Tumgik
#una aiello
diari0deglierrori · 1 year
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Ho aspettato troppo tempo
E adesso il tempo ci prende in giro
Ho aspettato un inverno
Adesso è il sole sul comodino
​Il mio motore è spento vieni a mettere benzina
Ti giuro che ti porto sulla strada in collina
Ti chiamo stellina, aspettiamo mattina
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brunopino · 6 months
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Aiello Calabro, una Regione pre girare. La puntata andata in onda su LacTv sabato 28 ottobre 2023
Clicca sull’immagine per vedere o rivedere la trasmissione
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me-soltanto-me · 1 month
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Ora, ora, ora, ora
Mi parli come allora
Quando ancora non mi conoscevi
Pensavi le cose peggiori
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Tredici ore in un letto
A festeggiare il mio santo
Il giorno dopo su un treno che mi portava a casa
Nessuno Mi aveva detto "devi tornare a scuola"
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L'atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Ora ora ora ora
Te la ricordi ancora
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Avevo il cuore malato
Ma tu non lo vedevi
Mi tenevo le pezze gelide dentro al petto
Ci tenevo a mostrarmi come un drago nel letto
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L'atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Ho visto foto di te
Il tuo compagno, una bambina
Poi quella casa l'hai finita
Dovevi portarci me
Dovevi portarci me
Sesso ibuprofene
Eh
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L'atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Aiello , ora 🎶
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diceriadelluntore · 2 months
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Storia Di Musica #314 - Susan Tedeschi, Live From Austin TX, 2004
Le storie di chitarre femminili di febbraio volevano sviluppare, lo ricordo per questo ultimo appuntamento, una questione che avevo sentito per radio (ho recuperato pure i particolare): durante la trasmissione Morning Glory di Virgin Radio, condotta da Alteria, alla domanda "quale sarebbe il tuo mestiere dei sogni" una giovane ascoltatrice scrisse "diventare una famosissima chitarrista, perchè non c'è ne sono". Alteria, che è anche musicista, ha subito cercato di smentire, ricordando Sister Rosetta Tharpe, la grandissima blueswoman e cantante gospel degli anni '30-'60 del 1900. Tuttavia, e alla fine di questo percorso che è sempre anche un'occasione per imparare qualcosa di nuovo, sono arrivato alla conclusione che, dal punto di visto della fama e della riconoscibilità, aveva ragione l'ascoltatrice, non c'è mai stata per gli indicatori appena descritti una chitarrista riconoscibile come Hendrix, Blackmore o Jack White, per citare tre chitarristi di epoche differenti. Allo stesso tempo, non vuol dire che non ci siano state chitarriste tecnicamente e musicalmente eccezionali, e le scelte di Febbraio 2024 sono solo un antipasto di un viaggio che lascerà deliziati chi vorrà continuarlo. Per concludere la carrellata, oggi vi porto a Norwell, Massachusetts, dove all'interno di una famiglia di origini italiani, i Tedeschi (che sono facoltosi, proprietari di una famosa catena di supermercato in tutto lo stato) nasce nel 1970 Susan. Sin da piccola è un prodigio nelle recite e a sei anni ha una piccola parte in un Musical itinerante che una compagnia locale porta in giro nella contea. Cresce in mezzo ai dischi, e per quelle strane ascendenze del gusto, si appassiona ai ritmi e alle atmosfere del blues. Susan Tedeschi frequenta il Berklee College, come Emily Remler (la prima protagonista delle storie di Febbraio) e si specializza in canto gospel e a 20 anni si laurea. Ne ha pochi di più quando fonda la prima Susan Tedeschi Band, con Adrienne Hayes, Jim Lamond e Mike Aiello che, dopo una fondamentale gavetta nel locali di Boston e dintorni, vengono notati da un musicista e produttore, Tom Hambridge (che vincerà nella sua carriera 7 Grammy Awards), che li mette sotto contratto per la piccola etichetta Tone Cool e produce il primo disco, che per scelta sua vedrà a luce solo a nome Susan Tedeschi: Just Won't Burn del 1998 è un grandissimo debutto, con la seconda chitarra di Sean Costello (uno dei più grandi talenti chitarristici di quegli anni, stroncato a 28 anni da complicanze della sua dipendenza dalla droga) che ha due hit da classifica in Rock Me Right e It Hurt So Bad, scritte con Hambridge. Il disco venderà tantissimo per un disco blues di una piccola etichetta, 500 mila copie, e porterà Susan Tedeschi a suonare per gente come John Mellencamp, B.B. King, Buddy Guy, The Allman Brothers Band, Taj Mahal e Bob Dylan. Nel 2003 apre quasi tutti i concerti americani del Licks Tour di un certo gruppo inglese, appena arrivato ai 40 anni di attività, i Rolling Stones, acquisendo una fama crescente, anche per le sue meravigliose qualità artistiche, che penso si esprimano al meglio nel disco di oggi.
