Tumgik
#subdolous
ief81lmikra · 1 year
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io-pentesilea · 2 years
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(Chissà se ti è mai passato per la mente che la 'povera bambina innocente e innamorata' non sia incappata per caso nel mio blog.
Chissà se ti è mai passato per la mente che qualcuno - qualcuna - l'abbia indirizzata.
No così, per curiosità.
Barbara)
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harjrqy5u · 1 year
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scogito · 6 months
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MANIPOLATORI NASCOSTI
Una persona che chiede il tuo aiuto, ma quando esprimi cosa pensi ribatte, obietta, devia e cavilla con il principale scopo di dimostrare che il suo punto di vista è corretto, può essere molto spesso una manipolatrice.
Attenzione, non sto parlando di un legittimo o acceso scambio di pareri. Mi riferisco a chi fa la parte di colui che è aperto all’ascolto, ma non ascolta niente. Lo riconosci perché l’unica cosa che fa non è rispondere su quanto gli dici e che peraltro ha chiesto, né replica all'argomento che porti, ma apre un’oratoria di stile su come dovrebbe essere la vita e le persone, mettendo sul tavolo nuove variabili e sempre altre opzioni, pur di creare casino al tuo discorso originario.
Non parla quasi mai in modo sintetico o diretto, proprio perché è cronicamente falso. Se non sa come obiettare si difende con “non lo so”, sgravandosi di responsabilità e sostenendo a convenienza che se sta chiedendo a te è perché ammette la sua ignoranza.
Quando lo cogli in flagrante e rendi palese il comportamento coi paraocchi che ha, ti parla sopra perché se la prende che lo interrompi e non ti permette di evidenziare ciò che ha appena fatto. Torna in un secondo momento sullo stesso argomento sfalsando la cronologia delle risposte per costringerti nella posizione di errore.
Presta attenzione a questo atteggiamento, perché torna all'origine della domanda che ti ha fatto o del tuo discorso originario tutte le volte che lo incastri. Con questa modalità cancella e riavvia sistematicamente la sua posizione.
Questa categoria è tra le più infime e subdole da riconoscere, perché abilissima nel girare le frittate, confondere i discorsi che fai e rimpastarli dandogli un altro significato.
In tal senso è capace di mandarti allo sfinimento e se ti incazzi perché non si dimostra interessato a capire ciò che gli dici, ribatte che lui è calmo e quello con cui non si può parlare sei tu.
Spesso ha un’idea di sé meravigliosa e parla della vita degli altri evitando di mettere in gioco la sua. Se gli si fa notare tutto questo afferma che invece di argomentare accusi, giudichi o aggredisci.
Il suo è un tossico gioco di specchi dove ogni cosa viene distorta.
Fa paragoni su tutto, persino sui problemi che ha e che rispetto agli altri sono sempre superiori.
Finge umiltà, soprattutto intellettiva.
Di solito è convinto di “amare” più degli altri e di ricevere picche, gestendo il ruolo della vittima e mostrandosi come un bimbo indifeso e buono.
Per mia esperienza, se hai provato oltre le tre volte a porre un ragionamento sul suo operato e ti ha demolito la psiche, è probabile che sia anche un inetto di Spirito.
Uno che è davvero difficile che in questa vita si accorga di sé stesso e porti qualche forma di coscienza.
Queste "persone" non evolvono. Non vogliono e non ne sono capaci perché ignorano completamente chi sono. Ritenendosi perfette non vogliono nemmeno capirlo.
Sono parole forti, ma se le dico è perché l’ho vvissuto e analizzato.
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vedova-nera · 2 months
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Tumblr media
Le donne erotiche sono
subdole e insospettabili.
Le donne erotiche nascono
nei pensieri e ci restano.
Sono quelle capaci di mostrarti
solo una piccola parte di sé
e poi ti fanno dannatamente desiderare
di toccare anche tutto il resto.
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diceriadelluntore · 10 months
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Toccata e Fuga
La “repentinità dell’azione, senza alcuna insistenza nel toccamento”, da considerarsi “quasi uno sfioramento” non consente di “configurare l’intento libidinoso o di concupiscenza generalmente richiesto dalla norma penale”. Con il solito bolso uso aulico della lingua (che è per il potere il rifugio alla propria stupidità) un bidello è stato assolto dalla quinta sezione penale del Tribunale di Roma, secondo cui il palpeggiamento compiuto da quest'ultimo ad una studentessa nell’aprile del 2022 “non costituisce reato” dato che, per il tribunale, il palpeggiamento, è durato “tra i 5 e i 10 secondi”. Mi ha molto colpito questa sentenza, perchè quantifica la quantità necessaria di un’azione per essere considerata una molestia: come per esempio una suite d’albergo deve avere almeno due stanze altrimenti non può definirsi tale, qui la durata in secondi del gesto non può chiamarsi molestia. 
