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#psicologa italiana a londra
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Whether you are an Italian expatriate, a student, or a professional navigating the challenges of life in London, our psicologa is here to offer you guidance and support. Our counseling sessions are designed to be flexible and convenient, fitting into your busy schedule while providing the high-quality care you deserve.
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vorticimagazine · 2 months
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Capire i sentimenti
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Questa volta, Vortici.it vuole invitarvi a scoprire o riscoprire il libro: Capire i sentimenti - Per conoscere meglio se stessi e gli altri (Mondadori) di Vera Slepoj, venuta a mancare recentemente.
Sentimenti, affetti, emozioni lo sappiamo, accompagnano la nostra esistenza influenzandone il percorso verso sviluppi più o meno felici. Eppure li abbiamo sempre vissuti come ineluttabili. Tale è il loro impatto sull'esistenza umana che, per comprenderne il senso, la natura, le dinamiche, sono state coinvolte le scienze umane e sociali, la medicina e perfino la biologia e la chimica del corpo. Da qualche decennio, invece, la psicologia ci ha insegnato a conoscerli, più che a dominarli come si voleva in passato. Nel bel mezzo di una miriade d'informazioni, tuttavia, ci siamo sentiti dire tutto e il contrario di tutto a causa di un’informazione farraginosa, imprecisa, spesso fuorviante. Mettere un po’ d’ordine nella conoscenza dei sentimenti appare ormai indispensabile  a molti di noi: ed è ciò che offre questo libro, ricco di esperienze maturate nel diretto contatto con chi si rivolge allo psicologo per sbrogliare la matassa ingarbugliata del proprio mondo emotivo. Tentarne un'analisi descrittiva è lo scopo di questo libro, frutto di una vasta esperienza maturata in anni di studio e di pratica terapeutica. Vera Slepoj come psicologa, ha approfondito negli anni lo studio e la pratica dei sentimenti traendone appunto il libro "Capire i sentimenti", uno strumento importante per capire noi stessi e chi ci sta intorno. Ed ecco dunque una rassegna completa di sentimenti positivi (l’amicizia, l’amore, la simpatia, la socialità, la felicità) e negativi (l’angoscia, l’aggressività, la cattiveria, la gelosia, l’invidia, il narcisismo, o la paura, il senso di colpa, l’odio e la violenza). L'autrice ci invita a prestare una particolare attenzione ai sentimenti nelle età evolutive (l’adolescenza, la vecchiaia), quando l’identità di ciascuno elabora mutamenti essenziali. Esprime una sintesi dei sentimenti che travagliano la coppia e la famiglia. E introduce nella sua analisi una categoria di sentimenti spesso trascurati, eppure determinanti nella formazione dell’individuo, soprattutto oggi che la comunicazione di massa e la disgregazione delle culture ideologiche, etniche o religiose impongono sradicamenti e scelte che affondano troppo spesso nell’irrazionale: i sentimenti collettivi, come l’idea di civiltà e di progresso, il pensiero conservatore e rivoluzionario, l'integralismo e il fondamentalismo, che ci costringono a complesse mediazioni tra passato, presente, futuro. “Sui sentimenti si è costruita l’arte di ogni tempo, dalla musica alla poesia, dalla letteratura alla pittura. E i sentimenti sono qui, in noi, e lì, fuori di noi, e con i sentimenti dobbiamo confrontarci per conoscere chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando”. Leggi qui un estratto...  
