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#tempi duri
aitan · 6 months
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I tempi difficili creano uomini forti,
gli uomini forti creano tempi facili.
I tempi facili creano uomini deboli,
gli uomini deboli creano tempi difficili.
(Proverbio orientale)
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soupy-sez · 7 months
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UNCLE WAS A VAMPIRE [Tempi duri per i vampiri] (1959) dir. Steno
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crazy-so-na-sega · 7 months
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hanno ricoverato Scalfarotto
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heresiae · 2 years
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fatevi un favore. non discutete in questo momento di politica con persone che non conoscete veramente bene. perché non potete sapere quando succederà che uno dei vostri colleghi preferiti con qui andate più daccordo e pensate di essere sulla stessa ideologia, faccia uscite del cazzo che starebbero meglio in bocca al mio clan celtico pieno di fascisti autodichiarati.
giuro in questo momento mi sento più accolta e vicina ai miei leghisti moderati che a lui.
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sauolasa · 1 year
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Kazakistan, tempi duri per i russi in fuga
Il Kazakistan non consentirà più ai cittadini russi di rimanere nel paese dell'Asia centrale a tempo indeterminato effettuando i viaggi per avere il visto ogni tre mesi
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thatdoodlebug · 2 months
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‘Tempi duri per i vampiri’ (uncle was a vampire) 1959
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iuliana01 · 3 months
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I tempi duri non durano, le persone dure sì.
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abr · 9 months
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Sanchez senza volerlo indica la via a Ppe e Vox: la destra per governare molli il feticcio nazionalista e diventi vera destra, quindi libertaria, localista, federalista.
Dura poco il ghigno del socialista spagnolo Sanchez, deliziato dalla vittoria senza sfondamento del rivale PPE, che non ha i numeri per governare neanche con Vox: i catalani del Junts con cui ha tentato un abboccamento, gli han mandato a dire che per trattare con loro deve parlare con Puidgemont, l'ex leader secessionista in esilio di cui lui ha chiesto l'estradizione. Ci potrebbe provare Feijòo? Mah ...
TEMPI DURI PER GLI STATALISTI NAZIONALISTI, A DESTRA COME A SINISTRA. Simul stabunt, simul cadunt.
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kqluckity · 9 months
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qcellbit è impiegato del mese e spero vivamente che non siano tirchi alla federazione e gli paghino tutti gli straordinari e la tredicesima quattordicesima quindicesima (lavora quasi quanto walter bob, se le merita un paio di mensilità in più), che è padre di famiglia e ha un marito casalingo (ha tre lavori in nero ma questo non diciamolo alla finanza, i tempi sono duri per tutti) e un figlio da mantenere, e gli alimenti all'ex marito (che è più ricco di lui ma qui nessuno dichiara nientebcome è giusto che sia), e la tari e la tasi e l'elettricità e L'IMU CHE IL CASTELLO È SECONDA CASA costano più di un rene ogni volta, poi se gli devono portare anche l'acqua perché è palese che suddetto castello è in zona di campagna e ci sono anche tutte le spese per i permessi, l'acquedotto, la fognatura e la manutenzione... no no pover'uomo, meglio se non lo lascia il posto fisso, che poi magari deve anche versare i contributi per la pensione...
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soupy-sez · 7 months
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UNCLE WAS A VAMPIRE [Tempi duri per i vampiri] (1959) dir. Steno
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cywo-61 · 7 months
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Ma esiste anche il dolore della lotta della vita, dei tempi duri, del dovere essere forte ... Intanto continuo a dare amore ...so' testarda.
cywo
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gregor-samsung · 3 months
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L'uomo che decise di fingersi un altro
“ Avevo deciso di fingermi un altro, non nel senso di cambiare nome o connotati. O tutti e due; no, fingermi un altro «dentro». Non pensavo a un suicidio psicologico, non intendevo cancellare la mia identità per sostituirla, pretendevo di mantenerla, ma di nasconderla; inventandomi, per convenienza, una natura diversa. Sì che gli altri, parlandomi, si riferissero a questa e non a me. Avrei potuto fare di tutto, senza sentirne rimorso o vergogna. Chi parla con te non sa mai chi sei: conosce un viso, un nome, anche un carattere, qualche pensiero, ma «chi» sei non lo sa; lo sai soltanto tu che dici «io» e ne hai coscienza perché guardi dalle finestre dei «tuoi» occhi, odori dai buchi del «tuo» naso; ma per gli altri questo «io» è un «lui» e un «lui» può essere chiunque. Perché, allora — mi dicevo — non sfruttare questa impossibilità d'identificazione profonda, per sfuggire, non soltanto al male che gli altri potevano arrecarmi, ma anche a quello stesso che io potevo procurarmi per errore o incapacità? Ecco, dunque, il tema: nascondersi dietro un altro che non esiste, reinventare sé stesso finto, per proteggere quello vero. Mostruoso? non più della vita che ci espone a continui travagli. E, comunque, non si trattava di sembrare un altro agli altri, ma di sembrarlo a me stesso; chè, anzi, per il mondo dovevo continuare come se nessuna sostituzione o, meglio, sovrapposizione fosse mai avvenuta al mio interno. Cominciava un'altra vita.
