#quantitativo
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lunaticamic · 6 months ago
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song of the day
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mirmidones · 1 year ago
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SINEDDOCHE
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mermaidemilystuff · 22 days ago
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ah poi il mese scorso ahahah che ridere è successa questa
la mia best che vive e lavora a bolzen mi dice oi guarda che il posto di ricconi per cui lavoro cerca collaboratori per questa cosa in estate, manda tuo cv! e io ma no ma che mando ma che dici, alla fine l'ho mandato. anche perché, mi son detta, metti caso che succede lo scherzone finisco per prendere un quantitativo di soldi che mai più rivedrò nella vita
ebbene è stata una buona decisione visto che, senza che lei abbia detto nulla e quindi senza nessun tipo di spintina da conoscenza, tra centinaia di cv hanno fatto il colloquio a nemmeno una decina di persone, tra cui le moi.
mi dicono ci hai fatto una bella impressione ti facciamo un secondo colloquio in cui ti chiediamo di presentare questo progetto.
presento il progetto, mi riempiono di complimenti, uao sei l'unica che ci ha fatto una cosa così bella precisa, interessante, coerente che brava che interessante, ti facciamo sapere massimo a inizio settimana prossima.
passano dieci giorni e alla mia best dico senti ma giusto per mettermi l'anima in pace: do per scontato che non sono stata presa e che non riceverò mai un avviso?
no emi scusa se sono sparita non puoi capire è successo un casino, abbiamo perso una causa milionaria che era in ballo da tipo dieci anni, abbiamo un buco di bilancio immenso, siamo praticamente sull'orlo del fallimento, la mia capa è disperata
era lì da dieci anni, è successo due giorni dopo il mio ultimo colloquio, non vengo presa e perdo un'occasione più unica che rara non perché sensatame c'è qualcuno più competente di me ma perché beh ✨le mie solite fortune✨
enniente, mi porto a casa la soddisfazione di aver fatto un'ottima impressione a una fondazione inarrivabile per un lavoro di cui ho fatto solo della gran gavetta
che ridere eh
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hansolsticio · 5 months ago
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aparentemente vou ganhar um aumento, divas... meu quantitativo de turmas está maior esse semestre
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vaerjs · 5 months ago
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(il preparato per torte senza glutine che abbiamo comprato è un mix di farine, zucchero e lievito che non riesco ancora a decifrare e che mi infastidisce perché le mie torte sono sempre dolci senza bisogno di zucchero, hanno un certo quantitativo di lievito e tempi di cottura ben precisi in base al rapporto degli ingredienti)
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ross-nekochan · 5 months ago
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Ho scoperto del cambio di paradigma di Zuckerberg e di Meta dalle storie dei Tlon, per cui le ripercussioni di tutto ciò le ho comprese assieme alla notizia stessa.
Come è stato detto, la notizia è passata in sordina in Italia, ma le conseguenze che avrà questa cosa saranno ENORMI.
Basta tornare un po' indietro nel tempo, ossia al famoso 2019, quando giravano bufale su bufale sul covid e sul vaccino a cui le persone credevano ciecamente, per rendersi conto della gravità della situazione.
Quanto peggiorerà il mondo dopo questo editto (come è stato giustamente definito)?
Personalmente, non ho mai avuto troppa fiducia nel futuro e nelle nuove generazioni, ancor di più adesso che ho e ho avuto a che fare con qualche esemplare da quando sono arrivata qui (per la questione naturale per cui "si fa gruppo" tra connazionali quando sei all'estero). Infatti, che fiducia posso avere se a 23 anni questi ancora sfottono chi è "frocio", se quella di poter mettere il cognome della madre a un figlio "è una cazzata" e che il tappo attaccato alla bottiglia "è un'altra cagata"? Che fiducia posso avere nel futuro se vedo continuamente bebè con ancora il ciuccio in bocca essere silenziati dai genitori con lo smartphone (questo sia in Italia che in Giappone)?
E ora, cosa ci si può aspettare dal mondo se la buona maggioranza delle persone nel mondo passano lo stesso quantitativo di ore di una giornata lavorativa (o più) su le piattaforme di Meta che faranno girare cazzate su cazzate?
In napoletano si dice tipo:"Quindi se ti dico che il ciuccio (=asino) che vola, tu ci credi?". È quello che sta succedendo per davvero.
Per carità, le bufale sono sempre esistite ed esisteranno sempre, è solo il mezzo di comunicazione che cambia forma, però se prima si poteva evitare il consumo di un certo tipo di materiale ora è praticamente utopia perché vorrebbe dire diventare eremiti digitali - e non solo, dato che, ad oggi, il digitale ha persino più valore del reale.
