Tumgik
#tempo illimitato.
ringsmark · 1 year
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denaro su milioni di cellulare o investimenti inversi
#consumatori_denaro     #tabella_investimenti #su_un_milione_cellulare #investimenti_inversi
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abr · 8 months
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Mercoledì scorso, durante la sessione del World economic forum a Davos, il discorso del Presidente argentino Javier Milei ha fatto scoppiare una bomba a livello mondiale al punto di essere commentato in mezzo mondo e tradotto da molte testate giornalistiche. E così quello che molti media avevano dipinto alla stregua di un matto (soprattutto nella nostra cara Italia) improvvisamente si è trasformato in una via di mezzo tra un nuovo Churchill e Adenauer (...).
L’exploit del discorso di Davos: (é stato) osannato da tanti presenti che si sono complimentati con lui (...). Ma che cos’ha colpito così tanto la gente e soprattutto fatto arrabbiare in maniera clamorosa i grandi capi del Wef?
Semplice: per la prima volta un Presidente di una nazione si è rivolto al mondo intero (...) senza mezzi termini o frasi diplomatiche (...). In pratica Milei ha scoperto quell’acqua calda che molti continuano a negare, esaltando il modello capitalista come l’unico in grado nel corso del tempo, di cambiare radicalmente la condizione umana dando un benessere e un progresso nella società stessa davvero unico (...).
La parte che ha fatto più arrabbiare i leader del Wef ed entusiasmato molti è stata quando Milei ha detto (...): “Ora, per capire cosa siamo qui a difendere (...) è il rispetto illimitato del progetto di vita degli altri, basato sul principio di non aggressione, sulla difesa del diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà degli individui, le cui istituzioni fondamentali sono la proprietà privata, i mercati liberi dall’intervento statale, la libera concorrenza, la divisione del lavoro e la cooperazione sociale. Dove si può avere successo solo servendo il prossimo con beni di migliore qualità a un prezzo migliore”.
E più avanti ha sostenuto che “i socialisti, visti gli innegabili progressi del mondo libero, i socialisti sono stati costretti a cambiare la loro agenda. Si sono lasciati alle spalle la lotta di classe (...) per rimpiazzarla con altri presunti conflitti sociali che sono ugualmente dannosi … come quello dell’uomo contro la natura.
Sostengono che gli esseri umani nuocciono al pianeta che deve essere protetto a tutti i costi, addirittura sostenendo un meccanismo di controllo della popolazione o la tragedia dell’aborto. Purtroppo queste idee dannose hanno permeato fortemente la nostra società (...). Hanno raggiunto questo risultato grazie all’appropriazione dei media, della cultura, delle università e anche delle organizzazioni internazionali (come il Wef, ndr). (...).
Fortunatamente siamo sempre più numerosi a osare alzare la voce perché vediamo che, se non combattiamo queste idee a testa alta, l’unico destino possibile è che avremo sempre più Stato, più regolamentazione, più socialismo, più povertà, meno libertà e, di conseguenza, un tenore di vita peggiore”.
(...) Purtroppo l’attuale Ue, già immersa nelle sue scandalose regole ambientali che decimeranno la classe media nel giro di pochi anni, attraverso un falso progressismo Radical-Chic Ztl sta portando avanti molte delle cose criticate dal Presidente argentino. (...)
Au point, grade Milei, il resto solo chiacchiere, distintivi, appeasement o nostagie canaglia, via https://www.ilsussidiario.net/news/diario-argentina-le-bordate-di-milei-a-davos-e-alle-linee-guida-dellue/2650140/
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crazy-so-na-sega · 7 months
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“Io non desidero e non voglio alcuna onorificenza da questa repubblica. Mi parrebbe uno scherzo di cattiva specie. Fermi la macchina, La prego e non se n’abbia a male. Detesto questa repubblica. Grazie”.
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Ezra Pound
Il 30 gennaio del 1933, Pound viene ricevuto da Benito Mussolini. Pound consegna al duce una copia della sua opera della vita, ovvero la sua opera principale, I Cantos, che allora nel 1933 erano stati scritti dall’1 al 30. Mussolini sfoglia e legge la copia per qualche istante ed esclama ‘’ è divertente!’’.
L’incontro si conclude subito con il discorso di Pound che dice a Mussolini ‘’Duce io ho la possibilità di non far pagare le tasse ai cittadini’’, ma poi il poeta non avendo avuto il tempo di spiegare al duce le sue teorie economiche, non dette più seguito a questa sua intenzione.
Pound ricorderà l’episodio, definendo Mussolini ‘’the boss’’.
Afferrando il punto di vista degli esteti, questi versi dimostrano il consueto disprezzo di Pound verso gli accademici e i critici letterali. Mussolini aveva capito che c’era una nota di ironia prevalente, che era divertente, e Pound fu felice di attribuire a Mussolini questo merito, quello che critici e letterari non avevano capito.
Pound aveva genialmente intuito che il vero conflitto è tra economia e finanza ed era giunto a raffigurare il conflitto come una battaglia tra Guelfi e ghibellini.
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lunamagicablu · 4 months
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Io sono la Vita... sono lo Spirito... Sono illimitato, un ricevitore di luce.. Sono un pensiero alto.. sono amore.. Sono connesso nell'amore a tutto ciò che vive e a tutto ciò che respira.. Sono connesso all'intelligenza divina che conosce il mio bene Il mio tempismo è perfetto.. Sono sempre al posto giusto al momento giusto, faccio e dico le cose giuste.. Sono un'espressione d'amore Ho il diritto di essere qui.. Sono aperto a ricevere tutto l'amore che mi arriva. Me lo merito.. È sicuro per me esprimere il mio potere e la mia autorità È sicuro esprimermi Sto ascoltando.. Sono il figlio innocente di un Dio gentile... merito di sperimentare tutto il mio amore Tutti sono al sicuro con me Tutti sono contenti che io sia qui.. Sono io che scelgo cosa pensare, cosa fare e come usare la mia energia Tutti i miei sentimenti sono al sicuro Sono abbastanza... faccio abbastanza... ho abbastanza... Sono circondato dall'amore e dal sostegno di tutti gli esseri divini nella mia vita.. L'intero universo fisico esiste per supportarmi nella forma fisica.. Più lascio andare/rilascio/mi rilasso, più sperimento il supporto che mi è già stato fornito... Il respiro è sicuro... Non dà mai fastidio... Rilascia disagio, non importa per quanto tempo l'ho conservato Il mio corpo è al sicuro anche se potrei avere paura.. La vita produce solo vita.. Io sono la terra, sono la creatività..
