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#viaggio esoterico
oltreilvelodimaya · 2 years
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SIGNIFICATO ESOTERICO  E NUMEROLOGICO DEL NUMERO 22
Archetipo il Creatore, l’energia segue il pensiero
e il film della vita anima i tuoi disegni.
Dorme l’angelo nella pietra
in attesa che il guardiano spezzi il sigillo.
dall’abisso sorge il suono,
il segreto della luce
è occultato nella materia.
    Chiarosensenzia
MESSAGGIO
TU SEI  SEI L’ARCHITETTO DELLA TUA VITA.
POTRESTI SEMBRARE ECCENTRICO O STRAVAGANTE MA IN REALTA HAI IL POTERE DI SENTIRE SULLA TUA PELLE LA VOCE DELL’UNIVERSO.
FIDATI DEL TUO DONO E POTRAI RAGGIUNGERE L’ILLUMINAZIONE SPIRITUALE.
Il significato del numero 22 è legato allo sviluppo dell'eredità, delle idee spirituali e del servizio disinteressato, inoltre, ha una correlazione con la pace e l'armonia. I nati in questo giorno sono leader, idealisti e costruttori innati con una grande capacità di espressione in aree pratiche.
Se ti senti molto vicino a questo numero, continua a leggere questo articolo.
Significato del numero 22 nella cabala e nella smorfia napoletana, la sua numerologia e il suo simbolismo.
Il significato del numero 22
Il significato numero 22 è legato alla capacità di vedere un obiettivo, di raggiungerlo e alla forza per riuscire a portarlo a termine. I piani a lungo termine richiedono una mentalità forte e uno spirito combattivo che non si spezzi facilmente, oltre che un equilibrio tra azioni e pensieri, che forniscono efficacia.
Il numero 22 rappresenta la capacità di poter ottenere ciò che viene proposto, unendo gli strumenti corretti con gli sforzi necessari per ottenere il miglior beneficio e anche il miglior risultato.
Il significato numero 22 è legato all’ambizione, alla sicurezza e alla disciplina, questo rende le persone vicine a questo numero determinate a completare passo dopo passo tutte le tappe del proprio viaggio verso il raggiungimento dei propri desideri.
Dal punto di vista spirituale ed esoterico il numero ventidue è un simbolo di luce, armonia e collaborazione. In questo senso, il 22 significato è positivo e porta un'energia nuova e luminosa nella tua vita.
Le persone vicine a questo numero hanno grande affidabilità, responsabilità e onestà, per loro è essenziale che tutto ciò che si propongono di fare abbia una base solida. Affinché la loro spiritualità rimanga stabile, dovrebbero imparare a controllare i loro pensieri, specialmente quelli che controllano il loro subconscio.
Il numero 22 è un invito per molte persone a mantenere una mentalità positiva, poiché in questo modo si riuscirà ad ottenere successo nella vita. Al contrario pensieri negativi portano negatività e ostacoli da superare.
Numerologia 22
La numerologia 22 ha una vibrazione molto potente, poiché è un numero maestro ed un simbolo di realizzazione, illuminazione, saggezza e benessere sociale.
Questo significa che le persone molto vicine al numero 22 cercheranno sempre di ottenere risultati tangibili e stabilire una grande quantità di ricchezza materiale. Anche se la lezione del numero 22 è quella di riuscire a sostenere disinteressatamente varie organizzazioni e gruppi con le proprie risorse e il proprio impegno.
Coloro che sono protetti da questo numero hanno un grande senso di giustizia sociale, difendono i diritti umani e sociali in qualsiasi situazione o entità, anche al di sopra dei propri interessi. Hanno un'innata capacità di guidare gruppi e consigliare chiunque ne abbia bisogno, inoltre sono grandi mediatori e conciliatori.
I gruppi di lavoro delle persone vicine al numero 22 avranno sempre successo, poiché la loro determinazione e perseveranza saranno contagiose e tutti si uniranno per raggiungere il bene comune. Tuttavia, dovrebbero stare attenti a non diventare troppo dispotici, a non perdere il controllo e a non diventare tiranni.
Significato della cabala numero 22
Nella Kabbalah o cabala numero 22 è legato al ritorno, ovvero a tutti coloro che ritornano dopo essere caduti e proseguono per la loro strada, senza lasciarsi superare da ostacoli o difficoltà. Allora, il 22 significato ti dice che la forza è con te e puoi affrontare qualunque cosa ti capiti.
Dal punto di vista del piano spirituale, il numero ventidue è enigmatico davanti alle leggi eteree; sul piano mentale, per la sua credulità, audacia e incoscienza, può entrare in momenti o periodi di ignoranza, errore e pericolo; Sul piano fisico, può essere sconsiderato, stravagante, vanitoso e soffrire di manie di grandezza.
L'assioma trascendente del numero 22 è "La mia anima non entra nel tuo segreto, né la mia nave entra nel tuo porto", cioè i problemi o le situazioni degli altri non ti riguardano.
In generale, le persone molto vicine a questo numero non dovrebbero lasciarsi guidare dall'indiscrezione perché non otterranno buoni risultati.
E’ importante non dubitare di quello che si vuole fare o delle proprie qualità, poiché questo limiterà il proprio modo di essere e si smetterà di fare cose che sono veramente importanti per il proprio benessere. Inoltre, ricordare di aiutare il prossimo sarà un modo per nutrire la propria anima e il proprio spirito.
Significato del numero 22 nella Bibbia
Il significato numero 22 dal punto di vista biblico può essere interpretato riferendosi all’esistenza delle coppie.
Nel mondo tutto ha il suo opposto come nel caso del bianco e del nero o del maschio e la femmina.
Tutto ha un suo opposto e l’unica esistenza che non vive in coppia è colui che ha il potere divino di governare, giudicare, perdonare, benedire e rimproverare tutti coloro che sono nati sotto la sua volontà.
Significato del numero 22 nella smorfia napoletana
Il numero 22 smorfia napoletana è associato alla figura del matto (“o pazzo”), una persona poco sana di mente o che viene definita tale per il suo folle modo di comportarsi.
Questo numero, in genere non ha particolari significati esoterici, ma rimane strettamente legato alla pazzia, alle difficoltà umane e a qualcosa che è fuori dal convenzionale.
