Tumgik
#uff basta non te ne andare mai
mchiti · 8 months
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eddai...moi, sono una persona sensibile
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yoursweetberry · 1 year
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Uff sto stanca e nervosa. Sono stanca non tanto per la fatica fisica ma per quella psicologica che mi porto addosso ogni giorno.
Penso sempre solo alle stesse cose ed è come se vivessi in costante apnea. Ci provo a fare le cose per me, ci provo anche quando non ho voglia, anche quando non ho le forze perchè devo pensare che se la forza per i doveri la trovo, la devo trovare anche per qualcosa per me. Ma non mi basta, non mi fa felice, mi sento sempre le ferite sanguinare e bruciare. Mi sento troppo sola e mi rendo conto che la devo smettere pure di raccontare cose di me in quel cazzo di gruppo perchè non serve a nulla nemmeno solo parlare con le persone. Solo i rapporti superficiali possono andare avanti, quelli senza alcun impegno, ma devo imparare anche io come si fa a non impegnarsi.
La verità è che io sono stanca pure di imparare ste cazzo di lezioni, io vorrei solo un po’ di pace vorrei solo essere accettata e voluta bene per quella che sono e non capisco perché cazzo sia così complicato da avere. Allora mi convinco che non voglio più niente, ma continua a farmi male. Non ce la faccio più non so più come fare. Non mi basta amarmi da sola non mi basterà mai è inutile. Posso andare pure tutta la vita in terapia ma non uscirò mai dalla depressione finché tutto intorno a me resterà così.. perchè quello che ho intorno e chi ho intorno e si comporta in un certo modo con me non posso cambiarlo io. E ripeto, non mi basterà mai darmi quelle cose da sola, perché lo sento, ogni volta che ci penso io a me, ogni volta che cerco di mettermi al primo posto, a fare ciò che mi dovrebbe far stare bene, a parlare di cose leggere, positive, non fa altro che ricordarmi quanto mi senta sola e quanto sia ingiusto che una persona come me si meriti di sentirsi così. Io voglio solo smettere di soffrire..
perché cazzo lo sto scrivendo qui? che cazzo te ne importa a te? non importa a nessuno e magari ci godete pure a prendermi in giro
21:24
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mcl-luce · 5 years
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DF - All’università Episodio 11 Guida
- Risultato negativo / Risultato neutro + Risultato positivo / o +  Significa che il mio Lov’o’metro con quel personaggio è al massimo, ciò vuol dire che il risultato può essere sia neutro che positivo.
Punti Azione: 1.500 massimo
Illustrazioni: 5 in totale, una per ogni ragazzo. E’ possibile prendere 1 illustrazione per giocata. Se volete l’illustrazione con la vostra crush bisogna avere il lov’o’metro più alto con lui/lei, con il colpo di fulmine.
La zia: Si trova in mensa prima di andare a scegliere le tenute/cambiarsi.
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Soldi: - 185 $ Pantaloni in pelle con camicia a quadri: Rayan/Nath - 190 $ Abito nero: Castiel - 190 $ Short strappati e t-shirt: Hyun/Priya
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~ Passiamo la serata con Chani.
Chani: A. Sembra che le cose vadano meglio tra te e Yeleen? È grazie alla presentazione? + B. Grazie per avermi portata qui. È vero che uscire fa bene. /
A. (So che Chani non dirà niente…) + B. No… Mi dispiace, davvero non posso. /
~ Tornate in camera.
Yeleen: A. No, non un granché. + B. Ho solo voglia di andare a dormire. C. Hmm… E tu? +
ll pacco si trova davanti al liceo Dolce Amoris.
~ Tornate al campus.
Melody: A. Sì, ma non resto molto. B. Ma certo! / C. A proposito, sei riuscita a finire la tua parte della presentazione sui vichinghi? +
Street art: 1. Ingresso università, sul muro. 2. Bar Cosy Bear Cafe, vicino l’insegna in alto a sinistra 3. Parco, per terra
Se si ha Rayan come love interest:
Rayan: A. Sì professore, ne ho trovati tre. È davvero una lezione molto interessante. + B. Sì, fatto. Grazie per il messaggio che mi hai mandato ieri… / C. Non so se parlare qui sia una buona idea… -
A. Stai cercando di dirmi che vuoi che smettiamo di vederci? / B. No, ma stai scherzando? C. Capisco. /
Alexy: A. Ho visto che hai lasciato il gruppo di conversazione… B. Mi dispiace per quello che è successo ieri. +
A. Io credo invece che ci sia molto da dire, è solo un malinteso! / B. Avete solo bisogno di un po' di tempo tutti e due. Tu... + C. Non era il momento giusto per parlare di adozione, lei era…
~ A casa di Rosalya.
A. Come ti senti…? / B. Venendo, ho incontrato Alexy qui sotto… Sembrava preoccupato. C. Credevo che saresti rimasta più a lungo in ospedale… Ma sono felice di vederti in piedi. +
A. (Le ho mostrato una foto di lei e Leigh.) - B. (Ho tirato fuori una foto di Nath.)
~Tornate in camera.
