Tumgik
#senza anon ne parliamo
nooradeservedbetter · 11 months
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Ma tu che opinione ti sei fatta della scelta di zerocalcare di non dire fascisti, ma nazisti. Con lo spiegone almeno ho capito le sue intenzioni, ma fino a quel momento ero molto in dubbio. Vista la caratterizzazione dei fascisti secondo me avrebbe avuto senso chiamarli così e basta, alla fine si rifanno principalmente a quello e il loro comportamento nella serie è in linea con quello che il fascismo è stato ed è. Non c'era pericolo che la gente pensasse "vabbè son fascisti, nulla di che" e quindi anche irl il ragionamento che ne sarebbe scaturito è che se uno è fascio non ci sono scusanti, è una merda e basta.
Ciao anon!
Mah ti dico, ne ho preso atto senza pensare a molto altro; è una scelta ponderata che ha abbastanza senso secondo me, considerato chi è al governo in questo momento e considerato che anche al di là dei fasci al governo, l'opinione generale è sempre stata che "apperò ha fatto anche cose buone".
Alla fine, Predappio è una meta turistica con il PD (credo ancora) all'amministrazione che lascia fare perché sossoldi: non so se hai letto Predappio Toxic Waste Blues dei Wu Ming ai tempi, se non l'hai fatto te lo consiglio vivamente, sono tre articoli lunghetti ma un'analisi lucidissima sulla situazione italiana sia a Predappio che con il fascismo in generale. La maggioranza dei votanti ha votato Giorgia Meloni, che ok magari istituzionalmente non dice più "sono fascista", ma è un messaggio che arriva forte e chiaro a chi la vota e dice (come Cesare) che ha bisogno di una mano forte e di più regole.
Il rischio più che altro mi sembra la separazione tra chi sta al governo e chi sta nelle strade. Non parliamo di GM (che ci sta visto che è stato scritto/pensato prima che salisse in carica eh) ma solo dei picchiatori, senza pensare che sono due facce della stessa medaglia, e senza il fascismo degli antifascisti (E QUI STO USANDO IL CONTESTO CORRETTO PER QUELLA CITAZIONE DI ME) che c'è stato prima di lei, non ci sarebbe lei e non ci sarebbero i picchiatori nelle strade.
Alla fine, noialtri che guardiamo zerocalcare dalla nostra bolla di politica bene o male di sx sappiamo perfettamente di cosa parliamo quando parliamo di fascismo, nazismo, o, cazzo ne so. Imperialismo fase suprema del capitalismo. È anche molto semplice (e qui parlo per me) dire a Michele che le sue opinioni politiche estere fanno abbastanza cacare, e dirglielo da sinistra.
Però la serie è una serie Netflix che si rivolge un po' a tutti. Certo, nei tutti non sono considerati quelli che fanno il corteo in memoria di Ramelli ogni aprile a Milano, però sono considerate quelle persone che magari pensano che Renzi non sia poi così malvagio, e che Minniti ha fatto bene a fare quello che ha fatto perché lo ha fatto col beneplacito dei famosi antifascisti :)
Quindi tutto sommato lo capisco quando li chiama nazisti. È un termine che ancora fa paura, anche ai fasci che "l'unico errore di Mussolini è stato allearsi con Hitler."
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trattengo-ilfiato · 4 months
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Posso scriverti senza anon che ne parliamo?
In teoria ho la chat aperta, tutti possono scrivermi (con rispetto per piacere)
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L’11 sarò una giornata a Torino da un’amica. Ti andrebbe un saluto anche se non ci sentiamo da tempo?
Scrivimi senza anon e ne parliamo
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tedmosbydiquartiere · 2 years
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Quando ti ho iniziato a seguire pensavi a una persona che non era più nella tua vita e te ne rattristavi, ora vedo che sei confuso per una persona perché non capisci le sue intenzioni. Mi dispiace che tu sia sempre "tormentato in amore"
Ciao Anon, ti ringrazio. 😊
E vero, c'è stato questo cambio nella mia vita. Mi rattristavo per questa persona che non è più nella vita. Poi però ho iniziato a capire delle cose, ho iniziato a vedere tutta la situazione con occhi diversi. Mi sono reso conto che, sbagliando, mi ero totalmente annullato per questa persona finendo per perdermi tutto quello che mi circondava, tra cui alcune persone che mi erano accanto da svariati anni e che non avevo mai conosciuto per davvero. Mi sentivo fuori posto con loro, mi sentivo escluso, ma non capivo che in realtà era stata colpa mia. In più un episodio accaduto ultimamente mi ha aperto definitivamente gli occhi sulla persona che avevo accanto.
In questi mesi ho recuperato, ho iniziato a conoscere meglio queste persone, ho parlato con loro delle sensazioni che avevo avuto in passato. Ho iniziato a vivere per davvero, senza precludermi nessuna esperienza e nessuna amicizia.