Inoltre, nella smorfia napoletana il numero ventidue assume altri significati, come quello di uomo vittorioso che fa ben sperare in una rivalsa e nella capacità di creare qualcosa di nuovo. Il numero 22 è infatti legato al significato di amore in quanto forza generatrice.
Significato angelico del numero 22
Se vedi spesso il numero ventidue e ti senti sopraffatto perché non trovi in questo alcun senso, tieni presente che si tratta dei tuoi angeli che stanno cercando di comunicare con te.
Il 22 significato angelico è legato alla forza e alle conquiste, porta in sé le energie necessarie per realizzare i sogni più profondi e i desideri più intensi. Con questo numero, quindi, i tuoi angeli, ti stanno dicendo che presto li raggiungerai. Accogli il 22 significato come un segno positivo e di fiducia verso il futuro che ti attende: hai tutto ciò che ti serve per avere successo.
Questo numero rappresenta anche la diplomazia e gli angeli vogliono dirti che attraverso questa abilità innata sarai in grado di completare con successo le tue ambizioni. Inoltre, rappresenta l'equilibrio e l'armonia, quindi non scoraggiarti se ci sono cose o situazioni che creano uno squilibrio nella tua vita, gli angeli vogliono dirti che questi saranno risolti e tutto si equilibrerà e sarà di nuovo in armonia.
Gli angeli stanno cercando di invogliarti a fidarti di più dei tuoi istinti e delle tue emozioni e ad ascoltare di più il tuo cuore.
Inoltre, vedere spesso il numero 22 è il segno che quello che stai vivendo è un buon momento per iniziare a sviluppare il tuo senso del dovere e la filantropia, qualunque cosa tu decida di fare si manifesterà.
Significato del numero 22 in amore
Le persone molto vicine al numero 22 si divertono ad innamorarsi e ad amare e si assumono un impegno mentale quando si trovano a vivere una relazione di coppia.
Inoltre, le persone vicine a questo numero forniscono l’armonia e l’equilibrio necessari per generare la pace che ogni coppia cerca e la loro onestà si manifesta anche quando sentono che l’amore è stato perso, lasciando andare la persona accanto a loro.
Vedere il numero 22: cosa significa?
Se vedi spesso il numero 22, non devi preoccuparti, è il modo in cui il cosmo sta cercando di manifestarsi davanti a te.
Quando vedi il numero ventidue davanti a te, può significare che è arrivato il momento di mettere in pratica tutto ciò che hai imparato in precedenza. Il momento difficile che stai attraversando è un modo per evolverti, cioè per arrivare al livello successivo nell'area in cui stai affrontando il problema.
La presenza costante di questo numero può essere un modo degli angeli di invogliarti ad essere più cauto e misurato nelle situazioni che si presentano.
Dal momento che il ventidue rappresenta l'ambizione e l'attrazione di forze considerate da molti come sovrumane. Queste forze ben dirette possono portare al successo, ma se non adeguatamente controllate possono portare al disastro totale.
L’universo cerca di incentivarti attraverso il numero 22 ad utilizzare le tue abilità e conoscenze in modo da poter raggiungere il successo nello sviluppo dei tuoi progetti o obiettivi, molto prima di quanto pensi.
Inoltre, può essere il segnale che devi iniziare qualcosa da zero, cioè prendere quelle idee che circolano così tanto nella tua mente e trasformarle in realtà. Il numero 22 è un simbolo di piani e ideali di un altro livello.
Punti di forza del numero 22: unicità, creatività, sensibilità, analisi, organizzazione, praticità, leadership, dinamicità
Debolezze del numero 22: senza scopo, fanatismo, frustrazione, nervosismo, indifferenza, loquacità
Affinità con il numero 22: ottima con il numero 4
Archetipo il creatore
Virtù efficienza
vizio intolleranza
Numero maestro
Extrasenso Chiarosenzienza
Colore ORO
e ricordati che ogni cosa in torno a te parla di te perchè tu lo hai creato ciò che sta intorno a te.
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inzaghismo · 2 years
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non sono pronta per questo viaggio esoterico
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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“Due minuti d’inferno” di Giorgio Attanasio
Marco, brillante debunker romano  “Due minuti d’inferno” di Giorgio Attanasio edito da La bussola è un mix sapiente di elementi che l’autore è riuscito ad amalgamare perfettamente per rendere la lettura un viaggio unico dal ritmo incalzante. Nel testo c’è tutto ciò che può ammaliare il lettore: si parla di magia, esoterismo, spiritualità, ma anche di temi molto attuali che riguardano innanzitutto i nuovi “valori” della nostra società. Il protagonista del romanzo, Marco, è un debunker romano, uno smascheratore di bufale, che, durante un talk show, si trova coinvolto in una serie di eventi travolgenti, che lo catapulteranno in un incubo a occhi aperti. Ringrazio Giorgio Attanasio per questa bella intervista attraverso la quale siamo riusciti a cogliere tanti aspetti della sua vita e del suo carattere e, ovviamente, del suo entusiasmante romanzo “Due minuti d’inferno” “Due minuti d’inferno” di Giorgio Attanasio Salve Giorgio, lei è nuovo ai lettori di Cinquecolonne, ci può raccontare brevemente cosa fa nella vita e quali sono le sue passioni oltre alla scrittura? Salve a lei. Per professione faccio il Tecnologo Alimentare, ovvero quel professionista che progetta, studia o controlla prodotti alimentari. Attualmente vivo a San Giorgio del Sannio, una piccola cittadina in provincia di Benevento con mia moglie Manuela, tre figli, Carlo, Chiara e Francesca ed una gattina di nome Sally. Sono una persona calma ma decisa. Poco incline a compromessi ma sempre aperto a ogni discussione e ad ogni nuova idea. Mi piace viaggiare scoprire nuove storie e soprattutto nuovi misteri. Amo suonare la tastiera e sono appassionato di Lego. “Due minuti d’inferno” è il suo romanzo d’esordio ed è un thriller. La scelta del genere è stata per lei chiara fin dall’inizio? Se sì, perché? C’è stato un evento o un pensiero che l’ha fatta propendere per questa scelta? L’idea di Due minuti d’inferno nasce da un sogno nel quale mi sono ritrovato in prima persona in quella che poi è diventata una delle scene forse più terrificanti del romanzo. Ricordo ancora di essermi svegliato sudato e con il cuore che batteva all’impazzata. Ebbi la necessità