Author © Binnie A. Dansby art Tetyana Erhart **************** I am Life... I am Spirit... I am limitless, a receiver of light.. I am a high thought.. I am love.. I am connected in love to all that lives and all that breathes.. I am connected to Divine intelligence that knows my good My timing is perfect.. I am always in the right place at the right time, doing and saying the right things.. I am an expression of love I have a right to be here.. I am open to receive all the love that comes to me. I deserve it.. It is safe for me to express my power and authority It is safe to express myself I am listening.. I am the innocent child of a gentle God... I deserve to experience all my love Everyone is safe with me Everyone is glad I am here.. I am the one who chooses what to think, what to do and how to use my energy All my feelings are safe I am enough... I do enough... I have enough.. I am surrounded by love and support from all the divine beings in my life.. The entire physical universe exists to support me in physical form.. The more I let go/release/relax, the more I experience the support already provided for me... The breath is safe... It never causes discomfort... It releases discomfort no matter how long I have stored it My body is safe even though I may be feeling afraid.. Life only produces life.. I am the earth, I am creativity..
Author © Binnie A. Dansby art Tetyana Erhart 
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elperegrinodedios · 1 year
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Non per amarlo, ma per amarci...
Dio creò l'uomo, ma si rese subito conto che da solo, sarebbe rimasta creazione fine a se stessa. Dunque creò anche la donna e li creò maschio e femmina. Lui ci ha creati, non per essere amato, bensì per amarci. Dio che è uno e trino, non può accontentarsi di amare una sola persona perchè il suo amore incondizionato è incontenibile, è un amore illimitato, infinito e incomprensibile per il genere umano. Lui ci ha amati per primo, ci ama sempre tutti e dall'alto della sua misericordia, ha lasciato a noi il libero arbitrio e la scelta libera se amarlo o no. Talmente è immensa la sua fiducia, che ha accordato al Nemico, il favore di regnare anch'egli sulla terra. Ha fatto affidamento su un maschio che diventasse uomo, ed una femmina che crescesse donna, conoscendo benissimo, il risultato finale. Ma ci ha lasciato ugualmente, la scelta tra il bene e il male, tra amore e odio e tra guerra e pace. Oggi il risultato è manifesto, e ce lo abbiamo sotto gli occhi a partire da noi stessi.
Ci ha regalato tutto il meglio secondo l'anima ed il discernimento d'ognuno. Nel suo "testamento" ci ha donato l'amore, nella misura delle capacità di amare per ciascuno. Ci ha lasciato scritto che la ricchezza, lecitamente acquisita non da diritti e che la povertà non è peccato ma un'ingiustizia sociale. Ci ha dato il sesso e la passione col suo corteggiamento, con i suoi preliminari e le sue emozioni, sesso quello facente parte dell'amore da goderne pienamente non nella pornografia o la prostituzione. Ci ha fatto conoscere l'amicizia e la fratellanza, la condivisione e l'empatia, ci ha fornito i doni e frutti dello spirito, l'autocontrollo e la decisione della felicità. Ci ha regalato, ci ha donato, ci ha lasciato e ci ha fatto, ma è tutto al presente già fino dal passato. Lui " È, era e sarà", Lui è: "Io sono" e vedeva e vede e vedrà sempre, come su un grande schermo, passato, presente e futuro come fosse adesso. Per Lui tutto è "Ora e adesso" e così sempre sarà per tutti i secoli dei secoli. Dunque godiamoci la vita ora, godiamoci l'amore adesso, godiamoci la felicità oggi, senza aspettare il domani che no, non ci appartiene.
Uno dei vantaggi legati ai momenti difficili è che ci avviciniamo a Dio tramite Gesù che è il nostro Salvatore e Amico. Tra le sue braccia cerchiamo sicurezza e tranquillità, ma troveremmo tanto di più. Egli ci ama d'un amore eterno e immutabile; ha molto da offrirci, e desidera aiutarci in tanti e tanti modi. Vuole passare tempo con noi e vuole averci sempre vicini, al suo fianco, per istruirci e renderci sempre di più simili a Lui. Non vediamo cosa ci stiamo perdendo, noi no, ma Lui si.
lan ✍️
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La mattina del 16 agosto 1972, lo Ionio, bacino del Mediterraneo orientale, restituisce alla storia contemporanea la vecchia storia. Il volto iconico e il corpo statuario. La lingua greco antica.
Dal ventre ionico del mare di Riace, a Porto Forticchio, riemergono il petto e la schiena della Magna Grecia. La massa del tricipite, il volume della coscia e la caviglia snella.
Supini, occhi fissi in superficie, spalle atletiche, braccia vigorosamente pronunciate, cosce elaborate secondo la forza umana, zigomi pungenti, e bocca bruna da baciare. Due guerrieri nel mare nostrum.
Il sub Stefano Mariottini, a 300 metri dalla costa del mare di Riace, e a 8 metri di profondità, rinviene, depositati sul fondale, ricoperti da pugni massicci di sabbia, due statue bronzee.
Chi è la?
Lo Ionio, sempre clemente e mai avaro, fa l'omaggio più bello che un mare del Sud avrebbe potuto fare al suo Meridione di terra, offrendo ciò che per ben 2500 anni circa ha custodito. Guerrieri bronzei di manifattura ellenica, con cui la spuma greca del mare di Calabria, ha visibilmente giocato per secoli, elaborando ricami, miriade di piccinissime incrostazioni, stratificazioni di sale e chiazze di ossido.
Sulla via degli antichi greci, il mare ritorna ai postumi i suoi Grandi Padri. Il bronzo B e il bronzo A, il vecchio e il giovane. Tenuti a pubblico battesimo come "I bronzi di Riace".
Un'offerta degli Dei al nuovo mondo. Un complesso di meraviglia stravagante e spettacolo puro, piacere della carne e sublimazione dello spirito. Stato umano di sbalordimento.
Alti rispettivamente 1,98 e 1,97 m, per un peso di 160 kg. Risalenti alla metà del V secolo a.C., con un carico di mistero che li rende praticamente bellissimi. E li fa oggetto di grande ammirazione, di pubblica lode.
I bronzi diventano immediato emblema di una storia unica, sempiterna, rivelata dal gaudio, il lume, il dolore e la gloria, ma velata da un mistero straordinario, irraggiungibile nella normale contemplazione, vivo al di là di ogni ragionevole orientamento, pervaso di reazioni cariche di fascino, in grado di donare ai due guerrieri ulteriore valore storico, artistico e culturale. In una misura che ovviamente non è comune in termini di doti e capacità.
I bronzi di Riace hanno una ritmica impossibile da riprodurre, l'immenso che riflettono li sottopone alla cadenza di un tempo illimitato e indefinito. Indistruttibile e interminabile.
Senza uguali e senza simili, affermato e indiscusso marcatore distintivo identitario della Regione Calabria, seppur patrimonio dell'umanità intera, nel 50° del loro ritrovamento in mare, di cui oggi, 16 agosto 2022 si celebra la grande festa, ancora una volta raccontano l'immortalità del loro tempo, la durevolezza della storia, l'indistruttibilità dell'arte.
Dal 1972, imponenti e fieri, i bronzi di Riace, si offrono nella loro interezza, nudi e abbaglianti, al Museo di Reggio Calabria. Da ogni parte del mondo, per questo compleanno della storia di cui essi sono la goduria e il piacere, è verso il MARRC di Reggio che invito a organizzare processioni di aerei, macchine, pullman. Colonie di giovani. Ciò che sarà visibile ai vostri occhi è di sconcertante bellezza. Verrà naturale prostrarsi innanzi ai Bronzi come coi Santi, che mentre i Santi sono nicchie sacre a custodirli, i Bronzi li custodisce la Calabria. La culla della Magna Grecia.