Se si ha come love interest Nathaniel:
A. No, ma stai scherzando? Mi prendi in giro! Mi prendi per una delle ragazze che passano nel tuo letto senza neanche sapere come ti chiami?  B. So cosa stai per dire. Ho sentito abbastanza… (Con un nodo in gola mi sono alzata per prendere la direzione del campus.) + C. Stai cercando di dirmi che è finita? Che significa che tu non "puoi"? 
A. Dimmi che quel bacio non ha nessuna importanza per te. Dimmi che non hai provato niente. + B. Benissimo. C. E io che ci credevo. Non commetterò più lo stesso errore.
A. (Non m'importa, voglio cercare di raggiungerlo. Voglio capire.) / B. (Gli ho mandato un messaggio.) / C. (Sono entrata nel campus.) /
Se si ha come love interest Hyun:
A. Tornavo in camera, tutto qui. Perché? B. Sei sicuro che vada tutto bene? / C. Sabato, è stato davvero bello… Non ho smesso di pensarci.
A. Neanch'io lavoro questa settimana, Clementina mi ha mandato una mail con il planning ma non mi ha iscritta. B. Sei sicuro che va tutto bene? È come se qualcosa fosse cambiato. - C. Ci rivediamo presto?
A. (Forse dovrei scrivergli un messaggio...) / B. (Era di partenza, forse non era il momento giusto per parlare. Aspetterò il suo ritorno, si vedrà.) /
Se si ha come love interest Priya:
A. S-sì,  certo, a dopo. / B. Anche a me avrebbe fatto piacere passare una serata pizza con te… C. No, lascia perdere… A quanto pare hai cose più importanti da fare.
A. (Ho voglia di scriverle un messaggio!) / B. (Ho esitato a scriverle, ma no… L'ho già fatto ieri sera, non voglio peggiorare le cose, basta così. Prima o poi mi risponderà.) /
Messaggio Rayan: A. (Ho voglia di scrivergli un messaggio. Rifiuto che tutto finisca con questa discussione.) / B. (Uff… ho spento il cellulare. Cercherò di dormire.) /
Messaggio Castiel: A. (Gli mando un altro messaggio, vedremo…) / B. (Ho dato una scorsa ai commenti… Sono tutte pazze di lui. Dopo un po' ho spento il cellulare.) /
Kim: A.Ah, ok… Ottimo! / B. Sono stupita nel vederti collaborare con Ambra. / C. Scusami se non vengo spesso in palestra…
Ambra: A. Dimmi un po’, hai qualche novità su Nathaniel? / B. Quindi sarai la nuova testimonial della palestra a quanto pare! /
~ Andiamo a lezione.
Melody: A. Durante il corso dell'età vichinga, che va dal VII secolo fino all'VIII secolo della nostra era. B. Durante il corso dell'età vichinga, che va dal XVII secolo fino all'XVIII secolo della nostra era. C. Durante il corso dell'età vichinga, che va dall' VIII secolo fino all'XI secolo della nostra era. +
A. Gli stili di Oseberg, Borre e Jelling. + B. Gli stili di Dingwall, Elinor e Fergus. C. Gli stili di Odin, Frigg e Thor.
~ Usciamo con Chani.
Chani: A. Peccato. Vieni andiamo al campus in una delle nostre camere, staremo bene lo stesso. B. Non riusciremo mai ad entrare. C. Proviamoci, non abbiamo nulla da perdere.
Castiel: A. Bene Chani, vieni, lasciamo stare. B. Strano, eppure conosco molto bene qualcuno che viene spesso qui, un certo... Nathaniel! Non le dice nulla? - C. Ah ma certamente, hai dato i nostri soprannomi Chani! Ci scusi, dovremmo esserci iscritte come Maria e Paola. +
Chani: A.C-cosa? Credi davvero? Sei sicura? + B. Sono solo delle idee. C. Se solo fosse vero. /
Se non avete Castiel come love interest:
A. Il video era incredibile. Ancora non posso credere al successo che avete avuto. Ci credi? / B. Sto bene sì, e tu?  C. Tutto ok, grazie ancora per averci fatto entrare. Prima di arrivare pensavamo che sarebbe stata la solita serata allo Snake Room. +
A. Hmm, preferisco un altro piccolo gruppo, ma non credo che tu lo conosca, si chiama Crowstorm. / B. È fantastico! + C. Devo ascoltare più brani per capire se mi piace davvero. -
A. Una notte.. senza un domani intendi? / B. E’ una prospettiva interessante… / C. (Ho subito tirato via la mano per evitare le sue carezze.) /
A. N-no…No. (Tornerete al campus per incontrare la vostra crush!) B. Mi stai tentando…
Se avete Castiel come love interest:
A. Intendi dopo che mi hai baciata davanti ai tuoi fan senza farti più vivo per una settimana?  B. Sì, tutto bene. + C. Sinceramente non mi aspettavo di non avere tue notizie dopo la nostra serata insieme? Tu come stai? -
A. Hmm, preferisco un altro piccolo gruppo, ma non credo che tu lo conosca, si chiama Crowstorm. / B. È fantastico! + C. Devo ascoltare più brani per capire se mi piace davvero. -
A. Una notte.. senza un domani intendi? / B. E’ una prospettiva interessante… + C. (Ho subito tirato via la mano per evitare le sue carezze.) -
A. N-no…No.  B. Mi stai tentando… +
Appuntamento Rayan:
A. Quindi mi stai dicendo che hai cambiato idea sulla questione? + B. Sei venuto per girare il coltello nella piaga? C. Non ti da fastidio sapere che Chani ne è al corrente?