di accendere immediatamente la luce. Sentivo ancora sotto pelle il terrore e nella mente una riflessione molto profonda. La volontà di dare forma a quell’esperienza non poteva non passare attraverso la realizzazione di un thriller nel quale raccontare anche lo stesso incubo vissuto. Il protagonista del suo romanzo, Marco, è un fermo oppositore di maghi, magia ed esoterismo. Solitamente, in molti dei personaggi, c’è sempre un po’ dello scrittore che li ha creati. C’è qualcosa in Marco che le assomiglia o che la attrae? No. Direi che io e Marco abbiamo ben poco in comune. Lui è un concentrato di tutte quelle caratteristiche che la nostra Società considera “vincenti”: è benestante, di bella presenza, colto, affascinante e soprattutto spregiudicato e diretto. Ama sé stesso quasi quanto il suo impegno a smascherare tutto ciò che di spiritualistico o esoterico possa essergli presentato come tale. Ed inoltre è apparentemente privo di “pietas umana”. Io sono soprattutto un uomo che ama la propria famiglia e che ritiene fondamentale quella stessa riflessione sociale che prima di me hanno fatto grandi uomini e grandi pensatori. Io credo che, a differenza di Marco, l'uomo dovrebbe tornare a considerare sé stesso al di sopra delle cose che possiede. Infatti, l’uomo è innanzitutto un principio spirituale e non un contenitore da riempire. La scrittura è sempre stata la sua passione. C’è un tema, un argomento, un pensiero se non addirittura un’ossessione che è sempre presente nella sua scrittura anche se in maniera velata? Ossessione direi sicuramente no. Per adesso, però, c’è un “fil rouge” per nulla velato che unisce almeno tre romanzi: “Due Minuti d’inferno” che è quello di esordio ed altri due che sono in lavorazione: il concetto del Bene e del Male e il loro essere spesso molto più intrecciati ed in equilibrio di quanto si possa immaginare. Un altro tema che spesso amo riportare nelle mie storie è quello della voluta commistione tra realtà e finzione. La mia aspirazione è quella di lasciare sempre il lettore con il dubbio: “…ma sarà vero?” Qual è il suo approccio alla scrittura nel quotidiano? Noi di Cinquecolonne siamo curiosi e le abitudini di scrittura degli autori ci hanno sempre appassionati perché ce ne sono di tutti colori. Ci piacerebbe sapere se ha delle vere e proprie manie quando scrive, se lo fa in maniera abituale oppure ci si dedica solo quando ha l’ispirazione, insomma, ci racconti, siamo curiosi! Quella per la scrittura è una passione che ho da sempre. Pensi che, quando a scuola c’era il compito in classe di Italiano, per me era una festa. Tanto detto, scriverei tutti i giorni ma almeno per adesso non si può. Quando scrivo, però, non ho particolari manie. Amo ascoltare musica e prediligo quella in grado di suscitarmi le stesse emozioni della trama. La scrittura, infatti - questa sì è un’ossessione – nel mio modo di concepirla, non può mai prescindere da una ritmica ed una metrica ben definita. La scelta di determinate parole, per me, non è solo una mera questione grammaticale. È il modo, invece, che ho per cercare d’infondere nel testo una musicalità in grado di accordarsi con le emozioni che questa suscita. Read the full article
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ilreamedinverno · 6 months
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Un Anno di Magia - Caroline Deiß
“Un Anno di Magia” di Caroline Deiß è un viaggio colmo di misticismo. L’autrice ti svela il segreto del nome di ciascun mese e il significato esoterico dei relativi numeri magici, di cui scoprirai le segrete connessioni cosmiche e spirituali. Inoltre, ti illustra: le divinità del mese che governavano la vita nel passato, come udire i messaggi sussurrati dagli alberi, le virtù delle erbe del…
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noisynutcrusade · 10 months
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26 Giorni (Italian Edition)
La storia di Jean Luc Dupuy, cinquantenne scrittore francese, che si trova a seguire le tracce di un vecchio libro esoterico , che lo portera` al di la dell’oceano,dove fara` la conoscenza di misteriose figure . New York e` lo scenario di questo racconto che porta il protagonista a misurarsi con le proprie paure. Un viaggio attraverso i dolori dell’anima,fra simboli religiosi e viaggi astrali.…
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silviascorcella · 10 months
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Cettina Bucca a/i 20-21,“Fiabe”: narrate dagli abiti, narratrici di emozioni
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"Io credo questo: le fiabe sono vere.
Ora il viaggio tra le fiabe è finito, il libro è fatto, scrivo questa prefazione e ne son fuori: riuscirò a rimettere i piedi sulla terra? Per due anni ho vissuto in mezzo ai boschi e palazzi incantati […] E per questi due anni a poco a poco il mondo intorno a me veniva atteggiandosi a quel clima, a quella logica, ogni fatto si prestava a essere interpretato e risolto in termini di metamorfosi e incantesimo […] Ogni poco mi pareva che dalla scatola magica che avevo aperto, la perduta logica che governa il mondo delle fiabe si fosse scatenata, ritornando a dominare sulla terra. Ora che il libro è finito, posso dire che questa non è stata un'allucinazione, una sorta di malattia professionale. È stata piuttosto una conferma di qualcosa che già sapevo in partenza, quel qualcosa cui prima accennavo, quell'unica convinzione mia che mi spingeva al viaggio tra le fiabe; ed è che io credo questo: le fiabe sono vere. Le fiabe sono nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte della vita che appunto è il farsi di un destino”.
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Così testimoniava la scrittura gentile di Italo Calvino ad introduzione di quella sua sorprendente avventura letteraria che compì con “Fiabe Italiane”, la raccolta pubblicata nel 1956: e questa lunga introduzione non è affatto una mera citazione intellettuale. Bensì una benevola dimostrazione felice di come quella certezza meravigliata che di Calvino sigillava il termine del viaggio interiore, oggi sia il punto d’avvio meraviglioso di un viaggio esteriore che prosegue in modo simile ma squisitamente personale, e per questo speciale, nelle creazioni che Cettina Bucca ha raccolto per l’a/i 2020-21: e ha intitolato “Fiabe”.
