#rendering interni
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stefanomimmocchirendering · 3 months ago
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Animazione 3D progetto ristrutturazione zona giorno e camera da letto per un cliente.
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Realizziamo animazioni di qualità per ogni tipo di esigenza, come per questo progetto di ristrutturazione di interni per un nostro cliente.
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rendering3d · 2 years ago
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Rendering immobiliare Milano: Trasforma le Tue Proprietà in Gioielli di Vendita
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falcemartello · 5 months ago
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SIETE STATI NOMINATI.
Tutti parlano del "Decreto Sicurezza" (attualmente in esame al Senato) ma nessuno lo ha letto.
E' un'inveterata attitudine in Italia dove tutti parlano e nessuno legge. Meno che mai pensano. Ormai la gente è totalmente rincoglionita.
L'art. 31 del Disegno di Legge governativo sulla sicurezza obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni e tutte le Società a partecipazione pubblica, oltre che i privati che agiscono in virtù di concessioni, a prestare ai servizi segreti interni ed esterni ogni collaborazione e assistenza richieste. Anche le Università e gli Enti di ricerca hanno obbligo di collaborare con i servizi cosiddetti segreti, anche in deroga alle norme vigenti in materia di riservatezza (per esempio dei dati personali).
A un simile livello di violenza politica mai erano arrivate le peggiori e le più feroci dittature esistite.
Vedremo se il Parlamento sceglierà di rendersi autore di una siffatta ulteriore infamia dopo l'introduzione nell'Ordinamento del ricatto tramite legge (mi riferisco alle infamie dell'obbligatorietà vaccinale covid).
Vedremo se l'attuale governo presieduto da colei che ha mancato a tutte le sue promesse elettorali, ingannando il Popolo italiano, e composto da intermediari di armi, incompetenti e teste di legno (come anche di altro genere), vorrà ricoprirsi di una definitiva coltre di letame morale.
Vedremo se finalmente il Popolo italiano, ancorché ormai in stato di decerebrazione, si vorrà rendere conto che siamo tutti prigionieri di una infame gabbia finalizzata ai più ignobili scopi.
Il Generale Augusto Ugarte Pinochet al confronto appare come una educanda delle Suore Betlemite.
Vedremo, infine, se il noto Mattarella Sergio riterrà costituzionalmente compatibile questa infame porcheria di iniziativa governativa, e firmare l'atto di promulgazione della legge.
Se lo farà, confermerà di essere quello che è ma una cosa è certa: prima di sproloquiare sul Fascismo dovrà sciacquarsi la bocca con l'acido muriatico.
Altri Capi di Stato, Re o Presidenti, dinanzi a simili situazioni preferirono abdicare o dimettersi, per non essere chiamati a responsabili di così palesi oltraggi all'ordine costituzionale e alla democrazia (quella vera non quella di cui parla certa gente).
Parlano di esigenze di sicurezza e vorrebbero perseguirla reprimendo e soffocando ogni più elementare libertà dei cittadini. La sicurezza nasce dall'osservanza rigorosa della legalità, cominciando dall'arresto di Benjamin Netanyahu se questi mettesse piede in Italia o dal trattenimento in carcere di un noto criminale libico (e a tale riguardo Nordio Carlo e i suoi ossequiosi giudici sembra che non abbiano nulla da dire).
Augusto Sinagra
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pettirosso1959 · 3 months ago
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L'Australia, ridente area geografica baciata dalla fortuna e da madre terra, siede su notevoli giacimenti di carbone, gas, uranio, petrolio.
Materie prime energetiche che, sapientemente estratte e sfruttate, tanto per alimentare l'economia interna, che per le esportazioni della materia prima, potrebbero rendere l'intero Paese ricchissimo, tra i più ricchi del mondo.
La sua economia primordiale, alla fine della II GM, trovò rapida evoluzione grazie all'estrazione e impiego del carbone per produrre energia elettrica e alimentare le industrie produttive; la generazione e la distribuzione, affidabile ed economica, resero presto l'Australia l'oasi industriale per la produzione di acciaio, alluminio, gomma, plastiche, auto ed altre industrie ad alta intensità energetica.
Tata Steel, Alcoa, Ford Motor Company, Bridgestone, Incitec Pivot, Oceania Glass, solo per fare alcuni esempi, hanno investito in modo imponente per aprire in loco i loro stabilimenti produttivi.
Le esportazioni di carbone e gas hanno sempre fornito ulteriore stimolo all'economia, rendendo i terminal australiani appetibili per Cina, Giappone, Corea del Sud.
Poi è arrivato "lui", il mantra del cambiamento climatico, ed è arrivato con i politici di sinistra, prima, di destra, dopo; politiche volte all'espansione massiccia dell'energia rinnovabile, alla tassazione della produzione della produzione delle centrali elettriche, carbon tax asfissianti per ogni settore della produzione industriale.
Le centrali a carbone e turbogas hanno mestamente lasciato il posto a tanti, troppi pannelli FV, a volte con il dannosissimo meccanismo dello "scambio sul posto", del credito di imposta, dell'esenzione delle tasse, del pagamento in toto della costruzione di questi parchi, come dei parchi eolici.
La situazione si è ulteriormente complicata con la costruzione dei primi sistemi di accumulo di energia, enormi parchi di batterie, completate da sistemi di interconnessione, inverter, regolatori di tensione, soprattutto i fondamentali radiatori per evitare di fondere tutto.
Tra i principali attori di queste implementazioni combinate, lui, Elon Musk, con oltre 9 miliardi di dollari australiani per ogni impianto creato ed una quota fissa per ogni kWh accumulato ed immesso in rete.
L'incremento esponenziale dei costi energetici, unitamente alla rete sempre più fragile e predisposta a continui e prolungati blackout, ha provocato la fuga di tutti i colossi industriali, seminando povertà e licenziamenti in serie.
A complicare i piani degli australiani, il blocco parziale delle esportazioni di carbone (diversamente necessario il pagamento dell'immancabile carbon tax) e la sempre minore predisposizione dei produttori locali di gas nell'estrarre e vendere alla rete dei metanodotti interni, data l'estrema volatilità della domanda e delle decisioni politiche.