Avevo rimosso me stesso e sarebbe stato un altro a subire umiliazioni, dolori, delusioni al posto mio. E potevo cambiarlo, a seconda delle circostanze, con un altro ancora, con vari altri, quanti volevo. E diversi tra loro. Condussi un'esistenza che il mondo giudicò scombinata e incoerente. E io, invece, stavo lì coerente ma irraggiungibile, ridacchiando nel mio nascondiglio per tanta invulnerabilità. Continuavo il mio lavoro, conservavo la mia posizione sociale, i miei titoli; ma consentivo all'altro che mi rappresentava, tutte le libertà possibili. Nei primi tempi le cose andarono felicemente. Il discredito che mi circondava non mi riguardava, addirittura mi divertiva. Ma, poco alla volta, presi a mal sopportare questi altri che m'inventavo, con i quali convivevo e che non stimavo. Mi accorsi come non sia vero che la vergogna, la sofferenza, i sentimenti degli altri non ci tocchino. E mi accorsi che questi altri, che m'illudevo di controllare e dirigere, diventavano sempre più autonomi e padroni. Sentivo che, continuando, avrebbero fatto di me il loro burattino. La corazza s'indeboliva, al punto che non mi distinguevo più dai fantasmi che avrebbero dovuto proteggermi. Dovevo liberarmene o non mi sarei più ritrovato. Ma non era quello che avevo voluto? No! avevo preteso di restar vivo, fingendomi morto. E non c'è, invece, finzione che duri così a lungo senza mutarsi in realtà. Decisi di ritornare in me, prima che fosse tardi. Ma era tardi: non sapevo più chi ero. E non in senso universale. Chi siamo non c'è chi lo sappia o, se c'è, tace ostinatamente. No, io mi chiedevo, più semplicemente: sono un immorale, un cinico, un vigliacco, un coraggioso? Sepolto da finzioni diverse, m'ero smarrito. Ricordavo tutte le vite vissute, ma non riuscivo più a distinguere quale fosse la mia, per potermela riprendere. Né avrei risolto nulla a scegliermi la vita che più mi sentivo di vivere. Anche se il caso m'avesse portato a scegliere la mia; non saperlo, mi sarebbe costato vivere dubitando continuamente di me. «Essere sé stessi» non è un dato oggettivo, l'interessato deve esserne informato. So io cosa significa cercarsi e non trovarsi. È come confidare i propri pensieri ad un estraneo. O come non sapere con chi conversare. O, nella migliore delle ipotesi, non sapere con «chi» si sta conversando. È come non avere mai la certezza di essere soli con sé stessi. Nessuno può aiutarmi. E non lo chiedo a nessuno. Aspetto. Chissà che un giorno io non venga a trovarmi! “
Pino Caruso, L'uomo comune, Palermo, Edizioni Novecento (collana Il liocorno), 1986¹, pp. 71-74.
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libero-de-mente · 1 month
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Ho due figli. Qui sui social spesso li definisco "figlio 1" e "figlio 2". La numerazione non ha nulla a che fare con preferenze, altezze oppure ordine alfabetico ma è semplicemente cronologia. Hanno 22 mesi di differenza, se preferite un anno e dieci mesi. Classi di nascita A.D. 2003 e 2005.
Per loro è un'età febbrile questa, il passaggio dalle superiori al mondo dell'Università e del lavoro da provare sulla propria pelle, per capire e comprendere le dinamiche della vita.
Due ragazzi che cominciano a lasciare tracce anche nel quotidiano, in casa, con azioni e parole. Non più bimbi e poi adolescenti impegnati nello studio, alla televisione, ai videogiochi e agli amici a cui preparare tutto in casa. Ma individui che cominciano a palesare le loro personalità, le loro peculiarità che fanno capire gli adulti che saranno.
Così le influenze del Politecnico di Milano e dell'Università degli Studi di Milano si diffondo in casa. Ovunque.
