Tumgik
#ripetitivo
attimi-sfuggenti · 5 months
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È un vortice calzante, coinvolgente; si muove a ritmo di musica.
Come una valanga da cui non puoi scappare, che scegli di guardare. L'inevitabile vince sul tuo desiderio di cambiare destino, ma la poesia che sprigiona ti fa credere che non sia la fine.
Ha la bellezza degli eventi atmosferici e le conseguenze distruttive che li accompagnano.
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ribelleribelle · 8 months
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outfit fighi messaggi giusti ma la canzone non c'entra nulla
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vrmxlho · 2 years
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più che altro, cercare italiani qui è un terno al lotto perché ti può capitare gente come me, riri o te che comunque parla la lingua
oppure rischi di trovarti gli americani che sanno solo dire pasta pizza mamma mia, sono stati in italia solo una volta e sono rimasti scioccati perché la pasta alfredo non è un piatto italiano, ma la loro bisnonna è sbarcata a ellis island quando aveva 3 anni quindi per forza sono italians pure loro /fine rant
LMAOOO ti capisco
odio quando gli americani pensano di essere italiani senza neanche provare ad imparare la lingua o capire la cultura pk l'italia non è solo la pizza, la pasta, mafia e cannoli (mado adesso ho voglia di cannoli)
cmq anche se non sono 'etnicamente' italiana sono nata e cresciuta qua e mi sento veramente italiana; non serve avere genitori/nonni italiani ma capire cos'è esserlo
pero sono felice di aver trovato gente italiana pk adesso che studio al estero ho paura di perdere la lingua che sarebbe un peccato
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orotrasparente · 3 months
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io penso di essere stato un fidanzato terribile ogni volta che ci ho provato, ho un carattere veramente di merda certe volte, però una cosa che ho imparato in queste esperienze è che se stai con qualcuno non importa quante volte tu abbia ripetuto la stessa cosa, non importa quanto tu sia nauseato dal fatto che hai detto quelle frasi centocinquanta volte, se la persona con cui stai ha bisogno di sentirsi determinate cose tu gliele dici, punto, per quanto pensi che sia rindondante o ripetitivo, se stai con qualcuno che ha bisogno di essere rassicurato, lo devi fare
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poesiablog60 · 10 months
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Ho soltanto bisogno
che tu mi dica “Sono qui”
Non sempre
non in modo ripetitivo
Di tanto in tanto
infilalo in qualche respiro
o in qualche battito del cuore
Quando ne hai voglia o bisogno
Ma dillo
Di tanto in tanto
Massimo Paudice
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soggetto-smarrito · 7 months
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La mente genera un impulso...
e quest'ultimo diventa costante, ripetitivo...ti pervade il corpo, ardentemente.
Ripensi a quello che ti ha saputo far provare, rivivi sulla pelle gli attimi trascorsi con lei.
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Lei...che è diventata la tua ossessione, la tua brama, la tua sete..
soggetto smarrito
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kon-igi · 8 months
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LA RABBIA È LA GUARDIANA DELLA TRISTEZZA CHE È FIGLIA DELLA SOLITUDINE
Metto in ordine alcuni dei miei tanti pensieri, frutto di riflessione e confronto, quindi perdonatemi se non vi suonano nuovi e andate oltre se vi paio ripetitivo.
Nella scala da mignolo contro lo spigolo a genocidio di Gaza - quest'ultimo termine ci tengo e ci terrò sempre a ribadirlo finché il Mossad non mi caccerà in bocca una granata stordente - esiste, ovviamente, un'ampia gamma di accadimenti, traumi ed emozioni negative che, a domanda diretta, chiunque risponderebbe essere accomunati da un'unica cosa...
IL DOLORE CAUSATO
Ora, lungi da me mettere il dito sul piatto della bilancia della vittima per far risalire quello del carnefice e dire che alla fine sono tutte vittime di qualcosa di più grande - molto spesso i numeri e lo squilibrio di potere non lasciano dubbio su chi subisce e su chi perpetra - ma la conclusione a cui sono arrivato riguarda quel dolore intermedio che non soffoca popoli nel loro sangue o non ostracizza i deboli e i fragili ma che è comunque meritevole di riflessione perché spesso ci fa focalizzare sugli effetti e quasi mai sulle cause.
Io non credo nella cattiveria intrinseca e volontaria - semmai credo proprio nel suo esatto opposto cioè che l'essere vivente cerchi istintivamente connessione e mutuo supporto - e quindi mi sono chiesto QUANDO È CHE UNA PERSONA DIVENTA 'CATTIVA' E PERCHÉ?