È chiamata, per la terza volta, ad esibirsi per l'Austin City Limits, uno dei programmi musicali più famosi degli Stati Uniti, che trasmette un concerto dal vivo di 60 minuti sui canali della PBS, che è la televisione pubblica negli USA. Insieme a lei, William Green all'organo Hammond, Jason Crosby alle tastiere, violino e ai cori, Ron Perry al basso e Jeff Sipe alla batteria. Live In Austin TX esce nel 2004 ed è un delizioso esempio di classe e maestria musicale: la chitarra e la voce di Susan giganteggiano, senza mai strafare, ma lasciando evidenti tocchi di bellezza (tra l'altro vi invito a fare caso alla differenza che ha la sua voce quando canta e quando, quasi timida, ringrazia con un Thank You gli applausi). E la sua chitarra è una espressione di questa dolcezza: mai ossessiva, ma affilata e precisa, con assoli eleganti e morbidi, accompagnati da inserimenti degli altri strumenti. In scaletta pezzi del suo repertorio solista (It Hurt So Bad, la sofferta I Fell In Love, Wrapped In The Arms Of Another), altri scritti per lei (The Feeling Music Brings dal futuro marito Derek Tucks) ma soprattutto una meravigliosa collezione di cover, dove viene fuori il suo canto di impostazione gospel e tutto il suo talento: You Can Make It If You Try di Sly And The Family Stone, Gonna Move di Paul Pena, Alone di Tommy Sims (che produsse Streets Of Philadelphia di Bruce Springsteen), Love's in Need Of Love Today di Stevie Wonder e un suo cavallo di battaglia, sia su disco che dal vivo, Angel From Montgomery di John Prine, che è così strettamente identificata con Bonnie Riatt, altra grandiosa cantante e chitarrista, il cui testimone è preso da Tedeschi in questo senso. C'è il soul di Voodoo Woman di Koki Taylor, uno strumentale meraviglioso come Hampmotized e c'è la cover più bella e sentita di Don't Think It Twice, It's All Right di Bob Dylan: la versione originale del grande di Duluth era basata su un folk tradizionale, Who's Gonna Buy You Ribbons When I'm Gone?, e riprendeva un verso da una rielaborazione dello stesso brano fatta da Paul Clayton, che rititolò il brano Who's Gonna Buy Your Chickens When I'm Gone. Il brano ha una leggenda in sé: si dice che fu scritto da un giovane Dylan (il brano fa parte del leggendario The Freewheelin' Bob Dylan del 1963) preoccupato e "geloso" del fatto che la vacanza della sua allora fidanzata, Suzie Rotolo (che è la ragazza che appre nella copertina dello stesso disco a braccetto con lui), in Italia si stesse allungando troppo, immaginando quindi come sarebbe stato raccontare un litigio. In realtà come scrisse Nat Hentoff nel libretto originale (Hentoff è stato critico musicale del Village Voice per 51 anni) è probabilmente il primo degli innumerevoli "discorsi con sè" di Dylan, "un'affermazione che magari puoi dire per sentirti meglio… come se stessi parlando da solo". l'arrangiamento slow blues di Tedeschi è fantastico, con il violino e l'organo Hammond, e diventerà per anni uno dei momenti più attesi dei suoi concerti.