Fra queste persone c'è proprio quella di cui parlo ultimamente. Mi è stata accanto fin dall'inizio, mi ha aiutato a vivere meglio il tutto. Ho visitato posti nuovi insieme a lei, ho vissuto esperienze nuove, mi ha fatto apprezzare tante cose che già mi circondavano ed a cui prima non badavo.
Sto bene con lei, ci intendiamo al volo su molti argomenti, spesso ci basta anche solo uno sguardo per capire l'uno il pensiero dell'altra. Ridiamo tanto, parliamo tanto, ci confidiamo. Passiamo davvero tanto tempo insieme, sia da soli che in compagnia di altri nostri amici. Abbiamo fatto due viaggi insieme negli ultimi due mesi, forse ad Agosto ne faremo un terzo. Chissà.
Non capisco quali siano le sue intenzioni, è vero, e magari il tutto nasce dal mio essere pessimista. Non lo so, non so se voglio saperlo. Sto cercando di farmi andare bene quello che c'è in questo momento fra noi, ma spesso è difficile.
Scusa il testo lungo. Spero che tu possa passare una buona giornata, se ti va di scambiare due chiacchiere mi trovi qui. 😊
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benzedrina · 3 years
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mi piace molto ciò che scrivi!! ma perché non confessi a L che sei innamorato di lei? Non aver paura della felicità!!
Grazie anon. Mi fa piacere che ti piaccia leggere ciò che scrivo.
Ti rispondo mentre ascolto l'album DIE di Iosonouncane. Te lo consiglio.
Nella tua domanda e nella tua riflessione consecutiva ci sono delle cose che secondo me collidono. Penso che la confessione di un sentimento così forte non abbia come conseguenza la felicità, a prescindere dalla reazione. Penso che una confessione sia un modo di condividere un peso che prima di quel momento portavi da solo. Sei più leggero. Indubbiamente. Ma hai aggiunto peso alla persona con cui hai condiviso la confessione. E come può gestire questo peso quella persona? Ne è in grado? Sa come conservarlo? Non è semplice ma non voglio neanche fare la persona che prende queste cose con pesantezza. Parliamo di sentimenti felici, profondi e colorati.
Detto questo. La storia è organizzata in maniera diversa da quello si legge in questo spazio. Qui finiscono le parti pesanti che non riesco a portare con me. Parti e pensieri di cui mi voglio liberare. Per sentirmi leggero.
Con L ho parlato tanto. Non c'era neanche una confessione perché mi sono sentito libero di dire quello che provo/provavo. Di lei non sono stato innamorato ma ho sentito da subito una profonda connessione. L'amicizia è maturata ed è finita nello spettro dell'amore. Mi sono accorto che con lei provavo tutti quei sentimenti profondi connessi all'amore senza sentire la necessità di avere una relazione con lei. Di questo abbiamo parlato e ci siamo confrontati. Siamo tipi molto diversi, in contrasto, in guerra continua. Non abbiamo sentito il bisogno di provare una relazione. Siamo amici, io con sentimenti profondi, lei con sentimenti ancora poco chiari (ma qui finiamo nella descrizione personale di L su cui non voglio dilungarmi) ma profondi. Abbiamo le nostre relazioni. Abbiamo trovato questo equilibrio.
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artide · 4 years
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Qual è la tua opinione sulla soka gakkai? Mi farebbe piacere conoscere il tuo punto di vista, io ho avuto modo di conoscere diverse persone prese da quella filosofia (religione?) ma non ho mai sentito desiderio di farne parte, per quanto ci siano alcuni modi di vedere le cose che, parzialmente, condivido
Ciao Anon,
Mi poni una questione molto spinosa alla quale rispondere. Se hai letto qualche post forse sai già come la penso ma cercherò di essere il più preciso e meno vago possibile.
Ho avuto modo di conoscere la soka gakkai dieci anni fa tramite un collega di conservatorio che mi parlò di questo buddismo con molto trasporto, portò me ed un mio amico ad un meeting.
Non fu una bella impressione quella che ne ebbi sia a livello organizzativo che delle persone che ci stavano dentro. Premetto che venivo da una esperienza totalmente diversa. Praticavo già meditazione da tempo, quella silenziosa che senza troppe teorie, meeting, giornali ed esperienze, mi aveva portato a vedere alcune cose e notarne delle altre. Dopo quella riunione non andai più semplicemente perché un mantra recitato guardando il cellulare, senza una postura, senza attenzione al respiro per me non era qualcosa di mistico, ma di qualcosa di molto pericoloso che poteva creare dei varchi ad un sottile lavaggio del cervello che purtroppo ho visto ripetuto in tutte le persone che ho conosciuto che hanno fatto parte, o purtroppo fanno ancora parte di quella organizzazione.