La risposta - per me soddisfacente ma nient'affatto detto lo sia per altri - mi è arrivata come al solito per vie traverse e in un modo che a molti farà storcere il naso perché il primo istinto di risposta sarà MA QUELLI SONO ANIMALI, INVECE NOI SIAMO ESSERI UMANI E QUINDI PIÙ INTELLIGENTI.... POSSIAMO DISTINGUERE IL BENE DAL MALE!
lol
A parte la battuta semplice e riduttiva ('conosco animali più intelligenti di molti uomini') la realtà dei fatti è proprio questa: la differenza tra noi e, per esempio, i cani c'è ma non è quella che crediamo noi e non poi così tanta.
Al di là di quel sottile rivestimento di raziocinio che forse ci permette di comprendere dei meccanismi di causa-effetto lontani nello spazio e nel tempo, noi e i cani VIVIAMO E CI COMPORTIAMO ESATTAMENTE ALLO STESSO MODO, CON LE STESSE DINAMICHE SOCIO-RELAZIONALI E, SOPRATTUTTO, CON GLI STESSI OBIETTIVI.
Questo l'ho capito grazie all'aiuto del mio amico @salfadog e, in particolare, con la lunga frequentazione di Cthulhu e Otto, i miei cani, che sono più che compagni o amici: sono la mia famiglia... individui, esseri viventi e senzienti che hanno emozioni molto più potenti e oneste delle nostre perché la presunta 'inferiore' evoluzione non li ha costretti a mascherarle sotto la presunzione della superiorità dell'intelletto.
I cani cercano inclusione nel branco, noi cerchiamo inclusione nel gruppo; loro cercano calore, affetto e contatto, noi la stessa cosa anche se la chiamiamo con altri nomi; loro cercano validazione e gratificazione tramite l'altro... e noi non aneliamo disperatamente alla stessa identica cosa?
Se credete che la Piramide di Maslow riguardi solo gli esseri umani
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è perché avete trattato i vostri cani - e molto probabilmente tutte le persone che non sono voi - come un qualcosa di esterno a voi e solo utile a voi.
I cani, come qualsiasi essere vivente, hanno bisogno di tutto ciò che è elencato, fino alla punta, solo che hanno modi e tempi diversi dai nostri.
Ma tutto questo discorso sui cani era utile 'solo' per arrivare al nocciolo del mio ragionamento, che è reso molto bene da una semplice immagine che rubo a @nusta e che è stata postata originariamente da @traumatizeddfox (thanks!)
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Non vi annoierò con lezioni di etologia cinofila (chi conosce la materia sa di cosa parlo) ma il concetto espresso - e che mi ha colpito come un pugno nello stomaco - è che alla fine è inevitabile, semplice e in certi casi utile parlare di PERSONA CATTIVA, soprattutto se ci dobbiamo occupare delle sue vittime, ma finché non ci interroghiamo sui motivi della sua 'cattiveria' (molto meno facile ma di gran lunga più utile per arrivare alla radice del problema) saremo destinati a limitarci a disinfettare col betadine il ginocchio in cui è piantato un chiodo arrugginito.
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"E poi fecero l’amore.
Ma non l’amore come nei film, ripetitivo, visto come dei semplici movimenti del bacino da ripetere all’infinito fino a quando sei sfinito.
L’amore per chi lo fa è diverso;
per chi lo fa sono penetrazioni di sentimenti, quelli così forti da farti urlare, da farti venire fino a farti dire “mi sono innamorato di te, è la fine."
Michele P.
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ciclossigenasi · 6 days
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stamattina era quasi l'alba e si vedeva ancora la luna piena che era bellissima e mi ha aspettata per darmi il buongiorno ed ho pensato che ci sono delle cose proprio belle bellissime che se non ti emozioni allora che essere vivente sei? come fai a non emozionarti al pensiero della luna che si riempie e svuota a seconda di come la luce la tocchi, del suo colore così brillante e di tutti i volti che assume con i suoi crateri che da lontano sembrano espressioni, per non parlare di tutti i colori che il cielo assume nel corso di ventiquattro ore e per non parlare ancora di quanto sia bello un cielo stellato che ti fa venire le lacrime agli occhi al pensiero di tutto il magnifico e stupefacente che c'è lì fuori, oltre questa sfera colorata, chissà com'è bella la Via Lattea se penso che sono riuscita a guardarla solo per pochi secondi perché spaventata da ragni o scorpioni sulla Route 66.