Concerti che saranno sempre il fulcro principale della sua attività, soprattutto dopo l'incontro, prima sentimentale e poi artistico, con Derek Trucks, altro chitarrista formidabile, erede della dinastia Allman Brothers, con cui formerà dal 2010 una Tedeschi Trucks Band, vincendo nel 2012 un Grammy con il disco Revelator. Una grande artista e un'altra grande chitarra da scoprire.
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camera209diariel · 3 months
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Il mio motore è spento , vieni a mettere benzina
Ti giuro che ti porto su una strada in collina
Ti chiamo "stellina" , aspettiamo mattina
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sophiamcdougall · 3 months
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saw your recent tags about italian pop music hyperfixation and remembered it was thanks to you i started listening to fabrizio moro. any other recommendations? i particularly like it when he does eighty syllables in a row with perfect metre without stopping for breath. loved your wylmere woods story btw
What a day-making ask! Thank you. And I sure have! Hmm, first of all, there are a few songs that I made translation videos for here -- you could do worse and they'll introduce you to the GOAT Franco Battiato. They're not fast but they sure are lyrically rich. You've probably already found 'Pensa' and 'Non Mi Avete Fatto Niente' but I have translations of them both here. If you like the latter you might like other Ermal Meta songs like Vietato Morire. If you particularly like that maximalist "words are for winners breathing is for losers" lyrical style (I do too,) you might also like Zen Circus, perhaps try Viva and L'amore è una dittatura.
'Viva' references Francesco Guccini, now a classic of leftist Italian folk-rock. So why not check out L'avvelenata, Cirano or Don Chisciotte (Yes, the last two are from the POV of Cyrano de Bergerac and a duet between Don Quixote and Sancho Panza respectively. Also more political than you'd think).
I'm sorry, I've tried, but I don't like J-ax young and hungry, I like him middle-aged and mournful and fucking around with pianos. (Intro ft. Bianca) Still all the words! in none of the space!
To bring it back to the present, Lamette by Rose Villain ft. Salmo is catchy as fuck and the lyrics (while rather ... Linkin Parky??) just come at you breakneck and relentless.
I love La Rappresentante di Lista, particularly the album 'My Mamma' particularly, Amare, Alieno and Religiosamente Eden and Sangue di Drago by Rancore
"Loving you is easy ... like hating the police": La tua canzone by Coez has not only a killer first line but a wonderfully epic video. I love how common duets and team-ups are in Italian music. If you like Diamanti you now have three new artists with extensive back catalogues to check out (Negramaro, Jovanotti and Elisa).
It's not particularly Fabrizio Moro-esque but everyone interested in Italian pop music has to see America by Gianna Nannini if only to see a girl doing "sexy bad boy" better than any man has ever done it. Also because 'America' is a metaphor for masturbation because ... because it just is.
I'm going to finish with Ora by Aiello, bisexual disaster anthem, famous for giving us the mystifying howled refrain "Ibuprofen sex!" which is how a lot of us found out that certain rare people experience longer lasting erections when they take ibuprofen, which one can only assume Aiello did not know was not an everyone thing. It's more poetic than I'm making it sound.
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diegoleivablog · 1 year
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Léon The Professional ( El Profesional ) Francia - 1994
Drama Policíaco - Neo Noir
Dirección:Luc Besson (Nikita) Guion:Luc Besson Música:Éric Serra (Nikita) Fotografía:Thierry Arbogast (Nikita) Actores:Jean Reno,Natalie Portman,Gary Oldman,Danny Aiello
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En Nueva York un Sicario Experto que trabaja para un Mafioso Italiano Deberá abrir su corazón para ayudar a una huérfana a vengar la muerte de su medio Hermano de 4 años.