A. No, te lo proibisco. Ami questo lavoro più di ogni altra cosa, non lascerai mai l'università a causa mia! + B. Davvero? Ne sei certo? Sarai capace di fare questo per me? C. In ogni caso, se vogliamo iniziare qualcosa insieme, è l’unica soluzione. O io o tu, dobbiamo lasciare questo posto.
A. Ma io ne ho voglia invece. / B. Non abbiamo scelta. +
Appuntamento Nath:
A. Posso sapere perché mi stavi aspettando? Credevo che non dovevamo vederci più, invece adesso ti trovo davanti la mia porta?! B. Ha fatto bene. Buona notte Nath. C. Sono contenta di vederti. +
A. Sono ancora qui, non vedi? + B. Nath, devi assolutamente andare dalla polizia, poco importa quanto ti possa costare. C. Non posso credere che tu abbia fatto questo... Come...
Appuntamento Hyun:
A. Ho la stessa reazione ogni volta che ti vedo. + B. Mi rassicura... Ho avuto così tanta paura che ti fossi pentito per sabato. C. Non devi entrare in panico quando mi vedi, sono io.
A. Mi dispiace molto aver creduto che tu avessi cambiato idea rispetto a sabato scorso... Ma tra l'assenza di messaggi e il resto, mi sono fatta delle idee... B. Sono davvero contenta che tu sia tornato prima per vedermi, grazie. C. Hai lasciato la tua famiglia per venire a trovarmi, dev'essere stata una decisione importante. +
A. Sì... Mi piacerebbe tantissimo. + B. Dormire davvero? O... C. Puoi restare se vuoi, non mi disturbi.
Appuntamento Priya:
A. Ero sorpresa di non avere più tue notizie, durante tutta la settimana... + B. Non sei con... "Tara" stasera? C. Perché volevi vedermi?
A. È stato... è stato assurdo, non mi sono ancora ripresa. + B. Non avevo tue notizie, nonostante i miei messaggi, mi sono davvero preoccupata. E vederti con Tara non mi ha affatto aiutata. C. Non so... Devo viverlo ancora per capire che cosa è successo dentro di me.
A. Se iniziamo a vedere qualcosa rischio di addormentarmi, sono stanca morta. B. Voglio solo stare con te... poco importa quello che facciamo. + C. L'idea delle serie non è niente male!
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il-diario-di-moon · 5 years
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Disastro con il pc...
Che serata assurda …
non trovavo più i documenti che avevo salvato …
e continuavo a cercare …
di cartella in cartella,
da disco a disco … ma forse .. forse erano su qualche CD ? … impossibile … erano delle pagine scritte da me salvate un mese fa, che sarebbero serviti proprio in questo periodo… non salvavo mai cosi presto …. Doveva crescere la polvere sui file prima che mi decidessi a spostare tutto su un supporto diverso che non fosse il mio pc.
E poi … poi chi lo sapeva fare ? … no no … non ero in grado ! E se poi avessi perso tutto ? …
Ero ormai arrivata alla nausea, erano tre ore che cercavo quel maledettissimo documento !
Finalmente uno spiraglio di luce … lui..
Il mio Light... …
si è arrivato lui … il mago del pc… ne sa più di me. Finalmente, ma doveva ancora mangiare e cambiarsi … quindi … ci avrebbe messo troppo tempo prima di salvarmi.
M: Light … non è che mi dai una mano con un file che non trovo ?”
L: E come lo hai chiamato ? te lo ricordi vero ?
Come faccio a dirgli che non me lo ricordo ? come faccio a dirgli che forse è un documento senza nome …
di quelli che lui odia … di quelli che lui non capisce come si possa fare … di quelli che non servono a nulla perché devi aprirli tutti prima di ritrovarlo
M: ehm … no .. non me lo ricordo … però tu me lo ritrovi vero ?”
L:Certo come no … prima però mangiamo ! … intanto che preparo … tu cercalo ancora un po’ !
M: Son tre ore che lo cerco son disperata !
L: Scusa ? Cosa hai detto ? …
Si stava avvicinando verso di me … avevo la testa appoggiata alla scrivania, le braccia incrociate,
davanti il viso e con un ditino spengo il monitor, prima che lui veda dove e come sto facendo la ricerca del file.
L: Riaccendi il monitor signorina …
Non mi piace il tono … non mi piace il tono … mi mette in soggezione, mi fa apparire come una bambina che sta per ricevere una bella strigliata per aver fatto la cattiva...… il cuore comincia a battere più forte … solo a quella parola … signorina … mmmmm …. Aiuto aiuto
( ma perché non c’è mai nessuno quando hai bisogno di aiuto ? ) .
Rialzo la testa, lo guardo … e con gli occhi bassi scuoto la testa accennando un no..
L: Forza che vuoi che sia … al massimo ci mettiamo un po’ più di tempo!?!…
Ho allungato la mano … ho riabbassato il capo sulla scrivania … e la luce del video mi ha investita … e … e la sua mano sul mio capo … che scende poi sull’orecchio e lo stringe un poco.
