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#risanamento
charlesreeza · 2 years
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Galleria Umberto I - Naples, Italy
Photos by Charles Reeza
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lospeakerscorner · 2 years
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La grande sfida per il Sarno
La grande sfida per il Sarno
Un altro passo in avanti per il Sarno: la sfida è il recupero delle acque del Golfo di Napoli Gori in campo con un nuovo, importante intervento per il risanamento del fiume Sarno e il recupero della piena balneabilità nel Golfo di Napoli. È stato pubblicato, infatti, il bando di gara per i lavori di completamento della rete fognaria nel Comune di Gragnano. L’opera, di cui Gori è soggetto…
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pietroalviti · 4 months
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Ceccano, le targhe alterne non bastano contro l'inquinamento, il comune non rispetta le norme della Regione
di Anita Mancini, architetto E’ evidente che le targhe alterne non bastano. I sindaci hanno il dovere di recepire il piano adottato dalla Regione Lazio a tutela della salute dei cittadini. Con Delibera n. 359 del 04/08/2020, pubblicata in BURL n° 102 del 18/08/2020, la Giunta della Regione Lazio ha adottato il  PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA Aggiornamento 2020 Dalle Norme di…
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kon-igi · 10 months
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DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI FRAINTENDIMENTI
Post ad alto tenore nerd.
Ieri @nusta ha rebloggato un pool in cui si chiedeva quale superpotere avresti desiderato avere e subito sono tornato indietro di una trentina d'anni ai tempi in cui con @salfadog e gli altri sociopatici discutevamo notti intere sulle caratteristiche e le inaspettate implicazioni di avere determinati superpoteri.
Come puoi scegliere un superpotere se non è ben specificato come funziona?!
Il pool comprendeva le seguenti mutazioni e dal momento che i vostri testicoli mi sembrano ben saldi, mi appresterò a farveli vacillare e poi rotolare sul pavimento:
Invisibilità
Telecinesi
Teletrasporto
Lettura della mente
Superforza
Mutaforma
Volo
Cura
Supervelocità
Precognizione
Invisibilità
Che cosa si intende esattamente per invisibilità? La completa trasparenza del proprio corpo oppure l'invisibilità neuropercettiva? Nel primo caso mi auguro che sia a comando sennò che vita di merda a scansare le macchine (e comunque saresti sempre visibile a sensori di calore o di movimento ambientale), se invece si parla di invisibilità neuropercettiva (sei visto ma il cervello non elabora la visione) dipende dal raggio del potere e se questo funziona anche per visione a distanza con dispositivi elettronici (se visto su uno schermo ma ignorato)
Telecinesi
Molto semplicemente: qual è il tuo raggio di controllo e quanto puoi sollevare? Puoi agire solo su oggetti a vista ed entro certe dimensioni/peso oppure anche su oggetti visti su schermo? La forza di sollevamento è variabile proporzionalmente alla volontà?
Teletrasporto
Ok, questa è difficile. Devi poter vedere il punto in cui ti teleporti? Basta conoscerne le coordinate o conservarne memoria? Esiste un meccansimo automatico di fuga qualora ti teleportassi in un punto in cui c'è un oggetto? Nel caso non esistesse, ti fondi con l'oggetto oppure chi ha resistenza inferiore riceve un danno? Puoi teleportare oggetti e persone? Le devi toccare o devono essere in un certo raggio da te? Qual è il limite o il raggio di azione?
Lettura della mente
Funziona a comando oppure 'ascolti' sempre? Riesci a filtrare i pensieri di fondo delle persone? Qual è il tuo raggio di 'ascolto'? Ascolti solo i pensieri coscienti oppure puoi scavare nei ricordi?
Superforza
Qua bisogna ancora scomodare la fisica e non ci sono domande ma solo constatazioni. La superforza non può essere cosi super. Ammesso che la la struttura muscolo-scheletrica e cutanea del soggetto riesca a sopportare la pressione del sollevamento di parecchie tonnellate, l'ambiente circostante non lo è! Se tu afferri e sollevi un blocco di cemento enorme i casi sono due: o le tue mani sbriciolano il blocco nel punto di presa o il peso fa penetrare i tuoi piedi nel terreno. Tertium non datur.
Mutaforma
Ti puoi trasformare in qualsiasi cosa o solo in esseri viventi? Devi toccare il soggetto (tipo 'copiare' il dna/struttura molecolare) o vederlo oppure puoi plasmarti a piacimento con la volontà? E' un'illusione oppure hai le caratteristiche biologiche del soggetto copiato? Dove va la differenza di massa?
Volo
Nessuna domanda, tranne per ciò che concerne la velocità ma vi invito a riflettere cosa significhi volare veloci senza adeguate protezioni contro l'attrito dell'aria e le basse temperature in quota.
Cura (healing, nell'originale)
Qua ho qualche dubbio se si riferisca a una rigenerazione di se stessi tipo Wolverine o alla cura delle ferite/malattie di un altro soggetto.