Vorrei non rimanere atterrita difronte a questa notizia, così come non lo sono stata quando è stata eletta Meloni o come non lo sono più quando succedono catastrofi naturali... però stavolta non ci riesco troppo.
Non sono una di quelle persone che vede il passato sempre migliore del presente, anzi, l'ignoranza pesante è sempre esistita ed è sempre stata ben più capillare delle idee progressiste. Però avendo vissuto solo in questo arco temporale abbastanza ristretto, la curiosità che mi sorge è: qual era la visione che avevano gli intellettuali del loro presente? Come si sentiva, ad esempio, Marx nel suo momento storico? Oppure come si sentivano i contrari al nazismo e al fascismo quando questi acquisivano sempre più consenso? Era impauriti da quello che stava succedendo oppure avevano una visione più cinica e super-partes (come "il popolo è fatto così, si beve tutto e questa è solo la naturale conseguenza")?
Comunque sia, ad oggi, spero con tutto il cuore che si ergerà un nuovo social o un nuovo modo di abitare il digitale regolato su criteri meno scellerati di questi (non che ci voglia molto... ma ci vuole molto coraggio per voler mettere in piedi un progetto simile nel contesto attuale), dove, almeno coloro che non vogliono utilizzare le piattaforme esistenti, potranno migrare per poter usufruire della parte migliore del web. Lo spero, anche se non ci credo troppo... anche perché con le ultime sparate di Trump, non so voi, ma a me una bella terza guerra mondiale non mi pare più una cosa così impensabile e lontana nel tempo...
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nusta · 4 months ago
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Ho una domanda congiunta per @firewalker e @kon-igi a proposito di dieta, farmaci e strategie di dimagrimento.
(Il post è lungo e mi scuso con i chiamati in causa, ma la sintesi non è un mio talento e l'argomento meritava forse anche di più)
Premessa_ Negli ultimi anni ho seguito con la coda dell’occhio le notizie relative ad Ozempic e farmaci simili (il nome del principio dell’Ozempic è semaglutide, ma se ho capito sono in circolazione anche altri farmaci), più o meno da quando ha fatto scalpore la carenza di forniture per i malati di diabete, che erano gli originari destinatari del farmaco. Nel frattempo, l’uso del farmaco per altri scopi, ossia aiutare nel dimagrimento, motivo per cui si era generata la carenza per i malati di diabete, è stato più o meno pubblicizzato e raccontato e, recentemente, ufficializzato come terapia. Io ne ho sentito parlare in articoli sul Post e in podcast su youtube, ma mi è sempre sembrato un farmaco “lontano” dal contesto italiano.
Invece l’altro giorno ho saputo che è stato suggerito ad una persona della mia età (40 anni passati) che conosco, che dopo anni di tentativi di dimagrimento con esiti altalenanti, all’ennesima occasione di cominciare un percorso di dimagrimento con un professionista (medico nutrizionista, in questo caso, se ho capito bene) ha avuto come proposta dal professionista stesso l’idea di provare con questo tipo di farmaco. La prospettiva era di fare un percorso di almeno 7 mesi, con una somministrazione al mese modulata in diverse quantità (iniziando dal quantitativo minimo), e di non accompagnare con particolari restrizioni/indicazioni sul piano nutrizionale perchè l’effetto del farmaco sarebbe stato “sufficiente” a far passare la fame e il desiderio di mangiare: “dovrebbe far passare la fame e anche la “soddisfazione” di mangiare qualcosa”, mi hanno detto.
Per la persona che mi ha raccontato tutto questo la prospettiva era molto invitante, non fosse che per il costo complessivo, di circa 2.000 euro, oltre ulteriori spese per visite specialistiche. Inoltre, c’erano da considerare i potenziali effetti di interazione con altri farmaci e l’incognita al termine del trattamento di riprendere il peso perso, come successo in precedenza dopo altri percorsi di dimagrimento. Le testimonianze di molte persone che prendono questo farmaco, infatti, sembrano tendere verso la prospettiva che se non si prosegue con la terapia, il peso viene presto recuperato proprio perchè torna la fame.
Per come veniva presentata dal professionista, però, mentre con le diete precedenti (con questo ed altri professionisti) le indicazioni erano state molto restrittive nelle associazioni degli alimenti o nelle categorie di alimenti (ma non strettamente sul piano calorico o delle quantità specifiche di certi alimenti - per esempio con giornate con insalata a cena e pasta scondita senza sale “a volontà” a pranzo), in questo caso la dieta non avrebbe previsto l’eliminazione di nulla in particolare e, una volta finita la terapia, il dimagrimento sarebbe stato mantenuto “grazie” alle nuove abitudini acquisite durante i 7 mesi in cui l’appetito sarebbe stato ridotto dal farmaco, che avrebbe avuto anche l’effetto di “ridurre” le dimensioni dello stomaco.