A parte questo la stessa pratica di recitare per obbiettivi o mettere dei desideri (la bestemmia più grande è i desideri sono causa di illuminazione, le quattro nobili verità del Buddha asseriscono che i desideri causano sofferenza) è un modus operandi che porta l'adepto a ricorrere incessantemente il suo ego, portandolo ad un circolo infernale. Recitare per i propri desideri, addirittura per passare esami, trovare lavoro, avere successo, ossia tutte questione basate sull'io, non è certo di spiritualità della quale parliamo, ma di materialismo spirituale di bassa lega. Proprio grazie a questo lavoro sull'ego mascherato da spirituale non ci si eleverá mai, non si abbandonerà la zattera come racconta la favola zen, ma rimarrai imbrigliato in una grande illusione.
Perché nonostante le grandi parole, gli incoraggiamenti di un Sensei che nessuno vede e si venera, i meeting e gli incontri studio che sanno di catechesi, questo è anche il motivo per il quale in Italia è molto sviluppato, è una sovrapposizione per tanti versi al rito cattolico, questa società non è fatta per nobili scopi ma per trarre dall'adepto il suo portafogli. Senza inoltrare tanto nella figura controversa del suo leader, ti rimando a diversi articoli che puoi trovare, ed anche al libro Occulto Italia nel quale si spiegano le manovre e pressioni politiche atte per avere l'intesa con lo stato italiano e quindi la pioggia dell'otto per mille. Ci sarebbe da chiedersi se si proclamano buddisti perché non entrano a fare Parte dell'Ubi che già esiste e raccoglie il buddhismo in varie forme in Italia.
la soka è un trust economico che fattura con le sole offerte prima dell'ottonpernmille due milioni di euro l'anno al netto delle spese, soldi che non vengono riportati in bilancio l'anno dopo, ed intorno ad essa ruotano case editrici, giornali e riviste, che aumentano a dismisura il capitale. È una società piramidale in cui il culto funge da motore propulsore per trovare nuove vittime nella speranza di un kosen rufu mondiale, ossia la conversione e la propagazione della legge, una fanta dittatura mondiale buddistica, alla stregua dei ragazzi che vanno di casa in casa a fare contratti, è la stessa politica. Da notare che l'identikit del primi contatti sono sempre persone in cerca, spesso sole, tantissimi studenti fuori sede, che, in momento di difficoltà si accostano a questo culto. Dentro di sé ha infatti tutte le caratteristiche della setta: culto del leader, società piramidale, lessico specifico, love bombing, formula magica, promesse di felicità, ed un discreto apparato di lavaggio sistematico del cervello tramite mantra, sempre le stesse frasi, prendi in mano un nuovo rinascimento o un buddismo e società, responsabilizzazione dei membri più deboli.
È forte parlare in questi termini e non troverai tanto in rete proprio perché ha un ufficio stampa potentissimo oltre che di hackeraggio di tante risorse no soka.
A parte ciò, se approfondisci un po' capisci che ciò che predica è un qualcosa che col buddismo tradizionale ha poco a che fare, manca la meditazione che è il caposaldo di ogni pratica buddhista, che ti permetterebbe semplicemente di smantellare il sistema e risvegliarti, manca un maestro vero, in carne ed ossa che vive la quotidianità con te la pratica e sopratutto la dottrina sono ridotte all'osso, per me volutamente, tramite delle traduzioni a capo di una sola casa editrice.
Potrei parlare a dismisura, esempio su tutti la campagna senza atomica. Grande specchio delle allodole. Mi chiedo quanti sappiano che esistono le università Soka, in Giappone, che hanno partnership con Mitsubishi ed altre ditte che fabbricano testate nucleari.
A parte questo delle persone che ho conosciuto e che dicono di avere cambiato la loro vita inscatolandosi in un rito, come possono non credergli, ma non è il mantra, ma qualsiasi dottrina che porti comunque a vedere le cose in un modo diverso, a darti seppur diversi altri strumenti per leggere la realtà, cambia il modo stesso di vedere le cose, ma dopo un riassetto iniziale gli ho osservati sempre nelle stesse dinamiche, negli stessi problemi,.nonostante anni di pratica. Questo perché qualsiasi cosa che non è in contatto con l'essenza e che non permette un lavoro profondo sull'io ma sottilmente lo alimenta ti fornirà una nuova vernice della cella, ma non ti darà la chiave per uscirne.
Il fondatore dopotutto era un pedagogo, che, in principio, vedeva la soka che allora si chiamava diversamente, alla stregua di una società di mutuo aiuto, basata su valori pedagogici ed educativi, poi si è andata a mischiare con il rito buddismo intravedendone le potenzialità. Vygotsky ci può insegnare molto a riguardo, e più ho approfondito pedagogia più mi sono reso conto che la soka è una gran furbata, Ma parlare di religione, è un azzardo che non mi sento di compiere.
Parlare con un membro è difficile perché non va oltre quello che ha studiato dalle pochissime risorse a disposizione e spesso mi sono trovato con le stesse domande a ricevere risposte fotocopia. Questo la dice lunga su tante cose.
Spero di essere stato esaustivo.
Il dibattito ovviamente è aperto.
