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#teschi
blanksoullesseyes · 1 year
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manuelbozzi · 1 year
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Orecchini Donut Tag ⭐️€69,00⭐️ orecchino singolo, ⭐️€138,00⭐️ la coppia @manuelbozzistore .. #manuelbozzi #argento925 #sterlingsilverjewelry #fattoamano #jewelry #jewels #jewel #gemstone #bling #instajewelry #jewelrygram #handmadeinitaly #sterlingsilver #gioielli #madeinitaly #handmade #ring #emeralds #smeraldi #teschi #skulls #donuts #donut #tag #earrings https://www.instagram.com/p/CnzMy1qsZU3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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UNA MAGLIA SPECIAL DEL NAPOLI FIGA???? E CHE È SUCCIES
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NUOVA RICOSTRUZIONE 3D DEL VOLTO DEL TESCHIO DI GERICO DI 9000 ANNI FA
NUOVA RICOSTRUZIONE 3D DEL VOLTO DEL TESCHIO DI GERICO DI 9000 ANNI FA
Un famoso teschio umano di 9000 anni fa rinvenuto nei pressi della città biblica di Gerico, in Cisgiordania, ha un nuovo volto, grazie agli sforzi di un team multinazionale di ricercatori. IL TESCHIO RINVENUTO NEL 1953 Il cosiddetto Teschio di Gerico, uno dei sette portati alla luce dall’archeologa britannica Kathleen Kenyon nel 1953 e attualmente conservato al British Museum di Londra è stato…
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diceriadelluntore · 9 months
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Storia Di Musica #286 - Guns N' Roses, Appetite For Destruction, 1987
Anticipo che, siccome la ricerca di album con le copertine censurate è stata davvero divertente, tra poco ci sarà una sorta di appendice fotografica con piccole storie, alcune davvero incredibili, su copertine che definire controverse a volte è davvero poco. Per finire questa mini carrellata oggi sono andato nella Los Angeles di metà anni ’80, dove un gruppo che segnerà un’epoca musicale muove i primi passi. Nascono infatti dalle fusioni di musicisti degli L.A. Guns e degli Hollywood Roses. Dagli Hollywood Rose provenivano Axl Rose (Voce) ed Izzy Stradlin (Chitarra ritmica), mentre dagli L.A. Guns provenivano Tracii Guns (Chitarra solista), Ole Beich (Basso) e Rob Gardner (Batteria). Il gruppo esordì ufficialmente il 26 marzo 1985. Ole Beich dopo pochi concerti capisce che non è cosa e lasciò il gruppo, venne sostituito da Duff McKagan, che esordì insieme agli altri membri della band l'11 aprile 1985, al locale Radio City ad Anaheim. Poco dopo anche il chitarrista Tracii Guns abbandonò il gruppo, a causa di divergenze con Axl Rose, e riformò gli L.A. Guns. Al suo posto entrò Saul Hudson, in arte Slash, che aveva avuto precedenti esperienze in alcune band tra cui i London e Black Sheep, oltre ad aver già suonato negli stessi Hollywood Rose. Rimane solo da trovare un batterista dopo che anche Gardner se ne va: si associa al gruppo Steven Adler, che aveva in precedenza suonato qualche volta con McKagan e Slash. Inizia così la storia di un gruppo che si muove sullo sfondo di una Los Angeles sognata fatta di feste (e fatta in molti altri sensi), cinema, eccessi. All’inizio, i concerti avvengono nei weekend, perché durante la settimana tutti fanno qualche lavoretto. Ma sin da subito esprimono una potenza ed un’energia incredibili. Tanto che Tom Zutaut della Geffen Records, stupito da un'esibizione del gruppo, diffuse in giro la falsa notizia che "facessero schifo" per avere più tempo e mezzi per scritturarli. Avuto un anticipo su contratto all’epoca faraonico, firmano con la Geffen che crea, fittiziamente, una nuova etichetta, la Uzi Suicide, per dare al loro primo EP un’aura di autoproduzione. Tra l’altro, l’Ep è un finto live registrato in studio dal titolo Live ?!*@ Like a Suicide: tra i quattro brani, una cover azzeccatissima di Mama Kin degli Aerosmith e una musica che spira fiamme dalle corde della chitarra di Slash e dalla voce di Axl Rose. Ci vuole infatti solo qualche mese per l’attesissimo debutto del 1987: fu contattato persino Paul Stanley dei Kiss per la produzione, ma alla sua richiesta di poter modificare i brani fu subito cacciato. Le redini della potenza sonora furono date ad un giovane Mike Clink, che con il successo di Appetite For Destruction diventerà un nome importante dell’heavy metal moderno. Partiamo subito dal casus belli della copertina: la prima idea di Axl Rose fu quella di usare la celeberrima e drammatica foto dello scoppio dello Space Shuttle Challenger che nel Giugno del 1986 scoppiò dopo pochi secondi dal lancio, uccidendo i 7 elementi dell’equipaggio, idea subito accantonata perché ritenuta offensiva. La seconda scelta, usata provocatoriamente alla fine come copertina, era questa:
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un disegno di Robert Williams, da cui la band prese il titolo Appetite For Destruction, in cui un robot che si sta vestendo dopo aver abusato sessualmente di una donna, che è a seno nudo sul marciapiede, è fermato da uno spaventoso robot guardiano. Allegoria dell’intrusione violenta e scellerata sul mondo e sull’ambiente (almeno secondo la band in numerose interviste successive) fu rifiutata da diverse catene di vendita. La Geffen decise quindi di ritirare le prime tirature (che adesso valgono centinaia di euro) e di sostituire l’originale con una copertina più convenzionale, che è quella di apertura al post, dove il disegno di un tatuaggio a croce celtica contiene agli estremi e al centro dei teschi disegnati a rappresentanza dei singoli componenti: secondo Billy White Jr., il disegnatore, i nastri che fanno da sfondo alla croce sono un omaggio ai mitici Thin Lizzy, band preferita sia dal disegnatore sia da Axl Rose. Per quanto riguarda la musica, siamo di fronte ad uno dei dischi di debutto più portentosi di sempre, con canzoni diventate miti: dalla potenza selvaggia di Welcome To the Jungle, per mesi rifiutata dalle radio, scritta da Rose mentre si trovava a Seattle con un amico. I due incontrarono un barbone che, nel tentativo di spaventarli, gridò loro: «You know where you are? You're in the jungle, baby! You gonna die!», a Anything Goes, conturbante, da Nightrain, omaggio all’economico vino californiano, molto alcolico, di cui erano “ghiotti” i nostri, a Mr. Brownstone, stravolto e travolgente inno alla droga (problema che diventerà una pensante dipendenza per il gruppo, tanto da essere in seguito provocatoriamente descritto come Lines n’Noses), dal punk rock di Paradise City a It's So Easy, che leggenda vuole fu scritta dopo che Slash vide un incidente a New York, e andando vicino all’uomo rimasto in auto questi gli abbia detto “Non ti preoccupare, da queste parti cose del genere capitano sempre. Le auto si scontrano tutte le notti.”, tanto che nel secondo verso il testo dice: Cars are crashing every night\I drink and drive\everything's in sight\I make the fire\But I miss the fire fight\I hit the bullseye every night. Rimangono ancora due brani: il primo, Rocket Queen si ricorda perché ad un certo punto ci sono, nel bridge finale, i rumori di un rapporto sessuale, che leggenda vuole fosse una registrazione, non si sa quanto voluta, tra Axl Rose e tale Adriana Smith, che si dice fosse una ex di Adler. Ma la canzone più famosa è Sweet Child O’ Mine: scritta per la sua allora fidanzata, Erin Everly, divenne una hit mondiale anche per via del video musicale, che mostra i componenti della band suonare la canzone in un deposito. Un disco che mostra senza nessun pudore ambiguità e sessismo, tanto che si da subito la band sembrava fatta apposta per suscitare polemiche, aumentate anche da sibilline interviste e apparizioni in TV. Verranno accusati di tutto, la più grave delle accuse sulla loro presunta xenofobia (scatenata da One In A Million, canzone contenuta nel loro successivo G’N’R Live del 1988), ma nel mondo del rock pesante si imporranno la voce, lo stile strabordante di Axl Rose e soprattutto la chitarra di Slash, che diventerà iconica. Rimangono uno degli ultimi esempi di leggenda di rock della strada, ma sin da subito inizieranno faide interne, problemi di droga e altro che segneranno tutto il futuro cammino musicale, segnato da megalomania, canzoni mito (una su tutte, November Rain, ma anche Ain't It Fun) e una sorta di predisposizione al litigio, tanto che è impossibile capire quante volte la band si sia sciolta e ricomposta. Tra l'altro, tra tutti Slash è quello che avrà discreto successo anche da solo o come ospite sessionista, suonando in centinaia di dischi. Una band selvaggia, furiosa e imperfetta, in pieno stile rock.
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pollonegro666 · 5 months
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2023/10/14 En la plaza del ayuntamiento había una exposición de cráneos dedicada a México. Cada uno fue creado por un artista distinto en función de su creatividad.
In the town hall square there was an exhibition of skulls dedicated to Mexico. Each one was created by a different artist based on his creativity.
Google Translation into French: Sur la place de la mairie, il y avait une exposition de crânes dédiés au Mexique. Chacun a été créé par un artiste différent en fonction de sa créativité.
Google translation into Italian: Nella piazza del municipio c'era una mostra di teschi dedicati al Messico. Ognuno è stato creato da un artista diverso in base alla propria creatività.
Google Translation into Portuguese: Na praça da prefeitura, houve uma exposição de caveiras dedicadas ao México. Cada um foi criado por um artista diferente com base em sua criatividade.