Alla fine, la persona in questione ha preferito provare nuovamente con una dieta restrittiva, senza farmaci, ma a me sono rimaste alcune perplessità, ed è questo il motivo del post.
Domanda, anzi, domande_ Quante cautele si devono adottare prima di prescrivere e di assumere un farmaco di questo tipo? Se ho capito bene, va ad interagire con degli ormoni: non dovrebbe essere necessario il parere di un endocrinologo, anche a fronte di esami del sangue “in regola”? Possibile che non ci sia nessuna indicazione di restrizione calorica nella dieta di accompagnamento in un percorso di dimagrimento? Non dico far pesare ogni grammo, ma almeno dare delle indicazioni di porzioni di un certo range.
Chi volesse approfondire ed informarsi su questo genere di trattamento, ancora forse inedito per molti come strategia per dimagrire, dove dovrebbe andare? A chi dovrebbe rivolgersi? Al proprio medico generico? Ad un medico nutrizionista? Ad un biologo nutrizionista? Ad un endocrinologo?
Ho trovato queste linee guida dell’associazione dei medici endocrinologi del 2023, ma sono 373 pagine e speravo in qualcosa di più sintetico e semplice da una fonte affidabile.
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwj0u6TSv76LAxU-gf0HHRp9GfMQFnoECBIQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.sigeitalia.it%2FDocs%2FAllegati%2FLG193_AME_Terapia-sovrappeso-e-obesit%25C3%25A0-resistenti-tratt-comport.pdf&usg=AOvVaw3X_tbeHzU24eH7E0Q0z_Th&opi=89978449
Questo era un prospetto più sintetico, ma risale al 2022
https://associazionemediciendocrinologi.it/images/pubblicazioni/Breaking/2022/BreakingNews-02-febbraio-2022.pdf
Invece l’agenzia italiana del farmaco ne parla qui a marzo 2023, dicendo che “Ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic® per la popolazione indicata.”
https://www.aifa.gov.it/-/nota-informativa-importante-su-ozempic%C2%AE-semaglutide-
Ulteriore interrogativo: qual è il ritmo più ragionevole per un dimagrimento? Ovvero, quali risultati dovrebbero essere considerati ragionevolmente un successo, durante un percorso di dimagrimento? Vanno considerate delle percentuali sul peso di partenza? Si deve tenere in conto un rallentamento, se ho capito bene, dopo un primissimo momento, ma poi ci si può aspettare, se seguiti da un professionista, di raggiungere il peso desiderato mantenendo un ritmo più o meno costante? Se si parte da 80 kg per 160 cm di altezza, per esempio, cercando di arrivare a 65 Kg, quanto tempo è “ragionevolmente” necessario per raggiungere questo obiettivo senza scoraggiarsi? So bene che si tratta di domande che vannod eclinate sull’individuo e non cerco certo delle risposte prive di un “dipende”, ma nel caso della persona che conosco un dimagrimento di 10 kg in tre mesi era stato considerato “insoddisfacente” dalla persona stessa, mentre era considerato “fin troppo repentino” dal professionista consultato che ha proposto la terapia con il farmaco, per questo mi chiedo quale sia il margine di manovra da considerare accettabile o auspicabile per un dimagrimento che non sia un “deperimento”.
Postilla_ Io sono relativamente ignorante in materia anche perché l’unica volta che sono dimagrita sensibilmente, perdendo quasi due taglie in meno di un anno e ritornando così al peso che avevo a fine liceo (il mio peso "ideale", su cui avevo messo nel corso di una decina d'anni quelle due taglie), è stato per via dello stress e del cambio di stile di vita quando ho cominciato a lavorare full-time. Negli anni successivi ho ripreso tutto con qualche interesse, ma non ho mai cercato di mettermi a dieta e quello che so sull’alimentazione l’ho imparato per curiosità. So di avere un’alimentazione abbastanza sbilanciata, ma per ora è tra le preoccupazioni che rimando al futuro.
Però, al di là dell’alimentazione “mia”, l’alimentazione “in generale” è tra le cose che mi interessano e spesso mi chiedo quanta consapevolezza e quanta ingenuità siano in campo nei percorsi di dimagrimento che la gente intraprende, in maniera più o meno assistita da figure professionali di vario tipo. Questa medicalizzazione della dieta con un farmaco che influisce sull’appetito e sul “piacere” di mangiare un po’ mi inquieta, ma forse è una strada promettente per chi ha già provato alternative senza successo. Che ne pensate voi?
