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#quattro giornate di napoli
napuleh · 5 months
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The Mothers of Naples Lament Their Sons' Death
“These children were killed in guerrilla fighting with the Germans in October, 1943. Funeral of 20 teenage partisans of the Liceo Sannazaro, in the Vomero District. Led by one of their teachers, the boys had fought against the German for 4 days before the arrival of the Allies. Naples.”
The Battlefield of Naples, Life 15, taken by Robert Capa
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giuseppearagno · 5 months
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Un pomeriggio da non perdere
La possibilità di ascoltare dal vivo studiosi come Giuseppe Aragno e Francesco Soverina una contro-narrazione sulle Quattro Giornate di Napoli, vale a dire ciò che fu l’inizio della Resistenza in Italia, verificando quante e quali implicazioni politiche e culturali abbia potuto determinare sino ai giorni oggi, è un’occasione da non perdere. Vi aspettiamo dopodomani all’istituto Italiano di Studi…
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lospeakerscorner · 9 months
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Le Quattro Giornate di Napoli
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pietroalviti · 9 months
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Alle 4 Giornate di Napoli, uno dei comandanti era Ermete Bonomi di Villa S. Stefano
Guidò la resistenza contro i tedeschi al quartiere Materdei. Ci raccontano la sua figura Angelino Loffredi e Lucia Fabi, nel testo Il dolore della memoria/Ciociaria 1943-1944, pubblicato nel 2016. Napoli è la prima città italiana ad essersi liberata senza l’aiuto delle truppe alleate. I combattimenti, strada per strada, avvengono dal 28 settembre al 1° ottobre 1943. Il popolo napoletano è…
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carmenvicinanza · 9 months
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Maddalena Cerasuolo e le “Quattro giornate di Napoli”
Ma il Ventotto dello stesso mese il popolo insorse contro il massacro e il sopruso, e c’ero anch’io dietro la barricata, ragazza piena di amor di patria.
Trovai una mitraglietta e sparai, sparai, sparai contro le camionette e i carri armati…
Maddalena Cerasuolo è la donna simbolo delle ‘Quattro giornate di Napoli’ l’insurrezione popolare contro l’esercito tedesco, che si svolse dal 27 al 30 settembre 1943.
Napoli è stata la prima città italiana a liberarsi da sola dall’occupazione nazifascista, ancor prima dell’arrivo delle truppe americane. Un anno e mezzo prima che Milano fosse liberata il 25 aprile del ’45.
Maddalena Cerasuolo, detta Lenuccia, nacque nella città partenopea il 2 Febbraio 1920, in una famiglia popolare e numerosa, aveva cinque sorelle e due fratelli. Il padre Carlo, cuoco, aveva ricevuto la medaglia d’argento al valor militare per le sue azioni nella prima guerra mondiale. Durante il secondo conflitto mondiale, gestiva la mensa dell’Ansaldo, in seguito perse il lavoro e si mise a vendere pizze fritte per strada aiutato dalla moglie, Annunziata Capuozzo, che era stata aiuto-cuoca nella stessa fabbrica del marito. La giovane Maddalena, che faceva l’operaia in un calzaturificio, non esitò ad andare a combattere per le strade di Napoli in rivolta, per  seguire il padre e il fratello Giovanni, entrambi militanti antifascisti.
Durante gli scontri armati nel quartiere Materdei, per impedire che i tedeschi depredassero una fabbrica, si offrì di andare da sola in avanscoperta per poter valutare l’entità delle forze tedesche, mettendo a rischio la propria vita.
Il 29 settembre del 1943, grazie al suo coraggio e tempestività ha impedito la distruzione del ponte della Sanità, già minato e pronto ad esplodere, che rappresentava un’importante arteria per l’ingresso in città.
In seguito alla liberazione di Napoli, ha continuato a impegnarsi affinché anche il resto d’Italia venisse liberato.
Col nome di battaglia di Maria Esposito, sigla “C22”, ha operato dal 23 ottobre 1943 all’8 febbraio 1944, con lo Special Operations Executive, i servizi segreti britannici.