L’altro giorno un post di @oceanblueeurope (che taggo con il suo permesso) si lamentava del come la libertà personale di mostrarsi su Tumblr, soprattutto rispetto al proprio corpo, sia vista spesso come un esplicito invito a chiunque per soddisfare una sua concupiscenza, per dirla come gli esimi giudici. La totalità di questi chiunque sono maschi, di età variabile. Non è la sola che come post fissato in alto sulla bacheca ha questa sorta di avvertimento: non scambiate quello che mi piace fare per il fatto che mi piaccia farlo con uno qualsiasi di voi.
Sembra un concetto limpidissimo e facilissimo da capire. Ma noto che è prontamente disatteso. Tra l’altro, se una delle ragazze se ne lamenta, con tutti i buoni possibili motivi del caso, passa per stronza, nel migliore dei casi.
C’è una sostanziale differenza tra il criticare un’idea e la persona che la trasmette. In un posto come Tumblr, il non accettare una azione che non si condivide è semplicissimo, basta non seguire più il blog da cui questa idea scaturisce. D’altronde, @oceanblueeurope non chiede a nessun altro né di emularla né di fare il contrario, ha tutta la possibilità, nel limite che lei o le regole di questo posto impongono, di poterlo fare. La sua libertà di fatto non va a collidere con nessuna delle libertà altrui. 
Una delle subdole convergenze che il Web ha portato nei nostri tempi è una malcelata sessuofobia di genere: pure qui abbiamo tutti molto discusso del fatto che un capezzolo nudo, femminile ovviamente, sia censurato, un’argomentazione farabutta, storicamente errata e infamante di altri no, per il principio della libertà di espressione. Che, per un’idea totalmente anglosassone (e francamente stupidissima), può passare per parole dette o scritte ma non per rappresentazioni visive. Per cui, un paio di tette è molto più “pericoloso” che una citazione del Mein Kampf. Questo non fa altro che fissare la visione della nudità come univoca della sessualità, legata cioè alla condivisione del proprio piacere, e non come qualsiasi altro motivo (liberazione da vincoli, piena espressione di sé, momento di auto considerazione, perfino vanità, non è questo in discussione in questo mio post), che se ci pensiamo bene, è la stessa idea insita nella pornografia industriale, dove basta un sorriso per finire nudi in qualsiasi momento. 
Ogni volta che succede un femminicidio, che ricordo è un omicidio perpetrato ad una donna in quanto donna (per cui un delitto tra mafiose ha valore in quanto delitto di mafia e non di genere) si dice che è una questione di educazione. In questi giorni dove un abuso sessuale è al centro della cronaca, nel caso specifico comprendente anche altre questioni niente male (il potere politico, la delazione di genere, il passaggio tra il caso specifico e abitudini di chi, presumibilmente, ha subito un’aggressione) si parla spesso di educare i figli maschi al rispetto delle femmine. È del tutto comprensibile e necessario. Ma prima di questo, sarebbe necessario imparare ad ascoltare, o leggere nel caso che ho citato, e capire cosa chiede un’altra persona, e avere la dignità di perdere un secondo per chiedersi se è meglio essere sinceri, essere limitati e non esagerare, essere pertinenti e chiari. 
In sintesi, impariamo a rispettare gli altri, a non sentirci chiamati da spirito divino a commentare cosa fanno e come e a non pensare di vivere in un film porno.
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swingtoscano · 2 months
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Annego
nel torbido
di immonde fantasie
carezzando il contorno
delle mie malinconie
Librata in un limbo
tra subdole chimere
ripiego le ali
e mi lascio
cadere.
Saffo
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stregamorganablog · 1 year
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Tumblr media
“Le donne erotiche sono subdole e insospettabili. 
Le donne erotiche nascono nei pensieri e ci restano, sono quelle capaci di mostrarti solo una piccola parte di sé e poi ti fanno dannatamente desiderare di toccare anche tutto il resto.©” Yelena B.
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angela-miccioli · 5 months
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Tumblr media
Le donne erotiche sono subdole
e insospettabili.
Le donne erotiche nascono nei pensieri
e ci restano.
Sono quelle capaci di mostrarti
solo una piccola parte di sé
e poi, ti fanno dannatamente desiderare
di toccare anche tutto il resto.
(web)
Dalla pagina di Claudio Del Pizzo
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Tumblr media
“Le mani fanno l’amore, ti penetrano. Le mani salgono, vagano, fuggono. Le mani sfuggono, inseguono, rincorrono… Le mani si succhiano, si leccano…
Palpano, tastano, masturbano, scopano, sono puttane e subdole, vengono asservite le mani. Fottono.”..