Google Translation into German: Auf dem Rathausplatz gab es eine Ausstellung mit Schädeln, die Mexiko gewidmet waren. Jedes wurde von einem anderen Künstler basierend auf seiner Kreativität geschaffen.
Google Translation into Albanisch: Në sheshin e bashkisë kishte një ekspozitë të kafkave kushtuar Meksikës. Secili u krijua nga një artist i ndryshëm bazuar në krijimtarinë e tij.
Google Translation into Arabic: في ساحة دار البلدية كان هناك معرض للجماجم مخصص للمكسيك. تم إنشاء كل واحدة بواسطة فنان مختلف بناءً على إبداعه.
Google Translation into Armenian: Քաղաքապետարանի հրապարակում Մեքսիկային նվիրված գանգերի ցուցահանդես էր։ Յուրաքանչյուրը ստեղծվել է տարբեր նկարչի կողմից՝ հիմնվելով իր ստեղծագործության վրա:
Google Translation into Bengali: টাউন হল স্কোয়ারে মেক্সিকোকে উৎসর্গ করা খুলির একটি প্রদর্শনী ছিল। একেকজন একেক শিল্পী তার সৃজনশীলতার ভিত্তিতে তৈরি করেছেন।
Google Translation into Bulgarian: На площада на кметството имаше изложба на черепи, посветени на Мексико. Всеки един е създаден от различен художник въз основа на неговото творчество.
Google Translation into Czech: Na radničním náměstí byla výstava lebek věnovaná Mexiku. Každý z nich vytvořil jiný umělec na základě jeho kreativity.
Google Translation into Simplified Chinese: 市政厅广场上有一个献给墨西哥的头骨展览。 每一件作品都是由不同的艺术家根据他的创造力创作的。
Google Translation into Korean: 시청 광장에는 멕시코에 헌정된 두개골 전시가 있었습니다. 각각은 그의 창의성을 바탕으로 다른 예술가에 의해 만들어졌습니다.
Google Translation into Croatian: Na trgu gradske vijećnice bila je izložba lubanja posvećena Meksiku. Svaki je kreirao drugi umjetnik na temelju svoje kreativnosti.
Google Translation into Danish På rådhuspladsen var der en udstilling af kranier dedikeret til Mexico. Hver enkelt blev skabt af en anden kunstner baseret på hans kreativitet.
Google Translation into Slovak: Na radničnom námestí bola výstava lebiek venovaná Mexiku. Každý z nich vytvoril iný umelec na základe svojej kreativity.
Google Translation into Slovenian: Na trgu mestne hiše je bila razstava lobanj, posvečenih Mehiki. Vsakega je ustvaril drug umetnik na podlagi svoje ustvarjalnosti.
Google Translation into Estonian: Raekoja platsil oli Mehhikole pühendatud pealuude näitus. Igaüks neist on loonud erinev kunstnik, lähtudes tema loovusest.
Google Translation into Suomi: Raatihuoneen aukiolla oli Meksikolle omistettu pääkallonäyttely. Jokaisen on luonut eri taiteilija luovuuden perusteella.
Google Translation into Georgian: მერიის მოედანზე მექსიკას მიძღვნილი თავის ქალათა გამოფენა მოეწყო. თითოეული მათგანი შეიქმნა სხვადასხვა ხელოვანის მიერ მისი შემოქმედების საფუძველზე.
Google Translation into Greek: Στην πλατεία του δημαρχείου υπήρχε έκθεση με κρανία αφιερωμένα στο Μεξικό. Κάθε ένα δημιουργήθηκε από διαφορετικό καλλιτέχνη με βάση τη δημιουργικότητά του.
Google Translation into Guarani: Ayuntamiento plásape ojehechauka umi akãrague ojededikáva México-pe. Káda uno omoheñói peteĩ artista iñambuéva oñemopyendáva icreatividad rehe.
Google Translation into Hawaiian: Ma ka pā hale kaona he hōʻikeʻike o nā iwi poʻo i hoʻolaʻa ʻia no Mexico. Ua hana ʻia kēlā me kēia mea e kekahi mea pena kiʻi like ʻole ma muli o kāna hana hana.
Google Translation into Hebrew: בכיכר העירייה התקיימה תערוכה של גולגולות המוקדשות למקסיקו. כל אחד מהם נוצר על ידי אמן אחר על סמך היצירתיות שלו.
Google Translation into Hindi: टाउन हॉल चौराहे पर मेक्सिको को समर्पित खोपड़ियों की एक प्रदर्शनी लगी थी। प्रत्येक को उसकी रचनात्मकता के आधार पर एक अलग कलाकार द्वारा बनाया गया था।
Google Translation into Hungarian: A városháza téren volt egy Mexikónak szentelt koponyakiállítás. Mindegyiket más-más művész készítette kreativitása alapján.
Google Translation into Indonesian: Di alun-alun balai kota terdapat pameran tengkorak yang didedikasikan untuk Meksiko. Masing-masing diciptakan oleh seniman berbeda berdasarkan kreativitasnya.