“Siamo partiti dalle fiabe e dalla loro grande importanza dal punto di vista esoterico, spirituale e simbolico: leggendo tra le righe si trovano in esse soluzioni alternative per il proprio percorso di vita”. Così narra, infatti, la voce gentile di Cettina Bucca ad introduzione della collezione: per chi ha già avuto la gioia di imbattersi in lei e nel suo itinerario biografico caleidoscopico, che da biologa l’ha riallacciata al sogno realizzato di stilista di couture emozionale in cui ogni capo nasce come via d’espressione sincera e sartoriale per la femminilità, ecco non c’è stupore che la cura profonda che Cettina ripone in ogni scelta d’ispirazione, in ogni gesto di creazione e in ogni selezione di materiale e decorazione sia approdata al valore prezioso e senza tempo che le fiabe ci riservano, sempre.
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Bensì c’è la fiducia confermata nella generosità entusiasta di Cettina e nella sua conoscenza stratificata dell’animo umano, grazie anche all’antroposofia che ha saldato in lei la dote d’interprete saggia e delicata di desideri e necessità che nascosti dentro l’animo giungono fuori a vestire il corpo. Or dunque, Cettina Bucca, come Italo Calvino, è giunta alla certezza che sì, le fiabe sono vere: sono l’occasione pregiata per scoprire la nostra identità, decifrare gli indizi che i mondi di fantasia ci offrono per superare le prove che il mondo reale ci presenta, e così per abbracciare il nostro destino con consapevolezza. E bellezza: sempre.  
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La collezione “Fiabe”, dunque, offre la possibilità di vestirci di questa stessa certezza e di gustarne i benefici dalla pelle alle emozioni: iniziando dal sollazzo delle illustrazioni, nate da disegni e pitture originali perché ideati nel mondo di Cettina Bucca, divenute stampe che ritraggono animali ed oggetti fiabeschi, scarpette cenerentolesche, il grillo parlante e l’oca, specchi magici e piante fatate, e li distribuiscono su abiti morbidi che scendono fin quasi alla caviglia. Il Bianconiglio si tramuta nel pattern protagonista sull’abito chemisier, stesso destino spetta alla volpe ritratta come miniatura giocosa, mentre l’happy ending d’amore del principe che salva la principessa cavalcando il bianco destriero si svolge sul nero velluto elegante.
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Sempre loro, i grandi protagonisti delle fiabe e innanzitutto delle nostre vicende interiori, tornano sui pullover realizzati a mano: la principessa, specchio delle emozioni bramose che prendono il sopravvento e conducono nei guai, e lil principe, ovvero l’io che si ricongiunge alle emozioni per salvare l’armonia.
È una storia di armonia anche la scelta della palette: che per la prima volta accoglie il nero a simbolo del buio malefico e il bianco segno di luce benefica, messi a contrasto reciproco e orchestrati col rosso luminoso della gioia di vivere, il verde brillante e il turchese del cielo, il rosa e il violetto genziana che son i gusti tocchi fatati.
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Le stoffe continuano a raccontare una storia di naturalezza sostenibile: velluti lisci e a coste, viscose, sete, lane mohair e alpaca, cotoni invernali, insieme alle palette luccicanti come bagliori di magia. Le silhouette continuano a narrare una storia di sincerità verso la ricca complessità della personalità femminile: abiti dagli ampi volumi, dalle strutture consistenti o arricchite di tulle e balze per chi ama sentirsi principessa, capi più asciutti e brevi per chi desidera un’altra fiaba, e per tutte la sveltezza dei pantaloni dritti, e la morbida avvolgenza nei capispalla esatti ma col piccolo vezzo delle tasche staccabili.
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Tra le Fiabe narrate nella collezione a/i 20-21 compaiono due nuove, bellissime storie: i foulard in pura seta che raccontano fiabe uniche attraverso stampe originali e ricche di colori brillanti, e le calzature realizzate in armonia bellissima con Sergio Amaranti, anch’esso marchio d’eccellenza e mondo di stile generoso verso la femminilità. Una sinergia da cui han preso vita stivaletti e décolleté dal tacco ricurvo, slip on e ballerine, in pelle e nello stesso velluto stampato degli abiti, con lo stesso stupore fantastico dei particolari unici e mai uguali.
Se il viaggio di Calvino nelle fiabe era terminato con la compiutezza del libro, il nostro grazie alle Fiabe di Cettina Bucca è appena iniziato: buon viaggio fiabesco a tutte!
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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franronc · 1 year
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CAPPUCCETTO ROSSO IL SIGNIFICATO ESOTERICO
Si narra nella famosa favola dei fratelli Grimm che un giorno la mamma di Cappuccetto Rosso le diede un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino da portare alla nonna che abitava nel bosco: “Va’ da brava, senza uscire di strada, sennò cadi …” è la sua raccomandazione. Cappuccetto Rosso parte ed entra nel bosco, qui incontra un lupo “ma non sapeva fosse una bestia tanto cattiva e non ne ebbe paura”. Basterebbero già questi elementi per giustificare un’interpretazione esoterica di questa favola oramai facente parte dell’immaginario collettivo.
La bambina rappresenta un’anima che deve intraprendere un percorso evolutivo. Il cappuccetto rosso (che le viene regalato dalla nonna) rappresenta il paramento iniziatico indossato dal discepolo prima di affrontare una prova. La protagonista lascia la casa su indicazione della mamma (lo spirito), per compiere un cammino nel bosco e giungere dalla nonna, ossia la mamma della mamma (lo spirito consapevole): il punto di arrivo si trova a un’ottava superiore rispetto al punto di partenza. Porta con sé il pane e il vino (la carne e il sangue), i due alimenti simbolici per eccellenza.
Nonostante la raccomandazione della mamma di non deviare per non rischiare di cadere, quando Cappuccetto Rosso incontra il lupo non se ne spaventa e comincia a rispondere alle sue domande. Il bosco buio rappresenta il cammino dell’anima nella materia, questo è infatti il luogo dove incontra il lupo famelico, che simboleggia le brame della personalità, la quale si cura unicamente di riempirsi lo stomaco (la sua sopravvivenza). Cappuccetto Rosso non ne ha paura perché non si avvede della pericolosità dell’ascoltare la personalità anziché l’anima, per cui segue il consiglio del lupo e comincia a vagare nel bosco in cerca di fiori. Molto interessante la frase con cui il lupo convince la bimbetta: “Guarda un po’ quanti bei fiori ci sono nel bosco, Cappuccetto Rosso; perché non ti guardi attorno ? Te ne stai tutta seria come se andassi a scuola, invece è tutto così allegro nel bosco !”
