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#un amore proibito
sognareleggiesogna · 6 months
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RECENSIONE:" Un amore proibito" di Tracy Delaney
Cari Sognatori, Lily ha letto il primo volume della serie contemporary romance “Rogues “ scritta da Tracie Delaney e pubblicata dalla Triskell Edizioni !!! Serie: ” Rogues billionaires” vol. 1 Genere: Romanzo Contemporaneo/ Enemy to lovers Data di pubblicazione: 23 Novembre 2023 Ebook / Cartaceo Affiliati Amazon Avete mai amato qualcuno così tanto da rinunciarvi a scapito della vostra…
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princessofmistake · 2 years
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I suoi occhi neri, dei quali solitamente comprendo bene i messaggi, e che ora, nel momento peggiore, non riesco a decifrare. 
Dice: se mi chiedi di restare, resto. 
Una vertigine. Allora tiene a me, alla nostra storia, lo sta ammettendo. Una vittoria, finalmente. E le cose dipendono da me, è la prima volta, non è mai successo; sono sconcertato. Ho paura. Quel momento decide tutto. (Sì, ora, a distanza, ho capito che, in un certo senso, tutto si è deciso in quel momento.) 
Dico: voglio che ci sia di meglio, per te. 
(Che frase sdolcinata, se ci penso.) Ecco. E così sarà Parigi. Ho appena deciso la mia condanna a morte. Lui china la testa. Game over. Dopo, mi chiederò se l’avrebbe fatto davvero, se davvero sarebbe rimasto se gli avessi detto: resta. Mi chiederò se non mi aveva messo alla prova precisamente perché era sicuro che gli avrei detto di partire, che non mi sarei sentito autorizzato a trattenerlo, a limitare la sua libertà. Mi chiederò se non aveva corso quel rischio perché, in realtà, non c’era alcun rischio da correre. (Lui è sempre stato così forte, così scaltro, molto più di me.) Dopo, mi dirò anche il contrario: mi amava, sino a quel momento avevo avuto diritto a nutrire qualche dubbio, ma d’un tratto le cupe incertezze non avevano più senso, sì, mi amava, non si dice una cosa simile se non si ama. E rimpiangerò di essermelo fatto scappare, me ne pentirò sin quasi alla follia. Mi sentirò l’unico responsabile della nostra separazione. Nella mia abdicazione vedo l’ultimo stadio del suo ascendente su di me. Non ho osato andare contro i suoi interessi. Ho pensato a lui prima di pensare a me stesso. Ricordo anche la mia paura. Il terrore.
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occhietti · 3 months
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Lei… è fatta così.
Forse poche persone
la conoscono veramente...
quella bambina che ogni tanto rivolge la testa al cielo per guardare le stelle… perchè ci crede ancora… un po’.
Quella bambina che ama fare la bambina, ma è ormai una donna…
quella bambina che ogni tanto si ferma a guardare la gente… che siano tristi o felici, solo per guardare… per vedere se in fondo… lei non è così diversa...
quella bambina che dà amore…
quella bambina che non sa che a volte dice delle cose belle… dà buoni consigli…
quella bambina che sorride… sorride sempre, anche se dentro c’è buio...
quella bambina che continua a camminare sui suoi sbagli, perchè eliminandoli ha paura di dimenticare…
quella bambina che è sempre un po’ troppo curiosa, quella bambina che spesso piange anche per cose senza senso…
quella bambina a cui puoi raccontare tutto… sapendo che lei ti ascolta sul serio…
quella bambina che è anche un po’ pazza, che ogni tanto chiude gli occhi… va in un mondo tutto suo, dal sapore proibito… dove tutto ha un lieto fine…
quella bambina… dall'aria un po’ assente ogni tanto… ora sta sorridendo… forse solo perchè… anche lei… ora sa che vuol dire… essere felice…
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Foto di Dutko su Getty Images
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be-appy-71 · 5 months
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Non c’era tempesta che potesse dividerli;
erano un uragano
di desiderio, emozioni, eccitazione.
Le fantasie, insieme,
si fondevano in un vortice frenetico
dal gusto proibito.
Travolti dalle voglie
nella libertà d’essere…
Due corpi,
due cuori,
un amore…
Passione pura.... ♠️🔥
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susieporta · 7 months
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IL PIACERE PROIBITO
Vite che non sbocciano, che non ingranano, adulti mai nati, fermi, bloccati dentro scomodi grembi.
La patologia più grave, che per la scienza non è incasellata tra le patologie, è quella dei MAI NATI.
Ci sei, sei qui, cammini, guadagni, parli, fai sesso, viaggi, acquisti eppure non sei tu.
Non è la tua vita.
La vita è altrove.
Le cose accadono ma non a te.
La gente svolta, cambia, evolve, e tu sei fermo, come nel gioco dell’oca “fermo un altro giro”, e sto giro conta 40,50, 60 anni.
Sensazione di vivere espropriati da se stessi, 007 senza licenza di vivere.
Senza licenza per vivere ciò che piace davvero, perché il resto viene facile.
Il piacere è proibito, ciò che ami e desideri davvero, non osi nemmeno pensarlo ad alta voce e nemmeno dentro te.
E sapete quando il piacere diviene come la mela per Adamo ed Eva?
Quando si è mantenuta fede al patto depressivo familiare, quando stare bene è un fottuto reato, quando ci si è dovuti spegnere il fuoco da soli per non far sentire spenti quegli altri, quando la madre era invidiosa, troppo egocentrica, un seno cattivo direbbe la psicanalisi.
Il piacere di esserci e di Osare, di ardere, fare casino, essere eccessivi, essere creativi, sboccati, sopra le regole, affamati, voraci di vita.
Ma il piacere è soprattutto muovere il passo verso dove punta il cuore; il mai nato, lo vede! E va.. da un’altra parte.