Google Translation into Japanese: 市庁舎広場ではメキシコに捧げられた頭蓋骨の展示があった。 それぞれは異なるアーティストによって創造性に基づいて作成されました。
Google Translation into Kyrgyz: Мэрия аянтында Мексикага арналган баш сөөктөрдүн көргөзмөсү болду. Ар бири өзүнүн чыгармачылыгына жараша ар кандай сүрөтчү тарабынан жаралган.
Google Translation into Latvian: Rātslaukumā bija apskatāma Meksikai veltīta galvaskausu izstāde. Katru no tiem ir radījis cits mākslinieks, pamatojoties uz viņa radošumu.
Google Translation into Malayalam: ടൗൺ ഹാൾ സ്ക്വയറിൽ മെക്സിക്കോയ്ക്ക് സമർപ്പിച്ച തലയോട്ടികളുടെ ഒരു പ്രദർശനം ഉണ്ടായിരുന്നു. ഓരോരുത്തരും അവരവരുടെ സർഗ്ഗാത്മകതയെ അടിസ്ഥാനമാക്കി വ്യത്യസ്ത കലാകാരന്മാർ സൃഷ്ടിച്ചതാണ്.
Google Translation into Malay: Di dataran dewan bandar terdapat pameran tengkorak yang didedikasikan untuk Mexico. Setiap satu dicipta oleh artis yang berbeza berdasarkan kreativiti masing-masing.
Google Translation into Malagasy: Tao amin'ny kianjan'ny lapan'ny tanàna dia nisy fampirantiana karandoha natokana ho an'i Meksika. Mpanakanto samihafa no namorona ny tsirairay araka ny fahaizany.
Google Translation into Mongolian: Хотын захиргааны талбайд Мексикт зориулсан гавлын ясны үзэсгэлэн гарчээ. Тус бүрийг нь өөр өөр уран бүтээлч өөрийн уран бүтээлд тулгуурлан бүтээсэн.
Google Translation into Dutch: Op het stadhuisplein was een tentoonstelling van schedels gewijd aan Mexico. Elk exemplaar is gemaakt door een andere kunstenaar op basis van zijn creativiteit.
Google Translation into Nepali: टाउन हल स्क्वायरमा मेक्सिकोलाई समर्पित खोपडीहरूको प्रदर्शनी थियो। प्रत्येक एक फरक कलाकार द्वारा उनको रचनात्मकता को आधार मा बनाईएको थियो।
Google Translation into Norwegian: På rådhusplassen var det en utstilling av hodeskaller dedikert til Mexico. Hver av dem ble skapt av en annen kunstner basert på hans kreativitet.
Google Translation into Panjabi: ਟਾਊਨ ਹਾਲ ਚੌਕ ਵਿੱਚ ਮੈਕਸੀਕੋ ਨੂੰ ਸਮਰਪਿਤ ਖੋਪੜੀਆਂ ਦੀ ਪ੍ਰਦਰਸ਼ਨੀ ਲਗਾਈ ਗਈ। ਹਰ ਇੱਕ ਨੂੰ ਉਸਦੀ ਰਚਨਾਤਮਕਤਾ ਦੇ ਅਧਾਰ ਤੇ ਇੱਕ ਵੱਖਰੇ ਕਲਾਕਾਰ ਦੁਆਰਾ ਬਣਾਇਆ ਗਿਆ ਸੀ।
Google Translation into Pashtun: د ښاروالۍ په چوک کې مکسیکو ته د وقف شوي کوپړۍ نندارتون و. هر یو د هغه د خلاقیت پراساس د مختلف هنرمند لخوا رامینځته شوی.
Google Translation into Persian: در میدان شهرداری نمایشگاهی از جمجمه های اختصاص داده شده به مکزیک وجود داشت. هر کدام توسط هنرمندی متفاوت بر اساس خلاقیت او خلق شده است.
Google Translation into Polish: Na placu ratuszowym znajdowała się wystawa czaszek poświęcona Meksykowi. Każdy z nich został stworzony przez innego artystę w oparciu o jego twórczość.
Google Translation into Romanian: În piața primăriei a avut loc o expoziție de cranii dedicată Mexicului. Fiecare a fost creat de un artist diferit pe baza creativității sale.
Google Translation into Russian: На Ратушной площади прошла выставка черепов, посвященная Мексике. Каждый из них был создан разными художниками на основе его творчества.
Google Translation into Serbian: На тргу градске куће била је изложба лобања посвећена Мексику. Сваки је креирао другачији уметник на основу његове креативности.
Google Translation into Swedish: På rådhustorget fanns en utställning av dödskallar tillägnad Mexiko. Var och en skapades av en annan konstnär baserat på hans kreativitet.
Google Translation into Sundanese: Di alun-alun balai kota aya paméran tangkorak anu didedikasikeun pikeun Méksiko. Masing-masing diciptakeun ku seniman anu béda-béda dumasar kana kréativitasna.