Ovviamente, se avete letto fin qui, tutte le opinioni e i commenti sul tema sono ben graditi ^_^
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lucytrump · 10 months ago
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Maggiore è il quantitativo di pazienza donata
Più forte sarà il botto del vaffanculo che ne consegue.🖤
💣💥
#Me.
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autolesionistra · 4 months ago
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È il momento degli elenchi puntati (in versione Entusiasmo & Ottimismo):
i crescioni non è che mi dispiacciano ma hanno una frustrazione intrinseca legata al tempo (troppo per scaldarli, troppo per aspettare che il ripieno scenda sotto la temperatura di fusione del plutonio) che di fatto rovina la fruizione dei crescioni
è un certo periodo che mi sento sempre ad un passo dallo strippo ma senza di fatto arrivarci finendo in una sorta di paradosso di Zenone in versione Baudelaire-senza-alcoolici in cui la tartaruga è l'esaurimento nervoso (senza peraltro essere figo quanto Achille).
il 19 e il 20 febbraio le Camere penali di mezza Emilia-Romagna hanno proclamato un'astensione dalle udienze come protesta per la situazione dei penitenziari della regione. (*) Alcuni numeri crudi, il sovraffolamento rispetto alla capienza massima: Bologna 170%; Ferrara 161%; Forlì 122%; Modena 153%; Parma 122%; Piacenza 123%; Ravenna 173%; Reggio Emilia 127%; Rimini 123%. Nel 2024 sono morte 91 persone a fronte di oltre duemila tentativi di suicidio. (*)
al lavoro per risolvere alcuni problemi di entropia documentativa sistemistica ho proposto netbox come strumento e ho installato un'istanza locale; un lustro dopo sono ancora l'unico stronzo che inserisce dati in netbox e ogni volta che lo faccio mi appare lo spettro di Razzi come consigliere per il futuro
i sanitari di Bologna4Gaza stanno portando avanti (in un inspiegabile silenzio mediatico) un intreccio di solidarietà fra svariate associazioni e privati a supporto di nuclei familiari con minori mutilati che necessitano di protesi d’arto ospitati sul territorio bolognese; è una di quelle storie che andrebbe raccontata ammodino e presentata come biglietto da visita bolognese più dei tortellini: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02r7ARfrfLuF7cE3AxfCQbQvqTYbYfPszDmJ8LwBtYpCyJeGY3NJ8Qp9pAgptE3r9ql&id=61558764215752&locale=it_IT (senza nulla togliere ad altre catene di solidarietà o ad altri piatti tipici locali)
il quantitativo di musicisti spettacolari a cui in questi anni le interwebs mi hanno dato accesso si sta lentamente trasformando da motivazionale a demotivante
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mermaidemilystuff · 1 year ago
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Io: orfana a 15 anni, vado avanti a campare con due spicci della pensione che mi danno e presentando ogni anno un quantitativo di fogli indecifrabili per varie agevolazioni et simili
Mio zio: oh ma quando prendi la patente? Ma la patente? Ma tu ancora senza patente? Niente, proprio non ti interessa essere indipendente (che poi, anche se avessi preso la patente, come potevo essere indipendente senza macchina?)
Mio cugino quest'anno vuole fare la patente del motorino, mio zio: no ragazzi ma è una cifra folle voi non vi immaginate quanto costa tenere un figliolo, io gliela faccio fare subito eh ma madonna davvero quasi inarrivabile
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yelloweyes82 · 9 months ago
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Há um pouco mais de 10 anos fui diagnosticada com TDAH, o meu Cid é f90. 0: 6A05.2. O que significa isso?Significa que eu tenho o transtorno de déficit de atenção e hiperatividade combinado ou seja além de ser hiperativa e desatenta eu tenho uma impulsividade levemente controlada por conta do meu tratamento da minha medicação.