Ha partecipato a una serie di operazioni per oltrepassare le linee nemiche, che la portarono in Corsica e fino a Bastia, con l’obiettivo di sabotare, una volta in Liguria, siti militari del nemico. Imbarcata su di un sommergibile partì per Genova, dove venne bloccata da una camionetta di fascisti che la interrogarono, sospettando che fosse una spia. Lei, mostrando una cartolina e sostenendo di dover raggiungere un zio a Sanremo perché aveva perso l’intera famiglia a causa dei bombardamenti, riuscì a farla franca.
In seguito è stata paracadutata oltre le linee nemiche che si trovavano fra Roma e Montecassino per raccogliere informazioni fingendosi cameriera dell’artista Anna D’Andria con cui collaborava, organizzando feste in società per carpire informazioni sulla strategia tedesca.
Nel 1945, per il suo impegno nella Special Force, le venne consegnato un “Attestato di Benemerenza” dal Comando Numero 1 della Special Force.
Il 24 maggio del 1946, è stata riconosciuta partigiana e insignita con una medaglia di bronzo al valor militare.
Ha vissuto per tutto il resto della sua vita a Napoli, con le sue testimonianze è diventata il “volto” e la “voce” delle donne della Resistenza napoletana.
È morta a Napoli il 23 ottobre 1999.
Il 3 Marzo del 2000 a Napoli le è stata dedicata una una targa “la straordinaria Lenuccia eroina delle quattro giornate del 1943 in perenne ricordo e ammirazione”.
Il 27 gennaio 2011 le è stato intitolato il ponte che sovrasta il rione Sanità e che lei ha contribuito a salvare. Uno dei pochissimi ponti in tutta la penisola intitolati a una donna.
Sua figlia, Gaetana Morgese, ha scritto la sua storia nel libro “La guerra di mamma”.
La partecipazione di Maddalena Cerasuolo alla rivolta delle “Quattro giornate di Napoli” non è stata un caso isolato, l’intervento delle donne napoletane nell’insurrezione fu massiccio, considerando anche il fatto che la maggior parte degli uomini erano arruolati.
Il ruolo della componente femminile nell’insurrezione, però, è stato troppo spesso ignorato o sminuito.
Dai racconti della stessa Maddalena Cerasuolo, furono proprio le donne napoletane a iniziare l’insurrezione, non il 27 ma già il 23 di settembre, nel giorno della promulgazione del famigerato “Editto Sholl”, con il quale si imponeva a circa trentamila giovani napoletani, di età compresa fra i 18 e i 33 anni, di presentarsi spontaneamente ai centri di reclutamento per essere deportati in Germania nei campi di lavoro, pena la fucilazione.
Questi giovani, di ritorno dai vari fronti di guerra europei, accolsero la notizia con angoscia tanto da decidere di non presentarsi, consapevoli che non sarebbero più tornati.
E ne erano consapevoli anche le donne napoletane, decise a nascondere e difendere in ogni modo i propri figli, mariti, fratelli e salvarli dai nazifascisti.
In mille modi riuscirono ad aggirare i controlli dei tedeschi e dei fascisti che cercavano gli “imboscati”, come fece una mamma del rione Materdei che per salvare dei ragazzi ebbe l’idea di fingersi malata di lebbra, scoraggiando così i tedeschi a entrarle in casa.
L’intraprendenza e il coraggio delle donne napoletane vennero fuori in tutta la loro forza in quei momenti drammatici e quando i nazifascisti iniziarono i rastrellamenti casa per casa per stanare tutti coloro che si erano nascosti per disattendere la chiamata fu allora che le donne scesero in strada per bloccare le truppe, in ogni modo, e salvare la vita ai loro cari.
Quando fu costruita la barricata nella zona di San Giovanniello, anche i “femminielli” (termine napoletano per persone omosessuali e transessuali) accorsero in massa per difenderla, per anni erano stati abituati a fronteggiare la polizia e il potere e non si tirarono indietro davanti all’occupazione nazista.
La rivolta napoletana del 1943, con eterosessuali e “femminielli” che combatterono fianco a fianco, ha rappresentato una delle principali lezioni di integrazione nella storia contemporanea italiana. Soprattutto, considerando il momento storico in cui si è verificata, un periodo caratterizzato dal confino, da violenze e eccidi contro omosessuali e transessuali.
Dopo anni di soprusi, per gli omosessuali napoletani arrivò il momento di prendersi la loro rivalsa, cogliendo al volo l’occasione di non stare a guardare, ma entrare a far parte della storia.
