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#rendernation
daverazor · 2 years
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vadaviaaiciap · 1 year
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Erik Tegner, famoso reporter francese, è andato a Lampedusa, e ammette lui stesso, che un funzionario della UE, gli ha detto di non filmare assolutamente né intervistare i migranti, perché ammettono davanti alla telecamera, di trovarsi lì, solo per motivi economici... Quindi come abbiamo sempre saputo, la UE sovvenziona viaggio e cash, così trasforma i migranti economici in rifugiati di guerra, per renderne impossibile l’espulsione. Cioè per loro, è solo lavoro. Poi nei rispettivi paesi vengono inquadrati dalle varie Onlus come la Caritas, che a loro volta pagano un "piccolo pizzo" alle stesse associazioni umanitarie...e il denaro gira (il nostro denaro) Migranti e poveri, portano un fiume di denaro a queste associazioni.
@liberaveritas
(https://twitter.com/itsmeback_/status/1703396046963929419?t=UMPaoMjMsTh34LAmOr8ZIQ&s=19)
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grlbts · 16 days
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l'anno scorso ho assistito a una proiezione di un documentario di Herzog introdotta e commentata da lui presente in sala, una bellissima esperienza.
Le posizioni diciamo polemiche di Herzog sui documentari e sul cinema verite sono ben note e spesso riportate come citazioni in forma tagliuzzata e ridotta in modo da farle sembrare più assurde di quello che sono in realtà, perché oggi non c'è mai tempo di approfondire niente.
In questa occasione ovviamente gli è stato chiesto di renderne conto e in poche parole che non riuscirò mai a ripetere si è addentrato nei risvolti poetici, politici e filosofici che mi hanno fatto riflettere tanto e mi tornano in mente ogni volta che mi capita di leggere qualcuno straconvinto di avere scoperto come va il mondo da un videoclip montato ad arte visto sui social media.
Una cosa però del discorso me la ricordo bene e vorrei appuntarmela qui, tra un commento e l'altro Herzog ha detto pensate alla pietà di Michelangelo e come sia evocativa anche se maria è ritratta come una ragazza e appare più giovane del figlio che regge tra le braccia.
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crazy-so-na-sega · 1 year
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armi di migrazione di massa
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Fu Gheddafi a darne una dimostrazione nel 2004, quando ottenne la revoca delle sanzioni da parte dell'Unione Europea: la paura dell'immigrazione e dell'arrivo in massa di rifugiati poteva essere sfruttata come un'arma temibile, era sufficiente poter alimentare, manipolare e sfruttare il fenomeno migratorio.
Questo libro è la prima ricerca sistematica secondo un metodo consolidato di corporative history che studia la teoria e la pratica di questo irrituale strumento di persuasione: sono passati in rassegna più di cinquanta casi dal 1953 al recente passato, con particolari approfondimenti dedicati a vicende paradigmatiche, da Cuba al Kossovo, da Haiti alla Corea.
Tesi dell'autrice è che i grandi numeri di rifugiati rappresentino una minaccia utilizzata da realtà politiche per perseguire propri obiettivi, a volte contro le democrazie liberali (particolarmente esposte nei confronti delle dinamiche migratorie), altre nei confronti di differenti regimi. Due sono le formule principali tramite cui la pressione diventa un allarme: mandare in crisi gli Stati bersaglio sommergendoli con flussi umani così numerosi da renderne impossibile l'accoglienza, oppure ricattarli per ottenere dei vantaggi politici, economici o militari.
L'analisi rigorosa esplicata in queste pagine assume particolare rilevanza alla luce degli ultimi anni, che hanno visto esodi di proporzioni impensabili. Quali sono le dinamiche di un attacco basato sull'emigrazione? Come difendere allo stesso tempo le persone fatte fuggire dalle proprie terre e le nazioni che vedono in questi spostamenti una minaccia per sicurezza, identità e risorse? Ancora una volta, la conoscenza oltre le ideologie, per comprendere una guerra asimmetrica che sta scrivendo la storia del terzo millennio.
.....
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sentimentalismi · 1 year
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ho appena chiamato per prenotare una visita medica
IO NON MIA MADRE IO
DI MIA SPONTE SIGNORI DELLA CORTE
sarà stata una botta di anzianità presa nelle 2 ore e 46 di attesa dal medico, quei vecchiacci mi avranno contagiato con la loro malattia
temo di dover renderne conto all'associazione ultra 50enni...