E non è paura.
Non è sabotaggio, è per antico divieto materno.
È per sacro sigillo di stantìa fedeltà.
E dove è andata a finire tutta questa spinta? Repressa, dentro, sotterrata.
Come un sepolto vivo che ha giusto un foro per l’aria.
Si avverte violento il desiderio di rivalsa, di mordere la vita, di prenderla a calci in culo, di far vedere a tutti chi sei, ma ormai il tuo fuoco è spento, e sei così devastato dentro che non hai la forza per andare contro quell’invisibile mano che continua, giorno, dopo giorno, dopo giorno, a versarci acqua.
Quella mano è la tua, e con una mano vorresti accenderti e con l’altra, sei un pompiere.
Quella vita non nata, paralizzata dentro un gelido sepolcro, da cui spunta qualche foglia, ma non il tuo fiore, è la tua, la tua vita incatenata ad un antico tradimento, forse prima che nascessi, prima di emettere il primo respiro, eri già consapevole che sarebbe andata così.
E credo, niente per l’essere umano sia più tragico di questa frase, non per nulla tratta dalla canzone “Hurt” :
You are someone else, i am still right here e cioè vedere che i fiori sbocciano, crescono, fanno frutti e tu sei lì che non muovi un passo.
C’è tutto quel che ti serve per germogliare, ma tu in qualche modo senti che non lo puoi fare, che ti è vietato, che i piaceri e le gioie della primavera sono vietate, che il pullulare degli amoretti estivi puoi guardarlo da una cartolina, che le rondini svolazzano e tu sei estraneo a quella primitiva contentezza.
Ci sono figli che Dio non sa aiutare per quanto incastrati nelle loro angosce antiche, figli incasinati, figli disperati, che respirano flebili, accucciati nel fondo di un congelatore come una busta di surgelati.
Non so se questi figli vedranno mai la luce.
Forse non basta una vita, forse ce ne vogliono due, tre o chissà quante.
E non fatevi ingannare: non basta la volontà o il senso di responsabilità e non è vero che è tutto nella testa.
Anzi.
È una briglia marchiata nel DNA, è una paralisi dell’essere, che senza le giuste mani, rimane inoperabile.
YOU ARE SOMEONE ELSE
I AM STILL RIGHT HERE,
Cantavano i nine inch nails, ma molto meglio resa dall’immenso Johnny Cash, vero campione del soffrire e dell’autodistruzione, da buon pesci qual’era, salvato in estremis da June Carter, sua devota moglie cancerina.
È vero e lo credo che queste vite mai nate possano trovare la loro primavera grazie a un’ostetrica dell’anima.
Non ci si toglie dal ghiaccio infernale a mani nude, quando già si è privi degli strumenti per camminare.
Ci vuole Virgilio, ci vuole June, ci vuole un amore che ti strappi da quel grembo di eterna cova.
Che tutti i mai nati possano trovarne uno, non importa sotto quale forma, sotto quale veste, che si manifesti a voi, che sappiate riconoscerlo, e lasciatevi trarre in salvo.
Qualcuno nasce da solo, qualcuno no.
ClaudiaCrispolti
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ilfildiarianna · 8 months
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Come era vera, come era genuina, come era bella. Lui non l'avrebbe mai raggiunta. Lei era fuori, era straniera, apparteneva a un'umanità diversa, irraggiungibile, era l'incarnazione di.. di.. della del... maledizione di tutto quello che lui finora non ha avuto finora e idiotamente disprezzava, della follia, delle notti spavalde e condannate, delle cosiddette avventure le quali sono fatte di sussurri nell'angolo proibito, di corridoi di grand hotel, porte che si schiudono senza scricchiolii, parole sommerse sul bordo del letto, quelle trasparenze sessuali, la vorticosa storia che la affascina, la risata, il braccio che cinge alla vita e lei si abbandona, lentamente oh sì, sì, lentamente mentre al di fuori, sul giardino, in completo silenzio, posa la luna.
Dino Buzzati
Un amore
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abubakrasiddiq · 1 year
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I suoi primi anni di vita:
Abu Bakr Siddiq (R.A.) trascorse la sua prima infanzia, come altri bambini arabi dell'epoca, tra i beduini. Nei suoi primi anni, ha giocato con i vitelli e le capre di cammello, e il suo amore per i cammelli gli è valso il soprannome di "Abu Bakr", che significa "il padre del vitello del cammello".
Nasce il 27 ottobre 573 d.c.
Nel 591 d.C. all'età di 18 anni, Abu Bakr (RA) iniziò il commercio e adottò la professione di commerciante di stoffe, che era l'attività della sua famiglia. Ha iniziato la sua attività con un capitale di quarantamila dirham. Negli anni a venire Abu Bakr (RA) viaggiò molto con carovane (treno di cammelli, serie di cammelli che trasportavano passeggeri da un luogo all'altro). I viaggi di lavoro lo hanno portato nello Yemen, in Siria e in molti altri paesi dell'attuale Medio Oriente. La sua attività fiorì e sebbene suo padre fosse ancora vivo, Abu Bakr (RA) venne riconosciuto come capo della sua tribù per le sue numerose qualità come la conoscenza della storia delle tribù arabe (conoscenza genealogica), politica, commercio/affari, la sua gentilezza e molti altri.
Abu Bakr Siddiq (R.A.) è stato straordinariamente virtuoso. Anche prima dell'Islam, si era proibito gli intossicanti. Una volta una persona gli chiese:
"Hai mai bevuto qualcosa di inebriante?"
Abu Bakr (RA) ha risposto:
"Cerco rifugio in Allah, non l'ho mai fatto."
La persona ha chiesto di nuovo:
"Perché?"
Egli ha detto:
"Mantengo il mio onore e preservo la mia dignità".