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falsenote · 2 years
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The Four Days of Naples (1962)
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Le quattro giornate di Napoli (1962, Nanni Loy)
15/05/2024
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omarfor-orchestra · 8 months
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Film italiani in uscita a ottobre
Nata per te (Fabio Mollo): 05/10
Luca è single, gay, cattolico, dedito al volontariato e con un grande desiderio di paternità. Alba è una neonata con sindrome di Down che è stata abbandonata in ospedale subito dopo il parto. Mentre la sua infermiera le dedica ogni tipo di cura, il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia che possa occuparsi di lei. Luca si propone per ottenerne l'affidamento, ma è single ed è omosessuale. Ad aiutarlo ci penserà un'avvocata agguerrita, esperta tanto di legge quanto di umanità.
Volevo un figlio maschio (Neri Parenti): 05/10
Alberto è un marito e un padre felice. Ha però un cruccio: avere solo figlie femmine. Il film racconta la storia di Alberto che, grazie a una magia, si ritrova improvvisamente padre di quattro figli maschi.
Phobia (Antonio Abbate): 05/10
Dopo aver abbandonato da anni il casale di famiglia, Chiara torna dalla sua famiglia insieme a Michela, una sua amica. Nel passato di Chiara c'è un trauma non superato: si sente responsabile di un incendio alla stalla avvenuto quand'era bambina e che ha ridotto permanentemente a letto, collegato alla bombola dell'ossigeno, il padre. Tutti sono pieni di rancore. Quando nel cuore della notte Chiara si sveglia, Michela non c'è più e sono scomparse anche le sue cose. Chiara si alza e chiede ai familiari se l'hanno vista, ma questi sostengono che non esiste: Chiara è venuta da sola. Chiara, sconcertata e preoccupata, precipita così in un mistero inatteso e intricato.
La fortuna è in un altro biscotto (Marco Placanica): 06/10
In una città portuale di provincia Leo ha un piccolo negozio di oggettistica e modesto antiquariato. Le cose non gli vanno bene, e si fa sempre più presente la minaccia di uno strozzino. Leo è disposto a tutto, per evitare lo strozzino, con una tanica di benzina e con l'aiuto di un ragazzo cinese, trasforma il suo negozio in un cumulo di cenere. È disposto anche a rubare. A rubare un quadro di valore: la tela di un esponente delle avanguardie del Novecento. Il quadro si trova nella villa di un facoltoso imprenditore, collezionista d'arte, aspirante sindaco nella lista "Famiglia Unita". Destino vuole che il figlio dell'imprenditore e la figlia dello strozzino abbiano una relazione..
Il vuoto (Giovanni Carpanzano): 06/10
Giorgio e Marco vengono da due mondi diversi: il primo è il figlio di un avvocato affermato, il secondo di un agricoltore, lotta per emanciparsi dalla periferia di una città del profondo sud. Entrambi sognano un amore travolgente e soprattutto, per motivi diversi, brucia- no dalla voglia di emergere. La forza che li ha attratti li costringerà a combattere per stare insieme. Il 'vuoto' che li spinge l'uno verso l'altro porterà i protagonisti ad inseguirsi, camminando in bilico proprio sul vuoto che li attrae: due ragazzi e un sentimento inaspettato
La luna sott'acqua (Alessandro Negrini): 09/10
Un visionario affresco nel tempo dalle atmosfere oniriche a Erto, paese devastato dalla tragedia del Vajont, diviso tra il desiderio di rinascita e il bisogno di preservare la memoria di un passato doloroso. Un ritratto onirico che oscilla tra realtà e sogno e sul crinale di una domanda: qual è il confine tra il preservare la propria memoria e la necessità di sopravvivere al dolore e ritrovare una speranza?
Doppio passo (Lorenzo Borghini): 12/10
Dopo che la Carrarese Calcio è stata promossa in serie B con cinque giornate di anticipo, il suo storico capitano Claudio Russo decide di esaudire uno dei più grandi desideri della sua vita e apre un ristorante con sua moglie Gloria grazie anche al prestito del suo amico Sandro Costa. La fortuna però gli volta improvvisamente le spalle. Cerca di arrangiarsi come può finendo per accettare di andare a lavorare nella cava. Ma i soldi guadagnati non bastano, il suo matrimonio va in crisi e la sua vita, di conseguenza, si trasforma in un inferno. Per provare a uscirne fuori, dovrà mettere in discussione la sua integrità morale.
