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#sala gialla
eccellenze-italiane · 9 months
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Palazzo Valguarnera Gangi, Palermo
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situazionespinoza · 16 days
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A inizio maggio sono andata in Caserma, un centro sociale realizzato senza troppe sorprese in una caserma militare abbandonata della mia città.
Ci sono andata per un festival di fumetti e arte indipendente che fanno ogni anno, il classico evento che alcuni definirebbero punk underground e altri come poracciata.
In mezzo a fiumane di giubbotti di pelle, calze a rete e cani randagi, io indossavo una maglietta con le margheritine e il rossetto rosso perché adoro affermare la mia unicità indossano le cose meno adeguate ai luoghi che frequento.
Con C., A. e G. stavamo attraversando l'ingresso scalcinato e gremito che portava alla "sala concerti", un quadrato in tufo senza finestre in cui circa 50 persone erano ammassate ad ascoltare gli urli di un gruppo hardcore che sembrava tutto fuorché progressista.
Stavamo appunto attraversando questo ingresso, non tanto per andare ad ascoltare i quattro nerboruti musicisti sbraitanti ma piuttosto per accaparrarci un triangolino smunto e umidiccio di focaccia al modico prezzo di 1 euro.
Nella calca della gente affamata, ubriaca e probabilmente fumata, ad un certo punto ho perso l'equilibrio rischiando di precipitare dritta addosso a un ragazzo basso con un discutibile taglio mullet e un'altrettanto discutibile camicia gialla a quadri neri addosso.
Per una frazione di secondo, una frazione molto lunga, non l'ho riconosciuto. Poi il mio cervello l'ha collocato nella formina corrispondente.
Era lo Skiavodellacucina.
Lui non mi ha visto, per mia grande fortuna. O, se mi ha visto, probabilmente non mi ha riconosciuto perché l'ultima immagine che ha di me è quella di uno zerbino senza apparente straccio di sanità mentale.
Non che adesso io sia il baluardo dell'equilibrio psicofisico, ma posso riconoscere senza falsa umiltà che dal 2021 a oggi un po' di passi avanti li ho fatti. Se non altro, ho mollato quell'inferno che era il posto dove ho lavorato per 4 anni e dove ho conosciuto lo Skiavodellacucina.
Anzi, a detta dello Skiavo quel posto era piuttosto un Purgatorio. Un triste limbo esistenziale dove tutte le aspirazioni umane andavano ad arenarsi tra grasso di bacon, battute sessiste e ritmi di lavoro massacranti.
Tornando allo scampato inciampo nello Skiavo, ho naturalmente approfittato del non essere stata vista per girare i tacchi e nascondermi in mezzo agli oliver twist in cerca di un fazzoletto di focaccia unta.
Nel lasso di tempo in cui io ho preso il mio triste triangolino spugnoso e pagato la ragazza incaricata dei vettovagliamenti, lo Skiavo è stato fagocitato dalla massa sudaticcia e psichedelica del concerto e non l'ho più rivisto.
Mi è andata bene, tutto sommato. Ho evitato l'imbarazzo di non doverlo salutare pubblicamente.
Al tempo stesso, però, penso che un po' mi piacerebbe salutarlo e farci una chiacchiera. Giusto per ringraziarlo, perché grazie a strani magheggi del destino e delle coincidenze è un po' merito suo se adesso lavoro come copywriter e ho la Partita Iva.
Ma poi rifletto che probabilmente non sarei in grado di superare nemmeno i convenevoli senza far trasparire l'insofferenza che mi provoca quel suo giocare a fare il povero e il suo ritenere che il lavoro sia un vizio borghese.
Quindi alla fine va bene che non mi abbia visto o non mi abbia riconosciuto.
E se mi ha visto e riconosciuto ma ha scelto di ignorarmi, tanto meglio. D'altronde, è esattamente quello che ho fatto io.
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waldires · 9 months
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The Quirinal Palace, Roma. Sala Gialla, Grisaille.
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Un piatto che ti scalda il cuore!