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Léon (Jean reno) es un experto profesional eliminando personas, cumple a cabalidad cada detalle de sus misiones, es el protegido de un arquetipo mafioso Italiano Neoyorquino, dueño de un restaurante italiano de la ciudad (Danny Aiello)
León se mueve como un espectro fantasmal a la hora de realizar sus misiones,nadie lo ve llegar y tampoco lo ven irse, es una sombra que acecha sus objetivos,es un sicario que pareciera un artista que nació solo para matar,al ser un personaje muy solitario, monótono,tímido analfabeto y asocial pareciera estar alejado de toda conexión emocional, pero es que en apariencia cuando no está armado pareciera que es un tipo común y corriente y precisamente ese perfil retraído es lo que en mi opinión personal, vio en el Mathilda (Natalie Portman )
Mathilda vive con sus hermanastros, su madrastra y su "Padre" todos con el perfil de desapego total entre ellos mismos, "Padres" desinteresados por el bienestar familiar, cada uno hace lo que quiere, excepto matilda, que es literalmente el trapo del hogar,víctima de violencia y abandono, ella encuentra refugio en la soledad y en el cigarro, algo que hace a escondidas, un día mientras fumaba y pasaba el rato, le habla a su vecino, con la clara intención de crear una interacción necesaria para ella misma,su vecino no es nada más ni nada menos que Léon. Y es ahí donde comienza esta apasionante historia.
La primera interacción entre Léon y Mathilda es la Base de su relación, una Joven víctima de Abuso y falta de atención,inclinada por el vicio y la soledad, pidiendo ayuda y protección a gritos, se encuentra a Leon, víctima de su trabajo, temerario pero al igual que Mathilda él igualmente es una persona solitaria que pide a gritos algo de interacción, que cuida a una planta como si se tratara de un familiar muy querido y postrado en una cama, La planta es lo único que parece tener una conexión emocional con el
Para Mathilda en cambio su única conexión emocional es su pequeño Hermanastro de cuatro años, que ve en mathilda, el ejemplo materno de cariño y atención que un niño como él precisamente necesita y que será el motivo de venganza de Mathilda y el argumento central de la película.
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La presentación del villano es como si se tratara de una escena de STAR WARS con Darth Vader en la forma en que se mueve y cada movimiento que hace él, pareciera salido del Ballet, muy operístico y coordinado, lo mismo pasa en esta ocasión con Norman Stansfield (Gary Oldman) Que es Agente de la DEA y cuya personalidad y excéntrico comportamiento junto a un dudoso medicamento que consume, hace que estalle en cólera y respaldado por sus otros colegas y equipo de la DEA asesina a toda la familia de Matilda, incluyendo a su inocente y pequeño hermano de solo cuatro años.
La escena del asesinato de la familia de Mathilda es muy macabra me hace pensar en la escena del asesinato en la plaza del pueblo en Grupo Salvaje (1969) del Maestro Peckinpah, y es que acá el Psicópata de Stansfield no respeta ni mujeres ni niños, además Besson utiliza también el recurso de cámara lenta para sus muertes a lo Kurosawa y eso le da aún más dramatismo y dolor a las muertes. Por obra del Guion Mathilda no debe estar presente en la escena de las muertes ya que sería ella quien tomaría venganza de ese cruel acto, venganza por la familia, un motivo que Bresson reutilizaría en 2011 con la Colombiana Reboot fallido del Personaje de Mathilda.
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Cuando Léon Acepta darle una mano a Matilda es a mi parecer, la mejor Escena de la Película, tiene mucha carga de tensión y suspenso, ya que cuando Matilda pasa por su departamento ve de reojo lo que sucedió, inmediatamente imaginó lo peor para su hermano pero eso no la destruyó y se dirige como lo tenía planeado en la escena anterior al departamento de Léon por el encargo que Matilda le prometió.
Mathilda se apresura a tocar el timbre de Léon y éste no contesta a su llamado, Matilde le insiste, mientras un detective de la DEA vigila en el pasillo lo que está sucediendo, algo que para él, le parece muy sospechoso, nosotros como espectador esos segundos que demora Léon en abrirle la puerta a Mathilda son eternos y tortuosos, pero para Léon es claro lo que sucederá a futuro con el, PROBLEMAS, ya que la acción de Léon traerá consigo enormes consecuencias tanto peligrosas como afectivas, ya que desde el momento en que Léon le abre la puerta a su departamento a Mathilda, este no solo le salva la vida a la joven, sino que se responsabiliza inmediatamente de su futuro.