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dclblog · 10 months
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A Haunting in Venice (O-Ton)...
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...hält in mir den älteren Wunsch lebendig, Kenneth Brannagh möge seine Hercule Poirot-Reihe noch viele Jahre fortsetzen und fügt den neuen hinzu, dass er dabei gerne vermehrt auf die unbekannteren Fälle aus Agatha Christies illustrem Werk zurückgreifen möge, weil ich hier zum ersten Mal keinen Schimer von der Auflösung hatte und mich über eine latent gruselige Atmosphäre freute, die man in den oft verfilmten allgemein bekannten Titeln kaum antraf.
Wie schon seine beiden Vorgänger erfindet dieser Film kein Rad neu und ist am Ende nichts, was wochenlang im Gedächtnis bleibt, doch der Mix aus Retro-Rätselraten, Edelcast und der versierten Regie Brannaghs überzeugte mich auch in seinem dritten Anlauf - zumal "A Haunting in Venice" im Direktvergleich auch im Visuellen deutlich nach Punkten gewinnt, weil die auf Stelzen gebaute Stadt entweder größtenteils echt oder deutlich einfacher zu rendern war, als ein Zug im Schneesturm sowie alles, was uns Brannagh im zweiten Teil als Ägypten verkaufen wollte.
Ich bin immer mal wieder ein gar nicht mal so kleiner Fan von solider Hausmannskost, und die liefert diese Reihe getreulich zum nunmehr dritten Mal. Wie eingangs gesagt: gerne mehr davon.
D.C.L.
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cardisimo · 10 months
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Vorrei rendere felici tutte le persone che ho affianco e non sono in grado di renderne felice nemmeno una.
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andre83us · 1 year
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Arte e natura da custodire: nuovi incarichi in Diocesi
Due nuovi incaricati diocesani per tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi: sono don Giovanni Polezzo ed Emanuele Pirani. Nella “loro” San Giorgio, dal 27 al 30 la mostra sulle Valli di Argenta Dio è il più grande artista, su questo non v’è dubbio. Ed Egli è la fonte e il senso ultimo della bellezza. A ognuno di noi spetta saper riconoscere il dono di questo splendore, cercando di renderne…
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serenityspielt · 1 year
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Meine neue große Liebe: Da Vinci Resolve
Okay, das hier wird ein längerer Post also: BEWARE OF THE TEXTWALL :‘D
Wer mich schon länger verfolgt, der weiß vermutlich, dass ich schon einige Programme zur Videobearbeitung ausprobiert habe. Begonnen habe ich für meine ersten Tests mit (und ich schäme mich, das zuzugeben) Windows Movie Maker – Himmel, wie naiv ich vor über  10 Jahren doch war. Zum Glück sind diese damaligen Versuche nur Tests geblieben und ich habe nie irgendetwas davon hochgeladen.
Dann stieß ich auf das „Sony Movie Studio Platinum 12“ – eine Bezahlsoftware für damals rund 30 Euro aus dem Jahre 2013. Und nach anfänglichen Schwierigkeiten war ich doch sehr zufrieden mit dem Programm – es war zu Beginn zwar viel zu umfangreich für meine bescheidenen Verhältnisse und überforderte mich zunächst, aber dank der mitgelieferten Tutorials konnte ich mich doch nach einigen Versuchen mit dem Programm anfreunden und habe es lieben gelernt. Doch wie das mit Software nunmal so ist, wird auch diese irgendwann „outdated“, was mich letztlich dazu bewegte, nach einigen Jahren auf die nächst größere Version umzusteigen: Vegas Movie Studio 15 Platinum (2018).