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE
PER IL BRASATO:
1,5 kg di muscolo di manzo oppure di altra carne da brasato
750 ml di vino rosso
brodo di carne o vegetale
1 cipolla grande
1 carota
1 costa di sedano
salvia, rosmarino, alloro
sale grosso
burro per legare la salsa
olio extravergine d’oliva
PER LE PATATE:
1,5 kg di patate pasta gialla
salvia
1 spicchio d’aglio
burro
olio extravergine d’oliva
sale
PROCEDIMENTO:
Sala la carne e tienila un’oretta in frigorifero;
Prepara un soffritto grossolano con carota, sedano e cipolla;
Fai scaldare, aggiungendo un filo d’olio extravergine d’oliva, una pentola di ghisa e fai rosolare la carne da tutti i lati:
Quando la carne è rosolata, toglila e aggiungi le verdure con le erbe aromatiche e fai rosolare il tutto;
Unisci di nuovo la carne e poi aggiungi il vino rosso e il brodo. Sala, copri lasciando uno spiraglio e abbassa la fiamma al minimo, facendo cuocere per almeno tre ore;
Quando sarà cotto spegnilo e lascia riposare il tutto fino a raffreddamento;
Pela le patate, tagliale a spicchi e mettile in acqua fredda, poi lessale in acqua bollente salata per circa 5 minuti;
Nel frattempo fai fondere del burro, con poco olio, in una padella e aromatizza il tutto con aglio e salvia;
Scola le patate e termina la cottura nel burro, tenendo la fiamma molto bassa, fin quando non saranno ben dorate. Salale alla fine;
Prendi il sugo del brasato, filtralo e fallo ridurre in un pentolino. Quando sarà ridotto di tre quarti aggiungi il burro freddo da freezer;
Taglia il brasato da freddo e scaldalo aggiungendo un po’ di sugo;
Impiatta e servi insieme alle patate.
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sandromada · 1 year
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Non riesco ad aprire gli occhi, sono come rinchiusi in una gabbia nel mar morto. Mi guardo attorno, piego la schiena, e si, era territorio estraneo. I cani segnano i loro confini con l’urina, io con gli abiti sporchi. Ovunque vado inquino, occupo tutto ciò che non è armadio, perché infondo mi infastidisce che una multinazionale abbia deciso per me dove io debba poggiare le mie mutande. Non lo fanno i miei, figuriamoci l’Ikea. Piuttosto, una sedia, gialla, color canarino, un colore fastidioso, che non dispiace coprire con una felpa rossa.
Ho sempre odiato fingere il sonno. Ricordo ancora il me preadolescente, un ammasso maleodorante e stronzo, che dorme nella casa delle vacanze in Puglia, aspettando le 9:00 del mattino, o qualche rumore sospetto, per capire che poteva finalmente alzarsi da un materasso troppo morbido, andare in sala da pranzo, e fare una cosa a lui sconosciuta… colazione.
Mi muovo, faccio dei versi, agito le braccia, una atto che infastidirebbe chiunque. Si rigira, mi ignora. È ancora nel confine tra la burocrazia del mondo reale, e Narnia. Io Ho sempre amato i grandi boschi ripieni d’aghi e foglie gialle, un tappeto cosi ecosostenibile, che mi verrebbe quasi la tentazione di far parte di questo grande concerto silenzioso. Mi pareva mostruoso cacciarlo dal suo armadio. Vabbè, ognuno ha il suo orologio.
Il piano era il secondo, le scale di marmo, di quello comune. La prima cosa che noto fuori dalla grotta arricchita, è la biodiversità umana. I marciapiedi erano svergognati da un sole da me poco stimato in quel momento. Se ai belli baciava, a me forse evidenziava. C’era la qualunque, di ogni specie. Dal vecchio, allo scolare. Dirigendomi alla fermata dell’autobus più vicina, mi accorgo delle fasi della vita, passata e futura. La ragazzina coi capelli tinti, zaino verde fosforescente, eye-liner, delle imitazioni delle Monolith di Prada, jeans oversize, e sguardo ansioso, probabilmente per la materia che avrebbe dovuto affrontare alla prima ora scolastica. Il bambino indipendente, che ha il coraggio di salire sull’autobus senza genitore. Con addosso uno zaino ingombrante, e un mazzo vintage di figurine Pokemon, quasi tutti doppioni purtroppo. L’anziana signora in nero, che non si capisce se sia in lutto per il marito, o per il mondo attorno a lei che muta. È arrabbiata col tempo, un maleducato di base. È rancorosa col moto di rotazione della terra, che ogni giorno la offende a suon di rughe e ricordi a loro associati. Si possono notare i suoi occhi pettegoli fissare le gesti altrui, come fossero bestemmie in messa. Cipolla in testa, abito lungo, ballerine ortopediche, e rosario tra le mani, che non scorda di usare quando vede due donne amarsi, come fosse una croce d’aglio contro Dracula. L’uomo in camicia color celeste, un po sudata sotto le ascelle, niente che non si possa coprire con una giacca di Zara. Sua moglie le aveva detto di non spendere tanto per l’abito, anche perché si sa, in quei posti si spende troppo per della pessima qualità, cosa che lei sapeva, visto che a differenza di loro figlia che strappa le calze per moda, lei le rattoppava. Immagino farà un colloquio. Ha messo l’orologio buono, ma non troppo sfarzoso da far credere di poter fare a meno di quel lavoro. Spero vada bene. Amo le fermate, di ogni tipo, perché ci costringono al confronto. Ascoltiamo solo la musica che ci emoziona, frequentiamo solo persone simili a noi, leggiamo libri che la pensano come noi. Prendere un mezzo di trasporto pubblico aiuta l’ambiente, e mi orienta allo sguardo delle vite altrui, scrostandomi da me stesso.