Abu Bakr Siddiq (R.A.) non si è mai prostrato agli idoli. Una volta in una riunione del Profeta Mohammad (S.A.W.) e dei suoi Sahaba (Compagni), Abu Bakr (R.A.) disse:
"Non mi sono mai prostrato davanti a un idolo. Mentre mi avvicinavo all'età adulta, mio padre mi condusse in una camera di idoli (Kaaba). Suo padre disse: "Questi sono i tuoi grandi dèi elevati". Dopo aver detto questo, mio padre se ne andò per occuparsi di qualche altra faccenda, io mi avvicinai a un idolo e dissi: "Ho fame, puoi darmi da mangiare?" Non ha risposto, ho detto: "Ho bisogno di bei vestiti, me li dia". Non ha risposto. Gli ho lanciato sopra un sasso ed è caduto». Da allora in poi, Abu Bakr (RA) non è mai andato nella camera degli idoli nella Kaaba per pregare gli idoli".
Anche prima dell'Islam, Abu Bakr Siddiq (RA) ha ottenuto grandi valori, alta etica e buoni comportamenti all'interno della società ignorante. Era ben noto tra la gente della Mecca come leader sugli altri nella moralità e nei valori. Pertanto, non era mai stato scartato o criticato per alcuna carenza nella tribù dei Quraish.
La sua accettazione dell'Islam:
Abu Bakr Siddq (R.A.) ha accettato l'Islam dopo una lunga ricerca della vera religione. Infatti, Abu Bakr (R.A.) è stato il primo uomo a rispondere e credere nel Profeta Mohammad (S.A.W.). La sua immediata accettazione dell'Islam fu una conseguenza dell'incrollabile amicizia con il Profeta Mohammad (S.A.W.). Abu Bakr (R.A.) conosceva il Profeta (S.A.W.) come una persona sincera, onesta e nobile, che non è mai stato falso con le persone, quindi come potrebbe essere falso con Allah?
Quando Abu Bakr (R.A.) abbracciò l'Islam, il Profeta (S.A.W.) fu felicissimo, poiché Abu Bakr (R.A.) era una fonte di trionfo per l'Islam, grazie alla sua intimità con la tribù Quraish e al suo carattere nobile che Allah lo ha esaltato.
In effetti, Abu Bakr Siddiq (RA) aveva sempre dubitato della validità dell'idolatria e aveva pochissimo entusiasmo per l'adorazione degli idoli. Quindi, quando ha accettato l'Islam, ha fatto del suo meglio per attrarre altre persone ad esso. Presto Uthman bin Affan (RA), Abdul-Rahman bin Awf (RA), Talhah bin Ubaydillah (RA), Saad bin Abi Waqqas (RA), Al-Zubair bin Al-Awwam (RA) e Abu Ubaydah bin AI-Jarrah (RA) accorsero tutti per unirsi a Mohammad (SAW). Il Profeta (S.A.W.) una volta disse:
Il giorno in cui morì il profeta:
Quando il Profeta (S.A.W.) morì nell'11 AH (632 d.C.), molte persone, tra cui Umar bin Khattab (R.A.), si rifiutarono di credere che fosse morto. Ma Abu Bakr (R.A.), fermo come al solito, si rivolse alla moltitudine sconcertata e li convinse che Mohammad (S.A.W.) non c'era più e non c'era motivo per cui non dovessero riconoscere la sua morte.
È stato riferito da Ibn Abbas (R.A.) che quando il Profeta (S.A.W.) morì, Abu Bakr Siddiq (R.A.) uscì mentre Umar (R.A.) stava parlando alla gente. Abu Bakr (RA) gli disse: "Siediti O Umar", due volte, ma Umar si rifiutò di sedersi.
Abu Bakr (RA) ha detto:
"Per procedere, se qualcuno tra voi adorava Mohammad (S.A.W.), allora Mohammad (S.A.W.) è morto, ma se adoravate Allah, allora Allah è vivo e non morirà mai".
Primo califfo nell'Islam:
Dopo la morte del Messaggero di Allah (S.A.W.), Abu Bakr (R.A.) fu accettato all'unanimità come califfo. Tuttavia, aveva affrontato molte crisi dopo essere diventato califfo.
Imam Al-Dhahabi ha detto:
“Quando si diffuse la notizia della morte del Profeta (S.A.W.), molti gruppi di persone tra gli arabi apostatarono dall'Islam. Si sono opposti a pagare l'elemosina (Zakat). Abu Bakr Siddiq (R.A.) ha deciso di combatterli. Umar e altri gli hanno suggerito di astenersi dal combatterli, ma Abu Bakr ha detto: "Per Allah, se si rifiutano di pagare una corda che erano soliti pagare al tempo del Messaggero di Allah (S.A.W.), li combatterò per averla trattenuta".
Umar (RA) ha insistito:
"Come puoi combattere con queste persone anche se il Profeta (S.A.W.) ha detto: "Mi è stato ordinato da Allah di combattere la gente finché non dicano: Nessuno ha il diritto di essere adorato all'infuori di Allah, e chiunque l'abbia detto allora salverà la sua vita e la sua proprietà da me tranne in caso di violazione della legge, e i suoi conti saranno con Allah".
Abu Bakr (R.A.), ha ribadito:
“Per Allah! Combatterò coloro che differenziano tra la preghiera e l'elemosina (Zakat), poiché l'elemosina (Zakat) è un diritto obbligatorio da sottrarre alla proprietà (secondo gli ordini di Allah).
Poi Umar (R.A.) disse:
"Per Allah, non era niente, ma Allah ha portato sollievo ad Abu Bakr verso la decisione (di combattere) e sono venuto a sapere che questa decisione era giusta."