A medida que avanza la trama, vemos como Mathilda se instala en el departamento de Léon, como ella convive con este Hombre, que a principio, se muestra lejano y duro, pero hospitalario y bondadoso,conocemos a un Léon Empático y gracioso que hace reír a Mathilda, sobre todo inmediatamente después de lo ocurrido con su familia, Léon parece un hombre con una coraza impenetrable pero no indestructible, le enseña a regañadiente a Mathilde, como ser un buen Profesional o un sicario como los conocemos en LATAM, ellos pasan el tiempo viviendo momentos de calidad entre ellos, como afianzan su cariño el uno por el otro y como pasan a ser un solo equipo, a pesar de que Mathilda tenga actitudes infantiles y claro porque es una niña.
Mathilda descubre dónde trabaja Stansfield y realiza un plan ingresando al depto de la DEA con la intención clara de eliminarlo y así cobrar venganza, pero todo se complica cuando Stansfield la descubre y a punto de eliminarla a ella, él cambia de opinión inmediatamente después de enterarse de que un compañero de la DEA muere asesinado en un ajuste de cuentas, ya se imaginaran quien fue y si... fue Léon, quien inmediatamente también va al rescate de Mathilda al depto de la DEA y con eso el comienzo del fin.
Stansfield se entera de la identidad de LÉON y reúne a toda la policía de la ciudad ,fuerzas especiales y también a la DEA solo para atraparlo en su depto, Leon reúne todo su armamento y habilidades Léon combate para salvar a Matilda y hacer de su venganza algo definitivo y propio en la vida de el .
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Comentarios Personales
Los cinco minutos Finales de la película me parecen desgarradores y sin intención de contar detalladamente el final, ya que no me gusta spoilear las películas, solo quiero comentar algo que todos piensan de la relación de Léon y Mathilda. Si bien vemos a los personajes muy cercanos luego de conocerse y convivir un poco más, no es para nada romántico ni sentimental su interacción ya que esta especie de idilio, es más bien una fantasía en un cuento peligroso y suburbano, Mathilda necesitaba una figura Paterna, amor y protección y Léon le entregó eso, además de valiosas lecciones , Léon era un hombre solitario sin cariño ni atención, como un perro que recoges de la calle pese a ser extremadamente peligroso, Léon no representaba un peligro emocional para Mathilda, todo lo contrario, eran dos personas perdidas en la soledad y cuando se encontraron pasa lo que pasa cuando encuentras a alguien que quieres o amas mucho (Como perdidos en Tokio- 2003). Como el cariño a un Padre, Una Madre, un Hermano, un Amigo o un Mentor.
La escena final con Sting de fondo tocando Shape Of My Heart me hace creer que existe un mañana, luego de ver a Mathilda establecerse y crear Raíces con una importante presencia y figura de Léon, me llena de nostalgia, ya que al igual que la letra de la canción de Sting que habla de la suerte, del destino y del Azar, para delante no sabremos nada, pero el Hoy, sí que nos tiene una oportunidad para vivir.
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versosdelinsomnio · 1 year
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¿PERTENEZCO AQUÍ?
Vivo en esta época
Pero pertenezco a otra
Pertenezco a la época en donde las cartas de amor
Se escribían a la luz de las velas
En donde bailar vals en cualquier momento, hora y lugar
No era visto como un acto de locura
Bajo la mirada de personas que decían -: “miren que románticos”
En donde las palabras si tenían valor y peso
En esa época donde la mentira aun no se disfrazaba de la verdad y la verdad no era mal vista por la sociedad
En donde la sociedad se regia por valores y no por placeres
En esa época donde los sentimientos no se discutían por mensajes de textos
Donde el amor era real no como aquí que se volvió un
“Libre albedrío amoroso”
Que hermosa época donde la intensidad e interés no era vista como algo malo
Donde la música tenia letras dignas de ser dedicadas
No estoy cómodo aquí
Pertenezco a la época donde si algo se rompía se reparaba
No se tiraba a la basura
No estoy cómodo
No puedo estarlo, si sigo aquí es porque supe adaptarme
Soy observador y mi instinto me ayudo a sobrevivir
En una época en donde claramente no encajo
Ni a la cual quiero pertenecer.