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lamilanomagazine · 23 days
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La Polizia di Stato e le sue attività al Salone Internazionale del Libro
La Polizia di Stato e le sue attività al Salone Internazionale del Libro. Si è svolta nella consueta location del "Lingotto Fiere" la XXXVI edizione del "Salone Internazionale del libro" di Torino. Per il ventitreesimo anno consecutivo, la Polizia di Stato è stata presente con uno stand espositivo di oltre 80 mq presso il Padiglione OVAL, posizione V189, ospitando un'area espositiva con iniziative di promozione della legalità e della cultura attraverso incontri dedicati agli autori in divisa e dimostrazioni delle varie Specialità. I visitatori hanno potuto, infatti, ottenere informazioni sulle attività di servizio e "toccare con mano" le metodologie di lavoro e le dotazioni tecnologiche utilizzate nelle indagini più complesse. PoliziaModerna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, ha avuto un corner dedicato per far conoscere la rivista e i prodotti editoriali che ha ideato e curato, come il fumetto Il Commissario Mascherpa, il volume fotografico Cani&Eroi – a cura dell'Ufficio Relazioni Esterne, cerimoniale e studi storici – sul lavoro dei cinofili della Polizia di Stato – e il volume Polizia e motori sulle auto storiche. Lo stand è ormai diventato un tradizionale appuntamento anche per presentare alcune novità editoriali realizzate da poliziotti con la passione per la scrittura, alcuni dei quali già presenti nelle edizioni precedenti del Salone con le proprie opere, e di ritorno alla kermesse sabauda con "nuove uscite". Presso lo stand si sono tenuti dei momenti formativi/informativi su materie di specifica competenza. Nel corso di questi incontri sono stati proiettati slides e video esplicativi ed è stato distribuito materiale divulgativo ed informativo in merito alle tematiche illustrate. - A cura della Divisione Polizia Anticrimine, si sono svolti incontri formativi/informativi in materia di violenza di genere, con particolare riferimento alla campagna nazionale permanente "Questo non è amore". Il Commissario Capo della P. di S., Dott.ssa Paola FUGGETTA, insieme a responsabili e referenti del centro antiviolenza del Comune di Torino, ha parlato di violenza sulle persone con disabilità e degli strumenti per riconoscerla e contrastarla; - A cura del Compartimento Polizia Ferroviaria, sono stati illustrati i contenuti del progetto educativo per le scuole superiori "Train to be cool", con approfondimenti sulle norme comportamentali per la sicurezza e la prevenzione di reati in ambito ferroviario; - A cura della Sezione Polizia Stradale di Torino, sono stati forniti consigli di educazione stradale ed illustrati i contenuti della campagna di sicurezza stradale denominata "Progetto Icaro"; - A cura del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni "Piemonte e Valle d'Aosta" , sono state esposte le regole di comportamento in merito all'uso consapevole delle nuove tecnologie. Inoltre ha avuto luogo un incontro dal titolo "I rischi del mondo digitale: dal cyberbullismo al phishing, dal revenge porn al falso trading online. Nella Sala Gialla si è tenuto l'incontro dal titolo "In rete: navigare sicuri", rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. - A cura del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica del Piemonte e Valle d'Aosta sono state illustrate le attività specifiche, con incontri su tematiche di settore: Dattiloscopia Forense, Biologia, Balistica, Chimica, Squadra sopralluoghi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Maltempo, aperta la sala operativa della protezione civile. Allerta gialla in tutto il Piemonte
Arriverà la grande nevicata prevista per oggi? In attesa della risposta, e visto che secondo le previsioni meteo anche la pioggia in pianura dovrebbe essere molto abbondante, e valutata la situazione, la sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte è stata aperta alle 8 di questa mattina. Sotto controllo, ovviamente, ci sono soprattutto i fiumi: il livello di tutti i corsi…
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cruisesitaly · 8 months
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I didn't go inside -
Norman wingDetail
The palace stands in the highest point of the ancient centre of the city, just above the first Punic settlements, whose remains can still be found in the basement.[citation needed]
The first building was a Norman castle. After the Normans invaded Sicily in 1072 (just 6 years after they conquered England) and established Palermo as the capital of the new County of Sicily, the palace was chosen as the main residence of the kings. In 1132 King Roger II added the famous Cappella Palatina to the complex.[1][additional citation(s) needed]
During the reign of the Swabian emperors, the palace maintained its administrative functions, and was the centre of the Sicilian School of poetry, but was seldom used as permanent seat of power, especially during the reign of Frederick II.[citation needed]