Percorrendo il chilometro più bello d'Italia, come lo definì il D'Annunzio, arriverete nella casa in cui I bronzi di Riace, carichi di vigore e bellezza, vi incanteranno. Qui comprenderete che la Calabria, con il suo carico di Magna Grecia, non è una trovata qualunque, ma una verità assoluta.
Poi dirigendovi verso la costa Ionica, sostate a Riace, immergetevi nello Ionio, i Bronzi laggiù fanno sempre magie, raccontano cose che non si sono mai dette.
Buon compleanno ragazzi, buon cinquantesimo miei eroi. Buona festa, Bronzi, e che la bellezza vi accompagni sempre. Anzi, porti innanzi a voi il mondo intero a stupirsi.
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Giusy Staropoli Calafati
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schizografia · 9 months
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La giovane schizofrenica avverte i suoi «primi sentimenti d’irrealtà» davanti a due immagini: quella di una compagna che si avvicina e il cui volto si ingrandisce esageratamente (si direbbe un leone); quella di un campo di grano che diventa illimitato, «immensità dorata, luminosa”. Ecco, rifacendosi alla terminologia di Peirce, come risulteranno i due segni dell’immagine-affezione: Icona per l’espressione di una qualità-potenza operata da un volto, Qualisegno (oppure Potisegno) per la sua presentazione in uno spazio qualsiasi. Certi film di Joris Ivens ci danno un’idea di cosa sia un qualisegno: in Regen, «la pioggia che si vede nel film non è quella data pioggia, concreta e determinata, caduta un certo giorno e in un certo luogo. Queste impressioni visive non sono raccolte in unità da alcuna figurazione spaziale o temporale. Con estrema sensibilità, Ivens ha scoperto non come la pioggia è in realtà, ma che cosa accade (e in qual modo) quando la pioggerella primaverile batte sulle foglie degli alberi, quando lo specchio dello stagno rabbrividisce, quando una goccia solitaria cerca esitando la sua via su una lastra di vetro, quando la vita di una metropoli si riflette sull’umido asfalto. […] Anche quando Ivens ci mostra un ponte, da lui stesso indicato come il grande viadotto ferroviario di Rotterdam (Il ponte), la costruzione di ferro si dissolve in immagini immateriali inquadrate in cento modi diversi. Basta il fatto che questo ponte possa essere visto in tanti modi per renderlo in un certo senso irreale. Esso non ci appare come l’opera concreta degli ingegneri che lo costruirono, ma come una serie di curiosi effetti ottici. Si tratta insomma di variazioni visive sulle quali ben difficilmente potrebbe transitare un treno merci». Non è un concetto di ponte, ma non è nemmeno l’individuato stato di cose definito dalla sua forma, dalla sua materia metallica, dai suoi usi e funzioni. È una potenzialità. Il rapido montaggio dei settecento piani-inquadrature fa sí che le diverse vedute possano raccordarsi in un’infinità di modi e, non essendo orientate le une in rapporto alle altre, costituiscono l’insieme delle singolarità che si coniugano nello spazio qualsiasi in cui questo ponte appare come pura qualità, questo metallo come pura potenza, la stessa Rotterdam come affetto. E neanche la pioggia è il concetto di pioggia, o lo stato di un tempo e di un luogo piovosi. È piuttosto un insieme di singolarità che presenta la pioggia cosí com’è in sé, pura potenza o qualità che coniuga senza astrazione tutte le piogge possibili, e compone il corrispondente spazio qualsiasi. È la pioggia come affetto, e niente si oppone maggiormente a un’idea astratta o generale, pur non essendo attualizzata in uno stato di cose individuale.
Gilles Deleuze
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valentina-lauricella · 8 months
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La Fisica Quantistica e la Teoria dell'Anima sono due ambiti di studio che, apparentemente distanti, si intrecciano in modo suggestivo. In questo articolo esamineremo l'interessante connessione tra la fisica quantistica e la teoria dell'anima, esplorando gli aspetti metafisici che emergono da questa fusione. Attraverso l'analisi di concetti come l'entanglement quantistico, il potere dell'osservatore e l'interconnessione universale, cercheremo di comprendere l'essenza stessa dell'esistenza.
IL PENSIERO DI ERWIN SCHRÖDINGER: L'ESSENZA NON MATERIALE DELL'ANIMA.
Il celebre fisico teorico Erwin Schrödinger ha sostenuto che l'anima non può essere ridotta a una sostanza materialmente ponderabile. Egli afferma: "L'anima non è una sostanza materialmente ponderabile, ma qualcosa di completamente immateriale". Questa visione suggerisce che l'anima sia un'entità non legata alle caratteristiche fisiche, ma diffusa nell'interezza del cosmo. La fisica quantistica è una delle più affascinanti e rivoluzionarie teorie scientifiche del nostro tempo. Esplora i misteri della realtà a livelli microscopici e sfida le nozioni tradizionali di spazio, tempo e causalità. In questo articolo introduttivo esamineremo alcuni fondamenti della fisica quantistica con un'attenzione particolare agli aspetti metafisici che solleva. Esploreremo il pensiero di Erwin Schrödinger, fisico teorico di spicco, che ha evidenziato l'essenza non materiale dell'anima e la sua connessione con il cosmo.
Erwin Schrödinger, vincitore del Premio Nobel per la Fisica del 1933, espresse una visione unica dell'anima. Egli affermò che l'anima non può essere ridotta a una sostanza materialmente ponderabile. Questa concezione suggerisce che l'anima non sia confinata alle caratteristiche fisiche del corpo, ma permei l'intero cosmo. Schrödinger guardava all'anima come a un'entità che trascende i limiti della dimensione materiale, aprendo così le porte a una comprensione più ampia dell'universo.
L'interferenza di Schrödinger: l'anima nelle leggi della natura. Un risultato fondamentale della fisica quantistica, l'interferenza, è stato teorizzato proprio da Erwin Schrödinger. Questo fenomeno descrive come due onde possono combinarsi per produrre un effetto di amplificazione o soppressione. Schrödinger affermò che l'interferenza è indicativa della presenza dell'anima nelle leggi della natura stessa. Egli concepiva l'anima come un'energia sottile che interagisce con il mondo attraverso i processi quantistici, lasciando una traccia dell'interconnessione universale.
Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Libertà e incertezza dell'anima. Werner Heisenberg, un altro luminare della fisica quantistica, formulò il celebre principio di indeterminazione, che postula che la posizione e il momento di una particella non possono essere noti simultaneamente con precisione. Questo principio ha importanti implicazioni filosofiche, poiché suggerisce che l'autodeterminazione e l'incertezza siano parte integrante della nostra esperienza umana. In questo contesto, l'anima può essere vista come una forza libera che trascende le leggi deterministiche delle particelle, permettendo alla volontà e al libero arbitrio di emergere nell'universo quantistico. La fisica quantistica, con la sua natura affascinante e spesso paradossale, ha suscitato notevole interesse sull'aspetto metafisico dell'esistenza umana. Attraverso la visione di Erwin Schrödinger sull'essenza non materiale dell'anima e la connessione dell'anima con le leggi della natura, ciò che potrebbe sembrare astratto e complesso diventa intrigante e affrontabile. Questi punti di vista ci invitano a riflettere sul significato del libero arbitrio, sulla nostra relazione con l'universo e sul potenziale illimitato dell'anima umana.
L'OSSERVAZIONE QUANTISTICA: IL POTERE DELL'INTENTO.
Uno dei principi fondamentali della fisica quantistica è che l'atto di osservazione influenza attivamente la realtà. Questa idea trova una connessione interessante con la teoria dell'anima, secondo la quale l'osservazione può influenzare e manifestare l'esperienza individuale. Alcuni studiosi interpretano la consapevolezza e l'osservazione come dimensioni dell'anima che interagiscono con il mondo quantistico, plasmandolo attraverso la loro presenza e intenzioni.
Il paradosso dell'osservazione quantistica. Il ruolo dell'osservatore nell'esperimento. Uno dei paradossi più noti della fisica quantistica è quello dell'osservazione, spesso espresso nell'esperimento della doppia fenditura. In questo esperimento, quando un elettrone viene mandato attraverso due fenditure, si comporta sia da particella che da onda, ma il suo stato definitivo viene determinato solo quando viene osservato. Questo paradosso solleva la domanda cruciale: cosa accade durante l'atto dell'osservazione che determina il risultato finale? Alcuni studiosi suggeriscono che siano l'intenzione e la consapevolezza dell'osservatore che influenzano l'esito dell'esperimento.
L'effetto dell'intenzione sulle particelle subatomiche. L'influenza dell'anima. Diversi studi hanno investigato l'effetto dell'intenzione umana sul comportamento delle particelle subatomiche. Un noto esperimento è stato condotto da Helmut Schmidt negli anni '60, in cui i partecipanti concentravano la loro attenzione su una serie di lanci di moneta. Si è notato che, quando gli individui desideravano fortemente ottenere un risultato specifico, la distribuzione delle teste e delle croci non seguiva più il principio della casualità. Questo fenomeno potrebbe essere interpretato come un'interazione tra l'anima individuale e il mondo quantistico, in cui l'intenzione dell'individuo modifica attivamente il risultato delle misurazioni.
L'interconnessione tra mente e realtà. Il ruolo dell'osservatore nel creare la realtà. La fisica quantistica suggerisce un collegamento profondo tra mente e realtà. Alcuni scienziati interpretano l'osservazione come un atto creativo in cui l'osservatore partecipa attivamente alla costruzione della realtà oggettiva. Questo concetto, noto come idealismo quantistico, sostiene che la nostra osservazione e consapevolezza plasmano il tessuto dell'universo stesso. Nell'ambito dell'anima, questa prospettiva implica che la nostra presenza intenzionale e la nostra consapevolezza svolgono un ruolo centrale nella manifestazione della nostra esperienza individuale e nella creazione della nostra realtà.
L'ENTANGLEMENT QUANTISTICO: L'ANIMA COLLETTIVA
L'entanglement quantistico, un fenomeno in cui due particelle diventano inestricabilmente connesse al di là della distanza fisica che le separa, suggerisce l'esistenza di un'interconnessione profonda tra le parti dell'universo. Alcuni pensatori ipotizzano l'esistenza di un'anima collettiva, una coscienza che permea tutto ciò che esiste. Secondo questa prospettiva, ogni individuo sarebbe intrinsecamente legato agli altri attraverso l'entanglement quantistico, creando una rete di interconnessioni che riflette l'essenza stessa dell'esistenza.
L'entanglement quantistico.Il mistero delle connessioni invisibili. L'entanglement quantistico è un concetto che ha stupito e affascinato gli scienziati sin dalla sua scoperta. Quando due particelle sono entangled, qualsiasi misurazione effettuata su una delle particelle influenzerà istantaneamente lo stato dell'altra, indipendentemente dalla distanza che le separa. Questa connessione straordinaria sembra andare oltre la spazio temporalità e sfida il concetto tradizionale di separazione. Alcuni studiosi vedono l'entanglement quantistico come un'indicazione di un'interconnessione più profonda tra tutte le cose, che potrebbe riflettere l'esistenza di un'anima collettiva.
L'abisso quantistico. La possibilità dell'anima collettiva. L'idea di un'anima collettiva che permea tutto ciò che esiste ha affascinato pensatori e filosofi per millenni. La scoperta dell'entanglement quantistico ha stimolato nuove riflessioni su questa prospettiva. Alcuni teorizzano che l'entanglement quantistico che collega tutte le particelle potrebbe riflettere un'anima collettiva, una consapevolezza universale che si intreccia attraverso tutte le cose. Questa visione suggerisce che ogni individuo sia parte di un tutto più grande, e che le nostre azioni e le nostre esperienze siano in qualche modo intrecciate con quelle degli altri.
L'esperimento dell'entanglement. Un legame profondo tra le particelle e forse oltre. Uno degli esperimenti che ha fornito prove concrete sull'entanglement quantistico è stato condotto da Alain Aspect negli anni '80. L'esperimento ha dimostrato che lo stato di una particella in entanglement era determinato istantaneamente dalla misurazione effettuata su un'altra particella entangled, anche se le due particelle erano distanti tra loro. Questo risultato incredibile sottolinea la natura profonda e misteriosa dell'entanglement quantistico, suscitando la speculazione che possa esistere una connessione ancora più ampia che trascenda le particelle stesse. L'entanglement quantistico rappresenta un mistero sfaccettato che stimola il nostro immaginario e ci invita a esplorare il potenziale dell'esistenza umana in modi nuovi e affascinanti. Se l'entanglement quantistico riflette un'anima collettiva o un'interconnessione più profonda tra tutte le cose, ciò solleva domande sulla natura stessa dell'essere umano e sulla nostra relazione con l'universo. Mentre continuiamo a scrutare gli aspetti metafisici della fisica quantistica, potremmo scoprire che il mistero dell'entanglement offre non solo una finestra sulla natura intima della realtà, ma anche una prospettiva affascinante sulla possibilità di un'anima collettiva che trascende le singole esperienze umane.
UN PONTE TRA SCIENZA E SPIRITUALITÀ
L'incontro tra la fisica quantistica e la teoria dell'anima rappresenta un punto di intersezione tra scienza e spiritualità. Molti scienziati quantistici hanno espresso interesse per l'aspetto metafisico della loro disciplina, cercando un terreno comune con l'approccio spirituale. Questo connubio offre un nuovo orizzonte di possibilità per comprendere l'essenza dell'esistenza umana e del cosmo circostante.