In ogni caso, anche qua dipende dalla velocità di risanamento e a che livello agisce il potere... mi spiego: non esiste uno stato 'sano' di un soggetto al quale 'ritornare' grazie a questo potere. Se questi non può essere indirizzato a una lesione specifica, quale sarebbe lo stato 'sano' originale? Viene curata anche l'artrosi o la flaccidità dei muscoli dovuta alla sedentarietà? L'invecchiamento cellulare? Questo potere ringiovanisce o, se funzionante solo su se stessi, non ti fa invecchiare o ammalare? Sei immortale?
Supervelocità
Vale lo stesso discorso del volo: quanto vai veloce? Il potere ti conferisce protezione all'attrito dell'aria e alla collisione con oggetti?
Precognizione
Quanto tempo prima 'vedi' le cose e come le vedi? Tipo senso di ragno che ti avverte di un generico pericolo imminente oppure dei flash con immagini dettagliate sul futuro? Riesci a capire oppure vanno interpretate? Puoi cambiare il corso degli eventi o solo vedere come obbligatoriamente andrà e correre ai ripari?
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Un aggiunta finale, per essere 'scientificamente accettabili' di solito alcuni di questi poteri 'consumano' energia fisica che può essere giustificata con un maggiore introito calorico o più semplicemente con lo stratagemma grazie al quale si fa attingere il soggetto a un'energia 'cosmica' non meglio definita.
E io comunque scelgo healing, confidando che possa curare sia me stesso che gli altri.
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jose-rossetti · 1 year
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[Estratto dei documenti sulle conversazioni emerse tra il direttore dell’AIFA Magrini e il capogabinetto del ministro Speranza, Zaccardi; da “La Verità” di oggi 21/03/2023]
22 novembre 2020. Magrini riceve alcuni dettagli sulla negoziazione dei contratti con le case farmaceutiche e scrive a Zaccardi (presso Speranza):
«Caro Ministro ricevo questo da un giornalista. Lo ritengo molto serio e anche grave. Non credo di poter essere tenuto all’oscuro di queste cose». «Il protocollo Pfizer recita: “I dati saranno messi a disposizione [dei ricercatori che li chiederanno] 24 mesi dopo la conclusione dello studio” a certe condizioni: 1) tra i ricercatori ci deve essere uno statistico 2) i dati non potranno essere usati in tribunale. Secondo i documenti di registrazione, il completamento del trial è previsto per l’11 dicembre 2022. Quindi, i dati grezzi saranno disponibili a partire dall’11dicembre 2024. Probabilmente il vaccino sarà già stato somministrato a miliardi di persone».
Dialogo successivo:
Magrini:
“Ritieni sia normale che i contratti che abbiamo firmato per farmaci e vaccini nessuno li abbia letti? O tu li hai letti?”
Zaccardi:
“No il ministro ha voluto fare da solo. Mandami in sintesi le condizioni ordinarie di questa tipologia di contratti.
Magrini:
“Grazie, capisco meglio ora. No non vi sono tipologie tipo contratti ma manco sto capestro che sembra scritto come una presa in giro per analfabeti con l’anello al naso. . . E sapere chi se ne occupa e come sarebbe il minimo tra di noi del gabinetto ristretto.
(…)
Zaccardi: “Domani alle 12 da me con Ruocco.”
Magrini:
“Incontro di oggi assai problematico e soprattutto inconclusivo.”
Zaccardi:
“Non è vero, ora sei dentro il nucleo decisionale come è giusto che sia.”
Magrini:
“Non si capisce che ci faccia Ricciardi, coi gravi conflitti di interesse che ha. La situazione mi preoccupa ed è seria.”
Zaccardi: “Anche questo è tema del ministro e non di altri. Non trascurare che la trattativa Ue ci mette abbastanza al riparo.”
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COMMENTO
Tralasciamo quella che sarebbe una impietosa comparazione con quanto veniva negato e censurato in simultanea (e anche mesi dopo) e che ripercorreva esattamente quanto riportato (mancanza di evidenze scientifiche, carattere sperimentale dell’operazione, totale opacità contrattuale, ecc.)
Il punto che voglio sottolineare è solo uno, perché è lo stesso che è riemerso più volte in questi giorni, ad esempio nell’intervista a Sileri, ovvero la funzione cruciale dell’omertà e della copertura reciproca di questi “responsabili”, con la specifica funzione di “mettersi al riparo”.
Credo che solo se si comprende questo meccanismo fondamentale sia possibile avviare un processo di risanamento.
Per tutti questi personaggi le parole pubblicamente espresse non hanno niente a che vedere con ciò che ritengono essere la verità.
Essi dicono ciò che ritengono di dire con la sola fondamentale funzione di proteggere sé stessi e i propri interessi. E questo risultato si ottiene in due modi:
1) facendo corpo comune contro ogni critica e 2) subordinandosi ad una catena di comando ritenuta adeguatamente potente.
Così il ministero e il CTS si arroccano sulle stesse posizioni, pur sapendole prive di fondamento, e si trincerano dietro la catena di comando UE, che a sua volta viene gestita privatisticamente da Ursula von der Leyen, con contratti secretati, email cancellate, su dirette indicazioni di multinazionali americane che collaborano con la Difesa USA.
Ecco, questo scolo a cielo aperto è ciò che è stato fatto passare per “fede nella scienza” e “lotta alla disinformazione”.