Abu Bakr (R.A.) ha alzato la bandiera della guerra su tutti i fronti. Il deserto non ha mai assistito, nemmeno durante la vita del Profeta (S.A.W.) stesso, a battaglie così stridenti come quelle che si sono verificate. Ma gli uomini che furono addestrati da Mohammad (S.A.W.) al riconoscimento della verità e alla totale sottomissione ad essa erano sinceri nei confronti di Allah nelle loro azioni. Hanno inferto all'idolatria un colpo che gli ha spezzato la spina dorsale e ha stritolato la sua anima finché non è svanita nell'oblio. Allo stesso modo scacciarono i romani dai confini. Hanno spezzato la spina dorsale degli apostati. Alcuni di loro tornarono nell'ovile dell'Islam e altri perirono allontanandosi da esso. In non più di pochi anni, l'Islam ha trionfato ed è stato visto e ascoltato (in lungo e in largo) mentre altre religioni erano sull'orlo dell'estinzione.
Compilazione del Sacro Corano:
Uno dei più grandi successi che Abu Bakr Siddiq (RA) ha reso all'Islam è stata la compilazione del Sacro Corano. A quel tempo, c'erano centinaia di memorizzatori che avevano memorizzato l'intero Corano tra i Compagni durante la vita del Profeta (S.A.W.), ma il Sacro Corano non era mai stato rispettato in forma di libro, sebbene la sua memorizzazione continuasse dopo la morte del Profeta (S.A.W.). Tuttavia, molti di quei memorizzatori erano stati martirizzati nelle varie battaglie che erano seguite dopo la morte del Profeta (S.A.W.). Di conseguenza, a Umar (R.A.) venne in mente che bisognava prendere provvedimenti per preservare il Corano intatto nella sua forma originale, contro ogni tipo di rischio, e vide che non era prudente dipendere esclusivamente da coloro che avevano affidato la sua memoria al cuore. Pertanto, ha esortato Abu Bakr (RA) a farlo scrivere sotto forma di un libro. Abu Bakr (R.A.) all'inizio esitò perché ciò non era stato fatto dal Profeta (S.A.W.) in persona. Tuttavia, dopo qualche discussione sull'argomento, accettò e nominò Zaid ibn Thabit (RA) per questo lavoro, Zaid (RA) esitò al pensiero di intraprendere un compito così importante, ma in seguito si fece coraggio e iniziò il lavoro. Zaid (R.A.) era la persona più capace ad essere accusata di questo perché aveva agito come un amanuense del Profeta (S.A.W.) e uno dei Compagni, che aveva imparato il Corano direttamente da lui.
Dopo che Zaid (R.A.) ha portato a termine il noioso compito e ha organizzato il Corano in un libro, ha presentato la preziosa raccolta ad Abu Bakr (R.A.), che l'ha tenuta in suo possesso fino alla fine della sua vita. Durante il califfato di Umar (RA), fu posto sotto la custodia della figlia di Umar, Hafsah (RA), che era anche la moglie del Profeta (SAW). Infine, ai tempi di Uthman (R.A.), quando diversi lettori iniziarono a recitarlo in modo diverso, il califfo ne fece fare diverse copie e le distribuì ai vari paesi che componevano il mondo islamico. L'edizione moderna del Corano è la copia Uthman, che è considerata lo standard a cui ogni altra copia dovrebbe conformarsi.
Luogo della sua morte e sepoltura:
Abu Bakr Siddiq (RA) è morto lunedì 22 di Jumada Al-Akhirah, 13 AH (23 agosto 634 d.C.) dopo aver sofferto di febbre per 15 giorni durante i quali ha dato istruzioni a Umar bin Khattab (RA) di guidare le preghiere. C'è una storia che accusa gli ebrei di avergli messo del veleno nel cibo, ma manca di autenticità. Quando Abu Bakr morì, aveva sessantatré anni e il suo califfato era durato solo due anni e tre mesi. Durante la sua malattia, pensava all'Islam e alla sua futura stabilità. Dopo essersi consultato con molti dei ben noti compagni del Profeta (S.A.W.), Abu Bakr (R.A.) ha deciso di conferire il califfato a Umar bin Khattab (R.A.).
Quindi chiamò Umar (R.A.) e gli consigliò su come guidare il suo popolo, terminando con queste parole:
"Se segui il mio consiglio, nulla di sconosciuto ti sarà più accettabile della morte; ma se lo rifiuti, nulla di sconosciuto sarà più spaventoso della morte."
Prima di morire, Abu Bakr (R.A.) ha restituito tutto ciò che aveva preso dal tesoro pubblico durante il suo califfato. Si dice che non abbia lasciato in eredità alcun denaro. Ha lasciato solo un servo, un cammello e una veste. I suoi ordini erano che dopo la sua morte l'indumento fosse consegnato al suo successore. Vedendolo, Umar pianse e disse:
Abu Bakr (R.A.) ha reso molto difficile il compito del suo successore".
Il suo aspetto fisico:
Abu Bakr (RA) era un uomo bianco magro con spalle sottili, viso magro, occhi infossati, fronte sporgente e la base delle sue dita era glabra. [Come sua figlia Aisha (R.A.) descrive l'aspetto fisico di suo padre Abu Bakr Siddiq (R.A.)]
Prestavolto nella trama:
-Zohar Liba
-Ayal Mazaki (pv attuale)
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voglio-venire-da-te · 11 months
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Pensarti è il caos, l'orlo del precipizio, il buio in quella che si pensava essere la fine del tunnel.
Al contempo, pensarti è voglia di nuovo, di leggero, di volare, planare sulle cose e lasciarsi trasportare dalla brezza.
È quella sensazione di sconforto ma anche gioia. Di viverti nonostante il dolore, per la paura di non poterlo fare mai più.