Il lupo la inganna distraendola dal suo cammino iniziatico. Le dice di guardarsi intorno, la affascina con le bellezze che si trovano nel bosco, a tal punto che la protagonista esce dal sentiero per raccogliere i fiori. Questo episodio rappresenta le anime che restano intrappolate nelle illusioni della materia e si dimenticano che il bosco va solo attraversato velocemente, senza perdere troppo tempo e senza prestare ascolto ai lupi.
Adesso arriviamo a un punto cruciale: mentre Cappuccetto Rosso è distratta dal bosco, il lupo corre dalla nonna e la mangia, quindi si traveste e finge di essere lei. Cosa significa ? A causa del lungo tempo trascorso nel bosco la personalità famelica ha avuto il tempo di travestirsi da spirito. Il lupo ha preso le sembianze della realizzazione della consapevolezza finale. Cappuccetto Rosso crederà di aver compiuto il suo cammino iniziatico ed essere finalmente giunta dalla nonna, quando invece si troverà di fronte a un travestimento del lupo.
Questa è la fase più importante della prova del discepolo: deve stare in guardia rispetto alle false realizzazioni. Il suo scopo è “raggiungere la nonna” o “tornare a casa del Padre”, come accade anche nel viaggio iniziatico di Pinocchio, e come nella parabola del figliol prodigo, che si colloca a fondamento di queste fiabe esoteriche. Ma a un certo punto, proprio prima della realizzazione finale, l’iniziando può cadere nell’illusione mentale (un’ossessione che lo porta a credere di aver realizzato l’Uno) o emotiva (stati di beatitudine mistica). Il lupo ha inglobato la nonna dentro di sé e adesso finge di essere lei.
Cappuccetto Rosso si lascia ingannare e viene a sua volta mangiata dal lupo. Dopodichè il lupo si mette a dormire (la personalità addormentata). A questo punto accade qualcosa di inaspettato, compare una figura nuova: il cacciatore. Apre con un paio di forbici la pancia del lupo e ne tira fuori prima la bambina e poi la nonna. Chi è costui che libera sia l’anima che lo spirito rimasti intrappolati nella macchina biologica, portando così la protagonista a realizzare la sua missione (il sacrificio della carne e del sangue serviti alla nonna/spirito, come in una messa)?
Il cacciatore è un potente shock addizionale provocato dalla ferma Volontà di risvegliarsi. Utilizza due simboli, uno maschile fallico, il fucile, e uno femminile, le forbici. Scrivono i fratelli Grimm: “Stava per puntare lo schioppo quando gli venne in mente che forse il lupo aveva ingoiato la nonna e che poteva ancora salvarla. Così non sparò, ma prese un paio di forbici e aprì la pancia del lupo addormentato.”
Il cacciatore avrebbe potuto uccidere rapidamente il lupo sparandogli con il fucile, ma in questo modo avrebbe condannato anche il contenuto del lupo; allora decide di non ucciderlo ed estrarre invece ciò che la personalità porta in sé: l’anima e lo spirito. In questo modo porta a compimento l’Opera alchemica. “Che paura ho avuto! Era così buio nella pancia del lupo!” dice la protagonista ormai liberata.
Eccovi servita Cappuccetto Rosso … una favola per bambini!
Salvatore Brizzi
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divulgatoriseriali · 1 year
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Monografie seriali: Leonarda Cianciulli - 13 piccole bare bianche in un Viaggio Esoterico tra Maledizioni e Riti Magici
Leonarda Cianciulli, conosciuta erroneamente come “la saponificatrice di Correggio” (erroneamente perchè non ha mai fabbricato saponi) è una figura oscura nella storia criminale italiana. Durante gli anni ’40, ha commesso una serie di omicidi che hanno sconvolto l’opinione pubblica. Continue reading Untitled
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personal-reporter · 1 year
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Fritz von Herzmanovsky-Orlando, vivere sul Lago di Garda
Lo scrittore che visse la fine di un mondo e amava quelle zone tra l’Alto Adige e il Veneto… Fritz von Herzmanovsky-Orlando  nacque a Vienna il 30 aprile 1877 da Emil Josef Ritter von Herzmanowsky, un funzionario regio impiegato presso il Ministero dell'Agricoltura, e Aloisia von Orlando, nata a Kosmonosy. Dopo che Friedrich visse l’infanzia nella casa paterna, al numero 3 della Marokkanergasse e nel distretto di Landstraße, frequentò il ginnasio viennese Theresianum, poi studiò ingegneria edile presso il Politecnico di Vienna tra il 1896 ed il 1903, dove conobbe l'illustratore, pittore e scrittore Alfred Kubin. In quel periodo Herzmanovsky-Orlando conobbe importanti figure della cultura del primo Novecento, come Karl Wolfskehl, Oscar A. H. Schmitz, Gustav Meyrink, Anton Pachinger. A Monaco di Baviera Fritz si unì al  Circolo Cosmico di intellettuali e scrittori, legato alle figure di Karl Wolfskehl, Ludwig Klages e Alfred Schuler, e lavorò tra il 1904 ed il 1905 come dipendente presso una società di costruzioni, in seguito divenne architetto. Tra il 1911 ed il 1912 abbandonò definitivamente la sua attività professionale per una tubercolosi e poté dedicarsi a tempo pieno a diverse attività in ambito artistico e letterario, oltre a compiere una serie di viaggi. Nel 1913 viaggio sulla sponda nord orientale del mar Adriatico, in compagnia della moglie Carmen Maria Schulista, poi visitò l'Egitto, la Sicilia e l'Italia meridionale, in un viaggio di circa quattro mesi avvenuto nel 1914. A causa dell'aggravarsi delle sue condizioni Herzmanovsky-Orlando si stabilì nel 1916 a Merano, dove visse fino al 1918 ed ottiene il permesso ufficiale di aggiungere al proprio cognome quello materno. Dopo l'annessione dell'Austria da parte della Germania nel 1938, lo scrittore venne costretto ad abbandonare il Sud Tirolo per l'entrata in vigore delle Opzioni in Alto Adige e si trasferì a Malcesine, sul lago di Garda. Solamente nel 1949 Fritz tornò a Merano e visse nel vicino castello di Rametz, dove morì il 17 maggio 1954. Nel 1970 gli fu dedicata una via nel distretto viennese di Floridsdorf, la Herzmanovsky-Orlando-Gasse. Tutte le opere di Herzmanovsky-Orlando contengono diversi riferimenti al mondo fantasy Tarockei, con uno stile decadente, barocco, parodistico, omaggi a scrittori che raccontavano esoterico, come Adolf Lanz, fondatore dell'Ordine dei Nuovi Templari. Oggi dei lavori dello scrittore in italiano esiste solo la traduzione della novella Der Gaulschreck im Rosennetz. Eine Wiener Schnurre aus dem modernden Barock, considerata il suo capolavoro, con il titolo Lo spaventacavalli nel roseto, edita nella collana La Scala della Rizzoli nel 1962. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, alla Fabbrica del Vapore la mostra di Valentina Chiappini: l’essenza dell’uomo stratificata nell’arte.