Alla ricerca del terreno comune. L'esplorazione del legame tra la fisica quantistica e la teoria dell'anima non solo ci invita a riflettere sull'aspetto metafisico della realtà, ma anche ad esplorare un terreno comune tra scienza e spiritualità. Molti scienziati quantistici hanno manifestato interesse per l'aspetto spirituale della loro disciplina, spingendosi oltre i confini della scienza tradizionale per cercare una comprensione più olistica dell'universo e della nostra esistenza.
La frontiera dello sconosciuto: la ricerca di un'integrazione tra scienza e spiritualità. La fisica quantistica ha portato alla luce una realtà straordinaria che va oltre le nostre previsioni e concezioni tradizionali. Questo innesca un dibattito e una ricerca per trovare un terreno comune tra scienza e spiritualità. Mentre la scienza esplora i meccanismi e le leggi che governano l'universo, la spiritualità si occupa dell'aspetto più intimo ed esperienziale dell'esistenza umana. L'intersezione tra questi due campi può offrire nuove prospettive e una comprensione più profonda della realtà.
Sincronia e coincidenze significative: l'universo come danza interconnessa. La teoria dell'anima e la fisica quantistica trovano un punto di contatto attraverso il concetto di sincronicità e coincidenze significative. Gli studiosi della spiritualità riconoscono che ci sono momenti nella vita in cui eventi apparentemente casuali si allineano in modo significativo. Nella fisica quantistica, siamo consapevoli dell'entanglement quantistico che collega le particelle e le interferenze che si verificano a livello subatomico. Questa connessione profonda e misteriosa, secondo alcuni, potrebbe alludere all'esistenza di un'energia o un'intelligenza universale che permea tutto ciò che esiste.
La consapevolezza come elemento fondamentale. La ricerca del significato dell'essere. La ricerca del significato dell'essere è un obiettivo condiviso sia tra scienza che spiritualità. Mentre la fisica quantistica esplora la realtà a livello più profondo, si scopre che l'osservatore stesso ha un ruolo attivo nella creazione della realtà. Questo concetto suggerisce che la consapevolezza e l'intenzione dell'osservatore siano parte integrante del processo di manifestazione e co-creazione dell'universo. La spiritualità, d'altra parte, insegna che la consapevolezza dell'individuo è fondamentale per raggiungere uno stato di illuminazione o di connessione con l'essenza divina.
Note bibliografiche. Molti di questi libri sono stati editi anche in lingua italiana.
[1] Capra, F. (1982). "The Tao of Physics: An Exploration of the Parallels between Modern Physics and Eastern Mysticism". Shambhala Publications. [2] Wilber, K. (2000). "A Brief History of Everything". Shambhala Publications. [3] Laszlo, E. (2004). "Science and the Akashic Field: An Integral Theory of Everything". Inner Traditions. [4] Schrödinger, E. (1958). "Mind and Matter: The Tarner Lectures". Cambridge University Press. [5] Greene, B. (2004). "The Fabric of the Cosmos: Space, Time, and the Texture of Reality". Penguin Books. [6] Heisenberg, W. (1958). "Physics and Philosophy: The Revolution in Modern Science". Harper Perennial.
(A cura di Bruno Del Medico, blogger, divulgatore, scrittore.)
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gcorvetti · 1 year
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Ve lo devo pure dire?
Oggi è arrivata la risposta Cinese, ho scritto un paio di giorni fa il fatto del G7 ecc ecc, forse gli USA non hanno capito che con la russia fanno il giochino da 80 anni, con la cina non gli conviene e questo non l'hanno capito, lo capiranno quando gli faranno il culo a stelle e strisce.
Poi leggo che l'orsa è stata catturata e i suoi cuccioli (2 anni circa) ora sono liberi da soli, quindi in realtà la pelosona stava proteggendo i suoi piccoli e purtroppo è malcapitato il rider, se entri in un bosco ti puoi perdere o male che vada incontrare un animale nel suo habitat, la sua casa, il bosco è la casa dell'orsa. Lo so come finirà questa storia, l'orsa verrà abbattuta, tanto è solo un animale, cosa cambierà? Niente, i suoi piccoli cresceranno con il timore dell'uomo, e appena vedranno uno lo attaccheranno per paura, paura che finiscano come la mamma, purtroppo i piccoli non sanno che se non si comportano bene finiscono ammazzati. Ma questo capita a chiunque in questa società non faccia, dica o si pieghi al volere di una massa che ha voce in capitolo solo per il numero, ma che in realtà non dovrebbe parlare, starsi zitta, come? No, io non faccio parte di quelli che si fanno infinocchiare e credono a tutto quello che gli imboccano dall'alto solo perché lo dicono delle persone con i soldi, aggiungerei senza scrupoli, che per il denaro distruggono quello che abbiamo di più prezioso, il pianeta, moriranno anche loro, ma nel frattempo siccome tutti sappiamo che dopo non c'è un bel niente, tutti vogliono diventare ricchi perché con i soldi hai benessere e te la vivi meglio. Secondo me non è così, con del tempo libero illimitato la vivi bene la vita, anche senza soldi, perché abbiamo bisogno fisiologico di vivere lentamente e non con i ritmi sfrenati odierni per poi cosa? Denaro? Stupidagini.
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pedrop61 · 2 years
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L’ALBA DELLO STATO DI DIRITTO MARZIALE
Spesso i meno accorti, tra cui spiccano i giornalisti mainstream, ritengono che la relativa sovrapponibilità tra chi ha criticato la gestione pandemica e chi critica la gestione bellica siano semplicemente indice di gente alla ricerca di un motivo purchessia per protestare. L’idea è che niente vi sia di comune, salvo la propensione a cercare occasioni per agitarsi da parte di alcuni. È ovviamente un miope fraintendimento; cerchiamo di capire perché.
La fase storica in cui siamo entrati con la pandemia rappresenta una svolta storica di cui bisogna comprendere il senso a prescindere dai molti, pur importanti, dettagli intorno alla gestione pandemica. La struttura di fondo di quella vicenda mostra come attraverso l’appello alla salute pubblica e il richiamo al contenimento del danno (il “contagio”) è possibile persuadere la quasi totalità della popolazione a qualunque restrizione e qualunque comportamento. Non mi interessa qui disquisire se questo fosse o non fosse pianificato, se fossero le prove generali di ben altro o invece un fortuito accidente: il punto è che anche laddove fosse tutto casuale e niente pianificato (cosa che comunque mi pare improbabile) siamo di fronte ad un precedente di cui i detentori del potere non possono non fare tesoro, e dunque ad una svolta.
I comportamenti di società moderne complesse che fino al giorno prima sostenevano pancia a terra un libertarismo individualistico pacchiano (strumentale ai meccanismi di mercato) sono stati capovolti in un istante nell’esatto opposto con il plauso di quasi tutti e senza che si alzassero sopracciglia di proverbiali “liberali”.