Finché non si farà pubblica ammenda per tutto questo e non si metteranno in campo riforme legali che rendano impossibile il ripetersi di tutto ciò, le istituzioni italiane ed europee avranno la credibilità di una televendita di bigiotteria.
Per tutti quelli che hanno fatto vaccinare i propri figli perché solo i complotisti potevano credere che era tutto basato su dati scientifici..
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mezzopieno-news · 9 months
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PRENDE IL VIA IN ITALIA LA GIUSTIZIA RIPARATIVA
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Per la prima volta in Italia è stata applicata la giustizia riparativa, concessa ad un imputato che ha mostrato il desiderio di riparare alla sua condotta.
Regolata in Italia nel 2022 con la cosiddetta riforma Cartabia, la giustizia riparativa consiste nel tentativo di risanamento del legame tra vittime, colpevoli e comunità. La Corte ha deciso di ammettere l’imputato Davide Fontana alla giustizia riparativa con la motivazione dei giudici di averla concessa perché “l’imputato ha manifestato sin dalla fase delle indagini preliminari la seria, spontanea ed effettiva volontà di riparare alle conseguenze del reato”. “Sono disposto a fare qualsiasi cosa si possa fare anche verso i parenti di Carol” ha dichiarato l’uomo colpevole e reo confesso.
Questa forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, non riduce la pena ma la integra di un programma riparativo, il quale consiste nell’attuazione di azioni comportamentali private o pubbliche, accordi relativi alla frequentazione di persone o luoghi, oppure restituzioni materiali o pratiche per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato o evitare che lo stesso sia portato a conseguenze ulteriori. Questa scelta non comporta sconti sanzionatori o benefici processuali ne carcerari, né ha conseguenze sulla giustizia civile. L’articolo 42 della legge definisce la giustizia riparativa come «ogni programma che consente alla vittima del reato, alla persona indicata come autore dell’offesa e ad altri soggetti appartenenti alla comunità di partecipare liberamente, in modo consensuale, attivo e volontario, alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l’aiuto di un terzo imparziale, adeguatamente formato, denominato mediatore». ___________________
Fonte: Varese News; Gazzetta ufficiale; foto di Towfiqu Barbhuiya
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acquaconlimone · 1 year
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Le polemiche quando accadono delle tragedie come queste sono giustificate ma per me solo in parte.
I giovani fannulloni, tutti quelli che hanno passato i 50 anni e dico tutti (me compreso), in questi anni siamo stati addormentati dai mass media che intervistavano sociologi in servizio permanente i quali ci spiegavano che i giovani non avevano più voglia di fare nulla, solo tablet e smartphone, addirittura una ex ministro della Repubblica li apostrofò con il termine inglese "choosy" naturalmente nessuno sapeva cosa cazzo volesse dire ma tutti fummo prontissimi (una volta che capito l'aggettivo) a puntare il ditino contro i giovani.
In parte è vero, forse la voglia manca ma quando succede qualcosa chi è pronto e parte lancia in resta? Chi è andato a spostare le macerie nei terremoti di Umbria e Marche? Chi è andato a raccogliere i frammenti delle pitture di Giotto quando crollò la Basilica di Assisi? Chi è adesso nel fango a lavorare, portando un sorriso e cantando Romagna Mia a chi ha perso tutto? Forse come al solito non abbiamo capito nulla a cominciare dagli emeriti sociologi che abbondano nei salotti tv.
Il percettori del Reddito di Cittadinanza, nella marea di persone che stanno sbadilando fango si presume che ci sia anche qualcuno che percepisce tale reddito, non credete? Oppure avete dati alla mano che smentiscono questo e che confermano stare tutti sul divano, nessuno escluso.
Dalle formazione di calcio, ai problemi delle mancate prestazioni della Ferrari, al vaccino, alle strategie di guerra alla situazione idrica, c'è gente che sa tutto ma proprio tutto. Ma come cacchio fate? Beati voi, io continuo a sbagliare le chiavi di casa.
La politica, leggo che Bonaccini si dovrebbe dimettere per la storia della mancata gestione dei fondi destinati alle opere di risanamento idraulico... ma forse io guarderei il fatto da un'altra angolazione, perché lui si deve dimettere? Ma saremo noi a chiedere le sue dimissioni, ma siamo noi che abbiamo il potere di chiedere anzi pretendere che un politico faccia gli interessi della comunità e se non li fa si chiede le dimissioni una volta provate le sue inefficienze dopo si va alle urne, si vota e poi si cambiano le cose. Non come oggi che alle elezioni rimaniamo a casa perché siamo in gita, è troppo caldo, è troppo freddo, non conta nulla, devo dare l'acqua ai fiori etc etc. Valà che andare a votare conta è che ci hanno fatto credere che non conti nulla così resta tutto com'è.
Perché non proviamo a guardare i fatti come sono, a fronte di un disastro come questo io vedo una partecipazione straordinaria, strutture alberghiere che offrono camere gratis agli sfollati, ristoratori che offrono sempre gratis dei pasti caldi a chi non ha più di che prepararli, persone normali che hanno messo a disposizione le loro camere o case per solidarietà, ieri ad Ischia è comparso uno striscione solidale all'Emilia Romagna, isola che è stata colpita come noi, cominciamo a guardare queste cose e non sempre erigersi a giudici di non si sa quale causa.