L:Questi documenti tutti senza nome che cosa sono ? …
La stretta sull’orecchio è più forte … lo guardo con due occhioni imploranti
M: Non ti ci mettere pure tu … son ore che litigo con il pc… ti prego.
L: Si che mi ci metto pure io… ora controllo quanti documenti senza nome hai e poi facciamo i conti…. E saranno molto molto salati … vedrai se una volta ogni tanto non capirai che devi imparare a nominare i file che salvi !
Odiavo quando aveva ragione, odiavo quel suo essere calmo e sereno … era come una sberla, forse anche peggiore … e dentro cominciavo a stare male.
Non saremmo riusciti a trovarlo … già me lo sentivo … e lui che apriva le cartelle e segnava … i numeri aumentavano sempre .. fino a quando non aveva deciso che era sufficiente … Continuavo a guardare l’orologio … lui oltre che sistemare i miei file aveva pure mangiato, a me l’appetito invece era passato.
Due ore erano passate … aveva trovato 150 file senza nome, 150 file inutili cominciati e mai terminati, aveva trovato 1220 mail di pubblicità e spam vari … e ….
E il mio file alla fine dove era ?
Sul desktop … e poi poi … uff …
la posta cestinata ben 78 mail li cosi … tutto spazio inutilizzato …
L:bene … se la matematica non è un opinione … anzi no … lasciamo perdere i numeri … stasera decido ad ispirazione !…
L’ho guardato … mi son seduta sul divano di fianco la scrivania nel salotto e sospirando
M: Ma come hai fatto a trovarlo ? ...
L:Semplice … me l’avevi detto tu che lo salvavi li sul desktop … per trovarlo più facilmente…
Altro schiaffo morale … come faceva a ricordare tutto ?
L: Vai a fare una doccia, e poi torna qui subito...
il tempo sotto la doccia pareva immobile … pareva che tutto si fermasse e poi girasse.
Son tornata in salotto con indosso solamente la biancheria intima
L: Mettiti in ginocchio sulla sedia appoggia il braccio sinistro nella scrivania e con l altra mano cancelli tutti i file che non servono a niente e abbassati le mutandine … non troppo giu … cosi appena sotto il sedere…
Avevo gli occhi chiusi … e avevo sentito la sua mano sulla schiena …
Iniziai ad agitarmi e a ribellarmi...
M: Non voglio farlo...
L:Ohh si che lo farai … perché da ora il tempo che tu ci metterai per eseguire sarà il tempo che poi ti sculaccierò io … quindi … più tempo passa più ne prendi…
… ho preso forza … e il primo colpo arrivó mentre cestinavo i primi file… non sentivo altro che il mio respiro e il suo … e … un altro … più deciso … un terzo … e cosi avanti .
Che strana sensazione … che strane emozioni … bruciava un po’… eppure non colpiva forte .. deciso si, ma non forte … eppure la percezione era molto intensa … il suo sguardo era fisso sulle mie rotondità che piano piano prendevano colore …
il suo silenzio …
M:light basta ti prego … non ce la faccio, mi vergogno cosi…
L:Decido io quando terminare … sono appena venti gli sculaccioni che hai preso … forza …
M: No Light....
Mi fece sollevare e mi rovesció nelle sue ginocchia... Iniziò la punizione seria... Un serie di sculaccioni si abbatteva nelle mie natiche... Fino al raggiungimento delle prime lacrime che solcarono il mio viso...
Light si fermò ...
Mi fece alzare e mi ordinò di andare in castigo....
L: Rimarrai li per un bel po sono stato chiaro?
M: Si signore...