A intenção desses relatos não é ser mais uma página de pessoas com o diagnóstico tardio de TDAH diminuindo ou fazendo piadas a respeito das dificuldades que um neuro divergente enfrenta no seu dia a dia. Um adulto, para chegar em seu diagnóstico de TDAH certamente buscou o tratamento para depressão, oscilação de humor, crises de pânico, a famosa TAG(transtorno de ansiedade generalizada), transtorno bipolar autismo borderline e os inúmeros diagnósticos muitas vezes errôneos ou uma comorbidade do TDAH Já trouxeram inúmeras frustrações, perdas, dificuldade de relacionar-se amorosamente dificuldade em relacionar-se socialmente dificuldade em relacionar-se no seu ambiente de trabalho de concentrar-se em tarefas simples do seu dia a dia laboral do seu dia a dia doméstico ou com as coisas mais simples que se possa imaginar. Não, não estou vitimizando ou diminuindo a capacidade que um TDAH tenha em alcançar seus objetivos. O que eu quero aqui é mostrar a importância de validarmos o que é o transtorno de déficit de atenção e hiperatividade. Quando quando o TDAH é descoberto na infância ou na adolescência as possibilidades de um tratamento direcionado para cognição desses pacientes torna o convívio é dessas pessoas muito mais fácil objetivo e de fácil atingimento de seus sonhos projetos, formando seres humanos realizados seres humanos altamente eficazes criativos inteligentes.
O TDAH nada mais é do que uma desregulação neurológica no lobo frontal do cérebro.Sendo assim, nós não temos uma substância chamada dopamina, não então temos essa substância suficiente no nosso organismo para que faça com que o nosso cérebro funcione igual ao cérebro de pessoas neurotípicas. Parem, apenas parem de dizer que todo mundo tem TDAH! Quando você se auto diagnóstica como TDAH,porque faz várias coisas ao mesmo tempo e/ou chega atrasado nos seus compromissos e esquece algumas datas importantes, você invalida anos de busca de um diagnóstico que é importantíssimo para quem passa a vida inteira tendo oscilações de humor tendo frustrações perdas irreparáveis de pessoas próximas família amigos emprego tenha responsabilidade com a limitação que o neuro divergente tem, não invalide suas dores, dizendo que seu diagnóstico é modinha. Os prejuízos que o TDAH causam na vida de uma pessoa,são avassaladores. Em casos mais severos pode levar a tomadas de decisões extremas.Muitas não suportam os prejuízos e optam pelo suicídio.Ninguém repito ninguém merece tentar viver em sociedade, imitar padrões tentar agir em conformidade com o seu ambiente, você sofrer de um cansaço inexplicável um bloqueio mental que insiste em permanecer por dias muitas vezes fazendo com que a pessoa com TDAH sinta-se totalmente incapacitada e prostrada numa cama. Dando o meu relato sobre o TDAH quando eu recebi o diagnóstico eu tinha 28 anos hoje eu tenho 42 mas aos 28 anos receber aquele diagnóstico foi uma mistura de alegria e libertação preocupação e querendo ou não uma sentença porque não é uma doença é um transtorno não tem cura! Tem tratamento terapêutico, tratamento medicamentoso( que não quer dizer que seja o mais adequado,pois não supre o quantitativo de dopamina necessária e ainda pode trazer prejuízos futuros,como demência)e acreditem é necessário uma força de vontade descomunal para nos fazer concluir um dia que para muita gente tem 24 horas. São tantos esforços mentais que fazemos para que possamos realizar tarefas ocupacionais tarefas domésticas que ao final de um dia a sensação de um TDAH é que ele não trabalhou 8 horas conforme a CLT um TDAH trabalhou 16 horas. Muita gente fala que o paciente com TDAH em geral ou é muito desatento ou é muito esquecido muitos são comunicativos e que não é possível que a pessoa não consiga se esforçar mais. O que para vocês parece pouca concentração, pouco esforço, pouca atenção,para nós é uma verdadeira batalha cerebral ao final de um dia de trabalho.De convivência em sociedade nossa bateria social ela está abaixo da reserva tudo que nós queremos é dormir é conseguir silenciar o mundo. Mas aí vem outros sintomas que acompanham de mãos dadas o TDAH que muitas vezes é o pensamento acelerado, a insônia,a paralisia por horas, a dificuldade de chegar do trabalho e conseguir desempenhar qualquer atividade doméstica pela exaustão cerebral. Você tenta arrumar o quarto quando vai jogar o lixo fora no meio do caminho você vê outra coisa que precisa de limpeza e você começa a limpar e aí ao tirar aquela sujeira daquele ambiente por exemplo outro quarto você se dispersa porque encontrou um objeto que estava perdido há meses ao encontrar esse objeto você vai fazer o uso dele com isso a limpeza doméstica acaba ficando pela metade porque você já perdeu a concentração e está focando em algo que é mais prazeroso no sentido de trazer maior descanso cerebral e você se entretém com aquilo quando nota já são uma hora da manhã duas horas da manhã. O que você faz? Lógico você deita para dormir porque afinal amanhã começa mais um dia de 8 horas de trabalho e 16 horas para o TDAH só que o que ninguém vê, o que ninguém te conta na realidade é que o seu cérebro continua trabalhando na hora que você deita para dormir ou impedindo que você turma ou te trazendo um sono péssimo leve fazendo com que você acorde mais cansado do que quando você for deitar.