Di abbandono, di salto nel vuoto, di scoperta.
E chi ha avuto un amore proibito, e impossibile, questo lo sa.
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elperegrinodedios · 2 years
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Io a cento passi dal mare con i monti nel cuore.
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Pensieri in cammino...
Quando il sole va giù, lui non si dispiace, perchè sta arrivando la sua compagna notturna, la luna. Il sole l'ha scaldato con i suoi raggi dorati di luce e di fuoco, la luna lo incanterà e lo avvolgerà col suo irresistibile fascino d'argento. Il mare, il solo specchio e unico testimone di un amore vietato, un amore proibito, ma, eternamente universale. E il cielo sta a guardare e si compiace e glorifica il creatore e Signore di tutte le cose. E anche io.
lan ✍️
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dhr-ao3 · 5 months
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"Amore e Psiche"
"Amore e Psiche" https://ift.tt/zQ5JEtr by Voldy_e_Silly In una fiaba classica arricchita da un tocco di magia e mistero, "Amore e Psiche" segue il viaggio epico di una giovane principessa, Hermione, che si trova coinvolta in un amore proibito con il misterioso dio Draco. Affrontando prove impossibili e intrighi divini, Hermione deve dimostrare la forza del suo amore mentre lotta per superare ostacoli divini e umani, nel tentativo di raggiungere un lieto fine nel regno degli dei. Words: 1391, Chapters: 1/1, Language: Italiano Fandoms: Harry Potter - J. K. Rowling Rating: General Audiences Warnings: Creator Chose Not To Use Archive Warnings Categories: F/M Characters: Draco Malfoy, Hermione Granger Relationships: Hermione Granger/Draco Malfoy Additional Tags: Ancient Greece, Love, Alternate Universe - Gods & Goddesses via AO3 works tagged 'Hermione Granger/Draco Malfoy' https://ift.tt/d93XjkA May 10, 2024 at 08:52PM
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princessofmistake · 2 years
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Un’ultima cosa. Ho finito per rivedere Paul. Molto tempo dopo. Ero di passaggio in Québec per la promozione di uno dei miei romanzi. All’inizio abbiamo scambiato qualche frase banale. Su Montréal, il tempo, il suo lavoro (non ho capito cosa facesse, o forse non ascoltavo davvero) e chissà che altro. Non gli ho chiesto se era ancora sposato, ho solo notato che non portava la fede.
E poi, in un secondo, bruscamente, è tornata l’intimità: mi ha chiesto se lo avevo odiato. L’ho fissato, era splendido e vulnerabile, mi sono ricordato della sua bellezza di allora, dei pesanti riccioli neri, della rotondità delle spalle, del ventre su cui posavo la testa, ho ricordato rue Judaïque, gli abbracci e le partenze, ho ricordato la sua voce al telefono nelle notti all’ospedale, avevo capito che parlava della rottura, della fine della storia, di quella voragine che si era aperta nelle nostre vite e che avevamo pur dovuto colmare. Senza batter ciglio gli ho risposto di no. Con un sorriso ho aggiunto: cosa vuoi, ci sono persone fatte così, a cui si risparmia ogni rimprovero, anche se questo è ingiusto, anche se è incomprensibile. Lui a sua volta mi ha guardato a lungo e mi è sembrato di vederlo sull’orlo delle lacrime. Ho smesso di sorridere. 
Ha detto solo: io sì, che mi sono odiato.
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clacclo · 2 years
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Francesco Guccini Cirano
Venite pure avanti, voi con il naso corto
Signori imbellettati, io più non vi sopporto
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada vi uccido quando voglio
Venite pure avanti poeti sgangherati
Inutili cantanti di giorni sciagurati
Buffoni che campate di versi senza forza
Avrete soldi e gloria, ma non avete scorza
Godetevi il successo, godete finché dura
Che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
E andate chissà dove per non pagar le tasse
Col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
Però non la sopporto la gente che non sogna
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco
Facciamola finita, venite tutti avanti
Nuovi protagonisti, politici rampanti
Venite portaborse, ruffiani e mezze calze
Feroci conduttori di trasmissioni false
Che avete spesso fatto del qualunquismo un arte
Coraggio liberisti, buttate giù le carte
Tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
In questo benedetto, assurdo bel paese
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato
Spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato
Coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco
Ma quando sono solo con questo naso al piede
Che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
Si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
Che a me è quasi proibito il sogno di un amore
Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute
Per colpa o per destino le donne le ho perdute
E quando sento il peso d'essere sempre solo
Mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo
Ma dentro di me sento che il grande amore esiste
Amo senza peccato, amo, ma sono triste
Perché Rossana è bella, siamo così diversi
A parlarle non riesco
Le parlerò coi versi
Le parlerò coi versi
Venite gente vuota, facciamola finita
Voi preti che vendete a tutti un'altra vita
Se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito
Guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
E voi materialisti, col vostro chiodo fisso
Che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso
Le verità cercate per terra, da maiali
Tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali
Tornate a casa nani, levatevi davanti
Per la mia rabbia enorme mi servono giganti
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
Ma in questa vita oggi non trovo più la strada
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
Tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo
Dev'esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
Dove non soffriremo e tutto sarà giusto
Non ridere, ti prego, di queste mie parole
Io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole
Ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
Ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
Perché oramai lo sento, non ho sofferto invano
Se mi ami come sono
Per sempre tuo
Per sempre tuo
Per sempre tuo
Cirano
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lunamagicablu · 2 years