Hätte ich das Programm damals zum Vollpreis erwerben müssen, wäre ich gute 200 Euro ärmer geworden – glücklicherweise bekam ich als Besitzer einer Vorversion allerdings einen ordentlichen Rabatt und musste nur noch knappe 60 Euro dafür bezahlen und würde erneut nicht enttäuscht. Bis dato habe ich tatsächlich mit dieser Version gearbeitet, da sich die nächst bessere Version (Magix Movie Studio 18 - 2021) als Fehlinvestition für mich erwies. Irgendwann wurde aus „Vegas Movie Studio“ nämlich „Magix Movie Studio“ und obwohl sich zwar auf den ersten Blick nur der Name änderte, veränderte sich auch das Layout im Vergleich zu den vorherigen Versionen und auch die Shortcuts waren plötzlich komplett anders – ohne Möglichkeit diese umzubelegen. Zudem schien die Version aus nicht näher definierten Gründen nicht mit meinem System kompatibel zu sein: Die Videodateien luden sich praktisch tot, die Audiospur wurde immer a-synchroner je weiter ein Video voranschritt und trotz zahlreicher neuer Funktionen war das Programm schlichtweg unbrauchbar für mich.
Also blieb ich bei meiner veralteten 15er-Version – immerhin hatte sie mir zuvor auch treue Dienste erwiesen. Aber wie bereits erwähnt ist sie nunmal nicht mehr die allerneueste Software und kann mit den damals veröffentlichten Funktionen nicht mehr mit den neuesten Programmen mithalten – auch die Hardwarebeschleunigung ist an diesem Punkt komplett ausgereizt und das Rendern von Videos dauert deutlich länger als notwendig.
Da ich demnächst auch einen neuen PC mit komplett aktueller Hardware mein Eigen nennen darf, hielt ich es für eine gute Idee, Audrey I noch einmal zu reanimieren und im Zuge der baldigen Ausmusterung die Festplatte sowie den in die Jahre gekommenen Core i7 noch einmal zu quälen und ein neues Programm zu testen: Da Vinci Resolve.
Gelesen hatte ich bereits einiges zu diesem Programm und spielte schon länger mit dem Gedanken, es einmal zu testen. Bevor ich allerdings den neuen Rechner mit Datenmüll zuschütte, hielt ich es für angemessen, das Programm auf dem alten Rechner erstmal zu testen und zu schauen, ob ich damit überhaupt zurecht komme.
Und ich muss sagen: Die ersten 30 Minuten war ich komplett überfordert. Optisch ist es dem Vegas Movie Studio zwar ähnlich, aber für ein komplett kostenloses Programm (!) verfügt es über derart viele Funktionen, dass ich erstmal völlig erschlagen war. So einen Umfang kannte ich zuvor nicht und musste mir erstmal Youtube-Tutorials ansehen, um überhaupt zu verstehen, wie ich das Programm benutzen musste.
Tatsächlich war ich dann doch recht schnell drin und bin begeistert von den Möglichkeiten, die sich einem bieten, wenn man sich die Zeit nimmt, sich mit allen wichtigen Funktionen auseinanderzusetzen.
Vor allem die Funktion zur Beschleunigung von Videos für Timelapses kommt mir sehr zugegen, da sie deutlich präziser ist als Vegas Movie Studio. Zuvor war es eigentlich eher ein „zurechtraten“, wie sehr man ein Video nun beschleunigt hatte – jetzt kann ich alles auf die gleiche Beschleunigung einstellen, was bei mehreren Videos, die man zusammenfügen will, äußerst praktisch ist. Auch lädt das Programm alle Videodateien deutlich schneller, wenngleich die Wiedergabe innerhalb des Programms etwas stottert. Das Endresultat überzeugt allerdings, weshalb ich vermutlich mit Audrey II gleich auf Da Vinci Resolve umsteigen werde.
Vegas Movie Studio bietet zwar mit jeder Version diverse Zusatzprogramme an, die ich bislang auch in OBS zur Audiokorrektur genutzt hatte, aber dafür finde ich sicher auch eine andere Lösung.
Wer also mit Video-Editing beginnen will, dem kann ich Da Vinci Resolve nur wärmstens empfehlen – auch wenn das Programm nicht besonders intuitiv für absolute Anfänger ist und Eingewöhnungszeit benötigt. Es lohnt sich jedoch und ist für ein kostenfreies Programm absolut unschlagbar.
Falls ihr auch Da Vinci Resolve benutzt: wofür verwendet ihr es? Oder benutzt ihr ein anderes Programm, das ihr ebenso schätzt?
Bis zum nächsten, unnötig langen, Blogpost! :‘D Eure Serenity
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daverazor · 2 years
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Head in the clouds and feet on the ground.
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kyla-lee · 2 years
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Siamo dotati di così tanta fantasia che per ogni cosa od oggetto troviamo sempre il modo di renderne piacevole l' uso.