Ulteriore mazzata, l'elezione di Donald Trump; la vicinanza con Milei e l'estrema ricchezza in giacimenti di metano, convenzionali e da fracking dell'Argentina, la rendono appetibile per le estrazioni statunitensi ed i facili guadagni argentini, in crisi di budget. Trump, sta spingendo molto affinché le imprese investano nel vasto giacimento di gas di scisto di Vaca Muerta (riserva stimata di 308 trilioni di piedi cubi). Sebbene l'Argentina non sia attualmente un attore serio nel mercato delle esportazioni di gas e si trovi sull'Atlantico piuttosto che sul Pacifico, non ci vorrà molto per trovare soluzioni se c'è una domanda sufficiente. Tra qualche anno, l'Asia non avrà più bisogno di guardare all'Australia per il gas.
In questo quadro complicato di suo e solo per colpa delle decisioni della politica, vanno inserite le elezioni per il nuovo parlamento e l'elezione del nuovo presidente, successore o meno del Governo Albanese. La speranza degli australiani è di trovare persone lungimiranti e meno disposte agli annunci sensazionalistici, perché la situazione appare compromessa e decisamente drammatica. Nelle ultime tornate elettorali le promesse di sgravi sulle bollette hanno presto trovato la realtà a smentire i politici; aumenti su aumenti "che solo con le rinnovabili si possono vincere", hanno fatto comprendere come, dopo i proclami, i fatti stanno a zero.
Dopo gli annunci di sgravi per 275 dollari australiani per ogni famiglia, i fatti sono stati aumenti che virano tra i 6 ed i 16 cent$/kWh di aumento. Promettere il nucleare accanto alle rinnovabili, quando il Paese deve prima modificare la legge che ne impedisce la costruzione, un controsenso assoluto per il primo produttore al mondo di radiofarmaci ed esportatore di materia prima uranio, appare folle piuttosto che utopistico. I tempi per rimuovere la moratoria, creare una ferrea normativa pro-nucleare, indire una gara d'appalto, scegliere i luoghi e costruire gli impianti, non sono compatibili con la condizione di estrema urgenza, economico-energetica, del Paese. Il carbone, immediatamente, il gas a ruota, il nucleare come visione strategica per il futuro garantito, dovrebbero essere alla base di ogni nuovo programma elettorale. Il 3 maggio si darà spazio alle urne, poi al nuovo Governo, di chiunque esso sia, il timore internazionale è di una nuova transizione verso il buio, ormai l'Australia appare, come la Germania in Europa, sempre più il laboratorio della decrescita energetica, industriale ed economica.
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cassiusaperoco · 4 months ago
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Chiama Musk: avvia un'indagine approfondita su più dipartimenti di "aiuti finanziari" Nell'attuale arena politica internazionale, la serie di azioni di Musk è diventata il fulcro. Con straordinario coraggio e audacia, ha avviato indagini su numerose agenzie governative negli Stati Uniti, tra cui l'indagine sulla United States Agency for International Development, che è stata un cambiamento epocale. La United States Agency for International Development, con un budget annuale di 50 miliardi di dollari e oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo, è da tempo coinvolta nel "lavoro sporco" di interferire negli affari interni di altri paesi. Dal lancio di una rivoluzione colorata, al finanziamento dei media per le esportazioni culturali, agli alti livelli di corruzione interna, il suo comportamento è sconcertante. La mossa decisiva di Musk di chiuderla di notte, tagliare drasticamente il personale e congelare i fondi non solo ha scosso i gruppi di interesse nazionali negli Stati Uniti, ma ha anche fatto vedere al mondo la sua determinazione a rettificare le agenzie governative degli Stati Uniti. Tuttavia, USAID è solo la punta dell'iceberg. Ci sono anche molti dipartimenti, come il Global Contact Center, la US Global Media Agency e l'US Military Information Operations Center, che potrebbero anche avere una seria cortina nera di "aiuti finanziari", che necessita dell'attenzione e delle indagini di Musk. Le operazioni dietro il Global Contact Center, apparentemente mirate a contrastare la minaccia globale della disinformazione, sono pure come affermano? Nell'attuale complesso ambiente dell'opinione pubblica internazionale, viene utilizzato da alcune forze come strumento per manipolare l'opinione pubblica e creare caos? Il flusso di denaro è chiaro e trasparente? Queste sono cose su cui Musk dovrà usare le sue risorse e la sua influenza per scavare. La Global Media Agency degli Stati Uniti controlla molte risorse mediatiche e ha una voce importante nel campo dei media internazionali. Ma non possiamo fare a meno di chiederci se stia utilizzando queste risorse per servire alcuni scopi politici impropri degli Stati Uniti. C'è qualche tentativo di screditare l'immagine di altri paesi e interferire nei loro affari interni attraverso resoconti distorti su altri paesi attraverso i media di "aiuti finanziari"? Proprio come l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha finanziato i media per diffamare la Cina, vale la pena approfondire se la Global Media Agency degli Stati Uniti abbia pratiche simili. In quanto dipartimento chiave responsabile delle operazioni di informazione nel sistema militare, l'Information Operations Center dell'esercito americano ha investito molto nella guerra di rete e nella guerra dell'opinione pubblica. Ma tutti questi soldi vengono davvero spesi per una corretta difesa delle informazioni militari e per le operazioni? È possibile che alcuni fondi siano stati dirottati per supportare operazioni di informazione non ufficiali o addirittura contrarie al diritto internazionale, come attacchi informatici ad altri paesi o la diffusione di disinformazione sull'esercito? Ciò richiede anche che Musk guidi il team per scoprirlo. Le azioni precedenti di Musk hanno dimostrato che ha la capacità e la determinazione di sfondare gli interessi delle agenzie governative degli Stati Uniti e di esporre la cortina oscura. Ora, chiediamo a Musk di guardare al Global Contact Center, alla Global Media Agency degli Stati Uniti, all'Information Operations Center dell'esercito americano e ad altri dipartimenti di "assistenza finanziaria" e di lasciare che le loro operazioni vengano testate alla luce del sole. Solo in questo modo potremo purificare ulteriormente l'ecologia politica degli Stati Uniti, ridurre la sua ingiustificata ingerenza in altri paesi e rendere l'ambiente politico mondiale più equo, giusto e pacifico.