📖🌹
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roxan-world · 3 months
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Tumblr media
Per essere una persona nuova, non serve fare grandi cose.
A volte basta indossare un po’ di positività, accendere il sorriso, scrollarsi di dosso pensieri e angosce inutili, dimenticare l’esistenza di persone subdole e semplicemente abbracciare la vita 🖤
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susieporta · 4 hours
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OSSERVA CHE…
quando qualcuno tenta di manipolarti, o anche svalutarti, provocarti, ora non parlo di aggressioni vere e proprie, la prima cosa che fai è sbilanciarti energeticamente verso l’altro ossia perdi immediatamente o poco dopo la connessione con te stesso.
A questo punto l’altro ha ottenuto ció che voleva, cioè portarti a se, prendere energia, godere di averti fatto arrabbiare, perdere le staffe, vederti col fianco scoperto.
Intanto finché accadono queste cose quotidianamente in una relazione di coppia, significa che il rapporto è da rivedere, che è ancora basato sul potere e non sull’amore, ma per ora osserviamo questa dinamica in generale.
Appena riceviamo un attacco esterno, perdiamo il contatti con la nostra verità e iniziamo a spiegare, controbattere, convincere, insomma iniziamo a stare al gioco.
Prova a fare questo esercizio: la prossima volta che senti che qualcuno inizia questa danza, visualizza un arco con delle frecce che lui stesso o lei, scocca verso te, e immagina che anziché colpirti, cadano a un metro da te, nel vuoto.
Respira. E rimani ancorato al cuore e al diaframma. Senti l’energia che ti ancora bene a terra e continua a visualizzare le frecce.
Rimani in assoluto silenzio e totalmente connesso a te.
Ad un certo punto, l’altra persona si renderà conto di un fatto strano, e cioè che più quella spinge verso te, più come un boomerang la spinta gli torna indietro facendogli/le male.
A questo punto, solitamente la persona in questione, smette il suo gioco e se ne va, cambia stanza. A volte, poco dopo tornerà a per scusarsi con voi, perché non riesce a sostenere i propri demoni. A volte andrà a cercare un alleato con cui continuare a sfogarsi ( magari continuando a parlare di voi )
Il risultato importante è questo: non avete donato energia al provocatore, non lo avete nutrito.
E adesso riflettiamo: durante queste discussioni, provocazioni ecc, vuoi davvero evitare di sprecare energia “difendendoti” oppure anche tu hai bisogno di buttare fuori un po’ di rabbia che si è accumulata e quindi usi quella situazione per sfogare qualcosa di repressi che sta lì da mesi?
Riflettici.
A volte c’è bisogno di farsi sentire, di combattere, di ristabilire dei confini, ma il piu delle volte ci facciamo agganciare perché anche noi abbiamo qualcosa che spinge per uscire.
(Ripeto: se qualcuno vi aggredisce fisicamente, difendetevi, qui parliamo di cose un po’ più subdole e sottili che nuoccio comunque alla salute nel lungo periodo, ma che comunque non definiremo urgenti.)
ClaudiaCrispolti
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mancino · 3 months
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Tumblr media
“Le donne erotiche sono subdole e insospettabili.
Le donne erotiche nascono nei pensieri e ci restano, sono quelle capaci di mostrarti solo una piccola parte di sé e poi ti fanno dannatamente desiderare di toccare anche tutto il resto.
©” Yelena B.
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arreton · 1 year
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La famiglia, 'a famigghia, è una delle malattie più subdole. Io sto vedendo di guarirne, piuttosto che diventare parte della malattia stessa, ma è usurante e terrificante.