Kyla Lee
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itsdvbby · 2 years
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L’importanza di saper distinguere💭
Distinguere significa riconoscere una differenza; sintetizza con precisione due unità distinte per renderne più chiara la differenza. È sempre bene imparare a distinguere. Distinguere chi è al tuo fianco quando ha un momento da chi invece è presente quando è il momento. Distinguere chi ha paura di perdere te e chi invece ha paura di restare da solo. Ci sono persone che ti dicono di stare tranquilla e persone che ti fanno stare tranquilla, e c’è un’ enorme differenza. A volte la dura verità è che non sono le persone a deluderci, siamo noi che ci deludiamo da soli perché semplicemente ci crediamo ancora. Impara a distinguere chi fa qualcosa per te perché lo vuole da chi lo fa perché tu hai insistito.
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fullinternetcandy · 10 hours
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Neon Lights Cookie Bio
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[columns][color=transparent]xxxxx[/color][nextcol][font=calibri][color=#E5A9FF][size=7] [nextcol][color=#1D2224]▬▬▬▬▬▬▬[/color][color=transparent]xx[/color][size=6][font=calibri][color=#76A8FF][b]Neon Lights Cookie [/b][/color][/size][/font][font=cambria][color=#005D48][i] The Neon Lights Cookie is a dark chocolate cookie oozing with bright, sweet cream. Is it radioactive or just food coloring? Take a bite with your friends to find out!
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[/color][/font][color=#1D2224]▬▬▬▬▬▬▬[/color][color=transparent]xx[/color][size=5][font=calibri][color=#3CA2A4][b]Parents[/b][/color][/size][/font] [columns][url=https://www1.flightrising.com/dragon/90926136][img]https://www1.flightrising.com/rendern/portraits/909262/90926136p.png[/img][/url] [size=4][font=cambria][color=#0A3D67][b] Rynka • Mother
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[right][color=#aaaaaa][font=calibri][size=1]code by archaic #19153
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finnianson · 2 months
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La lezione di Hiroshima e Nagasaki
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Il 6 agosto del 1945 alle 8:15 della mattina, un bombardiere statunitense lanciò la prima bomba nucleare della storia sulla città giapponese di Hiroshima, uccidendo in un sol colpo oltre 100.000 persone e provocando sofferenze indicibili ai sopravvissuti. Il 9 agosto, un secondo attacco analogo contro Nagasaki.
Incredibilmente oggi, nel 2024, una guerra nucleare è ritornata possibile.
Per la prima volta, dopo decenni, è ripartita la corsa agli armamenti rendendo probabile l’aumento dell’arsenale nucleare nei prossimi anni.
Negli ultimi anni tutti i trattati che limitavano l'uso delle bombe nucleari in guerra sono stati stracciati:
Trattato ABM anti missili balistici firmato da USA ed URSS nel 1972. Prevedeva una parità strategica basata sulla dottrina della mutua distruzione assicurata. Nel 2002 ritiro degli USA.
Trattato sui cieli aperti (Open Skies). A maggio 2020 il presidente Trump ne ha ufficializzato l’uscita.
Trattato INF [Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty, NdR] sui missili nucleari a raggio intermedio del 1987. Gli Stati Uniti con Donald Trump annunciano il ritiro unilaterale nel 2019. Fino ad allora vietava alle due superpotenze il dispiegamento a terra di armi nucleari a medio raggio, ossia con una gittata tra i 500 e 5500 chilometri e il loro uso.
Al contempo le grandi potenze miniaturizzano le testate, chiamandole "tattiche", in modo da renderne l'utilizzo sempre meno "inaccettabile".
Anche il sistema mediatico parla di "guerra atomica" con sempre maggiore disinvoltura. Escono film di Hollywood ambigui sull'uso del nucleare in guerra. Sui giornali fioriscono termini ed espressioni militari anche su argomenti che nulla hanno a che vedere con il settore bellico. Spuntano applicazioni sui telefoni che diramano messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti. La televisione trasmette solo violenza, sia nell'intrattenimento che nel clima dei dibattiti. Le oligarchie che ci governano stanno militarizzando le democrazie in un clima di sempre maggiore intolleranza nei confronti di chi dissente dal pensiero dominante.
Le oligarchie propongono un modello che è bellico in ogni suo aspetto: sia sul piano sociale, che economico e culturale.
