicogeografias, encuentros y desencuentros del azar
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molarmucho · 2 years
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Empezamos la semanita de saraos el jueves 19 con la presentación de "Díptico Espiritista", con la presencia de los autores y un invitado de lujo. #auroradorada #dipticoespiritista #espiritismo #psicogeografia #presentacion #molar #molardiscosylibros #libreriasindependientes #libreria #madrid #lalatina #elrastro (en Molar) https://www.instagram.com/p/Cdp5tY5jK7O/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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the-entangler · 6 years
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Deriva statica e studio diacronico dell’ambiance
La deriva statica è stata molto sottovalutata. Essa è fondamentale per ilevare i mutamenti psicogeografici diacronici di un luogo. Un luogo non ha la stessa ambiance a tutte le ore e in tutti i giorni. I luoghi mutano a seconda dell’orario e non si tratta mai dello stesso luogo. L’ambiance di un luogo non è la stessa di giorno o di notte, non è la stessa la mattina, il pomeriggio o la sera. Gli incontri che vi si possono fare cambiano. I gruppi sociali che la animano cambiano. L’aspetto diacronico è finora la frontiera psicogeografica meno esplorata. La città di notte è un’altra città. Un’unità d’ambiance è tale in certe ore e in altre svanisce, sarebbe necessario sempre indicare in una cartografia psicogeografica anche in quale unità di tempo essa si manifesta. In una piazza all’alba si monta un mercato e vi passano i primi lavoratori, poi nel primo mattino ancora lavoratori, i bambini coi genitori e gli studenti, nel pieno del mattino si riempie di gente che fa la spesa, tra le 10.00 e le 11 e 30 i locali laterali si riempiono di gente che fa una pausa per un caffè o un tramezzino, dopo mezzogiorno c’è chi pranza, alle 14.00 il mercato comincia a chiudere, alle 15.00 il mercato lascia la piazza piena di scarti e vi passano i poveri a raccoglierli, alle 15 e 30 la piazza è occupata dai netturbini, alle 16.00 vi sono i turisti che stazionano un’ora o un paio nei tavolini all’aperto dei bar, alle 18.00 arrivano gli studenti, alle 19.00 arrivano i lavoratori autonomi per l’aperitivo, alle 20.00 i ristoranti cominciano a riempirsi, alle 22.00 arriva la gente per bere e incontrarsi e la piazza diviene un posto di giochi di sguardi e corteggiamenti, arrivano i pusher da una parte e i poliziotti in borghese dall’altra, alle 24.00 la gente è già ubriaca fradicia e fanno capolino le macchine della polizia, alle 2.00 la piazza si comincia a svuotare, la gente si sposta verso i club notturni. Alle 3.00 alle fermate dell’autobus notturno nelle vicinanze vi sono gruppi in attesa e la piazza è vuota, vi transita solo occasionamente qualcuno che probabilmente sta tornando a casa. All’alba ricomincia il balletto che solo la domenica verrà spezzato.
 In questa piazza vi sono ambiance diverse a seconda dell’ora in cui si osserva e solo una deriva statica permette di cogliere quest’aspetto. La si può fare per un giorno, l’ideale è per tre giorni, tra il venerdì e la domenica, cosa che permette di cogliere come la città di domenica assomigli alla città di notte dei giorni lavorativi. Le serrande abbassate mutano il volto della città rivelando il suo lato rimosso, questo lato è visibile di notte, ma per vederlo di giorno si deve aspettare la domenica. Le mappe psicogeografiche hanno per troppo tempo sottovalutato l’aspetto diacronico e il mutamento delle ambiance in un giorno solare.