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Non mi lasciò tanto tempo... Dopo finita la punizione iniziai a correggere e sistemare un po di file... 😝
Moon🌙
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tellmedalila · 7 years
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La vita di una commessa
Vita di una commessa, part 1
“uoooah” Se vi state chiedendo che cos'è questo grigno vi rispondo subito, sono io che sbadiglio! “Accidenti! Sarei dovuta andare a letto presto invece di guardarmi tutte quelle puntate di game of Throne! Uff!! È anche morto Jhon Snow!! Basta se non me lo resuscitano non lo guardo più!!!” Dopo i rimorsi per non essere andata a letto presto mi preparo e già penso a la giornata che mi aspetta:2 ore di viaggio(se tutto va bene),gente puzzolente sulla metto e gli autobus, poi lavoro. Ecco parliamone.. Sono 5 anni che lavoro come commessa in un negozio d’ abbigliamento ed accessori e di certo non posso dire di annoiarmi; beh si qualche volta c'è quel momento morto in cui non sai che fare ma la parte più bella sono le “avventure” nel mondo dei clienti. “Buongiorno Signora e Benvenuta da Pandí” Che poi ma che ca**spiterina di nome è “Pandí” il pane di chi? O forse si riferisce ai Panda, anche se qui di Panda non ne vedo. Perciò come al solito ricevo lo sguardo sorpreso e mezzo impaurito della cliente e quasi quasi riesco a vedere una nuvoletta sopra la sua testa che dice “Sto solo guardando,non mi rompere,voglio solo perdere tempo e incasinarti un po’ il negozio!” Ma lei dice soltanto: “Sto solo guardando!” Ok Signora starà anche SOLO guardando ma io le ho anche SOLO detto CIAO! La mamma non le ha mai insegnato a salutare; è anche vero che per lei sono un estranea e a me la mamma diceva di non socializzare con gli estranei..mmmh… ma questa è un altra storia! Comunque mi avvicino con il mio splendido sorriso a 32 denti e le chiedo… “Signora sta cercando qualcosa in particolare? Magari posso aiutarla!?” “No,sto solo guardando!” Mi dice con un tono che avrebbe voluto dire, te l avevo già detto! Non è che io sia sorda o stupida ma se mi dici che vuoi guardare allora guarda e basta non ti mettere a provare tutto il negozio altrimenti mi confondi le idee. Comunque con il mio fare gentile e un sorriso al quanto plastico per celare i vaffan** che passavano per la mia testa le rispondo.. “ va bene, se ha bisogno di qualcosa chieda pure!” Non avessi mai detto questa frase, peggio del Bidibi bodibi bu della fata turchina, in meno di 1 minuto la signora si trasforma nel racconta storie anzi la sua di storia! Mi avvicina con una scusa banale… “Signorina! Ma questa maglia è originale?” “Si Signora! Qui vendiamo vari marchi ma sono tutti originali!” Mi rivolge uno sguardo incredulo e sminuitorio. e li inizio, con la storia della felpa falsa che aveva regalato ad una cugina che poi lo andò a dire alla madre, che lo disse a tutta la famiglia, quindi da allora è molto insicura sui suoi acquisti e aggiunse che non era solo questo il motivo della sua insicurezza ma anche del suo ex marito ecc... 
LA SIGNORA: “Signorina grazie per la chiacchierata ma adesso devo proprio scappare”
 IO: “ Non c’è di che! E... le cose che ha provato?”
 SIGNORA: “Ah! Beh per quelle ci penso, la ringrazio, arrivederci.” 
IO: “Grazie a lei, arrivederci.”  
TO BE CONTINUED...
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Il folletto e la fata
C'era una volta una giovane fata di nome Laan: lunghi e lisci capelli dorati ed occhi color cielo, se ne andava in giro per il mondo da sola, sempre alla ricerca di posti nuovi da visitare, nuove persone da incontrare, nuovi cibi da assaggiare... Le piaceva sperimentare sempre più cose, non contenta e soddisfatta di soffermarsi sempre e solo sulla monotonia del quotidiano. Però, tutte queste cose le affrontava da sola: in ogni luogo che visitasse, non trovava nessuno disposta ad accompagnarla nel suo viaggio di crescita ed apprendimento.
«Lasciare il mio villaggio? E perché mai? Io qui vivo bene!»
«Ehm venire con te in giro per il mondo? No grazie, non mi interessa»
«Perché non ti sistemi anche tu nel nostro villaggio? Qui abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno!»
Queste sono solo alcune delle risposte che riceveva sempre quando era il momento di partire verso un'altra meta. Non rimaneva infatti per molto tempo nello stesso posto, una o al massimo due settimane.
Un giorno capitò in un ridente villaggio di montagna: lì la gente era tutta bella e simpatica e l'accolse a braccia aperte. Il villaggio era molto grazioso, con degli edifici dalla forma particolare che Laan non aveva mai visto prima d'ora. Era estasiata di trovarsi lì. Poco lontano dal villaggio vi era un bosco: le piacevano i boschi, l'aiutavano a rilassarsi e ad entrare ancora più in contatto con la natura. Vista la sua natura di sognatrice, ci passava spesso e volentieri molto tempo per rilassarsi e sgomberare la mente. Un giorno, decise di farvi una passeggiata: si alzò di buon'ora e si addentrò nel bosco. Non era particolarmente grande e c'erano diversi sentieri per non perdersi. Improvvisamente però, avvertì un suono. Era un canto, bello ed armonioso. Curiosa di sapere chi stesse cantando, seguì quella voce. Arrivò al centro del bosco dove vi era un albero maestoso dove, su uno dei suoi rami, sedeva una piccola creatura: un folletto dal cappello a punta verde ed occhi castani, intento a cantare. Intorno a lui, ai piedi dell'albero, diversi animali erano intenti a godersi quella magnifica melodia: cerbiatti, scoiattoli, conigli, uccelli, ma anche orsi e lupi. Anche Laan era stata rapita e, senza rendersene conto, stava avanzando lentamente in direzione dell'albero. Calpestò però un rametto, facendo rumore e spaventando così gli animali che, per la paura, fuggirono. Anche il folletto fu meravigliato di vedere quella ragazza e smise quindi di cantare.
I due si fissarono per un attimo, poi Laan esclamò: «Ciao! Perdonami, non volevo far scappare tutti... senza rendermene conto ho calpestato un ramoscello e li ho spaventati. Hai davvero una bellissima voce! Come ti chiami?». Il sorriso di quella ragazza metteva il piccolo folletto a disagio che, in tutta risposta, si nascose nei rami più alti dell'albero.
«Hey, perché ti nascondi? Volevo solo sapere il tuo nome...»
«C-chi s-s-sei!? N-non t-ti ho mai v-vista da queste p-p-parti!»