Google Translation into Tagalog: Sa plaza ng town hall ay mayroong isang eksibisyon ng mga bungo na nakatuon sa Mexico. Ang bawat isa ay nilikha ng iba't ibang artist batay sa kanyang pagkamalikhain.
Google Translation into Thai: ในจัตุรัสศาลากลางมีนิทรรศการหัวกะโหลกที่อุทิศให้กับเม็กซิโก แต่ละคนถูกสร้างขึ้นโดยศิลปินที่แตกต่างกันตามความคิดสร้างสรรค์ของเขา
Google Translation into Telugu: టౌన్ హాల్ స్క్వేర్‌లో మెక్సికోకు అంకితమైన పుర్రెల ప్రదర్శన ఉంది. ఒక్కొక్కరు ఒక్కో కళాకారుడు తన సృజనాత్మకత ఆధారంగా రూపొందించారు.
Google Translation into Turkish: Belediye binası meydanında Meksika'ya adanmış bir kafatasları sergisi vardı. Her biri farklı bir sanatçının yaratıcılığına dayanarak yaratıldı.
Google Translation into Ukrainian: На ратушній площі відбулася виставка черепів, присвячена Мекс��ці. Кожен був створений іншим митцем на основі його творчості.
Google Translation into Urdu: ٹاؤن ہال چوک میں میکسیکو کے لیے مختص کھوپڑیوں کی نمائش تھی۔ ہر ایک کو اس کی تخلیقی صلاحیتوں کی بنیاد پر ایک مختلف فنکار نے تخلیق کیا تھا۔
Google Translation into Uzbek: Shahar ma'muriyati maydonida Meksikaga bag'ishlangan bosh suyagi ko'rgazmasi bo'lib o'tdi. Ularning har biri o‘z ijodidan kelib chiqib, har xil rassom tomonidan yaratilgan.
Google Translation into Vietnamese: Tại quảng trường tòa thị chính có một cuộc triển lãm đầu lâu dành riêng cho Mexico. Mỗi chiếc được tạo ra bởi một nghệ sĩ khác nhau dựa trên sự sáng tạo của anh ấy.
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givemeanorigami · 2 days
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Non io innamorata di un tappeto a forma di bara, con 'stampati' dentro disegni tipo teschi et simili, e uno a forma di bocca semi aperta con un occhio dentro.
E anche oggi il contributo per gli spazzi comuni è stato bocciato perché sono tutti noiosi.
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chez-mimich · 4 months
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INSEGUIRE OPERE
La Triennale di Milano e la Fondation Cartier pour l’Art Contemporaine di Parigi hanno stretto una intensa collaborazione e allestiscono mostre di grande interesse. È il caso per esempio di quella di uno dei più grandi scultori contemporanei, Ron Mueck. La scorsa estate ho avuto modo di visitare la sua mostra alla Fondation del Boulevard Raspail e sabato scorso ho visitato la stessa mostra (con qualche variazione) alla Triennale. È sempre molto stimolante per me vedere una installazione d’arte allestita in due contesti diversi, poiché l’opera assume, inevitabilmente, sfumature diverse se non, addirittura, significazioni diverse. Mi era capitato di notarlo la prima volta con “La Venere degli stracci” vista al Castello di Rivoli e rivista al Louvre, così come con la celebre mappa del mondo (“Map”) di Mona Hatoum fatta di carbone arso vista al Beaubourg e rivista alla Fondazione Prada. E ancora con opere di Louise Bourgeois viste alla Tate Modern di Londra e riviste a Parigi. Questa volta è capitato con “Mass” il gigantesco cumulo di teschi umani che Ron Mueck ha posizionato nella Hall principale della fondazione parigina e ha riallestito al primo piano del Palazzo della Triennale. Nell’esposizione parigina i teschi (che sono enormemente più grandi di un teschio originale), complice la bella stagione, ma soprattutto l’architettura “trasparente” di Jean Nouvel, mi davano l’impressione di un gigantesco “divertissement”, scanzonato, dissacrante. La possibilità di vedere anche dall’alto l’installazione, i riflessi del sole e l’ombreggiatura del lussureggiante giardino della Fondation, facevano di “Mass” un gioco più che un “memento mori”. Non così a Milano dove, una cupa giornata d’inverno e la razionale,ma gelida architettura di Giovanni Muzio (1933), nonché l’occhieggiamento inquieto della Torre Branca dalla finestra, mi hanno fatto apparire l’opera come un cupo monito alla nostra vita terrena. È davvero incredibile come un “contesto” possa contribuire a determinare il senso di un’opera. Certo questo vale anche per il “Tondo Doni” regalo di nozze di Agnolo Doni a Maddalena Strozzi che probabilmente doveva stare a capo del letto e non su una parete degli Uffizi, ma a maggior ragione vale per le opere d’arte contemporanea. Come suggeritomi da un’amica (e dallo storico dell’arte Philippe Daverio), è meglio cimentarsi in esercizi come questo anziché infilarsi in un museo per vedere (molto superficialmente) migliaia di quadri che sono stati dipinti da migliaia di artisti in centinaia di anni a cui noi poi possiamo concedere solo uno sguardo distratto. Provate anche voi a inseguire un’opera d’arte (non importa quale e non importa dove) e l’arte vi apparirà per quello che veramente è, uno specchio profondo dove ritrovare o perdere noi stessi.