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likarotarublogger · 2 years
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È Viva Santa Candida l’evento molto gradito da tutti coloro che amano l’isola Ventotene.
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Perché Santa Candida è l'emblema dell'Accoglienza di Ventotene
Santa Candida, una donna, raccolta dal mare e diventata la patrona di Ventotene. La festa patronale di Santa Candida è stata insignita, dal Ministero del Turismo, del riconoscimento speciale di "Patrimonio d'Italia per la tradizione" nel 2011.
"La leggenda racconta che nel IV secolo, durante la persecuzione dei cristiani, Cartagine venne rasa al suolo e una giovinetta di nome Candida, insieme ad altri cristiani, venne deportata a Roma, torturata e marterizzata a Ponza. Il suo corpo fu gettato in mare e ritrovato il 20 di settembre a Ventotene, presso la cala del Pozzillo. Nel 1774 i Borbonici edificarono la chiesa e la intitolarono a suo nome, quale Santa Patrona dei pescatori e degli agricoltori. " (da VisitLazio).
La festa di Santa Candida è dunque l'emblema dell'accoglienza. Pescatori e agricoltori di Ventotene accolgono una giovinetta e l'accettano come loro patrona è già tutto dire. La festa patronale rafforza questa virtù isolana.
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La mattina presto della stessa giornata, si aprono i ristoranti, e le case degli isolani, persino il forno del paese, e tutte le persone che sono sull'isola, in corteo, accompagnati dalla banda cittadina, si fermano per fare più volte colazione iniziando proprio in piazza chiesa dove Rosella e Davide Gargiulo insieme con altri amici hanno organizzato una tavola con i prodotti locali per colazione. Il corteo prosegue verso l'hotel
‘Isola Bella’ dove ci sono abbondanti colazioni per circa 300 persone...ma la cosa più spettacolare è la bella vista sul mare . Colazione si fa anche agli altri ristoratori dell’isola: antico forno Aiello, Il Giardino, Parata Grande, privato anche piccola colazione offerta da Candida Silvestri in memoria della sua mamma deceduta anni fa subito della processione di Santa Candida ) ,Bar Verde ,Terrazza Mimi …
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A mezzanotte i fuochi d’artificio in porto nuovo è una cosa importante per tutti … La festa finisce il 21 settembre al mattino quando la nave parte per Formia ancora si sente la voce Viva Santa Candida !
È come si forse anno nuovo per tutti …sento il ​​mio cuore spezzarsi quando me ne vado… mi dispiace tanto lasciare quest'isola..soprattutto visto che il 21 settembre è il mio compleanno che poi festeggio qui con tutti amici da 10 anni è più bello della mia vita. Elena
Viva Santa Candida.
L’articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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dominousworld · 2 years
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Ognuno è una casa a quattro stanze
di Giuseppe Aiello C’è un proverbio indiano che dice che ognuno è una casa con quattro stanze, una fisica, una mentale, una emotiva e una spirituale. La maggior parte di noi tende a vivere in una stanza la maggior parte del tempo, ma a meno che non entriamo in ogni stanza ogni giorno, anche solo per tenerla in ordine, non possiamo essere una persona completa. Ognuno è una casa a quattro stanze
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Poesie e racconti di Antonio Aiello
L'autore Antonio Aiello presenta agli amici di "Dialoghi da bar" due sue pubblicazioni: la silloge "Le mie Americhe" (sott. Poesie percorse dall'estro e dal gusto di descrivere e narrare meraviglie) e la raccolta di racconti "Una meraviglia che basta e... avanza" (sott. Delizie e tormenti sorprendenti, arguzie scanzonate, inquietudini infinite).