«Ah, hai ragione, sono proprio una maleducata, perdonami. Il mio nome è Laan, sono una fata in viaggio per il mondo alla scoperta sempre di nuovi posti. Non mi piace fermarmi e vivere la quotidianità, ho sempre bisogno di scoprire nuove cose ed incontrare nuove persone!»
«Beh ma prima o poi le cose da scoprire finiranno... che farai poi allora?». Il folletto sembrò essersi calmato e risposte a tono alla presentazione della ragazza.
«Ora che mi ci fai pensare.... Ma non mi hai ancora detto come ti chiami!»
«M-mi chiamo Lex!»
«Oh benissimo! Piacere di conoscerti Lex. Perché non scendi dall'albero così che possiamo parlare più tranquillamente?» chiese gentilmente la ragazza.
«E perché dovrei scendere?» rispose lui sospettoso.
«Beh per parlare faccia a faccia. Così fanno le persone normali»
«Beh, si vede che io non sono normale allora, contenta!?» disse contrariato Lex.
«... perdonami, non era mia intenzione offenderti»
«Ma è quello che hai appena fatto. Forse ora dovresti andare»
«... mi dispiace. Spero di poterti incontrare di nuovo»
La ragazza se ne andò delusa e triste. Non si era resa conto di essere stata indisponente. Quella notte non fece altro che pensare a quel folletto ed alla sua voce.
"Che melodia meravigliosa... spero di poterla sentire anche domani...", pensò poco prima di addormentarsi.
Il giorno dopo, la ragazza si alzò di buon'ora e si diresse immediatamente nel bosco, saltando la colazione. Arrivata al grande albero vide Lex seduto su di un ramo, intento a mangiare una mela e a conversare con uno scoiattolo.
«Wow, tu puoi parlare con gli animali!» disse Laan estasiata.
Lex ed il piccolo animaletto si girarono verso di lei, si dettero poi un'occhiata veloce tra loro e quest'ultimo se ne andò.
«Cos'altro vuoi ancora?» disse Lex con aria annoiata.
«Volevo scusarmi ancora per come mi sono comportata ieri»
«Ah, non preoccuparti, ci sono abituato, non me la sono presa. Ho avuto quella reazione solo per allontanarti»
«Perché dovresti allontanarmi? Non ti ho fatto niente»
«Non ancora, no»
«Ma non ho intenzione di farti del male!»
«Dite tutti così all'inizio, quando poi comincio a fidarmi, ecco che mi pugnalate alle spalle»
«Ma... perché dici questo?»
«Vivo su questo albero ormai da diversi anni, da quando gli abitanti del villaggio vicino mi hanno cacciato. Dicevano di volermi bene, che mi avrebbero accolto a braccia aperte con loro... ed invece volevano solo il mio oro. Una volta preso, mi hanno allontanato in malo modo. Dicevano che una creatura così diversa non poteva convivere con loro. Così mi sono trasferito sopra quest'albero e da allora vivo a stretto contatto con la natura, ogni giorno della mia vita»
«Vorresti dire che non ti allontani mai dal tuo albero? Nemmeno per fare una passeggiata?»
«A che mi serve passeggiare? Se ho voglia di movimento, salto da un ramo all'altro o cammino su quelli più grandi e robusti»
«E non hai bisogno del contatto con altre persone?»
«Affatto. Come hai visto, posso parlare con gli animali. È con loro che parlo ogni giorno. Mi raccontano tante di quelle storie che il tuo viaggetto a confronto è una favoletta per bambini!»
«E per il cibo?»
«Qui ho tutto ciò di cui ho bisogno: frutta e verdura. Se poi voglio qualcosa in particolare, mi basta chiederla ai miei amici animali e loro me la portano!»
Sì udì un brontolio provenire dallo stomaco di Laan. La ragazza arrossì e si mise le mani sulla pancia.
«Era il tuo stomaco quello? Per caso sei affamata? Aspetta, ti prendo una mela»
Il folletto sparì tra le foglie dell'albero. La ragazza cercava di scorgere dove fosse andato, ma senza risultato.
«Prendila al volo!»
Dall'albero spuntò una mela che, in traiettoria parabolica, stava precipitando verso la ragazza. Lei, presa dall'agitazione, tirò fuori la sua bacchetta magica e bloccò la mela a mezz'aria. Lex vide la scena e rimase sconvolto.
«Ma... COME DIAVOLO HAI FATTO!?»
«Beh, sono una fata, posso fare magie, incantesimi, pozioni magiche... Fermare gli oggetti è una bazzecola»
«Wow... sei incredibile!» disse estasiato Lex. La ragazza arrossì, benché non fosse la prima volta che le facevano quel complimento.
«Quindi tu non hai mai visitato il mondo?», domandò lei.
«No e non ne vedo il motivo», rispose senza pensarci lui.
«Beh, per vedere posti nuovi, conoscere gente nuova...»
«Ti ho già spiegato che qui ho tutto ciò che mi serve e non ho bisogno di altro»
La ragazza, delusa, prese la mela, ringraziò il folletto per l'offerta e se ne andò.
"Ma cosa ho detto di male?", pensò lui tra sé e sé.