Gli ospiti (Svevo Moltrasio): 12/10
Un casale sparso in mezzo al verde, nove amici che si conoscono da una vita, un bambino che dorme. Poi si accorgono di un intruso, tale Marco. Ma Marco dice che quella è casa sua, anzi, che la sta vendendo e per questo ha lasciato la porta d’ingresso aperta. Il film è una black comedy esclusivamente finanziata grazie a una campagna di crowdfunding.
L'ultima volta che siamo stati bambini (Claudio Bisio): 12/10
Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l'amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito. Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono il fratello Vittorio, milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell'Istituto per gli orfani che ospita Vanda.
Me contro te - Vacanze in Transilvania (Gianluca Leuzzi): 19/10
Nel laboratorio ormai abbandonato del Signor S., Viperiana, Perfidia e la banda dei Malefici stanno tramando un piano malvagio per distruggere i Me Contro Te e il mondo intero: oscurare il Sole con il prezioso diamante delle paure e rendere la Terra un posto buio e desolato. Ma il diamante è nascosto nel posto più spaventoso del Pianeta: il Castello del Conte Dracula in Transilvania! Sofì, Luì, Chicco, Tara e Ajar partono così per la Transilvania, mentre il Signor S. si mette sulle tracce dei Malefici. Qui i nostri amici dovranno vedersela con il Conte Dracula in persona, il suo fedele servitore Patumièr, e sua figlia Ombra. Attraverso passaggi segreti, quadri parlanti e nuovi amori, il gruppo di amici imparerà ad affrontare le proprie paure e realizzerà che le diversità sono un valore e non un limite e non bisogna temerle"
Un weekend particolare (Gianni Ciuffini): 19/10
Elena e Claudio si rincontrano a Malta nello stesso hotel in cui era finita la loro burrascosa storia d'amore. Sarà questo incontro inaspettato a far rinascere in loro la voglia di rivalsa dell'una sull'altro ma anche, forse, il desiderio di recuperare qualcosa che entrambi sentono di avere perduto. Tra sorprese, colpi di scena e combattivi pretendenti che non si danno per vinti, riuscirà la magia dell'isola a riannodare i fili strappati del loro amore?
Mi fanno male i capelli (Roberta Torre): 20/10
Una bella signora bionda sulla spiaggia, orme, onde, lei che raccoglie qualcosa dalla sabbia. Poi si avvicina a un ragazzo e gli dice di essersi perduta. Da una casa vicina un uomo la osserva: Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, la accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film di Monica Vitti. Antonioni, Michele Placido, Alberto Sordi, con il quale lei dialoga attraverso uno specchio, abiti, cappelli, sentimenti, sperdimenti.
Holiday (Edoardo Gabbriellini): 23/10
Veronica, dopo un lungo processo e due anni di prigione per l'omicidio della madre e del suo amante, viene riconosciuta innocente. Ha solo vent'anni e tutta la vita davanti, ma è difficile guardare al futuro quando gli occhi di tutti sono ancora rivolti a quel tragico evento. Attraverso i ricordi suoi e della migliore amica Giada, riavvolgeremo il nastro di una storia che più avanza, più si fa ambigua.
C'è ancora domani (Paola Cortellesi): 26/10
Paola Cortellesi fa il suo esordio alla regia con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra.
Comandante (Edoardo De Angelis): 31/10
La storia di Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina che durante la Seconda Guerra Mondiale contravvenne agli ordini del suo comando per portare in salvo i 26 uomini che avevano provato ad affondarlo.
Documentari
La strada infinita (Alberto Valtellina, Paolo Vitali): 03/10
Una mappatura delle "eterotopie" che insistono su un importante asse viario di una città italiana.
Gorgona (Antonio Tibaldi): 06/10
Un sguardo sull'isola-carcere della Gorgona, unico esempio europeo di questo tipo di penitenziario.