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brunopino · 12 days
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Aiello ad Litteram, l'antologia che parla di Aiello e degli Aiellesi
Aiello ad litteram. scritti, ricuordi e cartoline, curata da Gisa Guidoccio e Bruno Pino ed edita da Officine editoriali da Cleto per conto della biblioteca comunale comunale di Aiello Calabro, è una antologia di 376 pagine che propone estratti di pagine di storia del paese e anche del circondario, poesie e brani di libri, autori, alcuni grandi e importanti, altri meno conosciuti ma non meno…
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Trovato morto in canalone anziano scomparso nel Cosentino
(v.”Anziano scomparso nel cosentino…” delle 18:26) E’ stato ritrovato cadavere, in una zona impervia del comune di Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, l’uomo di 75 anni, del posto, scomparso dalla tarda mattinata di ieri dopo essere uscito di casa per andare in cerca di asparagi.     L’anziano, che era alla guida della sua automobile è precipitato per circa 70 metri andando a finire…
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kalabriatv · 2 months
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La Sinagoga di Serrastretta
L’unica sinagoga ebraica attiva in Calabria si trova a Serrastretta (CZ) ed è guidata da una donna, Barbara Aiello, unica rabbina in Italia. Suo padre, reduce della terribile esperienza del campo di concentramento, prima di passare a migliore vita, consigliò a Barbara di fare qualcosa per gli ebrei in Italia. Ella fece gli studi per diventare rabbina e fu ordinata nel 1999 e nel 2006 aprì la…
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Nella diversità vi è la ricchezza
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Oggi, 1° marzo è la giornata contro le discriminazioni e a tal proposito vi vorrei proporre una poesia che ho trovato su internet e ho proposto all'interno del constest poetico del mio amico regista Corrado Calda durante il primo lockdown
Nella diversità vi è la ricchezza,di idee,di pensieri,di azioni.
Trovo colui che è da me differente una miniera nuova da esplorare e a cui attingere.
Non mi spaventa il confronto, piuttosto l'indifferenza e la superficialità.
Non mi spiace il diverso,ma piuttosto colui che copia e plagia gli altri.
Le pietanze più deliziose, sono quelle che hanno ingredienti ben amalgamati e armoniosi tra loro.
L' insieme dei colori rende tutto più bello e luminoso.
Le melodie più sublimi sono esse stesse un insieme di note meravigliosamente suonate.
Applico la stessa regola alle persone.
Siamo ognuno note,colori,ingredienti. Insieme possiamo essere capolavori di musica,quadri bellissimi,pietanze squisite.
Dobbiamo solo imparare ad ascoltare con attenzione, a guardare meglio e a parlare con la giusta moderazione.
Insieme possiamo essere capolavori unici. Soprattutto,mai prendere per scontato nulla, nè un solo istante del nostro vivere. Mai prendere per scontati gli altri,anche quelli meno interessanti. Mai prendere per scontato quello che abbiamo,apprezziamolo ora,perchè forse domani non lo avremo.
Giuseppe Aiello
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londranotizie24 · 2 months
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Youth mental health, il 28 febbraio round-table promosso da Il Circolo
Di Pietro Nigro La Round Table on Navigating Youth Mental Health, promossa da Il Circolo con Italian Medical Society e Dottore London si terrà il 28 febbraio all'Istituto Italiano di Cultura. Youth mental health, il 28 febbraio round-table promosso da Il Circolo All’indomani del periodo di pandemia Covid, la salute mentale dei ragazzi adolescenti, costretti a chiudersi in casa per mesi, a tenersi in contatto con la scuola e con gli amici solo attraverso la tecnologia (cellulari e pc) è diventata più fragile. L’insicurezza che ne consegue diventa di difficile gestione sia per i giovani stessi che difficilmente tendono ad aprirsi anche con quelle persone adulte che sarebbero in grado di aiutarli, sia per gli stessi genitori che, proprio in conseguenza di ciò, faticano a capire come gestire la situazione difficile che i loro