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gloriabourne · 4 years
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Per la serie, disappointed but not surprised, che anche Ermal Meta è uno di quei furbetti che sono andati in Grecia (e torneranno dalla Grecia) con la bella barchetta privata di lusso sfuggendo a ogni controllo, tampone e test sierologico d'obbligo, mettendo praticamente in pericolo un sacco di gente, senza menzionare che se a sto giro non si contagia lui stesso, con la sua allegra comitiva, deve veramente ringraziare il cielo per l'immensa fortuna. Boh, me pare un po' una vergogna.
Per la serie disappointed but not surprised, si parla di una singola situazione senza 1) conoscerla con precisione, 2) considerare la cosa da un punto di vista più ampio.
Ma ripeto, non mi sorprende perché è abitudine in questo fandom parlare senza conoscere con precisione i fatti o basandosi su un singolo avvenimento, senza guardare un'intera situazione.
Allora prima di tutto: Ermal è in Grecia ed è un dato di fatto, ok. Sicuramente avrebbe potuto evitare di andarci, poteva stare nella sua casetta bello tranquillo, su questo non ci piove. Ma esattamente tu che prove hai per dire che sfuggirà a ogni controllo (manco stessimo parlando del peggiore dei fuori legge), che non farà il tampone o il test sierologico? Potresti pure avere ragione, non lo escludo, ma obiettivamente che ne sai?
Magari appena sceso dalla barca si farà fare tutti i controlli del caso e, spoiler, noi non lo sapremo mai! Perché, altro spoiler, noi non siamo la sua famiglia o i suoi amici e quindi non siamo tenuti a sapere i dettagli della sua vita.
Insomma, secondo me prima di avanzare "accuse" simili bisognerebbe essere certi di ciò che si dice. Quindi o mi porti le prove di essere la sua ombra e quindi di sapere con precisione ogni cosa che fa, oppure ciò che hai scritto non ha valore.
Seconda cosa, e qua non parlo solo di Ermal e delle sue vacanze, ma è un riferimento più ampio a tutti quelli che: "Oddio Tizio ha fatto le vacanze all'estero, ora torna e ci infetta tutti."
Tesorini miei, vi do un grosso spoiler su questa serie tv dell'orrore chiamata Vita Reale: andiamo avanti a botte di 400/500 casi al giorno, non c'è bisogno di andare all'estero per ammalarsi.
Io sono stata in vacanza in Toscana e in Emilia Romagna, che per quel che ne so non sono all'estero, e vi assicuro che le misure di sicurezza (soprattutto in Emilia Romagna) era quasi del tutto assenti. Mascherina obbligatoria nei posti chiusi, ma poi all'aperto fiesta loca e assembramenti per le strade, tutti appiccicati e non c'era nessuno a parte me e poche altre persone che avesse addosso la mascherina. Dai discorsi che sento - compreso il tuo, Anon - però pare di capire che a passeggiare per le vie delle città italiane, anche senza misure di sicurezza, il rischio non ci sia. Mentre se uno mette piede su territorio straniero viene additato subito come un untore di peste bubbonica.
Io con questo non voglio dire che bisogna prendersi tutti per mano e partire per la Grecia, ma se vi indignate tanto per le vacanze fatte all'estero secondo me dovreste indignarvi anche per le vacanze fatte in Italia.
Indignatevi per le vacanze in generale. Perché io non ho visto quanta gente ci sia in Grecia e quanto stiano ammassati per le vie delle città, ma penso di poter mettere la mano sul fuoco senza rischio di bruciarla dicendo che in molte città italiane la situazione è di gran lunga peggiore che nelle città estere.
In conclusione: 1) parliamo delle situazioni solo quando siamo certi di cosa stiamo dicendo, 2) se critichiamo chi va in vacanza all'estero, critichiamo pure chi va in vacanza in Italia.
E 3) lo sapevo che appena riaperte le ask sarebbero arrivate le polemiche. Quasi ne sentivo la mancanza.
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janiedean · 4 years
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no in realtà sono italian* e di sinistra è solo che mi sembri davvero fuori luogo. non è che tutti gli americani sono stupidi perché ne hai di stupidi nell’inbox che non sanno come funziona la corte suprema, & dark humor is a thing che peraltro secondo me difenderesti se stessimo parlando di sfottò per stereotipi regionali italiani. quindi.
carissim* genio, e chi ti dice che difendo gli sfottò regionali italiani?