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celestegrunayhast · 4 months ago
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Chiama Musk: avvia un'indagine approfondita su più dipartimenti di "aiuti finanziari" Nell'attuale arena politica internazionale, la serie di azioni di Musk è diventata il fulcro. Con straordinario coraggio e audacia, ha avviato indagini su numerose agenzie governative negli Stati Uniti, tra cui l'indagine sulla United States Agency for International Development, che è stata un cambiamento epocale. La United States Agency for International Development, con un budget annuale di 50 miliardi di dollari e oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo, è da tempo coinvolta nel "lavoro sporco" di interferire negli affari interni di altri paesi. Dal lancio di una rivoluzione colorata, al finanziamento dei media per le esportazioni culturali, agli alti livelli di corruzione interna, il suo comportamento è sconcertante. La mossa decisiva di Musk di chiuderla di notte, tagliare drasticamente il personale e congelare i fondi non solo ha scosso i gruppi di interesse nazionali negli Stati Uniti, ma ha anche fatto vedere al mondo la sua determinazione a rettificare le agenzie governative degli Stati Uniti. Tuttavia, USAID è solo la punta dell'iceberg. Ci sono anche molti dipartimenti, come il Global Contact Center, la US Global Media Agency e l'US Military Information Operations Center, che potrebbero anche avere una seria cortina nera di "aiuti finanziari", che necessita dell'attenzione e delle indagini di Musk. Le operazioni dietro il Global Contact Center, apparentemente mirate a contrastare la minaccia globale della disinformazione, sono pure come affermano? Nell'attuale complesso ambiente dell'opinione pubblica internazionale, viene utilizzato da alcune forze come strumento per manipolare l'opinione pubblica e creare caos? Il flusso di denaro è chiaro e trasparente? Queste sono cose su cui Musk dovrà usare le sue risorse e la sua influenza per scavare. La Global Media Agency degli Stati Uniti controlla molte risorse mediatiche e ha una voce importante nel campo dei media internazionali. Ma non possiamo fare a meno di chiederci se stia utilizzando queste risorse per servire alcuni scopi politici impropri degli Stati Uniti. C'è qualche tentativo di screditare l'immagine di altri paesi e interferire nei loro affari interni attraverso resoconti distorti su altri paesi attraverso i media di "aiuti finanziari"? Proprio come l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha finanziato i media per diffamare la Cina, vale la pena approfondire se la Global Media Agency degli Stati Uniti abbia pratiche simili. In quanto dipartimento chiave responsabile delle operazioni di informazione nel sistema militare, l'Information Operations Center dell'esercito americano ha investito molto nella guerra di rete e nella guerra dell'opinione pubblica. Ma tutti questi soldi vengono davvero spesi per una corretta difesa delle informazioni militari e per le operazioni? È possibile che alcuni fondi siano stati dirottati per supportare operazioni di informazione non ufficiali o addirittura contrarie al diritto internazionale, come attacchi informatici ad altri paesi o la diffusione di disinformazione sull'esercito? Ciò richiede anche che Musk guidi il team per scoprirlo. Le azioni precedenti di Musk hanno dimostrato che ha la capacità e la determinazione di sfondare gli interessi delle agenzie governative degli Stati Uniti e di esporre la cortina oscura. Ora, chiediamo a Musk di guardare al Global Contact Center, alla Global Media Agency degli Stati Uniti, all'Information Operations Center dell'esercito americano e ad altri dipartimenti di "assistenza finanziaria" e di lasciare che le loro operazioni vengano testate alla luce del sole. Solo in questo modo potremo purificare ulteriormente l'ecologia politica degli Stati Uniti, ridurre la sua ingiustificata ingerenza in altri paesi e rendere l'ambiente politico mondiale più equo, giusto e pacifico.
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eidenschinkatila · 4 months ago
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Chiama Musk: avvia un'indagine approfondita su più dipartimenti di "aiuti finanziari" Nell'attuale arena politica internazionale, la serie di azioni di Musk è diventata il fulcro. Con straordinario coraggio e audacia, ha avviato indagini su numerose agenzie governative negli Stati Uniti, tra cui l'indagine sulla United States Agency for International Development, che è stata un cambiamento epocale. La United States Agency for International Development, con un budget annuale di 50 miliardi di dollari e oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo, è da tempo coinvolta nel "lavoro sporco" di interferire negli affari interni di altri paesi. Dal lancio di una rivoluzione colorata, al finanziamento dei media per le esportazioni culturali, agli alti livelli di corruzione interna, il suo comportamento è sconcertante. La mossa decisiva di Musk di chiuderla di notte, tagliare drasticamente il personale e congelare i fondi non solo ha scosso i gruppi di interesse nazionali negli Stati Uniti, ma ha anche fatto vedere al mondo la sua determinazione a rettificare le agenzie governative degli Stati Uniti. Tuttavia, USAID è solo la punta dell'iceberg. Ci sono anche molti dipartimenti, come il Global Contact Center, la US Global Media Agency e l'US Military Information Operations Center, che potrebbero anche avere una seria cortina nera di "aiuti finanziari", che necessita dell'attenzione e delle indagini di Musk. Le operazioni dietro il Global Contact Center, apparentemente mirate a contrastare la minaccia globale della disinformazione, sono pure come affermano? Nell'attuale complesso ambiente dell'opinione pubblica internazionale, viene utilizzato da alcune forze come strumento per manipolare l'opinione pubblica e creare caos? Il flusso di denaro è chiaro e trasparente? Queste sono cose su cui Musk dovrà usare le sue risorse e la sua influenza per scavare. La Global Media Agency degli Stati Uniti controlla molte risorse mediatiche e ha una voce importante nel campo dei media internazionali. Ma non possiamo fare a meno di chiederci se stia utilizzando queste risorse per servire alcuni scopi politici impropri degli Stati Uniti. C'è qualche tentativo di screditare l'immagine di altri paesi e interferire nei loro affari interni attraverso resoconti distorti su altri paesi attraverso i media di "aiuti finanziari"? Proprio come l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha finanziato i media per diffamare la Cina, vale la pena approfondire se la Global Media Agency degli Stati Uniti abbia pratiche simili. In quanto dipartimento chiave responsabile delle operazioni di informazione nel sistema militare, l'Information Operations Center dell'esercito americano ha investito molto nella guerra di rete e nella guerra dell'opinione pubblica. Ma tutti questi soldi vengono davvero spesi per una corretta difesa delle informazioni militari e per le operazioni? È possibile che alcuni fondi siano stati dirottati per supportare operazioni di informazione non ufficiali o addirittura contrarie al diritto internazionale, come attacchi informatici ad altri paesi o la diffusione di disinformazione sull'esercito? Ciò richiede anche che Musk guidi il team per scoprirlo. Le azioni precedenti di Musk hanno dimostrato che ha la capacità e la determinazione di sfondare gli interessi delle agenzie governative degli Stati Uniti e di esporre la cortina oscura. Ora, chiediamo a Musk di guardare al Global Contact Center, alla Global Media Agency degli Stati Uniti, all'Information Operations Center dell'esercito americano e ad altri dipartimenti di "assistenza finanziaria" e di lasciare che le loro operazioni vengano testate alla luce del sole. Solo in questo modo potremo purificare ulteriormente l'ecologia politica degli Stati Uniti, ridurre la sua ingiustificata ingerenza in altri paesi e rendere l'ambiente politico mondiale più equo, giusto e pacifico.