The Angevin and Aragonese kings preferred other seats. The palace returned to an important administrative role in the second half of the sixteenth century, when the Spanish viceroys chose it as their official residence, carrying out important reconstructions, aimed at their representative needs and their military ones, with the creation of a system of bastions.[citation needed]
The Gallery of the Palace in 1686
The Spanish Bourbons built additional reception rooms (la Sala Rossa, la Sala Gialla e la Sala Verde) and reconstructed the Sala d'Ercole, named for its frescos depicted the mythological hero, Hercules.[citation needed]
From 1946, the palace was the seat of the Sicilian Regional Assembly. The west wing (with the Porta Nuova) was assigned to the Italian Army and is the seat of the Southern Military Region.[citation needed]
During the sixties, it received comprehensive restorations under the direction of Rosario La Duca.[citation needed]
The palace is also the seat of the Astronomical Observatory of Palermo.[citation needed]
The palace contains the Cappella Palatina,[2] by far the best example of the so-called Norman–Arab–Byzantine style that prevailed in the 12th-century Sicily. The wonderful mosaics, the wooden roof, elaborately fretted and painted, and the marble incrustation of the lower part of the walls and the floor are very fine.[3] Of the palace itself the greater part was rebuilt and added in Aragonese times, but there are some other parts of Roger's work left, specially the hall called Sala Normanna.[3]
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rallytimeofficial · 9 months
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CIVM, pubblicato l'elenco iscritti della Coppa Nissena 2023
🔴 🔴 CIVM, pubblicato l'elenco iscritti della Coppa Nissena 2023 #CIVM #elencoiscritti #Coppanissena
La 68 Coppa Nissena è stata presentata oggi, giovedì 7 settembre, alle ore 10.30 presso la sala Gialla del Comune di Caltanissetta. Presenti i vertici dell’AC nisseno con il Presidente Avv. Carlo Alessi, lo staff organizzatore ed esponenti dell’Amministrazione Comunale con il Primo Cittadino Roberto Gambino. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo…
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livornopress · 1 year
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In arrivo piogge e temporali. Allerta meteo gialla in provincia 
Livorno 7 aprile 2023 – In arrivo piogge e temporali. Allerta meteo gialla in provincia Tra il pomeriggio e la sera di oggi, venerdì 7 aprile, e la mattinata di domani, sabato 8, la Toscana sarà interessata da una perturbazione in transito. Previsti pioggia e temporali. La Sala operativa unificata della Protezione civile regionale ha per questo emesso un allerta meteo di codice giallo, valido…
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Allerta meteo in Campania: arancione dalle 23:59 di oggi
La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo con livello di criticità idrogeologica di colore Arancione per piogge e temporali anche intensi su Ischia e le zone 1 e 3 (Napoli, Isole, Area Vesuviana, Piana Campana; Costiera Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini). L'avviso è valido dalle ore 23.59 di oggi, venerdì 9 dicembre, fino alle 23.59 di sabato 10 dicembre. Sul resto della Campania, la stessa Protezione civile regionale ha emanato una allerta di colore Giallo. Previste precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, localmente di forte intensità.  I temporali potranno dare luogo a un rischio idrogeologico, anche diffuso,  con possibili frane, instabilità di versante, colate rapide di fango o detriti, caduta massi, allagamenti, esondazioni, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, scorrimento superficiale delle acque piovane nelle strade e coinvolgimento delle aree urbane depresse. La Protezione Civile della Regione Campania richiama i Sindaci alla massima attenzione, soprattutto sulle aree già colpite dal maltempo dei giorni scorsi. Si ricorda di attivare i Centri operativi comunali, di attuare tutte le norme previste dai rispettivi piani comunali di Protezione civile e di adottare le dovute misure di mitigazione del rischio e messa in sicurezza del territorio e di tutela dei cittadini anche in considerazione delle precipitazioni dei giorni scorsi e della saturazione dei suoli. Prestare attenzione ai successivi avvisi diramati dalla Sala Operativa regionale. L'allerta, per quanto riguarda il rischio idrogeologico è di livello: - Arancione sulle zone 1, 3 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Costiera Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini) - Gialla sul resto della regione. Read the full article
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sounds-right · 2 years
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Sizzano (NO), prende vita la cantina La Piemontina:  oltre 20 ettari di vigneti e 7 etichette prodotte 
SIZZANO (NO), 10 novembre 2022 - Sulle Colline Novaresi la viticoltura ha origini molto  antiche che risalgono fino all'epoca pre-romana; è proprio tra i comuni di Sizzano e Ghemme, in  questo scrigno di terreni e vigne, che nasce La Piemontina, azienda agricola e cantina vitivinicola  nata dal profondo legame che i proprietari hanno stretto con la loro terra. 