parli con una a cui DANNO FASTIDIO LE BATTUTE SULLA POLENTA A PELLE e a cui fanno ribrezzo il 99% degli sfottò regionali in generale perché so vecchi, non fanno ridere e specialmente nel clima attuale non servono a un cazzo di niente. ma stai male che pensi che giustifico la roba che fondamentalmente prima comincia bene e poi finisce con la terronia? no, car*, a me le battute regionali per stereotipi fanno cagare. mi fanno cagare quelle sui napoletani ladri (e al liceo non vuoi sapere quanto mi rompevano perché gli dicevo che non erano divertenti ooooh wait a moment HO MEZZA FAMIGLIA CHE ABITA A NAPOLI), mi fanno cagare quelle sui milanesi imbruttiti che se la tirano, mi fanno cagare quelle sui siciliani mafiosi e chi più ne ha più ne metta. quindi leviamoci immediatamente di mezzo sta presunzione perché proprio non esiste. SECONDO TE LI DIFENDEREI, un cazzo. ci posso stare in una situazione dove siamo tutti a fare battute pessime senza offenderci ma in generale mi fanno cagare.
punto due: ari-carissim*, in usa ci sta il 18% di analfabeti.
che sono sessanta milioni di persone.
la gente nella mia inbox in teoria avrebbe studiato perché la userbase di tumblr non è gente che non ha fatto il college.
e ho gente che non sa della corte suprema. ho fatto un anno di tutoraggio gratis a studenti americani che andavano in un’università da 20k dollari all’anno e non sapevano manco che in inglese esistevano le preposizioni e non è la cosa peggiore che mi sono sentita dire, e vedo in continuazione uscite di gente di sx americana cosiddetta progressista che sono fondamentalmente classismo e se non arrivi a capire che facendo le battutine idiote sull’incesto in alabama fanno i danni perché la gente soggetto delle cosiddette battutine poi pensa che a washington/ny/la/posti *progressisti* non gliene sbatte un cazzo dei loro problemi e poi vota trump (e tbh come dargli torto, visto che la sx americana si sbatte il cazzo dei problemi di questa specifica categoria sociale da almeno almeno fine degli anni ‘70 ma se parliamo dei poveri in alabama ti posso tranquillamente dire che la sx americana non se ne è mai sbattuta manco per niente ma sia mai), quindi scusa tanto se mi urta vedere che persone che si dicono di sx poi se ne sbattono della gente di cui dovrebbero preoccuparsi solo perché lmao incesti lmao poveri bianchi ignoranti razzisti e poi piangono la mattina che scoprono che tutto il sud e il midwest che fino all’altro giorno chiamano backwards senza battere ciglio votano trump. ma va. e visto che a me l’idea di trump 2020 fa anche orrore, pardon se ogni tanto faccio il cazzo di post che vede solo la gente che mi segue che tanto al 99% la pensa come me quindi è fondamentalmente inutile.
lmao. ma io sono fuori luogo quando dico roba sulla quale mi sono documentata per metà della mia vita per interesse e non per altri motivi che al 99% non la sanno tre quarti degli ammmmericani non interessati e manco vado a dirla a loro allo stesso modo in cui è fuori luogo uno italoamericano che pensa che al capone era un benefattore?
anon per piacere, esci da tumblr e vai a farti un’iniezione di vita reale perché non è che se questi devono fare le battute sceme per i loro **regionalismi** (che non sono regionalismi - n’hai capito che è una questione infinitamente più complicata) uno che sa da dove vengono i regionalismi in questione allora li deve automaticamente trovare divertenti.
also: qui non stiamo a parlà di dark humor. stiamo a parlare di una cazzo di situazione in cui tre secoli di sistema sociale classista abbestia in cui la gente con i soldi pagava per fare si che le scuole pubbliche fossero di basso livello e andava a intimidire i genitori di non mandare i figli a scuola oltre le elementari perché poi sia mai che non volessero fare lo stesso mestiere dimmerda portava a una percentuale non bassa di gente che campava in situazioni che neanche nei peggiori porcili, non so se ci siamo capiti, e sti cazzo di incesti succedevano in percentuali alte perché la gente che non andava a scuola e non concepiva di poter fare altro nella vita che il lavoro da schifo in questione poi non se ne andava da casa e stando in isolamento indovina che succede, non è divertente manco per un cazzo. e non è dark humor fatto da locali che vogliono fa le battute per sdrammatizzare o rielaborare, solitamente è fatto da gente che lì non ci abita e non sa un cazzo delle circostanze o del perché esiste sto cazzo di stereotipo.
ma scusa tanto se a vede le battute sull’alabama messe sopra la fanart presaperilculo della ship incest mi gira lo stomaco.
btw, visto che non ci stiamo capendo, metto le foto di sto famoso libro sotto il cut così rendo l’idea:
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(questo era come la tizia stuprata dal padre e suo figlio campavano negli anni 80 quando li aveva intervistati sto giornalista, ma lol dark humor amrite? sadie era la madre, fred era il padre)
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e per tornare agli incesti e alla storia del sapone:
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ah.
regionalismi.
dark humor.
anon per piacere bella che sei di sinistra ma vedo che sei di sx quanto gli americani di sx che tanto finché facciamo dark humor sulla gente più sfigata di noi facendo finta che è privilegiata va tutto bene.
godspeed ma scusa se dopo sta roba non mi pare proprio divertentissimo.
ciaone.