Eu busquei terapia tive vários diagnósticos depressão, depressão severa tentativas de suicídio duas tentativas uma delas eu quase levei um prédio inteiro comigo e a depressão ela é somente uma das comorbidades do TDAH comorbidade é essa que eu preciso vigiar todos os dias me atentar a cada mudança de humor cada tristeza que apareça fora de hora para não deixar que a depressão tome conta novamente. Quem preparou as pessoas neurotípicas para conviver com neuro divergentes e vice-versa? Me diga o que você faria quando numa fila de banco, quando uma pessoa aparentemente "normal " tem um surto de ansiedade um surto psicótico um episódio de raiva descontrolada que por muitas vezes as pessoas entendem como exagero frescura em paciência.Não, não é frescura não é impaciência é nossa natureza somos hiperativos impulsivos muitos de nós temos rigidez cognitiva muitos de nós temos fobia sensorial (sons muito altos, muitas pessoas falando ao seu redor, não controlamos nossos estímulos de nos movimentar para mantermos concentrados e demonstrar algum tipo de equilíbrio.
Hoje só consigo traduzir tudo em uma palavra: CANSAÇO
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aitan · 9 months ago
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"Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che una convinzione diffusa sia balorda che sensata."
Da "Marriage and Morals", Bertrand Russell, 1929
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"È nota la definizione della democrazia come sistema pieno di difetti ma di cui non si è ancora trovato nulla di meglio. Da questa ragionevole assunzione discende, per la maggior parte della gente, la convinzione errata che la democrazia (il migliore o il meno peggio dei sistemi di governo) sia quello per cui la maggioranza ha sempre ragione. Nulla di più falso. La democrazia è il sistema per cui, visto che è difficile definire in termini qualitativi chi abbia più ragione degli altri, si ricorre a un sistema bassamente quantitativo, ma oggettivamente controllabile: in democrazia governa chi prende più consensi. E se qualcuno ritiene che la maggioranza abbia torto, peggio per lui: se ha accettato i principi democratici deve accettare che governi una maggioranza che si sbaglia.
Una delle funzioni delle opposizioni è quella di dimostrare alla maggioranza che si era sbagliata. E se non ce la fa? Allora abbiamo, oltre a una cattiva maggioranza, anche una cattiva opposizione. Quante volte la maggioranza può sbagliarsi? Per millenni la maggioranza degli uomini ha creduto che il sole girasse intorno alla terra (e, considerando le vaste aree poco alfabetizzate del mondo, e il fatto che sondaggi fatti nei paesi più avanzati hanno dimostrato che moltissimi occidentali ancora credono che il sole giri) ecco un bel caso in cui la maggioranza non solo si è sbagliata ma si sbaglia ancora. Le maggioranze si sono sbagliate a ritenere Beethoven inascoltabile o Picasso inguardabile, la maggioranza a Gerusalemme si è sbagliata a preferire Barabba a Gesù, la maggioranza degli americani sbaglia a credere che due uova con pancetta tutte le mattine e una bella bistecca a pasto siano garanzie di buona salute, la maggioranza si sbagliava a preferire gli orsi a Terenzio e (forse) si sbaglia ancora a preferire "La pupa e il secchione" a Sofocle. Per secoli la maggioranza della gente ha ritenuto che esistessero le streghe e che fosse giusto bruciarle, nel Seicento la maggioranza dei milanesi credeva che la peste fosse provocata dagli untori, l'enorme maggioranza degli occidentali, compreso Voltaire, riteneva legittima e naturale la schiavitù, la maggioranza degli europei credeva che fosse nobile e sacrosanto colonizzare l'Africa.
In politica Hitler non è andato al potere per un colpo di Stato ma è stato eletto dalla maggioranza, Mussolini ha instaurato la dittatura dopo l'assassinio di Matteotti ma prima godeva di una maggioranza parlamentare, anche se disprezzava quell'aula «sorda e grigia». Sarebbe ingiusto giocare di paradossi e dire dunque che la maggioranza è quella che sbaglia sempre, ma è certo che non sempre ha ragione. In politica l'appello alla volontà popolare ha soltanto valore legale ("Ho diritto a governare perché ho ricevuto più voti") ma non permette che da questo dato quantitativo si traggano conseguenze teoriche ed etiche ("Ho la maggioranza dei consensi e dunque sono il migliore").