figli stanno affrontando. Ed è proprio dall’esigenza di fare chiarezza su un tema così delicato, e per essere d’aiuto, nasce la Round Table on Navigating Youth Mental Health, promossa da Il Circolo Italian Cultural Association in collaborazione con Italian Medical Society of Great Britain e Dottore London. Mercoledì 28 Febbraio a partire dalle 18.30 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra (in Belgrave Square), ci sarà una serata dedicata a questo argomento così attuale e delicato, rivolta essenzialmente alle famiglie in cui c’è almeno un ragazzo adolescente che ha bisogno di essere preso per mano e accompagnato in maniera amorevole e intelligente fuori dal tunnel in cui sente di trovarsi, senza riuscire ad intravedere una via d’uscita. Ne abbiamo parlato con Simona Spreafico, Presidente de Il Circolo, piccola charity molto attiva nella comunità italiana, perché ha come scopo quello di divulgare la cultura italiana in UK. “Stiamo cercando di raccogliere fondi, ma dopo la Brexit, dopo il Covid, è un lavoro molto difficile… Cerchiamo di raccogliere fondi destinati a borse di studio per aiutare i giovani, i ricercatori o per promuovere la cultura italiana in UK… Il tema della mental health è molto delicato, ci abbiamo dedicato l’edizione 2023 di un concorso letterario rivolto a ragazzi dai 18 anni in su, che organizziamo ogni anno, da tre anni”. Il concorso si chiama Match Point: nato nel 2022 col suo titolo originale, nel 2023 è diventato Match Point-Di cosa hai paura, mentre l’edizione 2024 (aperta lo scorso 20 Febbraio) sarà Match Point-Futuro o no? Una possibilità, per chi partecipa, di aprirsi al mondo ed esprimere ciò che ha dentro, con il desiderio, il bisogno e la possibilità di chiedere aiuto. E per fare le cose sul serio, sia Italian Medical Society of Great Britain che Dottore London hanno messo in campo alcuni tra i loro nomi migliori, che hanno subito sposato volontariamente l’iniziativa e porteranno il loro significativo contributo alla roundtable: Chiara Colonnelli e Francesca Tagliente (Consultant Child and Adolescent Psychiatrists) e Virginia Veruma (Specialist Clinical Psychologist). A moderare la serata Lorenzo Gragnani, Presidente di Italian Medical Society of Great Britain, e Stefano Di Rico, Youth Mental Health Campaigner e YoungMinds Activist. “L’evento – ci spiega Di Rico – è rivolto ai genitori di bambini piccoli e adolescenti. L’attuale sistema di supporto per la salute mentale nel Regno Unito non è adatto allo scopo, con i giovani che aspettano settimane, se non mesi, per ricevere supporto. Questo evento avrà lo scopo di esaminare cosa possono fare i genitori per sostenere i propri figli, individuare i segnali e accedere al supporto”. “In più – aggiunge Simona - abbiamo stanziato due borse di studio di 2000,00 pounds l’una, che sono state assegnate il 7 dicembre nell’ambito della premiazione de Il Circolo Youth Mental Health Award tenutasi in Ambasciata in concomitanza con la premiazione di Italy Made Me. Le studentesse premiate si chiamano Luisa Fassi ed  Eleonora Aiello e saranno presenti anche loro il 28 Febbraio. Sponsorizziamo anche lo spettacolo teatrale Hide and Seek, saremo lì il 19 Marzo con Stefano Di Rico e Luisa Fassi (che come ricercatrice si occupa di social media) con una Q&A session”. Insomma, tanta carne al fuoco per non perdere di vista l’obiettivo finale: non smettere mai di parlare di un problema così delicato che attanaglia i più giovani, per trovare il modo di aiutarli, per non farli sentire soli. Riuscire ad aprire una breccia nell’animo degli adolescenti è un compito davvero arduo, i giovani tendono a parlare molto tra loro, nella loro sfera sociale (dove però si parte tutti alla pari) e pochissimo con la generazione più adulta, che forse qualche strumento in più per aiutarli è in grado di trovarlo. La serata sta registrando molte adesioni, quasi sold-out, ma chi vuole partecipare può ancora andare sulla pagina web https://www.ilcircolo.org.uk/events/round-table-on-navigating-youth-mental-health/ e compilare il form. La partecipazione è gratuita. Ne vale davvero la pena.   ... Continua a leggere su
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