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kon-igi · 7 years
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Ciao Kon, pubblicami in anon. Qualche giorno fa, parlando con Sorella ho scoperto che i Religiosissimi Genitori™ non hanno fatto nessun discorsetto o nemmeno un accenno. Pertanto Sorella sa cos'è il sesso, gli organi riproduuttivi, un condom, ma non sa cos'è l'ultimo citato, il coiot interrotto e tante altre cose. Ora, a quanto ho capito, Madre Religiosissima™ tirerebbe fuori un rosario e userebbe quello per le spiegazioni, Padre Religiosissimo™ non ne parliamo. Io non avevo nessuna intenzione di mettermi in questa situazione, ma a questo punto non posso mettere la testa nella sabbia. L'altra sera parlavamo di ex fidanzati e da lì le ho spiegato un paio di cose che ho nominato e che lei stessa mi ha chiesto. è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve fare, ma soprattutto, cosa devo fare? Io non ho la più pallida idea da dove partire. E sono super incazzata con i miei genitori che a sto giro son proprio degli stronzi. Ciao e in bocca al lupo alla suocera.
Oh...
Non mi ricordo se tu sia sessualmente attiva o meno ma in ogni caso credo che anche senza la conoscenza diretta dell’atto, tu possa essere sufficientemente chiara e didattica. E senza doverti vergognare.
Parlale del petting, dei rapporti ‘manuali’ ed orali, spiegandole che nell’ultimo caso conviene conoscere il proprio partner perché, seppur in maniera minore, esiste pure con la fellatio il rischio di contrarre qualcosa; poi spiegale bene del CONDOM... e per bene intendo comprarne un pacchetto, srotolarne uno e fare così
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dille che dovrà SEMPRE ESIGERLO da qualsiasi ragazzo con cui intenda fare qualcosa, sia per le malattie sia per IL RISCHIO GRAVIDANZE.
Nessun altro metodo (a meno che non assuma la pillola... ma la vedo dura, vista la famiglia).
Per il resto spiegale che il rapporto sessuale completo, a livello emotivo, sarà inevitabilmente un passo grosso e impegnativo ma che non deve essere mai fatto per obbligo o costrizione e mettile in testa di richiedere al proprio partner sempre calma, gentilezza e pazienza... perché non è affatto obbligatorio che debba fare male.
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cartofolo · 7 years
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Secondo lei, l'uomo è mai stato libero?
Non sempre e non molto, Anon.Ho già trattato questo argomento che, per essere compreso, ha bisogno di essere anche articolato con i presupposti giusti.Partiamo dal fatto che la vita è espressione e dinamismo; quindi il movimento della vita deve comprendere tutte le possibili espressioni (innumerevoli, anche se non infinte).Così si può immaginare una realtà in cui non vi sia niente di impossibile e tutto quello che esiste in potenza, possa realizzarsi anche nell'atto.Ecco che qui arriviamo noi con la nostra presunzione di esseri liberi con tutte le possibilità di scelta.  Il problema è che se focalizziamo un punto di queste innumerevoli potenziali realtà, automaticamente limitiamo la consequenzialità logica, la quale deve obbedire ai parametri insiti in quel punto, che allora non sono più innumerevoli ma legati alle possibili alternative che la dinamica ristretta di quel punto, permette.
Così il libero arbitrio dovrà sottostare e potrà manifestarsi solo se sono soddisfatti i principi della scelta. Diversamente il movimento sarà soggetto ai parametri preordinati e, quindi, deterministici.
In questo senso la libertà esiste sempre, ma è esercitata quasi sempre in tempi non coincidenti con la situazione che la nostra coscienza sta focalizzando in quel suo momento di consapevolezza. In poche parole, seguiamo un percorso deterministico che paradossalmente abbiamo creato noi stessi con il nostro libero arbitrio.
Cerco di spiegarmi meglio.Se la libertà è la possibilità di agire senza nessun vincolo, allora non è una questione di "scelta" in quanto questa presuppone un bisogno, un desiderio, una preferenza tra diverse opzioni,  nelle quali esiste quella che più si addice alle nostre esigenze. Dunque l'esigenza è un vincolo che non può farci agire come individui liberi. La conclusione è che, se parliamo di scelta, dobbiamo immaginare che questa sia sempre e comunque condizionata.
Se invece non pensiamo alla scelta, ma immaginiamo una condizione di esistenza in cui il movimento della vita non sia vincolato da niente e da nessuno, in quanto noi stessi siamo ciò che viviamo, la libertà non sarà più condizionata da una scelta, ma dalla stessa natura del nostro modo di essere per i limiti che il nostro orizzonte degli eventi potrà immaginare. L'opzione non sarà fra due o cento giornali da leggere, ma sarà di poter "navigare" tra quei giornali per cogliere "l'oltre".Ecco che l'azione "libera" non è dell'indivisuo che desidera ma della coscienza che "sente".