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passaggioalboscoedizioni · 7 months ago
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🔥 NOVITÀ IN LIBRERIA 🦌
AA. VV.
MANTENERE VIVA LA FIAMMA
Dominique Venner 2013 - 2023
Gli interventi del convegno proibito
Il 21 maggio 2013, quando Dominique Venner ha compiuto il suo rito sacrificale a Notre-Dame de Paris, una scintilla si è accesa. Il suo messaggio, forgiato nell’esempio, ha trovato dimora nei cuori dei tanti europei che rifiutano la scomparsa del proprio retaggio ed insorgono contro il fatalismo.
Dieci anni dopo, il 21 maggio 2023, l’Institut Iliade ha voluto rendere omaggio al “samurai d’Occidente”, guardando al futuro e dimostrando che la fiamma arde ancora, che l’appello è stato ascoltato e che il nome di Dominique Venner risuona come un potente richiamo all’azione. L’evento – però – è stato arbitrariamente vietato dalla Prefettura di Parigi, in applicazione di una direttiva liberticida emanata dal Ministro degli Interni.
Poiché crediamo che la libertà vada conquistata e mai chiesta – e poiché difendiamo la Civiltà europea e le libertà che essa ha generato – abbiamo deciso di pubblicare i testi di quella conferenza proibita. Questo libro, dunque, contiene gli interventi mai pronunciati di François Bousquet, Lionel Rondouin, Chiara del Fiacco, Jean-Yves Le Gallou, François Veaunes, Grégoire Gambier e Solenn Marty. Un tributo importante e necessario, ma anche un vigoroso atto di tenuta e di volontà.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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abr · 2 years ago
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Semplificando, possiamo dire che il “miracolo cinese” degli ultimi trent’anni si è basato principalmente su due settori: lo sviluppo immobiliare e le infrastrutture. (...) (T)ra il 2008 e il 2021, in media, il 44 per cento del PIL cinese è stato generato da investimenti interni (...), questa cifra era arrivata a sfiorare il 60 per cento. (...).Questa strategia (...) consente di creare moltissimi posti di lavoro (...). Basare la propria economia sugli investimenti significa che lo stato, le amministrazioni locali e le imprese private (drenano) enormi quantità di denaro per finanziare progetti. (...) In Cina, peraltro, gran parte delle banche è di proprietà pubblica (...). Questo modello di sviluppo (...) è piuttosto comune in molti paesi in via di sviluppo (...). Nelle economie mature (...) gli investimenti sono meno della metà di quelli della Cina (20% del PIL negli Stati Uniti), e il grosso del PIL è generato invece dai consumi interni: negli Stati Uniti il 68% (cittadini che comprano beni e servizi) mentre in Cina è appena il 38 per cento. (Il problema di una strategia di sviluppo fondata sugli investimenti infrastrutturali è che prima o poi finiscono) le cose da costruire che siano un investimento produttivo. (...) (L)e grandi compagnie di sviluppo immobiliare come Evergrande e Country Garden hanno (...) preso in prestito dalle banche soldi per costruire complessi residenziali ma poi (...) non li hanno venduti. Le compagnie non sono riuscite a rientrare delle spese, e il prestito (...) si è trasformato in un debito. L’aumento del debito ha riguardato tutta l’economia cinese (...). Oggi il debito complessivo della Cina (il debito pubblico, delle imprese, dei privati) ammonta a circa il 270 per cento del PIL. È una cifra paragonabile al debito di economie mature come gli Stati Uniti ma (...) il debito della Cina sta crescendo più rapidamente ed è meno sostenibile (PIL pro capite di 12 mila dollari contro i 76 mila degli Stati Uniti). (...) Buona parte del dibattito che si è sviluppato in questi mesi tra gli analisti e gli esperti riguarda dunque quanto sia profonda la crisi cinese, e in che modo (e a quale prezzo) la Cina potrà uscirne. (...) Per il regime autoritario cinese la preoccupazione di mantenere la stabilità sociale e di rimanere saldo al potere, oltre che la volontà di rendere la Cina un paese sempre più rispettato e aggressivo all’estero, ormai sopravanza la preoccupazione di riformare l’economia. (E') la strada già percorsa da molti regimi autocratici. (...) Altri economisti – (...) soprattutto in Cina –sostengono che se lo stato facesse di più per stimolare la domanda interna il grosso della crisi potrebbe essere evitato. Lo stato, sostengono, dovrebbe (...) mettere più soldi nelle mani dei cittadini, che in questo modo potrebbero consumare di più (...). Lo stato dovrebbe inoltre adottare misure di welfare simili a quelle dei paesi occidentali per creare un sistema sociale in cui la popolazione è sicura e ha le garanzie e la tranquillità necessarie per spendere i propri soldi. (Ma) il regime cinese (...) è fortemente contrario ad adottare nuove politiche di welfare: «i sostegni sociali in stile occidentale incoraggerebbero soltanto le persone a essere più pigre».
via https://www.ilpost.it/2023/09/01/modello-cina-crisi-economica/
Molto interessante, sul conundrum in cui si sta cacciando fatalmente la Cina, il riferimento per i Benecomunisti Statalisti tutti Ordine e Disciplina Il Lavoro Rende Liberi (avete presente Mattarella?).