Certo, il ruolo dei media e del loro controllo è stato cruciale – e la recente conferma che dal 2020 il dipartimento USA della Homeland Security si incontrava mensilmente con rappresentanti di Twitter, Facebook, Wikipedia e altre piattaforme Internet per coordinare gli sforzi nella “moderazione dei contenuti” è tutto fuorché una sorpresa. Tuttavia ottenere la fedeltà al potere della maggior parte dei media – soprattutto quando si tratta di un potere effettivo e sbrigativo come quello americano – è la cosa più facile del mondo, se c’è una scusa spendibile. Se si coniuga l’interesse personale (anche solo quello di non andare contropelo al potere) con una passabile scusa “morale”, puoi portarti via per un piatto di lenticchie tutti i media del mondo.
Qui al centro della vicenda è la “buona scusa morale”. La forma che deve avere questa buona scusa è quella di una “minaccia esterna terribile” che richiede a tutti di “collaborare” senza discutere e di stigmatizzare chi non collabora.
Gli stati moderni sono governati de facto da oligarchie finanziarie e dopo la breve stagione democratica del secondo dopoguerra ora stanno implementando forme di controllo di radicalità un tempo impensabili.
Sul piano tecnologico e repressivo gli stati contemporanei sono oggi in grado di esercitare livelli di controllo storicamente inediti.
L’unico limite all’esercizio di questo controllo, potenzialmente illimitato, è rappresentato dal guscio residuo dello “stato di diritto democratico”, che richiede qualche scusa pubblicamente spendibile per poter essere esercitato.
La forma di questa scusa è il “richiamo alle armi” di fronte al “pericolo comune”.
Sia la “guerra” che la “pandemia” sono istanziazioni classiche di tale “pericolo comune” illimitato, che richiede decisioni centrali inflessibili e indiscutibili “per il bene comune”, che ha legittimità a silenziare ogni richiesta e protesta, che ha il diritto di spezzare ogni volontà insufficientemente “responsabile”. Durante la pandemia abbiamo di fatto vissuto un assaggio di “legge marziale” ufficiosa. E credere che l’attuale guerra - in fase di progressiva escalation - sia vissuta come un problema da parte delle oligarchie economiche al potere è un patetico errore. Chiedersi di fronte alle marionette che ci governano “com’è possibile che non si rendano conto che ci portano sempre più in basso” presuppone ingenuamente che non ci vogliano in basso.
L’oggetto primo della pulsione capitalista è sì il denaro, ma in quanto potere, non in quanto “mezzo per il consumo”. Sono i morti di fame a pensare al denaro soprattutto come un mezzo per soddisfare desideri, per ottenere beni. Per i vertici del sistema il denaro è sempre disponibile in vasta eccedenza rispetto a qualunque consumo concepibile, mentre il suo ruolo effettivo consiste nell’assicurare gradi di influenza e potere.
Tirando le somme, il quadro prevalente (almeno) in Occidente è il seguente: oligarchie finanziarie – abitate al loro stesso interno da gruppi leader – tirano le fila della politica in vista di una forma di controllo e indirizzo centrale inedito nella storia precedente. Essi hanno l’interesse dominante a fomentare una condizione di “pericolo comune permanente”, che tolga di mezzo ogni opposizione, innanzitutto mentale.
Qui la lezione di Orwell resta più lucida e attuale che mai: una condizione di guerra permanente è un desideratum fondamentale per le èlite mondiali. Si tratta di una condizione da cui possono trarre solo vantaggi in termini di potere e controllo, e come ricorda Orwell, il potere non ha bisogno di ulteriori motivazioni. Che ci sia o non ci sia un qualche ulteriore “piano complessivo” (“depopolamento”, “transumanesimo”, ecc.), questo è contendibile e inessenziale: probabilmente per alcuni c’è, per altri no. Su ciò ci possono essere divergenze. Ma sull’interesse nel mantenere un controllo assoluto, che metta al riparo questa nuova casta da ogni pericolo “eversivo”, da ogni minaccia alle proprie posizioni consolidate, su ciò la convergenza è assicurata.
Ciò che il presente e il futuro ci riservano è una spinta continua, un rinfocolamento costante di una condizione di “guerra permanente”: guerra per procura o guerra sotto casa, guerra metaforica a qualche virus o guerra preventiva a qualche cataclisma incipiente.
Questa è la forma del meccanismo storico in cui siamo entrati.
E non illudiamoci: saperlo di per sé non ci rende meno succubi, deboli, impreparati o impotenti.
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moonyvali · 2 years
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L’ALBA DELLO STATO DI DIRITTO MARZIALE
Spesso i meno accorti, tra cui spiccano i giornalisti mainstream, ritengono che la relativa sovrapponibilità tra chi ha criticato la gestione pandemica e chi critica la gestione bellica siano semplicemente indice di gente alla ricerca di un motivo purchessia per protestare. L’idea è che niente vi sia di comune, salvo la propensione a cercare occasioni per agitarsi da parte di alcuni. È ovviamente un miope fraintendimento; cerchiamo di capire perché.
La fase storica in cui siamo entrati con la pandemia rappresenta una svolta storica di cui bisogna comprendere il senso a prescindere dai molti, pur importanti, dettagli intorno alla gestione pandemica. La struttura di fondo di quella vicenda mostra come attraverso l’appello alla salute pubblica e il richiamo al contenimento del danno (il “contagio”) è possibile persuadere la quasi totalità della popolazione a qualunque restrizione e qualunque comportamento. Non mi interessa qui disquisire se questo fosse o non fosse pianificato, se fossero le prove generali di ben altro o invece un fortuito accidente: il punto è che anche laddove fosse tutto casuale e niente pianificato (cosa che comunque mi pare improbabile) siamo di fronte ad un precedente di cui i detentori del potere non possono non fare tesoro, e dunque ad una svolta.
I comportamenti di società moderne complesse che fino al giorno prima sostenevano pancia a terra un libertarismo individualistico pacchiano (strumentale ai meccanismi di mercato) sono stati capovolti in un istante nell’esatto opposto con il plauso di quasi tutti e senza che si alzassero sopracciglia di proverbiali “liberali”.
Certo, il ruolo dei media e del loro controllo è stato cruciale – e la recente conferma che dal 2020 il dipartimento USA della Homeland Security si incontrava mensilmente con rappresentanti di Twitter, Facebook, Wikipedia e altre piattaforme Internet per coordinare gli sforzi nella “moderazione dei contenuti” è tutto fuorché una sorpresa. Tuttavia ottenere la fedeltà al potere della maggior parte dei media – soprattutto quando si tratta di un potere effettivo e sbrigativo come quello americano – è la cosa più facile del mondo, se c’è una scusa spendibile. Se si coniuga l’interesse personale (anche solo quello di non andare contropelo al potere) con una passabile scusa “morale”, puoi portarti via per un piatto di lenticchie tutti i media del mondo.
Qui al centro della vicenda è la “buona scusa morale”. La forma che deve avere questa buona scusa è quella di una “minaccia esterna terribile” che richiede a tutti di “collaborare” senza discutere e di stigmatizzare chi non collabora.
Gli stati moderni sono governati de facto da oligarchie finanziarie e dopo la breve stagione democratica del secondo dopoguerra ora stanno implementando forme di controllo di radicalità un tempo impensabili.