Il giorno dopo, la ragazza non si presentò. Lex si chiedeva quando l'avrebbe vista arrivare. Un uccellino lì vicino gli chiese come mai fosse così agitato.
«Che stai dicendo, non sono affatto agitato!»
L'uccellino scosse la testa e se ne andò.
"Uff, effettivamente non sono tranquillo come gli altri giorni. Che cos'ho? Non avrò mica preso l'influenza!?"
La ragazza non si presentò nemmeno il giorno seguente. Lex guardava in direzione del villaggio, sospirando.
Il terzo giorno, Lex chiese ai suoi amici uccelli di andare a controllare al villaggio cosa le fosse successo. Lì videro che la ragazza aveva preparato le sue cose ed era pronta a partire. Andarono a riferire subito la cosa a Lex che, in preda al panico, fischiò con tutto il fiato che aveva in corpo. Subito un maestoso lupo bianco comparve ai piedi dell'albero. Il folletto saltò dall'albero per atterrare sulla schiena del lupo, dicendo: «Presto, portami al villaggio! Non abbiamo un minuto da perdere!». Il lupo si meravigliò di quell'ordine, ma lo eseguì senza rimostranze.
Laan aveva preparato il suo solito zaino, salutò tutti in città e si avviò verso la prossima meta. All'ingresso del bosco, si fermò per alcuni secondi, sospirando. Nel momento di ripartire però, il maestoso lupo bianco le si parò davanti.
«Ferma! Non puoi andartene senza salutarmi!» disse il piccolo folletto in preda all'ansia.
«Lex! Cosa ci fai qui? Perché non sei più sul tuo albero?»
«... hai ragione! Caspita, sono davvero sceso dall'albero... e sono pure uscito dal bosco!». Il folletto era meravigliato quanto la dolce fata. Cercò di dire qualcosa, ma tutto quello che riuscì a dire fu: «Portami con te!», arrossendo visibilmente.
Laan era felicissima: finalmente aveva trovato un compagno di viaggio. I due si incamminarono verso la prossima destinazione ignota.
«Come decidi dove andare?», chiese Lex.
«Vado dove mi porta l'istinto»
«Uhm.... io direi di andare a nord»
«Perché proprio a nord? Io ero più orientata verso est»
I due si guardarono per un attimo ed esclamarono all'unisono: «Che ne diresti di andare a nord est!?». Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. Si incamminarono, col sorriso sulle labbra. Durante il tragitto, trovarono un albero pieno di succose mele. Lex, come ha sempre fatto, ne colse una, solo che questa volta la donò alla sua compagna di viaggio che ne rimase piacevolmente colpita. Quel semplice gesto però, fece provare una strana e piacevole sensazione in Lex. Era un gesto fatto centinaia di volte, ma quella volta era diverso: quella volta, quel gesto ha reso felice una persona. Una persona speciale.
I due continuarono a camminare, parlando di tutto ciò che gli passasse per la testa. Lui le raccontò delle sue avventure prima di vivere nell'albero e lei fece lo stesso con il suo viaggio. Entrambi risero, scherzarono, piansero... era tutto uno scambio di informazioni e di esperienze. Esperienze personali che rendono ciascun individuo unico.
Così quei due cambiarono: lei si rese conto che fin'ora i viaggi fatti non le erano serviti poi a molto. Lei sapeva che quel viaggio sarebbe stato l'inizio della sua crescita. D'altro canto lui vide la bellezza che il mondo sapeva regalare. La bellezza che solo in compagnia il mondo può assumere.
Entrambi impararono una lezione importantissima...
"La felicità è vera solo quando è condivisa"
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lisa-lisa-meimei · 7 years
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L'inizio di tutto
Cammino per il cortile della scuola, non curante che la campanella è già suonata da 15 minuti, terminando la mia amata sigaretta*
Pff... che rottura, ed io che volevo stare a casa a dormire!
*spengo la sigaretta terminata sotto la suola della scarpa ed entro a scuola. Per il corridoio mi sembra di scorgere una figura mingherlina molto familiare*
Hey bambolina, già in giro a fare la gatta morta per i professori?mi giro e noto Daniel* e-e c-cosa?*ghigno e lo afferro per il colletto della maglia*
Non sei in grado di formulare un frase senza balbettare, bambolina?
Forse ti ci vuole un bella lavata di capo.
*lo afferro per il collo e lo trascino nei bagni della scuola. Prendo un secchio dal ripostiglio del bidello lo riempio d'acqua e lo rovescio sul ragazzo inerme a terra*
Hahaha piaciuta la doccia rinfrescante?*respiro affannata mente* "s-smettila smettila" cosa ti ho fatto di male" *inizio a piangere*
Uuhh la bambolina piange.
Io non sopporto quelli come te.
*gli tiro il secchio contro e me ne vado, lasciandolo così*
*inizio a sentirmi male e perdo i sensi* *incubo* era li non riuscivo ad uscire mi fissava mi odiava *mi sveglio in infermeria cera un ragazzo che mi guarda*
Ale!
Grazie al cielo stai bene!
Come ti senti?
Ti fa male il petto!?
Cosa è successo?
Chi ti ha fatto del male??
*lo guardo bene ed e tommy l'ex di mio fratello lo abbracciò cosi forte da soffocarlo* tommy
A-Ale non respiro!