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contronews · 1 year
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🇮🇹 Quando un'immagine vale mille parole
Il quarto porcellino costruì una casa fatta di teschi di lupo. Non sono molto robusti, ma sicuramente mandano un messaggio chiaro.
🇺🇸 When a picture is worth a thousand
The fourth little pig built a house made of wolf skulls. They aren't very sturdy, but they surely do send a clear message. ———————————————— 📡Vai a ControNews 🎙Entra in Chat 🚨Sintonizzati sul SEGNALE
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blanksoullesseyes · 1 year
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manuelbozzi · 1 year
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Per Luca abbiamo realizzato 💚The King of Skulls💚 in Argento e Smeraldi per tot. ct.0,76 .. #manuelbozzi #argento925 #sterlingsilverjewelry #fattoamano #jewelry #jewels #jewel #gemstone #bling #instajewelry #jewelrygram #handmadeinitaly #sterlingsilver #gioielli #madeinitaly #handmade #ring #emeralds #smeraldi #teschi #skulls https://www.instagram.com/p/Cnl8x_erTJN/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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reportsofawartime · 4 months
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ゼレンスキーの義母は今年5月、紅海に面したエジプトの高級保養地エル・グウナの豪邸を500万ドルで購入。 この特ダネをスッパ抜いたエジプト人のジャーナリスト、アル・アラウィ氏がその4ヶ月後に遺体で発見された。 警察関係者によると、擦り傷、骨折、打撲傷、外傷性脳損傷があったことから、ジャーナリストは激しく殴打され死亡した可能性があるようだ。 500万ドルは約7億1千万円。 これは昨日見かけたニュースですが、隠し資産はこれだけではないらしい。以前に上げたスコット・リッターのドキュメンタリー「諜報員ゼレンスキー」の字幕動画をご覧ください。 https://turbo.lenta.ru/news/2023/12/25/ubit-rasskazavshiy-o-ville-teschi-zelenskogo-egipetskiy-zhurnalist/
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iphisesque · 7 months
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se vuoi gioelli coi teschi vai da tiger dovrebbe esserci la collezione di halloween
mi vedrete morto prima che dentro un tiger
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Breve descrizione dei personaggi di Wu Cheng'en
Come è ovvio i protagonisti minekurani sono ispirati a quelli dell'opera di Wu Cheng'en anche i nomi sono gli stessi se non per il fatto che sono pronunciati in giapponese, infatti sono:
Sun Wukong—> Son Goku Sha Wujing—> Sha Gojyo Zhu Bajie—> Cho Hakkai Tang Sanzang/Xuanzang—> Genjo Sanzo
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Sun Wukong
Egli è il Re delle Scimmie, nato da una roccia sferzata dai vari elementi soprattutto il vento. Tutto il racconto è incentrato su di lui e sul suo viaggio interiore,nonché epico. Dopo aver osato sfidare il Cielo venne relegato dal Buddha (anch'egli sfidato) sulla terra con un enorme montagna addosso per 500 anni. Passato questo arco di tempo verrà liberato dal Bodhisattva Guanyin con la condizione che diventi discepolo di Sanzang.
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Zhu Bajie
È uno dei tre aiutanti di Sanzang mezzo uomo e mezzo maiale,nella vita precedente era Tian Peng, Maresciallo della Via Lattea che a causa delle avance nei confronti della Dea della Luna Chang'e rischiò di essere condannato a morte,ma l'intercessione del Grande Pianeta Bianco gli fa avere solo (si fa per dire) 2000 bastonate e una rinascita come mortale. Nel romanzo viene spesso chiamato daizi che vuol dire “idiota” in quanto la sua stupidità e la sua pigrizia si contrappone alla furbizia e all'intelligenza di Sun Wukong. Bajie vuol dire “otto divieti” ed è il soprannome che Sanzang gli ha dato per ricordargli la sua dieta e condotta buddhista.
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Sha Wujing
Il suo nome vuol dire “sabbia di pura conoscenza” poiché è un demone fluviale,nella vita precedente era un discepolo delle divinità celesti e in un impeto di rabbia rompe un vaso durante la Festa delle Pesche. L'imperatore di Giada lo punì con 800 vergate e lo fece rinascere tra i mortali come uomo-demone di sabbia. Dalla barba rossa,parzialmente calvo,con una collana fatta di teschi porta con se il yueyachan una sorta di doppia falce il che gli da un aspetto ancora più terrificante. All'interno del gruppo è quello più leale al Maestro, dal cuore gentile, inoltre è il più logico ed educato del gruppo (da non credersi se si vede come è stato sviluppato Sha Gojyo XD).