L'unica cosa negativa è che il Boss non abbia detto nulla, neanche dopo... che andasse a Portofino a fare in culo.
State benone.
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johnlocksaddict · 1 year
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In questi giorni in cui sono stata da sola ho rimurginato meno di quanto mi sarei aspettata. Credevo potesse essere un viaggio di riflessione e invece si è rivelato molto più improntato alla leggerezza.
Poi parlando con mia madre, in un momento di relax, ho cominciato a mettere assieme i tasselli.
Sono una persona molto emotiva e in quel breve istante di confronto le cose sono diventate più chiare. Quindi per qualche momento (molto breve) mi sono sentita più sollevata, più serena.
Ma è stato un momento di awakening.
Ho riflettuto al fatto che ho ventuno anni. Ho uno stipendio stabile e un'indipendenza da ogni punto di vista.
Sono una persona molto insicura, con tanti tipi di ansie sociali. Ho paura di chiedere informazioni alle persone, ho paura di perdermi, ho paura di sbagliare.
Sono anche una ragazza particolarmente incostante. Sempre per quella necessità di auto sabotaggio, non sono mai riuscita a portare a termine qualcosa che mi giovasse o mi rendesse più felice.
Eppure nonostante ciò, non c'è stato niente nella mia vita che abbia fatto con più decisione e meno esitazione, che viaggiare da sola.
Adoro viaggiare, mi piace assaggiare nuovi cibi, mi piace l'arte, mi piace ogni tipo di cultura che si distanzia dalla mia. Mi piace avere una mente aperta, mi piace essere comprensiva. Mi piacciono le esperienze. Mi arricchiscono.
Quando mi sono resa conto che le persone che ho attorno avevano gli impegni e i lavori più disparati, e che organizzare con loro facendo incastrare i tasselli fosse molto più difficile, ho deciso di prendere in mano la situazione.
Se avessi dovuto aspettare sempre un compagno di viaggio, ad oggi avrei visto la metà di quanto abbia nel mio bagaglio turistico.
Quindi nonostante le mie tantissime ansie sociali sono partita da sola. La prima volta è stata Venezia.
Potrebbe non sembrare nulla di esagerato, eppure era relativamente lontana da casa. Non mi ero mai allontanata cosi tanto probabilmente.
E quel viaggio è stato fondamentale.
Imparare a stare da soli non è facile, lo è ancora meno quando si è da soli in una folla.
Non nego che la prima volta che ho mangiato in un ristorante da sola mi sono sentita a disagio, ci sono voluti 3 giorni per convincermi a mangiare fuori. Le persone ti guardano con stranezza, con compassione. Quasi come se il tuo essere solo non fosse una scelta. E mi è capitato, uscendo con amici, che questi compatissero persone che vedevano sole al tavolo.
Quel viaggio è stato importante. Venezia resterà per sempre nel mio cuore.
È avvenuto in un periodo particolare della mia vita in cui era appena terminata una relazione difficile, tossica durata due anni. È stato il viaggio che ha sancito l'inizio della mia rinascita, del mio percorso di risanamento che si è prolungato per quasi un anno e mezzo.
Avevo la necessità di sentirmi padrona della mia vita dopo aver donato ogni mia molecola a un uomo che non era stato capace di valorizzarne neanche mezza.
Ricordo che tutti attorno a me erano preoccupati. Viaggiare da soli era un'eresia, un discorso fin troppo evoluto e avventato per la mia famiglia.
Io invece volevo farlo.
La mia iniziazione ha luogo in terapia. La mia psicoterapeuta mi raccontava dei suoi viaggi in solitaria e io ero fortemente affascinata. Avevo quindici anni e al tempo credevo che non sarei mai stata capace di riporre una sicurezza tale nella mia persona.
Quattro anni dopo ho dimostrato a me, e a chiunque attorno a me, il contrario.
Oggi sono qui a scrivere questa riflessione perché parlo da un albergo in Germania.
È il mio primo viaggio all'estero da sola. Finora mi ero concentrata sull'Italia: per il covid non c'è stata molta possibilità di viaggiare all'estero.
Ma anche e soprattutto perché questo è un percorso che si compone di step. Ho iniziato in Italia dove mi sento oramai sicura e tranquilla.
Ora sono approdata all'estero.
Viaggiare da soli all'estero, se non per la lingua, non si differenzia troppo dal viaggiare in madrepatria. È l'abitudine alla solitudine, è lo stare bene in solitudine, la tranquillità nel mangiare da soli, nel chiedere informazioni se necessario, che, una volta acquisiti, sono una ricchezza che si può sfruttare ovunque.
Sono soddisfatta. E non mi capita spesso.
Sento di essere coraggiosa, sento di aver superato tanti miei limiti e sento di poterne affrontare altri cento.
Ovviamente ci sono ancora tante realtà da esplorare. Tante paure che ho ancora, come i paesi extracontinentali, o quelli che non parlano inglese. Ma arriveremo col tempo anche a quelli.