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Milano, alla Fabbrica del Vapore la mostra di Valentina Chiappini: l’essenza dell’uomo stratificata nell’arte.   Nei locali dell'Associazione Corte Sconta, alla Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, Milano, la nova personale dell'artista, nota per la sua ricerca che incrocia l'indagine filosofica e umanistica con una espressione artistica assolutamente originale. Della sua ricerca, così racconta Valentina Chiappini: “Oltre Uomo, cioè il bambino, il ritorno alla purezza, alla semplicità, come un uomo quando nasce Enfant Ubermensch è, secondo me, il concetto principale estrapolabile dalla filosofia di Nietzsche. L’oltreuomo è colui che attraversando il “deserto” della vita si immerge nei suoi stessi abissi per poi riemergerne con forza...È colui che sa andare al di là del bene e del male, del bianco e del nero, come in una scacchiera”.   LA MOSTRA: La mostra prende nome da una delle opere esposte, che ritrae la popolare figura di Mickey Mouse (personaggio, peraltro, dalle qualità innegabilmente apollinee), associata all’immagine di un muro di mattoni in costruzione, sul quale è poggiata una cazzuola da muratore, simbolo esoterico associato alle azioni edificatrici della beneficenza e della bontà attiva. Pertanto, il titolo dell’opera (Costruire cattedrali con la gioia) può essere letto come un riferimento alla virtù della carità, richiesta agli iniziati sulla via della conoscenza mistica (I.Quaroni) Amatore Sartorio, coideatore della mostra, così anticipa un altro dei lavori esposti (Nosce Te Ipsum) : “Ritengo sia tra i più simbolici di questo viaggio. Desidero soffermarmi sulla potenza della testa rossa di una Tigre raffigurata, non solo per le reminiscenze orientali contenute in essa (occorre ricordare che è di questi giorni il passaggio nel calendario astronomico cinese proprio dall’anno della Tigre all’anno del Coniglio) e alle caratteristiche insite di coraggio, sicurezza di sé e competitività. Mi piace anche ricordare che un caro amico, venuto meno nel 2006, il Maestro Mimmo Rotella, fece delle tigri uno dei soggetti preferiti nel corso della sua lunga carriera artistica”.   Note su Valentina Chiappini Pittrice siciliana di nascita, milanese d’adozione. Classe 1980. Dopo essersi diplomata presso il liceo classico di Siracusa, si accosta a studi artistici, presso “l’accademia italiana” Arte/Moda/ Design (Firenze), dove consegue il titolo di Visual. Successivamente consegue la laurea in pittura presso l’accademia di Belle arti di Brera. (Milano) Seguono esperienze pittoriche, culturali con mostre a New York, Parigi e Città del Messico. Dipinge sin da quando era bambina, sulle superfici più disparate. Nella preadolescenza scopre una vera e propria passione nello sperimentare un tipo di pittura fatta di segni, suoni, colori e simboli, dove il soggetto principale è il “graffio”. Maturando nel suo percorso interiore e approfondendo lo studio che affonda le proprie radici nella ricerca esoterica per conoscere sé stessi (nosce te ipsum). Valentina Chiappini, attraverso l’uso di lame, tratta il colore per sottrazione, creando spazi geoasimmetrici, frammentati, talvolta taglienti e destrutturanti di una integrità spaziale. Dal connubio delle sue passioni nasce questa personale arte graffiante e solo apparentemente primitiva, che se ha origine in epoche lontanissime, quando la testimonianza del passaggio umano era solo un graffio inciso, ora cresce per trasmettere emozioni pure. Una pittura rupestre realizzata sulle pareti di una grotta.   Ivan Quaroni, curatore, così presenta la mostra e l'artista: “Il suo lavoro è caratterizzato da una procedura che prevede molte stratificazioni pittoriche anche delle graffiature e delle combustioni, è un procedimento che accumula pigmento sulla tela come se si trattasse di una sorta di labirinto pittorico che va costruito per progressivi strati. Questi strati funzionano come dei continui ripensamenti e aggiustamenti sulla struttura dell'immagine. Le immagini di Valentina Chiappini sono caratterizzate dalla compresenza di figure e talvolta anche di parole e cancellature. Il primitivo modello era naturalmente la struttura dei dipinti di Jean Michel Basquiat che è stata superata ma che ha lasciato comunque un atteggiamento pittorico in Valentina basato su una costruzione problematica dell'immagine. Questi dipinti raccontano tutti una sorta di percorso personale, l’accumulo di esperienze personali, per questo accumula, pastella, graffia, brucia la tela perchè allo stesso modo sono graffianti e brucianti le esperienze vitali. Un iter che possiamo anche definire filosofico, a tratti anche spirituale, dovuto al ripescaggio della filosofia del Novecento occidentale che parte da Schopenhauer e arriva a Nietzsche; pessimistica, che però aiuta gli esseri umani ad affrontare il caos esistenziale. Quindi “Costruire Cattedrali con la Gioia” è un titolo che abbiamo scelto tra i molti che caratterizzano questi quadri perchè ci dà la misura della pittura come un lavoro di costruzione, un lavoro che non è mai compiuto fino in fondo, di fatto la pittura è un work in progress, così come pure ha questa caratteristica di incompiutezza la procedura con cui l'artista affronta l'arte e la composizione delle sue opere.”   Dichiarazione di Pasquale Maria Cioffi, presidente dell'Associazione Culturale Corte Sconta: “Con questa mostra vogliamo raccontare una sensibilità, una storia. Mi piace dire che Corte Sconta è al servizio dell'arte, perchè è quello che stiamo cercando di fare, è promuovere un'arte diversa, un'arte accessibile. Dopo tante barriere materiali, vogliamo abbattere quelle della conoscenza e del contatto. Per fortuna adesso è possibile nuovamente avere queste mostre, questi momenti di incontro, dove l'arte stimola anche la discussione e ci invita anche a guardare le cose oltre, in maniera diversa. All'inaugurazione abbiamo voluto avere presenti anche gli amici di Pane Quotidiano. Pane Quotidiano è il significato di un senso di angosce e, di dramma interiore, di fatica del vivere che si avverte anche nei lavori di Valentina Chiappini. Pane Quotidiano è l'immagine di una fila per avere da mangiare, che aumenta, che cresce, e quindi dal 2020 ad adesso è in continua crescita e purtroppo ne dobbiamo fare i conti tutti noi. Il compito comune è cercare il senso delle cose: lo fa l'arte, lo fa chi aiuta il prossimo”.   Costruire Cattedrali con la Gioia, di Valentina Chiappini, resterà visitabile fino a metà aprile, nei locali di Corte Sconta, Fabbrica del Vapore lotto -11, Via Procaccini 4, Milano.    Si ringraziano: - Amatore Gianluigi Sartorio - Corte Sconta - Laura Maesano - Pane Quotidiano    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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oltreilvelodimaya · 2 years
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Il mio nuovo aggiornamento del blog è dedicato alla Musica e alle chiavi di lettura nei testi.