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Vera Slepoj (1954 Portogruaro  - 2024) è stata una psicologa e scrittrice italiana. Si è laureata in Psicologia presso l'Università di Padova nel 1977, si è poi specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo e oggi è psicologa psicoanalista con diploma in sofrologia medica. Ha vissuto e lavorato tra Padova, Milano e Londra. Molte le attività che l’hanno impegnata negli anni: tra le altre, l’insegnamento presso l’Università di Siena, la presidenza della Federazione Italiana Psicologi dal 1989 e dell’International Health Observatory, la direzione di importanti scuole di formazione in psicologia. Autrice di pubblicazioni scientifiche e divulgative, partecipa a programmi televisivi e collabora con diverse testate, tra cui «Diva e donna». Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti da case editrici internazionali, tra cui Payot. Ha pubblicato Capire i sentimenti (Mondadori 1996), Cara TV con te non ci sto più (insieme a Marco Lodi, Alberto Pellai che voi lettori avete conosciuto attraverso le nostre pagine e Franco Angeli 1997), Legami di famiglia (Mondadori 1998), Le ferite delle donne (Mondadori 2002), Le ferite degli uomini (Mondadori 2004), L'età dell'incertezza. Capire l'adolescenza per capire i nostri ragazzi (Mondadori 2008), La psicologia dell'amore (Mondadori 2015). Vera Slepoj si è spenta il 21 giugno 2024 a Padova. «Ci mancheranno il suo entusiasmo e la sua simpatia, così come la sua capacità di trattare in modo chiaro e divulgativo temi importanti come le relazioni affettive e altre complesse problematiche sociali.» così l'ha ricordata il sindaco di Padova Sergio Giordani su Repubblica. Scoprite la nostra rubrica Libri Consigliati Foto: https://www.lafeltrinelli.it/Immagine di copertina: freepik.com Read the full article
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edcounsellinguk · 3 years
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awarenesshealing · 3 years
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fotopadova · 5 years
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Eve Arnold – Tutto sulle donne
di Cristina Sartorello
-- La Casa-Museo Villa Bassi di Abano Terme, dedica alla fotografa Eve Arnold un’ampia retrospettiva, interamente centrata sui suoi celebri ed originali ritratti femminili. Quella proposta in Villa Bassi, dal Comune di Abano Terme–Assessorato alla Cultura, da Suasez e da Magnum Photos, con la curatela di Marco Minuz, è la prima retrospettiva italiana su questo tema dedicata alla grande fotografa statunitense.
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© Eve Arnold, "Modelle, Harlem New York, 1950" Magnum Photos
Eve Arnold, nata Cohen, figlia di un rabbino emigrato dalla Russia in America, contende ad Inge Morath, di cui abbiamo visto le opere nella mostra a Treviso alla Casa dei Carraresi, sempre a cura di Marco Minuz, il primato di prima fotografa donna ad essere entrata a far parte della Magnum. Furono infatti loro due le prime fotografe ad essere ammesse a pieno titolo nell’agenzia parigina fondata da Robert Capa nel 1947. Un’agenzia, prima di loro, riservata solo ai grandi fotografi uomini come Henri Cartier Bresson o Werner Bischof.
Nel 1951 Henri Cartier–Bresson chiamò Eve Arnold in Magnum, colpito dagli scatti newyorkesi della fotografa: erano immagini di sfilate nel quartiere afroamericano di Harlem a New York; quelle stesse immagini, rifiutate in America per essere troppo “scandalose”, vennero pubblicate dalla rivista inglese Picture Post.
Nel 1952 Eve Arnold si trasferisce con la famiglia a Long Island dove realizza uno dei reportage più toccanti della sua carriera: "A baby's first five minutes", raccontando i primi cinque minuti di vita dei piccoli nati al Mother Hospital di Port Jefferson; era stata lei stessa povera ed ha voluto documentare la povertà, aveva perso un figlio ed era ossessionata dal parto, inoltre era interessata alla politica e voleva sapere come influenzava le nostre vita.
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© Eve Arnold, da "A baby's first five minutes, Long Island 1959" /Magnum Photos
Nel 1956 si reca con un’amica psicologa ad Haiti per documentare i segreti delle pratiche Voodoo.
Chiamata a sostituire il fotografo Ernst Haas per un reportage su Marlene Dietrich, inizia la frequentazione con le celebrities di Hollywood e con lo star system americano. Nel 1950 l’incontro con Marilyn Monroe fu iniziò di un profondo sodalizio interrotto solo dalla morte dell’attrice. Per il suo obiettivo Joan Crawford ha svelato i segreti della sua magica bellezza. Nel 1960 documenta le riprese del celebre film ”The Misfits” (gli spostati) con gli attori Marilyn Monroe, Clark Gable e Montgomery Clift, John Houston alla regìa e con sceneggiatura di Arthur Miller, allora marito di Marylin ed in seguito, dopo il divorzio, marito proprio di Inge Morath che sicuramente Eve Arnold aveva incontrato e conosciuta in Magnum come testimonia una mostra tenuta tempo fa in Giappone.
La Morath è uno dei nove fotografi a documentare la realizzazione dell’ultimo film completato dalla diva, che arrivava sempre in ritardo sul set accompagnata dal suo astrologo: tutti gli scatti realizzati dalla fotografa sono stati poi pubblicati nel fotolibro “An Appreciation” del 1987.