Sul piano tecnologico e repressivo gli stati contemporanei sono oggi in grado di esercitare livelli di controllo storicamente inediti.
L’unico limite all’esercizio di questo controllo, potenzialmente illimitato, è rappresentato dal guscio residuo dello “stato di diritto democratico”, che richiede qualche scusa pubblicamente spendibile per poter essere esercitato.
La forma di questa scusa è il “richiamo alle armi” di fronte al “pericolo comune”.
Sia la “guerra” che la “pandemia” sono istanziazioni classiche di tale “pericolo comune” illimitato, che richiede decisioni centrali inflessibili e indiscutibili “per il bene comune”, che ha legittimità a silenziare ogni richiesta e protesta, che ha il diritto di spezzare ogni volontà insufficientemente “responsabile”. Durante la pandemia abbiamo di fatto vissuto un assaggio di “legge marziale” ufficiosa. E credere che l’attuale guerra - in fase di progressiva escalation - sia vissuta come un problema da parte delle oligarchie economiche al potere è un patetico errore. Chiedersi di fronte alle marionette che ci governano “com’è possibile che non si rendano conto che ci portano sempre più in basso” presuppone ingenuamente che non ci vogliano in basso.
L’oggetto primo della pulsione capitalista è sì il denaro, ma in quanto potere, non in quanto “mezzo per il consumo”. Sono i morti di fame a pensare al denaro soprattutto come un mezzo per soddisfare desideri, per ottenere beni. Per i vertici del sistema il denaro è sempre disponibile in vasta eccedenza rispetto a qualunque consumo concepibile, mentre il suo ruolo effettivo consiste nell’assicurare gradi di influenza e potere.
Tirando le somme, il quadro prevalente (almeno) in Occidente è il seguente: oligarchie finanziarie – abitate al loro stesso interno da gruppi leader – tirano le fila della politica in vista di una forma di controllo e indirizzo centrale inedito nella storia precedente. Essi hanno l’interesse dominante a fomentare una condizione di “pericolo comune permanente”, che tolga di mezzo ogni opposizione, innanzitutto mentale.
Qui la lezione di Orwell resta più lucida e attuale che mai: una condizione di guerra permanente è un desideratum fondamentale per le èlite mondiali. Si tratta di una condizione da cui possono trarre solo vantaggi in termini di potere e controllo, e come ricorda Orwell, il potere non ha bisogno di ulteriori motivazioni. Che ci sia o non ci sia un qualche ulteriore “piano complessivo” (“depopolamento”, “transumanesimo”, ecc.), questo è contendibile e inessenziale: probabilmente per alcuni c’è, per altri no. Su ciò ci possono essere divergenze. Ma sull’interesse nel mantenere un controllo assoluto, che metta al riparo questa nuova casta da ogni pericolo “eversivo”, da ogni minaccia alle proprie posizioni consolidate, su ciò la convergenza è assicurata.
Ciò che il presente e il futuro ci riservano è una spinta continua, un rinfocolamento costante di una condizione di “guerra permanente”: guerra per procura o guerra sotto casa, guerra metaforica a qualche virus o guerra preventiva a qualche cataclisma incipiente.
Questa è la forma del meccanismo storico in cui siamo entrati.
E non illudiamoci: saperlo di per sé non ci rende meno succubi, deboli, impreparati o impotenti.
Andrea Zhok
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abr · 9 months
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L’elezione di Javier Milei e i suoi primi passi stanno spiazzando non poco la sinistra. La quale, incapace ormai di pensare il mondo (...), aveva preventivamente catalogato il nuovo premier argentino nella categoria del “populismo”. Non risparmiando nemmeno ironie sulla sua folta e ribelle capigliatura (come per le fake news, la misoginia etc., anche l’accusa di body shaming non vale per gli avversari).
Che (...) la sua elezione fosse proprio una risposta dell’elettorato al potere pluridecennale del populismo argentino (...) lo si è capito bene dal discorso d’insediamento pronunciato qualche giorno fa, realistico fino ad essere spietato.
In esso, ovviamente con tutte le notevoli differenze del caso, sono sembrate risuonare le parole che Winston Churchill pronunciò agli inglesi in tempo di guerra, quando disse di non poter promettere loro altro che lacrime e sudore. Una via difficile da seguire, ma l’unica dietro la quale sarebbe stato possibile intravedere la luce che portava fuori dal buio tunnel del presente (...).
Milei non ha poi perso tempo e già ieri ha annunciato una sostanziale svalutazione della moneta nazionale. (...) Già pronte sono poi altre misure tese a ridurre la spesa pubblica, dal taglio dei ministeri ai trasferimenti dallo Stato alle Province, dalla riduzione dei sussidi alla liberalizzazione delle importazioni.
Forse Milei è piaciuto agli argentini anche perché essi si sono sentiti trattati per la prima volta (...) da adulti, cioè non come bambini da ingannare o peggio da trattare, come fa la sinistra, con “superiorità” e (paternalismo arrogante). (...)
Con Milei non funziona nemmeno l’altra retorica della sinistra, quella che fa gli avversari incolti e ignoranti. I suoi studi e i suoi libri, la sua carriera accademica, (...) ne fanno (...) uno dei maggiori economisti del continente (...). Quando parla di economia, ad uno come Milei è impossibile rispondere, come fa di solito la sinistra, con slogan e frasi fatte.
Ma la vera novità del nuovo presidente argentino, quella che ne fa attualmente un unicum mondiale, è sicuramente un’altra: la coerente e solida formazione liberale che lo ha portato a proporre ai suoi connazionali un “nuovo contratto sociale” basato sul “rispetto illimitato del progetto di vita” di ognuno. Egli ha tagliato corto contro la politica delle tasse e dei sussidi e ha fatto risuonare più volte, nei suoi discorsi, la parola libertà (...).
È una novità questa che un po’ spiazza anche la destra (quella sociale) (...). Milei inoltre, nel suo discorso d’insediamento, ha saputo usare anche toni di speranza, con una sapiente e dotta retorica, in un mix di realismo e idealismo che è ciò che forse manca ancora alla destra nostrana. (...)
via https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/37838798/javier-milei-presidente-argentino-realista-sincero.html
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giochitrucchigratis · 24 hours
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lunamagicablu · 3 months
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"Immagina se vuoi un momento nel tempo, Dove l'euforia penetra in ogni angolo del tuo essere, Un tempo privo di dubbi e paure in cui la speranza vive eterna, Un tempo in cui tutte le possibilità della vita non sono vincolate dalla paura, Un paesaggio assolutamente impeccabile dal potenziale illimitato, Come se fossi incappato in un mondo di pura e assoluta perfezione, Dove il giudizio è un concetto estraneo, un mondo senza tempo in sé, Ora immagina di poter trattenere quel momento per tutto l'infinito, Dove i sogni del passato, presente e futuro esistono come uno, Immerso per sempre nella luce morbida e pura dell'amore infinito, Che amici miei, è il paradiso e non vive in un libro, Perché gli elementi costitutivi del paradiso possono essere trovati solo nel profondo del cuore, Quando lasciamo andare ciò che siamo... diventiamo ciò che potremmo essere..." Diffondi l'amore... La pace seguirà... ~Sognatore cosmico ***************** "Imagine if you will a moment in time, Where euphoria seeps into every corner of your being, A time devoid of doubt and fear where hope lives eternal, A time where all the possibilities of life are not tethered by fear, An absolutely flawless landscape of unlimited potential, Like you had stumbled into a world of pure and utter perfection, Where judgement is an alien concept, a world without time it's self, Now imagine that you could hold that moment for all infinity, Where the dreams of past, present and future exist as one, Bathed forever in the soft and pure light of infinate love, That my friends, is heaven and it does not live in a book, For the building blocks of heaven can only be found deep within a heart, When we let go of what we are... We become what we might be..." Spread the love... The peace will follow... ~Cosmic Dreamer
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Biblioteca di spartiti Sheet Music Library (PDF)
Benvenuto nella TUA biblioteca di spartiti! Iscriviti, scarica e gioca!