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Tang Sanzang
Egli è un monaco buddhista,il cui compito è quello di recuperare dei Sutra dal Tianzhu (antico nome cinese per “India”) per portare il vero Buddhismo anche in Cina. Nel romanzo lo vediamo spesso e volentieri ingenuo, debole che si nasconde dai nemici,incapace di difendersi, insomma una figura patetica (nulla a che vedere col Sanzo della Minekura). Dopo che i suoi due accompagnatori vennero uccisi da dei demoni,dopo la partenza da Chang'an, il Bodhisattva Guanyin decide di aiutarlo a trovare tre esseri sovrannaturali molto potenti (Sun Wukong, Zhu Bajie e Sha Wujing). Durante il viaggio è sempre terrorizzato poiché una leggenda dice che chi consumerà le sue carni diverrà immortale e quindi non stupisce che demoni vari cerchino di divorarlo o di farci sesso (le demonesse).
Bai Long Ma
Pur essendo il destriero di Sanzang, egli è in realtà un principe, per la precisione è il terzo figlio del Re Drago del Mare Occidentale Ao Run e il suo vero nome è Áo Liè. Per colpa di un incendio da lui causato in maniera accidentale e per nulla volontaria, che ha causato la distruzione di una perla data in dono dall'Imperatore di Giada, viene condannato a morte ma l'intervento di Guanyin gli salva la vita. Bandito presso il fiume Yingchou nei monti Shepan e su istruzione di Guanyin, egli dovrà aspettare l'arrivo di un monaco che deve recuperare dei Sutra. Siccome non lo aveva inizialmente riconosciuto, divora il cavallo di Sanzang. Dopo un combattimento contro Sun Wukong nel quale il drago perde, Sun Wukong viene ad apprendere da una divinità della terra che egli è il drago piazzato lì da Guanyin. Alla fine servirà come cavallo di Sanzang per il resto del viaggio, diventando a termine del racconto il Bodhisattva Babu Tianlong Guangli.
Questa è solo un'introduzione molto rapida, vista che m'interessa approfondire meglio le differenze e similitudini che ci sono tra i due gruppi di protagonisti.
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tenebraetuae · 1 year
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Chiesa del Purgatorio
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La Chiesa Ducale del Purgatorio, Santa Maria del Suffragio, è stata costruita come cappella funeraria della famiglia Orsini tra il 1649 e il 1654, grazie ai duchi di Gravina, Don Ferdinando II Orsini e sua moglie Donna Giovanna Frangipane della Tolfa, genitori del Papa Benedetto XIII.
Il Santuario è a una navata con sette altari. Tra i numerosi quadri, si alza la grande pala d'altare sull'altare maggiore raffigurante la Madonna del Suffragio, opera di Francesco Guarino. La cappella dell’Annunciazione ospita il monumento sepolcrale di Ferdinando III Orsini. Sempre nella Chiesa, è presente un pulpito ligneo del Settecento e un organo realizzato nel 1790 ad opera di Benedetto De Rosa.
La Chiesa del Purgatorio è una perla dell’architettura religiosa posta all’imbocco della Piazza della Cattedrale per chi vi giunge da Porta San Michele. Appartiene ad una specifica categoria di edifici di culto cattolico, quella dei Monti del Suffragio, di cui si riscontra la presenza in numerose altre città in Puglia. Si tratta di Chiese dedicate al culto dei morti: le preghiere e le Sante Messe sono finalizzate alla salvezza delle anime dei defunti, assegnando al Monte del Suffragio una funzione mediatrice tra la devozione dei fedeli viventi e la conquista del regno Celeste da parte dei passati a miglior vita.
All’esterno si impone allo sguardo il portale dall’evidente impatto allegorico sormontato dai due scheletri semisdraiati, in atto, forse, del suono dell’angelica tromba della risurrezione finale. Le colonne ai lati del portone sono sostenute da orsi, il simbolo della famiglia Orsini.
Nella facciata della Chiesa si possono leggere due iscrizioni che riportano chiaramente al memento mori: “Quod tu es ego fui” Ero quello che sei, “Tu eris quod ego sum” Sarai quello che sono. Ai lati del tempio ci sono anche due insegne sormontate da Cherubini e con teschi pendenti che annunciano: “Breves dies hominis” e “Via universae carnis”, cioè I giorni dell'uomo sono brevi e Via di ogni carne. Riferendosi a che tutti percorreremo la strada della morte verso il giudizio.
Donna Giovanna fu la capostipite della costruzione, la Duchessa al suo passo lasciò concrete preziose testimonianze del proprio livello culturale con opere e architetture che costituiscono oggi l’identità di Gravina.