Per ora ci si muove in piccoli passi. Èstata l'inaugurazione all'Europa e sono felice all'idea di poter affrontare tanti altri viaggi senza aver bisogno di nessuno necessariamente.
Tirando le somme di questo viaggio giunto quasi al termine, sono contenta perché avevo paura che all'estero la "pseudo-sicurezza" che avevo acquisito in Italia potesse vacillare. Invece nonostante delle piccole difficoltà e degli incidenti di percorso dovuti ad una lingua estremamente diversa, sono stata bene.
Non c'è niente di più bello che guardare indietro e ricordarsi di tutte quelle paure che all'inizio erano bloccanti, montagne insormontabili da scalare. Oggi quelle paure esistono ancora, ogni tanto fanno capolino e provano a creare il panico. Ma metterle costantemente alla prova ha fatto sì che queste siano più facilmente affrontabili.
Non è detto che siamo capaci di affrontare definitivamente le paure che abbiamo acquisito fin da bambini, ma di certo possiamo diminuirne l'impatto mettendoci costantemente alla prova.
È una riflessione che ho voluto buttare giù in questo post, così da poterla rileggere nei momenti di sconforto più grande.
Perché se solo nei momenti di dolore fossimo abili a ricordare le nostre capacità e i nostri traguardi raggiunti con fatica, allora questi avrebbero un peso diverso.
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telodogratis · 6 days
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#NewsPA - Ponte Corleone. Rettifica ordinanza n. 708: lavori dal 20 giugno al 4 luglio 2024
L’Ufficio Traffico e Mobilità Ordinaria del Comune di Palermo, per consentire lo svolgimento dei lavori di  risanamento della struttura in cemento armato e interventi da realizzare sul Ponte Corleone, ha emesso un provvedimento di rettifica dell’ordinanza n. 708 del 11/06/2024….  ​Read More L’Ufficio Traffico e Mobilità Ordinaria del Comune di Palermo, per consentire lo svolgimento dei lavori di …
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realnews20 · 7 days
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La Consulta ha definito illegittima la prosecuzione delle attività del depuratore IAS di Priolo Gargallo se non per “il tempo strettamente necessario per portare a compimento gli indispensabili interventi di risanamento ambientale”. Non si può continuare all'infinito. L'interesse strategico nazionale di un impianto non può essere una scusa per derogare, senza scadenza, alle normative ambientali. È questa, in estrema sintesi, la conclusione alla quale è giunta la Corte Costituzionale che, stamattina, ha pubblicato la sentenza sul caso del depuratore IAS di Priolo Gargallo, il "depuratore dei veleni" del polo petrolchimico della provincia di Siracusa. L'illegittimità costituzionale La Consulta ha dichiarato "l'illegittimità costituzionale" di uno degli articoli del cosiddetto decreto Salva Ilva, emanato il 5 gennaio 2023 e convertito in legge a marzo dello stesso anno. Nel decreto, assieme alle misure riguardanti l'acciaieria di Taranto, si interveniva sul codice di procedura penale. Stabilendo che, in caso di impianti di "interesse strategico nazionale" sottoposti a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, "il giudice autorizza la prosecuzione dell'attività se […] sono state adottate misure con le quali si è ritenuto realizzabile il bilanciamento" tra la continuità produttiva, la salvaguardia dei posti di lavoro, la tutela della salute e dell'ambiente. Cosa sappiamo sull'omicidio di Modena: Anna uccisa dal marito dopo la sentenza di affidamento dei figli Per la Corte, questa formulazione è incostituzionale perché non prevede un limite di tempo all'applicazione delle misure di "bilanciamento". Sembra, insomma, che le attività debbano proseguire per un tempo indefinito. Ma era stata la stessa Corte costituzionale, proprio parlando dell'Ilva di Taranto, a stabilire che un limite di tempo è necessario. E che questo non debba essere "superiore a 36 mesi". Un argine, quantomeno di natura temporale (tre anni), alle iniziative del governo. Cosa c'entra l'Ilva con Priolo È il governo, sin dall'inizio, a collegare il caso Ilva con petrolchimico siracusano. Lo ha fatto inserendo nel Salva Ilva la norma appena citata, che guardava al depuratore di Priolo Gargallo. È dall'inizio dell'estate 2022, infatti, che l'impianto IAS (Industria acqua siracusana) del petrolchimico è sotto sequestro da parte della magistratura. Per la procura di Siracusa lì è in atto un perdurante disastro ambientale di cui sarebbero stati a conoscenza tutti: non solo i tecnici e gli amministratori del depuratore, ma anche i cosiddetti Grandi utenti industriali. Cioè i colossi della petrolchimica nazionale: Isab (ex Lukoil), Sonatrach, Sasol, Versalis. Secondo le tesi dell'accusa, IAS anziché depurare inquina. E, stando ai dati analizzati dai consulenti della magistratura, immette nell'ambiente tonnellate di sostanze nocive per la salute. Da cui la lunga indagine e, successivamente, il sequestro. Con l'imposizione, da parte del giudice per le indagini preliminari, del distacco delle raffinerie dall'impianto di depurazione. Per dirla più semplicemente: le industrie avrebbero dovuto scollegarsi da IAS, poiché il continuo confluire dei reflui comporterebbe anche la prosecuzione dell'inquinamento. Tanto semplice a dirsi quanto difficile a farsi. Anche perché, a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina e dell'imposizione delle sanzioni contro la Russia, incluso l'embargo al petrolio moscovita, gli occhi di tutt'Italia sono puntati sulla (ormai ex) Lukoil. La raffineria, ai tempi ancora di proprietà russa, capace di produrre percentuali rilevanti del combustibile necessario al funzionamento della nazione.