Careseekers - In cerca di cura (Teresa Sala, Tiziana Francesca Vaccaro): 09/10
Le persone anziane spesso finiscono con il necessitare di attenzioni e cure particolari. Queste possono provenire da più soggetti: i familiari, le badanti, le strutture definite 'case di riposo' ecc. Il documentario si interroga, grazie alla collaborazione di un gruppo di donne che si occupano da tempo della questione, su quali possano essere le condizioni più favorevoli sia a chi è assistito che a chi assiste. Se l'Italia pensa di poter essere nel prossimo futuro un Paese per vecchi deve ripensare alla proprie modalità di assistenza. Si riuniscono sotto la definizione associativa di "Laboratorio di pensiero e parola" a Fabbrico, cittadina in provincia di Reggio Emilia le donne che si trovano al centro della riflessione che Sala e Vaccaro propongono all'attenzione di chi vedrà questo loro lavoro. Ecco allora, in questa narrazione suddivisa in capitoli, una proposta utopica che però è già stata sottoposta a verifica in un gruppo ristretto
Pasolini - Cronologia di un delitto politico (Paolo Angelini): 16/10
Un film inchiesta alla ricerca della verità politica dell'omicidio di Pier paolo Pasolini
Zucchero Sugar Fornaciari (Valentina Zanella, Giacomo De Stefano): 23/10
Jeff Koons - Un ritratto privato (Pappi Corsicato): 23/10
L'artista che è riuscito a elevare il kitsch e il pop per trasformarli in capolavori come pochi artisti visionari nella storia recente.
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fashionbooksmilano · 6 months
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Robert Capa in Italia
a cura di Beatrix Lengyel
Fond.Fratelli Alinari, Firenze 2013, 192 pagine, 80 fotografie, 23x25cm,  Italiano e inglese, ISBN 9788895849256
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra San Gimignano dal 04/03/2016 al 01/09/2016
Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa, pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita nei campi di battaglia, seguendo i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra cino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina. Settantamila foto scattate in quasi quarant’anni di vita. E in questo volume una selezione che documenta la guerra in Italia negli anni 1943-44: la resa di Palermo, la posta centrale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria o il funerale delle giovanissime vittime delle famose Quattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove impazzano i combattimenti. E i soldati alleati, accolti a Monreale dalla gente, o in perlustrazione in campi opachi di fumo, fermo immagine di una guerra dove cercano – nelle brevi pause – anche il recupero di brandelli di umanità. Settantotto fotografie per mostrare una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. L’obiettivo di Robert Capa tratta tutti con la stessa solidarietà, fermando la paura, l’attesa, l’attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza. In coedizione con il Museo Nazionale di Budapest.
21/12/23
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lamilanomagazine · 2 months
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Napoli: sorpreso a rubare rame e materiale elettrico dal sottosuolo, un uomo tratto in arresto dalla Polizia di Stato
Napoli: sorpreso a rubare rame e materiale elettrico dal sottosuolo, un uomo tratto in arresto dalla Polizia di Stato. Gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, a seguito di una nota pervenuta alla locale sala Operativa, sono intervenuti in galleria Quattro Giornate, per la segnalazione di un cantiere improvvisato con cartellonistica stradale, posta in prossimità di un tombino, che avrebbe potuto creare pericolo alla circolazione stradale.Gli operatori giunti prontamente sul posto, hanno sorpreso un uomo che, travestito da operatore del settore, stava uscendo dal tombino e che, a specifica richiesta dei poliziotti, non ha saputo giustificare il motivo della sua presenza in quel luogo. Gli agenti, con l'ausilio di personale ENEL giunto poco dopo, hanno accertato che il prevenuto, dipendente di un'azienda specializzata nella realizzazione e manutenzione di reti di telecomunicazioni, quest'ultima all'oscuro dei fatti, era intento a tagliare diversi cavi elettrici presenti nel sottosuolo al fine di asportarne il rame per poi rivenderlo; in particolare, il materiale elettrico recuperato dagli operatori, composto da rame, alluminio e ferro, è stato quantificato in 100 kg circa. Per tal motivo l'indagato, identificato per un 56enne di Scafati con precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato e danneggiamento.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 2 months
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Comicus 2024 a Napoli