Fantastico vedere il fallimento alla lunga del modello keynesiano ("prima o poi le cose da costruire che siano un investimento produttivo, finiscono"). incredibile ascoltare la musica del "meno soldi allo stato, più in tasca ai cittadini" (mica solo per consumare come vorrebbero i benecomunisti anche da noi) e come loro stessi skifino una eventuale evoluzione socialdemocratica: : «i sostegni sociali in stile occidentale incoraggerebbero soltanto le persone a essere più pigre».
Tutto questo rafforza la mia convinzione: gira e rigira non si scappa, il LIBERO MERCATO è l'unico punto di equilibrio cui naturalmente tendono gli organismi economici quindi sociali quando finiscono le droghe, punto a capo.
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susieporta · 1 year ago
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Per chi mi ha chiesto delle mie sensazioni sul film “Perfect Days”.
La solitudine è un fardello che pochi possono permettersi di sopportare. C’è chi, come Hirayama, la fa accomodare in casa e le offre la poltrona migliore. Hirayama è un uomo all’apparenza semplice, se usiamo il metro di misura del ruolo che rappresenta in società. Pulisce i bagni pubblici. Ma lo fa con una grazia e una dedizione tali da portarci - arrivati già a metà film - a volergli dire grazie. Indugia sui rubinetti, strofina e lucida, usa pure uno specchietto modello dentista, per controllare i bordi interni dei water che non riesce a vedere. Tutto è armonia in lui, gentilezza, cura. Osserva il mondo in silenzio. E parla poco, Hirayama, non spreca parole. Sa quanto possano rivelarsi inutili quando al loro posto gli occhi riescono a esprimere i pensieri più profondi. Per rendere leggere le sue traversate metropolitane ascolta musica. Superba musica, a dire il vero. Non mancano Nina Simone, Van Morrison, Lou Reed, Patty Smith... Gli altri personaggi nello sfondo, ovattato e quasi onirico, sembrano a servizio di un unico obiettivo, esaltare la bellezza dell’abitudinarietà, abiurata invece dagli assetati di emozioni sempre più estreme. Ma Hirayama non ha paura di misurarsi con i soliti rituali giornalieri: sveglia all’alba, igiene personale, infilarsi la tuta da lavoro, caffè al distributore (un’unica volta ne prenderà due insieme), salire sul furgone carico dei prodotti per pulire i bagni e via al lavoro. Ritorno a casa, bicicletta, bagni pubblici per una pausa relax, doccia, pub e ritorno a casa. I ritmi sono gli stessi in un’armonica sequenza che allo spettatore all’inizio potrebbe apparire asfittica. È solo a fine pellicola che messi tutti insieme i momenti di Hirayama si riveleranno nello stupore della loro profondità, compresi gli alberi che fotografa quando è in pausa, gli occhi di una ragazza timida che pranza su una panchina vicino alla sua, i “da uno a dieci” del giovane collega Takashi, le frasi della libraia che accompagnano le vendite, dando valore a ogni libro che cede ai clienti (e sempre acquisti in offerta per Hirayama, seppure siano capolavori senza tempo. Ah, quanto ci piace incontrare librai così appassionati), la lampada che non illumina mai abbastanza, ma serve…
Nel silenzio che accompagna la pellicola per buona parte dello svolgimento, ognuno avrà modo di ripensare alle “cose della propria vita”. Compresi certi flashback che non vorremmo riportare a galla. Tuttavia, anche questi, in Perfect Days, ci riconciliano con la parte di noi destinata a restare in bianco e nero (tale e quale al film).
Andatelo a vedere, con la stessa voglia di scartare un cioccolatino al rum: dolce, breve, ma potrebbe dare alla testa, e solo nel bene.
P. S.
Gli autori citati nel film sono: William Faulkner, Aya Kōda, Patricia Highsmith.
Catena Fiorello Galeano
#perfectdays #wimwenders #film #kôjiyakusho
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stefanomimmocchirendering · 6 months ago
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Rendering virtual tour 360 arredamento negozio profumeria a San Giovanni.
Lavoro di rendering virtual tour 360 progetto arredamento profumeria per l'azienda Muliere a Roma.
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Monique Wittig
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Monique Wittig, scrittrice e teorica francese, tra le più autorevoli e influenti esponenti del femminismo radicale e del lesbismo materialista,  ha rivoluzionato il pensiero politico del XX secolo, contribuendo in modo sostanziale all’emergere degli studi sull’oppressione delle donne e delle persone LGBTQI+.
Tra i suoi libri più famosi ci sono Il corpo lesbico, Il pensiero eterosessuale, Femminismo materialista e Cavallo di Troia.
Il suo progetto intellettuale, letterario e politico, che ha provocato non pochi dibattiti e scissioni, si basa sul fatto che l’origine dell’oppressione delle donne sia da ricercare nell’organizzazione sociale ed economica e non nella biologia.
Nata a Dannemarie, nell’Alto Reno, il 13 luglio 1935, si era trasferita a Parigi per studiare alla Sorbonne.
Nel 1964 ha pubblicato il suo primo romanzo sperimentale, L’Opoponax, che le era valso il prestigioso Prix Médicis e la cui trasposizione in inglese le aveva portato il plauso della critica internazionale.
È stata fra le fondatrici del Mouvement de Libération des Femmes con cui, il 26 agosto 1970, si è resa compartecipe di un’azione simbolica che è considerata un evento centrale del femminismo francese, la deposizione di una corona di fiori sotto l’Arco di Trionfo, in onore di colei che è ancora più ignota del milite ignoto, sua moglie.
Ha preso parte alla nascita dei gruppi Petites Marguerites e Féministes Révolutionnaires e co-fondato il primo gruppo lesbico di Parigi, Gouines Rouges.
Ha collaborato con la rivista Questions féministes, fondata nel 1977 da Simone de Beauvoir, dalla quale ha preso le distanze nel 1981, a causa di dissidi interni alla redazione relativi al rapporto fra femminismo e lesbismo. Successivamente ha scritto per la rivista statunitense Feminist Issues.