L'inchiesta della magistratura di Siracusa, in mezzo alle questioni internazionali, complica ulteriormente le cose. L'interesse strategico nazionale Il governo guidato da Giorgia Meloni dichiara Isab Lukoil di interesse strategico nazionale. E dichiara tale anche il depuratore IAS di Priolo Gargallo, in quanto sua "infrastruttura necessaria". A IAS, quindi, si dovrebbe applicare il decreto Salva Ilva. Anche laddove "il giudice autorizza" la prosecuzione dell'attività. Ma il gip come può autorizzare la prosecuzione di un'attività che ha già ordinato di interrompere? A settembre 2023, come previsto dal Salva Ilva di gennaio, viene pubblicato un decreto interministeriale che contiene le norme per garantire il "bilanciamento" richiesto. Un documento nel quale si mettono nero su bianco le condizioni seguendo le quali è possibile, secondo il governo, mantenere funzionante l'impianto di depurazione, senza fare troppi danni. Il decreto Bilanciamento contiene, in sostanza, delle deroghe al Testo unico ambientale. Cioè permette di scaricare nel depuratore maggiori quantità di alcune sostanze rispetto a quelle che, per legge, si potrebbero normalmente scaricare. Una mediazione, in soldoni, tra le richieste della magistratura di Siracusa e quelle dei Grandi utenti industriali, abituati a scarichi in fognatura ben superiori, in virtù dei contratti con IAS sotto accusa nell'inchiesta per disastro ambientale. In questo lungo excursus arriviamo così alla fine del 2023. Quando il giudice per le indagini preliminari di Siracusa, nell'ambito dell'incidente probatorio sul depuratore dei veleni, sentita la procura, investe del caso la Corte costituzionale. Il 7 maggio 2024, a Palazzo della Consulta a Roma, l'udienza è durata più di un'ora. Ed è stato lo stesso relatore del caso, in diverse circostanze, a sottolineare la "complessità" della faccenda. Una complessità che si riflette nelle 35 pagine di sentenza pubblicate stamattina. La sentenza della Corte Costituzionale Per la Corte Costituzionale, è cristallino che, stando al contenuto del decreto, "il giudice è, a questo punto, vincolato ad autorizzare la prosecuzione dell’attività, alle condizioni stabilite dal Governo". Condizioni che, secondo i magistrati siracusani, potrebbero essere "insufficienti a offrire adeguata tutela all’ambiente, o addirittura alla vita e alla salute delle persone su cui potenzialmente ricadono le conseguenze nocive dell’attività produttiva". Nel 2013, ricorda la Consulta, il tema era stato valutato a proposito dell'Ilva di Taranto. E, in quella circostanza, era stato deciso che era possibile che il potere esecutivo (il governo) dettasse delle condizioni per il proseguimento delle attività dell'acciaieria pugliese, nonostante il sequestro giudiziario. Nel caso dell'Ilva, però, l'attività era stata ritenuta "lecita" per 36 mesi. Un tempo ritenuto congruo per intervenire, anche con investimenti straordinari, e rimuovere le cause dell'inquinamento. Il limite di tre anni, stavolta, non c'è. "Una disposizione come quella in esame – si legge nella sentenza – potrebbe trovare legittimazione costituzionale soltanto in quanto si presenti come disciplina interinale, che consenta di non interrompere un’attività produttiva ritenuta di rilievo strategico per l’economia nazionale o per la salvaguardia dei livelli occupazionali, nel tempo strettamente necessario per portare a compimento gli indispensabili interventi di risanamento ambientale". Le misure "legittime" "Le misure legittimamente adottabili dal governo" nel consentire la prosecuzione di un'attività di interesse strategico nazionale devono "essere funzionali all'obiettivo di ricondurre gradualmente l'attività stessa, nel minor tempo possibile, entro i limiti di sostenibilità". Per l'ambiente e per la salute umana. Provando a semplificare ulteriormente: il governo
può decidere che il depuratore deve restare operativo, purché si punti a renderlo sicuro entro tre anni. Come renderlo sicuro per l'ambiente e la salute è un altro punto. Che i giudici costituzionali affrontano in una parentesi della sentenza: il provvedimento con il quale si adottano le misure per la prosecuzione delle attività, si legge, "resta di natura amministrativa, e come tale soggetto agli ordinari controlli giurisdizionali sotto il profilo della sua legittimità". Cosa succede adesso Alla luce di questa pronuncia, quello che accadrà adesso non è ancora chiaro. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato di non avere ancora letto il dispositivo della sentenza. "Appena leggerò vedremo cosa ci sia da fare", ha detto. Una opzione è che il governo intervenga, stabilendo un limite temporale pari (o addirittura inferiore) ai 36 mesi citati dalla Consulta. Nel frattempo, però, il procedimento penale da cui tutta la storia parte, cioè il processo per disastro ambientale al depuratore IAS di Priolo, va avanti. Il gip aveva chiesto l'intervento della Corte Costituzionale per sapere se fosse legittimo l'intervento del governo. La risposta è "no" sotto il profilo che abbiamo spiegato qui sopra, in relazione al decreto Salva Ilva. Su come garantire il bilanciamento, invece, la Consulta sottolinea quella faccenda della "natura amministrativa" del provvedimento. Da questo, potrebbe derivare che la legittimità delle misure di bilanciamento non sia affare dei giudici costituzionali. Di altri magistrati, però, sì. La partita, insomma, resta aperta. Come sempre, finora, nel caso del depuratore IAS di Priolo. (function() searchParams.get('utm_campaign') != null ) window._fpcmp.push(function(gdpr) !function(f,b,e,v,n,t,s) if(f.fbq)return;n=f.fbq=function()n.callMethod? n.callMethod.apply(n,arguments):n.queue.push(arguments); if(!f._fbq)f._fbq=n;n.push=n;n.loaded=!0;n.version='2.0'; n.queue=[];t=b.createElement(e);t.defer=!0; t.src=v;s=b.getElementsByTagName(e)[0]; s.parentNode.insertBefore(t,s)(window, document,'script', 'https://connect.facebook.net/en_US/fbevents.js'); fbq('init', '2062554930705272'); fbq('track', 'PageView'); //send custom checkpoints event (function () var checkPoints = [10, 20, 40, 60, 90, 120, 180, 240, 300].sort(function(a, b) return a - b; ); //seconds var checkPointIndex = 0; var f = function() var data = instant: checkPoints[checkPointIndex] ; console.log("[FB PIXEL] send custom event ViewContentCheckPoint ", data, " on account " ,"2062554930705272" , " currentTime in seconds ", new Date().getTime() / 1000); fbq('trackCustom', 'ViewContentCheckPoint', data); checkPointIndex++; if(checkPointIndex < checkPoints.length) setTimeout(f, (checkPoints[checkPointIndex] - checkPoints[checkPointIndex-1]) * 1000) ; if(checkPoints.length) setTimeout(f, checkPoints[checkPointIndex] * 1000) )(); ); ()); [ad_2] Sorgente ↣ :
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lospeakerscorner · 2 years
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Pagani, verso il 2005 per il fiume Sarno
Pagani, verso il 2005 per il fiume Sarno
Pagani, risanamento del Sarno e potenziamento del servizio: consegnati i lavori per il completamento della rete fognaria ERCOLANO | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Gori è al lavoro, in sinergia con Regione Campania ed Ente Idrico Campano, per i nuovi interventi che hanno la finalità di risanare il bacino idrografico del fiume Sarno. Si tratta di un obiettivo per il quale i tre Enti sono impegnati…
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tifatait · 8 days
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Avellino, caso Iia interviene Seri: «Prima risanamento, poi rilancio» - Il Mattino | www.ilmattino.it
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lamilanomagazine · 12 days
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Sicilia, 182 milioni per oltre trenta interventi sui beni culturali
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Sicilia, 182 milioni per oltre trenta interventi sui beni culturali Sono oltre trenta gli interventi finanziati con i 182 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione destinati ai beni culturali della Sicilia. Numerosi quelli mirati alla valorizzazione, alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale dell'Isola, grazie all'accordo firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Si tratta di un'occasione unica per la salvaguardia e la promozione della ricchezza storica, artistica e culturale siciliana, un patrimonio di inestimabile valore che merita di essere preservato. Questo finanziamento, inoltre - afferma l'assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato - rappresenta una straordinaria opportunità anche per il rilancio del turismo e dell'economia locale. Siamo pronti a mettere in atto tutte le misure necessarie per realizzare questi interventi e garantire che i benefici raggiungano tutte le comunità dell'Isola». Tra i principali finanziamenti, partendo da Palermo, 15 milioni di euro sono stati destinati per il restauro della volta e le decorazioni del Teatro Politeama; quasi 3 milioni per la valorizzazione dell'itinerario del Decò a Palermo, con Casa Savona (900 mila), e del Liberty attraverso il restauro architettonico, decorativo e degli esterni di Villino Ida Basile (un milione) e di Villino Florio all'Olivuzza (un milione); e ancora un milione servirà per migliorare la fruizione della Real Casina Cinese, con annesso restauro del giardino storico. In provincia, destinati 1,2 milioni per il restauro delle decorazioni delle navate del Duomo di Monreale e 1,1 milioni per il ripristino degli apparati decorativi interni e la riqualificazione esterna del Duomo di Cefalù. A Catania, oltre 6 milioni saranno investiti per la riqualificazione di Castello Ursino; 1,5 milioni per il restauro del transetto, delle torri e della copertura delle absidi della Cattedrale; 5 milioni per il recupero funzionale del secondo piano e il restauro dei prospetti dell'ex Manifattura Tabacchi, sede del Museo interdisciplinare. A Siracusa, 2,3 milioni saranno impiegati per il restauro delle torri del Castello Maniace e sempre 2,3 milioni per il consolidamento e il restauro del Tempio di Apollo. Mentre, nella provincia di Ragusa, quasi 5 milioni sono destinati alla riqualificazione e valorizzazione funzionale del Parco archeologico di Kamarina e più