La biblioteca Sheet Music Library (PDF), #SMLPDF, iè un archivio mondiale di spartiti, che mira a condividere la gioia della musica con tutti i musicisti, dilettanti, collezionisti e amanti della musica, condividendo tutti i tipi di generi, stili, set play along (jazz e rock), colonne sonore di film, rock, pop e contemporanei spartiti, arrangiamenti classici facili/intermedi, metodi e libri pratici per pianoforte e chitarra, trascrizioni jazz, libri di musica e molto altro. La Biblioteca contiene principalmente antologie, raccolte, libri e canzonieri di artisti. Si prega, preferibilmente, di cercare per nome del musicista, della band, dell'esecutore o dell'autore. Per favore, iscriviti per scaricare gli spartiti completi. Cerca i tuoi spartiti più amati nei menu delle categorie: Oppure sfoglia il categories menus & download il Library Catalog PDF: La Biblioteca di spartiti musicali “Sheet Music Library (PDF)” è una biblioteca in abbonamento senza scopo di lucro che si prefigge l'obiettivo di creare una raccolta online aperta di spartiti digitalizzati, raccolti ora all'interno di questa biblioteca online di affiliazione, che ora contiene oltre 11,000 libri di musica e spartiti (> 132,000 pagine ) per pianoforte e chitarra, nonché spartiti pianoforte/chitarra e voce, così come spartiti per pianoforte/chitarra-voce e persino i migliori spartiti e metodi per tromba e sax, facili da scaricare e stampare. La Biblioteca carica regolarmente nuove partiture. Al prezzo di un singolo libro di canzoni, ottieni una libreria di spartiti completa! Tutti gli spartiti della nostra Biblioteca possono essere scaricati e stampati gratuitamente, dopo l'abbonamento: richiediamo solo una piccola quota, appena US$ 15,99 un solo pagamento per sempre (ca. 12.50 Euro tasse/IVA incluse). Il link collegamento per avere pieno accesso alla Libreria completa verrà visualizzato nella tua email poco dopo aver effettuato il pagamento della quota (15,99 USD). Potrebbero essere necessari un paio di minuti. Ricordati di controllare anche la cartella spam o di contattarci se non riesci a trovarla. Se preferisci non utilizzare PayPal come strumento di pagamento, segui questo link (pagamento con carta di credito tramite Stripe). Condivido con amore e fortuna spartiti dal 2019. Diventa un membro per prendere parte a questa comunità di amanti della musica vivace, emozionante e internazionale. L'iscrizione alla Biblioteca di spartiti (PDF) ti fornisce l'accesso Internet all'intero contenuto per un tempo illimitato. Quindi iscriviti, scarica e gioca o impara a giocare.
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elperegrinodedios · 7 months
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Il seminatore
Gesù spesso usa delle illustrazioni estratte dal nostro ambiente naturale per evitenziare certi rapporti spirituali. La parabola dei 4 terreni n'è uno dei tanti esempi comprensibili da lui usati.
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Un contadino dell'epoca non poteva disporre dei macchinari attuali per la coltivazione della terra e quindi seminava manualmente, spargendo sul terreno i suoi semi, che pigiava poi con i mezzi a sua disposizione. Tali macchinari col passare del tempo sono cambiati, ma non sono cambiati nè i tipi di terreno nè le semenze. Cosi, il contadino semina a mano e molti semi cadono sul sentiero duro e non avendo aratro per pressarli, arrivano gli uccelli che li mangiano immediatamente. Poi altri semi cadono sul terreno roccioso, che visto dall'alto, non si distingue molto dal resto di quel campo. Ma dopo poco tempo, il contadino nota che le piante non crescono bene e le radici non riescono ad attecchire bene e, periscono per la mancanza d'acqua e la forte irradiazione solare.
Anche la semente che è caduta tra le spine non ha alcuna possibilità di sopravvivenza. Seppure il grano possa germogliare, i rovi e la sterpaglia selvaggia, soffoca in un tempo il tenero virgulto. Deperisce per la mancanza di luce e di spazio.
I semi però che cadono sul buon terreno, senza rocce o spine e che sono ben coperti dalla terra, germogliano prontamente portando cosi molto frutto. Il contadino dunque si rallegra contando su di un buon raccolto.
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AAA cercasi operai per la messe del Signore. Un lavoro a tempo illimitato, senza retribuzione, ma ricco di benedizioni, d'amore e di vita eterna. 📌
=🌾=
La parabola del seminatore e dei quattro terreni è un efficace esempio di quello che succede agli uomini, che ascoltano la Parola di Dio. E come i terreni che si distinguono nel modo d'accogliere il seme sparso, cosi pure gli uomini accettano la Parola di Dio in modi diversi.
=🌾=
Il seme è la parola di Dio. Coloro lungo la strada sono quelli che ascoltano ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinchè non credano e non siano salvati. (Lu. 8:11-12)
Una parte cadde sulla via
Quelli che resistono alla parola di Dio sono quelli del sentiero calpestato nella parabola di Gesù. Il seme è stato seminato, e la predicazione è stata fatta ma il terreno è duro e l'uomo non permette che la parola entri nell'intimo del suo cuore. Per questi, e con questi, il diavolo ha gioco facile. E cosi, come gli uccelli si sono beccati i semi sul sentiero calpestato, egli ruba la parola di Dio dal cuore umano, prima che possa mettere le radici.
=📖=
Una parte cadde sulla roccia
Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia, ma costoro non hanno radice, e credono per un certo tempo ma, quando poi viene la prova si tirano indietro. (Lu. 8:13)
Una parre cadde tra le spine
Quello che è caduto tra le spine, sono coloro che ascoltano, ma poi se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni dalle ricchezze dai piaceri della vita non arrivando a maturità. (Lu. 8:14)
Una parte cadde su buon terreno
E quel seme che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo avere udito la parola, la trattengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza. (Lu. 8:15)
=🗝=
I terreni calpestati, rocciosi e ricoperti di spine, non possono e nè potranno mai produrre frutti.
lan ✍️
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