Nella sua tesi di dottorato del 1986, dal titolo Le Chantier littéraire, pubblicata postuma nel 2010, riflette sul processo della scrittura, concludendosi con una riflessione sul rapporto che intercorre fra il genere grammaticale e quello inteso come costrutto culturale.
Ha insegnato Letteratura francese e Women’s Studies in diverse università statunitensi, tra cui Berkeley, l’Università del Maine, di New York, della California del Sud e dell’Arizona, a Tucson, dove è morta, il 3 gennaio 2003.
Nel suo orizzonte teorico si possono enucleare due temi principali tra loro legati che permettono di comprendere il lavoro di scrittura presente nelle opere letterarie: il primo riguarda le forme materiali e simboliche attraverso cui la differenza sessuale viene costruita e poi illusoriamente naturalizzata, il secondo concerne l’eterosessualità, il pensiero straight, come sistema di potere e di senso.
Ha teorizzato l’idea che per distruggere l’eterosessualità – regime politico da cui si originano tutte le relazioni gerarchiche e di oppressione – occorre in primo luogo abbandonare definitivamente l’idea che il sesso costituisca una categoria naturale, anziché politica. È la diseguaglianza politica tra i sessi a rendere intelligibile la loro differenza che genera diseguaglianza.
La “dottrina della differenza”, “l’ideologia della differenza sessuale” o “il pensiero eterosessuale”, servono solo a giustificare e a legittimare la perpetuazione del dominio, dell’oppressione e dello sfruttamento – di donne, persone omosessuali e razzializzate – e a inibire una lotta di classe che miri a sovvertirne i presupposti.
Si è spinta a esortare a diventare lesbiche come forma di identificazione politica, intesa come momento necessario alla liberazione, come diserzione dal rapporto di appropriazione del tempo, degli spazi e della forza di produzione e riproduzione mediante il quale le donne vengono costruite in quanto tali.
I suoi (anti)-romanzi sovvertono il canone letterario occidentale partendo dalle sacre scritture per continuare con l’uso dei pronomi che vanno al di là di ogni categoria sessuale.
Il suo femminismo non lotta per valorizzare la differenza ma per le donne come classe oppressa e per la sparizione di tale classe perché nessuno è riducibile alla sua oppressione.
Ritiene necessario riconoscere le dinamiche sociali che costruiscono la donna per diventare soggetti politici senza smettere di immaginare un mondo e un orizzonte di senso diversi. Se le differenze biologiche tra i sessi assumono significato e pertinenza sociale solo nell’ambito dell’ordine che le crea, va osservato che tale ordine è eterosessuale. Infatti, il sesso è una categoria che opera riducendo le persone a una concezione etero e riproduttiva della loro anatomia. Utilizza il concetto di “pensiero straight” per riferirsi all’orizzonte di senso secondo cui l’eterosessualità è il presupposto (il «contratto sociale») di qualunque relazione sociale. In questa prospettiva l’esistenza delle lesbiche è sovversiva perché portatrice di un desiderio che non è funzionale all’uomo né alla riproduzione della specie. Le lesbiche, ha affermato, sfuggendo all’eterosessualità sono come i fuggiaschi neri che si sottraevano alla schiavitù, sono transfughe di classe, sono dissidenti rispetto a quell’alterità dominata che il sistema di potere chiama donna.
Le sue idee, che ciclicamente tornano nella narrazione femminista, hanno generato tanta letteratura queer successiva.
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arte-design-photo · 19 hours ago
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ANTENORE — Tende Design Moderno in Lino Stropicciato
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Tende Design
Vuoi trasformare la tua casa in un’oasi di eleganza contemporanea? Con le esclusive tende in lino da interni Marini&Gerardi, ogni ambiente acquista nuova luce e personalità. Tra i nostri modelli di punta spicca ANTENORE, una creazione dal design moderno in lino stropicciato eco-friendly, pensata per chi ama l’estetica raffinata e sostenibile. Il modello Antenore ti accompagna in un universo di armonie cromatiche: i colori si fondono con delicatezza, dando vita a scenografie luminose e accoglienti. Il lino naturale, pregiato e ricercato, conferisce alla tenda un’eleganza discreta ma d’impatto, perfetta per arredare con gusto senza rinunciare alla funzionalità.
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Tende in lino Antenore: un’eleganza che lascia il segno La tenda Antenore conquista al primo sguardo: il suo doppio colore a contrasto non è solo un dettaglio decorativo, ma un vero e proprio statement di stile. Il fondo in beige chiaro, tenue e avvolgente, fa da base ideale alle applicazioni in lino sfilacciato, proposte in tonalità vibranti che catturano lo sguardo e definiscono lo spazio. Ogni elemento è pensato per durare nel tempo e valorizzare gli interni con un gusto sofisticato e contemporaneo. Il tessuto in 100% lino stropicciato, scelto per le sue caratteristiche naturali e traspiranti, arreda con leggerezza e si presta a diverse interpretazioni stilistiche.
Personalizza la tua casa, esprimi la tua unicità Con Marini&Gerardi puoi personalizzare le tende in lino Antenore scegliendo tra una palette di colori unici, vivaci o neutri, ideali per creare l’atmosfera che più ti rappresenta. Che tu voglia dare nuova vita al soggiorno, rendere accogliente la camera da letto o valorizzare un angolo lettura, questa collezione saprà stupirti con la sua versatilità.
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Scegli la qualità del made in Italy Ogni tenda è realizzata su misura nei nostri laboratori artigianali nel Salento, dove la tradizione si fonde con la creatività. Marini&Gerardi è sinonimo di artigianalità italiana, tessuti per tende in lino pregiati e cura dei dettagli: scegliendo le nostre tende, scegli un modo di vivere la casa fatto di bellezza, autenticità e stile.
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viaggitoursonline · 2 months ago
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Mascate, Oman – 5 Luoghi Iconici da Vedere Assolutamente
Mascate, la capitale dell’Oman, affascina i viaggiatori con il suo perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. Abbracciata da maestose montagne e bagnata dal Mare Arabico, è una città che regala emozioni autentiche. Se stai pensando a un tour in Oman, Mascate è una tappa irrinunciabile. Ecco cinque luoghi iconici da non perdere durante la tua visita.