Con oltre 60 ettari di terreni, 20 ettari di vigneti e 7 etichette in produzione - Ghemme DOCG,  Colline Novaresi DOC Vespolina, Colline Novaresi DOC Nebbiolo, Colline Novaresi DOC Rosso,  Colline Novaresi DOC Bianco, Grappa Bianca, Grappa Gialla e lo Spumante Brut - La Piemontina opera nel totale rispetto della natura e della stagionalità, grazie alla cura quotidiana  dei vigneti e il controllo della filiera produttiva. Nella cantina verrà, inoltre, installato un impianto  fotovoltaico per ridurre i costi di gestione e portare avanti un percorso di rispetto e tutela  dell'ambiente. 
I terreni dei vigneti sono morenici, originati dagli antichi ghiacciai (Morenico - Alluvionale), la  superficie è costituita da argille, caolini e tufi. L'argilla, con la tessitura più fine, assorbe l'acqua e  la cede gradualmente alle radici. Il caolino - l'argilla bianca che copre le viti con la sua polvere - è in grado di riflettere la luce solare e proteggere chiome e grappoli dagli eccessi  termici, nonché prevenire ingiallimenti e scottature. Il tufo è una ricca fonte di minerali: grazie  all'unicità dei vitigni, ogni vino è una vera e propria espressione del territorio di provenienza. L'area era tutta coperta da boschi e i terreni, di proprietà di oltre 500 privati, erano abbandonati dalla  Seconda Guerra Mondiale, ma per fortuna i diritti di reimpianto non sono andati persi. La Direzione de La Piemontina ha comprato da ognuno un pezzo di terra e  attuato un'operazione di bonifica, concimando e coltivando il terreno e riportandolo ad uno stato ottimale. 
"Per le nuove generazioni di viticoltori la sfida più complessa è unire l'esperienza e le conoscenze  delle generazioni passate con le tecnologie moderne ed avanzate; ed è proprio questo uno dei nostri  principali obiettivi: offrire un nuovo approccio al mondo vitivinicolo, attraverso un connubio di  tradizione e innovazione, rendendo la Piemontina un crocevia di degustazioni, iniziative culturali e  di conoscenza del territorio", dichiara la fondatrice de La Piemontina. 
"Uno dei nostri obiettivi è quello di portare i vini della cantina anche nella GDO, oltre che nelle  enoteche e nei ristoranti, e di sbarcare nel medio-lungo termine nei mercati internazionali per  esportare l'eccellenza del territorio piemontese oltre confine", conclude la fondatrice. 
Ad oggi, i due vini di base sono il Colline Novaresi DOC Rosso ed il Colline Novaresi DOC Bianco, mentre i vini più importanti sono il Ghemme DOCG e il Colline Novaresi DOC Vespolina. É disponibile anche il Metodo Classico di Erbaluce; nel 2023 uscirà il Metodo Classico Rosato insieme al Colline Novaresi DOC Nebbiolo cobianco e, nel 2024, anche il Ghemme DOCG Riserva ed il passito di Erbaluce. 
Le sorprese non finiscono qua: da dicembre 2022, sarà inoltre possibile prenotare  e regalare un'esperienza enogastronomica di wine tasting. Il pacchetto include una piacevole  passeggiata nei vigneti per raccontare la storia vitivinicola dell'azienda, per poi continuare in cantina,  immergendosi nei procedimenti di realizzazione: dalla lavorazione dei terreni, alla vendemmia,  fermentazioni e affinamenti fino all'imbottigliamento. Vi sposterete poi nella panoramica sala  degustazioni a vetri per degustare vini e grappe, tutto accompagnato da prodotti tipici locali. 
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Sizzano (NO), prende vita la cantina La Piemontina:  oltre 20 ettari di vigneti e 7 etichette prodotte 
SIZZANO (NO), 10 novembre 2022 - Sulle Colline Novaresi la viticoltura ha origini molto  antiche che risalgono fino all'epoca pre-romana; è proprio tra i comuni di Sizzano e Ghemme, in  questo scrigno di terreni e vigne, che nasce La Piemontina, azienda agricola e cantina vitivinicola  nata dal profondo legame che i proprietari hanno stretto con la loro terra. 
Con oltre 60 ettari di terreni, 20 ettari di vigneti e 7 etichette in produzione - Ghemme DOCG,  Colline Novaresi DOC Vespolina, Colline Novaresi DOC Nebbiolo, Colline Novaresi DOC Rosso,  Colline Novaresi DOC Bianco, Grappa Bianca, Grappa Gialla e lo Spumante Brut - La Piemontina opera nel totale rispetto della natura e della stagionalità, grazie alla cura quotidiana  dei vigneti e il controllo della filiera produttiva. Nella cantina verrà, inoltre, installato un impianto  fotovoltaico per ridurre i costi di gestione e portare avanti un percorso di rispetto e tutela  dell'ambiente. 