*lo stacco*
Anf... allora?
Mi spieghi cosa è successo?
Tranquillo ho avvisato già tuo fratello, dovrebbe arrivare a momenti.
Coraggio... chi ti ha ridotto così?
*lo guardo serio*
*inizio di nuovo a piangere* e-e stato...
Non telo posso dire
Scusa non posso
Hey
*gli asciugo le lacrime*
Tranquillo... non importa... ma sappi che se succede ancora dovrai parlarne.
Non voglio ritrovati sempre in ospedale Ale... sei come un fratellino per me.
*lo guardo con uno sguardo da cucciolo* Tommy perché non fate pace tu e lu
Anf... ne abbiamo già parlato cucciolo.
Ci serve tempo per riflettere... potremmo anche tornare insieme... mi piacerebbe molto.
Ma non sono il solo in questa specie di relazione.
Ma adesso non parliamo di me e di tuo fratello.
Allora, come ti senti *mi stringo la mano al petto* fa fa male molto male
Vado a chiamare un'infermiera!?*entro nella stanza dove si trova il mio fratellino io sono laureato in medicina quindi mi occupo io della sua salute appena lo vedo tutto raggomitolato sul letto mi procurò*Ale che cosa e successo Al... ti prego rispondimi!
Se vuoi corro subito a chiamare-
Oh... Lucas sei qui!
Non so cosa gli è successo... non vuole dirmelo.*faccio un falso sorriso che non reggie* sto sto bene tranquilli ora sto meglioAle, non mentire a due adulti!
Se ti fa male qualcosa devi dirlo subito!
E non credere che sia finita qui... voglio sapere anche chi ti ha fatto questo.Mi arrendo solo se voi fate paceAle... Le nostre sono questioni da adulti... non ti riguardano.
La tua salute è più importante!Ale smettila di scherzare non e il momento non sei nelle condizioni di decidere chiaro o ci dici chi e stato ti puniscoPerché mi trattate ancora come un bambino ho 17 anni oramaiPosso capirti... ma le nostre questioni personali non ti riguardano.
Ma la tua salute riguarda noi!
Siamo preoccupati per te lo capisci?
Ti prego dicci chi è stato...*prendo un respiro profondo e mi calmo* e e stato Daniel. . . Di nuovo quel bulletto del cazzo!!?
Dio non ne posso più!
Lucas fa qualcosa con quel ragazzino che tormenta tuo fratello!
Altrimenti vado a scuola e lo uccido!Chi il bulletto di ogni giorno che incontro... Si N-no non fate niente succederà sempre di piùNon può rimanere impunito!
Dobbiamo avvisare il preside ed i genitori di questo ragazzino!
Non puoi andare avanti così Ale.
Io e Lucas siamo troppo in pensiero per te.Tommy lascia perdere sono solo gli ultimi mesi tanto sopportero ancora per un po poi scudiero a casa Lucas parlarci tu!
Ha la testa dura come la tua!Ei non sono una testa dura se mai e cocciuto come te mio caro bambolino. N-Non chiamarmi bambolino!
E poi come può essere cocciuto come me?
Sei tu il fratello!
Maggiore tra l'altro, vedi di fare qualcosa scemo!
Forse perché e stato più con te essendo che lavoravo il doppio alcuni mesi fa!? *dico ridendo*
A: *inizio a ridere* siete cosi buffi quando litigate
Piantala e parlaci!
Prima che ti prendi a sberle!
non esageriamo
Zitto tu!
*faccio una faccia che vorrei piangere*cattivo
Oddio no scusa!
Non fare quella faccia!
Mi dispiace!!!
Lucas parla con tuo fratellooooo
Okok calmati ci penso io pero vami a prendere tu sai cosa
Sì torno subito amo- emh Lu...
*corro fuori dalla stanza rosso in viso*
Uff... non mi ci abituerò mai...
*mi avvicinò al mio fratellino lo guardo con aria di rimprovero ma non riesco a rimproverarlo e come un gattino appena nato e indifeso come quando e nato e un amore* senti cucciolo lo so che non vuoi dirlo ma almeno fatti visitare sarò io a guarirti e nesun altro ma almeno fatti visitare
*torno in camera con la cioccolata*
Ale ho una cosa per te~
Lu ... Non voglio
*guardo tommy* c-cosa ?
Cioccolata!
*la agito sotto il suo naso*
Allora?
Cosa ne pensi della proposta?
*cerco di resistere* sei una vera e propria tentazione *la prendo e la apro* uffa ma non potete fare sempre cosi
Lu: *rido di gusto* haha come sei carino lo sai che se ti vedesse la mamma farebbe la mia stessa faccia?
Sì che possiamo haha
*gli accarezzo la testa*
Ricattatori
*rido in sieme a lu*
Allora, ti lascerai visitare?
*utilizzo gli occhi da gattino che conquistano tutti, con il labbro in fuori*
Daaiii~~
*muoio* si ma non guardarmi cosi lu e già diventato geloso
Cos?
*mi giro verso Lu e noto la sua faccia*
HAHAHA!!
Lu: basta fatti visitare seno ti tolgo il cuocolato
Uuhh il fratellone fa sul serio😏
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