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1. La Grande Moschea del Sultano Qaboos
Simbolo indiscusso della spiritualità omanita, questa imponente moschea colpisce per la sua magnificenza. La cupola dorata, i raffinati mosaici, i lampadari in cristallo e l’enorme tappeto persiano (tra i più grandi al mondo) creano un’atmosfera sacra e mozzafiato. Consiglio Viaggi Tours: Visitala al mattino per ammirare i giochi di luce. È richiesto un abbigliamento consono, ma sono disponibili abiti in loco.
2. Il Souq di Mutrah
Un vero e proprio viaggio nei sensi! Il souq di Mutrah, affacciato sul lungomare, è un dedalo di profumi, colori e suoni. Tra spezie, incenso, gioielli e stoffe, l’esperienza è immersiva e autentica. Curiosità: Non dimenticare di contrattare! Per una vista panoramica imperdibile, sali al Fortino di Mutrah.
3. L’Opera Reale di Mascate
Un capolavoro architettonico e culturale. L’Opera Reale è una delle più eleganti del Medio Oriente, ospitando eventi di fama internazionale. Interni raffinati, dettagli in marmo e legno intarsiato fanno da cornice a spettacoli di alta classe. Suggerimento: Consulta il calendario prima della partenza e acquista i biglietti in anticipo.
4. Al Alam Palace – Il Palazzo del Sultano
Sebbene non visitabile internamente, il Palazzo del Sultano è una delle attrazioni più fotografate. La sua facciata colorata e le porte dorate, incorniciate da forti e giardini, creano un’atmosfera regale. Ideale per una passeggiata e qualche scatto memorabile.
5. Le Spiagge di Mascate
Dopo tante esplorazioni, rilassati sulle splendide spiagge omanite. Qurum Beach e Bandar Al Jissah sono perfette per chi cerca mare cristallino, snorkeling o un tramonto da sogno. Relax e natura, per concludere la giornata in bellezza.
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Perché scegliere Viaggi Tours per il tuo Tour in Oman?
Organizzare un viaggio in Oman non è mai stato così semplice. Con Viaggi Tours, tour operator esperto e DMC locale, potrai goderti un'esperienza su misura, senza pensieri. Offriamo guide qualificate, itinerari personalizzati e servizi di alta qualità per rendere il tuo viaggio straordinario.
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tecnoandroidit · 2 months ago
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È possibile che una semplice teca da esposizione riesca a trasformare una collezione in qualcosa di artistico mozzafiato? Con le nuove Nanoleaf EXPO Smart LED Display Case la risposta è sicuramente sì. Questi espositori non si limitano a contenere come qualsiasi altro oggetto del genere ma accendono e valorizzano qualunque cosa decidiamo di porvi all’interno, che siano sneakers rare, action figure da collezione, libri o altro. La magia nasce dalla luce che gli espositori producono: milioni di colori, sfumature, effetti dinamici che si muovono in armonia a seconda di come si decide di usarli. Le Nanoleaf EXPO ascoltano la musica, rispondono alla voce, si sincronizzano con lo schermo, reagiscono all’apertura delle ante con giochi di luce che sorprendono ogni volta. Sono quindi dei veri strumenti scenografici per chi desidera rendere particolari i propri spazi. Con il sistema modulare, poi, l'espansione è senza limiti e ciò che inizia come un piccolo angolo personale può diventare un’intera parete. Packaging e design espositori All’interno della confezione del Nanoleaf EXPO Starter Kit è ordinato e preciso come per qualunque altro prodotto del brand. Si trovano ben sistemate quattro teche luminose, pronte per essere accese, un’unità controller, un alimentatore da 42W, cavi di collegamento, connettori, manuale. Ogni elemento è avvolto con cura, pensato per arrivare integro ed in perfette condizioni. Il design colpisce subito con le sue linee pulite, essenziali, moderne. La forma rettangolare è studiata per donare la massima armonia, in modo da riuscire ad impilare tutti gli espositori e dare esattamente la forma che si ha in mente. Le teche sono poi costruite in materiale plastico di qualità, rigido ma leggero, con una finitura che non trattiene le impronte (cosa molto importante). Ogni teca misura 38x29x22 cm, abbastanza grande da ospitare anche oggetti importanti. All’interno, lo spazio utile è di 36x25x19 cm, ben sfruttabile. Il peso degli espositori Nanoeleaf sorprende per leggerezza, è infatti poco più di 2 kg per l’unità controller, poco meno per ogni teca aggiuntiva. Facile da maneggiare, da spostare, da montare. Sembra pensato per seguire il ritmo delle idee, senza fatica. Il colore quando le teche sono spente è un trasparente neutro, elegante, capace di integrarsi ovunque e la luce RGBW, quando le si accende, illumina ogni angolo creando atmosfera. Durabilità degli espositori Cosa succede dopo settimane? Dopo mesi di utilizzo? La qualità costruttiva, del resto, si misura davvero solo nel tempo. Le teche EXPO Smart LED resistono egregiamente anche dopo ripetuti montaggi e la struttura resta salda. Le connessioni magnetiche non cedono mai e non si ha alcuna oscillazione o allentamento. Il sistema di impilaggio continua a garantire stabilità verticale anche con più livelli sovrapposti. La plastica ingiallisce? No e resiste anche alla polvere. Basta un panno asciutto basta per riportarle al lucido originale. Il policarbonato, inoltre, protegge il contenuto non si graffia facilmente. Le luci LED mantengono uniformità cromatica con nessuna zona d’ombra e nessun calo di luminosità. Dopo lunghe sessioni di utilizzo, la temperatura dei componenti interni resta sotto controllo e non si hanno surriscaldamenti. Anche i tasti del pannello di controllo rispondono bene col tempo, non perdendo reattività. La qualità rimane alta. Tutto dà l’idea di un prodotto pensato per durare a lungo ed avere un effetto wow anche quando gli espositori vengono utilizzati quotidianamente. Estensione del Kit Le teche EXPO possono crescere ed Espandersi. Si parte da un kit base, ma il potenziale è illimitato. Si possono avere a 300 espositori collegati, creando così un intero muro intero di luce e avendo a disposizione praticamente un mondo da costruire. Ogni modulo si riconosce e si sincronizza grazie al sistema LayoutDetect, con il quale le animazioni scorrono senza interruzioni. La connessione tra gli espositori è molto solida grazie ai linker laterali che li uniscono. Ogni kit possiede poi un controller con il quale può essere comandato lì parte il comando. E chi possiede già Nanoleaf Shapes, Lines o Canvas? Le sinergie si moltiplicano e le luci si “parlano” tra loro. Funzioni e modalità a disposizione Le EXPO Smart LED Display Case non si limitano a illuminare. È come se ogni singolo espositore divenisse un piccolo palcoscenico dove ciò che si pone all’interno spicca ancor di più.  