- Daniele Vazquez, Manuale di Psicogeografia
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weekendance · 3 years
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“Abbiamo le prime immagini del 2022”. Tre foto scattate a Milano, il pomeriggio del primo gennaio, durante il consueto (per questo Tumblr) giro psicogeografico a cavallo della mezzanotte: 1) rifiuti solidi urbani e lavori in corso in un cantiere in via Ernesto Breda, più o meno all’altezza del civico 76, tra i quartieri Greco Pirelli, Segnanino e Precotto; 2) palazzo in ristrutturazione, sempre in via Ernesto Breda (il civico dovrebbe essere il numero 51), con una curiosa “A” cerchiata che non si capisce sia stata apposta da occupanti abusivi, oppure sia un logo dell’impresa che ristruttura (sarebbe fantastico); 3) affissione della mostra “Memoria è vita: a cent’anni dalla nascita di Gianfranco Maris” (in realtà inaugurata un anno fa, e appena conclusa) all’incrocio tra via Ernesto Breda e via Bernardo Ruccellai. Temperatura 6 gradi circa. Tutto bene. 2022
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fecostaintermidiart · 2 years
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Mix Digital. Série #02 #fecosta #fecostafotografias #fecostaintermidiart #fecostabelohorizonte #fecostaminasgerais  #fineart #antropofagia #antropophagia #poemavisual #poesia #entregrafiasruidoseoaisagens #diariodeumflaneur #flaneur #deriva #psicogeografia #poesiavisual #semiotica #arteurbana #urbanart #urban #streetphotography #fotografiaderua #fotoderua #urbanphotography #paisagemurbana #paisagensurbanas #visuallandscape  (em Belo Horizonte, Brazil) https://www.instagram.com/p/Co9ANFUuAjIXJONg8MYJYmWx-oYs6HyHQiAO9k0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marcogiovenale · 5 years
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ferragosto in situ(azione) da grazie a grazie a Roberto Cavallera
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plutonialab · 5 years
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Psicogeografia - neodruidismo urbano
Psicogeografia – neodruidismo urbano
https://open.spotify.com/episode/52sT21RRAqSdo2uyxrGvm6 (more…)
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balburder · 5 years
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[Vem Comigo] Por Muito Tempo Tentei me Convencer de Que te Amava
[Vem Comigo] Por Muito Tempo Tentei me Convencer de Que te Amava acompanhe Thiago Souto em um passeio pela Avenida Paulista
Apesar do título apontar para uma história entre amantes, um amor romântico, há um desvio. Em Por Muito Tempo Tentei me Convencer de Que te Amava (Balão Editorial, 2018), Thiago Souto te convida para passear pela avenida Paulista, em São Paulo, no domingo, quando a rua está aberta para pedestres, que a ocupam com seus corpos em movimento.
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lespaulcd · 7 years
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[Thinking]: Artista vs. Rabdomante
[Thinking]: Artista vs. Rabdomante
Si continua a sopravvalutare l’artista, a considerarlo un individuo speciale perché dotato di un genio e un talento non comuni, quella genialità e quel talento non comuni invece non esistono, sono contestuali, sono qualità che vengono attribuite arbitrariamente con l’unico scopo della speculazione economica, l’artista è un utile idiota. Il rabdomante invece è la figura paradigmatica del…
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garadinervi · 6 years
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Gli invisibili, (Bompiani 1987; DeriveApprodi 2005), reading by Nanni Balestrini and Sergio Bianchi, July 15, 2008, deBord – Psicogeografia estiva delle arti, Ex OPG, Reggio Emilia, June 22 – August 3, 2008
/ «abbiamo fatto i buchi in tutte le reti e poi abbiamo fatto le fiaccole le fiaccole si facevano con pezzi di lenzuoli legati stretti e poi imbevuti d'olio e allora anche lì all'ora stabilita nel mezzo della notte rutti accendevano l'olio delle fiaccole e infilavano questi fuochi nel buchi delle grate ma anche li non c'era nessuno che li vedeva le fiaccole bruciavano a lungo doveva essere un bello spettacolo da fuori tutti quei fuochi tremolanti sul muro nero del carcere in mezzo a quella distesa sconfinata ma gli unici che potevano vedere la fiaccolata erano i pochi automobilisti che sfrecciavanopiccoli lontanissimi sul nastro nero dell'autostrada a qualche chilometro dal carcere oforse un aeroplano che passa su in alto ma quelli volano altissimi lassù nel cielo nerosilenzioso e non vedono niente» – (Nanni Balestrini, Gli invisibili, Bompiani, Milano, 1987) /
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