Beninteso è un modello capitalista morente che si allontana sempre di più dalla vita umana e che sta attraversando una crisi terminale. Ma intanto ci mette tutti a rischio.
Intanto gli Stati Uniti sono già entrati in Svezia. Un accordo concede loro accesso illimitato a 17 basi militari svedesi. Qui gli Stati Uniti potranno schierare anche armi nucleari.
Un accordo analogo è stato stipulato dagli USA con la Finlandia, entrata nella NATO sotto comando USA lo scorso aprile. La Finlandia concede agli Stati Uniti l’accesso illimitato a 15 basi militari, compreso il pre-posizionamento di armamenti e l’ingresso di aerei, navi e veicoli militari statunitensi. Cinque delle 15 basi si trovano in Lapponia al confine con la Russia.
Quest'anno è molto importante partecipare alle commemorazioni, che avvengono in ogni angolo del mondo, delle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Si tratta di una ricorrenza tanto più importante nel nostro presente, perché la lezione di Hiroshima e Nagasaki è una lezione che l'umanità sta dimenticando.
Dobbiamo essere saldi anche nel nostro quotidiano nello scegliere una direzione vitale, diversa da quella bellica proposta ogni giorno dalle oligarchie che ci governano.
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claudiotrezzani · 3 months
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Lo sapete, lo sapete:
gli stabilizzatori meccanici in dotazione ai migliori droni garantiscono l'ortogonalità rispetto alla scena ritratta.
Ma più ancora sapete che spesso non è vero...
Vuoi per momentanei malfunzionamenti del software che li governano (specie sull'asse orizzontale), vuoi per il fatto che avere la camera correttamente posizionata è solo metà dell'opera.
E l'altra metà consiste nella circostanza che sovente gli obiettivi sono talmente mal corretti geometricamente che le storture vengono dall'interpretazione intrinseca - e fallace - della lente, cui il profilo interno apportato dal fabbricante non va al di là di metterci una grossolana pezza.
Ma mettiamo che invece vada tutto bene:
lo stabilizzatore orienta propriamente e l'obiettivo non soverchiamente soffre di distorsioni.
Ogni preoccupazione fugata, ed allora?
Purtroppo, no.
Ma non dipende dal dispositivo.
Dalla storia, dipende.
Sì, addirittura dalla maiuscola Storia.
La fotografia a corredo di questo brano costituisce uno degli innumerevoli esempi.
Vedete - in medio campo - che ...vedete delle cose di troppo?
Sì, le colonnine delle bifore - quelle subito sotto la guglia del campanile -  anteriori non coprono quelle posteriori.
Ergo, Claudio, non sei stato dritto a posizionare il drone.
Magari fosse solo questo.
Perché allora i problemi non si esauriscono qui?
Perchè per fare dritta quella parte avrei dovuto renderne storte altre. 
E ciò dipende dalla summentovata Storia.
Lo sapete, ci sono canoni su come orientare le chiese - quelle confessionalmente cristiane - rispetto ai punti cardinali.
Abside, Terra Santa, quel genere di elementi e presupposti.
Poi, però, non sempre venivano rigorosamente applicati.
Eppoi magari gli architecti  et cementarii del Medioevo esageravano nell'ingurgitazione di quel "vinum dulce, gloriosum", giovane e speziato, che poteva episodicamente provocare errori d'ideazione e/o realizzazione.
E ciò in due modi:
1) chiese non allineate tra loro
2) particolari architettonici disallineati nell'ambito dello stesso tempio (fatte salve specifiche intenzionalità).
Ecco, così è (se Vi pare), come diceva Pirandello.
Ed anche, parafrasando Humphrey Bogart:
è la vita, bellezze.
Eccioè:
non esiste la perfezione.
Non esiste quaggiù in terra, e nemmeno nei cieli, alle moderate altitudini consentite ai droni.
Almeno, epperò, gioverebbe una migliore taratura degli strumenti.
Di modo che - in onore della filologia, vieppiù di moda, nel nostro pedante secolo - lo storto sia riprodotto storto, se è.
Ma quanto è dritto, dritto rimanga.
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Claudio Trezzani
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traktorfisch · 5 months
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Neu in .NET 8.0 [19]: Razor-HTML-Rendering in beliebigen .NET-Anwendungen | heise online
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