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È proibito:piangere senza imparare,svegliarti la mattina senza sapere che fare avere paura dei tuoi ricordi.È proibito non sorridere ai problemi,non lottare per quello in cui credie desistere, per paura.Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta’.È proibito non dimostrare il tuo amore,fare pagare agli altri i tuoi malumori.È proibito abbandonare i tuoi amici,non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto e chiamarli solo quando ne hai bisogno.È proibito non essere te stesso davanti alla gente,fingere davanti alle persone che non ti interessano,essere gentile solo con chi si ricorda di te,dimenticare tutti coloro che ti amano.È proibito non fare le cose per te stesso,avere paura della vita e dei suoi compromessi,non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,dimenticare i suoi occhi e le sue risate solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.È proibito non cercare di comprendere le persone,pensare che le loro vite valgono meno della tua,non credere che ciascuno tiene il proprio cammino nelle proprie mani.È proibito non creare la tua storia,non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,non comprendere che cio’ che la vita ti dona,allo stesso modo te lo puo’ togliere.È proibito non cercare la tua felicita’,non vivere la tua vita pensando positivo,non pensare che possiamo solo migliorare,non sentire che, senza di te,questo mondo non sarebbe lo stesso.non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.* 
Proibito – Alfredo Cuervo Barrero 
*art  by Sint3tico-DeviantArt
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It's forbidden:cry without learning,waking up in the morning not knowing what to dobe afraid of your memories.It is forbidden not to smile at problems,don't fight for what you believe inand give up, out of fear.Don't try to turn your dreams into reality.It's forbidden not to show your love,make others pay for your bad moods.It is forbidden to abandon your friends,do not try to understand those around youand call them only when you need to.It is forbidden not to be yourself in front of people,pretend in front of people who don't interest you,be kind only to those who remember you,forget all those who love you.It is forbidden not to do things for yourself,be afraid of life and its compromises,don't live each day like it's your last breath.It is forbidden to miss someone without rejoicing,forget his eyes and his laughteronly because your streets have stopped hugging each other.Forget the past and make it discount in the present.It is forbidden not to try to understand people,think their lives are worth less than yours,don't believe that each one keeps his own pathin your own hands.It's forbidden not to create your own story,don't even have a moment for the people who need you,not understanding that what life gives you,in the same way he can take it away from you.It is forbidden not to seek your happiness,don't live your life thinking positive,don't think we can only get better,don't feel that, without you,this world would not be the same.don't feel that, without you, this world wouldn't be the same.* 
Forbidden – Alfredo Cuervo Barrero 
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ambrenoir · 5 months
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Ci sono persone che entrano nella nostra vita in modo sbagliato, tossico, nocivo. Non ci danno nulla, non si sforzano di comprendere, non mettono nemmeno un po’ d’amore mentre toccano le nostre cose più preziose.
Eppure al nostro cuore capita di essere rapito proprio da loro, non so bene come succeda né cosa scatti nel nostro cervello. So che ci s’innamora anche della persona sbagliata.
Forse un po’ perché ci sfugge, forse per quel senso del proibito che c’intriga fin da quando siamo bambini, il gioco interessante è quello più pericoloso, quello che non possiamo avere…
Forse perché c’è una parte nascosta, dentro di noi, che ha bisogno di essere salvata dal rifiuto, e per qualche strano controsenso psicologico è proprio di rifiuto che si nutre. So solo che queste persone che non fanno nemmeno un passo verso di noi, che non provano empatia per il nostro dolore, godono della nostra massima attenzione.
Poi però arriva un momento in cui ci domandiamo cosa stiamo facendo, perché stiamo usando così tanto delle nostre energie e del nostro tempo per chi non ci considera minimamente, per chi entra in casa nostra senza bussare, per chi prende tutto e non dà in cambio niente.
Siamo l’amore che diamo, è vero, ma siamo anche l’amore che non regaliamo a chiunque. Arriva un momento in cui capisci che il ruolo di quelle persone nella tua esistenza è importante solo per capire il tuo, di ruolo.
Per mettere a fuoco chi sei e da dove vieni. Ecco, certe persone capitano nella tua vita per ricordarti che rispettarti è un atto dovuto a te stessa. Tu sei il tuo più grande amore, e le persone sbagliate, quelle che non hanno a cuore la tua felicità, sono la tua più grande occasione di dignità.
Roberto Emanuelli
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Che non ho più armi con te, ma tu sei più nudo di me
Stanotte dormo da te, hai detto che lui non c'è
Se vuoi mi prendo un hotel, in quello che senti
Ci vedo un ritratto a tempera
Fare serata a un festival
Tagliarsi un dito con un foglio
Ci vedo un po' quello che voglio
Ci vedo una pianta di plastica
A casa tua di domenica
Sospesi su un filo ti guardo e sorrido
Il nostro deve essere amore perché proibito
Proibito
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abubakrasiddiq · 1 year
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I suoi primi anni di vita:
Abu Bakr Siddiq (R.A.) trascorse la sua prima infanzia, come altri bambini arabi dell'epoca, tra i beduini. Nei suoi primi anni, ha giocato con i vitelli e le capre di cammello, e il suo amore per i cammelli gli è valso il soprannome di "Abu Bakr", che significa "il padre del vitello del cammello".
Nasce il 27 ottobre 573 d.c.
Nel 591 d.C. all'età di 18 anni, Abu Bakr (RA) iniziò il commercio e adottò la professione di commerciante di stoffe, che era l'attività della sua famiglia. Ha iniziato la sua attività con un capitale di quarantamila dirham. Negli anni a venire Abu Bakr (RA) viaggiò molto con carovane (treno di cammelli, serie di cammelli che trasportavano passeggeri da un luogo all'altro). I viaggi di lavoro lo hanno portato nello Yemen, in Siria e in molti altri paesi dell'attuale Medio Oriente. La sua attività fiorì e sebbene suo padre fosse ancora vivo, Abu Bakr (RA) venne riconosciuto come capo della sua tribù per le sue numerose qualità come la conoscenza della storia delle tribù arabe (conoscenza genealogica), politica, commercio/affari, la sua gentilezza e molti altri.