I terreni dei vigneti sono morenici, originati dagli antichi ghiacciai (Morenico - Alluvionale), la  superficie è costituita da argille, caolini e tufi. L'argilla, con la tessitura più fine, assorbe l'acqua e  la cede gradualmente alle radici. Il caolino - l'argilla bianca che copre le viti con la sua polvere - è in grado di riflettere la luce solare e proteggere chiome e grappoli dagli eccessi  termici, nonché prevenire ingiallimenti e scottature. Il tufo è una ricca fonte di minerali: grazie  all'unicità dei vitigni, ogni vino è una vera e propria espressione del territorio di provenienza. L'area era tutta coperta da boschi e i terreni, di proprietà di oltre 500 privati, erano abbandonati dalla  Seconda Guerra Mondiale, ma per fortuna i diritti di reimpianto non sono andati persi. La Direzione de La Piemontina ha comprato da ognuno un pezzo di terra e  attuato un'operazione di bonifica, concimando e coltivando il terreno e riportandolo ad uno stato ottimale. 
"Per le nuove generazioni di viticoltori la sfida più complessa è unire l'esperienza e le conoscenze  delle generazioni passate con le tecnologie moderne ed avanzate; ed è proprio questo uno dei nostri  principali obiettivi: offrire un nuovo approccio al mondo vitivinicolo, attraverso un connubio di  tradizione e innovazione, rendendo la Piemontina un crocevia di degustazioni, iniziative culturali e  di conoscenza del territorio", dichiara la fondatrice de La Piemontina. 
"Uno dei nostri obiettivi è quello di portare i vini della cantina anche nella GDO, oltre che nelle  enoteche e nei ristoranti, e di sbarcare nel medio-lungo termine nei mercati internazionali per  esportare l'eccellenza del territorio piemontese oltre confine", conclude la fondatrice. 
Ad oggi, i due vini di base sono il Colline Novaresi DOC Rosso ed il Colline Novaresi DOC Bianco, mentre i vini più importanti sono il Ghemme DOCG e il Colline Novaresi DOC Vespolina. É disponibile anche il Metodo Classico di Erbaluce; nel 2023 uscirà il Metodo Classico Rosato insieme al Colline Novaresi DOC Nebbiolo cobianco e, nel 2024, anche il Ghemme DOCG Riserva ed il passito di Erbaluce. 
Le sorprese non finiscono qua: da dicembre 2022, sarà inoltre possibile prenotare  e regalare un'esperienza enogastronomica di wine tasting. Il pacchetto include una piacevole  passeggiata nei vigneti per raccontare la storia vitivinicola dell'azienda, per poi continuare in cantina,  immergendosi nei procedimenti di realizzazione: dalla lavorazione dei terreni, alla vendemmia,  fermentazioni e affinamenti fino all'imbottigliamento. Vi sposterete poi nella panoramica sala  degustazioni a vetri per degustare vini e grappe, tutto accompagnato da prodotti tipici locali. 
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tarditardi · 2 years
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Sizzano (NO), prende vita la cantina La Piemontina:  oltre 20 ettari di vigneti e 7 etichette prodotte 
SIZZANO (NO), 10 novembre 2022 - Sulle Colline Novaresi la viticoltura ha origini molto  antiche che risalgono fino all'epoca pre-romana; è proprio tra i comuni di Sizzano e Ghemme, in  questo scrigno di terreni e vigne, che nasce La Piemontina, azienda agricola e cantina vitivinicola  nata dal profondo legame che i proprietari hanno stretto con la loro terra. 
Con oltre 60 ettari di terreni, 20 ettari di vigneti e 7 etichette in produzione - Ghemme DOCG,  Colline Novaresi DOC Vespolina, Colline Novaresi DOC Nebbiolo, Colline Novaresi DOC Rosso,  Colline Novaresi DOC Bianco, Grappa Bianca, Grappa Gialla e lo Spumante Brut - La Piemontina opera nel totale rispetto della natura e della stagionalità, grazie alla cura quotidiana  dei vigneti e il controllo della filiera produttiva. Nella cantina verrà, inoltre, installato un impianto  fotovoltaico per ridurre i costi di gestione e portare avanti un percorso di rispetto e tutela  dell'ambiente. 