Come fai a non emozionarti per un cuore che batte in modo ripetitivo in un sistema complesso che ti permette di fare così tante cose che nemmeno te le immagini tutte quelle piccole cellule e sistemi dentro di te che ti rendono intero e a volte anche rotto se qualcosa non funziona. Come fai a non emozionarti per una persona sconosciuta che ti sorride e ti scalda il cuore o per un paio di occhi nei quali puoi guardare osservandone le sfumature e i cambi di colore? Come fai a non emozionarti per l'odore di un libro nuovo, per la pelle che tocca altra pelle accarezzandola dolcemente o violentemente, all'odore di una persona cara. Come fai a non emozionarti per il vento che ti accarezza in autunno e primavera, per la neve che ti tocca le gote e si scioglie
come fai?
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abr · 1 year
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Lo schema è ripetitivo fino alla noia: gli ignoranti convincono altri ignoranti, tutti si animano diventando Fedeli; fan proselitismo missionario da ignoranti: assolutista, totalizzante, senza se e ma.
Alla fine e per ciò, la loro narrazione di cartone si schianta fatalmente addosso alla realtà, più complessa dei loro schemini bianco-nero, buono-cattivo, ecologico-insostenibile.
E' successo con i Paradisi dei Lavoratori e più recentemente col vaccino; si sta ripetendo col calore che il Pianeta fa bollire; succederà presto con l'elettrificazione, la transizione energetica, la città in quindici minuti e tutto il resto made in China.
Basta lasciarli fare: da sempre sono problemi che si risolvono (auto-inculandosi) da soli.
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doloreametaprezzoo · 1 month
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Ho smesso di scrivere ormai da tempo, forse perché troppi pensieri da buttare giù sono complicati da gestire o semplicemente perché i mali che ho attraversato erano tutti simili quindi sarei stato ripetitivo. Il blog è morto e un po mi dispiace, però questo è pur sempre il diario che mi ha accompagnato per tanti anni.
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crazy-so-na-sega · 6 months
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Dallo studio non puoi arrivare al pensiero, o quantomeno puoi arrivare a un tipo di pensiero ripetitivo, che si diffonde nell'accademia, ma che non sposta il discorso filosofico verso altre stazioni conoscitive.
Il pensiero filosofico, il discorso conoscitivo, non può che essere presente in una mente che si oppone a tutto ciò che oggi è motivo di successo.
-Nardò Delle Lande
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massimoognibene · 10 months
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In realtà, martedì e mercoledì avrebbero dovuto chiamarsi lunedì 2 e lunedì 3. Ma pareva brutto e ripetitivo chiamarli così, e così è stato deciso di cambiargli nome.
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lunamagicablu · 7 months
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Direi che l’80/90 per cento del pensiero della maggior parte di voi sia non soltanto ripetitivo e inutile, ma per via della sua natura disfunzionale e spesso negativa sia anche in gran parte dannoso. (da: “Il potere di adesso” – Eckhart Tolle) ***************** I would say that 80/90 percent of the thinking of most of you is not only repetitive and useless, but due to its dysfunctional and often negative nature it is also largely harmful. (from: “The power of now” – Eckhart Tolle) 
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harshugs · 5 months
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One piece letteralmente lunghissimo e ripetitivo, si perdono, combattono e si riuniscono e così via di loop infinito, Naruto a livello di trama e colonna sono gli caga veramente in testa
parlatene tra voi, io non ci capisco nulla mi limito a guardare a ripetizione death note
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nonhovogliadiniente · 9 months
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Ho parlato per ore con una psicologa e dopo una lunga chiacchierata ha dato un nome a quello che ho.
Dipendente affettivo ossessivo.
Non riesce a distaccarsi dalla propria relazione, anche se il partner non è emotivamente o sessualmente disponibile, incapace di comunicare, distante, svalutante, abusante, egocentrico, egoista, controllante, a sua volta dipendente da qualcos'altro (alcool, droghe, gioco d'azzardo, etc.)
“La dipendenza affettiva non è in realtà una diagnosi che troviamo nel manuale dei disturbi psicologici e mentali (DSM-V). Si tratta però di un pattern di comportamenti, pensieri, sensazioni ed emozioni molto preciso e spesso ripetitivo, una sindrome psicologica con delle caratteristiche ricorrenti che viene classificata come “dipendenza comportamentale“.
Possiamo definire le dipendenze affettive come un modo patologico di entrare in relazione.