La Piazza Benedetto XIII rappresenta l’impronta della nobildonna del Seicento che riqualificò quel luogo aperto a strapiombo sul burrone con la costruzione della Chiesa del Sacro Monte del Suffragio, Chiesa del Purgatorio. In seguito la nobildonna avrebbe arricchito la piazza, sul lato opposto, con l’erezione della cappella di pertinenza del Monastero delle Domenicane, di cui sarebbe diventata la Badessa.
Voglio riportare peraltro, l’intensa agitazione d’anima che invase Donna Giovanna. Rimasta sola, prematura vedova e madre di sei figli tutti assegnati alla vita religiosa, divenne la donna con più potere della regione. Si dedicò con tutte le sue forze ad azioni caritatevoli e alla preghiera, maturando pian piano il desiderio di dedicarsi totalmente al Signore. La mattina del 21 novembre 1676 si confessò e assistette alla messa nella Chiesa di San Domenico, poi si recò nella Cattedrale dove restò a lungo in contemplazione davanti al Crocifisso. Dopo una lunga riflessione, bussò alla porta del Conservatorio di Santa Maria del Piede (oggi Monastero di Santa Maria delle Domenicane, vicino alla Cattedrale). A 52 anni divenne Suor Maria Battista dello Spirito Santo, lasciandosi per sempre alle spalle il mondo e la società che aveva contribuito a migliorare.
Ora che siamo nel periodo dei defunti, mi riaffiorano i riti a loro dedicati e, per associazione, mi chiedo perché la Chiesa del Purgatorio non sia più dedita al Culto Divino, ma sia diventata luogo museale, per la precisione sede del Museo Capitolare d’Arte Sacra. Oggigiorno la Chiesa viene riportata come “sconsacrata”, la prima impressione per chi, come me, è legato alle tradizioni, è di sgomento per il venir meno di un’antica consuetudine che aveva mutato una cappella di famiglia Orsini, in un luogo sacro per il popolo gravinese. Nei giorni festivi la piazza risuonava del tremore di campane proveniente dalla Chiesa Madre, Santa Maria delle Domenicane, e dal Purgatorio; le persone frequentavano le funzioni, soprattutto quelle delle prime ore del mattino; nel mese di novembre i rintocchi del mortorio contrassegnavano la larga partecipazione dei fedeli alle messe di suffragio.
Come dobbiamo interpretare la chiusura della Chiesa al culto? Nessuna delle altre Chiese del Purgatorio nel territorio risulta sconsacrata. Gli edifici sacri sono un segno visibile della presenza di Dio nella società e svolgono un ruolo di qualificazione dell’ambiente urbano, oltre a possedere evidentemente una funzione spirituale.
Certo, lo spopolamento dei centri storici e delle periferie delle città, unitamente alla crisi delle ordinazioni sacerdotali, sono da tenere in debito conto quando incidono sul regolare funzionamento delle comunità parrocchiali. Tuttavia il fenomeno della crescente assenza dei fedeli nelle Chiese, soprattutto dei giovani, è generale e non limitato agli edifici di culto dei centri storici. A tale atteggiamento è necessario che corrisponda una visione del clero meno rassegnata e più votata ad una paziente comunicazione della bellezza del messaggio cristiano. Non tutti gli ecclesiastici si mostrano rassegnati, ma la riflessione è d’obbligo quando si tratta di decretare o di ritenere in via di fatto una Chiesa non più gestibile come luogo di culto.
Tanto nelle città quanto nelle campagne i beni culturali ecclesiastici costituiscono preminenti elementi di riconoscimento culturale e di aggregazione sociale, indipendentemente dal loro specifico contenuto liturgico. In ogni caso la grave decisione di cambiare la finalità di edifici costruiti come luoghi per il culto cristiano dovrebbe coinvolgere i diversi soggetti implicati: l’intero popolo di Dio, il Vescovo, il parroco, il consiglio pastorale, gli ordini religiosi, le associazioni e i movimenti ecclesiali, le confraternite, i parrocchiani.
E’ stato fatto tutto questo? Com’è possibile che un luogo di culto cattolico così popolare a Gravina e unico sia stato chiuso da un giorno all’altro? Mi sfugge il significato vero di quella che appare una sconsacrazione senza giustificazioni e che diariamente scuote le coscienze civili e religiose gravinesi. Spero che sia una decisione non definitiva, anche se ormai perdura da svariati anni. Il popolo dei fedeli, la Chiesa, la storia e l’arte avrebbero bisogno di una spiegazione per tale decisione. I capolavori dell’arte sacra si sono fin qui salvati dal degrado e dall’oblio solo in quanto inseriti dentro il Museo Capitolare.
Preghiamo finché la casa di Dio ritorni alla sua tradizione originale e non divenga per sempre un luogo di semplice esposizione Sacra. Preghiamo finché ci ridiano ciò che ci è stato sottratto senza nessuna spiegazione di fatto e che in questi giorni si sente di più la sua mancanza.
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