Abu Bakr Siddiq (R.A.) è stato straordinariamente virtuoso. Anche prima dell'Islam, si era proibito gli intossicanti. Una volta una persona gli chiese:
"Hai mai bevuto qualcosa di inebriante?"
Abu Bakr (RA) ha risposto:
"Cerco rifugio in Allah, non l'ho mai fatto."
La persona ha chiesto di nuovo:
"Perché?"
Egli ha detto:
"Mantengo il mio onore e preservo la mia dignità".
Abu Bakr Siddiq (R.A.) non si è mai prostrato agli idoli. Una volta in una riunione del Profeta Mohammad (S.A.W.) e dei suoi Sahaba (Compagni), Abu Bakr (R.A.) disse:
"Non mi sono mai prostrato davanti a un idolo. Mentre mi avvicinavo all'età adulta, mio padre mi condusse in una camera di idoli (Kaaba). Suo padre disse: "Questi sono i tuoi grandi dèi elevati". Dopo aver detto questo, mio padre se ne andò per occuparsi di qualche altra faccenda, io mi avvicinai a un idolo e dissi: "Ho fame, puoi darmi da mangiare?" Non ha risposto, ho detto: "Ho bisogno di bei vestiti, me li dia". Non ha risposto. Gli ho lanciato sopra un sasso ed è caduto». Da allora in poi, Abu Bakr (RA) non è mai andato nella camera degli idoli nella Kaaba per pregare gli idoli".
Anche prima dell'Islam, Abu Bakr Siddiq (RA) ha ottenuto grandi valori, alta etica e buoni comportamenti all'interno della società ignorante. Era ben noto tra la gente della Mecca come leader sugli altri nella moralità e nei valori. Pertanto, non era mai stato scartato o criticato per alcuna carenza nella tribù dei Quraish.
La sua accettazione dell'Islam:
Abu Bakr Siddq (R.A.) ha accettato l'Islam dopo una lunga ricerca della vera religione. Infatti, Abu Bakr (R.A.) è stato il primo uomo a rispondere e credere nel Profeta Mohammad (S.A.W.). La sua immediata accettazione dell'Islam fu una conseguenza dell'incrollabile amicizia con il Profeta Mohammad (S.A.W.). Abu Bakr (R.A.) conosceva il Profeta (S.A.W.) come una persona sincera, onesta e nobile, che non è mai stato falso con le persone, quindi come potrebbe essere falso con Allah?
Quando Abu Bakr (R.A.) abbracciò l'Islam, il Profeta (S.A.W.) fu felicissimo, poiché Abu Bakr (R.A.) era una fonte di trionfo per l'Islam, grazie alla sua intimità con la tribù Quraish e al suo carattere nobile che Allah lo ha esaltato.
In effetti, Abu Bakr Siddiq (RA) aveva sempre dubitato della validità dell'idolatria e aveva pochissimo entusiasmo per l'adorazione degli idoli. Quindi, quando ha accettato l'Islam, ha fatto del suo meglio per attrarre altre persone ad esso. Presto Uthman bin Affan (RA), Abdul-Rahman bin Awf (RA), Talhah bin Ubaydillah (RA), Saad bin Abi Waqqas (RA), Al-Zubair bin Al-Awwam (RA) e Abu Ubaydah bin AI-Jarrah (RA) accorsero tutti per unirsi a Mohammad (SAW). Il Profeta (S.A.W.) una volta disse:
Il giorno in cui morì il profeta:
Quando il Profeta (S.A.W.) morì nell'11 AH (632 d.C.), molte persone, tra cui Umar bin Khattab (R.A.), si rifiutarono di credere che fosse morto. Ma Abu Bakr (R.A.), fermo come al solito, si rivolse alla moltitudine sconcertata e li convinse che Mohammad (S.A.W.) non c'era più e non c'era motivo per cui non dovessero riconoscere la sua morte.
È stato riferito da Ibn Abbas (R.A.) che quando il Profeta (S.A.W.) morì, Abu Bakr Siddiq (R.A.) uscì mentre Umar (R.A.) stava parlando alla gente. Abu Bakr (RA) gli disse: "Siediti O Umar", due volte, ma Umar si rifiutò di sedersi.
Abu Bakr (RA) ha detto:
"Per procedere, se qualcuno tra voi adorava Mohammad (S.A.W.), allora Mohammad (S.A.W.) è morto, ma se adoravate Allah, allora Allah è vivo e non morirà mai".
Primo califfo nell'Islam:
Dopo la morte del Messaggero di Allah (S.A.W.), Abu Bakr (R.A.) fu accettato all'unanimità come califfo. Tuttavia, aveva affrontato molte crisi dopo essere diventato califfo.
Imam Al-Dhahabi ha detto:
“Quando si diffuse la notizia della morte del Profeta (S.A.W.), molti gruppi di persone tra gli arabi apostatarono dall'Islam. Si sono opposti a pagare l'elemosina (Zakat). Abu Bakr Siddiq (R.A.) ha deciso di combatterli. Umar e altri gli hanno suggerito di astenersi dal combatterli, ma Abu Bakr ha detto: "Per Allah, se si rifiutano di pagare una corda che erano soliti pagare al tempo del Messaggero di Allah (S.A.W.), li combatterò per averla trattenuta".
Umar (RA) ha insistito:
"Come puoi combattere con queste persone anche se il Profeta (S.A.W.) ha detto: "Mi è stato ordinato da Allah di combattere la gente finché non dicano: Nessuno ha il diritto di essere adorato all'infuori di Allah, e chiunque l'abbia detto allora salverà la sua vita e la sua proprietà da me tranne in caso di violazione della legge, e i suoi conti saranno con Allah".