I terreni dei vigneti sono morenici, originati dagli antichi ghiacciai (Morenico - Alluvionale), la  superficie è costituita da argille, caolini e tufi. L'argilla, con la tessitura più fine, assorbe l'acqua e  la cede gradualmente alle radici. Il caolino - l'argilla bianca che copre le viti con la sua polvere - è in grado di riflettere la luce solare e proteggere chiome e grappoli dagli eccessi  termici, nonché prevenire ingiallimenti e scottature. Il tufo è una ricca fonte di minerali: grazie  all'unicità dei vitigni, ogni vino è una vera e propria espressione del territorio di provenienza. L'area era tutta coperta da boschi e i terreni, di proprietà di oltre 500 privati, erano abbandonati dalla  Seconda Guerra Mondiale, ma per fortuna i diritti di reimpianto non sono andati persi. La Direzione de La Piemontina ha comprato da ognuno un pezzo di terra e  attuato un'operazione di bonifica, concimando e coltivando il terreno e riportandolo ad uno stato ottimale. 
"Per le nuove generazioni di viticoltori la sfida più complessa è unire l'esperienza e le conoscenze  delle generazioni passate con le tecnologie moderne ed avanzate; ed è proprio questo uno dei nostri  principali obiettivi: offrire un nuovo approccio al mondo vitivinicolo, attraverso un connubio di  tradizione e innovazione, rendendo la Piemontina un crocevia di degustazioni, iniziative culturali e  di conoscenza del territorio", dichiara la fondatrice de La Piemontina. 
"Uno dei nostri obiettivi è quello di portare i vini della cantina anche nella GDO, oltre che nelle  enoteche e nei ristoranti, e di sbarcare nel medio-lungo termine nei mercati internazionali per  esportare l'eccellenza del territorio piemontese oltre confine", conclude la fondatrice. 
Ad oggi, i due vini di base sono il Colline Novaresi DOC Rosso ed il Colline Novaresi DOC Bianco, mentre i vini più importanti sono il Ghemme DOCG e il Colline Novaresi DOC Vespolina. É disponibile anche il Metodo Classico di Erbaluce; nel 2023 uscirà il Metodo Classico Rosato insieme al Colline Novaresi DOC Nebbiolo cobianco e, nel 2024, anche il Ghemme DOCG Riserva ed il passito di Erbaluce. 
Le sorprese non finiscono qua: da dicembre 2022, sarà inoltre possibile prenotare  e regalare un'esperienza enogastronomica di wine tasting. Il pacchetto include una piacevole  passeggiata nei vigneti per raccontare la storia vitivinicola dell'azienda, per poi continuare in cantina,  immergendosi nei procedimenti di realizzazione: dalla lavorazione dei terreni, alla vendemmia,  fermentazioni e affinamenti fino all'imbottigliamento. Vi sposterete poi nella panoramica sala  degustazioni a vetri per degustare vini e grappe, tutto accompagnato da prodotti tipici locali. 
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digitalandy · 2 years
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Ristorante Laghi, Campogalliano
Poco distante dall'autostrada A1 questo ristorante è situato tra una serie di piccoli laghetti poco fuori Campogalliano.
La sala interna a cui si accede passando da un ingress con un bar e gelateria, è abbastanza grande. Piacevoli i tavoli esterni che si este done su due lati del piccolo edificio.
Il menu è ispirato alla tradizione ma con la volontà di ricercare prodotti di qualità. Ne è un interpretazione la Bella Mora, una selezione di salumi di Mora Romagnola serviti con giardiniera fatta in casa e piccoli gnocchi fritti. Sapori ben definiti e combinazione piacevolissima. Buoni poi i tortelli classici di erbette e interessanti le tagliatelle con la salsiccia gialla, una ricetta antica riportata alla luce dallo chef che combina la carne di maiale allo zafferano.
Bella la piccola carta di lambrusco, di collina e di pianura, che permette di trovare delle bottiglie di piccoli produttori della zona.
Servizio gentile, competente e appassionato.