Lettera 22 dei cugini di campagna canzone uscita in questi giorni a Sanremo
secondo me e cosa è arrivato a me personalmente secondo il testo che segue.
io non sono altro che un bambino
Che non sa contare
E vorrebbe dirti che gli manchi
Senza le parole 
Io non sono altro che un dottore
Che si è fatto male Io non sono altro che un palazzo In costruzione e cade Se mi guardi con quegli occhi amore Mi farai morire Io non sono altro che una storia Che non sa finire Io non sono altro che un giardino Senza neanche un fiore Io senza di te non sono altro che La parola “amore” E con questo amore tornerei A dirti che ci vuole altro Per convincermi a rinchiuderti Dentro un singhiozzo Altro per lasciarmi in un riflesso Dentro a uno specchio E non era mai il momento giusto E non era mai il momento giusto Per parlare Non lasciarmi solo Non lasciarmi qui Non lasciarmi solo Non lasciarmi qui Ora che ho trovato le parole Già mi salta il petto Come treni in corsa tra le nuvole Uno spazio altro Come due uragani che distruggono Ma per dispetto Credo, credo anch’io, che non puoi darmi il mondo Se non guardi il mondo come lo guardo anch’io. Non lasciarmi solo Non lasciarmi qui Non lasciarmi solo Non lasciarmi qui Non lasciarmi solo Non lasciarmi qui Non lasciarmi solo Non lasciarmi qui
Questo rappresenta un dialogo con l’anima, l’anima chiede ascolto, devi imparare ad amare perchè l’amore è la cosa più importante dammi ascolto lei dice! 
l’anima di questo dottore che ormai è cresciuto, l’anima è il bambino. il dottore e affrontando un periodo difficile della sua vita è un viaggio per tornare ad amare se stessi, se vuoi essere amato devi iniziare prima tu ad AMARTI. 
è dovuto tornare bambino e come ci si sentiva probabilmente ha vissuto qualche trauma che ancora oggi gli crea dolore.
comunicare con la tua anima è un passo fondamentale per il cammino spirituale e risveglio.
Lui comunica con la sua anima ripensa alla sua vita i suoi sbagli i suoi errori le sue perdite i suoi amori perduti le delusioni, i momenti belli.
Ma in effetti quando si sta male e ci si chiude a riccio in depressione è proprio perchè neghiamo che lei esista dentro di noi ed è un problema molto sociale al giorno d’oggi collegato proprio a questa malattia a volte anche invalidante.
molti casi di depressione sono proprio perchè reprimiamo e teniamo da parte noi stessi, la propria anima ma lei che chiede attenzione e grida con tutte le sue forze ti avverte che stai sbagliando, che c’è qualcosa che non va e così iniziano gli attacchi di panico, perchè devi rivedere il percorso di vita che stai facendo conoscere te stesso, parlare con qualcuno che possa aiutarti a tirare fuori tutto quanto. 
quando c’è qualcosa Anima ti chiede di ascoltarla e grida attenzione e lei dice non lasciarmi solo non ignorarmi perchè soffrirai cadrai di nuovo in depressione !!
Anima però cerca di insegnargli a guardare il mondo con occhi diversi, a guardarsi nello specchio ed accettarsi così la perfezione non esiste non buttarti via così.
Insomma!! lo specchio, il bambino, il numero 22 e tutte queste cose rappresentano chiavi di lettura molto interessanti e presto aggiungerò sul blog il significato esoterico del numero 22 in tema con la canzone.
questa è una delle canzoni che mi sono piaciute.
Domani pubblicherò l’altra che mi ha fatto addirittura commuovere. 
Raga al di la delle polemiche e tutto su Sanremo che ogni anno è sempre la stessa storia insomma ci siamo abituati, ma il tema molto presente in queste canzoni è stata proprio la depressione. 
sono stati periodi difficili ma ogni periodo buio nasconde una luce in fondo al tunnel.
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micro961 · 2 years
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Reverendo Secret - Il singolo “Anonimo perché”
Il ritorno del grande artista con un brano rock esoterico con le musiche composte da Simon e Jimi Boswell
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 In un susseguirsi di colpi di scena Reverendo Secret vuole stupire ancora… Tratto da un film originale del 1988 “La Casa Dell’Orco” che vede una giovanissima Sabrina Ferilli tra le protagoniste con regia di Lamberto Bava, “Anonimo perché” esce ufficialmente correlato da uno stupendo videoclip il 21 febbraio 2023. Scritto dallo stesso Michele Lattanzio con Simon Boswell, grande autore britannico e suo figlio Jimi Boswell, il brano è un cammino dell’eroe intriso di sonorità pop dai contenuti rock esoterici molto marcati. Il cantante è un vero idolo del pubblico femminile e un grande seduttore e col suo stile ipnotico coinvolge l’ascoltatore nel pieno del suo inconscio inneggiando alla vita come strumento erotico e passionale che le note, con una voce intesa e completate da un arrangiamento molto originale, possono dare.