Per esempio. Abbiamo in casa un flacone con erogatore, da una vita, dove l'ammoniaca e l'acqua vengono miscelate per le pulizie quotidiane. La MIA scritta con pennarello sul flacone "Acqua e Ammoniaca" è stata cancellata. Ora si legge H₂O + NH3. Stessa cosa a casa di mia madre, la quale mi chiama preoccupata: - Rino non trovo più l'acqua e ammoniaca! - Mamma è nel tuo bagno, come sempre nel suo contenitore. - No, c'è né uno con scritto che ho tre acca. - Che vuoi dire? - Rino, c'è scritto "ho n'accatre" - Ma è passato Gabriele? (figlio 2) - Sì - Niente mamma, tranquilla, dopo passo io e sistemo tutto
Sul quadro del bevitore di vino appeso nel garage, che io attribuivo a Teomondo Scrofalo dai tempi della trasmissione Drive In, ho trovato un'etichetta ben fatta con scritto: "Il Bevitore - De Curtis Giuseppe (Olio su tela fine '800 circa). Mi è crollato un mito.
Le discussioni a tavola mentre si cena, si parla anche di social. - Pa' ho visto che su Tik Tok non hai pubblicato video... - Si, faccio parte della resistenza - Che vuoi dire? - Che non ho stimoli per fare un video sciocco - Guarda che puoi anche pubblicare qualcosa di intelligente, eh?! - La mia intelligenza è ancora incartata, non l'ho ancora aperta
Se ruttano lo fanno declinando l'alfabeto greco, se emettono peti lo fanno in alfabeto morse e a me queste cose fanno venire l'orticaria in codice Braille. Ragazzacci.
Studiano. Sono caparbi. Da questo punto di vista un po' li invidio, ma poco. Per il resto li ammiro, tanto.
Lavorano. Si guadagnano soldi per essere un po' autonomi. Notano già le ingiustizie nei posti di lavoro. Anche il quoziente intellettivo di colleghi che potrebbero essere loro padri, come età, che litigano e si fanno ripicche creando danni alle aziende per cui lavorano. Mi sembra di essere al tavolo con due sindacalisti a volte.
Sembra fatta, penserete, sono lanciati verso il loro futuro quasi autonomi, no... credo di avere ancora molto lavoro come padre.
Per esempio voglio insegnare loro a essere critici in maniera costruttiva, non distruttiva. Che a volte ci vuole un po' di leggerezza nella vita, il che non è sinonimo insensatezza. Ma bisogna saper essere anche responsabili, il che non vuol dire di essere per forza duri.
Quando li saluto, prima che escano di casa, gli dico sempre: "Stai attento, fai il bravo". C'è dentro tutto in quelle parole: impegno, attenzione, rispetto, prudenza e correttezza. Spero mi ascoltino.
Io che non ascoltavo mai nessuno, perché nessuno mi diceva qualcosa. A parte un "fa' mia öl loc", detto da mio padre sempre stanco, che era un aut aut a non essere sciocco. Che poi, riflettendoci oggi e da padre, anche quella frase in bergamasco conteneva un mondo.
Un mondo che forse mi manca, ma che cerco di evitare di non farmi investire. Altrimenti per via dei rimpianti per me sarebbe finita.
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vecchiorovere-blog · 2 years
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Molti dicono "ti amo" come se dicessero ciao. Tempi duri per l 'amore. Luna del Grande
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ricorditempestosi · 1 year
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tempi duri, per chi preferisce amare invece di collezionare
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canesenzafissadimora · 6 months
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Lo so che sono tempi duri ma tu hai superato molte prove, sei come una casetta che è stata costruita con immenso amore, che ha resistito a molte intemperie. Alcune cose sono andate perdute ma non è stata colpa tua - questo bisogna dirlo - si è abbattuta su di te troppa pioggia e ha trascinato via una parte importante, è vero, ma tu ti sei fatto forza e sei andato avanti, spavaldo, e hai ricostruito, piano piano, curando ogni ferita, mettendo in ordine tutto quello che sembrava nel caos. Lo so che sono tempi duri, molto duri, ma tu hai una corazza d'oro e un contenuto ancora più prezioso, non ti farai vincere dalle delusioni, dai silenzi, dalle mancanze, tu andrai avanti coltivando forza e speranza, senza farti scalfire, combattendo la paura, non lo sai ancora ma ti prepari solo a lotte più difficili, a sprigionare un amore ancora più grande, che coprirà tutto.
Solo allora saprai di che amore sei davvero capace.
Lo so che sono tempi duri ma non mollare, cuore mio, resisti ora, cerca di guardare avanti.
Coraggio, cuore mio. Verrà il tempo in cui non sarai più solo.
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Laura Messina
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