Nell’arco di dieci anni ed in sei diverse occasioni, Eve farà per Marylin un centinaio di ritratti molto diversi tra loro, per tono ed atmosfera, riuscendo a cogliere così le diverse anime dell’attrice americana. 
Trasferitasi a Londra nel 1962, Eve Arnold continua a lavorare con e per le stelle del cinema ma si dedica anche ai reportage di viaggio in molti Paesi del Medio ed Estremo Oriente tra i quali Afghanistan, Cina e Mongolia.
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© Eve Arnold, da "China/Mongolia, Hsishuang Panna" /Magnum Photos
Tra il 1969 e il 1971 realizza il progetto “Dietro al velo”, che diventa anche un documentario, testimonianza della condizione della donna in Medio Oriente.
Che si tratti delle donne afroamericane del ghetto di Harlem, dell’iconica Marilyn Monroe, di Marlene Dietrich o delle donne nell’Afghanistan del 1969, poco cambia. L’intensità e la potenza espressiva degli scatti di Eve Arnold raggiungono sempre livelli di straordinarietà. La fotografa americana ha sempre messo la sua sensibilità femminile al servizio di un mestiere troppo a lungo precluso alle donne e al quale ha saputo dare un valore aggiunto del tutto personale.
«Paradossalmente penso che il fotografo debba essere un dilettante nel cuore, qualcuno che ama il mestiere. Deve avere una costituzione sana, uno stomaco forte, una volontà distinta, riflessi pronti e un senso di avventura. Ed essere pronto a correre dei rischi». Così Eve Arnold definisce la figura del fotografo. Benché il suo lavoro sia testimonianza di una lotta per uscire dalla definizione limitante di “fotografa donna”, la sua fortuna fu proprio quella capacità di farsi interprete della femminilità, come “donna fra le donne”.
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© Eve Arnold, da "Afghanistan, 1969" /Magnum Photos
La Arnorld disse: “Mi sono trovata nella condizione privilegiata di fotografare qualcuno che, in un primo momento pensavo avesse un dono per l’obiettivo, ma che si è poi rivelato un vero e proprio talento; ai miei occhi nessuno è ordinario o straordinario, vedo semplicemente persone davanti al mio obiettivo”.
Questa donna, morta a 99 anni, è stata una fotografa nel mondo delle donne, provata dalla vita, subendo la forte discriminazione di essere ebrea, dell’essere donna in un mondo prettamente maschile, in un mestiere al maschile, spinta continuamente a conoscere nuove realtà poiché la curiosità era il suo motore, la curiosità della vita, che la portò a pubblicare 16 libri fotografici, a conoscere i grandi del mondo. Fu insignita di importanti onorificenze, ma lei preferì la gente comune, per cui decise di donare all’Università di Yale, per i giovani studenti di fotografia, come ultimo atto di altruismo, il suo enorme archivio fotografico.
“Sono una donna e volevo conoscere le donne”.
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a dx © Eve Arnold, "Egyptian Woman, Valley of the Kings, 1970" /Magnum Photos
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La mostra è visitabile ad Abano Terme (Padova) fino all’8 dicembre 2019 a Villa Bassi in via Appia Monterosso, 52, il giovedì, venerdì, sabato e domenica pomeriggio dalle ore 16.00 alle 19.00, e la domenica anche di mattina dalle ore 10.00 alle 12.30, con un unico biglietto di ingresso - € 11,00 intero ed € 8,00 ridotto - al Museo ed alla Mostra (non si possono dividere le due cose perché la mostra si sviluppa anche all’interno del Museo oltre che nell’ipogeo).
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edoardozolloitalian · 21 days
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Our Italian psychologist in London, also known as psicologa italiana a Londra, brings a unique perspective to the field of mental health. With extensive training and experience, our psicologa understands the intricacies of both Italian and British cultures, ensuring that clients receive empathetic and effective therapy tailored to their specific needs. Whether you are facing personal challenges, relationship issues, or general mental health concerns, our psicologa is here to support you every step of the way.
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edcounsellinguk · 3 years
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edcounsellinguk · 3 years
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edcounsellinguk · 3 years
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edcounsellinguk · 3 years
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edcounsellinguk · 3 years
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edcounsellinguk · 3 years
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