di un milione per la musealizzazione del "Relitto delle Colonne"; infine, 8 milioni andranno alla riqualificazione e sistemazione dei percorsi del quartiere rupestre di Chiafura a Scicli. A Enna, oltre 7 milioni per il recupero, la valorizzazione e il completamento della rocca di Gagliano Castelferrato e 6,4 milioni a Piazza Armerina per il completamento del restauro, oltre che per interventi strutturali e nuove coperture della Villa Romana del Casale. Più di 16 milioni a Messina per i lavori di funzionalizzazione della cittadella della Cultura, ex complesso ospedaliero Regina Margherita. E ancora, in provincia, 6 milioni a Lipari per la musealizzazione del relitto di Capistello; circa 800 mila a Motta d'Affermo per il restauro della chiesa di San Pietro; 1 milione a San Marco d'Alunzio per la manutenzione straordinaria e il restauro della chiesa di Maria SS. Aracoeli. A Caltanissetta, 2 milioni per la tutela e la valorizzazione delle Mura Timoleontee e delle strutture arcaiche, oltre che per il completamento dei percorsi e il collegamento con il mare; quasi 4 milioni per la riqualificazione del castello Manfredonico di Mussomeli. Ad Agrigento, poco più di 6 milioni per la risistemazione del museo Pietro Griffo; 4 milioni per il risanamento conservativo e il miglioramento strutturale del complesso monumentale di Santo Spirito. Per la provincia di Trapani, infine, 1,5 milioni saranno impiegati per la manutenzione straordinaria del porticciolo e la sistemazione delle aree esterne della Tonnara di Favignana, ex stabilimento Florio; 3 milioni per la realizzazione di una serie di opere tra cui un visitor center con parcheggio adiacente al Cretto di Burri a Gibellina; 1,4 milioni per la manutenzione straordinaria del castello arabo normanno di Castellammare del Golfo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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retelabuso · 17 days
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I cantieri aperti della Chiesa cattolica
di Francesca Luvini e Gaetano Agueci È necessario un risanamento radicale dell’istituzione della Chiesa. Oggi vertici della Chiesa cattolica intendono cambiar marcia, puntano sulla trasparenza e annunciano misure urgenti: uno sportello indipendente per il sostegno alle vittime, un tribunale penale ecclesiastico nazional, test psicologici per i nuovi sacerdoti. Basteranno per scardinare un sistema…
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notiziariofinanziario · 2 months
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Vendite previste in calo di quasi il 20% per Gucci
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Standard & Poors punisce Kering e più nello specifico Gucci. Il 4 aprile 2024, Kering ha annunciato di aver acquisito un immobile a Milano per 1,3 miliardi di euro, in linea con la sua strategia volta a proteggere luoghi iconici chiave per i suoi marchi, come la recente acquisizione di proprietà strategiche a New York City nel gennaio 2024 e a Parigi nel 2023. Inoltre, Kering ha fornito alcune informazioni preliminari sui risultati del primo trimestre, che saranno pubblicati il 23 aprile 2024, in cui il gruppo stima che i ricavi per il primo trimestre siano diminuiti di circa il 10% su base annua, principalmente perché i ricavi sono diminuiti in modo significativo per il marchio Gucci, con vendite previste in calo di quasi il 20% rispetto al primo trimestre del 2023. S&P ha quindi rivisto lo scenario di base principalmente per tenere conto di una certa pressione aggiuntiva sulla performance operativa di Kering e per tenere conto delle spese discrezionali aggiuntive dopo l'acquisizione a Milano, e ora stima che il rapporto debito/EBITDA rimarrà superiore a 2 volte nell'orizzonte di previsione fino al 2025. L'outlook stabile riflette l'aspettativa che la performance operativa dovrebbe migliorare gradualmente attraverso la strategia di risanamento del marchio Gucci, con una generazione di free operating cash flow (FOCF) che rimarrà superiore a 3 miliardi di euro nel 2024 e 2025 e un debito/EBITDA leggermente superiore 2,5x alla fine del 2024 prima di migliorare a 2,2x-2,4x nel 2025. Read the full article
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newsnoshonline · 2 months
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ultima possibilità per salvare una foresta nativa Proteggere il patrimonio naturale di Carriacou Nel 1990, un italiano arrivò a Carriacou e rimase colpito dalla bellezza dell’isola. Da allora, insieme al suo compagno, ha fondato la fondazione KIDO per contrastare la deforestazione e altri danni ambientali provocati dall’azione umana. Il progetto di risanamento ambientale La fondazione KIDO si è impegnata in numerosi progetti per proteggere la biodiversità locale, incluso il salvataggio delle tartarughe marine e la rigenerazione delle mangrovie. Il loro più recente sforzo si concentra sulla riserva naturale di Anse La Roche, gravemente danneggiata dalla deforestazione illegale. Risanamento del suolo e piantumazione Per ripristinare il terreno eroso,
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