Anche ora è così per quei casi in cui la pressione del nostro io cede all'impulso di coscienza che trasmette il senso di quell'evento e per questo ci rende liberi, non tanto per un'apparente scelta dell'io, quanto per la rinuncia all'io che ci permette di accedere a un senso della realtà più ampio e quindi più libero. Infatti sentire l'altro, partecipare ai bisogni altrui, non sono forse uno svincolarsi dai condizionamenti del proprio egocentrismo? Quindi spaziare e sentire la verità di una vita che non è più confinata nei limiti dell'io sono?
Si può pensare quello che si vuole, ma per quello che ho capito, anche se non viene detto esplicitamente, la libertà può essere solo amore e noi siamo liberi per quanto abbiamo la possibilità di amare.Perchè l'amore?Tutte le nostre azioni avvengono su una base precisa: il modulo fondamentale del Cosmo. Il modulo fondamentale del Cosmo è costituito da principi e leggi che costituiscono la struttura su cui si fonda il divenire, l'evoluzione, il movimento della vita. Queste leggi ci permettono di evidenziare le nostre necessità affinché soddisfacendole ne possiamo cogliere una realizzazione personale e spirituale. In questo senso siamo costretti, così come siamo costretti a mangiare se abbiamo fame. Ma queste leggi evidenziano e permettono anche di svincolarci dalla necessità, tanto che, in quel caso, nel divenire si formeranno nuove vie (Varianti) al tracciato costruito sul concatenamento di scelte deterministiche, cioè fondate sul bisogno.
Ho detto che un atto di amore è fondato sulla libertà, ma ho anche specificato che non è una scelta, in senso stretto. La scelta eventualmente sarebbe quella di non fare quell'azione. Ma il farla presuppone un riconoscimento intimo dell'altro, una partecipazione all'altrui che non può essere dell'io (anche se l'io la percepisce come un sentimento proprio). Quindi non la vedrei come una scelta obbligata, giusta per l'altro, piuttosto come un atto che ci ha liberato da ogni vincolo, determinato dall'io, e ci ha fatto agire in quella libertà che un giorno potrà essere pervadente di tutto ciò che ci circonda. Abbiamo "sentito" di essere oltre noi stessi; cioè abbiamo riconosciuto l'altro come parte di quella realtà che ci include senza i confini della percezione.
E' preferibile una ipotetica libertà in cui si può fare tutto quello che si vuole? Oppure una libertà per cui "si è" tutto quello che si vuole? Oppure ancora oltre...una libertà in cui non è più necessario "volere"?
Quando si è incarnati è la coscienza che guida la razionalità. Infatti, come sappiamo, la sua insufficienza per esprimersi ha bisogno della mente e dell'emotività. Se la coscienza riesce ad emergere in un atto di vero amore, ecco che la mente e l'emozione diventano una strumento per quell'atto di amore, il quale è pensiero, sentimento, senso di una giustizia che travalica ogni desiderio egoistico.  Diversamente è calcolo, istinto, passionalità; quindi anche senso di possessività, gelosia, dono condizionato; così noi rimaniamo prigionieri del nostro io.
Per questo ho detto che il vero amore è anche libertà. Ma la libertà va gestita con i mezzi che abbiamo a disposizione, docili all'impulso di coscienza e malleabili a una sensibilità che è partecipazione e condivisione con altri.
E' la coscienza che permea la mente ed espande il sentimento; ed è il sentimento che espandendosi scopre l'amore.
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thetasteofthesoul · 7 years
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Guarda. Ci si scopa e ci si gode. Basta. Non serve altro. Difficile da ammettere? O da farsi? Quante paranoie le italiane. Devono farlo e fingere di essere innamorate perché altrimenti mal giudicate! Ma chi ci e vi crede più? Come qui su tumblr; tutte verginelle e nevrotiche depresse incazzate con chissà chi e per quale motivo. Invece di scuse agite, fate cose, scopate e godete! Così incomprensibile? Ah, si; "la persona giusta", cerrrto!! Ma emigrate nei paesi civili e imparate dalle straniere!