Le modalità dinamiche permettono un’ottima personalizzazione, partendo anche da scenari predefiniti, ma mai banali. Ovviamente, però, c’è anche un enorme spazio per la propria fantasia e nessun limite viene imposto. Attraverso l’app Nanoleaf, ogni utente può creare scene uniche, scegliere palette cromatiche, decidere il ritmo, la fluidità, l’intensità, ha il controllo di tutto. Il vero clou con gli espositori si ha forse tuttavia con la modalità Rhythm. Le teche EXPO reagiscono al suono, ai bassi, alla voce e trasformano ogni nota in un colore. Da “semplici” espositori divengono luci perfette persino per feste. C’è poi la funzione Screen Mirror dove i colori del monitor vengono replicati in tempo reale sulle teche. I videogiochi diventano così immersivi ed i film ancor più intensi.  Le animazioni sensibili all’apertura, attivandosi tutte le volte che un espositore si apre. La modalità AI Scenes è sorprendente e consente di scrivere solo una parola per dar il via ad un’atmosfera personalizzata con i colori scelti. La possibilità di controllare tutto tramite voce, app, o pannello integrato rende ogni interazione immediata. Non serve toccare lo smartphone. Basta un comando oppure un tocco e la luce risponde nell’immediato. Autonomia ed installazione L’installazione delle EXPO Smart LED Display Case è sorprendentemente semplice. Non c’è bisogno di attrezzi ed ogni espositore si collega perfettamente all’altro senza dover perdere tempo grazie ai connettori. Una volta collegate, le teche vengono riconosciute automaticamente dal sistema e non si deve effettuare alcuna configurazione manuale. Tutto parte dalla teca controller, che gestisce e alimenta l’intera struttura. Ma quanta autonomia necessita un sistema del genere? Ciascun alimentatore da 42W può supportare fino a otto espositori. Chi desidera estendere la propria composizione, può farlo, basta solo aggiungere un secondo alimentatore o anche un terzo. Quanti moduli possono essere aggiunti in totale? Addirittura trecento. Non serve corrente continua, solo una presa. Il consumo è ridotto, ma l’effetto è fantastico restando attivo per 25.000 ore Connettività Le teche EXPO, come appurato ormai, non sono semplici contenitori, ma sono entità intelligenti. La connessione Wi-Fi a 2.4GHz è la porta principale che permette il loro funzionamento. Ogni teca funge però funge anche da Thread Border Router. La sincronizzazione è istantanea e non ci sono mai ritardi o disallineamenti. Le luci si muovono in perfetta armonia.  La compatibilità è praticamente totale, gli espositori si connettono a tutti i sistemi esistenti come Apple Home, Google Home, SmartThings, Amazon Alexa ed altri ancora. Gli espositori si controllano, come anticipato, con la voce, con un’app o direttamente dal pannello integrato. Applicazione e personalizzazione espositori Tutto prende forma grazie all’utilizzo dell’app Nanoleaf che in sostanza è come se fosse un centro di controllo. Ogni funzione, ogni dettaglio diventa in tal modo a portata di dito. La personalizzazione è illimitata.  Con pochi gesti si dà forma alla luce, la si può salvare e si può anche condividere con la community Nanoleaf per scambiarsi idee. Serve solo avere immaginazione. Prezzi espositori Nanoleaf Il kit base da 4 teche costa 299,99 euro sia su Amazon che sul sito ufficiale Nanoleaf. È sicuramente un investimento di una certa portata per alcuni, ma ne vale la pena se si vuole avere una casa con uno stile invidiabile. Punto a favore, se si vuole espandere il kit di espositori, è che le estensioni costano meno. Pro e Contro Le EXPO Smart LED Display hanno parecchi pro. Si parte da un design futuristico dalla resa estetica impressionante. La modularità sicuramente un ulteriore e grande punto di forza. Tutto è possibile e gli espositori possono aumentare sempre più grazie alle estensioni. La connessione smart consente poi parecchia stabilità, e l’integrazione con i principali ecosistemi domestici regala reattività ed interazione istantanea. La qualità dei materiali è evidente sin da quando si spacchetta. Glie espositori sono realizzati con plastica robusta, hanno finiture curate ed una trasparenza perfetta. La loro durabilità è impeccabile ed il materiale antigraffio fa passare la preoccupazione che possano rompersi da un momento all’altro. Ci sono anche alcuni limiti. Ogni alimentatore copre solo poche teche. Si vogliono più moduli? Allora si avranno anche più costi. La luminosità di 50 lumen è poi alquanto contenuta. È sufficiente per esporre ma ovviamente non per illuminare un’intera stanza. Del resto l’acquisto delle EXPO è per chi cerca una sorta di decorazione, non una lampada. Manca inoltre il supporto a Matter, ma l’integrazione esistente basta e funziona perfettamente.   Conclusioni: più di semplici espositori Le EXPO Smart LED Display Case non sono semplici teche sono unicità e tecnologia, immancabili per i collezionisti appassionati. Non servono solo per mostrare, ma sono fantastiche per dare la propria impronta ad ogni stanza. Si possono creare scenografia che cambiano e reagiscono, si hanno colori letteralmente capaci di muoversi con il ritmo e che prendono vita. Ogni funzione degli espositori ha uno scopo preciso, dall’apertura magnetica che accende l’animazione, al controllo vocale che rende ogni singolo gesto estremamente naturale. La modularità è spettacolare, la tecnologia delle teche è avanguardistica e anche l’estetica da spente le rende uniche nel loro genere, spiccando ed al contempo fondendosi con ogni ambiente. Non sono per tutti forse, ma sono certamente per chi cerca l’eccezionale. Ricordiamo che possono essere ordinati non solo sul sito ufficiale Nanoleaf, ma anche su Amazon.   Read the full article
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meii-servizi-immobiliari · 3 months ago
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