In certe aree della Sicilia e della Campania i mafiosi e i camorristi hanno la maggioranza dei consensi ma sarebbe difficile concluderne che siano pertanto i migliori rappresentati di quelle nobilissime popolazioni. [...]"
Da una "Bustina di Minerva" di Umberto Eco del 27 Maggio, 2010
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"Alta sui naufragi, dai belvedere delle torri
China e distante sugli elementi del disastro
Dalle cose che accadono al di sopra delle parole
Celebrative del nulla, lungo un facile vento
Di sazietà, di impunità
Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso
A guidare la colonna di dolore e di fumo
Che lascia le infinite battaglie al calar della sera
La maggioranza sta, la maggioranza sta
Recitando un rosario di ambizioni meschine
Di millenarie paure, di inesauribili astuzie"
Da "Smisurata preghiera”, brano di Fabrizio De André tratto da "Anime Salve", 1996
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principessasenzacorona03 · 8 months ago
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Il quantitativo di dolci che mangio ogni giorno mi porterà a morir di diabete
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fioredialabastro · 7 months ago
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Con già i suoi germogli nell'umida terra
Quest'anno, per la prima volta nella mia vita, non ho ascoltato le canzoni natalizie già da ottobre, né lo sto facendo ora, ad un passo dall'Avvento. Pur continuando ad amare ardentemente questo periodo di festa, non bramo più di farlo accadere prima del suo tempo. Da quando la scorsa primavera ho intrapreso un cammino spirituale, è come se stessi nascendo di nuovo e la percezione cronologica degli eventi è stata la prima a cambiare: paradossalmente, infatti, a livello pragmatico questo 2024 è stato l'emblema della stasi, specie se paragonato all'anno precedente; eppure, dal punto di vista interiore è stato così intenso, che ho cominciato a percepire ogni settimana sempre più incredibilmente ricca, sfaccettata, lunga. Se prima mi mangiavo i giorni e vivevo nell'attesa di momenti migliori, o facevo traboccare l'agenda per non fermarmi mai, adesso mi gusto ogni attimo, anche se impregnato di dolore, paure, fatiche. Questa domenica sarà la prima dell'Avvento, ma la vedo laggiù, ad esattamente cinque giorni da adesso, perché so che, indipendentemente dal quantitativo di impegni, perfino un tale breve lasso di tempo palpiterà di accadimenti. Sarà un'altra settimana lunga, tra ricadute e nuove conquiste, incontri di sguardi e cuori, abbracci e silenzi, molte pagine da scrivere, foglie ingiallite restie a volare, raduni di uccellini affamati, aria fredda e pungente nei polmoni, sogni fumanti da tazze roventi, pallide attese, fiamme crepitanti di speranze impazienti, ansie nebbiose, dolori tumulati in bulbi dormienti. Un tempo pieno di vita, un presente reale, con già i suoi germogli nell'umida terra.
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crazy-so-na-sega · 11 months ago
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l'Eterno e il Tempo
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Uno sguardo sul futuro non può prescindere da una riflessione sul tempo. Nella Grecia antica, ad esempio, ci sono tre figure che rappresentano il tempo:
una è Aion, l’eone, il tempo eterno;
l’altra è Chronos, il tempo che scorre, misurato, che divora l’esistenza.
e poi c’è il Kairos, l’opportunità.
Aiòn, "tempo" in greco antico connesso etimologicamente con l’avverbio aèi "sempre”. Un tempo inteso come eternità, come "sempre essente", distinto dal tempo "chrònos" e dal tempo "kairòs".
Rappresentato nelle fonti antiche, letterarie e iconografiche, come un fanciullo o un ragazzo, con il cerchio dello zodiaco (o un serpente) avvolto intorno al corpo. Eraclito scrive: "Aiòn è un bambino che gioca con le tessere di una scacchiera: di un bambino è il regno del mondo". Con Aiòn si allude alla vita come durata, nelle intermittenze e anacronie dell’esistenza personale. Si tratta di una distinzione in parte assimilabile a quella introdotta da Henri Bergson tra tempo della fisica, quantitativo e calcolabile, e durata, dimensione della coscienza irriducibile a qualsiasi logica sommativa e lineare.
Chrònos "tempo" in greco antico inteso come successione di istanti, di ore, di giorni, tempo che rovina e distrugge.