Si tratta di una forma di legame molto intenso che comporta la progressiva riduzione fino alla perdita completa della propria autonomia e della propria libertà.
Si tratta di una forma di “amore” simbiotico in cui si ricerca la fusione con l’altro, con conseguenti danni al benessere emotivo e psicologico della persona.
Si entra quindi in relazione in modo patologico, dannoso e disfunzionale.
Il “dare” e il “ricevere” nel rapporto sono fortemente squilibrati a favore dell’uno e a sfavore dell’altra.
Nella dipendenza affettiva si riscontrano le seguenti caratteristiche:
•forte bisogno della presenza dell’altra persona, dalla quale si dipende in tutto e per tutto: la propria felicità e soddisfazione dipendono esclusivamente dalla presenza dell’altro. Vi è un bisogno compulsivo dell’altra persona;
•investimento totale (di tempo e di pensieri) sulla relazione di coppia e sul partner, a discapito di altre relazioni affettive (amicali e familiari), spesso anche per evitare le critiche). Si trascurano quindi altre attività svolte in maniera individuale o con altre persone che non siano il partner. Talvolta si trascurano anche i propri impegni lavorativi e il rendimento cala, poiché la mente è piena dei pensieri (dolorosi) che riguardano l’altra persona;
•si tende a giustificare il partner con se stessi e agli occhi delle altre persone, anche quando è maltrattante o violento. Ci si isola o si mente per evitare le critiche;
•si perde la capacità critica sul rapporto oppure – più spesso – si negano evidenti aspetti patologici perché, se presi sul serio, la consapevolezza raggiunta dovrebbe comportare la rottura della relazione;
•l’autostima e il valore percepito di sé dipendono esclusivamente dalla valutazione e dall’approvazione del partner;
•proprio perché si teme di perdere il legame, si ricercano continue conferme e rassicurazioni, spesso vivendo dei forti sentimenti di dubbio, insicurezza e gelosia;
•annullamento di sé e perdita di importanza della propria autonomia, individualità e indipendenza: questo comporta che le attività svolte senza il partner perdono di importanza, non sono desiderabili e vengono vissute con un sentimento di tristezza, sono svuotate di senso;
•vi è una mancanza di energia disponibile per portare avanti i propri progetti, spesso a causa dei sentimenti depressivi che accompagnano la dipendenza emotiva;
•difficoltà a prendere posizione o ad esprimere le proprie emozioni di fronte al partner. Si perde di vista quello che si desidera veramente, per accondiscenderlo;
•i propri bisogni vengono percepiti esclusivamente in relazione all’altra persona. I bisogni del partner hanno la priorità, a discapito delle proprie esigenze;
•assenza di parità e di reciprocità nella relazione;
•la relazione è rigida e non evolve né matura; i cambiamenti all’intero del rapporto vengono percepiti come minacce. La relazione può diventare davvero distruttiva;
•si ricerca e si porta avanti la relazione nonostante crei molta sofferenza. Anzi, proprio per trovare sollievo da questa sofferenza, si ricerca il partner sempre di più → si crea sofferenza ancora maggiore → si ricerca il partner ancora di più.. etc. (circolo vizioso).
il circolo vizioso si autoalimenta, allo scopo di non perdere la persona “amata”, poiché si temono fortemente l’abbandono, il rifiuto o la separazione.
I sintomi fisici di cui generalmente soffre il dipendente affettivo sono: stanchezza, problemi posturali, cattiva nutrizione, problemi respiratori, problemi al sistema immunitario e problemi digestivi, ad esempio la gastrite. “
Non riesco a spiegare come sto ma ogni singola parte del mio corpo e della mia mentre sembra spegnersi,crollare,distruggersi. Il mio corpo soffre come se mancasse una parte interiore di me, la mia mente sta facendo crollare ogni pensiero sano e il mio cuore si sta chiudendo.
Ed e’ proprio vero che la salute mentale affetta quella fisica perche il mio corpo sta dando allarmi su ogni fronte. Sono stanca ma dormo poco o nulla , mangio senza avere fame e subito dopo mi sento male con lo stomaco e mi obbligo a cacciare tutto fuori.
Sto chiedendo aiuto con gli occhi, con il cuore, con le azioni e con il silenzio ma nessuno mi legge,nessuno mi ascolta . Sono in questo da sola e non so se voglio affrontare tutto questo dolore che provo, vorrei avere un po’ di pace e di tranquillità assoluta.
Vorrei spegnere tutto e mollare , qui non mi resta niente solo i pezzi di me lasciati lì soli a marcire.
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