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lamilanomagazine · 3 months
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Pistoia. Erion Energy e Alia Multiutility: con "Energia al Cubo" raccolti 1296 kg. di pile esauste con l'ausilio di 4 istituti scolastici
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Pistoia. Erion Energy e Alia Multiutility: con "Energia al Cubo" raccolti 1296 kg. di pile esauste con l'ausilio di 4 istituti scolastici. Si è appena conclusa l'edizione 2023 di "Energia al Cubo", l'iniziativa di sensibilizzazione per il corretto conferimento delle pile esauste promosso nelle scuole della città di Pistoia da Erion Energy, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Pile e Accumulatori (RPA) e Ancitel Energia e Ambiente, in collaborazione con Alia Multiutility e con la compartecipazione del Comune di Pistoia. Il progetto, lanciato a novembre 2023, ha portato alla realizzazione di un ciclo di incontri formativi nelle 172 classi dei 4 istituti comprensivi primari e secondari di primo grado aderenti in tutto il capoluogo toscano, nel corso dei quali esperti del settore hanno spiegato ai 3.598 alunni partecipanti l'importanza di una corretta raccolta differenziata delle pile portatili. A tutti i bambini sono stati consegnati dei simpatici quaderni per imparare, giocando, i principi dell'economia circolare, insieme all'ormai nota "scatolina gialla" per raccogliere tutte le pile esauste che si trovano disperse in casa (come nei cassetti, ad esempio) per poi portarle a scuola. Grazie alla collaborazione con Alia Servizi Ambientali S.p.a., all'interno di ciascuno dei 16 plessi scolastici sono infatti state posizionate colonnine per la raccolta che resteranno a disposizione dei bambini e delle loro famiglie, anche dopo la conclusione del progetto. Non solo, nell'ambito del progetto i giovani sono stati chiamati a sfidarsi in un concorso che ha coinvolto gli istituti e ha previsto l'assegnazione di premi sotto forma di buoni da utilizzare per l'acquisto di materiale scolastico. Tre le scuole che si sono distinte per il maggior quantitativo di pile esauste raccolto: Primaria Catena dell'IC Sestini di Agliana (135 kg corrispondenti a 2,41 kg a bambino), Primaria Galileo Galilei sede Belvedere dell'IC Cino di Pistoia (234 kg corrispondenti a 1,64 kg a bambino) e Primaria Piteccio S. Felice dell'IC Cino di Pistoia (36 kg corrispondenti a 0,65 kg a bambino). Grazie a questo progetto sono stati raccolti complessivamente 1.296 kg di pile esauste corrispondenti a 864 scatoline, risparmiando complessivamente 693 kg di CO2, 3.603 m3 di acqua e 35 GJ di energia! Alla premiazione, avvenuta questa mattina presso la Sala Maggiore del Palazzo comunale in Piazza Duomo a Pistoia, sono intervenuti Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia; Gabriele Sgueglia, assessore all'ambiente del Comune di Pistoia; Luca Benesperi, Sindaco di Agliana; Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy; Gabriele Giacomelli, Consigliere Provincia di Pistoia e Lorenzo Perra, Presidente Alia Multiutility. Energia al Cubo, progetto avviato nel 2022 per iniziativa di Erion Energy, nasce dalla volontà del Consorzio di sensibilizzare i cittadini e incrementare la raccolta delle pile esauste, rifiuti che - se correttamente riciclati - possono rappresentare una fonte importante di materie prime critiche di cui l'Italia è carente. "Sono estremamente lieta che il progetto "Energia al Cubo" abbia coinvolto numerosi bambini nella città di Pistoia. Questi giovani adulti hanno un ruolo fondamentale: aiutandoli a sviluppare le conoscenze corrette a livello di sensibilità ambientale permettiamo loro di diventare anche promotori attivi di comportamenti sostenibili all'interno delle loro famiglie e in altre situazioni sociali" afferma Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy. "Desidero esprimere la mia gratitudine ad Alia Multiutility per il suo sostegno sul territorio e per averci aiutato a portare avanti questa importante iniziativa di sensibilizzazione". «Anche con una semplice scatolina gialla, come quella consegnata ai ragazzi per raccogliere le pile a casa, guidati dai principi dell'economia circolare, è possibile fare squadra ed ottenere risultati importanti – ha commentato il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra. Grazie al progetto "Energia al cubo" anche quest'anno Alia ha permesso a 4 istituti, in 172 classi e coinvolgendo oltre 3.500 bambini, di raccogliere circa 1.300 kg di pile esauste, nei comuni di Pistoia, Pescia, Buggiano ed Agliana. Crediamo da sempre nel binomio ambiente- scuola e nel tempo abbiamo realizzato e promosso numerose attività in questo senso nei 58 comuni gestiti, al fine di trasmettere l'importanza di preservare il nostro pianeta, incoraggiandoli a diventare attori attivi nei processi di sostenibilità ambientale e cercando di incentivare la conoscenza delle grandi e piccole verità del rispetto dell'ambiente e delle raccolte differenziate, compresi gli oggetti piccoli, come le pile, appunto, che se non gestite correttamente, rappresentano una minaccia significativa per l'ambiente. I loro componenti tossici, infatti, possono contaminare il suolo e le acque – ha concluso Perra– . " «Abbiamo accolto con convinzione questa iniziativa – ha detto Gabriele Sgueglia, assessore all'ambiente del Comune di Pistoia – perché ha l'obiettivo di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni sui principi dell'energia circolare. E così bambini e ragazzi attraverso un concorso divertente hanno potuto imparare il corretto conferimento delle pile esauste, un rifiuto pericoloso e molto inquinante se abbandonato nell'ambiente o anche raccolto in modo sbagliato nell'indifferenziato. I giovani sono i più consapevoli del valore della tutela dell'ambiente e disponibili a collaborare da protagonisti per il bene del Pianeta».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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