Abu Bakr (R.A.), ha ribadito:
“Per Allah! Combatterò coloro che differenziano tra la preghiera e l'elemosina (Zakat), poiché l'elemosina (Zakat) è un diritto obbligatorio da sottrarre alla proprietà (secondo gli ordini di Allah).
Poi Umar (R.A.) disse:
"Per Allah, non era niente, ma Allah ha portato sollievo ad Abu Bakr verso la decisione (di combattere) e sono venuto a sapere che questa decisione era giusta."
Abu Bakr (R.A.) ha alzato la bandiera della guerra su tutti i fronti. Il deserto non ha mai assistito, nemmeno durante la vita del Profeta (S.A.W.) stesso, a battaglie così stridenti come quelle che si sono verificate. Ma gli uomini che furono addestrati da Mohammad (S.A.W.) al riconoscimento della verità e alla totale sottomissione ad essa erano sinceri nei confronti di Allah nelle loro azioni. Hanno inferto all'idolatria un colpo che gli ha spezzato la spina dorsale e ha stritolato la sua anima finché non è svanita nell'oblio. Allo stesso modo scacciarono i romani dai confini. Hanno spezzato la spina dorsale degli apostati. Alcuni di loro tornarono nell'ovile dell'Islam e altri perirono allontanandosi da esso. In non più di pochi anni, l'Islam ha trionfato ed è stato visto e ascoltato (in lungo e in largo) mentre altre religioni erano sull'orlo dell'estinzione.
Compilazione del Sacro Corano:
Uno dei più grandi successi che Abu Bakr Siddiq (RA) ha reso all'Islam è stata la compilazione del Sacro Corano. A quel tempo, c'erano centinaia di memorizzatori che avevano memorizzato l'intero Corano tra i Compagni durante la vita del Profeta (S.A.W.), ma il Sacro Corano non era mai stato rispettato in forma di libro, sebbene la sua memorizzazione continuasse dopo la morte del Profeta (S.A.W.). Tuttavia, molti di quei memorizzatori erano stati martirizzati nelle varie battaglie che erano seguite dopo la morte del Profeta (S.A.W.). Di conseguenza, a Umar (R.A.) venne in mente che bisognava prendere provvedimenti per preservare il Corano intatto nella sua forma originale, contro ogni tipo di rischio, e vide che non era prudente dipendere esclusivamente da coloro che avevano affidato la sua memoria al cuore. Pertanto, ha esortato Abu Bakr (RA) a farlo scrivere sotto forma di un libro. Abu Bakr (R.A.) all'inizio esitò perché ciò non era stato fatto dal Profeta (S.A.W.) in persona. Tuttavia, dopo qualche discussione sull'argomento, accettò e nominò Zaid ibn Thabit (RA) per questo lavoro, Zaid (RA) esitò al pensiero di intraprendere un compito così importante, ma in seguito si fece coraggio e iniziò il lavoro. Zaid (R.A.) era la persona più capace ad essere accusata di questo perché aveva agito come un amanuense del Profeta (S.A.W.) e uno dei Compagni, che aveva imparato il Corano direttamente da lui.
Dopo che Zaid (R.A.) ha portato a termine il noioso compito e ha organizzato il Corano in un libro, ha presentato la preziosa raccolta ad Abu Bakr (R.A.), che l'ha tenuta in suo possesso fino alla fine della sua vita. Durante il califfato di Umar (RA), fu posto sotto la custodia della figlia di Umar, Hafsah (RA), che era anche la moglie del Profeta (SAW). Infine, ai tempi di Uthman (R.A.), quando diversi lettori iniziarono a recitarlo in modo diverso, il califfo ne fece fare diverse copie e le distribuì ai vari paesi che componevano il mondo islamico. L'edizione moderna del Corano è la copia Uthman, che è considerata lo standard a cui ogni altra copia dovrebbe conformarsi.
Luogo della sua morte e sepoltura:
Abu Bakr Siddiq (RA) è morto lunedì 22 di Jumada Al-Akhirah, 13 AH (23 agosto 634 d.C.) dopo aver sofferto di febbre per 15 giorni durante i quali ha dato istruzioni a Umar bin Khattab (RA) di guidare le preghiere. C'è una storia che accusa gli ebrei di avergli messo del veleno nel cibo, ma manca di autenticità. Quando Abu Bakr morì, aveva sessantatré anni e il suo califfato era durato solo due anni e tre mesi. Durante la sua malattia, pensava all'Islam e alla sua futura stabilità. Dopo essersi consultato con molti dei ben noti compagni del Profeta (S.A.W.), Abu Bakr (R.A.) ha deciso di conferire il califfato a Umar bin Khattab (R.A.).
Quindi chiamò Umar (R.A.) e gli consigliò su come guidare il suo popolo, terminando con queste parole:
"Se segui il mio consiglio, nulla di sconosciuto ti sarà più accettabile della morte; ma se lo rifiuti, nulla di sconosciuto sarà più spaventoso della morte."
Prima di morire, Abu Bakr (R.A.) ha restituito tutto ciò che aveva preso dal tesoro pubblico durante il suo califfato. Si dice che non abbia lasciato in eredità alcun denaro. Ha lasciato solo un servo, un cammello e una veste. I suoi ordini erano che dopo la sua morte l'indumento fosse consegnato al suo successore. Vedendolo, Umar pianse e disse:
Abu Bakr (R.A.) ha reso molto difficile il compito del suo successore".
Il suo aspetto fisico:
Abu Bakr (RA) era un uomo bianco magro con spalle sottili, viso magro, occhi infossati, fronte sporgente e la base delle sue dita era glabra. [Come sua figlia Aisha (R.A.) descrive l'aspetto fisico di suo padre Abu Bakr Siddiq (R.A.)]
Prestavolto nella trama:
Zohar Liba
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