Già nelle fonti letterarie e iconografiche ellenistiche gli attributi mortiferi e distruttivi del tempo-chronos, vengono confusi con gli attributi del dio Kronos, che nel mito divora i suoi figli, ma viene poi ingannato ed evirato dal figlio Zeus. In particolare l’attributo del falcetto, strumento della mietitura e metafora della ciclica rinascita delle messi, passa dalla divinità sincretica Saturno-Kronos al Tempo-Chronos, la cui iconografia andrà sempre più identificandosi con quella della Morte. Kaìros in greco significa "momento opportuno". Questa parola si riferisce al tempo e in special modo intende al "momento fra", cioè quel determinato periodo di tempo in cui interverrà qualcosa che cambierà lo stato attuale delle cose. Si può tradurre come momento propizio, opportunità.
Da notare che su una delle colonne di Delfi, i sette sapienti avevano fatto incidere la massima “kairòn gnôthi" riconosci il momento giusto. Kairos, l’Opportunità, viene interpretato come un fanciullo alato con i capelli lunghi caduti sulle spalle davanti, ma calvo dietro, come a dire che quando il momento favorevole è passato, esso non può essere preso all’ultimo istante per i capelli. Che ora è? Che anno è? L’orologio e il calendario indicano un tempo che ci domina. Egli è Chronos, che ci dà una cifra convenzionale, senza comunicazione con le leggi della natura.
Ma se ci chiediamo: -Che cosa avviene?- ci interroghiamo e scopriamo se è " il tempo opportuno " dei rapporti continui, seppure inavvertiti dalla maggioranza degli uomini, che intercorrono tra il microcosmo e il macrocosmo. Kairos è un tempo rivelatore, ci svela il senso, l’importanza dell’ora che volge, ci suggerisce il mistero della reazione a catena che collega le cause agli effetti, il prima al dopo, che immette l’uomo nel cosmo ed il cosmo nell’uomo, ci rende consapevoli del fatto che tutto è interconnesso. Nel tempo di Kaìros occorre essere aperti per poter cogliere un momento di rottura che precipita la possibilità di mettere in atto ciò che si è preparato. Sta a noi lavorare per cogliere quell'attimo. Carpe diem, direbbe Orazio. Lo stesso fa la cuoca, se sa cogliere l'attimo in cui i suoi piatti, nel forno, son cotti a puntino; lo stesso fa chi governa una barca, se vira al momento opportuno e nel senso giusto e alza o ammaina le vele, lo stesso il pilota che deve sapere quali comandi e in che momento usarli per decollare sollevarsi accelerare, atterrare; l'atleta, se a tempo debito e con la dovuta forza lancia il disco, scocca la freccia, incalza o molla l'avversario, lo stesso il medico, se dosa il farmaco e il punto e la profondità dell'incisione che va praticando.
E il politico che deve conoscere quali provvedimenti faranno il bene del Paese in quel momento storico- economico; l’insegnante che sa quali saperi al momento opportuno e quali competenze sviluppare nel discente con una progettazione adeguata e misurata sull’allievo. Non per caso la più bella immagine di Kairòs, l'istante topico, l'occasione, o l'attimo fortunato, trovata a Traù, nell'attuale Croazia, era forse posta all'ingresso d'uno stadio. Il bassorilievo raffigura un giovane con le ali ai piedi, recante in mano una bilancia posta in equilibrio su un rasoio e, soprattutto, con un gran ciuffo di capelli sulla fronte, ma la nuca rasata. Se sarà passato oltre non sarà più possibile afferrarlo. Sta a noi prevenirne i movimenti e la fuga, sta a noi, in una serie di attimi, scovare, cogliere, afferrare quell'unico frammento di tempo in cui saremo a tempo perfetto con l'armonia cosmica. Comprendere, agire ed operare bene, godere, essere felici: sforzarci e faticare per tutto questo e poi, con semplicità e facilità inattese, riuscire ed uscire dal tempo, dall'indifferenza infinita e divorante di Chrònos, guadagnare, sia pur solo per quell'attimo, il tempo adatto a noi, nella perfezione di ciò che la nostra natura poteva compiere e che di fatto ha saputo compiere.
Così Rainer Maria Rilke dice dell Kairòs greco antico: “E a un tratto, in questo faticoso nessun dove, a un tratto, / l'indicibile punto, dove quel ch'era sempre troppo poco, / inconcepibilmente si trasmuta, salta / in un troppo, vuoto. Dove il conto a tante poste / si chiude senza numeri”.
Dentro un Chrònos infinito e inesorabile, un Kairòs unico, capace dunque, se colto opportunamente, di renderci, per quell'attimo e per sempre, eterni.
-C. D'Eramo
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givemeanorigami · 3 days ago
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"Come sta andando in Sicilia?"
È l'inizio del terzo giorno qua, ho già mangiato uno quantitativo di cibo pari a quello che una persona media mangia in sei mesi e sono alla seconda colazione a base di granita.
Ah sì, vivo con la protezione 50+.
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