E’ cominciata la vendita dei biglietti del Comicon Napoli 2024 che si terrà presso la Mostra d’Oltremare, che si svolgerà dal 25 al 28 aprile. Il prezzo del biglietto giornaliero  sarò di 16 euro, mentre con l’abbonamento che garantisce l’accesso a tutte e quattro le giornate della manifestazione si salirà a 38 euro. Continue reading Comicus 2024 a Napoli
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Diretta Torino-Monza ore 15: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni
Il Torino ospita il Monza nel 30° turno di Serie A. I granata stazionano a metà graduatoria con 41 punti e vengono dalla vittoria in casa dell’Udinese dopo i pareggi con Fiorentina e Napoli. Il Monza, invece, è decimo in classifica con un punto in più rispetto a Juric e ha ottenuto quattro successi nelle ultime cinque giornate. In 14 trasferte, la squadra di Palladino ha collezionato cinque…
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giuseppearagno · 7 months
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Chi trase a Montefusco
https://www.nuovairpinia.it/2020/01/23/chi-trase-a-montefusco-rievocazione-dellex-carcere-borbonico/Se posso permettermi e se si fa ancora in tempo, senza nessun intento ironico, solo per suggerire una doverosa iniziativa, un invito lo riserverei a Georgia Meloni, che per il carcere, i carcerati e le carcerate ha una passione così profonda, da aver promesso anni di permanenza tra le loro storiche…
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cinquecolonnemagazine · 3 months
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Quattro Giornate di Napoli: una storia da raccontare sempre
Le Quattro Giornate di Napoli, dal 27 al 30 settembre 1943, rappresentarono un'insurrezione popolare di grande rilevanza storica. La città partenopea si ribellò all'occupazione nazista, scrivendo una pagina memorabile nella Resistenza italiana. Le premesse delle Quattro Giornate di Napoli Dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943, l'Italia si trovò in una situazione caotica. Il governo Badoglio era fuggito a Brindisi, lasciando il paese nel caos e senza un piano per affrontare l'occupazione tedesca. A Napoli, la Wehrmacht era presente con circa 20.000 soldati, intenzionati a sfruttare la città come base strategica per il controllo del Sud Italia. L'insurrezione La scintilla che diede inizio alla rivolta fu l'ordine impartito dai tedeschi ai cittadini napoletani di consegnare le armi. Il 27 settembre, la popolazione si rifiutò di obbedire e iniziò a scontrarsi con i soldati nazisti. La rivolta si diffuse rapidamente in tutta la città, assumendo un carattere spontaneo e popolare. Le barricate Per contrastare l'esercito tedesco, i cittadini napoletani eressero barricate in diverse zone della città. Le strade si trasformarono in campi di battaglia, dove si combatteva con armi rudimentali e con grande coraggio. Dopo quattro giorni di aspri combattimenti, il 30 settembre 1943, i tedeschi furono costretti a ritirarsi da Napoli. La città era stata liberata grazie all'eroismo della sua popolazione. Il significato Le Quattro Giornate di Napoli ebbero un valore storico e simbolico di grande importanza. La rivolta dimostrò la volontà del popolo italiano di opporsi all'occupazione nazista e di lottare per la libertà. Inoltre, rappresentò un esempio per le altre città italiane che si sarebbero poi unite alla Resistenza. Le Quattro Giornate di Napoli sono state commemorate con la Medaglia d'Oro al Valor Militare conferita alla città nel 1944. A Napoli, sono presenti anche numerosi monumenti e lapidi che ricordano i caduti della rivolta. Le Quattro Giornate di Napoli rappresentarono soprattutto un momento di grande unità e di eroismo per la città partenopea. La rivolta contro l'oppressore nazista dimostrò la forza e la tenacia del popolo napoletano, che ha contribuito in modo significativo alla liberazione dell'Italia. Immagine di copertina: Wikipedia (Foto di Pubblico Dominio) Read the full article
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pietroalviti · 9 months
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Le Quattro Giornate di Napoli, il film di Nanni Loy
Nel 1962 il regista Nanni Loy volle dedicare un film alla memoria di Gennarino Capuozzo, undicenne napoletano che perse la vita mentre lanciava una bomba contro un carro armato tedesco, durante l’insurrezione popolare che, alla fine del settembre del 1943, riuscì a cacciare i tedeschi da Napoli prima dell’arrivo degli Alleati. Ecco il film, in edizione integrale per restare aggiornati
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falsenote · 2 years
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The Four Days of Naples (1962)
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