 Il videoclip prodotto saggiamente dalla Artist Image Manager Amanda Archetti rappresenta un viaggio iniziatico in ambienti suggestivi come le Cascate dell’Acquafragia (So) e Villa Corti dei Marchesi Corti a Pieranica (CR) del tutto attinenti alla splendida canzone che sicuramente farà parlare molto. Nel Video oltre all’assoluto protagonista Michele Lattanzio in arte Reverendo Secret, colpisce la regia di Luca Pederneschi e che con la grande partecipazione e l’aiuto scenico di accessori, regia e interpretativa del Maestro Norak Odal distintosi anche come attore dà un senso logico e mistico a tutto il contesto. Da ricordare la splendida principessa Aike Miedo, la strega Khaos Model, i maghi Domenico Dattola e Lucio Russo, oltre al cavaliere buono Pierpaolo Panozzo. Grande apporto di Maria Chiara Misciali Ibba e dell’opera incessante di Amanda Archetti sopracitata ne segnaliamo la bellezza e la raffinatezza di grande impatto. Una figura del suo passato del quale il cantautore è rimasto deluso è stata uno dei motivi scatenanti di questa imperiosa rivincita nel quale il fato si compie come un castigo divino legato all'universo che così ottiene le sue risposte.
Dai letti tormentati alle relazioni fallite, questo singolo porta al muro ogni buio che viene sconfitto con la luce. Recentemente venuto alla ribalta per le cronache vip e di gossip con una nota figura dello spettacolo questo è solo il primo capitolo di un qualcosa che farà discutere. Assolutamente virale la sua incisiva partecipazione a Vetrine come a Sanremo ed Eurovision.
 “Anonimo perché” è un brano rock esoterico, dallo stampo ballad, con le musiche composte oltre che da Reverendo Secret da Simon Boswell, famoso autore britannico di colonne sonore da film (Demoni 2 - La casa dell'orco - Suspiria - Phenomena - Tutta la serie de Il ragazzo dal kimono d'oro e tanti altri principalmente di Dario Argento e Lamberto Bava) e da suo figlio Jimi Boswell, grande talento e chitarrista. Sonorità cupe e dark si fondono con una voce da fiaba completata da un graffiante assolo di chitarra assolutamente efficace.
   Michele Lattanzio, alias Reverendo Secret, nasce il 2 marzo 1978 a Schweinfurt (Germania), ma è pugliese. Attraverso le sue canzoni comunica una profonda visione dell’ignoto in forme surreali e metafisiche. La sua ricerca è incentrata nella particolare formazione interiore ed esoterica ottenuta da uno studio accurato e metodologico di tarocchi, oracoli, fantasmi e leggende. Del tutto personale e mistica è la sua predisposizione verso l’oltre e la sua originalità espressiva e creativa. Con ispirazioni e richiami di enorme pregio, l’artista riesce a comunicare le sue visioni attraverso la poesia, l’interpretazione e la composizione, alle quali conferisce la dottrina millenaria del suo sapere. Particolare è l’improvvisazione attraverso parole e argomenti con i quali sfida le leggi della materia e dello spirito generando dal nulla capolavori di assoluta grandezza. È un cantante-cantautore eclettico venuto alla ribalta con Italian’s Got Talent 2016, in cui improvvisando canzoni create da parole date a caso dal pubblico, ha impressionato favorevolmente i quattro giudici e la platea fino ad arrivare alla standing ovation. Cantante-autore, polistrumentista, vanta esperienze musicali italiane ed internazionali web, radio e tv. Repertorio: proprio, italiano folk nazional popolare, leggero italiano ed internazionale di vario tipo al fine di creare uno spettacolo coinvolgente e importante. Considerato ormai un astro nascente del panorama nazionale e internazionale, genio indiscusso del nostro tempo.
 Facebook: https://www.facebook.com/Reverendosecret
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCSn71oA8st2kw9z00KyhfXg
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inzaghismo · 2 years
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ecco il viaggio esoterico part 2, con gli snack dell'autogrill (i funghetti)
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Alla scoperta di Weid
La nuova puntata di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine vede come protagonista il cantante Weid. Con lui parleremo della sua musica e del suo ultimo EP dal nome "Blu". Una raccolta dei migliori brani di Weid contenente anche un nuovo singolo inedito BLU:Il brano racconta un amore esoterico; quelle sensazioni da brivido che si provano quando si guarda intensamente negli occhi la persona che si ama. Il brano La complicità tra due persone, che, anche senza l’uso delle parole riescono ad intendersi e comunicare tra di loro. Un viaggio sonoro nell'emozioni più profonde. BLU è disponibile in tutti i migliori Digital Store & Piattaforme Streaming. https://www.youtube.com/watch?v=WywKLUahA0c Ascolta il nostro podcast L'ospite di oggi Weid Simone Maritano, in arte Weid è un giovane cantautore classe ‘99 della provincia di Torino. Da sempre appassionato alla musica, in adolescenza si concentra principalmente sul genere rap, per poi arrivare al pop in età più matura, iniziando a studiare canto e pianoforte. La sua scelta autoriale, finemente astratta, permette al pubblico di entrare nel suo mondo e percepire le sue stesse sensazioni. Nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l'etichetta discografica TRB rec di Andrea Tognassi - Music Publishing con cui pubblica i suoi singoli Abisso e Tu, e l' EP di quattro tracce Influire, seguiti dai singoli VA BENE COSI' , Riposo di Angeli, La Verità ed il suo nuovo emozionante BLU. Read the full article
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vittorioballato · 2 years
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noisynutcrusade · 11 months
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26 Giorni
Price: (as of – Details) La storia di Jean Luc Dupuy, cinquantenne scrittore francese, che si trova a seguire le tracce di un vecchio libro esoterico , che lo portera` al di la dell’oceano,dove fara` la conoscenza di misteriose figure . New York e` lo scenario di questo racconto che porta il protagonista a misurarsi con le proprie paure. Un viaggio attraverso i dolori dell’anima,fra simboli…
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