Wowowowowow frena il cavallo, caro anon. Partiamo da questo presupposto: io scopo senza bisogno di ricevere le rose rosse, e senza bisogno di grossi preamboli, perché mi piace scopare (come penso piaccia a tutti) e il mito del principe azzurro non l'ho avuto nemmeno da bambina, figurati adesso. Quindi mi dispiace, ma io dal tuo ask non mi sento chiamata in causa. Detto questo, ci sono persone a cui piace scopare liberamente e in allegria, ma anche a cui piacerebbe costruire qualcosa, mica di eterno eh, ma un rapporto bello, UMANO, dove oltre allo scopare (FONDAMENTALE) ci sia anche uno scambio di pensieri, sensazioni, di emozioni e voler bene che la semplice scopata random non può dare, visto e considerato che la maggior parte delle volte ti trovi quello che ha visto troppi porno in vita sua e ti scopa come se tu fossi un buco della serratura, quindi spesso non ne vale nemmeno la pena. Di frustrati ne è pieno il mondo, sia donne sia uomini, e se parliamo delle “donne italiane” che dovrebbero imparare dalle nordiche, dovremmo dire che anche gli italici maschi avrebbero da imparare dai vichinghi, visto che loro DAVVERO trattano la donna al loro pari. Ma sappiamo entrambi che questi sono luoghi comuni, vero? 😉quindi lasciami emozionare se una persona che mi piace ha piacere nel chiamarmi ogni giorno anche per poco, che poi a scoparmelo per bene ci penso io. Saluti ❤
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Parlammo in passato, ma purtroppo ero un semplice granello di sabbia fra le dita del tempo
purtroppo non ho una memoria di ferro, quindi magari scrivimi senza anon e ne parliamo
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youremywanderwoll · 6 years
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Tieniti questa domanda per quando sentirai di non poter più trattenerti dall’urlare quello che senti dentro o magari se vorrai urlare contro qualcuno, fai finta che dietro questa domanda ci sia proprio quella persona e sfogati con tutta la rabbia, la delusione o magari la felicità che provi 🙈❤️
Ehi anon...questa domanda è qui da ben due mesi e ogni volta che entro su Tumblr la leggo e penso "sì, ora rispondo perché ho proprio voglia di urlare in faccia a qualcuno questa cosa, anche se metaforicamente". Poi ci rifletto un po’ su e mi dico sempre di aspettare, di sopportare ancora, perché ci sarà sempre qualcosa che mi farà sentire ancora di più il bisogno di sfogarmi e quindi esco dall'app senza mai dare una risposta. Oggi però voglio rispondere, non importa se magari domani succederà qualcosa per cui sarebbe valsa la pena aspettare ancora.In questo momento ho davvero il bisogno proprio fisico di andare da Mattia e urlagli in faccia tante, troppe cose. Non c’è rabbia nelle mie parole, né cattiveria, ma tanta delusione. La delusione di una persona che è perfettamente consapevole di valere meno di zero per un’altra persona, ma nonostante questo non riesce a smettere di pensarci. Non sono innamorata di te Mattia, non voglio essere la tua fidanzata, né quella di nessuno, ma vorrei andare oltre questa stupida situazione in cui io mi sono ridotta ad essere un oggetto nelle tue mani, che funziona a tuo piacimento. Non voglio uscire con te ogni giorno, non voglio presentarti alla mia famiglia e passare insieme Natale, Pasqua e tutte le feste dell’anno. No, non voglio niente di tutto questo. Voglio solo uscire con te quando capita, stare insieme come fanno due persone normali che si conoscono e provano affetto l’uno per l’altra. Ma il punto è proprio questo: tu non vuoi perché forse da parte tua non c’è neanche un briciolo di affetto, di niente. Tu vuoi solo scrivermi quando non hai niente da fare e chiedermi di vederci il giorno seguente per sfogare tutto il tuo stress (da cosa derivi poi non lo so, dato che non fai un cazzo nella vita). Almeno fino a poco tempo fa due parole carine le sprecavi per cercare di convincermi a vederci, ora invece guardo il cellulare e mi trovo scritto "facciamo quello che dobbiamo fare e basta, no?". E io stupida che non riesco a dire di no, io stupida che preferisco esserti vicina venendo usata piuttosto che non esserci per niente. Perché io con te sto bene, da morire proprio. Perché io quelle due ore in cui stiamo insieme sono felice, e non perché scopiamo o quant’altro, ma perché ci sei tu. Io passerei quelle due ore a parlarti se tu volessi, perché non ho bisogno di fare altro. Sto così bene quando diciamo le scemenze e ridiamo insieme, quando parliamo delle moto che a te piacciono tanto, o quando iniziamo a prenderci in giro a vicenda per tutti i nostri difetti. Peccato che tu a questi dieci, venti minuti non dai la stessa importanza che gli do io, perché tu preferisci il tempo restante che passiamo a fare altro. E quando è finito anche questo altro? Quando ti sei stancato anche di questo che fai? Mi mandi via ovvio, a volte senza nemmeno salutarmi. E io torno a casa e non riesco a fare a meno di pensare a quello che è successo e mi tormento ogni giorno finché tu non mi riscrivi. Se mi riscrivi. Perché io non lo so, Mattia. Io che voglio avere sempre tutta la vita organizzata, ecco che casco come una cretina sull'aspetto più importante. Vivo nell'incertezza con te; non ho neanche il tempo di pensare a quanto io sia stata bene, che nel mio cervello si piazza un altro pensiero angosciante: ce ne sarà di nuovo l’occasione? Usciremo ancora insieme? Mi scriverai la prossima settimana? Perché anche se quando resto da sola mi faccio schifo, sentendomi sfruttata, umiliata, usata, io non so stare senza di te. O almeno è quello che credo. Spero vivamente di imparare a farlo però, perché - anche se poco - mi è rimasto ancora un po’ di amor proprio e non posso continuare così.
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