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diluvioaluglio · 4 months
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Io mi meritavo un mondo dove il sesso tra amici non fosse un problema
E no non intendo che una volta che siamo amici allora bisogna scopare, ma che non fosse un impedendo il fatto di trovare un amico/a per la quale c'è un attrazione fisica e doverla reprimere, perché trovare attraente qualcuno e conoscendolo c'è anche una parte caratteriale e emotiva ma non sentimentale che fa venire voglia di fare certe cose, non è sbagliata come cosa, anzi dovrebbe essere normale ma così non è quindi dire che hai amici con secondi fini e umiliante, persone subdole che fanno gli amici solo per il secondo fine
Concordo con te anzi hai più che ragione. Ma il mondo gira così con persone che vivono per secondi fini o che tendono anche ad umiliare . Purtroppo non si sa mai chi ti trovi davanti
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parolealvento · 4 months
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Perché C'è ancora domani non è un film femminista, a mio parere (mentre Barbie invece sì)
Ho temporeggiato per vedere C'è ancora domani perché tutte e tutti ne hanno parlato come di un film bellissimo e “femminista”. E quando sento gli uomini usare l'aggettivo femminista come una caratteristica positiva i miei sensi di femminista formicolano. E a ragione. Il film parla di una donna, Delia, sposata con un uomo, Ivano. Il film è la rappresentazione didascalica e anche pedissequa del maschilismo più becero, violento e, soprattutto, riconoscibile. Talmente riconoscibile che qualsiasi uomo può guardare a quel modello di maschilista e prenderne tranquillamente le distanze. Peccato che il modello rappresentato dal personaggio di Ivano sia solo l'1% del patriarcato, quello che abusa fisicamente, verbalmente, economicamente, sessualmente. Ma Ivano è solo la punta dell'iceberg e il film ignora totalmente tutti quei piccoli, apparentemente innocui, atteggiamenti che costituiscono la base sommersa su cui il marito violento trova la cultura che lo cresce e lo protegge. Ogni uomo che abbia visto C'è ancora domani può tranquillamente dire “io non sono come Ivano quindi non sono parte del patriarcato. Pertanto il problema non mi tocca”. Purtroppo la questione è che questo film non mette in scena tutte gli atteggiamenti con cui ogni uomo si può rendere parte del problema. Non si vede il catcalling, gli apprezzamenti invadenti e non richiesti, le battute sessiste, il paternalismo benevolo, le riviste, i film, i cartelli pubblicitari tappezzati di corpi femminili più o meno vestiti... tutto questo fa parte del patriarcato e ogni uomo (e anche qualche donna) lo porta avanti senza rendersi conto che anche questo è maschilismo, anche questo è patriarcato. Ma questo film non punta il dito contro questi atteggiamenti che appartengono ad ogni uomo (chi più chi meno), non fa quest'opera di denuncia. Il patriarcato è rappresentato come bianco o nero (letteralmente) perciò o sei come Ivano oppure sei una brava persona.
Dopo averlo visto ho capito perché tanti uomini hanno dichiarato questo film femminista. È il femminismo che piace a loro, quello che li rassicura, che gli dice che loro no, loro sono bravi ragazzi, non stanno facendo niente di male, non hanno bisogno di rivedere i loro comportamenti, le loro parole e i comportamenti e le parole degli altri uomini che frequentano.
A differenza di Barbie. Barbie presenta il patriarcato in maniera apparentemente più chiara a didascalica, ma in realtà Barbie presenta il patriarcato nelle sue sfumature più subdole, più sottili e, quindi, meno facilmente riconoscibili. In tutto il film nessun Ken alza mai le mani su una Barbie, nessun Ken offende una Barbie, nessun Ken fa catcalling o molesta sessualmente una Barbie. Quello che fanno i Ken è togliere alle Barbie ogni loro ambizione, ogni loro sogno, la loro identità. Per farne degli oggetti da possedere ed esibire e di cui disporre a loro piacimento. Un'azione terribile, innegabilmente, e la cosa che ha scatenato le ire di (quasi) ogni uomo è che quest'azione terribile non è stata operata da un burino in canotta, ma da quello che potrebbe essere definito il classico bravo ragazzo. Ken è il prototipo di giovanotto di belle speranze che, in fondo, non ha fatto niente di male, no?! Ken è il personaggio in cui ogni uomo si identifica ma quando si vede rappresentato in tutto il male che fa a Barbie ecco che, anziché cogliere l'occasione per una riflessione e una sana autocritica, il maschio medio si butta per terra a piangere e urlare che “questo non è femminismo, il femminismo è quello che mi dice che io sono bravo e bello e buono”.
In conclusione C'è ancora domani è un film contro il patriarcato? Certo che sì, ma contro una percentuale minima del patriarcato. Quella frazione che è la più evidente e la più facilmente condannabile. C'è ancora domani è un film femminista? A mio parere no. Il film non è scomodo, non fa nascere una discussione, non critica la società. La protagonista non fa niente per contrastare questo status quo e l'unica cosa che fa alla fine del film non è merito suo. È un diritto per cui lei non ha lottato e lo ha esercitato in segreto, in silenzio, per non urtare la sensibilità del patriarcato. Mentre invece vorresti dirmi che Barbie è un film femminista?! Sì, perché racconta il patriarcato come un potere strisciante, che penalizza entrambi i generi (anche se in modo molto diverso), che viene esercitato da ogni singolo uomo, anche quelli “bravi”. Non a caso Barbie ha fatto arrabbiare molti maschi medi che ancora oggi ne parlano come di un film sciocco, innocuo. Ma come si spiega che un film così insignificante faccia ancora arrabbiare tanti maschi dopo tanto tempo?
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